#porto di Brindisi
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Ho sempre avuto un rapporto particolare con i miei capelli.
Quando ero giovane mi obbligavano a tagli in stile gioventù hitleriana con tanto di riga.
Una forzatura per chi ha i capelli mossi e ricci come me.
Nell'età post adolescenza volevo i capelli lisci.
Assolutamente lisci. Così a forza di phon, spazzola e lacche con cui potevi verniciare le carrozzerie delle auto, andavo in discoteca.
Arrivò il servizio di leva, destinazione i paracadutisti della Folgore.
In pratica ero una palla da biliardo.
Per circa un anno non rividi più manco l'ombra dei miei capelli.
Quando ripresero a crescere li lascia andare, crebbero. Fino a metà della mia schiena in lunghezza.
Nell'anno 2000 iniziò un nuovo millennio, così decisi di dare un taglio non solo al passato. Da quel momento non me ne curo più.
Vado dal parrucchiere e quando sono troppo lunghi vado a farmeli ritagliare. Come si posizionano io me li porto sulla testa, non impartisco più direzioni o pieghe.
Facciano come caspita vogliono.
Così come la barba da qualche anno a questa parte.
Ma si, libera di crescere anche lei.
Credo che in questi giorni barba e capelli siano diventati lunghi.
Me ne sono accorto da alcune "osservazioni" evangeliche dei miei figli.
Ieri stavo preparando la cena, avevo il pane sul tagliere e il coltello in mano. Passa figlio 2 e recita:
"Prese il pane, lo affettò lo diede a suoi figli e disse: prendete e mangiatene tutti, questo è pane cafone per fare la scarpetta".
A tavola, durante la cena, ho proposto un brindisi a Rebecca, ospite da noi, appena alzato il bicchiere, sempre figlio 2 per fare il brillante davanti a lei, recita: "Prese il calice e disse prendete e brindate tutti".
Questa mattina con figlio 1 sono andato presto a fare la spesa, oggi ho voglia anche di un buon vino. Mentre osservavo le etichette lui comincia a predicare: "Egli tramutò i soldi in vino. Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesùrino".
Ora. Sono davanti al lavandino in bagno. Mi guardo allo specchio, guardo i capelli e la barba. Sono indeciso se tagliarli o no.
Ripenso alla storia di Sansone, che magari perdo la mia forza.
Ho un dubbio. Vorrei aprire il rubinetto e vedere se riesco a separare le acque.
Ma non vorrei illudermi, forse e meglio aspettare che piova, per vedere come me la cavo a camminare sulle pozzanghere.
Chissà.
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Stanotte Life Support di Emergency ha salvato 105 persone di fronte alla Libia.
Carità cristiana del governo: il porto assegnato è Brindisi, per aumentare la sofferenza delle persone a bordo, impedire altri soccorsi e far aumentare a dismisura il costo dei carburanti.
Però a Natale il presepe sarà difeso a ogni costo. Il mondo è salvo.
E poi niente paura: per fortuna da quelle parti c'è lo stato italiano pronto a soccorrere, giusto? Sbagliato, come dimostrano i fatti recenti.
[L'Ideota]
#Emergency#Life Support#giorgia meloni#matteo salvini#piantedosi#satira#non metto a caso maiuscole e minuscole
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Dalla lettura del Messaggero si apprende che Blackrock si incontrerà con l'AD di ENEL Cattaneo per la cessione al fondo le centrali elettriche dismesse o in via di dismissione a causa della cosiddetta "transizione green".
In sostanza ENEL darebbe a prezzo irrisorio le centrali in via di dismissione (es. quelle a carbone a Civitavecchia, Brindisi, Porto Scuso e Fiume Santo) a Blackrock che costruirebbe lì dei Datacenter per la Intelligenza Artificiale per affittarle alle grandi case informatiche come Google, Microsoft etc. Logico che le centrali verrebbero rimesse in produzione (e il CO2?) per produrre energia elettrica destinata ad alimentare i datacenter.
Alla fine in Italia si pagherà l'energia elettrica 4 volte di più perché prodotta da costosissimi e mostruosi mulini a vento e lenzuolate di pannelli fotovoltaici, per avere svendute le nostre centrali a carbone ultra convenienti che produrranno energia elettrica per i datacenter dell’ IA che ci renderà schiavi, dettando i ritmi della nostra vita.
Dobbiamo ribellarci ora!
Marco rizzo
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“Capurà’, è mmuort’ l’alifante!”
1742 -L‘ Alifante a BAIANO
Il 7 settembre del 1742 approdò, nel porto di Brindisi, un’imbarcazione a vela da carico (tartana) partita da Durazzo con a bordo un poderoso elefante indiano destinato a Carlo III di Borbone. Nel racconto popolare la notizia diffusa era che si trattasse di un dono del sultano ottomano Mahmud I al re del Regno di Napoli. E secondo lo storico Michelangelo Schipa: “si voleva con questo presunto successo in politica estera, rafforzare nell’interno il prestigio del nuovo re Carlo di Borbone”. In realtà fu acquistato dal conte Finocchietti su mandato del marchese di Salas, con lo scopo di compiacere il re che lo desiderava all’interno del suo serraglio.
La notizia del passaggio di questo pachiderma si diffuse nei diversi territori del regno, richiamando l’attenzione di tante persone di ogni estrazione sociale e suscitando enorme curiosità e stupore .
Il corteo attraversò l’abitato di Baiano e di questo singolare evento troviamo riscontro in un brano della raccolta di memorie della famiglia Foglia, il cui estratto è stato riportato da Antonio Iamalio nel libro “ LA VALLE MUNIANENSE”.
“ A' di 4 ottobre 1741 il Granvesirre de' Turchi mandò a regalare all’attuale Re di Napoli CARLO TERZO, infante di Spagna c gran Duca della Toscana, uno grossissimo Animale chiamato l’Alefante, il quale passò per mezzo la Piazza di cotesta nostra Terra di Baiano, et tanta soldati del Commissario di Campagna e turchi, che custodivano il med., il quale non è stato mai veduto da nessuno di questi Regni. Il detto Alifante pareva una montagna di carne, che fu uno gran portento; il detto nostro RE se lo tiene in Napoli dentro la tarcena (darsena) con grandissima spesa custodito.”
Chissà quanta meraviglia si manifestò tra i Baianesi nel vedere passare, sulla via Regia delle Puglie, il corteo con l’elefante destinato al re. Per tutti fu un evento insolito e una nuova esperienza di conoscenza, fino allora limitata a quella degli animali domestici che facevano parte del vivere quotidiano dell’epoca.
ll giorno 1 novembre di quell’anno l’elefante, scortato da soldati e gestito da sei turchi, con una lenta marcia, arrivò alla Reggia di Portici e fu accolto nello zoo privato affidandolo alle cure di un caporale del regio esercito.
Diventò subito una straordinaria attrazione con la possibilità di ammirarlo da vicino pagando una lauta mancia al caporale che lo accudiva.
Inoltre, fu fatto sfilare durante le parate ufficiali del re e perfino esibito nel 1743 a teatro San Carlo durante la rappresentazione dell’opera “Alessandro nelle Indie”.
Purtroppo, morì nel 1756, pare per un’impropria alimentazione, e il suo guardiano tornò alle ordinarie mansioni di sottufficiale, perdendo i benefici della notorietà e i vantaggi economici.
Per questa nuova situazione, i Napoletani, ai quali di certo non manca l’estro creativo e lo spirito canzonatorio, coniarono il detto “Capurà’, è mmuort’ l’alifante!” a evidenziare la fine di una situazione favorevole.
Lo scheletro dello sfortunato pachiderma fu trasferito, nel 1819, al Museo Zoologico, dove ancora oggi è esposto.
Angelo Piciullo
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gente che non ha abbastanza affari suoi da farsi
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Tra pochi giorni, su un‘area espositiva di oltre 20.000m2 all’interno porto turistico di Marina di Brindisi, con la partecipazione di circa 150 espositori si aprirà la 20a edizione del Salone Nautico di Puglia.
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Fedez ironico contro i giornalisti dopo il suo ricovero in ospedale. Sento odore di Pulizer
Il Rapper #Fedez se la prende contro i giornalisti che dopo il suo ricovero a Brindisi in Ospedale hanno montato un caso sulla sua malattia
Dopo il ricovero di Fedez al pronto soccorso di Brindisi e relativo dimissioni per dolori allo stomaco e vomito , molti giornali hanno alzato il tiro sul rapper milanese. Riportando che il rapper sia stato avvistato in spiaggia e successivamente anche al Billionaire al Porto Cervo. Le speculazioni non sono oggettivamente mancate e a quanto pare non sono state gradite da Fedez che ha deriso i…
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San Pietro Vernotico: due minori indagati per associazione di tipo mafioso, tentata estorsione e porto illegale di materiale esplodente
San Pietro Vernotico: due minori indagati per associazione di tipo mafioso, tentata estorsione e porto illegale di materiale esplodente. Nel corso della mattina del 25 luglio 2024, a San Pietro Vernotico (Brindisi), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un Decreto di Fermo di indiziato di delitto del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce nei confronti di due ragazzi (all'epoca... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Caldo torrido, morti in spiaggia due bagnanti in Puglia: malori fatali sulla battigia, la temperatura superava i 40 gradi Due morti per malore in spiaggia. Mattinata drammatica sul litorale ionico di Porto Cesareo, nel Salento. Non è bastato il tempestivo intervento di bagnini, servizio spiaggia e bagnanti del Lido Tabù, impegnati per oltre un'ora nel tentativo di salvare la vita ad un uomo che aveva avuto un malore in acqua a pochi metri dalla battigia. Deceduto il 70nne F.P., originario di Brindisi, storico cliente dello stabilimento. Morto di caldo, uomo trovato senza vita in strada a Roma a pochi metri da casa. In città allerta da bollino rosso Caldo killer: le temperature in Puglia superano i 40 gradi L'uomo aveva cercato refrigerio in acqua dal caldo odierno, con temperature che superano i 40 gradi, ma un improvviso malore lo ha tramortito. Immediati i soccorsi dei ragazzi del salvataggio del Tabù che con ogni mezzo, per oltre mezz'ora hanno cercato in tutti modi di rianimarlo effettuando sia il massaggio cardiaco sia utilizzando i defribrillatore in dotazione dello stabilimento. Poi l'arrivo di due ambulanze del 118. I sanitari hanno continuato le manovre salvavita ma per l'uomo purtroppo, già cardiopatico, non c'è stato più nulla da fare. E sulla spiaggia è calato il silenzio. Un morto per il caldo in spiaggia anche a Bari Tragedia verso le 10 anche sulla spiaggia di panepomodoro a Bari. Inutili i tentativi di rianimazione posti in essere nell'immediatezza anche dal 118 prontamente sul posto con la Polizia Locale. Informata l'autorità giudiziaria sui fatti accaduti.
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Comunque oggi ultimo giorno di scuola, poi maturità.
Penso di sentire un po' quel brivido, quella "notte prima degli esami" - che non ho mai visto.
L'ho preso tardi questo diploma aimé quindi le cose possono variare
Ma mancheranno molto quei spintoni amichevoli, le cene con hamburger o piadina zozza, quei caffe schifosi, quelle verifiche in cui si copiava perché il prof non sa scrivere alla lavagna, ridere per il compagno coglione che non fa un cazzo e piange dal prof durante la verifica, quelle battute di merda di compagno, il prof che si incazza ma poi ci vuole bene e ci chiede quasi scusa, una cosa che non mancherà per nulla, per esempio è il fatto che ce ne andremo ognuno per la propria squadra e le cose non saranno più le stesse, non saremo più insieme, non condivideremo più gioie e tristezze, non saremo più li a interrogarci a vicenda...
Io aimé sono una grandissima nostalgica, al momento non sto piangendo perché so che sarei l'unica, sentimentale come sono... Oggi è l'ultimo giorno (di festa), è l'ultima torta che porto, l'ultimo brindisi... L'ultimo caffè.
Mi mancherete tanto, mai come io mancherò a voi (forse).
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Migranti, sequestrata a Brindisi la Ocean Viking
La nave Ocean Viking di Sos Mediterranée, giunta questa mattina a Brindisi con a bordo 261 migranti, è sotto sequestro amministrativo per una presunta “violazione del decreto Piantedosi”. La notizia è confermata all’ANSA dalla Capitaneria di porto di Brindisi. Il sequestro è stato disposto per 20 giorni ed è prevista anche una sanzione amministrativa. Riproduzione riservata © Copyright…
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Capodanno 2024 con vista sul Lago di Como @ Yacht Club Como: musica e intrattenimento a cura di Cenando & Ballando
La fatidica domanda "Che cosa fai a Capodanno?" è già nell'aria anche per il Capodanno 2024. Una bella idea è passare l'ultima notte dell'anno, il 31 dicembre 2023, allo Yacht Club Como (Viale Giancarlo Puecher, 8) che ha una splendida vista sul Lago. Alla musica e all'intrattenimento pensa lo staff di Cenando & Ballando, con l'energia di Icio al microfono ed il sound di Cucky in console che da sempre fanno scatenare chiunque. Al cibo, all'accoglienza e a tutto il resta pensa lo staff dello Yacht Club, come sempre con grande professionalità. Il menu, disponibile qui sotto, è all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Vivere il Capodanno 2024 dello Yacht Club di Como sarà un'emozione che abbraccia tutti i sensi. Gusto e divertimento, in una meravigliosa location, un salone d'eccezione che si riempirà di luci e allestimenti perfetti per far passare una spettacolare cena di gala agli ospiti, con una vista unica sul Golfo del Lago di Como. Riassumendo, si canta tra i tavoli gustando ottimi piatti, si balla e la serata decolla... fino all'alba.
Come è giusto che sia, il Capodanno 2024 inizia già all'ora dell'aperitivo: alle 19.30 Welcome Flûte di Prosecco di Valdobbiadene, alle 20:30 inizia il Cenone di San Silvestro. A Mezzanotte il fatidico brindisi di auguri per un 2024 da sogno e subito dopo dj set e balli scatenati. Per info e prenotazioni +39 3938008071 (Tel. WhatsApp). 150,00 euro a persona, all inclusive.
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Menù Capodanno 2024 con vista sul Lago di Como @ Yacht Club Como / musica e intrattenimento a cura di Cenando & Ballando
ANTIPASTI
Insalatina di stagione con songino profumato, datteri, mele al porto e arance
Carpaccio di tonno
Insalatina di mare al profumo di arancio
Culaccia di Langhirano
Salamino nostrano al coltello
Crostino al Gorgonzola di Novara con confettura di fichi
Barchetta di radicchio di Treviso con "carne salada"
PRIMI PIATTI
Raviolone stella al ragù di cernia con coulisse di pomodorino datterino e olive di Arma di Taggia
Cannelloni ricotta e spinaci con crumble di bacon e gel di basilico
INTERMEZZO
Sorbetto al mandarino
SECONDO PIATTO
Reale di vitello CBT con fondo bruno con Churros di patate
Cestino di Nugets di baccalà con salsa tartara e verdure croccanti in pastella
DESSERT
Gelato al panettone con crunch di frolla
CANTINA
Vino Bianco e Rosso della nostra Cantina
Acqua naturale e gassata
Caffè
A MEZZANOTTE
Brindisi con Spumante italiano e Panettone Artigianale
Cotechino tradizionale e lenticchie Castelluccio
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VIA APPIA. LA STRADA CHE CI HA INSEGNATO A VIAGGIARE Mostra a cura di Lorenza Campanella e Simone Quilici
Roma, Complesso di Capo di Bove, Parco Archeologico dell’Appia Antica
7 giugno – 1 dicembre 2024
Dal 7 giugno al 1° dicembre 2024 il Complesso di Capo di Bove, al IV miglio dell’Appia antica, ospita una stanza immersiva che accompagna lo spettatore lungo un percorso unico al mondo, tra passato e presente, in un racconto per immagini di grande potenza, costruito con le straordinarie fotografie realizzate da Andrea Frazzetta nel corso del suo viaggio condotto da Roma fino a Brindisi per National Geographic.
Accompagnati in cuffia dal racconto di Giovanni Carrada (autore RAI per Superquark e Noos, esperto nella divulgazione e comunicazione del patrimonio culturale), guidati dalle voci di Francesco Prando nella versione in italiano ed Edwin Alexander Francis in quella inglese, nella proiezione immersiva su doppio schermo, realizzata con la regia di Raffaella Ottaviani, si viene travolti in un coinvolgente percorso tra archeologia, paesaggio, persone e storie. Il viaggio del fotografo diventa il nostro viaggio nella bellezza e nella storia, attraverso un territorio segnato dall’antico ma anche dalla modernità, in un percorso ricco di stimoli che attraversa quattro regioni, collega il Tirreno all’Adriatico, conduce verso Oriente.
Partendo dal basolato romano, affiancato da sepolcri monumentali e resti delle grandiose ville imperiali, si ha l’impressione di ‘entrare’ nelle fotografie di Andrea Frazzetta e di vivere con lui il viaggio lungo i 540 chilometri che separano Roma da Brindisi, tra i restauratori all’opera nella Villa dei Quintili, gli invitati di un matrimonio nella piazza di Terracina, le vivaci scolaresche che si rincorrono tra le colonne di Minturno. Lungo il tragitto ci si perde tra le gallerie dell’anfiteatro di Capua, nelle immense distese di grano della Campania Felix, tra i campi eolici, gli uliveti, le gravine. Si resta incantati dai colori e dalla luce di Taranto e ci si ritrova a ballare la pizzica a Mesagne, per arrivare infine, carichi di emozione, al porto di Brindisi dominato dall’iconica colonna che oggi segna la fine del nostro viaggio ma che apre lo sguardo alla Grecia e all’Oriente, facendoci d’un tratto comprendere tutta la forza della Regina Viarum.
Andrea Frazzetta nasce a Lecce nel 1977. Vive a Milano, dove ha studiato arte e architettura. National Geographic Photographer e contributor di The New York Times, ha lavorato in più di 80 paesi nel mondo. Le sue fotografie sono state pubblicate su National Geographic Magazine, The New York Times, Newsweek, Newyorker, The Times, The Guardian, Der Spiegel, GEO, El Pais, Internazionale, Corriere Della Sera, D di Repubblica, Vanity Fair. I suoi progetti sono stati presentati in festival internazionali di fotografia, tra i quali Arles, Roma, Cortona On The Move, Visa Pour l’Image di Perpignan. Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Canon Giovani Fotografi, il premio giornalistico internazionale Luchetta, il PDN Photo Annual, l’American Photography, il PX3 (The Prix de la Photographie, Paris). È stato nominato per il World Press Photo Masterclass, il Foam Award, il Prix Pictet, il Leica Oskar Barnack Award. Il reportage “The Life and Death Shift”, realizzato durante la prima fase della pandemia in Italia, come storia di copertina per il New York Times Magazine, è stato insignito nel 2020 del prestigioso Premio Ischia Internazionale di Giornalismo. Andrea Frazzetta è beneficiario del “National Geographic Society’s Emergency Fund for Journalists”. Il suo lavoro sulla Via Appia, pubblicato da National Geographic, ha vinto il premio Lowell Thomas 2023 della Society of American Travel Writers Foundation come miglior progetto multimediale.
L’esposizione è promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica e dal Ministero della Cultura.
qui una 'preview' senza commento/narrazione ->
youtube
photograph by courtesy of Andrea Frazzetta for National Geographic
The stretch of the Via Appia Antica within the city of Rome. The Via Appia Antica began at Porta Capena, near the Circus Maximus, and continued southward with a linear and easy route until it reached Capua and then Brindisi. For the first 4 km, the ancient roadway is no longer visible and the main monuments can be reached by following the modern Viale delle Terme di Caracalla and Via di Porta San Sebastiano. From the junction with Via Ardeatina, however, begins a long straight stretch of the Roman road exceptionally well preserved and dotted with hundreds of ancient monuments that parade at the edge of the roadway.
articolo per gentile concessione di:
ROMA – Giovedì 6 giugno alle 18.00, all’interno del Complesso di Capo di Bove, nel cuore del Parco Archeologico dell’Appia Antica, si apre la mostra immersiva Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare, che ripercorre l’intero tracciato della Via Appia, da Roma a Brindisi, attraverso le straordinarie fotografie di Andrea Frazzetta.
La Via Appia Percorsa nei secoli da legionari, mercanti, viandanti, pellegrini, artisti e letterati, denominata “Regina viarum” dal poeta Stazio nel I secolo d.C., l’Appia è stata la prima vera strada pubblica, un’opera di ingegneria e visione pionieristica che è diventata il prototipo dell’intero sistema stradale romano. Tagliando la penisola italiana nel modo più razionale, l’Appia proietta Roma verso il Mediterraneo e l’Oriente, mantenendo la sua rilevanza sia antica che moderna.
(c) Andrea Frazzetta, Via Appia Antica, Brindisi
Valorizzazione della Via Appia A quasi dieci anni dal viaggio a piedi di Paolo Rumiz per il reportage 'Alla ricerca dell’Appia perduta' pubblicato su La Repubblica, il tracciato della Via Appia è al centro di un’importante azione di valorizzazione promossa dal Ministero della Cultura. Questo sforzo ha portato al recupero della strada e alla proposta per l’inserimento come sito seriale nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Recentemente, l’ICOMOS ha raccomandato la sua iscrizione, che sarà valutata dal Comitato Unesco nella prossima seduta del 21 luglio 2024 a Nuova Delhi.
(c) by courtesy of Andrea Frazzetta for NatGeo
La mostra immersiva La mostra "Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare" mira a promuovere la riscoperta della Via Appia e a sensibilizzare il pubblico sulla sua unicità. Ospitata nel Complesso di Capo di Bove, al IV miglio dell’Appia Antica, l’esposizione conduce i visitatori in un percorso immersivo e coinvolgente tra passato e presente dell’antico tracciato. Le fotografie di Andrea Frazzetta, realizzate per il reportage di National Geographic 'Reviving the Road to Rome', curato da Nina Strochlic, raccontano la storia della Via Appia con una potenza visiva straordinaria.
(c) by courtesy of Andrea Frazzetta for NatGeo, 'Reviving The Appian Way', Minturno
Accompagnati dalle narrazioni in cuffia di Giovanni Carrada, con le voci di Francesco Prando per la versione italiana e Edwin Alexander Francis per quella inglese, i visitatori vengono trasportati in un’esperienza visiva su doppio schermo, diretta da Raffaella Ottaviani. Un viaggio visivo e narrativo che esplora l’archeologia, il paesaggio, le persone e le storie lungo il percorso di 540 chilometri che collega Roma a Brindisi.
(c) by courtesy of Andrea Frazzetta for NatGeo, 'Reviving The Appian Way', Capua
Il viaggio fotografico di Andrea Frazzetta Le fotografie di Andrea Frazzetta catturano la bellezza e la storia del “popolo dell’Appia”, tra passato e presente. Dai restauratori della Villa dei Quintili, agli invitati di un matrimonio nella piazza di Terracina, alle scolaresche tra le colonne di Minturno, ogni immagine è un tassello di questo viaggio affascinante.
SCHEDA INFORMATIVA "Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare." Mostra promossa da: Parco Archeologico dell’Appia Antica – Ministero della Cultura
A cura di Lorenza Campanella & Simone Quilici
Fotografie e video di Andrea Frazzetta
Installazione immersiva Storyline e Testi: Giovanni Carrada Regia: Raffaella Ottaviani Montaggio: Paola Traverso, Il Gigante; Salvatore Strazzanti Colonna sonora: Paolo Modugno, O.A.S.I. studio Speaker: Francesco Prando, Edwin Alexander Francis Allestimento e tecnologie BOTW
Progetto grafico e identità visiva mostra Daniele Zendroni / VisiOnAir Studio
sito web Parco Archeologico dell’Appia Antica (purtroppo solo in lingua Italiano) ->
https://www.parcoarcheologicoappiaantica.it/
Complesso di Capo di Bove, al IV miglio dell’Appia Antica ->
Il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46esima sessione, ha deliberato l’iscrizione della “Via Appia. Regina Viarum” nella Lista del Patrimonio Mondiale che diventa così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall’UNESCO.
È la prima candidatura promossa direttamente dal Ministero della Cultura, che ha coordinato i lavori per la predisposizione della documentazione necessaria a richiedere l’iscrizione nella Lista.
Il risultato è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Regione Lazio, Regione Campania, Regione Basilicata e Regione Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede e Roma Capitale.
<- photos by Andrea Frazzetta
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Food For Gaza a sostegno della popolazione civile nella Striscia: uno scanner mobile per le Dogane di Cipro
Food For Gaza a sostegno della popolazione civile nella Striscia: uno scanner mobile per le Dogane di Cipro Il 6 giugno al porto di Gioia Tauro l'Autorità Portuale ha consegnato all'Agenzia delle Dogane e Monopoli e alla Protezione Civile uno scanner mobile di ultima generazione destinato a Cipro, nell'ambito dell'iniziativa umanitaria del Governo Italiano "Food for Gaza" a sostegno della popolazione civile palestinese nella Striscia. "Con questa operazione abbiamo dato un ulteriore segnale dell'impegno concreto del Governo italiano per far fronte alla crisi umanitaria e alleviare le sofferenze della popolazione palestinese a Gaza" ha commentato il Vice Presidente e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, evidenziando come "grazie allo scanner mobile agevoleremo le verifiche sui prodotti umanitari che saranno inviati attraverso il "corridoio marittimo" da Cipro a Gaza. Ringrazio inoltre la compagnia di navigazione Grimaldi Lines, un'importante realtà italiana del settore marittimo, che ha offerto il trasporto gratuito dello scanner a Cipro: un'ulteriore testimonianza di come l'iniziativa Food for Gaza sia resa possibile dall'impegno comune di istituzioni, associazioni e privati", ha concluso Tajani. Lo scanner è un sistema mobile di ispezione a raggi X adatto alla verifica di ogni tipo di merci. Di proprietà dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, viene messo a disposizione delle Autorità doganali cipriote grazie al coordinamento con l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e con il Dipartimento della Protezione Civile che partecipano attivamente all'Hub umanitario per Gaza a Cipro. Il contributo dell'Agenzia delle Dogane prevede anche l'invio di tre squadre di formatori che assisteranno le Autorità cipriote nella messa in opera e gestione dell'attrezzatura. A Cipro, una volta controllati secondo standard di sicurezza concordati con Israele, gli aiuti umanitari destinati a Gaza potranno essere inviati sia ad Ashdod, sia al molo costruito dagli USA in collaborazione con le Agenzie ONU coinvolte. "L'impegno dell'ADM a sostegno di questa iniziativa umanitaria sarà massimo. Metteremo in rete mezzi e risorse umane per dare risposte concrete a un'emergenza che ci auguriamo possa presto avere termine" ha commentato Roberto Alesse, direttore dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L'operazione si inquadra all'interno delle attività di Food for Gaza, l'iniziativa voluta dal Governo italiano e lanciata dal Ministro Tajani lo scorso 11 marzo, per offrire un aiuto alla popolazione civile di Gaza attraverso la fornitura di beni alimentari e sanitari di emergenza, di mangimi per sostenere l'agricoltura e l'allevamento di sussistenza, oltre a fornire sistemi di controllo, come il citato scanner, o di trasporto attraverso il dono al World Food Program di camion da utilizzare all'interno della Striscia per la distribuzione alimentare. Oltre al World Food Program, sono parte dell'iniziativa Food for Gaza anche la FAO, la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, la Croce Rossa Italiana, e la Protezione Civile, oltre all'Agenzia delle Dogane e a numerose altre realtà italiane. In questo contesto il Ministro Tajani ha visitato lunedì scorso un centro di raccolta di Coldiretti a Nepi (VT), mentre mercoledì ha svolto una videoconferenza con Confagricoltura, per fare il punto e coordinare le successive fasi dell'operazione. Gli aiuti verranno trasportati nella base Onu di Brindisi, trasferiti in aereo in Giordania, per poi giungere alla popolazione palestinese attraverso i valichi aperti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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