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surveycircle · 2 years ago
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Participants needed for online survey! Topic: "Questionario sulla birra artigianale" https://t.co/JKWsvMK6hi via @SurveyCircle #ConsumerResearch #meetbeer #BirraArtigianale #PolitecnicoDiTorino #survey #surveycircle https://t.co/RBiQAKjdYv
— Daily Research @SurveyCircle (@daily_research) Apr 15, 2023
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lorenzo-grelo · 3 years ago
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L’Archiviazione della prestigiosa biblioteca Archiginnasio congiuntamente alla biblioteca Michelucci dell’Universita’ di Ingegneria di Bologna ha messo ad oggi a disposizione dei ricercatori 366 pubblicazioni, nazionali ed internazionali, dedicate all’opera di Glauco Gresleri. Ed è solo l’inizio di un grande patrimonio documentale in fase di catalogazione da parte della Sovrintendenza Archivistica. #archistar #architecture #archiginnasiobologna #archiginnasio #biblioteca #memoriadibologna #bologna #glaucogresleri #architetto #novecento #novecentoitaliano #lorenzogresleri #archivioarchitettoglaucogresleri #accademiadisanluca #csac #universitàdifirenze #politecnicoditorino #sovrintendenzabeniculturali #sovrintendenzaarchivisticaebibliografica #ringraziamenti #docomomo #docomomointernational #cittametropolitanabologna #regioneemiliaromagna #italia #vajont #pordenone https://www.instagram.com/p/CeMe8-zIw_-/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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GEORGE HOTZ: IL POSSIBILE “ELON MUSK” DEGLI HACKER?
George Francis Hotz, più noto come “geohot” nella comunità hacker, è uno dei personaggi che più fa discutere dell’intera scena informatica, nonostante sia un personaggio molto più underrated (così lo definiscono oltreoceano) rispetto a figure di spicco come Snowden.
Nato in America, New Jersey, nel 1989, frequenta un articolato percorso di studi che arricchisce le sue conoscenze in campi ingegneristici (soprattutto nell’ambito della sicurezza informatica).
Mostrando fin dalla giovane età una fervorante passione per l’hacking e tutte le sfide che esso comporta, a solamente 20 anni rilascia una versione del primissimo software in assoluto in grado di “rimuovere le restrizioni imposte da Apple su tutti i suoi dispositivi”, in gergo chiamato jailbreak. Ma che tipo di restrizioni, vi starete chiedendo voi? In sostanza, Apple (diversamente da Android, che invece è un sistema aperto) non permette di installare sul proprio dispositivo contenuti che non siano autorizzati da essa; grazie tuttavia a questo jailbreak, è possibile installare store alternativi sul proprio telefono che permettono di effettuare acquisti di applicazioni ufficiali e microtransazioni in-app in maniera completamente gratuita.
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Geohot con in mano un iPhone 3G jailbreakato, fonte
Non accontentandosi di infierire questo grave colpo alla famosa industria di Cupertino, “geohot” torna all’azione poco meno di un anno dopo, questa volta con un nuovo bersaglio nel mirino: Sony e la sua PlayStation 3. Nel 2010 annuncia infatti di essere riuscito a “exploitare” i sistemi di scrittura e lettura della memoria della console, e, non soddisfatto, pochi mesi dopo rende il tutto di dominio pubblico. Ovviamente la casa nipponica prese le dovute contromisure, sia software che legali, obbligando di fatto il nostro hacker a rinunciare alla sua “nobile” causa.
Hotz di “nobili” cause ne inseguirà altre, che lo porteranno a lavorare per due multinazionali abbastanza conosciute oggi, Facebook e Microsoft. Piccola parentesi piuttosto interessante, è stato assunto da Google quando, per sfida personale, decise di hackerare il loro browser Chrome. Ovviamente, come se non bastasse, la Google donò all’allora ventiquattrenne hacker la bellezza di 150.000 dollari per “ringraziarlo della segnalazione”.
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George Hotz alla SHARE Conference, fonte
Nonostante negli ultimi anni non abbia più fatto parlare di sé per merito delle sue bravate, l’ha fatto fare per le sue dichiarazioni: egli è convinto che l’intera umanità sia sotto scacco di una simulazione da parte di esseri più intelligenti di noi, che stanno giocando con le nostre vite come fossero pedine senza che noi ce ne possiamo rendere conto.Ora, per quanto possa sembrare strampalata come idea ad un primo ascolto/lettura, vorrei sottolineare il fatto che questa teoria non sia affatto nuova ed inventata da lui, ma che anzi è supportata da numerosi esponenti di spicco nel campo filosofico come Yuval Noah Harari e Nick Bostrom (oltre all’onnipresente Elon Musk, il quale non si fa mai mancare di appoggiare questo tipo di ideologie).Sempre secondo Hotz, l’unico metodo per sfuggire alla dittature di macchine e intelligenze artificiali sarebbe quello di fondare una nuova Chiesa, le quali sarebbero molto più indicate rispetto alle aziende per convogliare gli sforzi di tutti atti a sfuggire alla simulazione.
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George Hotz durante la TechCrunch Disrupt, fonte
Personalmente, credo che l’inserzione di elementi mistici all’interno della sua teoria sia ciò che gli faccia perdere ogni pizzico di credibilità; tuttavia, mi trovo a condividere la sua linea di pensiero riguardante il libero arbitrio, da sempre un argomento che mi “turba”: “se l'essere umano non saprà riconoscere i suoi limiti nel libero arbitrio non capirà come superarli e non riuscirà ad adeguarsi a una nuova realtà in cui inevitabilmente dipenderà sempre più dalle intelligenze artificiali.”
Bene, spero di essere riuscito a rendere onore alla figura fin troppo sovente sottovalutata di Geohot, al prossimo post!
Gianmarco Bachiorrini
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Tutti sono alla ricerca del Bed and Breakfast  Villa Rosa Torino
Siamo nel quartiere San Paolo / Politecnico
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E’ facile trovarci
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aanyudianto-blog · 6 years ago
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Nggak usah kuliah di sini ya, susah!, biar aku saja, beneran deh,.... udah kuliahnya ngitung semua, tempatnya di pojokan pabrik, jauh dari mana mana, nggak ada yang jualan batagor lagi di kantin,... pas summer, panas, nyari es campur dimana mana nggak ada yg jualan,... ahhh #mirafiorimotorvillage #fiat #fiatchryslerautomobiles #italy #fca #polito #politecnico #politecnicoditorino #mirafiori (at Fiat Chrysler Automobiles)
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socialintelligence18-blog · 7 years ago
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MARKETING INNOVATION
Spesso sentiamo parlare di marketing, ma cos'è realmente? Come funziona? Come si è evoluto nel corso degli anni? Perchè?
Il marketing nasce e si sviluppa nei primi anni del '900 come quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotti realizzando un profitto.
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Dynamics of Social Technologies. Fonte - Flickr.com
Per soddisfare i bisogni  dei consumatori le aziende devon tener conto delle così dette "4P":
1. Prezzo (Price): cifra in denaro che un cliente è disposto a pagare per una determinata prestazione.
2. Prodotto (Product): è un articolo o una prestazione che l’impresa vuole proporre e vendere al cliente per soddisfare i suoi bisogni e/o desideri.
3. Promozione (Promotion): Tutte le azioni il cui scopo è quello di pubblicizzare, proporre, rendere noto ai consumatori un marchio di un articolo o di un servizio.
4. Distribuzione (Place): rappresenta i vari passaggi intermedi per far acquistare al cliente un determinato prodotto e servizio.
(Fonte: Merketingeimpresa.com)
Con il passare del tempo, il marketing, non viene inteso solo come un processo manageriale ma anche come un vero e proprio processo sociale volto all’ascolto, alla comunicazione, all’interazione con il cliente attraverso un rapporto di fidelizzazione.
Nasce così il concetto di Marketing Innovation ovvero un’implementazione dei concetti base che focalizza l’attenzione su cambiamenti significativi riguardanti la progettazione e la promozione del prodotto, la determinazione del prezzo e del packaging e la commercializzazione del prodotto.
Ad oggi, uno strumento sempre più utilizzato dalle imprese è il web marketing. Il web è un ottimo strumento per la sovvenzione e la vendita di prodotti e/o servizi innovativi, considerando che internet sta superando di importanza anche i canali televisivi per la sponsorizzazione di nuove aziende che vogliono avere successo.
Tratteremo un esempio contreto nel prossimo post, non perdetevelo!
Elisa Reggi
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herethethoughtsofmaryjane · 4 years ago
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5 years ago, my M. Sc. degree day. 🎓🌺📃 . . . . . . . . . . . . . La fine dell'inizio di un percorso sempre più in salita. . . . . . . . Che fine avrà fatto quella persona decisa, sorridente e motivata? Mi guardo allo specchio e non la vedo più... . . . . . . . . #mygraduation #turin #architettura #masterdegree #castellodelvalentino #memories #laurea #laureamagistrale #fiveyearsago #theend #me #graduation #architecturedegree #politecnicoditorino #torino #piemonte #2015 #december (presso Castello del Valentino) https://www.instagram.com/p/CI7qh9IDztx/?igshid=158c39y74yx5z
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socialmediatorino · 7 years ago
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Politecnico di Torino - Il bivio. #walktorino #igerspiemonte #igerstorino #Piemonte #piemontelovers #torino #torinoècasamia #torinoèlamiacittà #politecnicoditorino
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classy-gentlemen-way · 5 years ago
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#kind #kindnessmatters #kindness #kindcomments #wordswithkings #kings #kingdom #king👑 #kingsday #bekind #gokingsgo #polite #politeness #politeprovisions #thursday #classygentlemenway #kinder #kindleunlimited #politeswim #politecnicoditorino #polites . . . . . 👉@classy_gentlemen_way https://www.instagram.com/p/B_UWvE-nA-y/?igshid=6ovun0xso081
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luvi69 · 5 years ago
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Il Valentino: My school... . È stato come tornare sul luogo del delitto. . . . #politecnicoditorinoarchitettura #carloeamedeodicastellamonte #ilvalentino #castellodelvalentinotorino #occhialcielo #cuoreinterra #facoltadiarchitettura #politecnicoditorino (presso Castello del Valentino) https://www.instagram.com/p/B3hEQdmnicC/?igshid=1bml9nt1m2lme
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walterbenedetti · 6 years ago
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Mercoledì è stato fantastico! Grazie a tutti i ragazzi giunti da tutte le Facoltà di Torino ed intorni #festeisef #festeiseftorino #festeisefexperience #politecnicoditorino #universitàditorino #suism (presso MILK Torino) https://www.instagram.com/p/BuhBc5HhTGT/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=dzj2tfhokrtr
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Salve a tutti ragazzi, ecco il video presentazione del mio progetto e della mia persona!
Gianmarco
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L’Università il Politecnico di Torino fu costruito nel 1957 vicino al  Bed and Breakfast  Villa Rosa Torino
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emanueleburzio · 4 years ago
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Le cerimonie da casa😂😂 #IEEE-EtaKappaNu @ieeeorg #politecnicoditorino #computerengeneering (presso Pino Torinese) https://www.instagram.com/p/CPu4TsgNs75/?utm_medium=tumblr
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socialintelligence18-blog · 7 years ago
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LA MIA STRANA PRIMA VOLTA
Esattamente all’età di 11 anni, quando tutti i miei compagni di classe iniziavano ad approcciarsi con i primi social network come Facebook ed MSN, io ebbi la mia prima esperienza online un po’ diversa dal comune.
Si trattava infatti di Stardoll, una piattaforma online, un vero e proprio mondo virtuale dove ogni persona iscritta possedeva una Doll, ovvero una bambola, un personaggio da creare e modificare a proprio piacimento. 
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Esempio di “Doll”.  Fonte - Flickr.com
Venivano messi a disposizione gli Stardollars: soldi virtuali con cui poter arricchire l'aspetto estetico del proprio personaggio e per arredare la suite in cui questo alloggiava. Esistevano anche diversi party a cui poter partecipare per interagire in tempo reale con gli altri utenti dove la scelta della location andava dalla banale festa in piscina alla cena in un hotel di lusso.
Come nel mondo reale, anche in questa comunity vi era la componente "elitaria" costituita dalle  così dette Superstars: ovvero utenti che per aver privilegi nell'abbigliamento, nel look e nell'arredamento pagavano una quota mensile o annuale. L'avatar di queste bambole era contrassegnato da una stellina di riconoscimento per poterle distinguere dalla massa e oltretutto avevano anche la possibilità di creare party privati esclusivi in location super lussuose e capi di abbigliamanto da rivendere nei più grandi centri commerciali. Insomma, un vero e proprio buisness.
Ancora ricordo tutte le volte che piansi pregando mia madre di farmi diventare una Superstar... per fortuna non mi ha mai dato retta!
E voi quando vi siete approcciati per la prima volta con il mondo virtuale? E' stata un' esperienza normale o fuori dal comune come la mia?
Elisa Reggi
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purpleavenuecupcake · 5 years ago
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Eni e il Politecnico di Torino: una rinnovata alleanza per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine
Il Rettore del Politecnico di Torino, prof. Guido Saracco, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per rafforzare ulteriormente la consolidata collaborazione nell’ambito della ricerca scientifica, in particolare per realizzare un’iniziativa accademica congiunta volta ad ampliare lo studio delle forme di energia provenienti dal mare. Grazie a questo accordo, sarà istituito il laboratorio di ricerca “MarEnergy Lab” che avrà lo scopo di approfondire tematiche specifiche, contribuendo così ad una ulteriore crescita del know-how in materia e ad una rapida realizzazione industriale delle tecnologie per lo sfruttamento delle risorse energetiche marine. Inoltre, sarà istituita una cattedra specifica sull’ “Energia dal Mare” che avrà l’obiettivo di formare ingegneri specializzati nella progettazione, realizzazione e utilizzo delle nuove tecnologie che saranno sviluppate proprio nel laboratorio. Il Politecnico di Torino si colloca come un attore primario a livello mondiale nell’ambito dello studio e sviluppo di tecnologie per lo sfruttamento di fonti rinnovabili marine, in particolare da moto ondoso. Eni, sulla base della propria esperienza nel campo delle attività di progettazione, realizzazione e operazioni di installazioni offshore, ha sviluppato e sta operando, in collaborazione con il Politecnico di Torino e con lo spin off del Politecnico stesso Wave for Energy, il primo impianto al mondo di generazione elettrica integrata da moto ondoso e fotovoltaico: l’Intertial Sea Wave Energy Converter (ISWEC). L’impianto è in funzione da marzo 2019 nell’offshore di Ravenna e ha dimostrato elevata affidabilità e capacità di adattarsi alle diverse condizioni di mare, grazie al suo sistema attivo di controllo e regolazione. Infatti, nel periodo di esercizio si è arrivati a superare il valore nominale massimo di potenza installata pari a 50 kW. Con la firma di questo Protocollo, la collaborazione avrà un ulteriore impulso, ampliando il campo d’azione congiunta allo studio di tutte le fonti di energia marina, andando a investigare non solo il moto ondoso ma anche l’eolico offshore, le correnti oceaniche e di marea e il gradiente salino. L’AD Eni Claudio Descalzi ha commentato: “Eni, grazie al rafforzamento della collaborazione con il Politecnico di Torino, consolida l’impegno concreto nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie che avranno un ruolo chiave nel processo di decarbonizzazione, guardando a nuove frontiere energetiche con un particolare focus sulla più grande fonte rinnovabile inutilizzata al mondo: le onde”. “La collaborazione con Eni in un settore tanto strategico per il pianeta come quello della produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta per il nostro Ateneo un esempio virtuoso di open innovation che, nata nei nostri laboratori di ricerca, ha attraversato tutti i successivi passaggi verso l’immissione nel mercato, dalla nascita della spin-off Wave for Energy, fino all’adozione da parte di un grande gruppo industriale. Questo accordo, altresì, potenzia ulteriormente la nostra collaborazione con Eni ampliandola anche alla formazione, con la costituzione di una specifica filiera su queste tematiche, arricchendo la collaborazione sugli ambiti di ricerca con gli aspetti legati all’energia che nasce dal mare”, ha concluso il Rettore del Politecnico Guido Saracco. Read the full article
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