#pittura ad olio
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pittoresko · 2 years ago
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"Sweet Dreams" by John William Godward (1861-1922), English painter from the end of the Neo-Classicist era.
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eliabonetti · 2 years ago
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Hopera
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Cristina Landi, "San Giorgio uccide il Drago" Dall'affresco di Altichiero, 2015, olio su scatola di legno, cm 20 x 20 - Commissione, Padova Personalizzato su richiesta con ritratto del committente. Considerate le piccole dimensioni della scatola le difficoltà dei dettagli si sono avvicinate a quelle della miniatura.
Cristina Landi, "Saint George killing the dragon" Dell Fresco Altichiero, 2015, oil on wooden box, 20 x 20 cm - Commission, Padova Customized on request with the buyer's portrait. The small sizes of the wooden box make the difficulties of the details similar to those of the thumbnail. 
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klimt7 · 1 year ago
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24 febbraio 2024
Un sabato pomeriggio
speso bene
A volte ci sono storie che meritano di essere raccontate. Lo capiamo solo dopo.
Quando comprendiamo che la scintilla iniziale, quella luce da cui ci siamo fatti guidare, seguendo la nostra intuizione, era fondata.
Nel mio caso, tutto è iniziato da un articolo della stampa locale. Un articolo apparso su CesenaToday, un sito web, che si occupa di dare informazioni e portare all'attenzione di tutti, le iniziative, gli eventi e molte delle manifestazioni del territorio, tutto ciò che accade - insomma - nel Cesenate e nei Comuni della vallata del Savio.
Riporto di seguito il testo dell'articolo, che avevo letto alcuni giorni fa :
Di notizie di questo tipo, sulla stampa e in Rete, ne appaiono decine, ogni giorno, eppure, in questo caso, qualcosa deve avermi colpito ad un livello più profondo della semplice curiosità.
Sarà che anche io, durante gli anni del Liceo Classico, mi sono appassionato alla pittura da autentico autodidatta, dopo che ho conosciuto le opere di Van Gogh e di Gustav Klimt! Sarà che il disegno, fin dalle scuole Elementari, era una delle attività preferite...
E così dai disegni a matita e coi pastelli, ero passato ai primi lavori a tempera (colori acrilici) e poi ai primi quadri su legno e alle prime tele ad olio.
Sarà che il mondo dell'Arte, mi ha sempre attratto e incuriosito...
Sarà che dopo l'aggressione russa all'Ucraina del 24 febbraio 2022, ho sempre fatto il tifo per il popolo ucraino e ho partecipato a diverse iniziative di volontariato, per inviare aiuti e soldi, agli ospedali di Leopoli e Kyiv, sia per dare supporto ai bambini e ragazzi universitari e alle madri ucraine fuggite dal proprio paese e arrivate in italia, nei primi mesi di questa assurda guerra, scatenata dal sanguinario dittatore di Vladimir Putin...
Sarà anche che io sono sempre stato affascinato della storia di chi è costretto ad abbandonare la propria Patria a causa di una guerra e a reinventarsi una vita.
Saranno stati tutti questi motivi assieme, ma qualcosa mi ha spinto a voler visitare la Mostra di questa artista ucraina, che grazie all'aiuto concreto del Comune di Mercato Saraceno è riuscita a coronare uno dei suoi sogni e presentare al pubblico parte dei suoi lavori.
Oggi alle 16, quindi, sono andato a Mercato Saraceno, a questo piccolo-grande evento : l'inaugurazione della Mostra di pittura di Kira Kharchenko.
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E così, in un pomeriggio piovoso di metà febbraio, mi son trovato ad essere investito dall'energia dei quadri di questa ragazza che giunta in Italia, per colpa della guerra, ha intrapreso un percorso scolastico nel nostro paese, iscrivendosi al Liceo Artistico di Forlì.
Conversando con Kira, è diventato chiaro come il suo soggiorno in Italia sia stata anche una svolta della sua vita. Nel giro di appena due anni, ha infatti imparato ad esprimersi nella nostra lingua e ha cominciato un percorso artistico importante, adottando la tecnica dei colori ad olio.
Ma la cosa, ancora più importante è che Kira in questi anni è riuscita a portare avanti un progetto personale di grande valore:imparare ad esprimere grazie alla Pittura e al disegno il proprio mondo interiore fatto di idee e sentimenti.
Cosi come ha scoperto l'importanza della Filosofia come strumento per leggere il mondo e comunicare le idee che ci guidano nella vita.
Ciò che infatti colpisce di questa ragazza è il fatto che una sua opera, qualsiasi sua opera, parte sempre da uno stato d'animo, una riflessione, una emozione profonda. Tutti i suoi quadri, sono un mezzo per fare arrivare un messaggio legato alle emozioni e al mondo dei propri sentimenti.
È sufficiente allora, leggere le didascalie che accompagnano le sue tele per immergersi nel mondo interiore di Kira, continuamente in bilico fra pensieri cupi e paure legate alle minacce che ha portato la guerra nel suo paese, e la sua forza di volontà che la sorregge e la porta a credere alla speranza e a un futuro migliore, più umano e orientato al valore della Libertà.
Un futuro dove ogni sentimento trova la forza di emergere per esprimere la propria umanità.
Ed ecco che visitare la sua esposizione significa leggere molte delle pagine del suo personalissimo "romanzo di formazione".
È un pò come leggere il libro che Kira crescendo e prendendosi responsabilità del tutto nuove, sta scrivendo in questi anni.
Ci sono pagine chiare, luminose, abbaglianti che tuttavia non cancellano i momenti bui e i colori più cupi che esprimono le paure e le preoccupazioni.
Ma Kira ha dalla sua parte, due energie incredibili: è guidata da due stelle polari.
La sua fede religiosa ( kira è ortodossa) e la forza del dialogo ininterotto che lei stessa, ha con la propria anima.
Un confronto fertile con se stessa, con la persona che è e con il mondo dei propri pensieri, oltre che con i pensieri eterni, quelli validi in tutte le epoche, quelli che per comodità, noi indichiamo col termine "FILOSOFIA".
Perchè Kira non è soltanto una pittrice.
È prima di tutto una filosofa, una persona riflessiva che esprime le sue convinzioni profonde, le sue visioni, il modo di percepire la realtà, attraverso il linguaggio potente che è la Pittura.
Prossimamente dedicherò uno o più Post ai suoi quadri.
Per oggi, sono felice di aver partecipato a questa Mostra, di aver conosciuto questa promettente artista ucraina e aver iniziato a comprendere il suo linguaggio pittorico.
Piu di tutto, credo che il suo mondo interiore, la potenza del linguaggio che ha scelto, la profondità del suo modo di esprimere i sentimenti con immagini potenti e insieme, piene di armonia e grazia, ne fa un talento precocissimo, dal grande potenziale .
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zauddu · 2 years ago
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Taner Ceylan - La rassegnazione - pittura ad olio 2015
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fashionbooksmilano · 2 years ago
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Han Yuchen   Tibet. Splendore e Purezza
a cura di Nicolina Bianchi
Skira, Milano 2022, 96 pagine, 70 ill.a colori, 22 x 28 cm, cartonato, Italiano Inglese, ISBN 9788857248790
euro 30,00
email if you want to buy :[email protected]
Mostra Palazzo Bonaparte, Roma 2022 organizzata da Arthemisia in collaborazione con Segni d’Arte e con il patrocinio di Roma, a cura di Nicolina Bianchi e Gabriele Simongini
L'arte del grande maestro della pittura a olio della Cina contemporanea Han Yuchen Il Tibet, la sua gente, i suoi paesaggi, la sua anima. Un’immersione nella bellezza naturale e spirituale del Tibet, il “Tetto del mondo”, ma anche una galleria di ritratti di chi quell’immenso altopiano lo vive. Tibet. Splendore e purezza testimonia – attraverso oltre cinquanta opere, molte delle quali di grandi dimensioni – il profondo legame morale e spirituale che unisce la famosa regione autonoma della Cina all’insigne pittore cinese Han Yuchen.Un artista molto legato ai valori tradizionali e alla qualità della pittura ma anche caratterizzato da una fortissima passione per l’arte europea dell’Ottocento, tanto da aver creato nel 2007 il Museo d’Arte Han Yuchen nella città di Handan, con opere di Millet, Corot e Goya, solo per citare tre nomi eccelsi. Ricollegandosi soprattutto all’esempio di Millet, il Maestro cinese ha fatto di una pittura limpida e poetica il suo segno di riconoscimento, una cifra stilistica diretta e semplice come la vita dei tibetani che ha scelto di immortalare, rievocando per certi aspetti un realismo di matrice ottocentesca, ricco di valori etici e ideali, che si fonde con le capacità tecniche sviluppate in Cina nell’ambito della pittura ad olio. Una volta individuati i soggetti più coinvolgenti, Han Yuchen li traduce – attraverso un’indubbia sapienza pittorica e una spiccata capacità di elaborare ampie sintesi paesaggistiche o meticolosi dettagli – in ritratti e opere dove le vesti, gli ornamenti e gli oggetti della vita quotidiana o delle cerimonie ci restituiscono un’immagine emozionante del lontano Tibet.
24/03/23
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principessa-6 · 2 years ago
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Slava Fokk è un artista russo, nato nel 1976 in una famiglia di artisti.
La sua pittura è stata definita “retrospezione intelligente“, un’accurata selezione di tecniche pittoriche che consente la creazione di opere altamente espressive. Slava evoca le origini della pittura ad olio e le tecniche creative dei vecchi pittori olandesi.
Attualmente vive negli Stati Uniti
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artistinvetrina · 2 years ago
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Clara García “Mi casa es tu casa” dal 20 al 28 Marzo 2023 Apertura vetrina ore 19.00 Condivisione in piena libertà è l’opera pittorica di Clara García che, avvalendosi di una tavolozza ampia e brillante di colori audaci, predispone l’osservatore ad entrare negli spaccati quotidiani di un mondo dall’ospitalità innata, capace di comunicare con vivacità l’espressività delle figure ritratte, in prevalenza umane. Specializzata nella pittura ad olio, García lavora per piani, spazio privilegiato di un dialogo continuo tra mestiere e ispirazione, genesi di forme autentiche e luogo d’incontro di esperienze plurime vissute durante i percorsi artistici intrapresi. In Aracena (Huelva), sua città natale, ha frequentato il liceo artistico, iscrivendosi poi all’Accademia di Belle Arti a Granada e proseguendo gli studi a Napoli. Da circa un anno la giovane artista andalusa è, infatti, approdata nella città partenopea perché congeniale alla sua terra di provenienza: la definisce accattivante, calda e frenetica al punto da spingerla al costante adattamento e confronto, arricchendone la persona e l’arte. Il deciso gioco di luci e contrasti si sviluppa nell’incessante sperimentazione tecnica a cui ricorre: graffiti, vernice raschiata, matita o carboncino adoperati sulla stessa vernice, cere o collage concorrono a creare uno stile scoppiettante. Nella serie pittorica “Mi casa es tu casa” Clara García dipinge con colori ad olio su uno strato di acrilico rosa preparato in precedenza sull’intera tela, al fine di conferire plasticità e vibrazione, in maniera decisa, ai lavori realizzati. La nuance emozionale, lasciata volutamente scoperta in alcuni punti dei quadri, unifica; riesce a influenzare positivamente lo stato d’animo di chi guarda, trasmettendo energia, protezione e accoglienza, così come accade quando ci si trova a casa, nella propria zona di comfort. Claudia Del Giudice
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rinascimentoebarocco · 3 months ago
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Bartolomé Bermejo, Saint Michael Triumphs over the Devil with the Donor Antonio Juan - oil on panel, 1468
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Bartolomé Bermejo, San Miguel triunfa sobre el diablo con el donante Antonio Juan- óleo sobre tabla, 1468
Bartolomé Bermejo, San Michele trionfa sul diavolo con il donatore Antonio Juan - olio su tavola, 1468
(English / Español / Italiano)
Bartolomé Bermejo, (Cordoba, ca. 1440-Barcelona, ca. 1500)
Bermejo's beginnings are uncertain. Nothing is known of his youth and training except that he was born in Córdoba. His first documented work is the Saint Michael, dated 1468, a work executed in Valencia for the parish church of Tous that reveals an excellent knowledge of Flemish painting. Thanks to the arrival of northern masters and the continuous importation of paintings, drawings and prints, Valencia became an ideal setting for a young and restless painter not only to be captivated by the models of the northern masters, from Jan van Eyck to Hans Memling, but also to assimilate the keys to their language. Bermejo acquired a perfect mastery of the oil technique, which enabled him to deploy numerous effects of pictorial illusionism in his works: from refined gleams and luminous reflections on metals, precious stones and pieces of goldsmith's work to surprising effects of transparency in gauze, as well as a skilful chromatic combination that lends a material verisimilitude to the fabrics, marble and pavements depicted. This is how the career of one of the most virtuosic painters of the 15th century began to take shape.
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Bartolomé Bermejo, (Cordoba, h. 1440-Barcelona, h. 1500)
Los inicios de Bermejo son inciertos. Nada se sabe de su juventud y formación, excepto que nació en Córdoba. Su primera pieza documentada es el San Miguel, fechado en 1468, una obra realizada en Valencia para la parroquia de Tous que revela un excelente conocimiento de la pintura flamenca. Gracias a la llegada de maestros septentrionales y a la continua importación de pinturas, dibujos y estampas, Valencia se convirtió en un escenario ideal para que un joven e inquieto pintor no solo se sintiese cautivado por los modelos de los maestros del norte, desde Jan van Eyck a Hans Memling, sino también para que asimilase las claves de su lenguaje. Bermejo adquirió un perfecto dominio de la técnica del óleo, lo que le permitió desplegar numerosos efectos de ilusionismo pictórico en sus obras: desde refinados brillos y reflejos luminosos sobre metales, piedras preciosas y piezas de orfebrería hasta sorprendentes efectos de transparencia en gasas, pasando por una hábil combinación cromática que otorga verosimilitud matérica a los tejidos, mármoles y pavimentos representados. Fue así como se empezó a cimentar la trayectoria de uno de los pintores más virtuosistas del siglo XV.
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Bartolomé Bermejo, (Cordoba, ca. 1440-Barcelona, ca. 1500)
Le origini di Bermejo sono incerte. Non si sa nulla della sua giovinezza e della sua formazione, se non che nacque a Córdoba. La sua prima opera documentata è il San Michele, datato 1468, un lavoro eseguito a Valencia per la chiesa parrocchiale di Tous che rivela un'ottima conoscenza della pittura fiamminga. Grazie all'arrivo dei maestri settentrionali e alla continua importazione di dipinti, disegni e stampe, Valencia divenne l'ambiente ideale per un giovane e irrequieto pittore non solo per lasciarsi affascinare dai modelli dei maestri del nord, da Jan van Eyck a Hans Memling, ma anche per assimilare le chiavi del loro linguaggio. Bermejo acquisisce una perfetta padronanza della tecnica ad olio, che gli consente di dispiegare nelle sue opere numerosi effetti di illusionismo pittorico: dai raffinati bagliori e riflessi luminosi su metalli, pietre preziose e pezzi di oreficeria, ai sorprendenti effetti di trasparenza delle garze, oltre a un sapiente accostamento cromatico che conferisce una verosimiglianza materica ai tessuti, ai marmi e ai pavimenti raffigurati. Inizia così a delinearsi la carriera di uno dei pittori più virtuosi del XV secolo.
Source: Museo del Prado by  Joan Molina.
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enkeynetwork · 7 months ago
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fiorile-arte · 23 years ago
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Domenico Piccolo Hiatu a cura di Edoardo Di Mauro
(...)Piccolo ha da sempre impostato la sua pittura lungo un versante di poetico simbolismo, evocante il recupero della dimensione interiore. Come un Goya postmoderno, se il paragone non risulta troppo ardito, Piccolo ha cavalcato i fantasmi del suo inconscio proiettandoli fuori da sé, verso quel mondo contemporaneo fatto non solo di luci patinate, di effimeri simulacri, di vera o presunta qualità della vita, assunto valido se riferito al mondo occidentale, ma anche di stridenti contraddizioni, di rovine e conflitti bellici che si presentano con modalità diverse rispetto al passato, decentrate e parcellizzate, ma non per questo meno in grado di seminare lutti ed angosce. Questo dualismo tra la dimensione individuale e quella collettiva, efficacemente sintetizzata da Piccolo nelle sue opere, si è sempre avvalsa, come detto, di una precisa dimensione allegorica, tipica di buona parte della migliore pittura italiana dell’ultimo decennio. Il rapporto con il reale, con la quotidianità, si è stabilito con una comunicazione a distanza, realizzata con il tramite di una immagine simbolica, in grado di stabilire un livello di trascendenza in una iconografia narrativamente concettuale. Pur nel mantenimento di una rigorosa coerenza, non si può non notare uno spartiacque nella produzione dell’artista. Nella prima, lunga fase del suo lavoro, Piccolo si è affidato ad una pittura improntata ad un diffuso atmosferismo, alla sostanziale fusione della figura umana con il paesaggio circostante, spesso ai limiti di un’aniconicità lirica ed evocativa, caratterizzata da pennellate ad olio ampie e distese lungo lo spazio della tela, non di rado di grandi dimensioni, al fine di contenere la complessità della composizione, tale da richiedere una attenta fruizione per cogliere particolari spesso celati e non immediatamente percepibili. Nella produzione recente, salutata da un repentino e, si spera, continuativo consenso, Piccolo ha maggiormente delimitato i propri confini. Volendo usare termini propri della teoria delle forme si può dire sia passato da una fase in cui queste si manifestavano come “aperte” ad una di relativamente “chiuse”. Le figure umane non sono più indistinte e sfumate come in passato, ma balzano decisamente alla ribalta, sebbene sempre schematizzate ed umbratili, in omaggio allo spirito “dark” dell’autore. Gli sfondi sono, al contrario, di complessa impostazione, impostati con una miscellanea di striature di colore, dalle tonalità più squillanti rispetto al passato, e da inediti inserti extrapittorici, immagini estrapolate da repertori iconografici sintonici al senso complessivo della composizione. Che adesso pare decisamente privilegiare l’ambito del degrado e della marginalità delle periferie urbane occidentali, con una vena sempre contraddistinta da una notevole originalità compositiva, tale da rifuggire dai rischi del già noto, ponendosi viceversa tra le prove più efficaci dell’ultima generazione pittorica.
Edoardo Di Mauro, aprile 2002.
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hwertb · 9 months ago
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La Bellezza dell’Arte: Esplorando la Pittura Gessatura di B.W.
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Nel vasto panorama dell’arte contemporanea, vi è un’infinita varietà di stili, tecniche e forme di espressione. Tra queste, la pittura gessatura si distingue per la sua bellezza intrinseca e la capacità di catturare l’attenzione dello spettatore. In questo articolo, esploreremo il fascino della pittura gessatura, focalizzandoci sull’opera di un talentuoso artista contemporaneo: B.W.
Origini e Tecniche della Pittura Gessatura
La pittura gessatura ha radici antiche, risalenti all’epoca dei maestri rinascimentali. Questa tecnica prevede l’uso di gesso come base per la creazione di opere d’arte. Il gesso, una polvere fine ottenuta dalla calcinazione del gesso minerale, viene mescolato con acqua per formare una pasta densa e modellabile. Questa pasta viene quindi applicata su una superficie, solitamente una tela o una tavola preparata, per creare uno sfondo uniforme e morbido.
Una volta che lo strato di gesso è asciutto, l’artista può iniziare a dipingere. La pittura gessatura offre una superficie particolarmente adatta per l’applicazione di colori ad olio o acrilici, consentendo una resa vibrante e intensa dei pigmenti. Inoltre, la texture delicata e porosa del gesso aggiunge profondità e dimensione all’opera finale.
Il Mondo Incantato di B.W.
B.W. è un artista contemporaneo che ha saputo reinterpretare la tradizione della pittura gessatura in modo unico e affascinante. Le sue opere sono caratterizzate da una combinazione di elementi figurativi e astratti, creando un mondo incantato e surreale che invita lo spettatore a immergersi completamente.
Le creazioni di B.W. sono spesso dominate da paesaggi onirici e figure enigmatiche. Utilizzando la pittura gessatura come base, l’artista riesce a creare atmosfere suggestive e suggestive, in cui la luce e l’ombra si fondono armoniosamente per creare un effetto quasi magico.
L’Esplorazione dell’Immaginario
Ciò che rende le opere di B.W. così affascinanti è la loro capacità di stimolare l’immaginazione dello spettatore. Ogni quadro sembra raccontare una storia, invitando l’osservatore a esplorare mondi interiori e emozioni nascoste. Le pennellate delicate e i dettagli intricati catturano l’essenza della bellezza e della fragilità dell’esistenza umana, trasportando il pubblico in un viaggio emotivo e spirituale.
Il Fascino dell’Effimero
Un altro elemento distintivo della pittura gessatura di B.W. è il suo fascino per l’effimero. Le sue opere spesso evocano un senso di transitorietà e impermanenza, ricordandoci la fugacità della vita e la bellezza del momento presente. Questo tema ricorrente conferisce alle sue creazioni una profondità e una complessità che le rendono irresistibili agli occhi dello spettatore.
Conclusioni
In conclusione, la pittura gessatura di B.W. rappresenta un’incantevole fusione di tradizione e innovazione, in cui antiche tecniche si mescolano con una visione contemporanea dell’arte. Attraverso la sua capacità di creare mondi immaginari e suggestive, l’artista ci invita a esplorare i confini della nostra percezione e a scoprire la bellezza nascosta nelle sfumature più sottili della vita. Con la sua maestria tecnica e la sua profonda sensibilità artistica, B.W. continua a incantare e ispirare gli amanti dell’arte in tutto il mondo.
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praticalarte · 10 months ago
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La pittura ad olio alla prima spiegata dal maestro Harold Speed
“Oil Painting Techniques and Materials” di Harold Speed è un testo classico che esplora in profondità le tecniche e i materiali della pittura ad olio. Speed condivide la sua vasta esperienza e conoscenza, rendendo il libro un tesoro per artisti di tutti i livelli. Il libro si divide in due sezioni principali: la prima dedicata ai principi fondamentali della pittura ad olio, e la seconda che…
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leovanmoric · 11 months ago
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S’intitola Atlantide la mostra personale di Debora Romei, curata da Leonardo Regano, che segna il ritorno sulla scena dell’artista emiliana, dopo un periodo di intensa ricerca. Un percorso pittorico rinnovato che, guardando all’astrattismo americano e distanziandosi dal figurativismo dominante nella pittura italiana contemporanea, intende studiare i legami profondi su cui si basano le relazioni umane.
La mostra presso l’Officina Leo van Moric si pone come un nuovo inizio per Romei, che qui presenta un percorso pittorico rinnovato e aggiornato verso una sensibilità riformata per la materia e una pratica originale. L’incipit di questo percorso di innovazione è dato dal grande trittico AFÌEMI, un’opera di estremo impatto visivo ed emotivo, in cui l’artista convoglia la propria biografia ed emotività in una pittura materica, caratterizzata dal contrasto tra il bianco e il nero e articolata in segni dalle sembianze biomorfiche
Il percorso espositivo comprende una ventina di opere inedite, tutte realizzate dal 2020 al 2024, che tracciano un’ampia e significativa visione della recente ricerca dell’artista e, in particolare, dell’ultimo anno di lavoro. Accanto ai dipinti di grandi dimensioni ad olio o acrilico su tela, sono presentati alcuni lavori più piccoli su lino e cotone.
Esposizione a Parma nella Officina Leo van Moric dal 16 Marzo al 15 Maggio 2024
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measurementsolutionsinc · 1 year ago
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Esplorando la tela Una guida completa alle pitture murali
Quando si tratta di trasformare l'atmosfera di uno spazio, pochi elementi hanno un impatto così forte come la scelta della pittura murale. Le pareti fungono da tela su cui dipingiamo le nostre vite e la scelta della vernice giusta può influenzare in modo significativo l'umore, l'estetica e la sensazione generale di una stanza. In questa guida completa, approfondiremo il mondo delle pitture murali, esplorando diversi tipi, finiture,Pittura Coprente Per Muri tendenze di colore e suggerimenti essenziali per ottenere il lavoro di verniciatura perfetto.
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Tipi di pitture murali:-
Vernici al lattice:-
A base d'acqua e facile da pulire con acqua.
Asciugatura rapida e bassa tossicità.
Ideale per la maggior parte delle pareti interne.
Vernici a base di olio:-
Durevole e fornisce una finitura lucida.
Adatto per aree ad alto traffico e lavori di rifinitura.
Tempo di asciugatura più lungo e potrebbe avere un odore più forte.
Vernici di fondo:-
Prepara la superficie per la mano finale.
Migliora l'adesione e la durata della vernice.
Disponibile nelle opzioni a base d'acqua e a base di olio.
Vernici strutturate:-
Aggiungi profondità e dimensione alle pareti.
Nascondi le imperfezioni della superficie.
Disponibile in varie finiture come sabbia, popcorn o pelle scamosciata.
Vernice per lavagna:-
Crea una superficie scrivibile sui muri.
Ideale per cucine, uffici o aree gioco.
Disponibile in vari colori.
Scegliere la Finitura Giusta:-
Finitura piatta/opaca:-
Ideale per aree a basso traffico come camere da letto e soffitti.
Fornisce una superficie liscia e antiriflesso.
Finitura a guscio d'uovo:-
Leggera lucentezza, più lavabile della finitura piatta.
Adatto a soggiorni e zone pranzo.
Finitura satinata:-
Offre una lucentezza discreta e una maggiore durata.
Ottimo per le aree ad alto traffico come i corridoi.
Finitura semilucida:-
Riflette la luce, facilitando la pulizia.
Adatto per cucine, bagni e finiture.
Finitura lucida:-
Altamente riflettente e durevole.
Ideale per evidenziare dettagli architettonici.
Tendenze e suggerimenti sui colori:-
Toni neutri:-
Senza tempo e versatili, i colori neutri creano uno sfondo classico.
Tonalità come il greige, il tortora e i bianchi tenui rimangono popolari.
Accenti in grassetto:-
Dai vivacità con pareti accentate in colori vivaci.
Toni gioiello, blu profondo e verdi terra sono di tendenza.
Psicologia del colore:-
Considera l'impatto psicologico dei colori sull'umore.
Blu per calma, verde per freschezza e giallo per calore.
Test del campione:-
Testare sempre una piccola area prima di impegnarsi in un lavoro di verniciatura completo.
Valuta come appare il colore in diverse condizioni di illuminazione.
Aiuto professionale:-
Per lavori di verniciatura complessi o in caso di dubbi, consultare un pittore professionista.
I professionisti possono fornire approfondimenti su combinazioni di colori e tecniche.
Nel mondo delle pitture murali le scelte sono vaste e vanno dai colori e finiture alle texture e tipologie. La chiave è allineare le tue preferenze con le esigenze pratiche dello spazio. Sia che tu opti per l'eleganza senza tempo dei toni neutri o per l'audace affermazione di tonalità vivaci, una vernice ben scelta può trasformare qualsiasi parete in un'opera d'arte. Quindi rimboccati le maniche, prendi un pennello e lascia che la trasformazione abbia inizio!
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:-
Pittura Coprente Per Muri
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jacopocioni · 1 year ago
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Michele Arcangelo Palloni, pittore fiorentino all'estero
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Michele Arcangelo Palloni Michele Arcangelo Palloni è nato a Campi Bisenzio il 29 settembre 1642. Figlio di Cosimo di Fiorindo Palloni e Maria Maddalena Palloni, nonché cugino del predicatore locale, Rev. Andrea di Fiorindo Palloni. Si tratta di un pittore che la critica definirebbe minore in quanto poco conosciuto. Questa suo anonimato è anche a causa della sua abitudine di lasciare alcuni dipinti senza firma. Addirittura la sua firma fu mal interpretata in passato ed alcuni suoi lavori attribuiti ad altri; persino a pittori inesistenti. Talvolta si firmava semplicemente come Florentinus. Alla sua epoca era però un artista conosciuto e ben pagato. Sicuramente talune opere del pittore saranno riscoperte nel corso del tempo, magari qualche tela conservata in una polverosa cantina di qualche museo o sotto un'opera vergata da un altro artista.
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Franceschini "Il Volterrano" autoritratto La sua vena pittorica deriva, ovviamente, della pittura fiorentina conseguenza dal mecenatismo della corte medicea. Durante l'infanzia, ed in seguito nell'adolescenza, furono principalmente le opere fiorentine del Caravaggio, e dei suoi seguaci, a colpirlo. A questi studi fu accompagnato dal suo maestro, a sua volta affascinato da queste opere, Baldassarre Franceschini, noto come “Il Volterrano”. Franceschini introdusse Palloni ai segreti sia dell'affresco che della pittura ad olio. Nella sua formazione il Franchescini spiegò molto bene al Palloni l'arte decorativa, quella moderna di Pietro da Cortona, ed allo stesso tempo gli inculcò la tradizione fiorentina dell'affresco derivata dall'arte del Correggio.
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Maria Maddalena dolente Le opere conosciute del Palloni su suolo italiano si trovano presso due chiese di Campi. Una è la chiesa di San Martino sita nel quartiere San Lorenzo dove troviamo la "Madonna con San Giovanni e San Girolamo ai piedi della Croce" e l'altra è presso la chiesa dei Santi Quirico e Giulitta a Capalle dove troviamo "I Dolenti" tra cui la "Maria Maddalena dolente". Probabilmente la Madonna con San Giovanni e San Girolamo ai piedi della Croce (datato a cavallo tra il 1650 e il 1660) è stata la sua prima opera indipendente.
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Cappella di San Casimiro - Il miracolo della resurrezione Possibile che, in stretta collaborazione con il maestro Il Volterrano, Palloni contribuì all'affresco della Cappella Niccolini in Santa Croce e alle decorazioni della chiesa di Santa Maria Maddalena de' Pazzi. Perché Palloni è cosi poco conosciuto in patria? Semplice, oltre al fatto della sua pessima abitudine di non firmarsi o di firmare non chiaramente, il Palloni lasciò Firenze e nel 1676 si trasferì in Polonia assieme alla moglie. In Polonia ebbe come mecenate il Gran Cancelliere Cristoforo Sigismondo Pac che gli affidò la decorazione del Monastero del Mons Pacis a Pazaislis, nei dintorni della città lituana di Kaunas. Nel 1683 gli venne commissionato di affrescare a Varsavia il palazzo di Jan Dobrogost Krasiński, dal nome del proprietario che era un nobile polacco che a quel tempo sindaco della città di Varsavia. Palloni riuscì ad adattare la propria tecnica pittorica dell'artistica Firenze del XVII secolo alla religiosità monastica o popolare dei magnati dei confini orientali. Questo all'epoca gli permise di essere apprezzato nella terra dell'est e di avere in cantiere sempre nuovi progetti. Allo stesso tempo questo suo "adattarsi" allo stile locale ha contribuito non poco alle attribuzioni errate delle sue opere.
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Cappella di San Casimiro - Apertura della bara di San Casimiro Nel 1688 Palloni divenne pittore di corte. Il re di Polonia Giovanni III Sobieski in persona gli affidò l'incaricò di affrescare la reggia di Wilanów, a sud di Varsavia. La reggia era stata realizzata in uno stile barocco italiano e sembrò logico al sovrano chiamare il pittore italiano cosi famoso in Polonia. Terminato il suo incarico per il re si spostò a Bielany a nord di Varsavia dove affrescò la chiesa dei Camaldolesi ed in seguito a Poznań dove si dedicò al castello di Rydzyna. Nel 1692 Palloni cominciò quella che è probabilmente la sua opera più celebre, la decorazione della Cappella di San Casimiro nella cattedrale di Vilnius. La sua opera decorativa fu in seguito dedicata a Palazzo dell'Atamano e alla chiesa di Sant'Ignazio, sempre a Vilnius, ma entrambe queste opere sono andate perdute. Rientrato in polonia decorò il seminario di Łowicz. Michele Arcangelo Palloni è deceduto a Węgrów in Polonia nel 1712.
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Jacopo Cioni Read the full article
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