#pirodiserbo
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Micronaturale: Per chi non vuole usare la chimica per diserbare. IL PIRODISERBO
Il pirodiserbo è una pratica agronomica di controllo fisico diretto delle infestanti usata per eliminare piante nocive da terreni agricoli facendo ricorso al fuoco.
Il pirodiserbo si effettua con calore secco o umido, prodotto con diversi metodi tra cui onde elettromagnetiche, elettricità, vapore acqueo o energia termica, nelle varie forme di fiamma libera e raggi infrarossi. La tecnica di…
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Acqui Terme abbandona il glifosato per passare ai diserbanti meccanici
Dopo l’uso di diserbo biologico nel centro cittadino, il Comune di Acqui Terme ha adottato l’uso esclusivo del diserbo meccanico e del pirodiserbo sull’intero territorio comunale. L’utilizzo dei diserbanti chimici per contenere le erbe infestanti è pratica nota in molte città italiane. Negli ultimi anni, la Città di Acqui Terme ha deciso di abbandonare il … Leggi tutto L'articolo Acqui... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/1tIiUMZ
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Pirodiserbo. La Portulaca spp. è l'importante più facile da rovinare perché col calore cambia subito colore e "si muove". #agricolturasostenibile #zerodiserbanti #insostenibilecontroeffettoserra #LCAnegativa (presso Altopascio)
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Gestione ecosostenibile delle erbe infestanti in ambito urbano, sperimentazione di nuove tecniche di contenimento
La gestione ecosostenibile delle erbe infestanti in ambito urbano ha ricadute importantissime nella vita quotidiana dei cittadini. E’ una sfida che la Regione Piemonte, insieme alla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione in Agricoltura Agrion, ha voluto cogliere per provare a dare risposte concrete, indirizzate soprattutto agli enti locali piemontesi che sono più interessati dalla gestione operativa delle aree verdi urbane.
Le aree verdi extra agricole rappresentano il 17% del territorio nazionale, una percentuale significativa se si pensa che i terreni agricoli rappresentano invece il 44% del territorio nazionale. Ogni cittadino ha a disposizione in media 33 mq di aree verdi, occorre dunque immaginare e programmare una gestione di questi spazi che sia sempre più ecosostenibile, libera dall’uso di prodotti fitosanitari impattanti e altre sostanze potenzialmente dannose per la salute.
Al convegno che si è tenuto a Torino il 18 marzo, al Circolo dei Lettori, organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, insieme ad Agrion, sono stati presentati i primi risultati ottenuti da sperimentazioni portate avanti in alcune aree urbane piemontesi. Sperimentazioni che hanno visto l’impiego di tecniche innovative, senza l’utilizzo di glifosate, e che hanno permesso di verificare l’efficacia di tecniche alternative a quelle attualmente impiegate quali il pirodiserbo, il vapore, e sostanze attive a basso impatto ambientale (es.acido pelargonico).
“E’ davvero importante occuparsi degli spazi verdi da un punto di vista di gestione ecosostenible – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero -. Spesso le aree verdi urbane vengono sottovalutate in termini di impatto complessivo sul territorio nazionale e invece i dati ci dicono che sono aree che meritano una riflessione importante in merito alla loro gestione. Si tratta inoltre di spazi che sono a stretto contatto con i cittadini nella vita quotidiana e dunque è necessario pensare e programmare modalità di gestione nuove, diverse, che guardino a una ecocompatibilità complessiva sui territori. Le sperimentazioni che Agrion ha portato avanti nei mesi scorsi ci permettono dunque di avere basi concrete da cui partire per riflessioni condivise sul futuro della gestione delle aree verdi. Le sperimentazioni sono servite per capire quali metodologie è possibile portare avanti per una gestione libera da prodotti fitosanitari impattanti. Lanceremo queste nuove modalità e chiederemo ad alcuni Comuni piemontesi di seguire queste nuove tecniche, aiutandoli e assistendoli nell’avvio dei processi”.
“Quando si parla di sostenibilità ambientale si deve iniziare a pensare anche a una migliore gestione del verde pubblico – spiega il presidente della Fondazione Agrion, Giacomo Ballari –. L’attenzione è spesso concentrata solo sull’agricoltura ma sono tantissimi gli spazi verdi che oggi vengono gestiti principalmente con impiego di pesticidi prodotti fitosanitari e che invece meriterebbero una gestione più ecosostenibile vista anche la stretta ‘vicinanza’ con i cittadini. La nostra Fondazione guarda con grande impegno all’agricoltura sostenibile e ci siamo resi conto che la sfida della gestione delle aree verdi merita una ricerca e un approfondimento altrettanto significativi. Dobbiamo arrivare ad una modalità di gestione diversa rispetto a quella attuale. Abbiamo avviato così nei mesi scorsi, in accordo con la Regione, una prima sperimentazione e oggi i dati raccolti ci permettono di dare indicazioni precise e sostenute da dati oggettivi ad altri Comuni piemontesi. E’ fondamentale la parte di ricerca e di innovazione sul campo perché solo seguendo questa strada è possibile portare metodologie nuove, sicure, concrete, da proporre fin da subito a diversi Comuni piemontesi. La Regione Piemonte si pone così, ancora una volta, all’avanguardia nella ricerca e nell’innovazione in agricoltura, e in particolare per la gestione degli spazi verdi pubblici urbani”.
Il prossimo passo da parte della Regione Piemonte sarà di diffondere queste nuove modalità proponendo ad alcuni Comuni piemontesi di sperimentare le nuove tecniche per il contenimento delle erbe infestanti, sotto la guida di Agrion, e con la supervisione della struttura di coordinamento regionale del PAN, rappresentata dal Settore Fitosanitario e Servizi Tecnico-scientifici.
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