#persone che fingono
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Se vi togliessero Instagram tornereste ad essere quegli adolescenti che non giudicavano nessuno, che avevano occhi solo per quelle due, tre persone che avevano attorno.
E sapevate esserci, sempre.
Era lì che io credevo a quei “io per te se avrai bisogno ci sarò, in qualsiasi momento”.
Anche ora ci siete, con la testa connessa esclusivamente ad un social, a seguire gente che della vostra esistenza non importa un minimo, a cercare attenzioni dove fingono di guardarvi, ascoltarvi, darvi importanza, quanto vi piace illudervi?
Quando avete bisogno e state male cosa succede?
Chi rimane di tutte quelle persone?
State soli, in stanza, a piangere.
Vi siete fatti portare via chi vi era vicino, chi vi faceva sorridere senza chiedere nulla in cambio, senza prendere in mano una volta il telefono, e sono sicuro che avrebbe potuto darvi tutto, forse, anche quell’amore che tanto state cercando da ormai troppo tempo.
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"Ma che posto curioso, Lloyd"
"È il mercato delle giustificazioni scontate, sir"
"E cosa sarebbe, Lloyd?"
"Un luogo dove le persone fingono di aver ragione da vendere, sir"
"E in realtà cosa hanno?"
"Spesso e volentieri solo dei torti marci, sir"
"Ma quindi mentono, Lloyd!"
"Più a loro stessi che agli altri, sir"
Vita con Lloyd
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Cosa ne pensi del recente scandalo della Ferragni?
Ho due opinioni, che sembrerebbero espresse da 2 persone diverse ma in realtà una non esclude l'altra:
La prima è che dovevamo aspettarcelo, in molti (includo anche me stessa) spesso hanno applaudito alle iniziative benefiche di questi due, ma abbiamo dimenticato di che categoria di persone fanno parte, e diciamo che adesso sta uscendo fuori l'ovvio
La seconda è che la destra non aspettava altro e ci sta volutamente marciando sopra, ma hanno dimenticato che loro essendo al governo avrebbero altre priorità, e sono anche più squallidi dei ferragnez che fingono beneficienza
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CARATTERISTICHE COSTANTI NEL MANIPOLATORE NARCISISTA
Indipendentemente dalla diagnosi (clusterB/psicopatia), ci sono alcuni tratti della personalità che si possono riscontrare in tutti gli autori di abuso psicologico e che ne fanno un manipolatore emotivo. Il detto “l’albero si riconosce dai frutti” è perfetto per descrivere la situazione: il più delle volte del soggetto abusante non abbiamo una diagnosi, la presenza però di alcuni comportamenti e tratti della personalità possono sopperire egregiamente e permetterci di fare una diagnosi teorica, ma assai verosimile.
A mio avviso vi sono caratteristiche principali, che non mancano quasi mai se parliamo di autore di abuso narcisistico: ▪Scarsa o totale mancanza di empatia ▪Anaffettività ▪Assenza di rimorso ▪Assenza di senso di colpa ▪Menzogna ▪Egocentrismo ▪Comportamento e umore intermittente.
Oltre a questi tratti, ve ne sono altri tipici, quasi sempre riscontrabili: ▪Crudeltà mentale ▪Comportamento aggressivo passivo ▪Desiderio di dominio e controllo ▪Insensibilità ▪Prevaricazione Possessività ▪Camaleontismo ▪Inaffidabilità ▪Critica e svalutazione ▪Sfruttamento ▪Umore imprevedibile (modalità “Dott Jackil e Mr. Hyde”) ▪Colpevolizzazione ▪Assenza di stima per la partner ▪Falsità ▪Noia.
Le personalità con questi tratti fingono di interessarsi al bene altrui, ma in realtà sono chiusi in una loro sfera di desideri e bisogni, non importa loro di ciò che gli altri provano. Possono essere intelligenti, talentuosi, piacevoli, simpatici, affascinanti, come chiunque possono avere qualità, che useranno per truffare e far cadere la preda nella loro trappola. Sono persone opportuniste, possono recitare ciò che vogliono al fine di ottenere ciò che desiderano.
I narcisisti patologici o maligni sono attori nati, ottimi bugiardi. Possono essere, soprattutto in caso di psicopatia, altamente competitivi e abili nell’argomentare. Sanno trovare giustificazioni per ogni cosa abbiano fatto, senza mai assumersi la responsabilità per i propri errori, sono fedeli solo a loro stessi, hanno cura solo di sé. I manipolatori perversi, non hanno alcun rispetto per il prossimo, alcun affetto autentico, indossano maschere per intrappolare, per far innamorare di sé e nutrire il proprio ego. Desiderano il potere e il controllo e in una relazione affettiva, soprattutto attraverso il sesso, possono ottenere il controllo sia della mente che del corpo di un altro essere umano.
(Dott.ssa Mina Rienzo diritti riservati
"La violenza psicologica un abuso che non si vede" 2020 ebook su Amazon )
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Alla fine dei giochi le persone si rivelano sempre per ciò che sono.
Anche se certe persone fingono bene, la loro vera natura di merda salta fuori.
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Chissà cosa provano le persone false guardandosi allo specchio.
Quando sono sole, quando nessuno le vede.
Quando sanno di aver tradito la fiducia di chi è stato leale con loro.
Chissà come si sentono quando abbracciano chi hanno calunniato in passato.
Quando fingono ancora sorrisi.
Quando la consapevolezza di essere soli diventa realtà.
Vorrei saperlo per riuscire a comprendere quanto in basso si possa scendere per raggiungere un piccolissimo traguardo personale che,
per la maggior parte delle persone perbene,
è solo un amaro sorriso di compassione.
Poi penso che sono fortunata a non capirlo.
Perché non sono,
e non sarò mai,
come loro.
E mi sento,
ancora una volta, sopravvissuta.
Privilegiata.
E grata.
(Natascja Di Berardino)
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Ti interessa qualche ragazza su Tumblr?
sinceramente ho chiuso con le conoscenze “sentimentali” qui sopra perché le alternative sono
1. (raramente) becchi la persona interessante ma che vive in marocco
2. persone che fingono di avere una determinata personalità mentre nella vita reale sono tutt’altro
sinceramente tumblr a me piace perché mi diverto e trovo stimolante intellettualmente scrivere i miei pensieri, però instaurare un rapporto concreto qui sopra non fa per me, preferisco viverlo come uno spazio personale e intimo
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Quante volte nella vita bisogna fingersi stupidi di fronte a persone che si fingono intelligenti.
- romyy999
#frasi mie#frasi tumblr#frasi verità#frasi vita#frasi persone#frasi vere#stupidità#intelligenza#fingere#frasi brevi
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La malinconia e la felicità sono come due persone che fingono di non conoscersi e si incontrano di continuo ad appuntamenti segreti.
- Fabrizio Caramagna ✨🌙
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"Ma che posto curioso, Lloyd"
"È il mercato delle giustificazioni scontate, sir"
"E cosa sarebbe, Lloyd?"
"Un luogo dove le persone fingono di aver ragione da vendere, sir"
"E in realtà cosa hanno?"
"Spesso e volentieri solo dei torti marci, sir"
"Ma quindi mentono, Lloyd!"
"Più a loro stessi che agli altri, sir"
Vita con Lloyd
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"L’altro giorno m’è capitato fra le mani un articolo che avevo scritto subito dopo la liberazione e ci sono rimasta un po’ male. Era piuttosto stupido: intanto era tutto in ghingheri, belle frasi ben studiate e girate bene; adesso non voglio più scrivere così. E poi dicevo con calore e convinzione delle cose ovvie: del resto succedeva un po' a tutti, subito dopo la liberazione, di scaldarsi molto a dire delle cose ovvie: era anche giusto in un certo senso, perché in vent'anni di fascismo uno aveva perduto il senso dei valori più elementari, e bisognava ricominciare da capo, ricominciare a chiamare le cose col proprio nome, e scrivere pur di scrivere, per vedere se eravamo ancora delle persone vive.
Quel mio articolo parlava delle donne in genere, e diceva delle cose che si sanno, diceva che le donne non sono poi tanto peggio degli uomini e possono fare anche loro qualcosa di buono se ci si mettono, se la società le aiuta, e così via. Ma era stupido perché non mi curavo di vedere come le donne erano davvero: le donne di cui parlavo allora erano donne inventate, niente affatto simili a me o alle donne che m’è successo di incontrare nella mia vita; così come ne parlavo pareva facilissimo tirarle fuori dalla schiavitù e farne degli esseri liberi. E invece avevo tralasciato di dire una cosa molto importante: che le donne hanno la cattiva abitudine di cascare ogni tanto in un pozzo, di lasciarsi prendere da una tremenda malinconia e affogarci dentro, e annaspare per tornare a galla: questo è il vero guaio delle donne. Le donne spesso si vergognano d’avere questo guaio, e fingono di non avere guai e di essere energiche e libere, e camminano a passi fermi per le strade con bei vestiti e bocche dipinte e un’aria volitiva e sprezzante; ma a me non è mai successo d'incontrare una donna senza scoprire dopo un poco in lei qualcosa di dolente e di pietoso che non c'è negli uomini, un continuo pericolo di cascare in un gran pozzo oscuro, qualcosa che proviene proprio dal temperamento femminile e forse da una secolare tradizione di soggezione e di schiavitù e che non sarà tanto facile vincere; m’è successo di scoprire proprio nelle donne più energiche e sprezzanti qualcosa che mi induceva a commiserarle e che capivo molto bene perché ho anch’io la stessa sofferenza da tanti anni e soltanto da poco tempo ho capito che proviene dal fatto che sono una donna e che mi sarà difficile liberarmene mai. Due donne infatti si capiscono molto bene quando si mettono a parlare del pozzo oscuro in cui cadono e possono scambiarsi molte impressioni sui pozzi e sull'assoluta incapacità di comunicare con gli altri e di combinare qualcosa di serio che si sente allora e sugli annaspamenti per tornare a galla.
Ho conosciuto moltissime donne. Ho conosciuto donne con dei bambini e donne senza bambini, mi piacciono di più le donne con dei bambini perché so subito di cosa parlare, fino a quanti mesi l’hai allattato e dopo cosa gli hai dato e adesso cosa gli dai. Due donne insieme possono parlare all’infinito su questo tema. Ho conosciuto delle donne che potevano prendere il treno e partire lasciando i propri bambini per qualche tempo senza sentire una terribile angoscia e il senso di fare una cosa contro natura, vivere quietamente per molti giorni lontano dai bambini e non provare quella paura viscerale e inconsulta che sia successo loro qualcosa di male, come invece capita a me ogni volta; e non è che quelle donne non volessero bene ai loro bambini, gli volevano bene quanto io voglio bene ai miei ma semplicemente erano più in gamba. Ho incontrato donne tranquille ma poche, la maggior parte sono come me e non riescono a vincere quella paura viscerale e straziante e quel senso di fare una cosa contro natura ogni volta che si coricano in un letto d’una città straniera molti e molti chilometri lontano dai bambini. Ho cercato d’essere più in gamba che potevo in questo, ho cercato di dominarmi meglio che potevo e ogni volta che son salita in treno senza i bambini mi son detta: «Questa volta non avrò paura», ma la paura è nata sempre in me e quello che non ho ancora capito è se mi passerà quando i miei bambini saranno uomini, spero bene che mi passerà. E non posso pensare tranquillamente a girare i paesi come vorrei, a dire il vero ci penso sempre ma so bene che non mi è possibile farlo. Così ci sono delle donne canguri e delle donne non canguri, ma le donne canguri sono molte di più.
Io dunque ho conosciuto moltissime donne, donne tranquille e donne non tranquille, ma nel pozzo ci cascano anche le donne tranquille: tutte cascano nel pozzo ogni tanto. Ho conosciuto donne che si trovano molto brutte e donne che si trovano molto belle, donne che riescono a girare i paesi e donne che non ci riescono, donne che hanno mal di testa ogni tanto e donne che non hanno mai mal di testa, donne che hanno tanti bei fazzoletti e donne che non hanno mai fazzoletti o se li hanno li perdono, donne che hanno paura d’essere troppo grasse e donne che hanno paura d’essere troppo magre, donne che zappano tutto il giorno in un campo e donne che spezzano la legna sul ginocchio e accendono il fuoco e fanno la polenta e cullano il bambino e lo allattano e donne che s’annoiano a morte e frequentano corsi di storia delle religioni e donne che s’annoiano a morte e portano il cane a passeggio e donne che s’annoiano a morte e tormentano chi hanno sottomano, e donne che escono il mattino con le mani viola dal freddo e una sciarpetta intorno al collo e donne che escono al mattino muovendo il sedere e specchiandosi nelle vetrine e donne che hanno perso l’impiego e si siedono a mangiare un panino su una panchina del giardino della stazione e donne che sono state piantate da un uomo e si siedono su una panchina del giardino della stazione e s’incipriano un po’ la faccia. Ho conosciuto moltissime donne, e adesso sono certa di trovare in loro dopo un poco qualcosa che è degno di commiserazione, un guaio tenuto più o meno segreto, più o meno grosso: la tendenza a cascare nel pozzo e trovarci una possibilità di sofferenza sconfinata che gli uomini non conoscono forse perché sono più forti di salute o più in gamba a dimenticare se stessi e a identificarsi con lavoro che fanno, più sicuri di sé e più padroni del proprio corpo e della propria vita e più liberi. Le donne incominciano nell’adolescenza a soffrire e a piangere in segreto nelle loro stanze, piangono per via del loro naso o della loro bocca o di qualche parte del loro corpo che trovano che non va bene, o piangono perché pensano che nessuno le amerà mai o piangono perché hanno paura di essere stupide o perché hanno pochi vestiti; queste sono le ragioni che danno a loro stesse ma sono in fondo solo dei pretesti e in verità piangono perché sono cascate nel pozzo e capiscono che ci cascheranno spesso nella loro vita e questo renderà loro difficile combinare qualcosa di serio. Le donne pensano molto a loro stesse e ci pensano in modo doloroso e febbrile che è sconosciuto a un uomo.
Le donne fanno dei figli, e quando hanno il primo bambino comincia in loro una specie di tristezza che è fatta di fatica e di paura e c’è sempre anche nelle donne più sane e tranquille. È la paura che il bambino si ammali o è la paura di non avere denaro abbastanza per comprare tutto quello che serve al bambino, o è la paura d’avere il latte troppo grasso o d’avere il latte troppo liquido, è il senso di non poter più girare tanto i paesi se prima si faceva o è il senso di non potersi più occupare di politica o è il senso di non poter più scrivere o di non poter più dipingere come prima o di non poter più fare delle ascensioni in montagna per via del bambino, è il senso di non poter disporre della propria vita, è l’affanno di doversi difendere dalla malattia e dalla morte perché la salute e la vita della donna è necessaria al suo bambino.
E ci sono donne che non hanno figli e questa è una grande disgrazia, è la peggiore disgrazia che possa avere una donna perché a un certo punto diventa deserto e noia e sazietà di tutte quelle cose che si facevano prima con ardimento, scrivere e dipingere e politica e sport e diventa tutto cenere nelle mani e una donna consapevolmente o inconsapevolmente si vergogna di non avere fatto dei figli e comincia a girare i paesi ma anche girare i paesi è un po’ difficile per una donna, perché ha freddo o perché le fanno male le scarpe o perché le si smagliano le calze o perché la gente si stupisce a vedere una donna che gira i paesi e ficca il naso di qua e di là. E tutto questo ancora si può superare ma c’è poi la malinconia e cenere nelle mani e invidia a vedere le finestre illuminate delle case nelle città straniere; e magari per un periodo abbastanza lungo riescono a vincere la malinconia e passeggiano al sole con un passo fermo e fanno all’amore con gli uomini e guadagnano del denaro e si sentono forti e intelligenti e belle né troppo grasse né troppo magre e si comprano dei cappelli strani con nodi di velluto e leggono dei libri e ne scrivono, ma poi a un certo punto ricascano nel pozzo con paura e vergogna e disgusto di sé e non riescono più a scrivere libri e neppure a leggerne, non riescono a interessarsi a niente che non sia il loro personale guaio che tante volte non sanno spiegarsi bene e gli dànno dei nomi diversi, naso brutto bocca brutta gambe brutte noia cenere figli non figli. E poi le donne cominciano a invecchiare e si cercano i capelli bianchi per strapparli e si guardano le piccole rughe sotto gli occhi, e cominciano a dover mettere dei grandi busti con due stecche sulla pancia e due sul sedere e si sentono strizzate e soffocate lì dentro, e ogni mattina e ogni sera osservano come il loro viso e il loro corpo si trasformi a poco a poco in qualcosa di nuovo e di penoso che presto non servirà più a niente, non servirà più a far l’amore né a girare i paesi né a fare dello sport e sarà qualcosa che invece loro stesse dovranno servire con acqua calda e massaggi e creme oppure lasciarlo devastare e avvizzire alla pioggia e al sole e dimenticare il tempo che era bello e giovane.
Le donne sono una stirpe disgraziata e infelice con tanti secoli di schiavitù sulle spalle e quello che dovono fare è difendersi dalla loro malsana abitudine di cascare nel pozzo ogni tanto, perché un essere libero non casca quasi mai nel pozzo e non pensa così sempre a se stesso ma si occupa di tutte le cose importanti e serie che ci sono al mondo e si occupa di se stesso soltanto per sforzarsi di essere ogni giorno più libero. Così devo imparare a fare anch’io per la prima perché se no, certo, non potrò combinare niente di serio e il mondo non andrà mai avanti bene finché sarà così popolato d’una schiera di esseri non liberi."
Discorso sulle donne, Natalia Ginzburg
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Diffido dalle persone che si fingono intellettuali e interessate all'interiorità degli altri e poi di nascosto dal resto del mondo fanno le peggio porcate
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Uno dei nemici più spaventosi sulla terra sono quelle persone che fingono di essere tuoi amici...
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Una storia personale e collettiva, intima e generale, di donne e uomini e persone che lavorano e soffrono e resistono e hanno poche alternative e poco ascolto. Parla di ambienti di lavoro e di conseguenze individuali e sociali e generazionali. Parla di politiche economiche che ignorano o fingono di ignorare troppe cose per l'interesse di pochi, innescando circoli viziosi di dipendenza ed emigrazione sostanzialmente forzata.
È una biografia frammentata, concreta e onirica al tempo stesso, nella sua narrazione che scorre spesso senza soluzione di continuità, calata nella specifica realtà del Canada eppure piena di corrispondenze con qualunque altro posto in cui la gente va e viene e si ritrova e si perde e cerca di stare a galla nonostante tutto.
Qui in Italia è impossibile non pensare al Sud, al Nord, e a tutto quello che ha significato per il nostro paese.
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Mesi fa l'ho trovato in offerta come e-book in italiano e mi sono ricordata che Zerocalcare l'aveva consigliato e in un impeto di fiducia l'ho comprato senza leggerne nemmeno una pagina, contrariamente al solito. L'ho tenuto lì, come faccio con tanti libri, in attesa del momento giusto, che è arrivato ieri pomeriggio, in cui l'ho letto tutto di fila e poi sono pure andata a cercarmi un paio di interviste per saperne di più sull'autrice e sulla storia che ha raccontato.
So che nei prossimi tempi dovrebbe cominciare una collana della Bao a cura di Zerocalcare e se anche gli altri titoli saranno come questo, voglio proprio tenerla d'occhio.
#ducks: two years in the oil sands#ducks#graphic novel#kate beaton#books#recommended#zerocalcare#note to self#cose mie
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Stai comprando casa? Chiudi la bocca!
Comprare una nuova macchina? Chiudi la bocca!
Vi sposate? Chiudi la bocca!
Vai in vacanza? Chiudi la bocca!
Vai a fare un corso? Chiudi la bocca!
Sei stato promosso? Chiudi la bocca!
Il 99% dei motivi per cui i nostri sogni/visioni non si avverano è perché ci apriamo troppo velocemente a persone cattive nel momento sbagliato.
Sbagliamo a condividere progetti/successi con persone che fingono di essere "amici".
L'invidia e la gelosia bastano perché le persone si nutrino e distruggano ciò che poteva essere, prima che accada...
Chiudi la bocca!
La maggior parte dei tuoi "amici" vuole vederti bene, ma mai meglio di loro!!!
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Alla fine dei giochi le persone si rivelano sempre per ciò che sono.
Anche se certe persone fingono bene, la loro vera natura di merda salta fuori.
Cit
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