#per un momento ho pensato di fargli fare il serial killer
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itachi-with-a-chicken · 6 years ago
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SPILUNGONE!AU
in risposta a questo prompt :
Ciao, sono l'anon dei bacini che torna a romperti le scatole ❤️ Ho visto che stai cercando idee per una MetaMoro ignorante e volevo suggerire una AU dove si conoscono ad un concerto ed Ermal è sempre in mezzo col telefono perché vuole dimostrare di essere gggiovane (anche se sappiamo che non lo farebbe irl) e dopo un po' Fabrizio Si Scazza perché va beh che pure il tipo ricciolino non è affatto una brutta vista ma lui era lì per il concerto.
spero ti piacerà
disclaimer: non seguite gli insegnamenti di Ermal; scusate i luoghi comuni sulla metro romana;
Fabrizio, 28 anni d’età, pensava fosse terminato il tempo dei concerti nei luoghi a caso per lui
e invece no, perché si ritrova pressato tra un omone che era facilmente il suo doppio e un paio di ragazzine che avranno avuto la metà dei suoi anni ad ascoltare l’amico del suo amico che quella sera faceva il concerto e che fai, non ci vai?
e chissenefrega che aveva smontato letteralmente un’ora prima del concerto e che quell’ora l’abbia impiegata per arrivare al locale lui era ancora giovane e queste cose evoglia che le poteva fare, si si, fucking watch me
Poi la musica non era neanche malaccio i mean non esattamente il suo genere ma già che era in italiano e non era quello strano hip hop che andava  di moda adesso a lui diceva culo
non ha fatto in tempo a finire di pensare quella cosa che la gente nella fila d’avanti si muove e dal nulla compare sto’ albero di persona esattamente nella traettoria che si era trovato per vedere il palco
e come se non bastasse il tizio agitava pure il telefono come un ossesso manco fossero al concerto di Vasco dio santo placati coso
cosa Fabrizio avrebbe voluto dire: gentile signore, comprendo il suo entusiasmo dovuto a l’attività culturale che stiamo sperimentando e di conseguenza vuole esternarlo con il moto ondulatorio del cellulare ma la prego di metterlo via e se possibile spostarsi un po’ di là cosicché anche io possa beneficiare della visione del concerto, oltre che dell’atto uditivo.
Cosa Fabrizio, stanco dopo 8 ore di lavoro a giugno, ha detto: AO’ MA TE LEVI DAR CAZZO.
Col senno di poi, la cosa poteva essere gestita meglio. Ma almeno il tizio effettivamente si sposta -non prima di avergli mandato un’occhiataccia di quelle potenti- e Fabrizio può guardare in pace il ragazzino sul palco
quindi tutto super fun Fabrizio sogna il letto di casa sua può letteralmente sentire le coperte attorno a lui 
è tanto stanco che pure in mezzo al casino si sarebbe potuto appisolare
quindi recupera la macchina e si mette per strada felicissimo che quella giornata fosse finalmente giunta alla fine e chi ti vede sul ciglio a camminare?
ora, chiariamoci, non stavano in città e Fabrizio stava guidando su una strada statale dove NON C’ERANO MARCIAPIEDI
e si trova il ragazzetto di prima, il palo della luce che non gli permetteva di vedere il concerto, che se la stava apparentemente facendo A PIEDI da là
e siccome mamma Mobrici raised no strunz, (e perché Fabrizio si sentiva leggermente in colpa per prima), gli si mette affianco e apre il finestrino
“aò, ti serve un passaggio?”
a Ermal poco poco piglia un infarto perché aveva la musica a palla nelle cuffiette 
perché la vita gli stava stretta e aveva deciso di finirla così, a quanto pare.
Ovviamente la prima risposta sarebbe NO GRAZIE perché le possibilità che non sia uno psicopatico sono davvero, davvero molto basse
E INVECE TE DICE CULO CHE E’ FABRIZIO MORO
ma aveva riconosciuto quel “aò” divino e soave come quello del tizio di prima e gli era tornato l’urto
“No, grazie.” e riprende a cammiare MA DOVE VAI CRETINO
Fabrizio pare della stessa idea perché lo segue al passo suo ed è tipo “meh, sali, che con la macchina ci vuole un quarto del tempo che impiegheresti tu”
“che ne sai dove vado io, sei uno stalker?”
“so che da qui alla città non c’è un cazzo”
he had a point, tho
“dai, sali, per farmi perdonare dell’uscita di prima” 
“AH MA ALLORA SEI TU”
(vi prego, immaginate sto cretino che punta il dito a una 500 scassata nel mezzo della notte)
però è ancora un filo titubante perché non si sale in macchina degli sconosciuti sapete bambini non si fa MAI 
neanche se somigliano a Fabrizio Moro
E Ermal queste cose le sa da quando aveva sei anni e ora ne aveva 22 nella grande città ‘nsomma non mi pare il caso di mandare al diavolo tutti gli insegnamenti, no?
però poi alla radio (che andava ancora a  c a s s e t t e) parte una vecchia canzone dei Muse e uhm, well, Ermal credeva nel destino
ma sopratutto credeva nel non farsi i km a piedi di notte, ma quello non era nei piani e si stava arrangiando
quindi attiva il gps sul suo cellulare e stoppa la musica, mentre il tipo stoppa la macchina
“io so’ Fabbrizio” gli dice come prima cosa appena entra in macchina “Ermal” “eh?” “E r mal”
“mai sentito, vabbe’, senti, scusa pe’ prima. So’ sbottato male”
Ermal non dice nulla, più preoccupato del fatto che non ci fosse la cintura di sicurezza in quell’auto sgangherata 
“mannaggia ai taralli oggi muoio” pensa, mentre cerca di mettersi più dritto possibile e mantenersi al sedile
“meh, dove ti porto?” “su una stella” “eh?” “no dicevo, va bene anche alla fermata della metro”
Fabrizio lo guarda, vede le borse che ha e spalanca gli occhi
Sta a vedere che si era caricato su uno spostato
“ma...famme capì, ti fa schifo una vita tranquilla? ami il pericolo? Prima i kilometri a piedi di notte in mezzo alle frasche, ora la metropolitana che pure di giorno è un azzardo..”
“oh e che devo fare se ho degli amici di merda che mi promettono passaggi e poi mi appendono per andarsene con le ragazze”
Ermal mette su il broncio e b o i isn’t he cute
insomma, Fabrizio non era cieco, ecco
“dai, damme l’indirizzo che ti ci porto”
Ermal è: touched 
ma anche creeped out perché, di nuovo, non si danno gli indirizzi di casa agli sconosciuti
così come non si sale in macchina con loro
“ma che stalker sei che non sai l’indirizzo?” “è che mi piace lasciare alcune cose nel mistero, capito?”
Ermal gli dice l’indirizzo e per poco Fabrizio non inchioda perché “ma sei impazzito a voler arrivare fino a là? manco i vestiti ti trovavi addosso”
Fabrizio c’ha un po’ ragione
e quindi dai di viaggio in macchina con la musica bella e Ermal, che fermo e zitto non sa stare, si mette a chiacchierare della musica che avevano ascoltato
“oh, bravo il tizio” “si si, è n’amico de un mio amico” “eh è pure il fratello del bassista della mia band”
(in pratica sto concerto stavano solo gente amica di amici)
“ah tu suoni?”
oh, l’apertura del vaso di Pandora
in pratica tutta la politica “non dare troppe info private agli sconosciuti” è andata a farsi fottere in tre due uno perché meh come fai a non parlare di musica
cioè poi Ermal stava tutto gasato che lo avevano chiamato con la band finalmente stava inseguendo il suo sogno e tutte cose tutte cose
e Fabrizio lo interrompe solo quando sente il nome del concorso a cui avevano partecipato la settimana scorsa (e perso VABBEH)
“ma sai che c’ero pure io?” “nooooo possibile” “eccerto” ma stavi da solo” “si” “ma dai? ma che culo ci vuole?”
“ma quindi canti pure tu?” “a tempo perso, ormai. All’età mia uno deve pure pensare alle bollette e altre cose”
“ma che siginfica, se uno ci crede davvero alla fine ci arrivano pure gli altri”
“seh, ma nel frattempo devo magnà, che dici” “dico che m’hai fatto venire fame”
perché che vuoi fare alle due di notte con un semi sconosciuto se non pigliarti un kebab e piazzarlo sullo stomaco?
e pure alle luci a neon brtt del kebabbaro Fabrizio appare carino cioè Ermal mica lo aveva visto bene prima, eh
e non si è neanche rivelato un psicopatico che sta cosa schifo non fa mai vorrei dire
Fabrizio c’ha solo fame, e giustamente magna pyccolo ancyelo che si era mangiato giusto una girella prima di uscire
poi avevano pure parcheggiato sotto casa di Ermal quindi la serata gli ha detto pure culo meglio di così 
EPPERO’
più se lo spizza più il giovane corpo di Ermal è poco favorevole al mollarlo là
però che vuoi fare, mica ti inviti uno sconosciuto a casa no? 
voglio dì, va bene tentare la fortuna, ma me pare esagerato
e Fabrizio pare si stia per addormentare
quindi saluti alla prossima magica avventura ce se vede quando ce se vede
Fabrizio monta in macchina, Ermal sale a casa
MOMENTO TOPICO CON LO SCHERMO SEPARATO IN DUE CON FABRIZIO CHE PENSA A ERMAL E ERMAL CHE GUARDA FABRIZIO ANDARE VIA CON LA SCASSA-MOBILE
e let’s call it a night anzi mettiamo la sveglia che sennò domani so’ cazzi, vero E’?
Ermal fa per pigliare il cellulare e OH TU GUARDA NON C’E’
contemporaneamente, Fabrizio, spegne la macchina nel garage, fa per prendere il borsello e COSA TROVA ABBANDONATO SUL SEDILE?
esatto, il cellulare del genio
ma era davvero troppo tardi quindi una volta recuperato e messo nel borsello decide senza troppe cerimonie di andare a dormire, glielo avrebbe riportato l’indomani
ALLORA DITEMI CHE NE PENSATE SE DEVO CONTINUARE SE HA SENSO PERCHE’ BOH NON SO MANCO IO CHE STO A SCRIVE’ SO SOLO CHE QUA LE COSE COSANO
@ anon dei bacini pls il tuo feedback è necessarissimo
ECCO LA PARTE DUE ACCORRETE
bye
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