#pensate al premio che spetta
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#ultimo messaggio#cesare pavese#non suicidatevi#mai#pensate al premio che spetta#alla vostra anima#paziente#combattente#siete e avete già tutto
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LA LEGGE DEL KARMA Comunicazione registrata dal vivo durante una seduta.
Gli aspetti principali della Legge di Causa ed Effetto (detta Karma) si possono riassumere come segue:
1) Ogni attività promossa o indotta, o liberamente avviata, reca con sé un effetto. 2) Tale principio vale per il mondo fisico, per quello delle sensazioni, per quello del pensiero, insomma per ogni mondo e per ogni categoria di fenomeni. 3) L'effetto è della stessa natura della causa ed è strettamente legato ad essa. 4) Si creano cause tanto volontariamente quanto involontariamente perché l'accadere dell'effetto non è subordinato alla consapevole consumazione della causa. 5) L'effetto ricade su chi ha mosso la causa. 6) L'effetto ricade col fine di dare coscienza al soggetto che lo promosse. 7) L'effetto ricade quando il soggetto è pronto a comprendere. Cioè quando il soggetto dall'effetto trova la coscienza che gli mancava.
La catena di cause ed effetti che muovono e promuovono la vita degli individui si incrociano ed hanno continue ricorrenti connessioni. Non può essere diversamente. Se Tutto è UNO deve esistere una stretta dipendenza tra i soggetti. Come prima ho detto, non c'è una sola particella elementare che sia assolutamente isolata. Qualunque cosa ha un rapporto di dipendenza con qualcos'altro. Se esistesse, per assurda ipotesi, qualcosa che fosse assolutamente indipendente, sarebbe fuori della Realtà. Perciò nessuno può essere fuori dalla catena di Cause ed Effetti di dipendenze che lega tutto quanto esiste e se si dice che tutto è Karma, lo si dice perché appunto il Karma è la catena di cause ed effetti che lega il Tutto. Nessuno può sottrarsi al Karma. Certo c'é Karma e Karma. Ma soprattutto c'è la possibilità di compiere quei salti di qualità nella catena di cause ed effetti di cui prima parlavo. Compiere salti di qualità costituisce "la libertà", l'autonomia dell'individuo. Ora, siccome la libertà è la possibilità di agire in modo contrario a quello a cui condurrebbe una catena di cause ed effetti e siccome è la coscienza costituita che dà all'individuo la facoltà di sottrarsi agli impulsi dei suoi veicoli inferiori (egoismo, passioni e via dicendo) e conseguentemente agli stimoli ambientali, e siccome la coscienza si costituisce quanto più si evolve e viceversa, è chiaro che la "libertà" è proporzionale all'evoluzione. Ma badate bene, l'evoluto non è fuori da ogni catena di Cause ed Effetti, perché sarebbe fuori dalla Realtà. Egli compie salti di qualità. Cioè, per la sua coscienza sente il modo che gli consente di non essere trascinato inesorabilmente dalla necessità; che gli permette di vivere in modo sereno ciò che per altri è fonte di angoscia; che NON gli fa creare ombre torturatrici e che NON gli fa muovere cause che portano effetti dolorosi. Tuttavia, questo non significa che l'evoluto non senta, per esempio, la stanchezza quale effetto di una causa da lui promossa. Quella stanchezza la vivrà in modo diverso dall'inevoluto, NON ne sarà condizionato. Saprà come smaltirla brevemente, ma non potrà non avvertirla. Il Karma, o quello che si intende con questa parola, cioè una condizione limitante simile per più persone è vissuta in modo diverso anche se presenta la stessa impostazione. Una cecità, ad esempio, può essere vissuta serenamente o angosciosamente. In modo analogo, fra più persone, fare una stessa cosa può dar luogo a Karma diversi ed è logico che sia così. Infatti il vero bersaglio e la vera fonte del Karma, come ho detto, è la coscienza individuale. Quindi è il sentire, l'intenzione che pilota tutta l'attività dell'individuo ed è quello che deve essere corretto e che quindi è oggetto dell'effetto correttore. Se la natura e il contenuto dell'effetto fossero analoghi solo a quello che è stata la manifestazione esteriore dell'individuo agente, l'effetto non farebbe quasi mai centro. Perché quante azioni nascondono intenzioni opposte a quelle che possono trasparire. Una condotta "altruistica" che nasconda un fine "egoistico" non può recare un effetto eguale a quella condotta che è altruistica per intenzione. Infatti, l'effetto non è un premio o un castigo, è qualcosa che tende a correggere, all'origine, la natura di chi muove le cause, cioè dell'essere e quindi a mutare l'intenzione. Pensate un po', per giungere a ciò di quanti fattori deve tenere conto il Karma. Eppure tutto si attua mirabilmente. Non c'è nessuno che tiene registri di dare ed avere, ma per il principio di causa ed effetto, la concatenazione (in qualche modo intuita dai deterministi) è garanzia che niente cade a vuoto, che tutto si tramanda, che tutto ritorna come immagine riflessa di sé stessi perché si prenda cognizione delle proprie deficienze e si colmino. La concezione della realtà, in cui niente avviene casualmente ed ognuno ha ciò che gli spetta per averselo procurato, toglie ogni frustrazione che deriva dal sentirsi perseguitati, sfortunati, oggetto di ingiustizie. Quanto ognuno patisce, corrisponde ad una misura di giustizia che non lascia margini a privilegi ed errori, dove la sofferenza è solo un momento transitorio in cambio di una perenne acquisizione. La possibilità dell'uomo di sottrarsi ad influenze ed impulsi, allorquando è capace di compiere un salto di qualità, gli conferisce quell'autonomia che lo riscatta dalla rigida tutela a cui sono sottoposti gli esseri con una coscienza elementare. Guardandovi attorno, si può verificare tutto ciò e crederlo senza dover compiere atti di fede, senza forzature, con il solo strumento del raziocinio. A quel punto non si può che riflettere ed esclamare, rivolgendosi a quell'Ente inafferrabile che pure deve esistere e che, se esiste, non può che essere la vera ragione del Tutto: "Signore, la logica mi fa concludere che il caso non può esistere, e che una catena di cause e di effetti mi indirizza nel mio vivere, pur consentendomi quella libertà che è ignota agli esseri dalla coscienza impotenza. Signore, posso riconoscere il fine immediato della vita naturale, che è quello di perpetuare sè stessa, perciò ragionevolmente posso credere che tutto ciò abbia un fine più ampio, che sfugga alla mia constatazione. Se Tu sei capace di trasformare la materia insensibile nella coscienza del santo, allora Signore, Tu sei Amore! E benchè non abbia la percezione di quanto Tu sei, umilmente Ti ringrazio con tutto l'amore di cui sono capace e che Tu giorno per giorno, istante per istante alimenti, alimentando la mia stessa esistenza. Signore, fa che il Tuo amore riunisca tutti noi tuoi esseri e che non venga mai meno, ma anzi sia sempre in noi, giorno per giorno, istante per istante. Perchè così Ti conosceremo e nulla più ci sarà oscuro". Pace a voi. (Kempis - Cerchio Firenze 77) www.cerchiofirenze77.org
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MACERATA – Con l’avvio dell’anno scolastico sono riprese anche le attività didattiche del Centro di Educazione Ambientale Parco di Fontescodella rivolte alle scuole primarie e secondarie di I e II grado di Macerata.
Anche quest’anno le proposte sono state pensate in base alle richieste e alle attività già svolte nei diversi Istituti Comprensivi nei precedenti anni scolastici, cercando di toccare le tematiche ambientali di maggiore rilevanza in termini di interesse ma anche di urgenza di intervento: mobilità sostenibile, prodotti a Km 0, conoscenza del proprio territorio, importanza della gestione delle risorse idriche, ciclo dei rifiuti e biodiversità.
Si tratta di un’attività formativa sostenuta dall’Amministrazione comunale perché ritenuta importante per la crescita della consapevolezza delle nuove generazioni riguardo ai temi ambientali.
I moduli proposti per le scuole primarie sono quattro. Si comincia da “La storia della Biodiversità” dove i bambini delle scuole primarie prima di essere accompagnati e guidati al Museo di Storia Naturale di Macerata, scoprono in classe l’evolversi della vita sul nostro pianeta, come abbia avuto origine la biodiversità e come i cambiamenti geologici e climatici minaccino il delicato equilibrio di tutte le specie viventi, compreso l’uomo.
Altro progetto è quello denominato “I prodotti della nostra terra e i loro tempi” il quale grazie a un cartellone realizzato in classe, permette di verificare per le diverse stagioni i relativi prodotti per un consumo meno impattante in termini ambientali. La costruzione di un semenzaio è invece l’occasione per osservare come si sviluppano le piantine che verranno poi trapiantate negli orti già esistenti nei vari plessi aderenti.
Anche la conoscenza del territorio in cui si vive è di notevole importanza in termini di rispetto dell’ambiente; conoscere per proteggere. È per questo motivo che le classi, grazie al modulo “Vivere la natura” sono accompagnate nell’esplorazione del Parco di Fontescodella e del Bosco Urbano di Collevario, dove attraverso semplici attività di orientamento imparano a muoversi e a riconoscere le peculiarità botaniche e la fauna presente. È previsto anche un incontro in classe di introduzione all’argomento.
Grazie al progetto “L’antico legame tra il fiume e l’uomo” invece gli alunni sono chiamati a riflettere su quesiti del tipo “ perché le prime grandi civiltà si sono sviluppate lungo il corso dei fiumi?”, “siamo consapevoli di quanto siano essenziali per noi le risorse idriche?”, “come è proseguito lo sviluppo urbano lungo gli argini?” prima in classe e poi nel corso di un’uscita sul fiume Chienti, occasione per osservare le caratteristiche naturali che persistono nel paesaggio fluviale ma anche di percepire la fragilità di questo ambiente e di quanto questo sia legato alla nostra esistenza.
Gli studenti delle scuole secondarie di I grado sono invece impegnati in due moduli. Il primo è “I Guardiani della raccolta differenziata” dove i ragazzi vengono inizialmente informati attraverso un apposito incontro in classe di quali siano le modalità di gestione dei rifiuti, la necessità di differenziare ma anche la consapevolezza di quali siano i costi in termini ambientali del riciclo delle materie prime e quindi la necessità di ridurre i consumi e in particolare gli sprechi.
Per raggiungere obiettivi concreti verso una maggiore differenziazione dei rifiuti gli studenti attivano un monitoraggio dei diversi punti di raccolta differenziata all’interno del proprio plesso. Ogni classe è responsabile del corretto conferimento dei rifiuti di uno di questi punti. Al termine dell’anno scolastico verrà proclamata una classe vincitrice in base alla gestione e al monitoraggio più efficiente, la quale avrà in premio una visita guidata al Bosco urbano di Collevario.
Il secondo progetto riguarda infine gli “Sprechi energetici”: smartphone e vestiti sono i consumi di maggior interesse tra i giovani. È necessario però che questi siano consapevoli di quali siano le materie prime necessarie e che cosa comporti la loro estrazione e lavorazione e non da ultimo la distribuzione del prodotto finito oltre al suo smaltimento una volta concluso il suo ciclo di vita.
Due incontri in classe per informare e discuterne insieme, a cui seguiranno l’organizzazione di una raccolta di indumenti usati all’interno della scuola e la realizzazione di un mercatino presso il Centro del Riuso del Comune di Macerata.
Alle scuole secondarie di II grado spetta invece il compito di portare avanti il progetto pilota avviato nell’Istituto comprensivo “Enrico Fermi” “Pedipolitana” che prevede l’individuazione di percorsi all’interno di ogni quartiere che promuovano lo spostamento a piedi nei tragitti brevi.
Inoltre verrà redatto un report con le criticità e i punti di interesse individuati dagli studenti per ogni quartiere che verrà consegnato all’Amministrazione comunale con l’intento di coinvolgere anche i giovani cittadini nella stesura del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile.
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