#passo del bernina
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theninjanavigator · 12 days ago
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designme2011 · 2 years ago
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•👄 Tra terra e cielo, tra Italia e Svizzera, da Tirano a St. Moritz, attraverso il passo del Bernina con il @berninaexpress.ch, a 2253 mt, passando per il raccordo elicoidale di Brusio, a 2091 mt. sopra il mare nella stazione di Alp Grùm 🏔️🌨️, a vedere il ghiacciaio Palú ❄️⛸️ di fronte al lago Bianco ⚪☃️ nel punto più alto della linea ferroviaria 🚃 d'Europa, Ospizio Bernina, sulla tratta Thusis – Valposchiavo – Tirano Patrimonio UNESCO. • • • • #designme #tipsminuzforminuz #berninaexspress #engadinstmoritzmountains #ferroviaretica #unesco #alpisvizzere #swissalpes #myphotography #inverno #treninorosso #tirano #stmoritz #swtzerland #swissland #neve #winterwonderland #swiss #mountain #wow #lago #natura #magic #trees #panorami #avventura #photodiaryit #igpaesaggi #ioete #ilmiopuntodivista (presso Bernina Express) https://www.instagram.com/p/Cl8ioNTsUgQ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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mafelofr · 5 years ago
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Su e giù per la Svizzera - giorno 2
Libidine:
Tirano
Passo del Bernina
St. Moritz
Malojapass
Passo dello Spluga
Passo del San Bernardino
Passo del San Gottardo
Andermatt
297 km
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swissdailyphoto · 6 years ago
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Curving train on the Bernina Pass line
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evadingreallife · 7 years ago
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exkurse · 6 years ago
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gesa-cai-milano · 3 years ago
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19/20 GIUGNO 2021 - CIMA di PIAZZI -3439 m dalla Val VERVA
La Cima di Piazzi è una montagna imponente e maestosa, la più elevata del settore compreso fra il Gruppo del Bernina ad W e quello dell´Ortles-Cevedale ad E. La via normale di salita si svolge su detritico e scosceso versante SW, facile (F) da salire. Il tratto maggiormente impegnativo sono le ripide roccette della cresta NE che precedono la vetta, alte una ventina di metri, che si superano con una facile arrampicata di I+
Descrizione della salita
Dalla curva a gomito di Arnoga si segue la stradina carrozzabile, ma vietata al transito degli autoveicoli (La stradina della Val Viola è vietata al transito degli autoveicoli, ma è comunque consentito percorrerla. Inizialmente è asfaltata, poi sterrata e con il fondo un pò sconnesso. Con una normale automobile si arriva a circa 200 m dal Passo di Verva e parcheggiare in una piazzola al lato della strada. Dal parcheggio alla vetta h. 3,15), che verso SW entra in Val Viola. La si segue per poco meno di 2 km, fino ad un incrocio che verso sinistra conduce all'Alpe Campo. Si prosegue in discesa e dopo aver attraversato il ponte sul torrente Bormina, si risale la sponda opposta entrando nella Val Verva, sulla sinistra idrografica. La stradina giunge ripida alle baite di Verva e prosegue poi con moderata pendenza, fino al Passo di Verva (q. 2301 m). Dal passo seguendo alcune tracce si sale verso E, costeggiando a destra (salendo) il torrente. Superato un pendio roccioso si entra in un avvallamento e, quasi in piano, seguendo il corso del torrente, si giunge al laghetto di (q. 2600 m). Il laghetto non è indicato sulla CNS ma si trova al centro della conca, dove ha origine il torrente. Da qui si sale verso NE sul ripido pendio morenico che conduce, verso (q. 2900 m), ad una conca nevosa. Un centinaio di metri sopra la conca il pendio è fasciato da un risalto roccioso, che si supera nel settore di sinistra, con due itinerari possibili: a) arrampicando sulle rocce di uno stretto canale a sinistra, che è l´itinerario più impegnativo; b) salendo in obliquo, da destra a sinistra, una rampa detritica e le successive facili roccette, a destra del primo itinerario. In entrambi i casi, raggiunto il terrazzo sopra la fascia rocciosa, si risale il successivo pendio di sfasciumi e neve, appoggiando a destra, fino a raggiungere la nevosa cresta NE. Da ultimo si arrampicano le ripide roccette che conducono in vetta
DIFFICOLTA': EE - A - I+ - F
DISLIVELLO: 1570m. (salita)
TEMPISTICA: h.5,30
ATTREZZATURA: piccozza / ramponi / utile qualche metro di corda / imbragatura / casco ABBIGLIAMENTO: Adeguato gita e stagione
Vuoi partecipare?
ISCRIZIONI:
Presso la sede G.E.S.A.-C.A.I. il Giovedì sera dalle ore 21,00 alle ore 23,00
SMS: Umberto 339.4898386
WhatsApp: Guido 339.1296657 - Chiara 338.2920938
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Foto: grazie a https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cima_de%27_Piazzi.jpg
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silverscalephotos · 6 years ago
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Bernina by tobia_scandolara
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telodogratis · 2 years ago
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Roberta e Roberto, marito e moglie morti nell'incidente stradale: si erano sposati da un mese
Roberta e Roberto, marito e moglie morti nell’incidente stradale: si erano sposati da un mese
Avevano 52 e 57 anni, Roberto Comelli e Roberta Brognoli: sono morti in un incidente avvenuto sulla strada del Bernina, in… Due vite spezzate in un istante. Marito e moglie di 52 e 57 anni, Roberto Comelli e Roberta Brognoli, sono morti in un incidente avvenuto sulla strada del Bernina, in Svizzera. Stavano affrontando il passo in moto, e sono stati travolti da due auto… Read MoreCittàToday
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vuatte · 3 years ago
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Passo del Bernina da Livigno e da St. Morriz #livignoismagic #livigno2021 #tobecontinued #aspettandolivigno2022 (presso Passo Del Bernina) https://www.instagram.com/p/CSyoXvnK7d3/?utm_medium=tumblr
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stonie4u · 3 years ago
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Winter is back and it’s far more fun than it looks like ... 😎🥶😁 🏔🚵‍♂️🚵‍♀️🚵‍♂️ #longweekend #eatsleepride #graubuenden #switzerland #passobernina #buddiesride #rcschrankewallstadt #cycling #roadcycling #stravacycling #stravaphoto #indianastones4ever #scottcr1 #scottbikes #outsideisfree #teambergstrasse #rscalpenespresso (hier: Passo Del Bernina) https://www.instagram.com/p/CPMIsseBSi6/?utm_medium=tumblr
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clogging · 7 years ago
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Morning Impression at "Passo del Bernina" by thalerst
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evadingreallife · 7 years ago
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gogobus · 5 years ago
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Un giorno sul Trenino del Bernina - Intervista
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Il Trenino del Bernina percorre una strada da sogno dalla Valtellina fino all’Engadina, in Svizzera. Un percorso tra valli, viadotti e ghiacciai unico al mondo, tanto da essere stato incluso nel Patrimonio Unesco. Abbiamo intervistato una nostra passeggera per farci raccontare in prima persona questa unica esperienza a bordo della Ferrovia più alta d’Europa.
Come hai scoperto dell’esistenza del Trenino del Bernina?
Avevo voglia di trascorrere una giornata diversa, e navigando su Internet alla ricerca di gite in giornata, sono approdata sul sito di GoGoBus!
Una rapida consultazione sulle date con le mie compagne di viaggio e in quattro e quattr’otto abbiamo effettuato la prenotazione.
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E’ stato facile reperire le informazioni sul viaggio e trovare il bus la mattina?
Sì, tutto molto semplice. Quando prenoti ti arriva la ricevuta di viaggio direttamente via mail e vengono date anche tutte le informazioni utili per prepararsi all’esperienza. Le indicazioni comprendono quali documenti è bene portarsi dietro (basta la carta di identità o il passaporto perché al passaggio con la Svizzera potrebbero esserci controlli a campione.)
Appena sali a bordo una guida ti prende sotto la sua ala e anticipa passo per passo che cosa si andrà a fare e vedere. Mentre ci avviamo sull'autostrada ci spiega che saremmo arrivati col bus fino alla stazione di Tirano,  che da lì avremmo preso il Trenino sola andata per St. Moritz e che all'arrivo avremmo ritrovato il nostro bus pronto per rientrare a Milano.
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Cosa ti è piaciuto di più del tragitto?
La varietà dei paesaggi, in due ore attraversi scenari molto diversi, variando di altitudine.
Molto interessante è il viadotto elicoidale che si incontra poco dopo aver lasciato la stazione di Tirano. Questo viadotto è spiraliforme e proprio grazie a questa strana forma permette al treno di superare un alto dislivello in pochissimi metri! Tra l’altro qui si fanno foto molto interessanti, perché il treno si curva a semicerchio e lo riesci a immortalare in tutta la sua lunghezza.
Quali sono le tappe principali che si incontrano lungo il percorso?
Superato il primo tratto di ferrovia si arriva al Lago di Poschiavo che è davvero incantevole, così circondato dalle vette delle Alpi. Il treno qui si ferma per un attimo, si scatta qualche foto e si riparte subito per la fermata successiva!
Dopo un po’ si arriva alla fermata del treno di Ospizio Bernina, una piccola stazione rustica e affascinante che è anche la più alta d’Europa (2253 metri).
A questo punto il paesaggio era completamente innevato e tra la coltre di neve la guida ci ha indicato due laghi ghiacciati le cui acque differivano tanto per colore da essere chiamati l’uno Lago Bianco e l’altro Lago Nero. Il motivo di questa differenza è la presenza nel Lago Bianco della cosiddetta "farina glaciale", che è polvere di roccia derivata dall’erosione.
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Si arriva dunque al ghiacciaio del Morteratsch. In questa fermata è possibile vedere un monumento che indica il punto dove arrivava la fine del ghiacciaio qualche decina di anni fa. Ora purtroppo questo punto si è spostato parecchio più in alto.
Nel tratto finale si passa dalla stazione di Diavolezza e possiamo scorgere gli impianti sciistici dove si recano i vacanzieri che dormono a Pontresina (la località più costosa per sciare, insieme a St Moritz!). 
Il treno si prepara quindi a concludere il tragitto e, dopo circa due ore e mezza dalla partenza, entra a St. Moritz. Abbiamo avuto un po’ di tempo a disposizione per visitare la cittadina svizzera e due cose mi hanno colpito: la quantità di Rolls Royce parcheggiate e la possibilità di passeggiare sul lago ghiacciato!
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Cosa consiglieresti agli altri passeggeri
- Se è inverno copritevi che a St. Moritz fa freddo!
- Obbligatorio portare la macchina fotografica o uno smartphone che fa belle foto!
Prenota il tuo posto sul Bus per il Trenino del Bernina
Se anche tu vuoi provare l’emozione di salire sulla Ferrovia più alta d’Europa prenota subito il tuo posto a bordo del Bus da Milano per il Trenino del Bernina!
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tittitruss · 5 years ago
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Ufficio Tecnico dei Grigioni Svizzera - Passo del Bernina
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Le passeggiate lungo i terrazzamenti, il percorso sulla ciclabile e le camminate lente per il borgo, Sondrio può essere ammirata in svariati modi. Una cittadina tranquilla di circa 20.000 abitanti. Sorge nella media Valtellina, allo sbocco della Valmalenco. Il fondovalle da una parte, le maestose Alpi dall’altra. Ben collegata a Milano, facilmente raggiungibile in treno e in macchina, perfetta anche per trascorrere il Capodanno. La domanda a questo punto è: cosa fare a Sondrio? Camminare, mangiare piatti tipici e bere del buon vino, dedicarsi ad attività sportive tipicamente invernali, fare un’escursione, ammirare il borgo e il suo lato artistico e infine, godersi il relax del verde incontaminato. Prima ancora di fermarsi a contemplare la natura o ad assaporare i gusti di queste terre, lo sguardo si rivolge all’architettura del luogo. Ci sono palazzi storici dallo stile rinascimentale come ad esempio il Palazzo Comunale o Palazzo Carbonera, altri che presentano le caratteristiche del barocco, per esempio Palazzo Sertoli e altri ancora, sono invece neoclassici, come la Chiesa della Collegiata Santi Gervasio e Protasio. Non mancano nemmeno le case in pietra dall’aspetto più contadino e popolare. Tra vie, botteghe e osterie, soffermiamoci prima di tutto sul cuore della città. Cosa vedere a Sondrio e dintorni? Ecco alcune delle meraviglie che vale davvero la pena visitare nel centro storico di Sondrio. Castello Masegra Una struttura medievale in posizione strategica, unica ad essere sopravvissuta alla distruzione delle roccaforti difensive portata avanti dai Grigioni durante la loro dominazione in Valtellina (1512-1797). Oggi, nelle scuderie c’è il Museo Storico Castello Masegra che approfondisce ed illustra proprio la vita dell’epoca. La perdita della funzione di difesa nel corso del tempo, a favore dell’utilizzo come residenza è testimoniata da alcuni elementi architettonici, dagli affreschi e dalla cantina per la degustazione del vino. Museo Valtellinese di Storia e Arte All’interno del Palazzo de’ Lavizzari, si possono osservare reperti di epoca preistorica e romana, una rassegna sull’arte della Valtellina in epoca medievale, oltre ad una collezione di bozzetti, disegni e dipinti di Pietro Ligari, il più importante pittore della zona. Il Salone dei Balli Un salone rococò realizzato da Pietro Solari da Bolvedro, si trova al piano nobile di Palazzo Sertoli, oggi sede del Credito Valtellinese. Il palazzo fa parte di un nucleo architettonico che comprende tre palazzi comunicanti tra loro, intorno a piazza Quadrivio (oltre il già citato Sertoli, Giacconi e Paribelli. Piazza Garibaldi Al centro la statua dell’eroe dell’Unità d’Italia, Garibaldi. Eretta nel 1909, domina su questa piazza dove si va a passeggiare e a fare aperitivi. Eleganti palazzi, il Teatro Sociale e il giardino di Palazzo Martinengo completano la raffinatezza del posto. Via Scarpatetti L’antico quartiere popolare che ha mantenuto intatte e autentiche le sue caratteristiche. Ci sono case tipiche rurali con ballatoi in legno, volte in pietra, sostegni dei lumi a petrolio e cortili in acciottolato. La via che risale verso Castello Masegra presenta tre piccole cappelle dedicate al culto mariano: la prima a Maria Ausiliatrice, la seconda “Madonna dell’uva” per via della statua lignea che rappresenta la Madonna col bambino con grappolo in mano. Infine, l’ultima dedicata al Sacro Cuore di Maria. Tour delle stüe lignee Cos’è una stua? Una stanza interamente ricoperta di legno, dal soffitto alle pareti, presente sia nelle case dei contadini che nei palazzi nobiliari. Unica camera riscaldata, la vita della famiglia o l’accoglienza di ospiti girava quindi intorno a questo ambiente. Oggi è possibile visitare le stue a Palazzo Pretorio, a Palazzo Sassi de’ Lavizzari e a Villa Quadrio. Cosa visitare nei dintorni di Sondrio Dopo aver visitato il centro città, ecco cosa ammirare nei dintorni della città. Via dei Terrazzamenti Un percorso ciclo pedonale di 70 km che collega Morbegno a Tirano, la Bassa e la Media Valle ad una quota compresa tra 300 e 700 metri. Un sentiero che deve il suo nome proprio ai terrazzamenti coltivati ad uva che offre quindi il paesaggio agrario della Valtellina oltre agli edifici storici, religiosi e artistici. Lungo la via, si incontrano antichi borghi, agriturismi e cantine. Ci sono 40 aree di sosta attrezzate, non è obbligatorio percorre il sentiero integralmente e si può scegliere di utilizzare comodi mezzi pubblici. Sentiero Valtellina Itinerario ciclo pedonale che si sviluppa per più di 100 km lungo i fiumi Adda e Mera. Ricco di varietà naturali e culturali, sfiora diversi borghi e cittadine. Aree di sosta e servizio “rent a bike” disponibili. Sentiero Rusca Chiamato anche “Via del Muretto”, parte dal centro di Sondrio per arrivare proprio al passo del Muretto (m. 2562) via di transito tra Valtellina ed Engadina. Il dislivello in altezza è notevole, tranne persone molto allenate, ci vogliono almeno due giorni. Occorre suddividere il percorso in almeno due tappe. Il nome è collegato all’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, beatificato nel 2013. Fiume Adda Tra le attività outdoor, ci sono anche rafting, kayak e hydrospeed, all’insegna dell’avventura piena di adrenalina nella meravigliosa cornice naturale della Valtellina. Valtellina Wine Trail Non una maratona qualsiasi ma una speciale corsa tra i vigneti della zona con finale tra i gusti e i sapori di questa terra. Organizzata ogni anno, racchiude lo sport, la promozione e la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti enogastronomici. Madonna della Sassella Santuario del XV secolo situato alle porte di Sondrio, arroccato su uno sperone di roccia tra i terrazzamenti vignati. Offre la vista di affreschi che raffigurano episodi della vita di Maria, ad opera del pittore Andrea De Passeris (1511). Un tempo, tipica meta delle passeggiate domenicali in primavera. Trenino del Bernina Collega Tirano (facilmente raggiungibile partendo da Sondrio) a St.Moritz, regalando un panorama paesaggistico mozzafiato, tanto da divenire patrimonio mondiale Unesco (2008). Sondrio, una delle province più piccole della Lombardia, permette di trascorrere una vacanza all’insegna della natura, della cultura e del buon vino. https://ift.tt/2pN1lB8 Tutte le bellezze da ammirare a Sondrio e dintorni Le passeggiate lungo i terrazzamenti, il percorso sulla ciclabile e le camminate lente per il borgo, Sondrio può essere ammirata in svariati modi. Una cittadina tranquilla di circa 20.000 abitanti. Sorge nella media Valtellina, allo sbocco della Valmalenco. Il fondovalle da una parte, le maestose Alpi dall’altra. Ben collegata a Milano, facilmente raggiungibile in treno e in macchina, perfetta anche per trascorrere il Capodanno. La domanda a questo punto è: cosa fare a Sondrio? Camminare, mangiare piatti tipici e bere del buon vino, dedicarsi ad attività sportive tipicamente invernali, fare un’escursione, ammirare il borgo e il suo lato artistico e infine, godersi il relax del verde incontaminato. Prima ancora di fermarsi a contemplare la natura o ad assaporare i gusti di queste terre, lo sguardo si rivolge all’architettura del luogo. Ci sono palazzi storici dallo stile rinascimentale come ad esempio il Palazzo Comunale o Palazzo Carbonera, altri che presentano le caratteristiche del barocco, per esempio Palazzo Sertoli e altri ancora, sono invece neoclassici, come la Chiesa della Collegiata Santi Gervasio e Protasio. Non mancano nemmeno le case in pietra dall’aspetto più contadino e popolare. Tra vie, botteghe e osterie, soffermiamoci prima di tutto sul cuore della città. Cosa vedere a Sondrio e dintorni? Ecco alcune delle meraviglie che vale davvero la pena visitare nel centro storico di Sondrio. Castello Masegra Una struttura medievale in posizione strategica, unica ad essere sopravvissuta alla distruzione delle roccaforti difensive portata avanti dai Grigioni durante la loro dominazione in Valtellina (1512-1797). Oggi, nelle scuderie c’è il Museo Storico Castello Masegra che approfondisce ed illustra proprio la vita dell’epoca. La perdita della funzione di difesa nel corso del tempo, a favore dell’utilizzo come residenza è testimoniata da alcuni elementi architettonici, dagli affreschi e dalla cantina per la degustazione del vino. Museo Valtellinese di Storia e Arte All’interno del Palazzo de’ Lavizzari, si possono osservare reperti di epoca preistorica e romana, una rassegna sull’arte della Valtellina in epoca medievale, oltre ad una collezione di bozzetti, disegni e dipinti di Pietro Ligari, il più importante pittore della zona. Il Salone dei Balli Un salone rococò realizzato da Pietro Solari da Bolvedro, si trova al piano nobile di Palazzo Sertoli, oggi sede del Credito Valtellinese. Il palazzo fa parte di un nucleo architettonico che comprende tre palazzi comunicanti tra loro, intorno a piazza Quadrivio (oltre il già citato Sertoli, Giacconi e Paribelli. Piazza Garibaldi Al centro la statua dell’eroe dell’Unità d’Italia, Garibaldi. Eretta nel 1909, domina su questa piazza dove si va a passeggiare e a fare aperitivi. Eleganti palazzi, il Teatro Sociale e il giardino di Palazzo Martinengo completano la raffinatezza del posto. Via Scarpatetti L’antico quartiere popolare che ha mantenuto intatte e autentiche le sue caratteristiche. Ci sono case tipiche rurali con ballatoi in legno, volte in pietra, sostegni dei lumi a petrolio e cortili in acciottolato. La via che risale verso Castello Masegra presenta tre piccole cappelle dedicate al culto mariano: la prima a Maria Ausiliatrice, la seconda “Madonna dell’uva” per via della statua lignea che rappresenta la Madonna col bambino con grappolo in mano. Infine, l’ultima dedicata al Sacro Cuore di Maria. Tour delle stüe lignee Cos’è una stua? Una stanza interamente ricoperta di legno, dal soffitto alle pareti, presente sia nelle case dei contadini che nei palazzi nobiliari. Unica camera riscaldata, la vita della famiglia o l’accoglienza di ospiti girava quindi intorno a questo ambiente. Oggi è possibile visitare le stue a Palazzo Pretorio, a Palazzo Sassi de’ Lavizzari e a Villa Quadrio. Cosa visitare nei dintorni di Sondrio Dopo aver visitato il centro città, ecco cosa ammirare nei dintorni della città. Via dei Terrazzamenti Un percorso ciclo pedonale di 70 km che collega Morbegno a Tirano, la Bassa e la Media Valle ad una quota compresa tra 300 e 700 metri. Un sentiero che deve il suo nome proprio ai terrazzamenti coltivati ad uva che offre quindi il paesaggio agrario della Valtellina oltre agli edifici storici, religiosi e artistici. Lungo la via, si incontrano antichi borghi, agriturismi e cantine. Ci sono 40 aree di sosta attrezzate, non è obbligatorio percorre il sentiero integralmente e si può scegliere di utilizzare comodi mezzi pubblici. Sentiero Valtellina Itinerario ciclo pedonale che si sviluppa per più di 100 km lungo i fiumi Adda e Mera. Ricco di varietà naturali e culturali, sfiora diversi borghi e cittadine. Aree di sosta e servizio “rent a bike” disponibili. Sentiero Rusca Chiamato anche “Via del Muretto”, parte dal centro di Sondrio per arrivare proprio al passo del Muretto (m. 2562) via di transito tra Valtellina ed Engadina. Il dislivello in altezza è notevole, tranne persone molto allenate, ci vogliono almeno due giorni. Occorre suddividere il percorso in almeno due tappe. Il nome è collegato all’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca, beatificato nel 2013. Fiume Adda Tra le attività outdoor, ci sono anche rafting, kayak e hydrospeed, all’insegna dell’avventura piena di adrenalina nella meravigliosa cornice naturale della Valtellina. Valtellina Wine Trail Non una maratona qualsiasi ma una speciale corsa tra i vigneti della zona con finale tra i gusti e i sapori di questa terra. Organizzata ogni anno, racchiude lo sport, la promozione e la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti enogastronomici. Madonna della Sassella Santuario del XV secolo situato alle porte di Sondrio, arroccato su uno sperone di roccia tra i terrazzamenti vignati. Offre la vista di affreschi che raffigurano episodi della vita di Maria, ad opera del pittore Andrea De Passeris (1511). Un tempo, tipica meta delle passeggiate domenicali in primavera. Trenino del Bernina Collega Tirano (facilmente raggiungibile partendo da Sondrio) a St.Moritz, regalando un panorama paesaggistico mozzafiato, tanto da divenire patrimonio mondiale Unesco (2008). Sondrio, una delle province più piccole della Lombardia, permette di trascorrere una vacanza all’insegna della natura, della cultura e del buon vino. Sondrio, in Valtellina, è il luogo ideale per una vacanza all’insegna della natura incontaminata, delle bellezze storiche, artistiche e gastronomiche.
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