#paolomontero
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Explora la rica conexión entre los uruguayos y la Juventus, un vínculo lleno de historia y fútbol. read the full article: https://bit.ly/3O8Q59S #uruguayo #Juventus #futbol #SerieA #PaoloMontero #MartinCaceres #RodrigoBentancur read more: uruguayo de la juventus
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#PaoloMontero marcando limpio en el mundial 2002. @aufoficial #capitanescelestes #laceleste #uruguay #gloriasilustradas (en Estadio Asiad de Busan) https://www.instagram.com/p/BwHdQnfgyej/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=bpp63xdqow64
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Paolo Montero e il trumeau
Esistono sicuramente moltissimi e disparati modi per poter parlare di Paolo Montero, difensore centrale uruguagio nato a Montevideo: se ne è parlato come un difensore senza eguali, come una bandiera, come un atalantino e come uno juventino. Come uno che faceva le risse e che picchiava i giornalisti, come un uomo dotato di un'enorme personalità. Sono tutti giudizi soggettivi, comunque. Che a noi non interessano, che sono scontati e volgari.
Io ne voglio parlare come un simbolo. Non sociale e nemmeno sportivo. Un simbolo letterario individuato in uno specifico momento della sua e della nostra vita, quello del tiro in porta di Mijatović ad Amsterdam, finale di Champions League, 1998. Montero arrivò alla Juventus nel 1996, dopo aver passato una vita a Bergamo, in un’Atalanta in bilico tra gli sfarzi vissuti negli anni ‘80 e le incertezze di fine millennio. Arrivò alla Juventus dopo il trionfo in Champions League di Roma, contro l'Ajax: tutti dicevano che quella fosse la Juventus più forte di sempre, me lo ricordo. E la sua difesa? Porrini, Iuliano, un Ciro Ferrara centrale che a Napoli aveva spesso giocato da terzino destro, Dimas, Torricelli. E poi Montero, un centrale effettivo in una squadra con molti esterni, troppi.
Boris Pasternak aveva un simbolo evocativo, di cui parlava nelle sue poesie e nelle piccole composizioni: il trumeau. Aveva una forza esponenziale, era capace di rimandare sensorialmente ad altri mondi, altre realtà, semplicemente nominandolo. Per Paolo Montero utilizziamo quel singolo istante, quei pochi secondi in cui Roberto Carlos calciò un tiro sporco dal limite dell'area, all'Amsterdam Arena, quel 20 maggio di tanti anni fa, al minuto 67. Utilizziamolo in modo da poterci far evocare in modo scientifico e storico l'intera carriera di un giocatore come lui. Difensore centrale. Studiamo come io studiai il significato di “trumeau” quando non sapevo cosa rappresentasse.
Il cross, alto a campanile che sembrava quasi sporcato e sicuramente innocuo, arrivò dalla sinistra di Peruzzi e lo calciò Panucci, terzino destro nei blancos balcanici. La palla arrivò in qualche modo in area di rigore, sino all'area piccola. Nessuno la spazzò, Tacchinardi saltò assieme a Mijatovic ma in due non riuscirono a indirizzarla dove volevano: praticamente il cross di Panucci arrivò placido e stanco al limite dell'area perchè Moreno Torricelli era troppo indietro per arrivarci, laddove Roberto Carlos era posizionato, come sempre. L'impatto con la sfera non fu dei migiliori e lo specchio della porta rimase molto lontano dalla traiettoria, ma il pallone urtò un centrocampista bianconero sulla coscia, rimbalzando nella zona dove era ancora posizionato Mijatović, che Montero aveva lasciato da solo pensandolo in fuorigioco. Il nostro uruguagio si accorse troppo tardi che l'arbitro aveva considerato regolare la posizione dell'attaccante madrileno lasciato da solo da Tacchinardi e, per riparare, tagliò verso la porta mentre l'altro stava dribblando Peruzzi. Fu tutto inutile, sinistro, gol e coppa al Real.
Non protestò, Montero. Non si comportò come avrebbero fatto i tre quarti dei difensori centrali del mondo, raccolse il pallone sconsolato dalla rete senza nemmeno guardare i suoi compagni, capendo in qualche modo che fosse finita. L'inquadratura andò su Bodo Illgner mentre il centravanti montenegrino correva col dito puntato verso la sua panchina. Un pallone toccato in tutto il match praticamente, un gol. Iuliano e Montero non gli fecero vedere molto il pallone, quella sera, ma quell'azione sporca bastò.
"Grazie Real" recitavano i muri della città il giorno dopo. Faceva già caldo ed ero a zonzo in bicicletta, verso la campagna, con il mio walkman. Era mattina. Stavano costruendo l'ultimo tratto di Tangenziale Sud e sulla superficie grigia di un ponteggio traballante vi era quella scritta in rosso. Sorrisi perchè riuscii a non pensare al mancato recupero di Montero e al suo volto, mentre tutti i campagni lo lasciavano solo nella sua scelta di non vincere qualcosa di importante con la squadra pin cui giocava. Lo vedevo solo. Incastoniamo questo momento, concentriamoci sul difensore centrale più centrale che la Juventus abbia mai avuto, Paolo Montero, che non c'era ancora due anni prima a Roma contro l'Ajax, ironia della sorte, quando la Coppa passò da Torino. Cerchiamo di astrarre quel suo modo di comportarsi educato e meticoloso dalla partita che abbiamo raccontato e descriviamo Montero per quello che rappresentò dopo aver raccolto quella palla dalla propria rete: la coscienza di essere il simbolo di un difensore centrale su cui , forse, un'intera squadra faceva gravare il proprio peso tragico. Un simbolo, una sineddoche che rappresenta una carriera senza eguali, per il calcio italiano. Più immediato di una metafora, più lucido della soggettività narrativa.
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Montero takes over as Rosario Central manager
Montero takes over as Rosario Central manager
Former Juventus defender Paolo Montero has been appointed new manager at Rosario Central, the Argentine Primera Division club has officially announced.
The 45-year-old takes over as head coach after the resignation of the Eduardo Coudet who stepped down after Rosario Central lost to River Plate in the final of the Copa Argentina last December
Rosario has been without a manager since Coudet’s…
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Tanti auguri di buon compleanno a Paolo #Montero che oggi compie 45 anni! ⚪️⚫️🎂🎉🎉 #HappyBirthday #TantiAuguri • • • #PaoloMontero #Montero4 #FelizCumple #juventus #instajuve #juvetoday #finoallafineforzajuventus #finoallafine #forzajuve #adidas #seriea #italy #Nike #Adidas #Jeep #photoofday
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