#otp: amico mio
Explore tagged Tumblr posts
Text
Sono solita esprimermi su John, sì non mi viene proprio in mente di chiamarlo John Lennon, solo quando è il suo compleanno o l'anniversario della sua morte e, come spesso capita, in quei giorni riescono solo ad uscirmi parole dette e ridette negli anni tanto da farmi dire "L'anno prossimo non scrivo nulla, tanto è sempre uguale". Poi l'anno dopo mi ritrovo sempre a fare i due post su Facebook, è l'unica persona su cui non riesco a cedere.
John è il mio migliore amico. Ok crederete che io sia impazzito, e non siete le prime persone a pensarlo o a dirlo, ma chi è il migliore amico se non la persona che c'è sempre, che ti strappa sempre un sorriso, che ti ha fatto incazzare mille volte e che ha sempre le parole giuste per farti stare meglio? John è, molto probabilmente, l'unica persona che per me ha sempre ricoperto quel ruolo alla perfezione e, per la prima volta nella mia vita, non mi vergogno ad ammetterlo a me stessa ed a chi leggerà questo post.
In un modo o in un altro, io e John ne abbiamo passate tante insieme.
Tra le prime fan fiction che ho letto e scritto, quelle dei Beatles sono presenti. La Sala Rossa, Il Valletto di un Gentiluomo, No More Lonely Nights, Anna e tante altre, che non sto a nominare perché se no facciamo notte, sono le storie che io ho letto sui Beatles e che mi hanno fatto vivere John come un amico, come un compagno, come un fratello e, soprattutto, come membro della mia OTP principale che resterà per sempre nei secoli dei secoli Amen. Quelle storie mi hanno fatto vivere l'adolescenza di John Teddy Boy, il soggiorno ad Amburgo, la sua carriera come Beatle e come solista e, purtroppo, anche la sua morte che ogni volta è un colpo al cuore. Molto probabilmente se non ci fossero state loro, non avrei conosciuto tante sfaccettature che solo tu avevi e che, nonostante fossero uscite solo da interviste e documentari e messe nero su bianco da estranei, secondo me avevano un grande fondo di verità che tu avresti apprezzato rivedendoti.
Io stessa ho avuto il piacere di estrapolare il tuo carattere ed interpretarti in quella famosa role con una persona che adesso, per colpa mia, non credo mi parlerà più ma non ci voglio pensare adesso. Non so se ti ho reso giustizia in quella role, ovviamente anche io mi sono dovuto basare su quel che si può estrapolare su di te da quel che è rimasto ma, molto probabilmente, quel dover essere quella versione di te creata da me anche solo in una risposta della role, mi ha fatto affezionare ancora di più a te facendoti sentire più vicino che mai. Quella vicinanza, molto probabilmente è la cosa che più mi manca di quella role e forse è soprattutto per quello che, spesso, sono costretto a doverne rileggere parti nonostante sapere chi rispondeva mi faccia stare un po' male.
Poi mi sento di dover passare anche a Nowhere Boy che, nonostante non siano intimi come le role o le fan fiction, ha contribuito a farmi avvicinare a te scoprendo, davvero, cosa è stata la tua adolescenza tra cazzate, musica e, purtroppo, dolori che nessuno avrebbe mai potuto capire.
Ci somigliamo così tanto io e te e solo con il tempo credo di essermene accorto. Testardi e sognatori oltre ogni confine, un po' teste di cazzo, irascibili ed arrabbiati con il mondo, vogliosi di sfondare e, soprattutto, sempre sul punto di crollare ma troppo orgogliosi per mostrare veramente il nostro lato più buio.
Avrei voluto incontrarti veramente John Winston Lennon, magari anche solo per un anno o un mese, magari solo per confermare che eri come ti ho sempre immaginato e che, molto probabilmente, o ci saremmo presi perennemente a botte o saremmo stati amici per la vita.
Per finire, voglio parlare di questo vinile che proprio adesso sta suonando nella mia cameretta. Mio padre non ha vinili tuoi dei Beatles e mi ha detto che, questo qui dove sono racchiusi i tuoi maggiori successi, l'ha comprato solo dopo la notizia della tua morte e non l'ha ascoltato poi così tanto prediligendo altro. Ci sto pensando io a consumare a dovere questo vinile non ti preoccupare, è sempre la prima scelta ogni volta che voglio ascoltare qualcosa e per questo ho dovuto per forza mettere alla fine di questo post la mia canzone preferita del vinile e, in realtà, tua. Mi mette allegria e mi fa stare meglio, mi fa sentire te e troppe volte ne ho bisogno per staccare.
Sono fiera di dire di avere un amico immaginario, lui è il mio migliore amico e si chiama John Winston Lennon. Non ti cambierei mai con nessuno, sappilo.
2 notes
·
View notes
Text
Writober #1 (OTP)
Eccolo qui, il primo pezzo del Writober2018 organizzato da Fanwriter.it (perché nessuno mi ha fermato?! Non ce la farò mai!!)
Ho scelto di scrivere di Lancillotto e Artù, nell’universo di quella dea in terra che è Marion Zimmer Bradley.
—————————————
Non morire... ti prego, non morire.
Artù esitò sulla soglia della buia camera da letto per un secondo, ingoiando il fiotto acido di saliva che gli era salito fino alla gola. Nemmeno il fuoco che scoppiettava feroce nel camino riusciva a scaldare il freddo intenso che gli permeava le ossa, impedendogli di muovere anche solo un passo.
Lancillotto era disteso fra lenzuola bianche che erano state pulite una volta, prima che il sangue del ragazzo le sporcasse di un rosso vivo, crudo.
«Artù, fratello mio.»
Fu la voce di Morgana a riscuoterlo da quel freddo torpore. Era seduta al capezzale di Lancillotto, su una sedia, la mano intrecciata a quella del ragazzo.
«Sei arrivato finalmente.»
Per un solo, folle istante, Artù avvertì il bisogno... no, l’istinto di separare le loro dita e prendere il posto della sorella.
Non toccarlo!
«Cos’è accaduto?» chiese invece avvicinandosi al letto, pregando che le gambe lo sorreggessero.
«È caduto da cavallo» rispose lei.
«Ma è ridicolo, non è mai stato disarcionato in vita sua.»
Morgana scosse la testa, passando una pezza bagnata sul volto pallido dell’uomo.
«Nessuno sa cosa sia successo... credo abbia un polso rotto. E ha battuto la testa.»
Artù si guardò attorno, assicurandosi che nessuno, fatta eccezione per sua sorella, potesse vederli. Si chinò su Lancillotto e passò una mano fra i suoi capelli scuri, folti e lucidi, attento a non toccare il taglio sulla tempia destra.
Lo sguardo duro di Morgana si ammorbidì per un secondo e un sorriso triste le deformò le labbra.
«Artù, credo che questo incidente non sia stato frutto del caso» confessò alla fine.
Il Re strinse i denti e si sedette sul bordo del letto.
«Stupido... cosa credeva di risolvere in questo modo?» ringhiò, appoggiando la fronte a quella di Lancillotto.
Prese un gran respiro, stronfiando appena il naso contro la sua guancia calda. Sapeva di polvere, di sole, di sangue, riusciva a sentirne il sapore metallico sul fondo della lingua.
«La disperazione è un sentimento potente» ripose Morgana. «Non credo volesse togliersi la vita, se questo ti consola. Credo volesse... scomparire. Almeno per un po’, per non dover pensare a te...» abbassò la voce a un sussurro. “E a Ginevra.”
«E quindi ha deciso di cadere di proposito da cavallo e rischiare la morte il giorno del mio matrimonio? Stupido, stupido ragazzo...»
Morgana si schiarì la gola e si alzò, appoggiando una mano sulla spalla del fratello.
«Fai attenzione Artù. Anche se sei il Grande Re, per i cristiani non sei immune alla legge del loro Dio. Sposare Ginevra è stata una mossa saggia... nonostante tutto.»
Sollevò appena la gonna da terra e scivolò via dalla stanza, lasciandoli soli al loro silenzio.
Il respiro di Lancillotto contro la sua guancia era debole, certo, ma era pur sempre qualcosa!
Dea, aiutami. Non farlo morire...
Gli accarezzò il volto, intrecciando le dita alle sue come aveva tanto desiderato fare.
«L’ho sposata» sussurrò, gli occhi che bruciavano. «E tu non c’eri. Ti ho cercato, ma hai preferito i tuoi cavalli al vedermi con lei.»
Fece scorrere una mano sul petto nudo del ragazzo, ripercorrendo ogni centimetro di quel corpo che conosceva ormai quanto il proprio. Ogni cicatrice, avvallamento, neo... ogni sfumatura della sua pelle.
Di Lancillotto si dicevano molte cose, ma la più incredibile, forse, era che fosse stato concepito la notte di Beltane, sull’isola di Avalon. Artù non aveva mai dubitato di questo, nemmeno per un secondo: come poteva qualcosa di così bello essere frutto di un Dio freddo e crudele come quello dei Cristiani? Tutto in lui trasudava del potere della Dea Madre.
Era stato concepito di notte, fra canti, fuoco, nebbia e sangue, mentre sua madre veniva montata in preda all’estasi più pura. Era figlio del sacrificio, del sudore, della Madre stessa, e quell’anima primordiale si riversava in ogni parte del suo essere, ogni gesto, ogni sguardo...
Sentì l’improvviso bisogno di chinarsi e passare la lingua sulla pelle del suo petto per sentire ancora una volta in bocca quel suo sapore scuro, salato.
Ma un suono lo interruppe.
Un gemito, poi un sospiro dolorante e gli occhi scuri, profondi di Lancillotto si aprirono, incrociando i suoi.
Non si ritrasse nel vederlo così vicino.
«Artù...» la sua voce era roca, assonnata. «Cos’è successo?»
«Sei caduto da cavallo» rispose lui avvolgendogli il viso fra le mani. «Lo hai fatto di proposito non è vero? Cosa speravi di ottenere?»
Lancillotto abbassò lo sguardo sulle sue labbra.
«L’oblio» rispose. «Perché sei qui amico mio? È la tua notte di nozze, questa.»
«Non chiamarmi così, ti prego» gemette Artù. «Non posso... non posso farlo.»
«La tua sposa ti aspetta» la mano di Lancillotto si chiuse nella sua, sfiorando con il pollice il serpente blu tatuato sul suo polso. «Torna da Ginevra. Non devi farla aspettare: il regno vuole un erede.»
«Non posso. Cosa devo dirle? Come posso... farcela?»
Lancillotto si morse un labbro e alzò una mano, sfiorando con le dita il profilo del suo mento.
«Pensa a me» rispose, la voce spezzata. «Ricordi quella notte, ad Avalon? Mi capita di sentirlo ancora, il calore del tuo corpo.»
Artù gemette come un animale ferito, la sensazione che qualcuno gli avesse affondato una mano nel petto per cavarne via il cuore, graffiando e ferendo senza pietà.
Come poteva non ricordare? Ogni notte sentiva ancora il rumore dell’ansimare spezzato di Lancillotto contro il suo orecchio, la sua voce che lo incitava, mentre le unghie affondavano nella sua schiena come arpioni, graffiando, ferendo... Nelle serate più scure, percepiva anche il suo gemito roco, quasi sorpreso, che aveva emesso quando lo aveva lasciato venire sul suo petto.
Si allungò verso di lui e posò le labbra sulle sue, dischiudendo la sua bocca per accarezzarlo con la lingua. Dio quanto gli era mancato quel sapore!
«Fallo» ringhiò Lancillotto quasi rabbioso, prima di mordergli il labbro con forza. «Ma domani... domani sei mio Artù. Promettilo...»
Un sospiro gli sfuggì dalle labbra, mentre le dita si stringevano fra i capelli biondi del Re, così forte da graffiare lo scalpo.
“Non lo vedi Galahad?» ripose Artù. «Sono già tuo.”
https://m.facebook.com/LRJackson93/
https://www.instagram.com/l.r.jackson/
lrjackson93.blogspot.com
#writober#fanfic#fanfiction#loveislove#gay love#scrivere#leggerepervivere#leggerechepassione#inktober#re artù#lrjackson#lancelot#writer#reading#boy love#otp#fan writing#marion zimmer bradley
3 notes
·
View notes
Text
il fatto che io + il ragazzo che mi piace formiamo la otp del mio migliore amico mi rende felice
0 notes
Note
LEO RAPH C4 I want some action \(O0O)/
I like how you think, amico mio.
I got four of these already, so I want to let everyone know that I’m working on it don’t worry! I’d never miss a chance to draw my otp making out! xD
12 notes
·
View notes
Photo
Buonasera cari lettori! 😘 Oggi per il giorno 13 della #fangirlsjunglenovemberbookchallenge parliamo di amici pelosi, il Gufetto e libri "La terra desolata" di T.S. Eliot. (challenge ideata da @la.libreria.degli.unicorni e @_.in.love.with.books 😃) ⚪⚪⚪ Approfitto per rispondere al #classicbooklovertag in cui @_.in.love.with.books mi hanno taggata! Grazie 💝 ♣Orgoglio e Pregiudizio,il libro con la tua OTP preferita: non penso di averne una😂 ♣Alice nel paese delle meraviglie, il mondo fantastico preferito: ovviamente il Paese delle Meraviglie e Hogwarts. ♣Il ritratto di Dorian Gray, un libro con un tema oscuro: "Dracula" e per certi versi anche "La terra desolata" e "Il mio splendido migliore amico". ♣Piccole donne, BrOTP: Sirius Black e Remus Lupin! Sono troppo troppo carini insieme 😍😍💝 ♣Fahrenheit 451, un libro che salveresti dal fuoco: un solo libro?? Ma siamo matti?! Io li salvo tutti😂 ♣Cime Tempestose, un protagonista che non sopporti: a dire la verità ora non mi viene nussuno in mente... ♣Guerra e Pace, il libro piú spesso che hai mai letto: "Promessi sposi" e "Il signore degli anelli". ♣Il Grande Gatsby, un libro che ti ha fatto piangere: "6 cose impossibili", la parte in cui narra Alyssa. Mi sono sentita personalmente molto vicina all'argomento di cui parla. ♣Jane Eyre, un personaggio femminile preferito: ne ho due in realt��, ovvero Luna Lovegood e Nihal perchè non importa ciò che dicono o fanno gli altri, restano sempre fedeli a loro stesse. ♣Un racconto di due città, un libro con un triangolo amoroso: il primo che mi è venuto in mente, perchè ce l'ho davanti agli occhi è il trangolo in "Il mio splendido migliore amico" tra Alyssa, Jeb e Morpheus. Buona serata a tutti e buon appetito 😘😂 #bookstagram #lettricecompulsiva #bookporn #booknerd #leggeresempre #bookaholic #bookish #bookstagrammer #bibliophile #ioleggoperchè https://www.instagram.com/p/BqIXB8fHLs7/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=h7swt12vu4by
#fangirlsjunglenovemberbookchallenge#classicbooklovertag#bookstagram#lettricecompulsiva#bookporn#booknerd#leggeresempre#bookaholic#bookish#bookstagrammer#bibliophile#ioleggoperchè
0 notes