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La risposta alleata è perentoria e Torino viene subito bombardata
Dopo il suo ingresso nel conflitto al fianco della Germania, il primo atto bellico dell’Italia di Mussolini è quello di attaccare i territori francesi lungo il confine. L’annuncio è dato in tono solenne il 10 giugno 1940. Il «Corriere della Sera» scrive a caratteri cubitali in prima pagina: “Folgorante annunzio del Duce. La guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Popolo italiano corri alle…
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#1940#1941#1942#1943#aerei#bombardamenti#Francesco Rende#Giaveno#guerra#industrie#Orbassano#Piossasco#Torino#Trana#Valle
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La risposta alleata è perentoria e Torino viene subito bombardata
Dopo il suo ingresso nel conflitto al fianco della Germania, il primo atto bellico dell’Italia di Mussolini è quello di attaccare i territori francesi lungo il confine. L’annuncio è dato in tono solenne il 10 giugno 1940. Il «Corriere della Sera» scrive a caratteri cubitali in prima pagina: “Folgorante annunzio del Duce. La guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Popolo italiano corri alle…
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La risposta alleata è perentoria e Torino viene subito bombardata
Dopo il suo ingresso nel conflitto al fianco della Germania, il primo atto bellico dell’Italia di Mussolini è quello di attaccare i territori francesi lungo il confine. L’annuncio è dato in tono solenne il 10 giugno 1940. Il «Corriere della Sera» scrive a caratteri cubitali in prima pagina: “Folgorante annunzio del Duce. La guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Popolo italiano corri alle…
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Dopo il suo ingresso nel conflitto al fianco della Germania, il primo atto bellico dell’Italia di Mussolini è quello di attaccare i territori francesi lungo il confine. L’annuncio è dato in tono solenne il 10 giugno 1940. Il «Corriere della Sera» scrive a caratteri cubitali in prima pagina: “Folgorante annunzio del Duce. La guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Popolo italiano corri alle…
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La risposta alleata è perentoria e Torino viene subito bombardata
Dopo il suo ingresso nel conflitto al fianco della Germania, il primo atto bellico dell’Italia di Mussolini è quello di attaccare i territori francesi lungo il confine. L’annuncio è dato in tono solenne il 10 giugno 1940. Il «Corriere della Sera» scrive a caratteri cubitali in prima pagina: “Folgorante annunzio del Duce. La guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Popolo italiano corri alle…
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L'alba di stamattina ❤️(aggiornamento dall'ospedale San Luigi di Orbassano, dalla tac e dalla scintigrafia la situazione risulta quella già conosciuta in precedenza, non ci sono né peggioramenti né miglioramenti. Il tumore è nelle ossa nei punti che già sapevamo, cervicale, spalla e purtroppo in altri punti. I medici sono positivi comunque)
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RISCOPRIRE GLI AMICI 50 ANNI DOPO IL DIPLOMA
L’amicizia è un valore che resiste al tempo e alle vicissitudini della vita. Lo dimostrano i tanti raduni di compagni di scuola che dopo molti anni si cercano e, anche grazie alle nuove tecnologie e ai social network, si riescono a riunire dopo una vita.
Ad Orbassano (Torino) in occasione del cinquantenario dal loro diploma si sono ritrovati gli ex allievi della classe quinta B dell’Istituto Tecnico per Geometri Guarino Guarini di Torino. Nel 1973 da ragazzi e avevano iniziato insieme un pezzo del cammino della loro vita prima di affrontare le loro storie, le famiglie, il lavoro, i figli, i nipoti. Sedici dei ventisette alunni che frequentavano la classe si sono ritrovati a distanza di cinquant’anni. La maggior parte abita ancora nel torinese mentre due di loro sono arrivati da lontano, uno da Verona e uno da San Benedetto del Tronto che non ha voluto mancare anche se in videochiamata a causa dell’alluvione. Ha preso parte alla rimpatriata anche l’insegnante di lettere che, giovanissima, aveva seguito la classe nel corso dell’ultimo anno.
Dopo il rituale appello, con applausi alla chiamata dei due compagni che non ci sono più, gli ex-ragazzi hanno passato insieme una giornata di ricordi, buon cibo e canzoni. “I professori dicevano che la nostra doveva essere prima di tutto Scuola di Vita”, dice uno di loro, “e così sono riusciti a insegnarci il rispetto dei valori umani e civili che fanno di un uomo un cittadino”. “E’ bello ed emozionante ritrovarsi così” prosegue un altro ex compagno di classe “come se il tempo non fosse passato, se non per i nostri volti decisamente più maturi.”
___________________
Fonte: Pietro De Gregori
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Il suicidio di due coniugi di Orbassano, nel Torinese, ha scosso profondamente i social network. Pochi giorni prima della loro tragedia, i genitori avevano condiviso il dramma dell'unica figlia, che si era tolta la vita nel 2022 all'età di 19 anni. La giovane non riusciva a superare il trauma delle violenze sessuali subite da un parente quando aveva solo cinque o sei anni e, nel raccontare la loro storia a 'L'Eco di Chisone', la coppia aveva espresso il loro immenso dolore. Sui fatti relativi agli abusi, nessuno era riuscito a rendersi conto della gravità della situazione, né in ambito familiare né scolastico. Il 9 dicembre, i genitori, un medico di 64 anni e una farmacista di 59, sono stati trovati privi di conoscenza nella loro auto, nel garage con il motore acceso. Trasportati in condizioni critiche all'ospedale San Luigi, la madre è deceduta il 18 dicembre e il padre il 23 dicembre. Nel loro messaggio, i coniugi avevano descritto la loro esistenza dopo la perdita della figlia come quella di "ombre" e avevano dichiarato che il termine "suicidio" non fosse appropriato, definendo la morte della ragazza come il risultato di un "omicidio psichico", attribuendone la responsabilità all'aguzzino che l'aveva tormentata. La figlia aveva riferito ai genitori che gli attacchi d'ansia da cui soffriva da cinque anni erano direttamente legati agli abusi subiti. La notizia del dramma familiare ha suscitato una forte reazione in tutta la comunità. La sindaca di Orbassano, Cinzia Bosso, ha pubblicato sui social una foto di tre candele accese, esprimendo il desiderio che la famiglia potesse finalmente riposare in pace. Anche l'Associazione genitori adulti e fanciulli handicappati, con cui il medico aveva collaborato, ha fatto sentire la propria vicinanza, augurando che ora i genitori e la figlia possano essere riuniti come sempre avevano desiderato. Questa tragedia ha messo in evidenza non solo il dolore di una famiglia, ma anche la necessità di migliorare la consapevolezza riguardo alle violenze e al supporto alle vittime e alle loro famiglie.
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Torino, marito e moglie si tolgono la vita: 2 anni fa il suicidio della figlia dopo gli abusi di un parente
[[{“value”:” Una tragedia che lascia senza parole è avvenuta a Orbassano, in provincia di Torino. Alessandro Giacoletto, medico di famiglia di 64 anni, e sua moglie Cristina Masera, farmacista di 59 anni, hanno deciso di mettere fine alla loro vita. Il dolore per la perdita della figlia Chiara, morta suicida due anni fa, si è rivelato troppo grande da sopportare. Chiara, 28 anni, si era tolta la…
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Due coniugi di Orbassano, in provincia di Torino, hanno deciso di togliersi la vita insieme, non riuscendo a sopportare il dolore per la perdita della loro figlia di 28 anni, avvenuta due anni fa. L'uomo, di 64 anni, era un medico, mentre la moglie, di 59 anni, era una farmacista. La coppia aveva raccontato il proprio dramma a un quotidiano locale, l’Eco del Chisone, rivelando che la figlia si era suicidata a causa di un trauma infantile, derivante da abusi di cui nessuno era a conoscenza. Questi eventi erano emersi quando la giovane, poco più che ventenne, aveva cominciato a soffrire di ansia e attacchi di panico. Dopo aver condiviso la loro storia, i coniugi sono stati trovati nel garage della loro abitazione, in gravi condizioni ma ancora vivi. La moglie è deceduta in ospedale dopo pochi giorni di ricovero, mentre il marito è morto il 23 dicembre. Questa tragedia ha profondamente colpito la comunità locale. La sindaca di Orbassano, Cinzia Bosso, ha commemorato la famiglia sui social con una foto di tre candele accese e un messaggio di cordoglio: “Possiate ora riposare in pace tutti e tre insieme, a noi resterà per sempre il vostro ricordo”. Anche la farmacia dove lavorava la donna ha reso omaggio alla coppia, pubblicando una foto con la figlia e scrivendo: “Adesso sono tutti e tre assieme. Ciao Ale”. La storia della famiglia ha suscitato una forte emozione tra i cittadini, evidenziando il tema del dolore e della salute mentale. La comunità si è unita nel ricordo della giovane e dei suoi genitori, che hanno visto la loro vita segnata da un dolore insopportabile. Le circostanze della loro morte hanno aperto un dibattito sulla necessità di sostenere le famiglie in difficoltà e di affrontare con maggiore serietà i temi legati alla salute mentale, in particolare in situazioni di trauma e perdita. La tragedia di Orbassano rimarrà impressa nella memoria dei concittadini, rappresentando una dolorosa lezione sull'importanza del supporto e della comprensione in momenti di crisi.
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Discarica Pompiod di Aymavilles: amianto e mercurio al posto di inerti
La Procura di Aosta ha chiuso le indagini sulla discarica Pompiod di Aymavilles.
All’amministratore delegato e al direttore tecnico di Ulisse 2007 Srl, società che gestisce la discarica di Pompiod, è stato invece contestato il reato di smaltimento illecito di rifiuti.
L’ex rappresentante legale di Agrigarden Ambiente Srl (collegata di Ulisse 2007) e l’ex gestore della discarica escono invece di scena per insufficienza di prove in merito al reato di inquinamento.
Secondo la Procura la discarica di inerti di Pompiod, ora sotto sequestro giudiziario, è stata utilizzata come discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Il sospetto è che dietro all’operazione possa esserci un’organizzazione criminale.
Dal 2018 all’agosto 2019 presso la discarica sono stati conferiti:
346,68 tonnellate di terre e rocce da scavo contaminate da mercurio;
193,49 tonnellate di scorie di fusione con parametri sopra soglia per fenolo e antimonio provenienti dalla Massifond spa di Orbassano;
659,2 tonnellate di pietrisco per massicciate ferroviarie con amianto crisolito conferito dal cantiere Si.Gi.Fer. Spa della stazione di Ivrea;
312,76 tonnellate di scorie non trattate con ph da rifiuto pericoloso conferite dal cantiere ex Fornaci Beretta di Garbagnate Milanese della Ecostile srl;
1.765,5 tonnellate di rifiuti da desabbiamento con idrocarburi pesanti C10-C40/oli minerali al di sopra dei limiti dal cantiere Ricotti di Liscate della Serveco Srl ;
205,08 tonnellate di pietrisco per massicciate ferroviarie con superamento del valore limite di amianto dal cantiere Uniferr Srl della tratta ferroviaria Trofarello-Carmagnola. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati iscritti nel registro degli indagati una dirigente regionale dell’Assessorato all’Ambiente e il legale rappresentante della società Enval Srl che gestisce la discarica di Brissogne. Per entrambi si ipotizza il reato di concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità mentre la sola dirigente anche il reato di abuso di ufficio.
La dirigente avrebbe fatto assumere 2 suoi conoscenti dalla Enval Srl.
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Discarica Pompiod di Aymavilles: amianto e mercurio al posto di inerti
La Procura di Aosta ha chiuso le indagini sulla discarica Pompiod di Aymavilles.
All’amministratore delegato e al direttore tecnico di Ulisse 2007 Srl, società che gestisce la discarica di Pompiod, è stato invece contestato il reato di smaltimento illecito di rifiuti.
L’ex rappresentante legale di Agrigarden Ambiente Srl (collegata di Ulisse 2007) e l’ex gestore della discarica escono invece di scena per insufficienza di prove in merito al reato di inquinamento.
Secondo la Procura la discarica di inerti di Pompiod, ora sotto sequestro giudiziario, è stata utilizzata come discarica per rifiuti speciali non pericolosi. Il sospetto è che dietro all’operazione possa esserci un’organizzazione criminale.
Dal 2018 all’agosto 2019 presso la discarica sono stati conferiti:
346,68 tonnellate di terre e rocce da scavo contaminate da mercurio;
193,49 tonnellate di scorie di fusione con parametri sopra soglia per fenolo e antimonio provenienti dalla Massifond spa di Orbassano;
659,2 tonnellate di pietrisco per massicciate ferroviarie con amianto crisolito conferito dal cantiere Si.Gi.Fer. Spa della stazione di Ivrea;
312,76 tonnellate di scorie non trattate con ph da rifiuto pericoloso conferite dal cantiere ex Fornaci Beretta di Garbagnate Milanese della Ecostile srl;
1.765,5 tonnellate di rifiuti da desabbiamento con idrocarburi pesanti C10-C40/oli minerali al di sopra dei limiti dal cantiere Ricotti di Liscate della Serveco Srl ;
205,08 tonnellate di pietrisco per massicciate ferroviarie con superamento del valore limite di amianto dal cantiere Uniferr Srl della tratta ferroviaria Trofarello-Carmagnola.
Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati iscritti nel registro degli indagati una dirigente regionale dell’Assessorato all’Ambiente e il legale rappresentante della società Enval Srl che gestisce la discarica di Brissogne. Per entrambi si ipotizza il reato di concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità mentre la sola dirigente anche il reato di abuso di ufficio.
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Oggi all'ospedale di Orbassano per TAC e Scintigrafia, vogliono confrontarle con quelle dell'anno scorso. Venerdì avremo la visita sempre qui e sapremo qualcosa in più...🥹
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Nel passato di "Sasà" Gallo, fra arresti, tangenti e rapporti con i boss
Il primo scandalo risale agli anni Ottanta, quando Salvatore Gallo venne condannato per aver chiesto tangenti e fatto favori all’ospedale di Orbassano. Il beneficiario? Antonio Esposito, legato mani e piedi con chi aveva fatto sciogliere per mafia il Comune di Bardonecchia. E spuntano collegamenti con le intimidazioni a chi organizzava Torino 2006, l’usura all’ex assessore torinese Giuseppe…
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Quando l’emergenza chiama, noi rispondiamo. H24 Pronto Intervento!
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Sarà assistito da un team di esperti al 800134967 per risolvere qualsiasi problema.
Per quanto riguarda il servizio elettrico, siamo in grado di fornire una vasta gamma di servizi, tra cui:
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Assistenza Elettriche
Impianto Elettrico
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Nel campo idraulico, offriamo servizi di:
Installazioni Idrauliche
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Manutenzione Serrande
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Il nostro servizio di spurgo offre soluzioni come:
Pulizia delle fosse biologiche
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Spurgo e Pulizia Pozzi Neri
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Siamo lieti di offrire i nostri servizi di pronto intervento nelle seguenti regioni d'Italia:
Provincia di Milano
Sesto San Giovanni
Cinisello Balsamo
Legnano
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Paderno Dugnano
Cologno Monzese
San Giuliano Milanese
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Bollate
Pioltello
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Abbiategrasso
Parabiago
Buccinasco
Bresso
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Cernusco sul Naviglio
Garbagnate Milanese
Chiama 0282398375
Provincia di Monza
Lissone
Seregno
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Chiama 0399466172
Provincia di Varese
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Caronno Pertusella
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Somma Lombardo
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Chiama 03321647357
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Romano di Lombardia
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Osio Sotto
Chiama 0350266847
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Cantù
Mariano Comense
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Lomazzo
Lurate Caccivio
Fino Mornasco
Chiama 0315478309
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Castelfranco Emilia
Vignola
Mirandola
Maranello
Pavullo nel Frignano
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Castel Maggiore
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Valsamoggia
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San Giovanni in Persiceto
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Genzano di Roma
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Villafranca di Verona
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