#oggi lombardia
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primepaginequotidiani · 8 days ago
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PRIMA PAGINA Il Giornale di Oggi sabato, 25 gennaio 2025
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precisazioni · 2 months ago
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martedì scorso mio padre ha avuto un ictus. da qualche tempo c'erano dei segnali: era assente, non capiva sempre le cose, si addormentava senza motivo; pensavamo potesse essere l'inizio dell'alzheimer, ma la visita aveva dato esito negativo. oltre alla demenza, questi sintomi sono precursori di un'ischemia, e la mattina di martedì, dopo diversi giorni in cui si svegliava agitato, si è alzato con un crampo, che è un altro possibile sintomo, è andato in bagno ed è caduto, per fortuna senza farsi male. a mia madre, come sempre, ha detto che non fosse niente: lo fa sempre – sto bene, sto bene, non ti preoccupare, sto pensando di iscrivermi alla maratona, come a voler confermare il suo stato di salute. l'ha aiutato a tornare a letto e poi hanno fatto colazione, quindi lui è tornato in bagno, ma con la porta aperta, e da lì mia madre ha visto una parte del viso cadente. i miei vivono in campagna e l'ambulanza, nel rispetto di un protocollo incomprensibile, lo ha prima portato in un centro ospedaliero sì più vicino ma non attrezzato per le ischemie – anche se era evidente che quello fosse un episodio di pre-ictus. portarlo in quella clinica, fargli fare una tac con strumenti insufficienti, per poi avere come esito: "bisogna portarlo in un altro ospedale", il tutto con oltre due ore di tempo perse. nel frattempo, a mio padre è venuto l'ictus vero e proprio – e se era entrato, pur con fatica, al pronto soccorso camminando, ne è uscito paralizzato
i miei vivono in sicilia, e in tutta la regione ci sono meno di cinque centri specializzati per l'ictus; in lombardia ce ne sono trentuno. una volta trasportato d'urgenza, l'operazione è durata a lungo, forse due ore. io intanto avevo prenotato un volo d'urgenza, e mio fratello pure. ci hanno detto che l'attacco ischemico è stato grave; mia madre è distrutta, le mie sorelle pure. il giorno dopo lo vedo ed è forse la visione più dolorosa che abbia mai avuto. gli occhi velati, lo sguardo fisso verso l'alto, la bocca storta, gli arti paralizzati, incapace di deglutire. soffre di diabete e ipertensione, ma ha sempre vissuto in modo sano; in tutta la vita si è preso l'influenza soltanto due volte. ha una moglie e quattro figli e gli vogliamo tutti un mondo di bene. è un tipo silenzioso, taciturno, ma positivo e sempre sorridente, e non ci ha mai fatto mancare nulla. quarantotto anni di matrimonio e tratta mia madre con lo stesso amore del primo giorno, ed eccolo lì, come se dovesse espiare una colpa infinita per cui però non ha alcuna responsabilità
durante l'operazione ha ingoiato del sangue e solo uno dei due trombi è stato rimosso: l'altra arteria si è chiusa, irrimediabilmente. poi, la polmonite – denominata ab ingestis, che si sviluppa quando nei polmoni finisce un agente esterno, e che è mortale fino al trenta percento. queste giornate sono state un inferno, tra angosce e pianti isterici, qualcosa che non pensavamo di meritarci e che sicuramente lui non merita. la polmonite, però, sembra in regressione, i farmaci funzionano e lui inizia a stare meglio. dopo una vita passata a essere ottimista e sorridente, si commuove nel vederci, sussurra "ti amo" a mia madre, lui che in quarantotto anni di matrimonio l'avrà detto non più di dieci volte, per tenere preziose quelle parole. gli occhi sono più lucidi e ha ancora un ausilio per la respirazione, ma i medici dicono che sta migliorando. da sabato la polmonite è in regressione; nel saperlo sono scoppiato a piangere, poi ci siamo abbracciati tutti, i quattro figli e nostra madre. tra ieri e oggi, finalmente, abbiamo ricominciato a riconoscere il suo sguardo di sempre: il coagulo si sta assorbendo e forse hanno diminuito le benzodiazepine. ha iniziato la fisioterapia e sta rispondendo bene; lui è lucido, il cervello sembra non essere stato intaccato. la ripresa sarà lunga, mesi o forse anni e non è detto che sarà completa, ma non vediamo l'ora di riabbracciarlo
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ideeperscrittori · 6 months ago
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IL MIO DIFFICILE RAPPORTO CON LA TAC
Domani devo fare una TAC con mezzo di contrasto per il solito motivo: il simpatico Linfoma Non Hodgkin che ha deciso di entrare nella mia vita. E ho rispettato una tradizione. Ogni volta che devo svolgere questo esame, il mio coefficiente di imbecillità supera il livello di guardia.
L'altra volta ho dimenticato la borsa con i documenti sanitari alla fermata dell'autobus, ma il destino è stato misericordioso perché poi l'ho ritrovata. Stavolta ho fatto un'altra boiata, per fortuna senza conseguenze.
Ma andiamo con ordine.
Alcune settimane fa ho avuto la visita oncoematologica e mi hanno prescritto un'immensa quantità di esami, tra cui questa TAC.
Purtroppo i medici non me l'hanno prenotata nell'ospedale che mi ha preso in carico. Hanno detto: "Eh, a differenza di un esame tipicamente rivolto ai pazienti oncologici come la PET, la TAC non possiamo prenotarla noi, perché riguarda una platea molto più vasta. Devi pensarci da solo". Mi aspettavo che aggiungessero: "Niente di personale, amico". Ma so bene che non è colpa dei medici. La colpa è del sistema.
Insomma: l'ospedale mi ha preso in carico, ma non per la TAC. E sapete come funziona? Quando prenoti tu un esame con la ricetta, molte cose possono andare storte. Diventa un'avventura, un'impresa, qualcosa di rocambolesco. La tua missione è chiara: ottenere una data col Sistema Sanitario Nazionale in tempi possibilmente inferiori a un'era geologica.
Abito in provincia di Milano, ma ho fatto una ricerca estesa a tutta la Lombardia, perché ovviamente a Milano e provincia non c'era nulla. E mi è capitato un incredibile colpo di fortuna. Una data fantastica: 20 agosto in provincia di Bergamo, a mezz'ora di auto da casa mia. Forse si è trattato di una congiunzione astrale. Forse si è liberato un posto per una disdetta.
E veniamo alla boiata.
L'altra volta, prima della TAC, avevo fatto le analisi del sangue per misurare il livello di creatinina. Senza il valore della creatinina, ti rimandano indietro.
Questa incombenza è sempre indicata nei fogli riguardanti la preparazione in vista della TAC.
Stavolta li ho letti? Ma certo che no. Il motivo: "Li leggo il giorno prima, tanto sono le solite cose: stare a digiuno, eccetera".
Stamattina mi sono detto: "Tanto per scrupolo, controlliamo un po' quei fogli". E la terribile verità si è manifestata.
Leggerissimo attacco di disperazione: "Vuoi vedere che mi sono giocato qualcosa che somiglia alla vittoria della lotteria?".
A parte quel mirabile 20 agosto, ricordo date improponibili in province lontanissime. Qualcosa tipo: gennaio 2025.
In teoria, nel caso di date assurde, la TAC si può fare privatamente e chiedere un rimborso. Almeno credo. Ma questo significa altre menate, altri fastidi, altra burocrazia. Niente è paragonabile alla possibilità di risolvere tutto in 24 ore presentandosi a un appuntamento già fissato.
Beffa del destino: l'esame della creatinina è nell'elenco dei mille esami ematochimici raccomandati per il giorno prima della prossima visita ematologica. Forse l'esame è uscito dalla mia mente per questo. Nel mio cervello era programmato per il 28 agosto.
Ero sull'orlo delle lacrime.
Poi mi è venuta in mente un'opzione che in un primo momento avevo escluso.
Mi sono messo a riflettere: "Ho dormito poco questa notte, ma non ho mangiato nulla. Nemmeno un tozzo di pane o un cracker".
A volte in casa ci sono schifezze che sgranocchio di notte per l'ansia. È un'abitudine poco salutare, non prendete esempio da me.
Stavolta no. Armadio della cucina privo di snack. Frigo vuoto. Stomaco vuoto.
Sapete cosa significa?
Ho capito di poter fare l'esame della creatinina oggi.
Dubbio: "Ma otterrò il risultato in tempo?".
Mentre ci pensavo, sono uscito di casa. Non avevo alternative.
Ho fatto una corsa a perdifiato verso il laboratorio di analisi più vicino, perché non ho la macchina.
C'è un laboratorio nel paese in cui abito.
Altro dubbio: "Ma sarà aperto?".
Sono giunto a destinazione e ho scoperto che ha riaperto proprio oggi, dopo la chiusura estiva. Un po' di fortuna ogni tanto ci vuole.
Ho fatto la fila e ho spiegato la situazione.
La signora dell'accettazione è stata gentilissima: "Lei è ancora in tempo: ho prescritto l'urgenza. Risultati entro oggi". Io mi sono esibito in ringraziamenti sperticati e iperbolici: "Mi avete salvato la vita!". E la signora dell'accettazione: "Che bello, ogni tanto salviamo vite".
Quindi alla fine è andato tutto bene. Ho fatto l'esame della creatinina. Ho già avuto il risultato. Domani potrò fare la TAC.
E ora stiamo a vedere.
[L'Ideota]
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tuttalamiavitarb · 28 days ago
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Mi ha molto colpito, come spesso fanno gli scritti di @2delia che sembrano avere un collegamento quantistico con la mia esistenza.
Per esempio la moglie che si lamenta che si tromba sotto le aspettative. O l amore per per le sloggi bianche (nel mio caso da uomo).
Stavolta il suo post ,che ho letto oggi, capita dopo che vengo via da Milano, in realtà dalla ridente Lissone.
Ma per noi forestieri la Lombardia è composta da Milano + Bergamo Brescia. Dove Bergamo Brescia è un unica città nella quale parlano un dialetto incomprensibile senza usare le consonanti.
Di più non sappiamo anche perché Milano attrae a se tipo buco nero, ci infili dentro e non ti dà più modo di vedere altro
Milano, appartamento bruttino, ufficio, paesello.
La tua vita a Milano diventa questo.
Eravamo in 10 e abbiamo fatto una rimpatriata del team di lavoro in cui 20 anni fa ho lavorato per 5 anni.
Il lavoro scandalosamente meglio pagato della mia vita.
La definizione migliore di Milano l ha data Pino
"leggere il cartello Milano, dopo che sei riuscito a sfuggirgli ha lo stesso effetto di incontrare per strada il bullo che ti ha picchiato quando eri piccolo. Non sai se vendicarti o cagarti addosso, comunque è una sensazione spiacevole.
Che poi io non ci sono neanche stato male, quei 5 anni.
Pero mi ha fatto ridere.
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falcemartello · 1 year ago
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Da oggi scattano le limitazioni di traffico per i veicoli cosiddetti inquinanti per il superamento della soglia limite per un periodo prolungato, e questo vale sia per Milano che per tutti i comuni che superano i 30000 abitanti di tutta la regione Lombardia.
Ciò significa che più della metà delle persone saranno costrette a non potersi muovere per lavoro e nemmeno nel weekend per amenità.
L'assessore all'ambiente della giunta Sala, Elena Grandi, ha affermato che il comune mira a ridurre del 50% entro il 2030 il trasporto privato su strada, rendendo la città ciclopedonale entro il 2050”.
Traduzione: l'unica soluzione proposta dal comune (in collaborazione con la regione) è ATTACCATEVI AL CA**O.
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blogitalianissimo · 11 months ago
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Ciao, dopo aver letto il messaggio dell'anon veneto/a sul turismo che non aiuta per nulla lo sviluppo delle infrastrutture per i locali ti posso dire la mia da lombarda.
Ho quasi 39 primavere sul gobbone; quando a 13 anni ho iniziato ad andare da sola da casa mia (cittadina in Brianza, niente di che) a Milano usando Trenord, il viaggio in treno durava 45 minuti.
Oggi, la stessa tratta si fa in un'ora e 05.
Ti giuro che Milano non si è spostata da sola in giù di 20 minuti, era a 40km dalla mia città prima ed è ancora a 40 km ora.
Si dovrebbe migliorare, invece si peggiora costantemente; eppure Milano e la Lombardia in generale fanno numeri da record ogni anno.
Non oso pensare a cosa accadrà col ponte in Calabria e Sicilia.
E pensa che la tua regione dovrebbe essere quella più vicina all'eccellenza europea per infrastrutture e ricchezza.
Io davvero non so cosa pensare, siamo essenzialmente un paese fallito
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loveisjustawaytodieblog · 8 months ago
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Oggi ho capito che:
1) c'è un pò di confusione tra Normandia e Lombardia 💀
2) i cantanti sconosciuti per qualche views in più si trasformano-credono Rocco Siffredi
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notiziediepocaromana · 5 years ago
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Russiagate, l’ombra della spy story si allunga su Esanatoglia «Qui c’è chi dice di aver visto Mifsud»
SULLE TRACCE del prof accusato dagli 007 americani di essere una spia. Avrebbe vissuto per un paio di mesi in un palazzo di via Contessa Pongelli e non a Matelica. Il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci: «Io non so nulla, ma in paese non si parla d'altro»
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Un reticolo di strade che conduce alla parte più antica di Esanatoglia. E’ la Pieve, quello che sarebbe stato il nascondiglio nel novembre e dicembre 2017 di Joseph Mifsud, il docente maltese implicato nel Russiagate e sospettato di essere una spia. Il suo caso è tornato al centro delle cronache perché in una recente intervista il suo avvocato Stephan Roh ha dichiarato che si era nascosto a Matelica. Oggi il giornale “La verità” ha ripreso la notizia svelando che il professore, scomparso nel nulla da due anni, sarebbe stato nascosto però ad Esanatoglia, in via Contessa Pongelli numero 6, nell’antico palazzo dei conti Pongelli, ora di proprietà di Alessandro Zampini, di professione dentista, ma residente a Roma, che torna nella città natale nei periodi di vacanza ed in estate.
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Il vecchio palazzo dei nobili, a qualche decina di metri da piazza Giacomo Leopardi su cui si affaccia il Comune, che aveva ospitato nei secoli precedenti anche i duchi da Varano. E’ l’unico agibile di Largo Panicale, tutto intorno vi sono case lesionate dal terremoto. Un luogo meno transitato degli altri, all’epoca in cui vi sarebbe stato il professore. Due i portoni, uno in legno massiccio che fa entrare nella dimora di Zampini, l’altro a casa di una famiglia che risiede in Lombardia, i Calisti. Nell’intervista al giornale dichiarano di aver trascorso con il professore e Zampini la vigilia di Natale, bevendo whiskey al bar Centrale. Ad Esanatoglia molti cadono dalle nuvole, quando gli si chiede se abbiano mai visto il professore. Qualcuno giura di averlo visto passeggiare nella zona del Crocifisso. Il legame con Esanatoglia, secondo la ricostruzione de “La Verità” sarebbe nel nome di Vanna Fadini, compagna di Zampini, ed amministratrice della società che gestisce la Link University di Roma, in cui Mifsud collaborava. Nelle parole dei vicini di Zampini il professore era un uomo simpatico, presente in zona per scrivere un libro. La portata dei ricordi dopo due anni ed un terremoto di mezzo si affievolisce e la verità sta nelle parole di un pensionato a passeggio: «Potrei anche averlo visto a passeggio, andavo su in bici molte volte al giorno, ma vai a capire che era davvero lui, chi se lo ricorda». Resta fitto il mistero che avvolge la scomparsa di Mifsud e lo scandalo del Russiagate, con il tentativo dei russi di influenzare le elezioni presidenziali americane, un’indagine con propaggini romane e che vedrebbe di mezzo anche nomi di primo piano del panorama politico italiano. «Non so nulla di Joseph Mifsud – racconta il sindaco Luigi Nazzareno Bartocci – in quel periodo ero impegnatissimo nell’emergenza terremoto, che ancora oggi non è finita. Conosco da molto tempo Zampini, una famiglia storica di Esanatoglia, lui è un grande professionista, che torna in estate e durante le vacanze di Natale. Un uomo molto serio, da sempre mette a disposizione un terreno incolto di sua proprietà come pubblico parcheggio, i rapporti con il Comune sono ottimi. Per il resto non ho la minima idea di cosa sia accaduto, so soltanto che dopo l’articolo di oggi, qui non si parla di altro e c’è chi dice di aver visto il professore». Resta fitto il mistero di una possibile permanenza di un uomo che è al centro di uno scandalo internazionale, con tutti gli ingredienti di una spy story in piena regola, che sorridono al contrasto di un piccolo e tranquillo borgo medievale come Esanatoglia.
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b0ringasfuck · 10 months ago
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Il valore dell'istruzione
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@aitan ha recentemente scritto un post a proposito delle intenzioni del governo di rendere la vita ai diplomifici più difficile.
Valditara è un professore universitario.
Oggi c'è in giro un sacco di gente che si lamenta degli "esperti" e della scienza mainstream e avrebbe voluto curare il covid con l'invermectina.
Renzo Bossi, quello laureato a sua insaputa a Tirana, porta a casa un'indennità di 40000 Euro per essere stato in consiglio regionale della Lombardia 2 anni.
Il valore dell'educazione è provare a darsi una spiegazione coerente di tutti questi fatti.
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Il Giorno di Oggi lunedì, 14 ottobre 2024
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quellidinessuno · 4 months ago
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BENNY, partorito in un campo da un cane di proprietà non sterilizzato.
Adottato in Lombardia, non è stato facile il percorso di ambientamento. Oggi i suoi occhi sorridono, grazie, Gabriella ❣️🙏
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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LOMBARDIA - Case Aler, piano anti-abusivi con vigilanza armata e videosorveglianza
I maggiori costi della gestione delle case aler fateli pagare alla Salis e ai suoi amici
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italiavivadelchierese · 1 year ago
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Migliorare il Servizio Sanitario Piemontese è possibile secondo ITALIA VIVA
Venerdì 16 febbraio, a Chieri, si è tenuto un interessante evento sul quadro attuale, problemi e prospettive del servizio sanitario piemontese. La qualità dei relatori coinvolti è stata di prim’ordine: manager di grande esperienza e professionisti del settore.  L’incontro è stato aperto dal sindaco Sicchiero e si è arricchito della presenza di due esponenti nazionali di Italia Viva: la sen. Silvia Fregolent, presidente di IV Piemonte, è l’on. Luigi Marattin, responsabile economico del partito, che ha tratto le conclusioni finali. All’evento durato oltre 3 ore hanno assistito circa 130 persone.
Il quadro che è emerso è quello di un servizio sanitario piemontese poco efficace e poco efficiente, certamente non all’altezza di quelli delle altre regioni del Centro-Nord Italia (non a caso il Piemonte è stato definito “Il Sud del Nord”). La Regione è interessata da un flusso migratorio in uscita, di pazienti che cercano altrove migliori cure. Tale “fuga” non è attribuibile alla qualità del nostro personale, anzi, ma alla mancata disponibilità di servizi in Regione. Questo fenomeno, oltre a creare disagio ai cittadini interessati, determina una grave perdita di risorse economiche che escono dalle casse del nostro Servizio Sanitario a beneficio di altre regioni (soprattutto la Lombardia) alle quali i nostri concittadini si rivolgono. È necessario un cambio di passo. Se è vero che il servizio sanitario pubblico, con i suoi oltre 9 miliardi di giro d’affari, i suoi 55.000 dipendenti diretti oltre all’indotto, è la prima realtà produttiva della Regione, la sua gestione non sembra improntata a criteri manageriali. L’ultimo piano sanitario triennale risale al 2012 e aveva effetto fino al 2015. Da allora si naviga a vista!
Si paventa, per l’esercizio 2023, un possibile disavanzo di oltre 400 milioni di euro. Il rischio è di un nuovo commissariamento con l’imposizione di un piano di rientro. Non sarebbe la prima volta, avendo già vissuto questa esperienza in passato, per ben due trienni: dal 2010 al 2015. Questo renderebbe ancora più arduo l’adeguamento del nostro servizio sanitario agli standard delle regioni a noi vicine.
Ciò nonostante, migliorare è ancora possibile. Italia Viva Piemonte ha lanciato diverse proposte, in grado di contemperare il miglioramento della qualità del servizio e la riduzione dei costi.
La nostra città di Chieri è stata teatro di una interessante pagina politica. Vedremo se ci sarà un seguito, ma oggi abbiamo una certezza in più: chi si candida a governare il Piemonte deve avere una ricetta pronta per far funzionare il Sistema sanitario piemontese oggi clamorosamente inefficace ed inefficiente a danno di tutti noi utenti.
Chieri, 19 Febbraio 2024
Pier Antonio Pasquero
Presidente Italia Viva Chierese-Carmagnolese
Mariangela Ferrero
Presidente Italia Viva Provincia Torino
Davide Neku
Presidente Italia Viva Torino
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sguardimora · 2 years ago
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Kepler-452 in residenza per “Album”
15 Maggio 2023 - 28 Maggio 2023 
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Inizia oggi la residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo di Kepler-452. Kepler-452 è la compagnia selezionata per il terzo tandem di produzione a tema “Daily Bread” che vede coinvolti come coproduttori: Pergine Spettacolo Aperto (Italia); Pro progressione (Ungheria), L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino (Italia) nell’ambito di  Stronger Peripheries: A Southern Coalition, progetto sostenuto da Europa Creativa.
Album
Un album di famiglia è una macchina del tempo: ogni fotografia una storia, e ogni storia una finestra verso un’altrove. Verso noi stessi di un tempo, verso i nostri cari: è un affondo tra le nostre inconsapevolezze del passato e nel mistero che i nostri sguardi di allora pongono a noi che oggi sfogliamo. Ma cos’è un album? E come si fa? Raccogliendo, certo: fotografie, storie, e radunandole. E dove raccogliere? Dove inizia e finisce una famiglia? Quanto bisogna scavare per trovare le radici? E anche: quanto è vasta una famiglia? Chi ne fa parte e chi no? Sangue, geografie comuni, migrazioni, incontri… di cosa è fatta una famiglia? Kepler-452, sperimentando una spazialità non frontale, insieme a dispositivi e forme di presa diretta e proiezione audiovisiva, cerca risposte a questa domanda, raccogliendo storie e immagini da varie parti d’Italia e d’Europa, incontrando persone e comunità. Un «album scenico» e senza confini: un tentativo e una ricerca accesi da un’immagine suggerita dal mondo animale: come è possibile che tutte le anguille del mondo, a un certo punto della propria vita, percorrano decine di migliaia di chilometri sul fondo degli oceani per ritrovarsi nello stesso posto, a riprodursi, a morire, a rinascere.
Kepler-452 ALBUM a cura di Kepler-452 (Nicola Borghesi e Enrico Baraldi) in scena Nicola Borghesi con la collaborazione di Riccardo Tabilio ideazione tecnica Andrea Bovaia coordinamento Roberta Gabriele foto di Giulia Lenzi
coprodotto da Pergine Spettacolo Aperto,  (Italia); Pro progressione (Ungheria), L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino (Italia) con il sostegno di IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia e Residenza Artisti nei Territori Masque Teatro
Tandem 3 #Daily Bread
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archivio-disattivato · 1 year ago
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Stato di emergenza
Il 21 maggio 2008 l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, su richiesta dell’ex Ministro dell'Interno Roberto Maroni, ha firmato la “Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi nel territorio delle regioni Campania, Lazio e Lombardia”
Il 30 maggio 2008 l’ex Presidente del Consiglio ha firmato tre ordinanze, “Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare lo stato di emergenza in relazione agli insediamenti di comunità nomadi”, per Lombardia, Lazio e Campania - a cui nel 2009 si aggiungeranno Piemonte e Veneto. I provvedimenti nei confronti delle persone sinte e rom presenti nelle cinque regioni facevano esplicito riferimento a catastrofi naturali (come ad esempio un terremoto), dando pieni poteri ai Prefetti. Una delle misure speciali adottate fu il censimento su base etnica, con raccolta delle impronte digitali di tutte le persone, minori compresi, abitanti in luoghi riconosciuti come “campi nomadi”. Sono state censite anche famiglie abitanti in aree di loro proprietà.
Con la sentenza 6352 dell' 1 luglio 2009 il TAR ha annullato “l’art. 1, co. 2, lett. c), delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2008, laddove consentono di procedere sic et simpliciter all’identificazione delle persone, anche minori di età, attraverso rilievi segnaletici”.
Il 26 marzo 2013 la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato illegittima la cosiddetta “emergenza nomadi”.
Ad oggi non si ha notizia della distruzione dei dati raccolti dalle Prefetture.
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Salimbene da Parma, francescano del Duecento
Tante cose ancora, di Salimbene, andrebbero dette. Per esempio, che ogni tanto si lascia sfuggire giudizi ingenerosi: perché lui è un gran signore che non guarda in faccia a nessuno e dice le cose come stanno, se deve dir male di un papa ne dice male, se deve dir male di un popolo ne dice male. Nella nostra Italia di oggi così spaccata, così attraversata da tensioni anche regionali, magari non farà ridere, però lo diciamo egualmente: Salimbene a un certo punto se la prende con quelli dell'Italia meridionale. Lo fa quando racconta l'epoca in cui i Normanni conquistarono il Sud, e dice che ci sono riusciti facilmente perché quelli di laggiù non sanno combattere, non valgono niente quei pugliesi e siciliani. Lo diciamo nel latino di Salimbene, e i lettori scopriranno di sapere tutti il latino e di capirlo perfettamente: quelli, dice: "sunt homines cacarelli e merdazoli". Già allora gli italiani erano faziosi e amavano parlar male gli uni degli altri. Salimbene fa anche un'altra osservazione: quelli del Sud parlano in modo strano, parlano nella gola, quando vogliono dire "che vuoi"? dicono "Ke boli?". Salimbene è molto sensibile alla lingua, e ci sta attento; nella cronaca spesso cita delle frasi francesi che ha orecchiato, e poi fa delle considerazioni, per esempio sull'uso dei pronomi. Dice: l'uso del tu e del voi dovrebbe essere regolamentato, si deve dare del tu in certi casi e del voi in altri (il lei non esisteva ancora nell'italiano di allora). Ma Salimbene osserva che in realtà ogni zona d'Italia si comporta a modo suo: quelli del Sud e di Roma danno del tu a tutti, anche al papa; poi magari lo chiamano "messer", ma gli dicono "tu, messer papa". Viceversa i lombardi - e con i lombardi intende anche se stesso, perché Lombardia nell'italiano di allora designava tutta l'Italia del Nord - danno del voi a tutti, e diventano ridicoli: perché dare del voi a un bambino va ancora bene, ma i lombardi danno del voi anche a una gallina, a un gatto, darebbero del voi anche a un pezzo di legno.
-Alessandro Barbero -Donne, Madonne, Mercanti e Cavalieri
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