#non proprio con lo stesso entusiasmo e lo stesso outfit
Explore tagged Tumblr posts
gelatinatremolante · 1 year ago
Text
Io che rimetto piede in ufficio dopo dieci giorni convinto che fossero tutti disperati a causa della mia assenza:
Tumblr media
36 notes · View notes
wdonnait · 4 years ago
Text
Mia Ceran biografia della giornalista e conduttrice italiana
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/mia-ceran-biografia-della-giornalista-e-conduttrice-italiana/110681?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=110681
Mia Ceran biografia della giornalista e conduttrice italiana
Tumblr media
Mia Ceran è una giornalista e conduttrice italiana.
Nata a Treviri il 15 novembre del 1986, ha 34 anni ed un fascino che non passa di certo inosservato. Molti la conoscono per la conduzione di Quelli che il Calcio, ma in realtà la Ceran può vantare di una carriera ricca di esperienze televisive.
Cresciuta per tredici anni negli USA, Mia ha conseguito il bachelor’s degree presso la John Cabot University (Roma) in Business Administration. Pensate che parla ben cinque lingue e il suo debutto sul piccolo schermo risale a oltre dieci anni fa.
Mia Ceran carriera
La carriera di Mia Ceran comincia con la Mediaset, per la trasmissione Matrix.
Nel 2011 ottiene il titolo di giornalista professionista e da quel momento iniziò per lei un periodo ricco di opportunità lavorative. In primis, divenne inviata per il programma L’aria che tira per poi prendere parte a In onda Estate, entrambi per La 7.
Due anni dopo, la Ceran passa alla Rai, lavorando per la trasmissione Agorà. Successivamente, la vediamo nella conduzione di Unomattina estate, al fianco di Alessio Zucchini, nel periodo 2015-2016.
Tra le sue esperienze più significative ricordiamo anche TV Talk su Rai 3, il programma condotto da Massimo Bernardini. Sempre nello stesso periodo, Mia diventa inviata e ospite fisso a Quelli che il calcio, che vedeva la conduzione di Nicola Savino e la Gialappa’s Band.
Nel 2017 invece, la Ceran condusse su Rai 2 la trasmissione Rai dire Niùs, insieme al Mago Forest e alla Gialappa’s Band. L’anno successivo conduce con Luca e Paolo lo spin-off Quelli che…  Nel 2019, Mia Ceran diventa la conduttrice dei sorteggi per la fase finale del Campionato Europeo di Calcio Under 21 e del programma Il Campionato fa 90.
Mia Ceran vita privata
Cosa sappiamo della vita privata di Mia Ceran?
Dal punto di vista sentimentale, la conduttrice televisiva è fidanzata con Malcom Pagani, il giornalista e vice direttore di Vanity Fair (oltre che figlio della scrittrice Barbara Alberti).
Non ci sono sul web ulteriori dettagli riguardo la loro relazione. Questo perché Mia Ceran risulta essere una persona abbastanza riservata e preferisce mantenere la sua love story lontana dai riflettori. Tant’è che a volte i gossip si chiedono se i due stiano ancora insieme o meno.
Mia Ceran quelli che il calcio
La bella Mia Ceran è attualmente impegnata nella conduzione del programma Quelli che il calcio.
Si tratta di un’esperienza che la gratifica tantissimo. Basta infatti dare uno sguardo sui suoi profili social e noterete diversi post in cui esprime tutta la sua felicità:
“Mi sono alzata un’ora prima della sveglia felice come i bambini il giorno Natale: canticchio, fischietto, salto sul letto. Se il mio entusiasmo vi sembra immotivato è perché evidentemente non avete dei colleghi simpatici come i miei”.
Mia Ceran instagram
Mia Ceran ha un profilo Instagram con più di 196 mila followers (la trovate con il nickname @miaceran).
Qui posta spesso foto e stories inerenti al suo lavoro ma anche alla sua vita quotidiana. E non mancano di certo gli scatti in cui si mostra super sensuale, suscitando grande approvazione da parte dei suoi followers. Proprio l’altro giorno, ha pubblicato una foto in cui si mostra con un outfit casual e fa una piccola polemica:
“Però un appunto lo devo fare, ed è rivolto in particolare a quelli che scrivono “noooo di nuovi pantaloni”, oppure “ se sei così coperta cambio canale”. Vorrei ricordare a questi commentatori che internet è pieno di immagini di persone vestite (o svestite) come le volete, immagini disponibili ad ogni ora del giorno e della notte. Qui, su questo profilo o in televisione, invece troverete sempre me, Mia, vestita esattamente come mi sentivo di vestirmi”.
E ha concluso dicendo:
“Vi assicuro che mi impegno per presentarmi a tutti voi al mio meglio (anzi, ci sono persone che ci lavorano con me), ma ammetto che principalmente ci tengo a piacere a me stessa; compiacere tutti sarebbe impossibile. E consiglio a tutti voi, anche a chi fa un mestiere diverso dal mio, di rivendicare sempre il diritto di vestirvi per voi, con qualsiasi look, corto, lungo, casto, provocante, per il solo gusto di guardarsi allo specchio e dirsi: “sì, mi piaci!”, e fregarsene di chi ci voleva diversi. E ora di corsa in onda!”
Mia Ceran audiolibro
Per chi non lo sapesse, la voce della bella Mia Ceran è stata protagonista di un audiolibro.
Ad annunciarlo fu proprio lei stessa qualche mese fa in un post su Instagram, dove scrisse:
“Una cosa divertente (che spero di fare ancora) provata quest’estate è stata prestare la voce per un audiolibro, nella fattispecie prestare la voce alla giornalista americana Jia Tolentino. Trick Mirror parla di come ogni nostra esperienza (e forse anche il nostro modo di essere) è cambiato da quando abbiamo scelto di essere attori sul palco dei social, e di come sia cambiato il mondo anche per coloro che invece hanno scelto di restarne fuori.
E continua dicendo:
“Non è “giornalismo a tesi”, non è questo il libro giusto se cercate una risposta definitiva su chi siamo diventati e dove stiamo andando, ma le domande ben poste e le riflessioni schiette dell’autrice potrebbero restare nella vostra testa con grande insistenza. Grazie a gditom per avermi fatto scoprire questa autrice le cui domande ancora mi turbano a volte anche di notte. Grazie simonasiri che ci ha messo le parole da traduttrice, a storytel.it, pochestorie ed Antonio Larosa per avermi fatto scoprire che leggere a voce alta per gli altri può essere un lavoro bellissimo”.
Insomma, una bella soddisfazione per la Ceran!
Mia Ceran televisione
A seguire potete trovare nel dettaglio le varie esperienze televisive che vedono la presenza di Mia Ceran, nelle vesti di conduttrice ma anche di inviata e ospite.
L’aria che tira (LA7, dal 2011 al 2013)
In onda Estate (LA7, nel 2013)
Agorà (Rai 3, dal 2013 al 2014)
Millennium (Rai 3, nel 2014)
Premio Biagio Agnes (Rai 1, nel 2015)
Unomattina Estate (Rai 1, dal 2015 al 2016)
Quelli che il calcio (Rai 2, dal 2015 ad oggi)
Euromattina (Rai 1, nel 2016)
E poi:
TV Talk (Rai 3, nel 2016)
Rai dire Niùs (Rai 2, nel 2017)
Presentazione Giro d’Italia (Rai 2, nel 2017)
Quelli che… dopo il TG (Rai 2, nel 2018)
Premio Campiello (Rai 5, dal 2017 al 2018)
Sorteggi Fase Finale Europei Under 21 (Rai 2, nel 2018)
Il campionato fa 90 (Rai 2, nel 2019)
0 notes
Text
Roba da donne … in perfetto stile!
Tumblr media
Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali. (Coco Chanel)
Ed eccomi qui a raccontare la mia esperienza come presentatrice ad una sfilata di moda, e ora un po’ fashion blogger.
Partiamo dal principio però: mentre ero in giro proprio a fare shopping, o meglio per conoscere le novità della stagione (ero nella fase “hovogliadistaccare!), sono stata contattata dalla Zone Manager di Cagliari Avon, Leila Corona, inizialmente con lo scopo di un realizzare un articolo, telefonata che si è trasformata in una piacevole quanto inaspettata “proposta indecente” ossia quella di presentare la nuova collezione autunno inverno AVON 2017/2018, per la prima volta in Sardegna. Come rifiutare? E chi non conosce Avon e i suoi prodotti? credo che ciascuno di noi almeno una volta nella propria vita li abbia provati. Leader nel settore del make-up è un marchio di assoluta affidabilità. Ovviamente ho accettato, senza nemmeno pensarci troppo, sicura che mi sarei divertita.
Tumblr media
C’è chi considera la Moda come qualcosa di frivolo e superficiale, non io e credo ci si sbagli davvero…. È un mondo che produce ricchezza, fatto di professionisti di elevato valore che non vuol dire solo stilista e modelle.. un mondo che dà e offre lavoro (e AVON ne è l’esempio), che è fatto di fatica, passione, grinta .. è creatività, fantasia, ingegno …. arte. Forse lo sentiamo noi donne più nostro, non so per quale arcano motivo, forse perché capace di farci sentire noi stesse e al tempo stesso belle, coccolate, e un po’, ammetto, desiderabili ….
Ed eccomi qui, ai Sette Vizi, locale sempre molto frequentato e punto di riferimento per studenti e Cagliaritani … 
Tumblr media
un ripasso alla scaletta, uno sguardo agli abiti e alle modelle, alcune riflessioni sull’organizzazione in generale, tempi, aspetti tecnici, e una ripassatina, uno scambio di battute, un veloce trucco (diverso dal mio sempre più orientato all’essenziale), da parte della professionista Sonia Loddo e ci siamo… i capelli…. No! vanno così un po’ ribelli… una leggero movimento della mano e sono al top…
Tumblr media
Ed ecco che la sfilata ha inizio …. come fossimo in un film si miscelano colori, idee, sogni, emozioni, proiezioni di sé. E per un attimo abbandoniamo la nostra quotidianità, ci fermiamo e ci perdiamo….
Si parte con la MODA NOTTE, una carezza per il corpo, orientata al confort, alla semplicità.. che sa di casa e famiglia!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
La linea jeans punta alla praticità senza abbandonare l’idea di donna … è pensato per tutte le età
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
La MODA GIORNO / CASUAL coniuga il casual con originalità e stile, in ufficio o per fare la spesa, non importa, perché una donna deve essere sempre perfetta in ogni occasione e al passo con i tempi!
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
La Linea Sera, predilige far risaltare l’eleganza arricchiti da accessori che impreziosiscono gli abiti, outfit esclusivamente AVON … e  non poteva mancare il dress code total black, su più proposte.
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
I miei pezzi preferiti della collezione sono quelli ovviamente che indosso (e non solo naturalmente!), un vestito Flared Mesh Panel: un little black dress con gonna svasata a pieghe e pannelli decorativi in rete. Come secondo abito un Lace Panel in morbido tessuto elasticizzato di colore rosso in tessuto body illusion power mesh per una perfetta siluette.
Tumblr media Tumblr media
Una menzione speciale va ai Jeggings che AVON propone con look diversi, moda giorno e sera, molto fashion. Nel 2017 sono infatti davvero tanti gli stilisti hanno deciso di riportare sulle passerelle questo capo super stretch e super comodo. Cosa sono i Jeggings?  Sono molto più di un leggings, hanno la forma di un vero e proprio pantalone, con il vantaggio della maggiore vestibilità e attenzione alle nostre forme.
Versatili, si possono utilizzare per un look casual, per il tempo libero, anche in situazioni più ricercate e speciali: basta scegliere gli abbinamenti più giusti e ci troveremo a meravigliarci dell’effetto prodotto!
JEGGINGS per un LOOK DA GIORNO. Noi donne siamo abituate ad una vita frenetica, oramai chi ci ferma più!. Ci destreggiamo tra molteplici di impegni, lavoro, figli, sport (più o meno!), e pretendiamo  qualcosa di pratico e confortevole ma che sia al tempo stesso di tendenza di!
JEGGINGS per un  Business LOOK o per la sera: Abbinare i Jeggings ad una camicetta con sopra un blazer o maglia, a lavoro o per un aperitivo con le amiche, sia con  scarpe basse che alte.
Tumblr media Tumblr media
Ciò che mi ha colpito di questa collezione è  la presenza di capi estremamente fashion, attenti all’ambiente (si parla di produzioni in ecopelle ), la versatilità dei capi con cui si può mixare per creare looks sempre nuovi e trendy ad un prezzo ottimo, alla portata di ciascuno!
Tumblr media Tumblr media
Altra piacevole sensazione è stata la perfetta organizzazione e atmosfera: nulla è stato lasciato al caso e tutto si è svolto con naturalezza. Tutte le partecipanti si sono lasciate truccare e pettinare in grande stile mantenendo un clima sì professionale ma al tempo stesso di gioco.. cercando di eliminare la tensione che ovviamente poteva esserci. La location presentava una scena a regola d'arte dove prevaleva il colore; gli abiti impeccabili sono stati protagonisti di uno spettacolo di eleganza e creatività, le modelle magnifiche, li hanno indossati camminando decise con il passo cadenzato e lo sguardo sicuro. Ad attenderle in fondo alla passerella una sinfonia di flash che scattano senza tregua grazie a Carla Picciau di Photoevideographicart. Infine il pubblico, attento e partecipativo!
Tumblr media
Due chiacchiere con i presenti e  qualche battuta tra un intervallo e l’altro, hanno reso questa mia partecipazione meno formale e al tempo stesso speciale. Cosa porto con me da questa esperienza? Sensazioni differenti e tutte intense… la tensione per l’evento e una primo impatto emozionale c’è stato ma immediatamente superato e mi sono ritrovata, all’improvviso, immersa in un mondo familiare, quasi ne facessi parte da sempre, lasciandomi immergere dai sorrisi, entusiasmo, cordialità e spirito di gruppo, voglia di divertirsi… e da festanti applausi che intervallavano il ritmo incessante del passo delle modelle… Insomma mi sono sentita a casa.
Tumblr media
Mi aspettano ulteriori novità e noi ci rivediamo il 24 novembre ad Assemini, nuova sfilata, nuova avventura!!!!
E vi lascio con una citazione di un film, sfido qualunque donna a dirmi che non l’ha visto
– Che ne dici, un diamante?
– Dammi solo un armadio gigantesco!
(Mr. Big e Carrie Bradshaw in Sex and The City)
1 note · View note
ellisinherworld · 8 years ago
Text
Il suo fuori scena...
Passavano i giorni e con loro la mia voglia di fare qualsiasi cosa. Da tempo ormai, quasi non mi riconoscevo più, cercavo mille scuse per saltare gli allenamenti mentre a casa facevo il possibile per evitare gli sguardi indagatori di mia madre. Avevo imparato a fingere così bene che nessuno si accorse della mia lotta interiore, sorridevo ad ogni cosa ed anche spesso, il tutto per reprimere le lacrime, non c'era il bisogno di rendermi ancora più ridicola di ciò che presumo fossi. Ultimamente attraversavo un periodo strano, a causa di una spiacevole situazione, riuscivo a trovare sempre nuovi propositi in grado di buttarmi giù e non riuscivo a spiegarmi il motivo del mio comportamento. Sentivo come se avessi il costante bisogno di darmi delle colpe, di sminuirmi e di semplicemente, interrompere la mia quotidianità rimpiazzandola con nuove abitudini che non avrebbero per nulla giovato a me stessa. Quando per strada incontravo dei conoscenti, restavano lì a guardarmi un po’ increduli a causa del mio improvviso cambio di aspetto: non ero più la ragazza che ci teneva ad essere sempre presentabile, vivevo i giorni all'avventura, non lisciavo quasi mai i capelli, non provvedevo a fare uso di make up e combinavo le prime robe trovate nell'armadio in un unico outfit. Insomma, un vero e proprio disastro! Pensai fosse a causa del suo fuori scena nella mia vita e per adesso era l'unica risposta che sapevo darmi. Un paio di mesi prima l'unica persona davvero importante per me, decise di lasciarmi sola per l'ultima, decisiva non saprei, volta, bene. Accadde con una velocità così grande che quasi non me ne accorsi, iniziò ignorando i miei messaggi, le mie parole ed ogni mia ricerca d'attenzione non veniva altro che distrutta dal suo menefreghismo improvviso. Osservai a lungo i suoi comportamenti, si donava a tutti rendendo ciò che credevo fosse importante per lui, argomento di conversazione pubblica. Quelli che dovevano essere i nostri piccoli segreti, arrivarono sulla bocca di ognuno, profanando la riservatezza e quell'intimità che avevamo raggiunto e rendendo così inutile il mio duro lavoro alla scoperta della sua persona. Il mio libro chiuso con il lucchetto aveva deciso di spezzare il blocco e mostrare le pagine belle, è facile così, omettendo quelle piene di scarabocchi, di momenti bui e lati oscuri del suo carattere che in pochi avevano avuto occasione di vedere. Sapevo che sarebbe successo ma infondo una piccola parte di me, credeva ancora ci fosse una speranza ma questa è la dura realtà, non siamo in una fiaba e le cose non andranno mai per il verso giusto o se lo faranno, sarai proprio tu con una parola fuori luogo o un gesto improvvisato a distruggere castelli di sabbia dove ci hai messo l'anima. Il mio castello distrutto conteneva ogni emozione che avessi mai provato: avevo iniziato a sentire quel calore nel petto ogni volta ci trovassimo assieme, ad esempio il solo incrociarlo per strada e sorriderci reciprocamente provocava un fastidioso marciare di ippopotami e non più un lieve svolazzare di delicate farfalle. A far da teatro a tre anni di litigi continui c'erano i luridi banchi verdi di scuola, e da spettatori, i miei vecchi compagni di classe che con quotidianità assistevano ai nostri animati conflitti dove si lanciavano parole affrettate con il solo scopo di ferirci l'un l'altro con la consapevolezza che non sarebbe passata neanche un'ora prima delle scuse reciproche. Ogni qualvolta ammettessi a voce alta quanto il desiderio che le cose potessero andare bene fosse grande, attaccava lui con le sue inutili paranoie nei miei riguardi, insisteva sul fatto che io ci tenessi meno di quanto lui tenesse a me e non era per nulla vero! Avrò sbagliato io a nascondere le mie emozioni a volte, come quando uno sfiorarsi di mani mi lasciasse una sensazione piacevole, come ogni abbraccio mi lasciasse il suo profumo addosso e soprattutto non gli ho mai detto quanto il separarci, anche se per poco tempo, non faceva altro che aumentare le mie preoccupazioni, iniziavo a crearmi tante inverosimili idee su come potesse passare quei momenti senza la mia presenza. Solo adesso mi rendo conto di quanto mi manchi e che ogni litigio valeva sempre la pena scatenarlo solo per ritrovarci e volerci di più. Tendo ad isolarmi dal resto del mondo e a chiudermi nella mia bolla, lì sono al sicuro, non permetterò più a nessuno di abbattere i miei muri e soprattutto di cambiare colore alle pareti! La solitudine è completamente differente dal senso di vuoto, quest'ultimo ti porta via lentamente una vera e propria parte di te: provi il costante senso della mancanza, sei alla ricerca di un qualcosa senza sapere cosa, o meglio, non vuoi ammetterlo a te stesso. Diventa sempre più difficile placare quel vuoto che mi ha causato, forse perché non lo voglio davvero, forse perché la mia felicità era diventata direttamente proporzionale alla sua. È difficile. È estremamente difficile archiviare tutto e ricominciare, girare pagina e scrivere un nuovo capitolo quando lui ha fatto parte di tutto il libro, è stato presente nei bei momenti e in quelli brutti, c'è stato quando ho avuto bisogno di un conforto ed io per lui. Ricordo il capodanno scorso con molta malinconia… eravamo con degli amici al campetto aspettando con entusiasmo la mezza notte e lui dovette allontanarsi per un tempo ed una meta a me sconosciuti, così dopo un'intera serata insieme, decisi di scrivergli “iniziamo questo anno insieme?”. Una piccola frase diretta, pulita e ricca di responsabilità. Attendevo nervosamente una risposta che non arrivò o meglio, non fu uno stupido messaggio, lo vidi arrivare poco dopo in tutto il suo splendore e con stampato in viso il sorriso più bello che mi avesse mai regalato e quello, per me, era già una risposta più che sufficiente. Le parole sono inutili quando si raggiunge quell'intesa che uno sguardo sostituisce perfettamente mille parole. Mancavano mano di dieci minuti alla mezzanotte e per concludere una splendida serata ed iniziare inconsciamente il nuovo anno, ci baciammo, nuovamente, quasi con le lacrime agli occhi e con la consapevolezza che il nostro fosse un rapporto nocivo, che nel tempo ci avrebbe distrutto. Ed è stato proprio così, l'avanzare dei giorni procedeva tranquillo mentre io, di tranquillo, non avevo più nulla. Come al solito, dopo questi eventi io non sapevo mai come comportarmi e seguivo quasi sempre il suo modo di approcciarsi, tranne nell'ultimo periodo, quando spruzzava finta indifferenza solo verso me mascherando il tutto con ‘è una giornata storta’, 'non è vero che ti evito’ e sciocchezze del genere. Io sapevo, o meglio lo sentivo il suo cambiamento improvviso, un po’ come quando sei in giro e da un momento all'altro percepisci un profumo che sovrasta gli altri, che senti maggiormente, ecco, il suo cambiamento lo sentivo proprio così. Avevo paura di lasciarmi quel periodo alle spalle e tutt'ora adesso ne ho, lo conservo gelosamente nell'armadio dei ricordi come una delle cose più care che ho. Adesso quando i nostri sguardi si incrociano, rivivo ogni istante passato insieme e non posso far altro che sorridere malinconica mentre lui, con la sua finta indifferenza cerca di non far trapelare alcuna emozione, cosa siamo adesso? Siamo come degli sconosciuti con dei ricordi in comune, persone che precedentemente erano qualcosa e che adesso si aggrappano a ciò che resta dei ricordi, nonostante ci facciamo sorridere, ci provocano anche un dolore immenso. Sta arrivando il Natale e con lui gli svariati ricordi che mi restano di noi: quando mi portava all'unica piccola ed affollata pista di pattinaggio sul ghiaccio la domenica pomeriggio, i sabato sera passati al nostro ritrovo in compagnia di quei pochi amici e di quel grande divano di bianca pelle sintetica che ha funto da base per ciò che adesso non è più nulla ma una volta aveva l'intero mondo a giragli attorno. Quell'anno nevicò tantissimo e dalle mie parti è considerato un evento raro, noi la sera precedente la passammo a girovagare tra i negozi del centro commerciale mano nella mano a cercare regali per gli amici, prendemmo dei libri e qualche piccolo peluche e proprio quando avevamo intenzione di andar via vedemmo loro, due piccoli anelli in argento posti su di una mensola in vetrina assieme ad altri orologi. Erano semplicemente perfette, allo stesso tempo ci voltammo ed eravamo lì a pochi centimetri di distanza e senza proferire una parola, già sapevamo cosa farne. Non aspettammo fino a Natale per scambiarci gli anelli ma lo facemmo all'istante perché lui aveva il costante bisogno di sapere che nessuno mi si sarebbe avvicinato ed io non potevo non prenderlo in giro ogniqualvolta facesse il geloso, iniziava pronunciando cose senza senso e continuava a stregarsi le mani in continuazione spesso sembrando un cavernicolo intento ad accendere un fuoco. Questi strambi momenti mi fanno ridere ed allo stesso tempo piangere a dirotto. Per quanto cerchi di mascherare il tutto, mi manca davvero tanto, mi manca il suo tifo durante le partite, i suoi grandi abbracci improvvisi ch d'inverno scioglievano i ghiacci dei nostri rancori e d'estate ne bruciavano i motivi, dire che mi manca è dire poco in effetti, magari a lui non manco, ma il mio ricordo lo tormenta, perché avere gli stessi amici, frequentare gli stessi posti e vivere in un piccolo quartiere dove le voci e le falsità girano rapidamente, non aiuta. Cosa non aiuta? Non aiuta a rassegnarsi, ed io ancora un po’ ci credo, ma sembra essere tutto inutile… Le sue ultime parole le ricordo bene 'Rovini sempre tutto’, mi disse con tutto il disprezzo e la rabbia che una sola persona è in grado di provare e non si rifaceva alla fine di ciò che noi eravamo, ma al fatto che io da brava ragazza educata e simpatica, avevo la stima di così tante ragazze che smontarono le sue idee di provocarmi, di farmi notare che senza me, ci sa stare benissimo. Ciò che rendeva inverosimile la situazione era proprio il suo indossare la fedina nonostante non stessimo più insieme, nonostante ammettesse al gruppo di non voler avere più nulla a che fare con me, a qualche amico diceva che infondo un po’ gli mancavano ma non aveva nessuna intenzione di ammetterlo. Io ero semplicemente stanca di rincorrerlo a vuoto, avrei passato la vita a corrergli dietro se solo ne fosse valsa davvero la pena. Siamo stati l'uno il completamento dell'altro ma le cose belle, è risaputo, sono destinate a finire come un fiore lo è ad appassire e se noi tutti pensassimo alla condizione che esso appassirà, non avremo mai gli occhi giusti per apprezzarne forma e colore. Secondo me, la paura di amare è proprio questa, non lasciare che le cose avvengano naturalmente, ma restare fin troppo tempo a meditare sulle conseguenze. Cari ragazzi e ragazze, quante volte avete rinunciato a lottare perché 'tropo faticoso’, quante volte avete permesso alla vostra testa di razionalizzare le decisioni prese con il cuore? Basta! Smettetela subito ed iniziate a vivere, nonostante le incertezze, le insicurezze, eliminate dal vostro bagaglio lessicale parole come 'forse’, 'non lo so’ e provateci davvero, credeteci invio che fate, cominciate a dare alle parole il giusto peso, rendetevi responsabili. La paura è una condizione che ci auto imponiamo quando non sappiamo spiegarci reazioni o pregiudizi verso qualcuno o qualcosa, la così detta 'paura di amare’, siamo noi a crearla pensando troppo alle conseguenze dell'affezionarsi in modo esagerato ad una persona; dovremmo provare un po’ ogni giorno, a scacciare via questi stupidi pensieri, affinché diventino parte dei vecchi noi stessi, perché si, bisogna sempre essere in fase di rinascita, non per terze parti, ma sempre e soltanto per noi stessi. Con le mie parole volevo spiegare quanto il rischio di scottarsi amando qualcuno è alto ma che ne vale davvero la pena se le due parti sono determinate a lottare, ma ci sono anche delle conseguenze, ed io le ho subite tutte, ed ancora adesso provo a liberarmene senza successo. Viviate privi di paura e con la forza di sopportare le conseguenze delle proprie azioni senza abbattersi troppo. -Ellis ( via @tellmealwaysthetruth )
Tumblr media Tumblr media
0 notes