#non è davvero giá novembre
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blondemushroom · 2 months ago
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ricapitolazione di un anno disordinato
Gennaio
Ho passato la notte tra il 31 dicembre 2017 e il 1 gennaio 2018 a girarmi cannoni sul balcone di casa. Chi fuma a capodanno fuma tutto l'anno? Non è andata esattamente cosí.
Febbraio
Ho visto la mia prima neve, ho fumato la mia prima cannetta sotto la neve. Mese anonimo, nulla di particolare.
Marzo-Aprile-Maggio
Mesi stranissimi, cloaca di emozioni. I miei hanno scoperto che sono una drogata e per questo non volevano farmi andare a Lisbona. Alla fine ci sono andata lo stesso. Sembrava di essere stati catapultati in "Una serie di sfortunati eventi", è successo di tutto. Ho dormito abbracciata a Carmen, in 15 nella stessa stanza mentre aspettavamo Erica che tornasse dall'ospedale. Mi sono ubriacata di vino porto e sono arrivata alla conclusione che è meglio non fare certe stronzate se poi devono spogliarti, metterti il pigiama, struccarti, toglierti le lentine e controllarti quando fai pipí perchè rischi di cadere nella vasca da bagno. Tornassi indietro non lo rifarei.
Toccare con mano l'avvicinarsi dell'esame di stato si è rivelata un'esperienza mistica fatta di crisi di pianto, ansia, paranoia e ancora tanta ma tanta ansia (anche se, in cuor mio, sapevo come sarebbe andata a finire).
Giugno
Mese asfissiante. Non ho mai pianto cosí tanto. Credevo che, nonostante tutto, avrei ancora voluto bene ai miei compagni di classe e invece no. In ogni modo, l'ultimo giorno di scuola ho pianto come se non ci fosse un domani, mi dispiaceva troppo lasciare quella scuola, troppi ricordi.
Tante delusioni.
La notte prima degli esami è stata premonitrice. "Adesso capirai davvero chi sono i tuoi amici", mi dissero. La convinzione di saperlo giá mi scaldava il cuore.
Affrontare una cosa cosí grande (come mi sembrava l'esame di stato) senza mia madre mi ha fatto riscoprire quanto fossi forte ma ancora adesso sento una stretta al cuore ripensando a quei giorni passati in ospedale in attesa che mi facessero entrare per vederla. Il detto "gli amici si vedono nel momento del bisogno" è fottutamente vero, vero come non mai. Grazie.
Sui tabelloni fuori scuola vedo un 85. Non ci rimango male: è stato uno dei pochi voti sinceri.
Luglio
La speranza di andarmene da questo paese e di rivedere la mia amatissima Grecia è andata in frantumi. Gaeta, peró, mi ha consolata per un paio di giorni insieme a Carmen e i nostri interminabili caffè. Le canne, le ubriacate con Iole, cantare a squarciagola, ballare mi hanno rimessa in sesto.
Agosto
Ricordi molto confusi. Si è spezzato definitivamente il legame con la mia vecchia vita. Ho detto addio a tutto e a tutti ma la malinconia è ancora tanta.
Ho deciso cosa voglio fare da grande, non sono mai stata cosí fiera di me stessa.
Settembre
Si apre un nuovo capitolo: l'universitá. Cose confuse, troppe persone.
Ottobre
Mi sento felice, mi piace quello che sto studiando, ci sto andando in fissa. Svegliami alle 5:50 e aspettare 40 minuti alla metro di Piazza Garibaldi non mi dispiace. Amo la mia univeristá, amo quello che faccio.
Novembre
Un pó come ottobre anche se la stanchezza si fa sentire. Le mie giornate sono piene di persone: Carmen, Asia, Rosa, Salvatore, Fabio, Giovanni dello striscione, il prof De Giovanni, Scarfato, Alessandro, Ciro, 666 Sandro Staiano 666, le aule studio, Genny, il bar orchidea, luca, i treni, le metro, papá che mi aspetta alla stazione, Iole.
Crollo. L'occasione è stata la piú cretina: Francesco mi fa un regalo. Cosa ho fatto per meritarmelo? Sono in grado di affrontare giurisprudenza? Perchè mi sono iscritta qua se non sono nelle condizioni di affrontare una cosa del genere?
"...non c'è scritto sulla Costituzione che non ce la puoi fare..."
ce la faró.
Dicembre
Mese un pó moscio, passo il mio compleanno con le persone che amo. Forse sono felice, non lo so. C'è sempre qualcosa che mi rende triste. Sento sempre un vuoto dentro di me. Riusciró mai a colmarlo?
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