#no raga l'inizio
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Per favore quanto ci ho azzeccato
Leo Adriani si molla con Beatrice ma è il 2013:
#lui se fosse stato u adolescente nel 2013: SAI CHE NON LO CAPISCO DA QUANT'È CHE TI CONOSCO IO NON LO SO PIÙ ME NE ACCORGO DA COME TI FISSO#CHE NON MI BASTANO DROGHE PER TIRARMI SU NON MI BASTANO DONNE DI PIZZO PER NON BUTTARMI GIÙ NEL PRECIPIZIO#VOLANO GLI ANNI E GLI INSULTI OGNI VOLTA PENSIAMO CHE È L'ULTIMO E INVECE È L'INIZIO#no raga l'inizio#POSSO SPEGNERE LA LUCE POSSO CHIUDERE GLI OCCHI MA IN TESTA HO TE OGNI MINUTO DIECI RINTOCCHI MANTIDE MI MANDI GIÙ COME ATLANTIDE PRENDI IL#MIO CUORE IN MANO E CI GIOCHI UNO SGUARDO TUO È COME UN DESTRO DI ROCKY TUTTO QUESTO E NEMMENO MI TOCCHI#CHE È L'AMORE STESSO CHE CI SPARA IN PETTO IL CORPO OLTRE IL PARAPETTO SAREBBE CHE TI REGALO LA MIA VITA PER ME NON È SOLO ANDARE A LETTO#LUI PER CONVINCERTI CHE TI AVRÀ DETTO È LA SETTIMA MI CHIEDO SE FARÀ EFFETTO EMPATIA PURA NON ESISTE UN MODO CON CUI LA SI CURA LA PISTOLA#CARICA SENZA LA SICURA A CENTO ALL'ORA CONTRO IL MURO SENZA LA CINTURA#POTEVI AVERE CHIUNQUE MA TU HAI SCELTO ME ORA SONO URBICO E SONO LE 3 TI CHIAMO PERCHÉ TU SAI CHE SEI LA MIA BLUESKY#STANOTTE STO CON LEI MA TU SAI CHE SEI LA MIA BLUESKY#shake in tag
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mamma mia raga, ho già ritirato due ragazze su tre con corde nuove, tutte belle lisce, pulite, lucide, linde, oliate madonna sembra l'inizio di un film porno
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Ho freddo, mi fa male la pancia, ho l'umore sotto i piedi. La soluzione unica e inevitabile è guardare Moulin Rouge sotto le coperte in attesa che si compia il mio destino. Ossia innanzitutto che pubblichino i risultati e poi che uno scrittore squattrinato mi canti canzoni d'amore e sorvoliamo sulla tubercolosi perché no.
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Ciao raga piango non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli
Kousuke svegliati per favore, voglio il tuo redemption arc SUBITOOOO
Nelle copertine dei prossimi tre capitoli c'è solo lui, nel 210 sembra preoccupato, spero che Nol non sia mezzo morto, ma nel 211 guarda in basso con una faccia incazzata nera e quindi forse Nol gli sta parlando (?) ed è a posto, MA NEL 212--- COSA SUCCEDE. È FUORI ALL'APERTO E STA NEVICANDO e Kousuke sta... PIANGENDO?! Sembra arrabbiato, ma penso che le lucine agli angoli degli occhi siano lacrime. SPERO sia l'inizio del suo redemption arc. TI PREGO QUIMCHEE. TI PREGOOOO. Però è scazzato. Sta parlando da solo? O con Nol? O con qualcun altro? Non riesco ad aspettare, sono a tanto così 🤏 dal comprare i fast pass. MA DEVO RESISTERE. TRE SETTIMANE. SOLO TRE SETTIMANE.
ILY FP 209
vHowdy ho guys! Yet another post where I’ve basically taken my initial write up on reddit and edited it for additional thoughts/insight/changes in my thinking! Sorry to keep doing this but I feel like it’s the easiest way to do this, rather than just trying to write something new using all the points I’ve made before lol. That said, I still want to write up a post about how I’m viewing Alyssa and her sexuality (and how it relates to her need to fit in!) but I’m still struggling to figure out how to manage my time properly lately. ;A;
Anyway, this was SUCH an episode! Like, literally gave it 5 stars for everything that it contains, and if you guys have read my ILY Brainrot long enough, you know this was total catnip for me. Nol airing grievances, Kousuke’s insecurities being addressed, some interesting callbacks/parallels to an earlier scene that has constantly vexed me, and a whole lot of drama. This episode was worthy of a bag of popcorn, frankly! Let’s dive in!
Continua a leggere
#i love yoo#webtoon#kousuke hirahara#shin ae yoo#Nol#yeong gi hirahara#AAAAAAAAAAAAAAA#Sto diventando matta#🕯Manifesting Kousuke's redemption arc🕯#Mi sto cagando in mano#Ho paura per i prossimi capitoli
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Sono vittima delle farfalle. Adoro essere vittima delle farfalle. Raga questo forse è l'inizio di un nuovo inizio. Ma quanto è bello?
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Sono solita sdrammatizzare, fare sarcasmo, su qualsiasi cosa ma quello che sto osservando in questi giorni mi lascia attonita. Nel 2019, a Verona, si tiene un congresso sulla famiglia. Famiglia tradizionale però, attenzione. Che poi chi cazzo siete voi per definire cos'è e come deve essere una famiglia vorrei capirlo, ma probabilmente mai ci riuscirò. Questo congresso, tra i tanti argomenti provenienti dal medioevo, tratterà dell'aborto e dei diritti civili. Ah, quasi dimenticavo che a questo congresso oltre a gruppi omofobi, xenofobi e antiabortisti prenderanno parte anche alcuni polici italiani, tra cui il vostro vicepresidente del consiglio Matteo Salvini. Qualcosa da aggiungere? Io no, mi sembra che la gravità si descriva già da sé. Cerco sempre di informarmi su tutto, ma per non peccare nella mia ignoranza mi limiterò a parlare solo di quello che vivo da molto vicino: diritti civili. Nel 2016, dopo anni di battaglie anche da parte di altri politici e diatribe varie, è stata approvata la "legge Cirinnà". E raga, è stato come vincere il quinto mondiale di calcio, ma con la consapevolezza che quello sarebbe stato solo l'inizio, che di lavoro da fare ce ne stava ancora moltissimo. Tutto ciò ha portato a qualche cambiamento umano? No. Nel mio piccolo non vedo cambiamenti, solo altra merda. E in tutta onestà vedere queste discriminazioni a chi non fa niente di anormale ma ama solamente qualcuno che tra le gambe ha il suo stesso apparato genitale mi nausea. Mi sfinisce. Mi fa perdere totalmente la speranza, già personalmente molto poca, nelle persone e mi porta a desiderare solo un meteorite con le coordinate per la collisione verso la Terra. Con la consapevolezza che ogni individuo è autorizzato alla libertà di pensiero, i vostri pensieri e ideologie sono solo violenza. Violenza verso il prossimo, verso chi non è come voi o più semplicemente non condivide il vostro credo. Non sono qui a pretendere delle macchine volanti, il teletrasporto o altre tecnologie super avanzate. Pretendo solo il rispetto. Pretendo di poter amare quella persona con il mio stesso apparato genitale senza paura, senza rischiare di essere derisa, o peggio ancora, pestata. Prentendo di essere riconosciuta come un essere umano, non di essere additata come diversa perché desidero, esigo, avere una famiglia con quella persona con il mio stesso apparato genitale. Perché voi non siete nessuno per additare, per decidere cos'è e cosa non è normale. Come deve e non deve essere una famiglia. Il giusto e il sbagliato. Voi siete solo persone con ideologie deviate. Non riuscirete mai a fermare il "nostro" amore con la vostra immaginaria caccia alle streghe. Noi non siamo i diversi e non vogliamo essere i diversi, siete voi a definirci in questo modo. Mi sento basita e atterrita di fronte a tutto questo, ma non smetterò mai di lottare per i diritti che mi spettano e per i diritti che ogni essere umano di qualsiasi razza, religione e orientamento sessuale deve avere. E quante altre cose, non richieste ma sti cazzi, avrei da dire ma mi fermo qui. La mia pressione arteriosa potrebbe non reggere tutto questo nervosismo.
#congresso della famiglia#congresso delle famiglie#verona#matteo salvini#omofobia#aborto#diritti civili#diritti umani#omofobo#xenofobia#post personale
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Raga il 2022 palesemente l'inizio del mio villain arc
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Heh, nessuno ha chiesto il mio resoconto del concerto di ieri ma ve lo faccio lo stesso perché sono una rompiballe.
Io soffro molto di ansia generalizzata e ansia sociale, okay?, okay, quindi andare in posti affollati per me è .,,., difficile. Soprattutto posti affollati in cui la gente si muove/salta/urla/e così via. Però quando ho preso i biglietti a maggio ho pensato “se lo faccio per qualcuno, tanto vale che lo faccia per Ermal”.
Quindi il mio resoconto del concerto sarà molto intriso di come l'ho affrontato date queste circostanze.
In primis, uno shoutout a Radio 105 che ci ha ripetuto 15 volte che sponsorizzavano il concerto di Ermal. Non vi ascolterò mai più perché avete passato la Cintura 5 volte e mi avete interrotto Shawn Mendes. Vergogna. Also, shoutout perché invece del supporting act avevamo la radio. Direi …,., scelta valida?
Mentre il campo – è Castagneto Carducci, ci stanno campi di grano e pomodori – si riempiva, Ermal è uscito a fare un saluto dal palco – non so se lo faccia abitualmente, quindi riporto – con la sua maglietta verde militare un po' tutto giggl-y facendo correre la gente verso il palco stile bisonti nel Re Leone. Io in quel momento come Simba ma non importa.
Ha cominciato chiaramente con Non abbiamo armi. Era esausto e si vedeva ma è stato comunque perfetto. La giacca con le paillette arcobaleno era un ottima scelta per un concerto a Novembre. @Ermal ti prego ero pronta col tè freddo e i biscotti nel caso ad un certo punto ti sentissi male, mettiti una maglietta con le paillette se proprio proprio non ce la fai.
Ha ringraziato alla fine di tutte le canzoni.
Momenti che probabilmente non mi scorderò: - È vietato morire con quasi la Via Lattea che si vedeva nel cielo, più urlata che cantata, - “e a questa vita io gli voglio bene”, anche se ho passato due settimane buone in crisi depressiva perché stavo così in ansia per il concerto, a questa vita gli voglio bene pure io stronzolo, - quando ci ha fatto cantare l'inizio di Piccola anima prima che la rifacesse lui perché era stanco, - “le vostre inutili guerre DI MERDA”, - “ogni male è un bene quando serve”, si è cambiato la giacca per cantare Lettera a mio padre e si è messo quella con le ali, - “non mi avete fatto niente, non avete avuto niente”, - Il vento della vita che rimane una delle mie preferite, - “ogni dolore ti è servito e non lo sai, a costruire il tuo sorriso, quel bel sorriso che adesso hai”
Il clown è straziante
Ha fatto le ultime due canzoni appeso all'asta del microfono perché si reggeva a malapena in piedi
non so chi ha dato il permesso a quest'uomo di cantare Mi salvi chi può live tbh, fermatelo
Ermal si prenderebbe una pallottola per tutti i membri della band (tranne forse Vige perché almeno vincerebbe la competizione di tuffi)
andare ad un concerto di Ermal è catartico
verso ¾ di concerto ho smesso di sentirmi come se fossi sul punto di morire; se avete mai provato questa sensazione – è una bella sensazione
“queste due ore non ve le ridà nessuno, quindi grazie per averle passate con me”
Ermal vuole prendere tutto il bello che vede nel mondo, metterlo nelle sue canzoni e poi dirvi “guardate quanta cazzo di bellezza c'è” e lasciarvela dentro
mi sono fatta il concerto aggrappata alla sedia perché tutte quelle persone in piedi e i rumori e le luci mi stavano sopraffacendo il 90% del tempo, però ho sentito lo stesso
credo che il suo fosse l'unico concerto che mi sarei potuta fare come primo concerto dall'Ansia™
RAGA ERMAL È SMOL nessuno mi aveva avvertito
final shoutout a mia sorella minore che mi ha fatto da babysitter senza sapere una parola di una canzone ed ha assunto subito la faccia e la postura di padre al concerto della figlia appena ha poggiato il culo sulla sedia
the true hero
passo e chiudo
#ermal meta#ah ha cantato liberOOOO come se ne andasse della sua vita#per la parte#metamoro#ermal meta castagneto carducci
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che gran compleanno raga ed è solo l'inizio perché mi autocelebrerò almeno fino a sabato
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Raga, questo è l'inizio di una piccola grande serie di tributi verso @mortebianca0000 e la sua grande serie di creepypasta. Le tavole della creepypasta (seconda slide) sono sono state fatte in origine da @genjisticoproductions che apprezzo molto e che ringrazio, io le ho solo riportate su carta. #mortebianca #mortebianca0000 #creepypasta https://www.instagram.com/p/CdRNxWgAI1L/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Wóah
Dopo aver speso in un regalo (una felpa strafiga però raga) tutto quello che doveva essere il mio abbonamento del treno di gennaio, e dopo essermi accorta di aver molto intelligentemente buttato lo scontrino, m'è preso il panico, ma di quello serio, di aver clamorosamente sbagliato taglia.
Adesso (quindi circa quattro giorni dopo l'inizio del tutto) ho ricevuto la sua foto con la felpa perfetta addosso e sto provando un sollievo che nemmeno quella volta dopo essere atterrata sana e salva dal mio primo viaggio in aereo, e quella volta, per intenderci, ero convinta (ma proprio convinta) che sarei morta (ma morta seria eh)
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Però che emozione quando il mio filarino di turno mi regalava i mix in cassetta con i disegnini sulla copertina. Ore e ore con il walkman, che capivi che finivano le batterie perché andavano al rallentatore ed era tutto un ouuuuuuaaaaaooouuu... per le robe più recenti, se non c'era qualcuno che ti copiava la cassetta originale, aspettavamo alla radio, con la cassetta da riciclare per la millesima volta, per scattare con il rec quando partiva la canzone che ti piaceva (e quindi non avevi mai né l'inizio né la fine).
Il videoregistratore invece entrò tardissimo a casa mia, ma divenne subito mio esclusivo appannaggio e credo di avere ancora da qualche parte tutte le prime 6 stagioni di Buffy. La settima me la sono spoilerata dagli script online prima che andasse in onda, salvando le pagine per non occupare la linea telefonica.
No raga, non rimpiango nulla XD
Tema in classe a sorpresa: parla degli anni ‘80
Gli anni ‘80 sono belli solo per chi c’è nato per un soffio o per i cinni i cui genitori ci moroseggiavano, sennò gli anni ‘80 facevano davvero cagare in maniera emorragica.
Intanto negli anni ‘80 non c’era internet e con questo potrei concludere il tema esigendo pure un bel voto ma invece voglio comunicare e far comprendere a tutte queste nuove generazioni la fortuna sfacciata che stanno avendo.
Intanto per guardare qualcosa di divertente c’era solo la tivù (uno dei pochi svaghi) mapperò dovevi avere IL GIORNALE DELLA TELEVISIONE sennò col cazzo che beccavi il giusto programma al giusto orario; l’alternativa era IL TELEVIDEO cioè una specie di internet antelitteram a 8 bit in cui tramite telecomando potevi navigare in maniera faticosissima in pagine a quattro colori e controllare gli orari dei cartoni animati. Forse e se avevi il televisore predisposto. Indovinate chi era povero, sfortunato e con un vecchio Nordmende a 16 canali.
Voi giovinastri moderni forse avete un po’ di ragione a lamentarvi se vostra madre vi dice di mettere in pausa il multiplayer di Call of Duty per andare a buttare via l’organico che puzza ma ricordate che io nel 1986 ho perso il combattimento tra Raoul e Ken perché mia madre ha fulminato il salvavita facendo cadere l’acqua del mocio sull’aspirapolvere e ho dovuto aspettare tre anni per poterlo rivedere.
I più ricchi avevano IL VIDEOREGISTRATORE con cui potevi VIDEOREGISTRARE i programmi preferiti, soprattutto i telefilm in cui vedevi la gente americana che andava nei negozi AD AFFITTARE I FILM ma col cazzo che in Italia c’erano e allora dovevi stare col telecomando in mano a mettere in pausa le pubblicità e avere un prodotto cinematografico finito che valeva la metà di un MPEG1 a 352x288 di risoluzione ma su un supporto di mezzo chilo.
Di sicuro c’era della bella musica ma i CD sono arrivati tardi e i dischi in vinile erano per i danarosi fidipà fidipù, quindi l’unica soluzione per ascoltare le ultime HIT PARADE era la musicassetta che al mercato mio padre comprò.
No, mio padre non comprava proprio nulla al mercato e questa definizione si riferisce alla modalità del file-sharing musicale degli anni ‘80: c’era il fidipà che comprava il vinile e lo duplicava su una costosa musicassetta Ferro-Cromo per la sua morosina dei quartieri bassi ma con le tette grosse, la quale si limonava di nascosto il tamarro dallo stereo a doppia piastra che a sua volta ne faceva venti copie su cassette da 45 minuti con una canzone troncata a metà alla fine del lato A per i suoi amici tamarri senza stereo a doppia piastra, ai quali i fratelli minori rubavano di nascosto lo stereo portatile con la cassetta dentro e con i loro amichetti se la ri-ri-duplicavano wireless mettendo i loro stereo vicini e sincronizzando il play e il rec, cercando di trattenere rutti e scorregge per tutto il tempo di duplicazione. Io ho ancora la cassetta di un gioco per il Commodore 64 su cui Madonna canta Like a Virgin con la voce di chi sta respingendo un branco di lupi mentre fa i gargarismi.
Sennò tenevi lo stereo davanti alla televisione sul canale di Videomusic (il nonno di MTV) col dito pronto sul REC e speravi che tuo nonno non bestemmiasse mentre finalmente mandavano Last Christmas, canzone standard per limonarti la tettona col gioco della bottiglia (mai vista la tettona, mai vista la bottiglia, solo il parapiglia.).
Voi giuovini d’oggi, poi, avete gli smarfoni con la bibloteca di Alessandria dentro e siete interconessi 48 ore su 24 mentre negli anni ‘80 dovevi stare accanto al telefono, rispondere evitando profanità perché magari non aveva chiamato il bro ma l’amica isterica di mamma e soprattutto, una volta fuori di casa senza adeguate teste di ponte e rendez vous precisi, dovevi immaginare chi stesse facendo cosa e in particolare dove, sennò eri tagliato fuori da tutto. Tranne che per tua mamma, con la quale dovevi stabilire una forzata connessione telepatica di stretto controllo, pena il punitivo permaban dalla società esterna.
Le girelle forse erano più grosse ma le bottiglie erano di vetro e andavano pure restituite, quindi erano sei rampe di scale X2. Le sale giochi fumose e rumorose e quello che per voi oggi è retrogaming, per noi allora era una questione di vita o di morte a 200 lire per volta, senza codici, walkthrough o tutorial su youtube. Nel Ciao ci andava la miscela – 1000 lire al 2%, grazie! – e con gli occhi dell’anima posso rivedere lo sguardo di compassione del benzinaio ma se ignoravi la levettina della riserva ti facevi tipo Forte dei Marmi-Viareggio pedalando. I primi fast food con gli anatemi di tutti gli improvvisati nutrizionisti, la bomba atomica dei comunisti sulla testa ma tanto c’era Rambo, le catene di S.Antonio sulle mille lire, le Fruittelle in kevlar e i giornaletti porno con le pagine appiccicate.
Eravamo più puri? Avevamo il mondo nelle nostre mani? I nostri sogni erano migliori?
Non avevamo internet e con ciò la questione è chiusa.
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