#mariolina venezia
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stilouniverse · 2 years ago
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Mariolina Venezia “Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni”, presentazione
Mariolina Venezia “Ecchecavolo. Il mondo secondo Imma Tataranni”, presentazione
In questa raccolta di leggi immaginarie, decreti e piccoli editti, architettati mentre fa la fila alla posta o risolve un caso, la Piemme piú chiacchierata di tutto il Centro Sud esprime la sua visione del mondo. Non com’è, naturalmente, ma come dovrebbe essere. Almeno secondo lei. (dal Catalogo Einaudi) Chi volesse godere appieno delle “leggi” elaborate da Immacolata Tataranni, detta Imma, per…
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Le parole non bastano, libri in dialogo con la musica
Torna ‘Le parole non bastano’, libri in dialogo con la musica al Teatro Palladium della Garbatella, a Roma, che festeggia vent’anni. Cinque appuntamenti dal 26 gennaio per il format, giunto alla sua terza edizione, a cura di Luca Aversano e Mariolina Venezia. Nato con l’intento di far incontrare musica e letteratura, ‘Le parole non bastano’ porta “in scena” romanzi e opere di fiction dove…
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Romanzi, racconti e storie da vedere sullo schermo
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Riprende la rubrica di consigli di lettura (e non solo): una piccola selezione da opere recenti o appena ristampate, insieme a uno sguardo sul passato.
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Tra i numerosi gialli pubblicati (è proprio un periodo fortunato per questo colore), vogliamo ricordarne alcuni.
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Dopo Flora, Alessandro Robecchi è da poco uscito con l’ultima avventura della banda Sistemi Integrati, capitanata dal seducente Carlo Monterossi (magnificamente interpretato da Fabrizio Bentivoglio nella serie televisiva): Una piccola questione di cuore. L’amore a tutti i livelli, romantico o autodistruttivo, è il vero protagonista di questa detective story: Si insinua tra i poliziotti incaricati delle indagini, coinvolge grandi boss della mala, normalmente privi di sentimenti umani, giovani intellettuali della Milano bene, irresistibili femmes fatales. Robecchi è sempre maestro nel gestire la tensione e nel mantenere viva l’attenzione del lettore fino all’ultima riga. 
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Accattivante fin dal titolo, Sono felice, dove ho sbagliato?, l’ultima attesissima fatica di Diego De Silva ci propone di nuovo l’ironico avvocato ‘d’insuccesso’ Vincenzo Malinconico, ormai alla sesta causa persa, almeno letterariamente parlando. La novità assoluta è che da questi thriller forensi la Rai ha tratto una fiction in cui il protagonista è interpretato da Massimiliano Gallo, che abbiamo avuto il piacere di ammirare come marito di Imma Tataranni nella serie omonima creata da Mariolina Venezia. In questo caso Malinconico difende gli indifendibili diritti di un gruppo, coalizzato in una class action, di Impantanati che pretendono di intentare causa in nome del loro amore perduto. Se questo fosse possibile, non basterebbero tutti i tribunali del mondo per ospitare i processi di chi si sente defraudato in campo sentimentale, eppure il Nostro, tenendo fede al suo profilo di soggetto atipico e difficile da inquadrare, si sobbarca l’immane impresa. “Fra risate, battibecchi, colpi di scena e ordinarie drammaturgie familiari, Malinconico riuscirà ad articolare una stralunata difesa”. 
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Anche per la tassista-detective Debora Camilli, che alla sua quarta avventura si è ormai guadagnata l’affetto di molti lettori, è in preparazione una fiction televisiva. Uscita dalla penna esperta di Nora Venturini, regista teatrale, sceneggiatrice e scrittrice (nonché moglie del fascinoso Giulio Scarpati), la giovane, intraprendente protagonista, che non ha potuto realizzare il sogno di entrare in polizia, ma conserva lo spirito del piedipiatti, pare destinata a trovarsi coinvolta in misteriosi omicidi: un po’ come la profezia che si auto-adempie… Dopo L’ora di punta, Lupo mangia cane e Buio in sala, è appena uscito Paesaggio con ombre, dove lo sfondo è quello incantatore del Lungotevere Flaminio, dalle cui acque è stato ripescato un cadavere privo di documenti. Anche in questa puntata la strana coppia composta da Camilla e dall’anti-divo commissario capo Edoardo Raggio porterà felicemente a termine il caso. 
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Passando alla narrativa, La grande Zelda (2022) di Pier Luigi Razzano non è una biografia, ma un romanzo, in cui la protagonista racconta in prima persona la sua storia: un ritratto che ci svela la sua complessa personalità, la creatività messa in ombra dal successo del celebre marito, le passioni trascurate (il ballo, la scrittura, la pittura). Delle opere (lettere, racconti composti a quattro mani insieme al marito e il romanzo Lasciami l’ultimo valzer) potete trovare ampia scelta nel nostro catalogo. Ricordiamo anche che la “piccola compagnia della magnolia” presenterà, per il 28-29-30 ottobre, uno spettacolo sulla straordinaria figura di Zelda Fitzgerald (Teatro Linguaggicreativi). 
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Per par condicio, avendo parlato di Zelda, non possiamo trascurare il suo augusto consorte citando i Racconti dell’età del jazz, ambientati nei Roaring Twenties, i Ruggenti Anni Venti che, secondo Fernanda Pivano, furono “il decennio di tutte le proteste e di tutte le rivolte, delle utopie più ottimistiche e delle delusioni più spietate”. Di queste undici short stories, che potrebbero essere usate come modello per gli studenti dei corsi di scrittura, ricordiamo Il curioso caso di Benjamin Button, da cui è stato tratto un film; Il diamante grosso come il Ritz, racconto grottesco e simbolico di denuncia sociale; il suggestivo e notturno Tarquinio di Cheapside, da cui stralciamo questo paragrafo:
Non era roba per la ronda: quella notte Satana era in libertà, e a Satana somigliava l’uomo che si intravedeva per primo davanti, calcagno sul cancello, ginocchio sopra la recinzione. Era anche evidente che il nemico si aggirava vicino a casa, o almeno in quella zona di Londra consacrata ai suoi desideri più volgari, perché la via si restringeva come una strada in un quadro e le case si serravano sempre di più le une sulle altre, chiudendosi in un’imboscata naturale adatta al delitto e alla sua teatrale sorella, la morte violenta.
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Piccoli capolavori sono gli inediti pubblicati nel 2017 in Per te morirei: diciotto racconti, presentati ognuno da un breve cappello che ne ripercorre le vicissitudini editoriali. Contengono tutta l’America di Fitzgerald: la guerra civile, l’amata New York, il mondo del cinema e quello dell’editoria (su questo argomento il racconto d’apertura Il «pagherò» è davvero esilarante), l’ambiente dei ricchi qual era – e non è più stato – negli anni Venti e quello dei poveri della Grande Depressione. Il tutto in uno stile unico, incisivo, scattante, con calibratissime, sorprendenti, ironiche metafore. Pura maestria letteraria. 
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Vogliamo ricordare brevemente Gianni Celati, che ci ha lasciato all’inizio di quest’anno: grande scrittore, critico, traduttore (da segnalare la sua versione dell’Ulisse di Joyce, del 2013), professore di Letteratura anglo-americana (tra i suoi allievi Pier Vittorio Tondelli), nonché appassionato viaggiatore (durante il suo lungo soggiorno in Tunisia imparò la lingua araba). Il testo che consigliamo è quello dei Meridiani di Mondadori, Romanzi, cronache e racconti, che offre un ampio spettro dei suoi lavori e una vasta possibilità di scelta. I lettori lombardi (Celati era nato a Sondrio) riconosceranno nel suo stile lento e pacato, nelle descrizioni di paesaggi, nei diari di viaggio il familiare aspetto della pianura padana, come nella raccolta Narratori delle pianure, che spesso riporta storie tramandate oralmente, ammantate di uno stralunato stile fiabesco: si va dalla vicenda del radioamatore di Gallarate che si reca in una sperduta isola della Scozia (L’isola in mezzo all’Atlantico), alla ragazza giapponese del racconto omonimo che non può vivere senza consultare ogni settimana il suo signist o consigliere zodiacale, al barbiere con problemi esistenziali (Vivenza d’un barbiere dopo la morte). Scrittore che sa accontentare tutti i gusti, un vero “classico contemporaneo” secondo la definizione di Marco Belpoliti.
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Facendo un passo indietro nel tempo, un best seller ingiustamente dimenticato è Il verdetto, di Barry Reed (1980), da cui Sidney Lumet ha tratto nel 1982 un favoloso film con Paul Newman, Charlotte Rampling e James Mason. Si tratta di un legal drama (l’autore era egli stesso avvocato), che ricorda altre storie del genere (come quelle raccontate nei film La giuria, Erin Brockovich, Rain man), che descrivono la resistenza folle e disperata di piccoli onesti individui in lotta contro enti potenti (grandi compagnie di assicurazione, grandi studi legali, grandi aziende), armati soltanto della più ostinata cocciutaggine e della forza derivata da un profondo senso di giustizia. Una raccomandazione: fate attenzione, se lo leggete sui mezzi, perché ne sarete così coinvolti da rischiare di mancare la vostra fermata! 
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Agli amanti del pantagruelico investigatore Nero Wolfe proponiamo, nel caso in cui a qualche fortunato fosse sfuggito, Champagne per uno, un giallo spumeggiante per alleggerire lo spirito dei nostri affezionati lettori in questi tempi agitati. Se una donna dalla psiche palesemente fragile, che viaggia con una fiala di cianuro nella borsetta e proclama a gran voce di essere stanca di vivere, muore all’improvviso dopo aver bevuto una coppa di champagne, nessuno si sogna neppure lontanamente di sospettare un omicidio. Nessuno tranne il sagace Archie Goodwin e il suo ‘planisferico’ datore di lavoro. Una lettura d’evasione, ma di eccellente fattura.
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Ancora per gli amanti del giallo classico, è appena stata pubblicata una corposa edizione dei racconti e dei radiodrammi di Ellery Queen a cura di Carlo Lucarelli. Il volume non ha pretesa di esaustività, obiettivo quasi impossibile data la vastità della produzione del dinamico duo di cugini, ma nutre l’ambizione di aver raggiunto il massimo livello di ampiezza possibile (c’è anche un racconto che non era mai stato pubblicato in Italia). Gli unici gialli che si rivolgono direttamente al lettore, per sfidarlo a svelare il mistero, dopo che gli sono stati forniti tutti gli elementi chiave per poterlo dipanare: così faceva anche il mitico Jim Hutton (padre del talentuoso Timothy, che ha interpretato anche Archie Goodwin, forse in competizione con il padre) nella favolosa serie degli anni Settanta.
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gonzabasta · 3 years ago
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lapersonadellibro · 4 years ago
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"Quando la vita viene a riscuotere, nessuno si può tirare indietro"
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topaudiobooksit · 3 years ago
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Come piante tra i sassi: Imma Tataranni e la storia sepolta - Mariolina Venezia https://ift.tt/bakm8rB
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lemiefollie · 3 years ago
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MI PIACEVA RITROVARE IL SAPORE DEL MIO CORPO NELLA SUA BOCCA, DOPO CHE LUI MI AVEVA LECCATA E AMATA A LUNGO ... ERA IL SAPORE TANTO A LUNGO RICERCATO, SENZA MAI TROVARLO ... AVVOLGENTE E ADORABILE.
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Mariolina Venezia®
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abatelunare · 5 years ago
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Si sentiva come quei personaggi dei cartoni animati che camminano fino ad accorgersi del precipizio sotto i loro piedi.
Mariolina Venezia
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telodogratis · 2 years ago
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Imma Tataranni 3 ci sarà? Le indiscrezioni
Imma Tataranni 3 ci sarà? Le indiscrezioni
Il 13 ottobre è andata in onda l’ultima puntata stagionale della serie con Vanessa Scalera. Scopriamo se e quando ci sarà un… L’ultima puntata di “Imma Tataranni 2” è stata trasmessa da Rai 1 giovedì 13 ottobre. Un grande successo per la fiction tratta dalle storie di Mariolina Venezia. Dato il finale aperto della seconda stagione, un terzo… Read MoreTvToday
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Milano, 21esima edizione del Premio Cairo
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Milano, 21esima edizione del Premio Cairo. Grazie alla consolidata collaborazione tra Comune di Milano, Palazzo Reale e Cairo Editore, lunedì 10 ottobre Palazzo Reale, la prestigiosa sede espositiva dell'Amministrazione, ospiterà la 21esima edizione del Premio Cairo. L'evento di proclamazione dell'artista vincitore potrà essere seguito in streaming su corriere.it. Tutte le venti opere in concorso, insieme a quelle vincitrici delle precedenti edizioni e già entrate a far parte della Collezione Premio Cairo, saranno in mostra dall'11 al 16 ottobre nelle sale espositive del Palazzo in una mostra aperta gratuitamente al pubblico. Organizzato dal mensile Arte di Cairo Editore, il Premio è diretto da Michele Bonuomo e nasce nel 2000 con la volontà di sostenere i giovani artisti italiani e di far conoscere al pubblico nuovi protagonisti, nuove tendenze e nuovi linguaggi presenti nella ricerca d'arte contemporanea. In ventidue anni il Premio Cairo ha invitato 387 giovani artisti, compresi quelli selezionati per l'edizione 2022, oltre cinquanta hanno già esposto alla Biennale di Venezia e altri ancora a manifestazioni di grande rilevanza. All'artista autore dell'opera vincitrice verrà assegnato un premio di 25mila euro e l'opera, come sempre, entrerà a far parte della Collezione del Premio Cairo. I venti artisti selezionati dalla redazione di Arte per il 21° premio Cairo, sospeso due anni fa a causa della pandemia, sono Thomas Braida, Bros (Daniele Nicolosi), Elia Cantori, Linda Carrara, Giulia Cenci, Valentina De' Mathà, Luca Di Luzio, Federica Di Pietrantonio, Alice Faloretti, Bruno Fantelli, Andrea Fontanari, Gaia Fugazza, Alessandro Gerull, Corinna Gosmaro, Cecilia Granara, Giulio Malinverni, Jacopo Martinotti, Adinda-Putri Palma, Diego Scroppo, Marta Spagnoli. La prestigiosa giuria dell'edizione 2022 del Premio, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell'omonima Fondazione di Torino, è composta da: Luca Massimo Barbero, direttore Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini di Venezia; Mariolina Bassetti,Chairman Christie's Italia; Gabriella Belli, direttrice Fondazione MUVE - Musei Civici di Venezia; Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo nazionale dell'Arte Digitale di Milano; Lorenzo Giusti, direttore Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea (Gamec) di Bergamo; Andrea Viliani, direttore del Museo delle Civiltà di Roma; e dal maestro Emilio Isgrò, grandissimo protagonista dell'arte italiana sulla scena internazionale. L'intero percorso del Premio Cairo 2022, con novità e aggiornamenti fino alla proclamazione dei finalisti, e gli highlights della serata inaugurale saranno disponibili sulla pagina Instagram dedicata @premiocairo. Ulteriori informazioni sul premio e sulla sua storia si possono trovare sul sito premiocairo.com e palazzorealemilano.it.... Read the full article
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Ateneo in carcere, Siena inaugura con autrice Tataranni
Ci sarà anche Mariolina Venezia, autrice dei romanzi che hanno ispirato la serie televisiva ‘Imma Tataranni – Sostituto Procuratore’, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del Polo universitario penitenziario dei due Atenei di Siena il 18 dicembre alle 15 nella casa di reclusione di San Gimignano a Ranza. Venezia sarà l’ospite del primo degli incontri, programmati per il 2024,…
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I consigli dei bibliotecari...
Per la serie "anche i bibliotecari leggono", ecco alcune delle nostre letture in tempo di lock-down che vi consigliamo caldamente.
Bellissimi i due Simenon pubblicati da Adelphi nel 2020: I superstiti del Télémaque (abbiamo la versione MLOL, mentre quella cartacea è una vecchia edizione Mondadori) e Il signor Cardinaud. Molto diversi tra loro, il primo è un giallo in cui si improvvisa investigatore il fratello dell'accusato, ma la vicenda è resa più complessa dal rapporto con un passato oscuro e inquietante che ne fa un vero e proprio cold case. Il secondo libro tratta invece di un tradimento, ma anche in questo caso la trama è complicata da omicidi e avventure di varia malvivenza: sarà un'impresa titanica per il povero Signor Cardinaud dipanarne le fila. Per chi ama i racconti, la novità del 2020 è La linea del deserto (due titoli di questa raccolta sono stati anticipati in una "versione lock down" dal titolo Un delitto in Gabon, in formato MLOL): come sempre avventura, paesaggi esotici, divertimento assicurati.
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Se vi siete persi le uscite del 2019, eccole: Marie la strabica e Il sospettato, in cui Simenon, da consumato autore, traccia ritratti di vividi personaggi con poche pennellate, e le raccolte di racconti La cattiva stella e Il castello dell'arsenico.
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Per i fortunati che non lo avessero ancora letto nella vecchia edizione Mondadori (che lo ha stampato in varie collane), Sellerio ha appena ripubblicato quell'autentico capolavoro che è Il treno per Istanbul di Graham Greene. Un libro che possiede tutti gli ingredienti per piacere ad un pubblico eterogeneo: le vicende di personaggi tra i più disparati (uno scrittore di successo, una giornalista e la sua compagna, un assassino, un politico rivoluzionario, una giovane ballerina, un ricco mercante ebreo e molti altri), narrate in uno stile avvincente, si intrecciano, arricchendosi e complicandosi, a bordo dell'Orient Express, treno quanto mai evocativo di intramontabili successi letterari...
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È uno scrittore che andrebbe senz'altro riscoperto, anche perché molti sono gli adattamenti cinematografici dei suoi libri (Il terzo uomo con Orson Welles, Joseph Cotten e Alida Valli; Il nostro agente all'Avana con Alec Guinness; Il console onorario con Richard Gere; In viaggio con la zia con Maggie Smith, ma in tutto sono una cinquantina i film ispirati alle sue opere). Segnaliamo soltanto L'americano tranquillo, da cui è stato tratto un film (remake di una pellicola del 1948) nel 2002 con Michael Caine, godibile anche se non raggiunge le vette dell'originale, libro breve ma pregnante, il cui protagonista, sarcastico e disincantato giornalista di mezza età, ci guida tra le atrocità della guerra del Vietnam, le miserie umane, il tradimento e l'amore. Le vicende, inoltre, per quanto rocambolesche e avventurose, sono tratte dall'esperienza personale dello scrittore che ha avuto un'esistenza particolarmente intensa: giornalista, romanziere, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, critico letterario, inviato speciale in tempo di guerra, grande viaggiatore, agente segreto per il Servizio britannico. Anche i suoi legami amorosi furono piuttosto movimentati: il matrimonio con Vivien Dayrell-Browning durò tutta la vita, nonostante le numerose relazioni intrecciate da Greene, alcune delle quali suscitarono scandalo per le alte personalità coinvolte.
Restiamo in tema di spionaggio anche passando per la Sicilia dell'ultimo (ahinoi) Montalbano, Il cuoco dell'Alcyon, che non può deludere gli affezionati fans del celebre commissario di Vigàta. Definito "una Iliade di guai", il giallo intreccia vicende nostrane con interventi dell'FBI, tentativi di mobbing alternati a momenti di pura action, l'apparizione di un misterioso vascello fantasma con i meccanismi della commedia degli equivoci: mirabolante ed evocativo come il titolo.
Fantasmi anche nell'ultimo giallo di Mariolina Venezia, Via del riscatto, in cui il sostituto procuratore di Matera Imma Tataranni (magistralmente interpretata da Vanessa Scalera nella serie da poco trasmessa da Rai 1) dirige l'indagine, che si articola proprio tra i Sassi. Questa ambientazione dimostra una volta di più come sono proprio le storie radicate nel territorio quelle che riscuotono maggior successo per la loro autenticità e per la possibilità che offrono al lettore di riconoscersi e immedesimarsi. Un vero caratteraccio, la nostra Piemme, sia in famiglia sia in Procura, ma abile investigatrice, donna di spirito, nemica di ogni ipocrisia.
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Se non vi siete persi il primo giallo dedicato da Marco Malvaldi al grande gastronomo di Forlimpopoli Pellegrino Artusi, Odore di chiuso (nell'audiolibro il romanzo è letto da Alessandro Benvenuti, che interpreta anche uno dei "malefici" vecchietti del BarLume), sicuramente non vi sarete fatti sfuggire il secondo, uscito proprio quest'anno, ovvero Il borghese Pellegrino (prossimamente nelle biblioteche), di cui parla l'autore stesso in questa intervista. Si tratta di un giallo storico, ambientato in un castello della Maremma carducciana, nei pressi di Bolgheri, nel 1895. Il fine settimana in località amena è in realtà il pretesto per un incontro d'affari, che vede coinvolti il padrone di casa con famiglia e famuli, il celebre dottor Mantegazza, un fotografo, un fascinoso funzionario dell'Impero Ottomano, un politico, un banchiere, un assicuratore. Il delitto è di quelli "della camera chiusa", in perfetto stile Agatha Christie, con un tocco di fantasia tutta italiana.
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Ora che anche noi bibliotecari siamo tornati sui nostri scranni, vi aspettiamo per offrirvi (e ricevere!) sempre nuovi consigli bibliografici!
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gonzabasta · 5 years ago
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designme2011 · 5 years ago
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🌴Se per caso non avete avuto la possibilità di seguire la puntata d'esordio, non perdetevi stasera la seconda puntata di "Sostituto Procuratore": la nuova serie Rai con protagonista la #mesagnese Vanessa Scalera @scalera_vanessa @rai1official La prima puntata è andata in onda il 22 settembre con il 23,22% di share. Il ritrovamento del dito di una donna in mare interrompe la vacanza a Metaponto di Imma. La serie è tratta dai romanzi di Mariolina Venezia: Come piante tra i sassi, Maltempo, Rione Serra Venerdì. Imma Tataranni è un sostituto procuratore della Procura di Matera, che non passa di certo inosservata e non solo per i suoi gusti eccentrici nel vestirsi, ma semmai per il suo carattere: determinata, precisa, ostinata, pignola nei riguardi delle regole, diretta. Non ama i giri di parole, Imma va dritta al punto. Nella vita ha lottato per ottenere risultati, senza utilizzare “scorciatoie” e, proprio per questo, detesta chi usa questi mezzi per arrivare ad uno scopo. Imma si è sempre data un gran da fare, di famiglia molto umile, ha studiato al liceo classico di Matera dove andavano le figlie della borghesia e talvolta veniva discriminata per le sue umili origini. Nonostante tutto, Imma prosegue i suoi brillanti studi, ottenendo grandi risultati. Sarà un sostituto procuratore imparziale che lotta per ottenere la verità. Qualcuno ha parlato di Montalbano al femminile o peggio ancora "in gonnella", ma Imma ha caratteristiche decisamente nuove: Imma è una donna forte in mezzo un mondo maschile complicato, a cui tiene testa». Con questa fiction hanno voluto rappresentare il femminile fuori dagli stereotipi. E direi che una mesagnese è proprio la scelta giusta! 🌴 Mesagne Coming Soon • • • #visitmesagnecuordisalento #visitmesagne #mesagne #borghipiubelliditalia #altosalento #lacittadellamore #lacittadelcuore #designme #minuzzerie #immatataranni #immatatarannisostitutoprocuratore #vanessascalera #rai1official #fictionrai #rai1 #serierai #loveserie #francescoamato #serietv #serietvaddicted @cesarebocci @massimilianogallo_ @antoniogerardi_ @giuseppezeno @francescofoti1 @paolosassa @paolamarchesin.costumista (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/B2_xM4eicRQ/?igshid=9s83mxrfmot4
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freedomtripitaly · 5 years ago
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In onda su Rai 1, la serie tv “Imma Tataranni – Sostituto procuratore, ha un elemento essenziale della narrazione: l’ambientazione tutta italiana, nella bellissima terra di Matera. Le riprese sono iniziate il 6 novembre 2018, quando hanno trasformato piazza Vittorio Veneto nel set ideale, con tanto di luminarie della Madonna della Bruna. È stato persino montato un mercatino all’ingresso del Palombaro lungo, e la fontana vicino al monumento in ricordo dei caduti è stata sostituita da una grande aiuola. Matera Ph. Valerio Mei (123rf) Imma Tataranni non è un sostituto procuratore qualsiasi. È incorruttibile, implacabile, dissacrante, ma non le mancano l’ironia, la compassione, la tenerezza: la serie è tratta dai fortunati gialli di Mariolina Venezia, divertente e pungente ritratto dell’Italia di oggi. Ma Imma non puoi nemmeno non notarla per gli abiti maculati e iper colorati, per il passo deciso, per i suoi toni accesi: la vita non le ha regalato niente ed è per questo che non ama le scorciatoie e i privilegi. Vive a Matera: luogo arcaico rivolto al futuro, terra ricca di storie e cultura in parallelo con la vita della protagonista. Con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo nel cast, la fiction diretta da Francesco Amato è composta da sei puntate, con le prime riprese che hanno visto gli attori impegnati tra Metaponto e Matera per poi girare le scene finali a Roma. Metaponto sorge sulle rive del Mar Jonio ed è una delle città più floride e rappresentative della cultura greca, un ponte tra Italia e Oriente in cui oggi sono ancora vivi numerosi segni del passato. La piana dove si adagia abbraccia un lembo di terra delle spiagge ioniche lucane, a sud di Matera. Metaponto Ph. Francesco Zingaropoli (123rf) Matera, luogo in cui il sostituto procuratore vive e dove si snoda tutta la storia, resta una delle città più antiche del mondo, luogo di testimonianze e insediamenti umani a partire dal paleolitico. La città dei Sassi, sviluppatasi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia, e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali (il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano) è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993 dall’UNESCO. E, il 17 ottobre 2014, è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019. Camminare tra le sue vie è come fare un viaggio nel passato, in un grande museo a cielo aperto. Assaporare la storia tra i suoi sassi è come scoprire le tracce di un passato che ancora resiste, nelle abitazioni, nelle strade e nelle grotte. I vicoletti, le zone cavernose, le stradine bianche riarse dal sole dove si percepire il misticismo della città e la sua dolente bellezza abbracciano la storia di una donna che, nonostante tutto, prosegue verso un prossimo futuro lungo le vie della sua vita e del tribunale. Matera di notte Ph. jakobradlgruber (123rf) https://ift.tt/2nYPwGM La Basilicata della serie tv “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” In onda su Rai 1, la serie tv “Imma Tataranni – Sostituto procuratore, ha un elemento essenziale della narrazione: l’ambientazione tutta italiana, nella bellissima terra di Matera. Le riprese sono iniziate il 6 novembre 2018, quando hanno trasformato piazza Vittorio Veneto nel set ideale, con tanto di luminarie della Madonna della Bruna. È stato persino montato un mercatino all’ingresso del Palombaro lungo, e la fontana vicino al monumento in ricordo dei caduti è stata sostituita da una grande aiuola. Matera Ph. Valerio Mei (123rf) Imma Tataranni non è un sostituto procuratore qualsiasi. È incorruttibile, implacabile, dissacrante, ma non le mancano l’ironia, la compassione, la tenerezza: la serie è tratta dai fortunati gialli di Mariolina Venezia, divertente e pungente ritratto dell’Italia di oggi. Ma Imma non puoi nemmeno non notarla per gli abiti maculati e iper colorati, per il passo deciso, per i suoi toni accesi: la vita non le ha regalato niente ed è per questo che non ama le scorciatoie e i privilegi. Vive a Matera: luogo arcaico rivolto al futuro, terra ricca di storie e cultura in parallelo con la vita della protagonista. Con Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo nel cast, la fiction diretta da Francesco Amato è composta da sei puntate, con le prime riprese che hanno visto gli attori impegnati tra Metaponto e Matera per poi girare le scene finali a Roma. Metaponto sorge sulle rive del Mar Jonio ed è una delle città più floride e rappresentative della cultura greca, un ponte tra Italia e Oriente in cui oggi sono ancora vivi numerosi segni del passato. La piana dove si adagia abbraccia un lembo di terra delle spiagge ioniche lucane, a sud di Matera. Metaponto Ph. Francesco Zingaropoli (123rf) Matera, luogo in cui il sostituto procuratore vive e dove si snoda tutta la storia, resta una delle città più antiche del mondo, luogo di testimonianze e insediamenti umani a partire dal paleolitico. La città dei Sassi, sviluppatasi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia, e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali (il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano) è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993 dall’UNESCO. E, il 17 ottobre 2014, è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019. Camminare tra le sue vie è come fare un viaggio nel passato, in un grande museo a cielo aperto. Assaporare la storia tra i suoi sassi è come scoprire le tracce di un passato che ancora resiste, nelle abitazioni, nelle strade e nelle grotte. I vicoletti, le zone cavernose, le stradine bianche riarse dal sole dove si percepire il misticismo della città e la sua dolente bellezza abbracciano la storia di una donna che, nonostante tutto, prosegue verso un prossimo futuro lungo le vie della sua vita e del tribunale. Matera di notte Ph. jakobradlgruber (123rf) La città dei sassi, con la sua storia e la sua immensa bellezza, accompagna le sei puntate della serie tv in onda su Rai Uno.
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abatelunare · 5 years ago
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- Perché l'ingiustizia è come la muffa. Una punta, e ti rovina tutta la conserva.
Mariolina Venezia
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