#mannaggia oh
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i-am-a-polpetta · 2 years ago
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raga io lo dico, io credo proprio che mi sto innamorando davvero per la prima volta in vita mia.
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hercorrupterofwords · 6 months ago
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🌊🌛 - un'isola
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p-idiot · 5 months ago
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Men with grey hair... BUSTING CURRENTLYYYYY!!!
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omarfor-orchestra · 7 months ago
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Indovinate chi deve perdere 4 ore per andare in università perché ancora non ha ricevuto una risposta alla mail
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deathshallbenomore · 2 years ago
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io ancora perfettamente operativa a quest’ora blame it on sanremo and especially amadeus
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raccontidialiantis · 1 month ago
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La sposina
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Ma porca puttana! Fra tre ore mi devo sposare: Alberto probabilmente è in casa sua, fremente. E sicuramente, conoscendolo bene, lui è quasi sul punto di uscire per andare in chiesa, impaziente e trepidante. Perché si preoccupa sempre che tutto vada bene; è emotivo, il mio tesoro! Tutto è pronto, gli altri sono certamente già vestiti elegantissimi e tu invece poco fa... mi hai fatto fare peccato! Demonio mio adorato e segreto!
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Quando sei arrivato qui alle otto del mattino, con un durello per me irresistibile, nella mia mansardina di scapolotta, abbiamo scopato immediatamente appena t'ho aperto la porta. Io sotto l'asciugamano ero già completamente nuda dopo la doccia appena fatta. Profumavo di passione e bagnoschiuma. Sei impulsivo e non sai resistere all'aroma della mia passera e dei miei seni. M'hai appena detto un "ciao" e me l'hai infilato subito dentro. E io scema ad accoglierti senza fiatare.
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Come fosse il solito e segreto cornetto pomeridiano al mio uomo. Perché mi sei saltato addosso immediatamente come un toro infoiato. Ammetto: oh, quanto mi piace, 'sta cosa tua! Purtroppo dobbiamo sempre farlo velocemente e di nascosto. Grazie a Dio non ho sporcato il vestito nuziale, che è in salvo in camera mia. E poi tu sei anche il testimone di nozze dello sposo!
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Dovresti essere già lì, al suo fianco. Come fa un amico leale.Penso proprio che ora dovresti andare. Fra un'ora o giù di lì di sicuro mamma arriverà da casa sua, dopo essere passata dalla fioraia. E poi stanno pure per arrivare le mie damigelle, inclusa la mia amica parrucchiera.
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Che dovrà darmi la sistemata finale: tu qui saresti molto sospetto. Noi due da soli in casa mia. Un bel fico come te con la neo-sposa! Non si stuzzica una donna sensuale e calda come me. Ma tu lo sai e me lo fai apposta. Stronzo. Neanche oggi mi lasci in pace. Che bello! Conosci bene quanto mi piace prendere il tuo bel cazzone. Ovunque.
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E quanto adoro esserti sottomessa, in ginocchio di fronte al tuo uccello: mi piace saggiarne la consistenza, giocarci, annusarne l'odore e infine piegarmi a novanta perché tu, maschio impaziente di sborrarmi dentro, possa mettermelo in culo. Essendo consci entrambi di rendere il povero Alberto un grande e ramificato cornuto d.o.c. !
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Mannaggia la puttana: m'ero confessata ieri pomeriggio ed ero quindi monda da tutti i peccati, pronta per la cerimonia. Adesso chi ha il coraggio di confessarsi di nuovo, di dire al prete che mi sono appena fatta inculare da te e che ho scopato poco prima della cerimonia, per giunta col migliore amico dello sposo! Il giorno delle nozze! Non fa niente: non andrò di sicuro all'inferno per aver preso la comunione mentre sono in pieno peccato mortale da passione irrinunciabile.
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Del resto, di peccati mortali ho già l'anima bella piena. E Alberto ha più corna di un bue muschiato, per la maggior parte messe da te. E già che ci siamo, fatto trenta… vieni ancora un attimo qui da me: fammi vedere se t'è tornato già duro, che te lo succhio un po’ rapidamente. Col mio “tiraggio turbo”, come lo chiami tu. Mi devo saziare del tuo seme gustoso: si, proprio in questo sacro giorno!
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Ho bisogno delle tue proteine fresche, per affrontare questo passo impegnativo della mia vita. Mi viene sempre fame, dopo una sana scopata; tu lo sai bene, da anni. E poi… non ci posso fare niente se sei così sexy… non è colpa mia se tu sei per la mia mente così attraente. Costituisci per me una dolcissima, continua e irresistibile tentazione. Oooooh… Dai, veloce veloce che ti voglio ancora… Ho l'acquolina in bocca e in gola… dammi quel tuo bellissimo cazzo. Dai: sborra rapido ancora un po' per me. Ti scongiuro...
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RDA
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laferocia · 1 year ago
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For @exsqueezememacaroni Mike Patton in Florence
March 1st, 2002
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*Talking to his band mates* Cosa ne pensate di questi cazzo di fiorentini? // What do you think about these fucking Florentines?
Min 0:26: oh tu vuò fa l'americano, stai zitto// Oh you want to be americano, shut up ("Tu vuò fa l'americano" is a popular song by Renato Carosone; it's become a saying in Italy, sarcastically referring to those who want to be modern and cosmopolitan and renounce their origins).
Min 0:30: *Talking to the bassist, Kevin Rutmanis I guess* E tu cosa pensi di questi fiorentini? Eh, bassista un po' timidino? Eh? Oh, bello mio, vieni qua // And what do you think of these Florentines? Hey, you shy bassist, huh? Hey, my dear, come here.
After that sweet "bello mio" he called him "motherfucker", LOL. Kevin answered but I didn't get what he said.
Min 1:05: sapete cosa mi ha detto? 'Sto bono qua dice che voi non scopate! Che siete pezzi di ghiaccio! Da questo punto di vista, sono d'accordo. Oh, Firenze (bras d'honneur) ciao! Ciao Firenze! Come va? Eh? Volete scopa'? ("scopare" in italian, that clipping is taken from central Italian dialects) Eh? Volete scopa' stasera? Eh? Tutto a posto? // You know what he told me? This handsome guy here says you guys don't get laid! He says you're a bunch of icebergs! From that point of view, I agree. Oh, Florence (bras d'honneur), hello! Hello, Florence! How's it going? Huh? Do you wanna fuck? Huh? Do you wanna fuck tonight? Huh? Everything good?
Min 01:56: *To the band mates that were playing* Giù giù giù giù. // Turn it down.
Tutto a posto, Firenze? Siete contenti? *someone in the crowd said no* Dimmi perché? // Everything ok, Florence? Are you happy? *someone in the crowd said no* Tell me why?
Then they start clapping to the notes of Tarantella Napoletana.
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*Typical Italian gestures* Ahò! (This way of saying 'hey' screams Rome, LOL) Che cazzo volete? Ahò! 'Sti ragazzi oggi, ahò. Mannaggia. Senti, questo brano è per tutte le donne! Allora, sshhhhh! *to his band mate* anche tu! Anche tu bassista di merda! Questo qua pensa di essere, non so, il bassista dei *sorry I don't get what he said* Sssssh! Piano, piano, piano! Piano amico mio caro, piano! Piano, piano, piano! Uno, due, tre, quattro! // What the fuck do you guys want? Uh! These kids today, hey. Darn it. Listen, this song is for all the ladies! So, shhhhhh!
*to his band mate* You too! You crappy bassist! This guy thinks he's, I don't know, the bassist of *sorry I don't get what he said*. Sssssh! Lower, lower, lower! Lower, my dear friend, lower! Lower, lower, lower! One, two, three, four!
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blackghostm2o · 3 months ago
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I’ve returned with my shitty ramblings about PotO adaptations (unfortunately for all of you)
Today I bring to the table PotO 1983 :)
I’ve recently discovered it through a Reddit post and was curious.
A bit convoluted… Didn’t enjoy it a lot…Pretty boring, ngl.
Like ‘43 and ‘62 it has a man that gets burned by acid, here he was on a murdering spree after his wife (Helena) took her own life after being harshly criticised because of her singing. Like in ‘62 the Phantom (Shandor Corvin?) gets saved by a mute.
This version’s Christine is Italian and her name is Maria, she looks exactly like the phantom’s wife so he is obviously interested in her. At first I did like her character: her being snarky and dynamic (idk if it’s the right word) and I loved her being “It’s not easy singing while laying” (on why she didn’t sleep with man to get a good career) and I respect her for that, but then she just becomes a damsel in distress (like in ‘43 and ‘62) that is saved by a man, unlike her book counterpart that with her own actions wins her liberty and also Raoul and Daroga’s liberty. She gets saved by the director (he substitutes Raoul) in a pretty boring way: he compares the phantom’s note to the ones written by Corvin (pretty similar to ‘62 but there it’s with music), understands that the mf is still alive and goes “Well… He must be under the opera, lemme find the way to get inside” (btw it’s a bit better in ‘62, it feels like an actual search)
The Director (I don’t remember his name) is an asshole, I don’t like him. Idk how tf Maria and him hooked up, even after having sex he was a douchebag. He was obviously threatened by the Phantom, but the hilarious thing is how he did it: the Director was in the hot baths, it was dark but full of people, the Phantom comes there strangles him for a bit with his white scarf being “LeAvE hEr oR i’LL kILl yOu” and goes away. The people there are a bit confused, tho no one goes to help him… Bah
La Carlotta here has another name, here (like in many other adaptations) has a big ego, isn’t very good at her job and is annoying. The fun thing about her is her Italian, it’s broken (understandable didn’t expect something else), especially when she used “MANNAGGIA” after she got a death threat (in Italy mannaggia is usually used for minor inconveniences, not a DEATH THEAT LMFAO)
Highlight of this fucking movie is the UNMASKING!!! OHHH I FUCKING LOVED IT, I LOVE HOW IT IS PRETTY CLOSE TO ITS BOOK COUNTERPART!!! HIM ENRAGED BEING LIKE “YOU WANTED TO SEE!?! LOOK!!! LOOK AT ME!!! THIS IS NOT ANOTHER MASK!!! IT IS A GHOST THAT LOVES YOU!!!” (Pretty sure in the novel says corpse, tho I can’t check rn…) Ahh this is the only thing that saves this movie, I loved that scene on the novel and seeing it was great (obviously it’s not the exact same, Erik did also dig Christine’s nails on his own face and then cried, which is better in my humble opinion, but I digress). The makeup was ok. Him still having the corpse of his wife is strange af… How didn’t it decompose in 4 years??? Did he embalm her??? Eww… I don’t wanna know what he did with it before meeting Maria… Ah, btw… He dunks that corpse on the river to stop the search for Maria (did he really love his wife???)
Ah, the death of the owner of the opera makes no sense: the Phantom had captured him and was ready to torture him with a knife L, but let him go when he told that he would have left Maria sing as Margarethe and HE UNTIES HIM. THEN HE STILL GETS KILLED BY A FUCKING CROW AND THIS WAS CORVIN’S ACT OF REVENGE. HOW DO YOU EVEN DI THAT??? He could have had the pleasure of killing him himself slowly and painfully, but instead he decided to use a crow…
The ending sucks. He wants to drop the chandelier on the public and police officer during Faust (btw sang by la Carlotta), but the he swaps places with Maria and he’s “OH NO!!! MARIA!!!” (Not really) and falls with the chandelier and dies (Maria got saved by that director)
I don’t like the mask’s design, especially the pink one… It gives me the chills (so it does its job well). Both are pretty basic, they are meh… Nothing particular just a face.
The phantom doesn’t sing, his voice is like the one of a chain smoker lol. Obviously no Angel of Music stuff.
The Phantom’s note is boring af “SwANs SiNg BeFoRe tHey DiE, sO [Insert “Carlotta’s” name] BeFoRe ShE SiNGs.” Boring! Be more sassy, like Leroux!Erik !!!
It’s 1:20 am G’night (I’ll draw this phantom when I can)
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(I fucking hate this mask, it’s too human like… Uncanny valley ahh mask)
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daniela--anna · 4 months ago
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Mannaggia oh ... con sto caldo ciò 'na sete...😂
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sweetortellina · 1 year ago
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Mannaggia oh che bella che sei!😩
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lettersfrombeyondthegrave · 2 months ago
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When the women and men of the partisan groups were setting bombs in street cities to blow up the Nazis in Italy oh national heroes,
but when it stops being your sweet sweet country being occupied by the Germans (which we started the war being allied with) and it's somewhere in the icky yucky middle east
where an illegitimate state is committing a genocide, suddenly! the situation is tragically complicated, and each side has its reasons or if you're more overtly racist you just
Just momentarily forget your antisemitism because mannaggia they might be Jews but at least they're taking care of those Muslim terrorists
So you'll drink your glass of beer at the bar, nonchalantly talking about how good it is that isr4el is killing those terrorist- you never refer them as actual people, of course- and get your chest all big and proud if someone plays Bella ciao and then go fucking vote a random right wing party like the hypocrite that you are
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wolfsvbane · 3 months ago
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Quando quella con cui volevi andare esclusivamente a letto perché priva di un qualsiasi tipo di personalità e attrattiva ti dice che tra di voi non può esserci nulla e tu devi pure fare quello dispiaciuto per reggere la farsa, tipo "oh no....peccato...mannaggia, ci speravo proprio" per lasciarle il falso potere della scelta e non ferirla con la cruda realtà. It's a full time job
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r-roiben-r-blog · 3 months ago
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Due
«Fermo lì!» abbaia Hutch. Assottiglia le palpebre. «Ohi! Tu non sei mica un animale» si sorprende, fissando la figura in ombra che, per quanto scura, ha comunque la forma di un essere umano, uno di piccola taglia. «Allora? Chi diavolo sei, eh?» sbotta, piuttosto irritato all’idea di non poterselo mangiare com’era originariamente nei suoi progetti iniziali.
Purtroppo per lui e per le sue futili speranze, la sua preda non apre bocca, si limita a fissarlo di rimando. Li vede, i suoi occhietti che brillano nel buio come quelli dei gatti. Solo che quello lì non è un gatto, è una persona. Un qualcuno che gli ha scroccato le provviste delle ultime due settimane, mannaggia a lui!
«Si può sapere perché sei sempre in casa mia? La dispensa non è la tua, sai. Non puoi mangiarti le provviste anche degli altri, ogni tanto?» lamenta.
Di nuovo non ottiene uno straccio di risposta. Il ladro di cibo si limita a tenerlo sotto tiro con lo sguardo, senza muovere un muscolo. Hutch, stufo di quel tira e molla, fa un passo avanti, e allora sì che il ladro si muove, balzando indietro e facendo venire un soprassalto di sorpresa al padrone di casa.
«Ah, ma allora sei vivo, eh? Perché non dici niente? Troppa fifa?» lo punzecchia, sperando di prenderlo in fallo.
Così non è, per sua somma disperazione, allora prova un altro passo avanti. Magari lo può spaventare quel tanto da convincerlo a non tornare più nella sua cucina. Invece l’ombra dagli occhi brillanti fa un improvviso scatto laterale verso la finestra e, prima di scavalcarla e filar via come una saetta, una scheggia di luce acuminata raggiunge Hutch, il quale grida di dolore afferrandosi il braccio destro e lanciando una sequela di barbari improperi al dannato ladro.
A tentoni, una volta certo che l’ombra di forma umana se la sia svignata, Hutch recupera la lampada dalla credenza e fa un poco di luce, quel tanto sufficiente a dare un’occhiata al danno. Quella specie di demonio gli ha piantato un coltello nel braccio! Ma che diavolo! Non ci sono più i ladri normali che ti sparano addosso e fuggono con la refurtiva? Oh, giusto: sì che ci sono, c’è il maledetto gran capo Sant’Antonio, che si fa un punto d’onore nel non lasciare vivo nemmeno un topolino.
Hutch si fissa il braccio, desolato, già immaginando il male cane che farà levarsi quella cavolo di lama dalla sua povera carne martoriata. E pensare che se lo voleva mangiare, il ladro da strapazzo. Invece per poco non è stato il ladro a farlo a fettine. Sbuffa, abbastanza contrariato, e lancia un’occhiata alla credenza. Socchiusa! Il maledetto gli ha pure fregato il cibo! Non c’è più rispetto per le provviste altrui. Dove finirà il mondo di questo passo?
Torna in camera da letto e recupera della stoffa pulita dal cassetto. Fruga nello stipetto accanto al letto e mette sottobraccio una bottiglia di tequila ancora mezza piena. Torna nella sala principale, si siede al tavolo, vi posa sopra quel che ha recuperato in camera e di nuovo fissa mesto il suo braccio disgraziato. Sospira, e infine si rassegna all’inevitabile: sfila via la lama con uno strattone deciso, urla per la fitta di pungente dolore che gli attraversa il braccio fino alla spalla e lancia una nuova e molto sentita sequela di maledizioni al ladro. Poi, un po’ piagnucolando e un po’ borbottando, versa sopra il taglio abbondante distillato, caccia un altro grido straziante e ingolla un sorso di tequila per dimenticare, almeno in minima parte, quella notte sciagurata.
«Maledetto. Stramaledetto» brontola all’indirizzo di quel… di quel… maledetto! Accidenti.
Oh, ma lo troverà un modo per fargli scontare quell’affronto. Altroché. Che si sappia che Hutch Bessy non si lascia derubare dei suoi averi senza conseguenze! Per la miseria, non voleva nemmeno ammazzarlo, alla fin fine. Voleva solo scoprire chi diamine si prendeva il disturbo di infilarsi tutto il tempo in casa sua per fregarsi le provviste. Sospira di nuovo, per l’ennesima volta. Rimugina su quanto accaduto, su quel che può aver visto. Poco o nulla in verità: giusto il brillio dei suoi occhi e un’ombra minuta. Piega la testa, pensando. Forse si tratta di una ragazza? Forse il figlio di qualche peone in disgrazia? O magari un piccolo Tarahumara a corto di prede migliori? Vai a saperlo. Ha il presentimento che dovrà scoprirlo a sue spese, e l’idea non lo rallegra affatto.
╬╬
«Hutch, il capo ti cerca» lo avvisa Iaco dalla finestra.
E ti pareva. Sempre nei momenti meno indicati lo cerca quello lì.
«Sì, sì, arrivo» taglia corto con uno sventolio irritato della mano (sinistra, perché quella destra è attaccata al braccio fasciato e non ha voglia di maltrattarla più del dovuto).
«Ehi, che hai fatto al braccio?» si informa Iaco.
«Sono anche cavoli miei, sai. Perché non pensi ai tuoi denti, piuttosto» ringhia seccato.
«Ma i miei denti stanno bene» protesta interdetto.
«Non per molto, se continui a seccarmi» minaccia fosco.
Il collega coglie al volo l’invito e decide che non è il caso di irritarlo oltre. Il resto del tragitto verso il nascondiglio del gran capo lo trascorrono in silenzio.
«Bene, bene. Guarda un po’ chi ci degna della sua preziosissima presenza. Benvenuto, mio caro amico» lo accoglie Sant’Antonio.
Hutch storce il naso e trattiene a stento un sospiro irritato. «Sono venuto proprio perché mi hai cercato» fa presente in un tono più neutro possibile, onde evitare spiacevolezze.
Non che si possano davvero prevedere le conseguenze dello stare in presenza di Bill Sant’Antonio, in realtà. Però si può evitare di offrirgli troppa corda. Ed è esattamente quel che cerca di fare Hutch quando il gran capo necessità di avercelo intorno.
«Mi fa un immenso piacere che tu ti senta in dovere di accorrere al mio richiamo. Proprio come un bravo cagnolino devoto al padrone, non è vero?» puntualizza Bill.
«Proprio» conviene Hutch, senza minimamente dar retta alle sciocchezze che escono dalla sua bocca marcia.
«Meraviglioso! Ho un incarico per te» taglia corto.
“Sì, assolutamente meraviglioso” pensa Hutch con abbondante dose di sarcasmo, rimanendo comunque zitto ad ascoltare quel che ha da offrire Sant'Antonio.
«Mi devi portare una persona. Mi serve viva, capisci? Devo parlarci, con questa persona, quindi oltre a essere viva deve anche capire quel che gli domanderò. Intendi bene quel che ti sto dicendo?»
«Perfettamente. La persona in questione ti serve che respiri e pensi, ma che non se la squagli alla prima buona occasione» suppone Hutch.
«Assolutamente corretto, mio buon segugio! Amo quando la gente segue i miei ragionamenti senza dover fare troppa fatica. Ora, mio carissimo, parliamo di questa persona di cui ho necessariamente bisogno.»
Hutch sta per fare spallucce, si trattiene all’ultimo secondo e si limita a fissare la bocca di Sant’Antonio. Gli occhi è meglio evitare di fissarli, se non strettamente necessario. La prima e unica volta che lo ha fatto ha avuto la netta impressione di finire in un gorgo nero senza uscita. No, grazie. Va bene la sua stupida bocca; c’è di peggio. Per esempio, c’è la sua dannata lingua biforcuta, quella che a breve gli toccherà di seguire per capire chi è il prossimo disgraziato che finirà sotto terra.
Tra l’altro pare si tratti di uno che non conosce per nulla. Ma il gran capo si è premurato di istruirlo adeguatamente per far sì che Hutch lo possa reperire senza doversi fermare strada facendo a chiedere informazioni, cosa che avrebbe con buona probabilità minato la sua ricerca sul nascere. Avvisare la vittima di un rapimento dell’arrivo del rapitore non è esattamente un’idea geniale, giusto?
Ed è così che Hutch si rassegna a perdere per lo meno una buona mezza giornata per giustificare le spese e l’alloggio gentilmente offerti e rimborsati da Bill Dannato Sant’Antonio.
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cerentari · 6 months ago
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Mai 'na "i" 690 bis
Oh raga non facciamo scherzi: chi si è fregato la lettera i? Scrivo un commento e le i non si presentano, ci sono due soluzioni alternative: apro una pagina word, scrivo il commento e copio incollo, altrimenti uso la i accentata. Mannaggia! È una metafora che si ripercuote nella vita pubblica ed economica in tutto il mondo, già vedo le borse crollare in tutto il pianeta: non c’è più la i,…
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prendi-fiato-e-ricomincia · 7 months ago
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Ehi buon pomeriggio, sei al lavoro? ❤️
Hai ragione e concordo anche su questo, purtroppo è molto facile cadere nella trappola e buttarsi giù, ma risalire e stare meglio non è impossibile. Un passo alla volta.
Uff mannaggia al cavoletto! Per quanto tempo dovrai continuare? :(
Tutto sommato nella norma e niente di negativo, ma il caldo toglie energia vitale e mi stanco prima.
Ohw prego, sono contento che apprezzi e sei la benvenuta. 🥺 Fai bene a staccare dai social se senti di averne bisogno, quindi procedi sempre con calma.
Mi fa estremamente piacere che la tua reazione sia positiva, ora sei tu ad avermi fatto sorridere. 🫂❤️
Grazie mille, davvero, anche se siamo lontani riesci ad essere presente e trasmettere la tua bontà. Buon sorriso con un pizzico di giallo! 🌻🌼
Ehilà, sì ero al lavoro e sono rientrata da poco a casa… vedere il letto è stata la cosa più bella del mondo 🤣
Già, una passo alla volta ce la si fa🥰💪🏻 senza strafare e prendendosi i propri tempi
Oh no :( capisco la sensazione, il caldo è micidiale e io lo vivo male ogni anno. Team inverno e freddo tutta la vita ahahaha.
Aw, ma grazie🫂 l’ultima frase mi ha fatto scendere una lacrimuccia 🥹
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Era bellissimissimissimissimissimo tra me e te
Avevi gli occhi spenti come duecento incendi
Come se fai un disegno ma hai tolto un anno e mezzo fa il tappo ai pennarelli
Come una storia bella ma senza sbattimenti
Come una frase zozza ma con gli aggiustamenti
Come sporcarmi tutto con l'olio della macchina
E accarezzarti il viso con i polpastrelli
Però che bello è quando ti giri e
Mi fai vedere bene che vestito hai
Però che brutto è quando ti sposti e
Mi fai capire che non te lo toglierai
Però mannaggia oh
Però, però, però
Era bruttissimissimissimissimissimo tra me e te
Avevo gli occhi spenti come quando ne hai venti
E provi a stare dritto ma non ci hai mai capito niente con i movimenti
Come in un film di guerra senza i bombardamenti
Come se t'imbarazzi ma senza arrossamenti
Come tirare a palla il volume della macchina
E te che fai un sorriso a trentamila denti
Però che bello è quando ti giri e
Mi fai vedere bene che vestito hai
Però che brutto è quando ti sposti e
Mi fai capire che non te lo toglierai
Però mannaggia oh
Però, però, però
Però che bello è quando ti giri e
Mi fai vedere bene che vestito hai
Però che brutto è quando ti sposti e
Mi fai capire che non te lo toglierai
Però che bello è
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