#ma questa è un'altra storia
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givemeanorigami · 10 months ago
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Travolta sta vivendo questo momento di qua qua dance con la stessa finta allegria di quando ero a ballare e mi mettevo in disparte per x ragione e degli sconosciuti mi tiravano dentro a ballare sotto braccio.
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ALLORA
c'è da dire che gli scamattesi sono imbattibili, le probabilità che veramente scopino non sono mai 0, però anche questi due sono tra i preferiti qui sopra per un motivo
prove:
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e ovviamente l'indimenticabile scusa di bastoni per dire di volerselo portare in camera con lui
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B A S T O N E L L A
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2022 in books
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Last one of the books read in November!
This is another collection of detective stories - I liked four out of eight and I feel overall that I had a better time reading Una settimana in giallo, but I guess I have to expect to have different experiences of these collections considering the authors listes and how much fun they had with the theme.
Story-wise, a week-long mystery/investigation is bound to have more points of interest and to engender more satisfaction when the solution is found, rather than a night-long one! That said, my favorite stories of the bunch were:
Un regalo che solo io posso farti: set in Tuscany, with same main investigator (vicequestore, really) as the story in Una settimana in giallo, now with a three-month-old baby! I really liked the mystery plot - quick and streamlined as it had to be, cinsidering the time constraint - as well as all the little snippets of everyday life, both hers and her partner’s and the one sketched for the secondary characters; also, lots and lots of irony, always appreciated
Piano B: YAAAAAYY!! (ノ´ヮ´)ノ*:・゚✧ the Milan killers are back and they’re as fun as the first time I’ve seen them - they appear in the Monterossi TV series (Amazon Prime) and now I’m reading the novel that the first thee episodes adapt (Questa non è una canzone d’amore) and they’re just so much fun! I loved the reference to real-life commuters’ reaction whenever there is ‘an obstacle’ that impedes the usual running of the subway - we’re always such tactful people!
Fino a che la realtà non ci separi: I loved the fact that the clues were all in books and the reason for the main death - so unlike anything you usually see in stories like these
Quota 2.050 s.l.m.: I don’t much like that Schiavone seems stuck in the character that he was at the beginning of the series (I haven’t started the books and I don’t plan to, but I watched a few episodes of the first season of the adaptation on RaiPlay/Amazon Prime) and he seems to have learnt no practicl lessons on living on the mountains - I hope that there is internal development, at least, but he seems unvaried in the two stories I’ve read; the culprits were pretty easy to guess, but there’s alwayt a final little twist that slightly changes things that I cannot help but appreciate
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falcemartello · 4 months ago
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Il 6 Agosto di 79 anni fa il lancio della prima bomba atomica sul Giappone.
Polverizzarono all'istante più di 70000 persone ed altrettanto morirono per cro negli anni successivi.
Lo ricordiamo oggi come il primo lancio di bombe chirurgiche e democratiche di chi da li a breve penso' che in fondo, lanciarne un'altra, non era poi così disumano perché la pace prima di tutto.
I criminali di guerra USA non dovranno comparire davanti ad un tribunale militare stile Norimberga, non verranno mai giudicati.
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Il Giappone voleva arrendersi. Lo aveva detto chiaramente a più riprese e loro, gli Usa, lo sapevano. Lo sapevano perfettamente!
Ma non gli bastava una resa, a loro non è mai bastato raggiungere l'obiettivo della pace, non gli è mai importato nulla di tutto ciò. Hanno sempre mirato a mostrare al mondo intero uno strapotere militare criminale per i propri vantaggi economici e per riscrivere la storia a proprio piacimento. L'obiettivo è stravincere e umiliare gli avversari spargendo sangue e macerie, soprattutto per dare benzina al motore della propaganda Hollywoodiana, per fare in modo che tutti pensino di essere di fronte al paese perfetto che salva sempre il mondo dai cattivi e che persegue la democrazia per sé e per conto terzi.
Nessuno ancora oggi, almeno nella parte occidentale, chiama le bombe atomiche sganciate a Hiroshima il 6 agosto e a Nagasaki il 9 agosto del 1945 "crimini di guerra". Nessuno in quel pezzo di mondo occidentale ha il coraggio di pronunciare questa frase nonostante siano stati inceneriti in mezzo secondo centinaia di migliaia di civili bambini, donne e anziani Giapponesi che non c'entravano nulla. Il crimine di guerra più atroce della storia pari solo ai crimini di guerra israeliani ai danni dei Palestinesi.
In quel lontano 1945, come dicevamo, il ministro degli esteri Giapponese aveva inviato un messaggio al suo ambasciatore a Mosca. Quel messaggio diceva che volevano far finire la guerra perché ormai si erano resi conto di essere stati sconfitti. In sostanza avevano offerto la resa a patto che l'imperatore non subisse ritorsioni. Cosa peraltro successa anche dopo le bombe atomiche perché gli Usa imposero che l'imperatore diventasse un loro fantoccio. Oltre a questo c'è un'altra cosa altrettanto importante, c'è il Memorandum MacArthur: questo documento riporta ben cinque richieste di resa arrivate agli Usa da alte personalità Giapponesi che agivano per conto dell'imperatore.
Ma agli USA non interessava nulla. Loro dovevano sganciare quelle bombe, bruciare vivi civili e contaminare per le successive generazioni un intero territorio per far vedere al mondo intero, soprattutto alla Russia che era stata già designata come prossimo avversario strategico di avere a disposizione queste armi nucleari. Qualcuno nei ranghi dell'esercito statunitense propose di sganciare le bombe in un'isola remota per evitare una strage. Ipotesi scartata perché quando sei un criminale naturale nato da un genocidio, la cosa più importante è continuare a delinquere. Allora come oggi.
Questa è storia che viene scientemente tenuta nascosta subdolamente. Infatti in nessun libro di storia dei cicli di istruzione nel mondo occidentale la si trova. Intere paginate sullo sbarco in Normandia mentre le bombe atomiche relegate come nota a margine. Esattamente come la battaglia di Stalingrado dove venne sconfitto Hitler per mano del sangue Russo. Ma non può essere cancellata. Bisogna fare in modo che non venga cancellata, costi quel che costi! È necessario coltivare la memoria per non essere fuorviati dalla propaganda che continua a trattarci come degli imbecilli.
Si continua a far credere, con ogni metodo possibile e immaginabile, che ci sia un paese detentore di verità e giustizia. Un paese che si erge e viene eretto a più grande e perfetta democrazia del mondo. Credo che queste siano le bugie più grandi della storia dell'umanità. Ma non perché lo dica io, semplicemente perché i fatti smentiscono categoricamente questa narrazione. Parliamo dello stesso paese che, ed è bene rammentarlo continuamente, a oggi è stato l'unico a sganciare l'atomica. Senza alcuna motivazione. Solo perché avevano deciso così...
GiuseppeSalamone
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occhietti · 6 months ago
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Le donne sono puro istinto...
Non confonderle con "le altre" perché loro con le femmine non si mischiano mai.
Hanno occhi per guardare, testa per ragionare e cuore per agire perché farsi adulare, conquistare e gettare non fa per loro.
Se non sai riconoscerle non è colpa loro.
Loro non c'entrano con il vostro bisogno disperato di trovare "Qualcosa" di decente.
Non etichettarle come "Pazze" se non sai essere abbastanza onesto o "Ingestibili" se non sei abbastanza uomo. A chi racconterai di loro, non inventare storie assurde solo per giustificare la tua pochezza. Per quelli come te ci sono altre tipologie...
Le donne non cercano, si lasciano trovare
ma poi scelgono qualcuno che sappia tenerle testa ed essere all'altezza del loro valore.
Tuttavia, a volte sbagliano ed è incontrando qualcuno davvero bravo nel vestire i panni di un vero Uomo che ci rimettono il cuore, ma questa è un'altra storia...
- Silvia Nelli
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givemeanorigami · 3 months ago
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Stavo cercando una foto di quando ero piccola, ovviamente non si trova, chissà dove sarà finita tra le mie foto sparse tra i vari parenti, ma ho trovato l'ennesima riprova che mia nonna, nei miei ricordi di ultima nipote arrivata tardi che la vedeva vestirsi bene per andare a fare la spesa e in poche altre occasioni di cui ho memoria prima che l'Alzheimer la colpisse, aveva un grandissimo stile nel vestire. A parte l'abito da sposa, che stupendo e meraviglioso, ma ho appena (ri)scoperto un vestito a tuta pezzo unico marrone con cintura dalla fibia in color oro abbinata ai bottoni sulle spalle che, io che frugavo ovunque in casa sua, non ho mai visto dal vivo e non esiste in nessun'altra foto neanche per portarla a una sarta e farmela fare che ora sognerò per tutta la vita.
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lady--vixen · 3 months ago
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La lavastoviglie consegnata ma non installata, aggiornamenti?
la ringrazio per la domanda
riassunto della giornata: arriva la lavastoviglie portata a braccia da due possenti corrieri (tecnici?) degni dei migliori video di pornhub. e sulla bonazzitudine dei due corrieri chiudiamo la parte positiva della vicenda.
vado a illustrare il seguito
i due giovini avrebbero dovuto installare la nuova, MA... dopo aver smontato la vecchia lavastoviglie, mi dicono che la mia prolunga di scarico non è compatibile e loro non hanno prolunghe "quindi ora portiamo via la vecchia e tante care cose, ciao ciao! avrai un rimborso per l'installazione, cccciaaaoooo" e scappano come ladri, ohibò resto lì come un'idiota e, dato che ho già i vestiti addosso, esco e vado al primo brico: non hanno i tubi di scarico per lavastoviglie. ah! vado a un secondo brico: niente da fare (immaginate l'escursione termica tra parcheggi di catrame sciolto e interni di brico... e fu così che il mio barbatrucco del capezzolo unico si rivelò in tutta la sua tremenda poesia) cerco un negozio di idraulica, lo trovo, trovo la prolunga del tubo, torno a casa e...
ORRORE!!!
scopro che i due non erano scappati come ladri, bensì come due stronzi che mi hanno rotto il rubinetto dell'acqua!!! seguono madonne accaldatissime (io mi ero già tolta i vestiti, ero già felice per il cazzo di tubo, NO! ho dovuto cambiare anche il rubinetto con uno nuovo (che mio padre in cantina trovò). insomma, i vestiti ho dovuto rimetterli
cambia il rubinetto, installa la cazzo di lavastoviglie e...
MESSAGGIO DI ERRORE: SCARICO OSTRUITO
ma ostruito da che cosa, dio del cielo!? rismonta tutto, acqua in giro, tutto da pulire e non c'era ostruito proprio un bel cazzo niente
ora, comunque, funziona
come ho fatto? le ho parlato e le ho dato un bacino
ah, sono le 21.30 e oggi non ho fatto nemmeno colazione tra sta menata e una ricerca di assoluto sollazzo per vedere di far combaciare cose che...
vabbè, questa è un'altra storia
magari ora mi faccio uno yogurt
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francesca-70 · 6 months ago
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Una forza e una generosità straordinarie sono il dono di ogni madre, e sono la base di quell’amore incondizionato che solo una madre sa offrire e che tutti dovremmo avere la possibilità di assaporare. Un vecchio proverbio napoletano recita: «Chi tene ‘a mamma, nun chiagne» (chi ha la mamma, non piange), ed è vero. Le madri sono scudo pronto a difenderci da ogni dolore, a volte persino esagerando.
La verità è che l’amore può tutto, che un sorriso, uno sguardo sincero, una carezza sono sorsi di eternità, che nel dolore la fiducia nel domani può soltanto diventare più grande.
Una terribile battaglia da combattere “un lungo addio”.. “un addio rubato..un addio mancato.. un addio finto”.
Perché tra di noi, mamma, non può esserci addio.
La mia persona più amata si dissolve lentamente in piccoli pezzi, ed è impossibile andare a ripescare quale sia stata l’ultima conversazione. Struggente ed emozionante, «il segreto della vita».
Tutto ruota intorno ai ricordi e alla memoria, al loro disperdersi e riemergere continuo e imprevedibile, trasportando tutti in una sorta di infinito presente. Una storia di cui non conosco né l’inizio né la fine, ma di cui ho vissuto e vivo intensamente ogni giorno con dolore, paura, rabbia, fatica, solitudine, curiosità, ostinazione. Facile perdersi in questo guazzabuglio di emozioni. Non so dire con precisione quando quel processo abbia avuto inizio. Sono stata incapace di cogliere i primi segnali quotidiani. E mi sono trovata direttamente a decidere quanti scatoloni avrebbero occupato i ricordi della mia infanzia e della mia adolescenza, riempiendoli ad una velocità molto superiore a quella delle mie emozioni, che mi soffocavano la gola. “Questo è il momento più difficile”, mi racconto ma intanto sto tatuando il mio cuore. In maniera indelebile.
Figlia unica di un genitore non autosufficiente, come la definisce la USL.
Il muro che ho dovuto attraversare per trovare il mio binario è fatto di rifiuto, disoriento.
Dovevo combattere con i fantasmi del mio passato, guardare negli occhi una persone che non mi riconosceva piu e specchiarmi nelle sue paure. Una micidiale danza di emozioni contrastanti: l’eterno presente senza ieri e senza domani il passato remoto improvvisamente prende vita catapultandoti in una dimensione surreale e spiazzante. Mi trito il cuore cercando di cogliere un’espressione diversa sul volto, un lampo negli occhi, un gesto, ma lei ė in un'altra dimensione e questo fa male. Come tenere tutto dentro.
Ecco come vedo, assisto e vivo questo lento perdersi. Un lento svanire. Spegnersi poco a poco, spettatore di questa surreale esibizione della vita. Dove il regista è il tempo e la trama è composta dalla memoria, dai ricordi, che a tratti riemergono da quel luogo fuori dallo spazio e dal tempo. Sono sempre lì. Sono sempre loro. Solo nascosti in qualche angolino. Basta aspettare il momento giusto... ed eccoli.
Un viaggio nei legami affettivi più forti, nelle nostre paure e nei nostri bisogni di amare, alla ricerca della felicità anche nelle situazioni apparentemente più avverse.
A 52 anni proprio non me lo aspettavo. Di figli ne avevo già uno, ormai grande, proiettato verso un futuro luminoso insieme alla famiglia che si era creato.
Ed io, invece, ecco che mi ritrovo, inaspettatamente, a dover fare i conti con la dolorosa esperienza di diventare “madre di mia madre", nel suo lento declino fisico e mentale.
Eppure il suo sguardo, di tanto in tanto, torna per un fugace momento (tanto fugace che, a volte mi chiedo se sia veramente successo) a fissarsi su di me, limpido e cosciente. Come se davvero fosse tornata a vederMi...tornata ad essere mia madre. Quella che si preoccupava per me. E si prendeva cura di me, sempre con un sorriso sulle labbra. Non so bene come spiegarmi. C’è da non trovare le parole quando hai a che fare con una persona che se ne sta andando lontano, sempre più, suo malgrado. C’è da augurarselo di non trovarle, mettere in fila i pensieri richiederebbe di voler vedere quello che si ha davanti e io non voglio.
“Mamma, sono io, sono Francesca”. Te lo ricordo, te lo ripeto, non perderlo il mio nome. Non lasciarmi andare. Nei tuoi pensieri troncati, assillanti, confusi non sei persa, perché non si può affogare in una pozzanghera, e non sei rinchiusa finché fai di tutto per stare a galla. Attaccati a me, aggrappati all'amo, salda più che puoi, con le mani e con lo sguardo, che ti tiro verso di me, non smettere di respirare.
Quanto fa male trasformarsi. “Sono io, mamma, sono Francesca”. “Lo so,” mi rispondi. Sei arrabbiata. In te c’è ancora forza...non molli, non cedi, ti ribelli. Mi prenderesti a schiaffi. Ti vedo, seduta sul divano. Ti stringi, ti rimpicciolisci, scompari, eppure io ti trovo sempre. So dove cercarti. So dove trovarmi. Anche se potremmo essere il gioco dei contrari io e te. Tu, che sei tanto diversa da me eppure ti assomiglio. Ho paura..e nello stesso tempo ho Il bisogno di non far vedere agli altri che sto male.
Ho tanti sensi di colpa: sono una mamma, come te. Quanta malinconia c’è, quanto mi ricordo di te..ricordi che si diluiscono. All’inizio mi concentro sul come fare per catturarti e quando ti ho catturata penso a come trattenerti; quando sto per perderti cerco di invogliarti a restare con un nuovo stratagemma; quando ti ho persa iniziano i propositi per fare meglio la volta dopo. Ricomincio, riprovo, non mollo mai. I tentativi si susseguono senza sosta. Non c’è fine, non c’è pausa. Ci pensi anche quando non lo fai. Ci deve essere da qualche parte una linea di confine che, se oltrepassata, è un cambio perenne di stato. E ci pensi mentre fai la spesa o sei in fila dal dottore, mentre parli al telefono con un’amica e perfino mentre ti fai la doccia. Quando sei sotto il getto dell’acqua tiepida piangi per il fallimento: non importa quanto poco ti consoli l’esserci per accudirla. L’acqua si miscela alle lacrime nel gorgo dello scarico e dovrebbe andare giù, lasciarti, non tornare, giusto? No, non va giù. La lacrima stagna, imputridisce. Si deposita. È l’acqua delle pozzanghere. Non conosce colore, non conosce fine. Non riflette tutto il cielo, non è nemmeno una finestra. Non bisogna scoraggiarsi.. ma mi mancano le forze o forse il coraggio. A volte ricordo i tempi piu felici che sono anche i più taglienti.“Eccomi! Ciao, come stai oggi? Hai visto che è arrivata l'estate???....
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Guardami,
"sono Francesca, mamma
Mamma❤”.
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angelap3 · 6 months ago
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Voglio raccontarvi una storia...
È lunghetta vi avviso, però, almeno secondo me interessante.
"Quando la bellezza non basta"
Ho una cara amica bellissima (lo è ancora oggi, nonna di un nipotino bello quanto lei) che soffre di una profonda insicurezza.
Da ragazza era molto corteggiata, eppure non si è mai sentita bella
e la sua insicurezza ha sempre compromesso la sua serenità.
Ho pensato a lei ammirando questo dipinto di Waterhouse: "Psiche che apre la scatola d'oro".
Non sto a raccontarvi il mito, storia avventurosa piuttosto complicata (inserita da Apuleio nel suo "L'asino d'oro"). Potete trovarla sul web, se ne avete voglia, ma vi narro in sintesi il punto focale.
Eros, splendido dio dell'amore,
si innamora (contraccambiato) di Psiche. Tuttavia Venere, madre di lui, non tollera che esista al mondo un'altra donna stupenda quanto lei... o anche di più. Quindi la allontana dal figlio e la sottopone a una serie
di terribili prove.
Tra queste, la invita a scendere agli Inferi a prendere un cofanetto dove,
a suo dire, Proserpina conserva la sua eccezionale bellezza.
Psiche si fida, va e lo apre, ma in realtà nel cofanetto c'è solo una nebbia malefica che la fa cadere in un sonno infernale.
Rispetto ai miti dell'epoca questa favola, stranamente, finisce bene: Eros, che non ha mai smesso di cercarla, la salva, intercede presso suo padre Giove, chiede la ragazza
in sposa e la porta con sè nell'Olimpo.
L’episodio mi ricorda la storia di Pandora, (anche lei vittima della sua curiosità), ma si arricchisce di un elemento sottovalutato: la donna più bella del mondo - talmente bella da far invidia a Venere stessa - è insicura al punto da voler prendere la bellezza di un’altra perché pensa che la sua non le basti...
Perchè l'ingenua Psiche ha desiderato la bellezza di Proserpina, rischiando conseguenze letali?
Ma perché non ha fiducia in se stessa, teme che l'abbandono di Eros sia colpa sua e dipenda dal suo aspetto e dal non essere all'altezza!
La morale l'avete già capita, no?
Non facciamoci sopraffare dall’insicurezza, guardiamoci con stima, riconosciamo il nostro valore. È unico e irripetibile e non dobbiamo dipendere dal giudizio degli altri per riconoscerlo!
🎨 John William Waterhouse
pittore britannico
(1849-1917)
"Psiche che apre la scatola d'oro"
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byronnight2 · 8 months ago
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Aprile dolce dormire...
Già,ma sono asmatica e quindi NON RESPIRO! (⁠─⁠.⁠─⁠|⁠|⁠)
Quindi,preso il cortisone,mi sono inventata un nuovo modo per passare il tempo.
Avevo già fatto alcune casine per i passerotti e i pettirossi..ma questa è un'altra storia.
Si parla di fate. 🧚🏻‍♀️
#immaginazione
#ancora
#byronnightisback
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ross-nekochan · 5 days ago
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La storia tra me e la ricerca di un appartamento a Tokyo continua a stupirmi sempre di più (oltre a farmi venire voglia di smettere fino a data da destinarsi).
Dopo l'ultima volta in cui ero stata presa pesantemente per il culo dall'agente immobiliare, mi era venuta in mente una cosa: poiché sul sito che sto consultando c'erano tanti post diversi sullo stesso palazzo, mi sono chiesta "ma perché non chiedere anche ad altre agenzie?". E quindi mi sono messa a chiedere un po' ad altri se fosse vero che era solo per coreani.
Ebbene, non era vero. Infatti questa agenzia mi fa che gli stranieri erano okay e allora io per sicurezza chiedo "per favore potete controllare bene? Perché spesso mi fanno arrivare fino in agenzia per dirmi che poi non è così", ma mi riconfermano. E allora dico:"potete controllare se vanno bene gli stranieri di nazionalità italiana? Perchè mi è capitato mi dicessero che erano okay gli stranieri, ma alla fine era solo per coreani". E loro mi dicono:"la nazionalità non conta". Allora faccio:"Vabbe allora questo weekend lo voglio vedere". Al che dopo un paio di giorni mi fanno:"Purtroppo ci hanno detto che l'uscita dell'attuale inquilino è stata ritardata quindi non è possibile andare a vedere l'appartamento se non il weekend successivo". Al che, poiché un altro appartamento che mi interessava, mi era stato soffiato sotto il naso un'altra volta, chiedo tutta disperata:"Poiché ho paura che qualcuno lo possa prenotare in questi giorni prima che io riesca a vederlo, per caso è possibile prenotarlo e poi vederlo? In caso si può, poi è anche possibile cancellare la prenotazione?". Io ero sicura mi si dicesse di sì ma con qualche clausola o costo aggiuntivo in caso di cancellazione... e invece no! Io super contenta dico:"Allora la prego di prenotarlo così da andarlo a vedere il weekend successivo".
Mi chiedono le informazioni e i documenti e mi fanno:"Ora avverrà lo screening e le faremo sapere il prima possibile".
Stamattina mi fanno sapere e... screening non passato.
Mi viene quasi da ridere però giuro che sta situazione mi sta esaurendo come poche cose mi hanno mai esaurito nella vita. Non ce la faccio più...
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libero-de-mente · 6 days ago
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INTERSTELLAR
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- Buongiorno papà, questa sera andrò al cinema a vedere Interstellar, per il suo 10° anniversario - così questa mattina mentre tentavo un approccio a una tazza di caffè bollente, con delle labbra poco convinte, ho ricevuto il buongiorno da figlio 1. L'Edward Cullen di famiglia che adora i film di Christopher Nolan.
Interstellar. Già... l'ultima volta che ho visto quel film ho lacrimato anche l'ultima goccia di liquido amniotico presente in me.
Si tratta di uno di quei film che ho salvato nella memoria esterna, un disco rigido, dove ho raccolto pellicole di vario genere.
Uno di quei film dove, per guardarlo, devo armarmi di coraggio e solitudine. 2 ore e 49 minuti di pathos, accidenti.
Credo che un viaggio incredibile, intrOstellare, lo stia facendo anche io. Come il personaggio di Joseph Cooper ho sentito l'impulso di intraprendere un viaggio alla ricerca di qualcosa di più grande. Che sta in me.
Mio padre quando se ne andò non mi promise di tornare, anche se nei sogni lo ha fatto spesso. E come nel film anche lui non è mai invecchiato ai miei occhi. Chissà come reagirebbe davanti a un figlio che ha quasi la sua stessa età, quella di quando lui partì.
Una cosa che accomuna i due protagonisti di Interstellar e IntrOstellar è il senso di responsabilità verso i propri figli. Sono loro gli obiettivi, spesso dimenticandoci dei nostri, di quello che ci farebbe stare meglio. Ho sacrificato il mio cuore sull'altare di un'anima meravigliosa lungo il mio cammino.
Esiste un diverso scorrere del tempo tra il mio corpo e la mia mente, più rapido per il primo e molto più lento per la seconda.
Mai come in questo periodo la dicotomia tra di essi è così marcata.
Vorrei un giorno tornare al me stesso di molti anni fa, avendo a disposizione giusto il tempo per spiegare alcuni modi di interpretare la vita con l'esperienza acquisita. Così da lasciare un giovane me con le giuste capacità per non incorrere in gravi errori. Spesso questi errori, come per molti di voi, hanno un nome e un cognome oltre a quelli realmente commessi con nostri ragionamenti sbagliati.
Lo sto facendo con Edward Cullen, figlio 1, e con Eric Draven, figlio 2, nei tempi e nei modi che mi concedono. Rispettando chi sono e come ragionano. Credo che mi vedano come Beetlejuice, con poteri risolutivi ma tanto goffo e pasticcione.
Ho compreso che in IntrOstellar la forza motrice di tutto è la costante ricerca dell'amore, inteso come un'indagine di un sentimento da parte di chi è cresciuto in un mondo anafettivo.
Un insegnamento condiviso con Interstellar c'è l'ho: quello di mantenere viva ogni speranza anche davanti a difficoltà insormontabili. Perché il segreto sta nel comprendere che nulla è insormontabile, ma bisogna crederci.
Se ci sarà un nuovo inizio ve lo farò... no, non lo dirò a nessuno. Se ne accorgeranno solo le persone che a me tengono davvero. Il resto può solo trasformarsi in invidia, meglio evitare che ne ho subita abbastanza.
Chiudo dicendovi "Ad astra"... ah no, questo è un altro film. L'avventura di Roy McBride è un'altra mia storia simile. A presto.
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ragazzadalsorrisonero · 7 days ago
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[…]
presa da un atto di coraggio, recuperai carta e penna, iniziando a scrivere le ultime parole che ti concessi, prima di dirti definitivamente addio.
23 novembre 2023
Ciao amore,
sono passati un po’ di mesetti dall'ultima volta che ti scrissi una lettera, ormai ne ho scritte così tante che ne ho perso il conto, anche se a dire la verità non le ho mai contate.
come ben sai, scrivere è il mio unico modo per esprimere ciò che ho dentro e ciò che non riesco a dire a voce...
in alcune lettere menziono sempre il fatto di dove io avessi sbagliato, di come avrei potuto fare scelte diverse o semplicemente raccontare le mie giornate o quello che comunque faccio nel presente.
poche volte menziono i ricordi, molte volte ripeto quanto ti abbia amato, e soprattutto quanto ancora ti amo.
questa è l'ultima lettera che ti scriverò, ho deciso di mettere la parola fine e il punto a tutto ciò che c'è stato in passato, ma soprattutto alla nostra storia, consapevole che il sentimento che ho provato per te, non lo proverò con nessuno.
ho capito che ci sono un'infinità di amori, che ogni amore con una persona è diverso dall'amore con un'altra, questo l'ho capito con il passare del tempo, e mi dispiace se me ne sia accorta troppo tardi.
ho provato a fare del mio meglio, come tu hai provato a fare del tuo, lottando con anima e corpo.
ogni tanto la sera prima di andare a dormire, rileggo le tue lettere, ogni volta è sempre un'emozione diversa, ogni volta ricado nei ricordi ed è bellissimo riprovare certe emozioni, ma è alquanto bruttissimo invece leggere e rileggere le stesse righe, le stesse frasi, le stesse parole, senza essermi resa conto dei dettagli.
citavi sempre che io meritassi di meglio, che ti sentissi sbagliato per me, e l'ultima volta che le ho rilette, ho capito troppo tardi che tu non ti sentissi all'altezza, e ti chiedo scusa se non me ne sia accorta, ti chiedo scusa se ti ho fatto sentire così, ti chiedo scusa se non ho fatto nulla per far si che non pensassi più cose del genere.
tu mi meritavi, tu eri all'altezza, senza di te mi sarei sentita persa, senza di te sarei crollata ancora prima di rialzarmi, senza di te sarei annegata, per farti capire che tu per me eri importante.
eri tu tra i due il più forte, eri tu tra i due che non mollava, eri tu tra i due che lottava, eri tu e sei sempre stato tu a non mollare tutto. sei determinato, furbo, intelligente, forte, un po' testardo, ma hai un grandissimo cuore e tanto da offrire a mio parere, ora non so come tu sia, ovviamente grande vaccinato e maturo, ma quando ami dai il mondo.
ci siamo sempre detti che nonostante non ci fosse più un per sempre tra di noi, di non mettere al primo posto nessun altro, io l'ho fatto, ma ora ti chiedo di non farlo a te, metti al primo posto Lei, dalle il mondo, amala, rendila felice, voglio che tu sia felice, che tu stia bene in primis, anche se questo porta a lei al primo posto anziché me.
in futuro se mai avrai una famiglia, oltre ad essere un buon padre, che ci scommetto che lo sarai, non raccontare di me, del tuo amore che hai provato per me, non raccontarlo, significherebbe raccontare il dolore, e l'amore non dovrebbe essere dolore, dovrebbe essere felicità.
tienimi solo come un bel ricordo, come una lezione di vita non so, ma tienimi solo per te come la ragazza dagli occhi belli da dio che hai conosciuto al lago durante una banalissima e noiosissima gita scolastica. solo questo ti chiedo.
ama tanto e sii amato, te lo meriti. spero con tutto il cuore che Lei ti stia dando tutto ciò che io non sono riuscita o non ho potuto darti.
grazie per aver fatto parte della mia vita, ti devo molto, ho anche mantenuto la promessa di non farmi del male, ma ora è arrivato il momento di lasciarti andare del tutto e volevo dirti anche che quel giorno dopo le lezioni di recupero in estate, quando hai ammesso di aver sbagliato a fare quello che hai fatto, lo stesso giorno in cui mi hai accompagnata in autobus ascoltando la nostra canzone e canticchiandola labbra contro labbra, in quel esatto momento ti avevo già perdonato, non mi importava del male che mi avevi fatta, non mi importava del male che poi in futuro mi avresti fatto, non mi importava perchè il sentimento che provavo per te era così forte e bello che sovrapponeva il dolore.
però so che tu non mi hai mai perdonata per la scelta che ho fatto, e va bene così, questo ha portato a un te felice ora, e se tu lo sei la sono anche io.
grazie per tutto.
per sempre tua.
[…]
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sisif-o · 11 days ago
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ma voi ve lo ricordate il vostro primo kebab?
io avevo una decina di anni, era un pomeriggio primaverile ed ero in giro con mia mamma e mia zia
da diversi mesi passavo davanti a questo kebabbaro che non capivo assolutamente cosa preparasse e che cibo offrisse e ogni volta chiedevo ai miei genitori di prendermi qualcosa, ma sorvolavano sulla mia richiesta, forse intimoriti dalla novità o dall'etnicità del locale
quel pomeriggio di primavera avevo intuito che la situazione era eccezionale e che quindj avrei potuto avanzare una richiesta anch'essa eccezionale
con un mezzo capriccio chiedo a mia mamma di prendermi un fantomatico kebab, ma rimane interdetta
si intromette mia zia, asserendo che suo figlio lo prendeva spesso ed era buono, convincendo mia madre a cedere alla mia richiesta
entriamo nel locale, ordino e consumo il cibo più buono che avevo provato fino ad allora
poi son cresciuto e ho capito che ho rischiato la salmonella, l'epatite e il colera, ma questa è un'altra storia
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clo-rofilla · 2 months ago
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Io very snob prima di venire a Londra per il concerto di Vance Joy (dove Matteo voleva effettivamente chiedermi di sposarlo - AH AH AH - ma questa è un'altra storia): "bah non mi ispira proprio Londra, l'ho già vista mille volte, non mi dice granché, non ci tornerei, che noia, tutto l'hype della nostra adolescenza bah umpf poi dopo la brexit mi stanno antipatici gnè gnè gnè uff ok vabè"
Io da quando ho messo piede a Londra galvanizzata alla vista di una capitale vibrante dinamica multietnica e multiculturale (e cara come il fuoco, ok): LONDON CALLING HIHIHIHI😍🥰🤩😍🥰🤩🧸📞💂‍♀️👑🌂FOTO COL BIG BEN 🤩🧸📞💂‍♀️ FOTO COL LONDON EYE 🤩🧸📞💂‍♀️FOTO CON LE CABINE TELEFONICHE 😍🥰🤩😍🥰🤩FOTO A CHINATOWN 😍🥰🤩🧸📞💂‍♀️👑🌂
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animafragileworld · 2 years ago
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Amore mio,
so che le lettere sono fuori moda,ma sento che è il modo migliore per esprimerti ciò che sento.
Cerca di comprendere le mie paranoie, le mie gelosie, i miei gesti e i miei dubbi. Io sono pronta a starti vicino, abbracciarti, capirti. Mi prenderò cura di te, sempre.
Se mi chiedono per me che rumore ha la felicità,
io rispondo che per me il rumore della felicità coincide con il suono della tua voce. In tutto questo tempo l'amore che sento per te non ha smesso un solo istante di crescere e non smetterà di farlo nel tempo che verrà.
Mi hai insegnato ad amare senza riserva, mi hai insegnato cosa significhi dedicarsi completamente ad un'altra persona, ad ammettere i propri errori quando è necessario. Ora mi trovo ad amarti in un modo che neanch'io credevo di poter fare. Sei il mio fidanzato, il mio migliore amico.. E mi stimoli sempre ad essere migliore. Ciò che ci lega è così unico e speciale da non poter essere sicuramente racchiuso in cinque lettere che sono sulla bocca di tutti. Questa storia l'abbiamo costruita pezzo dopo pezzo, con le nostre litigate all'ordine del giorno, con svariati pianti, con l'allegria che racchiude le giornate passate insieme, con gli abbracci per strada, con le promesse mantenute e anche con quelle venute meno. Ti ho mostrato ogni sfaccettatura di me, il mio lato da bambina, i miei valori, le mie debolezze e anche l'orgoglio che ogni tanto caccio e che tu tanto odi. Sei il mio porto sicuro, l’unica persona con cui vorrei stare e con cui, a fine giornata voglia parlare e sfogarmi, l’unico uomo che vorrei mai e l’unico a cui sarò sempre affezionata e che avrà sempre il mio cuore, nel bene o nel male.
Tu sei l'unico per cui valga la pena litigare e dannarsi ogni giorno. Non voglio un ragazzo perfetto, ne ti voglio uguale a me.. Ti voglio così, come sei. Mi hai fatto scoprire il vero senso delle parole: amare, vivere, ridere. C'è una vita intera davanti a noi, ti va di viverla insieme? Perché tu sei l'amore della mia vita. E io non vedevo l'ora di dirtelo
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