#ma no davvero top e c’era un bel po di gente
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linguenuvolose · 5 months ago
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Oggi ero al concerto di bigmama (bravissima e tenerissima 🥺) e dopo ho parlato con una amica di una amica e a un certo punto mi fa “ma come te la cavi con lo svedese” e io la guardo tipo amica ma io sono svedese
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Bruxelles. CAP 1 - Quanti posti hai chiamato casa.
Mi sento questa sensazione di schifo addosso. Non capisco bene perchè, o forse si però non mi va di ammetterlo. Ricercare il sollievo temporaneo ha più effetti indesiderati che un moment preso a stomaco vuoto. Non sono fatta per questo, eppure continuo a faro, e di questo no che non riesco a capire perchè. Mi manca J, o forse mi manca la presenza di una persona che occupa quel posto e non di lui necessariamente. Il mio stato emotivo in questo momento è un gran casino. E’ domenica mattina, io mi sono svegliata e ho deciso di stare ancora un po a letto, lontana dai rumori del mondo, lontana dai doveri. Ho deciso di rimandare il momento di cominciare la giornata, il che è un presagio che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Se ricarico le batterie ancora un po invece di cominciare la giornata col botto vuol dire che mi manca quell’euforia vitale che di solito mi appartiene. Dico di solito, perchè non si può essere sempre al top. 
Non è stato facile ricominciare a Bruxelles, lasciare la mia casa e le mie persone a Barcellona. Eppure l’ho voluto io. Ricordo di essere seduta nella mia terrazza a Barna ed immaginarmi di guardare il cielo, la strada e gli alberi e di pensare che J non ci fosse più, che non facesse più parte di quella visione, che non potesse rientrare in quel campo visivo. Ho visualizzato la mia Barcellona e l’ho messa dento una cornice, un puzzle fatto di pezzi meravigliosi e li però mancava il tuo. C’era un buco nero. E non so se sia questo o cosa ma mi sono sentita terrorizzata all’idea di soffrire per questa mancanza. Tu te ne saresti andato, mi avresti portato via un pezzo di puzzle. Mi avresti rovinato questo quadro meraviglioso. Ho sentito una lama dentro me, ricordo bene, e un rumore come di cose che si distruggono. J stava per partire per Parigi, per quello mi avrebbe lasciato un vuoto. Ho pensato che sarebbe stato meglio partire, ricominciare un nuovo puzzle. Ricominciare ad incastrare pezzi, sperando questa volta di non ritrovarmene con qualcuno di mancante. Ma poi, è andata veramente così? Chissà. Il mio istinto mi suggerisce cose e io di solito lo ascolto. Ho deciso che sarebbe stato meglio partire. E quando mi metto in testa una cosa, puoi scommetterci che la faccio. Così sono partita.
Eccomi a Bruxelles. In realtà stavo a Minorca con J, faccio le valigie, torno a Barcellona, faccio le valigie ancora e dopo un giorno mi ritrovo a Bruxelles. Tre cambi di scenari in tre giorni. Arrivo a Bruxelles con ancora il calore del sole di Minorca addosso, la pelle che profuma di male e sale, che profuma di amore. Ho ancora il tuo sapore nella bocca. Sento che mi mancherai J. Lo sento immediatamente quando ci salutiamo e io monto su quel bus terribile che si allonana e lascia il mare bellissimo alle mie spalle. Ricordo di avere questa sensazione pungente di amaro che sale dallo stomaco e arriva fino alla bocca. Mi sono ascoltata le tue canzoni per tutto il viaggio, fino al mio arrivo in aeroporto. Ho tenuto addosso la mia maglia di Minorca, di quel rosa mattone con il geco disegnato sopra. Mi ricorderò la famiglia dei gechi in eterno. Passavamo le serate sul portico della tua casa a guardare i gechi rincorrersi sul muro e cacciare le zanzare. Mentre tu fumavi e io ridevo. Mentre tu parlavi e io ridevo. Mentre tu cantavi e io ridevo. Mentre mi baciavi e il mio cuore rideva. Minorca è stata la vacanza più bella della mia vita. Minorca mi ha fatto respirare un’aria che i miei pomoni non hanno mai assaporato prima. Aria di leggerezza. Aria di tutte le mie cose preferite messe assieme: il mare, il sole, tu. Tu sei stato una delle mie cose preferite per un bel po di tempo J. Scrivo ancora di te perchè mi hai fatto amare immensamente la vita per un po. E sai è così strano, io solitamente non mi interesso delle persone più piccole di me. Mi domando perchè. Devo solo imparare ad accettare che alcune cose non hanno spiegazione. Come sei entrato nella mia vita e sei uscito, ecco questo per esempio non ha spiegazione. Come tu abbia deciso che sia giusto così, questo non ha spiegazione. Come io abbia deciso che sia la scelta migliore, questo non ha davvero alcuna spiegazione. Ma non sono qui per parlare di te. 
Eccomi a Bruxelles. In realtà ci sono così tante cose che dovrei spiegare per far capire come io sia arrivata qui. Ma se cominciassi dall’inizio, questo discorso non avrebbe una fine. Quale sarebbe l’inizio poi? Dovrei partire da Chicco, che chi mi conosce per davvero sa essere il mio fedele pupazzo che mi segue in giro per l’Europa e si trasferisce con me. C’è chi ha un partner, chi ha un cane o un gatto. Io ho Chicco. Chicco non si muove dal mio letto da 24 anni, e cioè da quando sono nata. Infatti ora sembra un po un orsetto di Chernobil, è mezzo spelacchiata e tutto scolorito. L’ho buttato in lavatrice parecchie volte in 24 anni. Comunque, nonostante il capitolo Chicco non sia affatto irrilevante, e il fatto che io abbia un pupazzo da 24 anni dica molto su di me, non sono qui per parlare di questo. Volevo parlare di Bruxelles, il che mi ha portata a parlare di J e di Minorca. 
Ritorno al momento in cui sono nella terrazza della mia casa a Barcellona e penso al fatto che J sarebbe partito e che io pure dovevo partire. Ho avuto la sensazione fortissima dentro di me che sarebbe stata la cosa migliore da fare. Ancora oggi penso sia stata la scelta migliore, il che non significa che sia affatto la scelta più facile. Anzi. Immaginatevi trasferirvi dal vostro posto preferito nel mondo in cui tutto splende di vita e luce e di ritrovarvi nell’apoteosi el grigio. Cioè il Belgio. A lavorare. Il che significa che la pacchia è finita. E chi te o fa fare, ti potresti chiedere. Ebbene, la responsabile sono sempre io. A volte mi metto in queste situazioni difficili e complicate e da queste imparo poi sempre moltissimo. Forse mi piace semplicemente cambiare. Oppure mi piace sfidare me stessa e i miei limiti o saranno magari dei meccanismi psicologici che la Anto saprebbe capire alla perfezione. La Anto è la mia psicologa. Non che io ci vada più spesso, anche perchè non vivo più in Italia. Però ogni tanto ci scambiamo qualche messaggio di auguri e in un modo o nell’altro riesco ad avere sue notizie e lei di mie. Però so che in caso di necessità lei è la persona giusta da chiamare. Non che io abbia più questo grande ed impellente bisogno di andarci, credo di essere diventata abbastanza brava ad auto analizzarmi. O magari io della mia testa non ci  capisco proprio un cazzo, e questa sbagliatissima convinzione potrebbe essere la fonte di tutti i miei stupidissimi problemi. Che poi, parliamoci chiaro, so che i problemi miei, rispetto a quelli di certa gente o del mondo intero, potrebbero essere delle grandi cazzate. So che non sto soffrendo di dolore vero, o di non aver neppure subito grossissimi traumi nella mia vita. Sono molto riconoscente al destino per questo, pur sempre che ci sia un destino. Ma comunque dicevo di avere una sensazione di schifo addosso, come avessi un pensiero che fa da fondo a tutti i miei altri numerosissimi pensieri che gettasse una scia di nero su tutto il resto. Come quando ti ritrovi una spia rossa accessa in macchina, e non sai bene a che cazzo si riferisca e qualche sia il problema. Però la spia rossa c’è e non ti lascia proprio tranquillo al cento per cento. Questa spia rossa potrebbe stare li per la mancanza di J oppure mi vuole dire che sto trascurando qualcosa. 
Comunque, eccomi qui a Bruxelles, pronta a cominciare la mia carriera lavorativa per davvero con un tirocinio al Parlamento Europeo. Tutto molto figo, considerando il fatto che io tre mesi fa il Parlamento Europeo nemmeno lo consideravo un’alternativa possibile. Avevo già fatto domanda e ovviamente ero stata rigettata. Dico ovviamente perchè non mi ero preparata per niente. Non penso più sia così difficile entrarci, non mi sento per niente un genio o cose così. tre mesi fa mi sarei sentita un genio della madonna se fossi riuscita ad entrare al Parlamento. Ora no. Anzi, credo di sapere molto poco e di dover imparare ancora troppe cose. Diciamo che dipende dai punti di vista, dipende dal contesto. Se rimani nel paesino sperduto nella Pianura Padana da cui provengo allora si che è impossibile entrare al Parlamento. Le dinamiche in cui ti immergi influiscono tantissimo. Qua a Bruxelles se dici di lavorare al Parlamento mica fa così strano. E infatti forse è per questo che non mi sento più cosi tanto un genio. A casa si, li si che mi sarei sentita un cazzo di genio. Ma è meglio così, mi sentirei davvero una stupida a pensare di essere un genio se non lo sono per niente. In realtà ho capito una cosa, se vuoi una cosa e capisci come arrivarci hai risolto tutti i tuoi problemi. E ti assicuro che potrebbe sembrare una grandissima ovvietà ma non lo è per niente. Io ho capito solo che dovevo imparare quelle cose x e a saper dare l’impressione di conoscere xywz. Anche se ovviamente è una grande balla, non capisco bene più della metà delle cose che dico. E poi se cominci a considerare la relatività delle cose allora faresti meglio a stare zitto. Perchè tutto può essere vero o falso. Tutto può essere giusto o sbagliato. Ma non voglio stare qui ad illustrare il mio stream of consciousness. Starei ancora cercando di spiegare perchè sono arrivata qui a Bruxelles. 
Dicevo che comincerò un tirocinio al Parlamento e ovviamente sarò nell’ufficio di comunicazione. Storia lunga fatta breve, finite le superiori ho capito che mi piaceva molto leggere e scrivere quindi mi sono iscritta a lettere, poi ho capito che con una laurea in lettere in Italia non ci facevo proprio un cazzo e quindi mi sono iscritta ad un master di comunicazione e pubbliche relazioni. All’estero, fattore molto importante. E specifico pubbliche relazioni perchè penso che sia esattamente quello che mi riesce meglio. Per me è un po come allestire vetrine e metterle in mostra. E in realtà non mi è ancora ben chiaro di cose si tratti interamente ma come ho detto l’importante è fare finta di sapere sempre una grande quantità di cose. Anche se onestamente la sto un po esagerando dai. Penso di averci azzeccato più o meno bene nelle scelte accademiche/professionali. Quello in cui sono una vera schiappa sono degli altri tipo di scelte. Ma avrò una sacco di tempo per parlarne, poi. 
Eccomi a Bruxelles. A guardare fuori dalla finestra questo cielo coperto da nuvole che slittano veloci e lasciano qualche spiraglio di azzurro. Non ci va poi così male oggi. Ogni tanto mi squilla il telefono ed è Lisa che mi manda foto della Malesia. Lisa è la mia migliore amica e viaggia un sacco, soprattutto per lavoro. E io sto guardando fuori dalla finestra questo cielo freddo e la invidio un sacco. Quando ero a Barcellona invece non la invidiavo mai, era diverso. Ero nel mio posto preferito nel mondo e niente e nessuno avrebbe potuto farmi desiderare di essere da qualche altra parte. Ormai è da qualche anno che vivo all’estero, diciamo ad intermittenza, ma sono più all’estero che a casa. Che poi, posso ancora definirla casa? Si e no. Tanti posti ho chiamato casa. Barcellona per esempio, lei si che è casa numero uno. Barcellona mi ha riportato alla vita. Anzi, direi più che altro che mi ha fatto scoprire cosa significhi vivere per davvero. Sentirsi liberi, felici, invincibili. Auguro a tutti di provarlo almeno una volta, questa sensazione di essere immortali, di avere la vita in pugno. Quando dicono di prendere la propria vita e farne un capolavoro, ecco per me il mio capitolo di vita a Barcellona è stato un capolavoro. Ho dipinto una Danza ancora più colorata di quella di Matisse, una Notte Stellata ancora più turbinosa di quella di Van Gogh. E’ stato il mio capolavoro, e nessuno me lo toglierà mai. E non è stato per le feste, per l’alcool o per le stronzate da teenager che fai quando vai in Erasmus. No no, io ho vissuta una vita vera. Partiamo dal presupposto che io non sia per niente una gran festaiola. Sono una terribile veneta media, e mi ubriaco con due cose. Quindi sto sempre molto attenta a non perdere i ricordi. I ricordi per me sono essenziali, figurati se li voglio mescolare. Il giorno dopo devo ricordare tutto. Le facce, le conversazioni, la musica, gli spostamenti. I dettagli. Ragazzi, i dettagli sono fondamentali. Io sono ossessionata dai dettagli, sono l’essenza delle cose. I dettagli sono la vita stessa. E poi ecco, odio perdere il controllo e sono pure claustrofobica. Mettete assieme queste cose e capirete che che sono la combo perfetta della festaiola peggiore di sempre. Quindi che cazzo ci va a fare una festaiola terribile in erasmus a Barcellona? Io i sono andata, ed è stata la scelta migliore della mia vita. 
Tutto è cominciato con una rottura. La mia vita numero due, quella in cui Giulia prende in mano le redini e si mette al comando, è cominciata nel momento in cui D pronunciò le grandi parole famose “non sono più sicuro di amarti”. In quel momento mi si è spezzato il cuore ed è cominciato il mio viaggio. 
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primusliber-traduzioni · 4 years ago
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Weezer - Weezer (Red Album)
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Non mi serve neanche un libro per imparare a leggere
Ma a chi è che servono gli stupidi libri?
Quelli li fanno per i delinquenti buoni a nulla
E io imparo studiando le lezioni nei sogni
(da: Troublemaker)
1. Troublemaker
Piantagrane
   Mettetemi in una scuola speciale
Perché sono uno scemo di prima categoria
E non mi serve neanche un libro per imparare a leggere
Ma a chi è che servono gli stupidi libri?
Quelli li fanno per i delinquenti buoni a nulla
E io imparo studiando le lezioni nei sogni
Per cui spegni la TV, perché quella la guardano gli altri
E i film fanno schifo come mangiare il gelato al cioccolato
Mi fanno solo venire la nausea
Non fatemi giocare a football
Faccio cacciare il quarterback e frego la palla al fratello
   Sono un piantagrane, mai stato un imbroglione
Faccio le cose a modo mio e non mi do mai per vinto
Sono un piantagrane, non uno che resta senza parole
Non ho la pazienza di fare le cose come si deve
   Ho preso in mano una chitarra
Questo che cosa significa?
Che adesso suono un po’ di riff heavy metal e tu muori
Volevi una produzione artistica artigianale?
Che ne dici di questa produzione artistica artigianale?
Wah-na-na-na-na-na-na-na – vai così
Mi faccio crescere i capelli
Vado a vivere a Cherokee
Diventerò una rock star e voi mi dovrete sopportare
Perché non posso mica andare a lavorare come un cialtrone qualsiasi
A timbrare all’entrata e all’uscita e a leccare il culo a Bob
Sposarmi una cagna, fare sette figli
Darmi per vinto, diventare vecchio e sperare che esista un dio
   Sono un piantagrane, mai stato un imbroglione
Faccio le cose a modo mio e non mi do mai per vinto
Sono un piantagrane, non uno che resta senza parole
Non ho la pazienza di fare le cose come si deve
   Diventerò una star e la gente allungherà il collo
Per darmi una sbirciata e vedere se sto facendo sesso
E studiando le mie mosse
Cercano di capire come mai sono così diverso dai cantanti delle altre band
Sono davvero un mistero, come può notare chiunque
Non c’è nessun altro come me
E quando arriva il momento della festa, come se fossimo nel 1999
Io faccio festa da solo da tanto che sono speciale
   Sono un piantagrane, mai stato un imbroglione
Faccio le cose a modo mio e non mi do mai per vinto
Sono un piantagrane, non uno che resta senza parole
Non ho la pazienza di fare le cose come si deve
Fare le cose come si deve
Sono un piantagrane
Fare le cose come si deve
Sono un piantagrane
Fare le cose come si deve
Sono un piantagrane
Fare le cose come si deve
Sono un piantagrane
Non mi do mai per vinto
       2. The Greatest Man That Ever Lived (Variations on a Shaker Hymn)
Il più grande uomo che sia mai vissuto (Variazioni su uno Shaker Hymn)
   Cerchi di fare la gnorri, come se non te ne fregasse nulla
Ma io presto giocherò nelle tue mutande
Sono come un mago con l’incantesimo
Tu arrivi come un cane quando suono la campanella
Io ho i soldi e la fama
Tu sei figa, ci puoi salire sul mio aereo
Mi fai avere tutto quello che desidero
Perché se ti abbassi ti faccio volare
   Sono il più cattivo dei cattivi
Sono la cosa migliore che tu abbia mai avuto
Sono il top, sono il numero uno
Tutte le ragazze si alzano quando canto
Sono il più perfido del locale
Fatti avanti ché ti faccio una plastica facciale
Non mi interessa dove sei
Guarda in alto e segui la stella
   Adesso butto giù il muro
Magari non mi trovi qui quando passi
Per cui ti conviene darmi il meglio
   Dopo il casino che sto per fare sù
I critici non avranno più parole da dire
Ho la risposta per l’enigma del nodo
Sogni d’oro sul tuo lettino
   Oh, baby, mi han detto che sto impazzendo
Oh, baby, ma non mi possono fermare
Oh, baby, in un modo o nell’altro mantengo un equilibrio
Oh, baby, questa città la metto a ferro e fuoco
   Hey, a me piacciono queste cose
Infilzami il cuore con una lancia da martire
Hey, niente di nuovo
Ho più di quello che basta per te
   Posso affrontare chiunque, posso fare il mio lavoro
Non voglio fare del male a nessuno, ma un’ape dovrà pur pungere
Sistemo tutto se tu fai casino
Mi sparli dietro? Allora ti metto a tacere
   Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Sono nato per dare
Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Radioattivo
   Qualcuno ha detto che il mondo intero è un palcoscenico
E ognuno di noi è un attore
È quello che sto cercando di dirti
Nel primo atto, sopravvivevo a fatica
Nessuno mi voleva in azione, morto o vivo
Secondo atto, ho sfondato
E ho tutta la gente attaccata al culo
E non ci posso fare niente, perché sono nato per brillare
Se non ti piace, puoi andare a quel paese
Ma non è una cosa che “ti piace”: è una cosa che adori
Son qua su tutte le furie finché non calano il sipario su questo palco
   Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
   Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Sono nato per dare e dare e dare
Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Radioatt-dioatt-dioatt-dioattivo
Sono il più grande uomo che sia mai vissuto
Sono nato per dare
       3. Pork and Beans
Maiale e fagioli
   Dicono che dovrei mettermi un po’ di Rogaine sui capelli
Allenarmi in palestra per riuscire a infilarmi le mutande
Gli occhiali da sole della Oakley trasformano anche gli idioti
Non ti piacerebbe se la gente pensasse che non sei più figo
   Io faccio le cose che voglio fare
Non ho proprio nulla da dimostrarvi
Mi mangio le caramelle con maiale e fagioli
Scusate per i modi se faccio una scenata
Non me li metto i vestiti che piacciono a voi
Sono felice e contento così come sono fatto dentro
Mi guardo allo specchio e gongolo
Me ne frego di quello che pensate voi
   A tutti piace ballare una canzone allegra
Con un bel ritmo e un ritornello accattivante da cantare
Timbaland sa come arrivare in cima alla classifica
Magari se lavoro con lui riesco a perfezionare quest’arte
   Io faccio le cose che voglio fare
Non ho proprio nulla da dimostrarvi
Mi mangio le caramelle con maiale e fagioli
Scusate per i modi se faccio una scenata
Non me li metto i vestiti che piacciono a voi
Sono felice e contento così come sono fatto dentro
Mi guardo allo specchio e gongolo
Me ne frego di quello che pensate voi
   No, non mi interessa, non mi interessa
Non mi interessa, non mi interessa, non mi interessa, non mi interessa
   Io faccio le cose che voglio fare
Non ho proprio nulla da dimostrarvi
Mi mangio le caramelle con maiale e fagioli
Scusate per i modi se faccio una scenata
Non me li metto i vestiti che piacciono a voi
Sono felice e contento così come sono fatto dentro
Mi guardo allo specchio e gongolo
Me ne frego di quello che pensate voi
       4. Heart Songs
Canzoni del cuore
   Gordon Lightfoot ha cantato una canzone che parlava di una barca affondata nel lago all’alba
Un gatto di nome Stevens ha trovato una fede in cui credere
E Joan Baez, il jazz non l’ho mai ascoltato tantissimo
Ma a casa nostra si potevano sentire le canzoni hippie
Eddie Rabbitt ha cantato di quanto gli piacessero le sere di pioggia
Gli Abba, i Devo, Benatar c’erano il giorno che è morto John Lennon
Mr. Springsteen ha detto di avere un cuore affamato
Grover Washington era felice il giorno che è salito in testa alla classifica
   Queste sono le canzoni
Queste sono le mie canzoni del cuore
Non sembrano mai sbagliate
E quando mi sveglio, per amor del cielo
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
   I Quiet Riot mi hanno introdotto all’headbanging
Iron Maiden, Judas Priest e Slayer mi hanno insegnato a suonare da paura
Devo ammettere però che a volte ascoltavo la radio
Debbie Gibson, dimmi che pensi che siamo da soli
C’è Michael Jackson allo specchio, devo avere fede se voglio vederci chiaro
Non rinuncerò mai a te, desidero l’amore o il pozzo dei desideri
Ci vogliono due persone per far riuscire qualcosa
Se Willy il Principe fa partire una rissa
Non stare troppo a preoccuparti perché lo sai
   Queste sono le canzoni
Queste sono le mie canzoni del cuore
Non sembrano mai sbagliate
E quando mi sveglio, per amor del cielo
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
   Nel 1991 non mi stavo per niente divertendo
Poi il mio coinquilino mi fa “Dai!” e ha messo sù un disco appena uscito
C’era sopra un bambino, il bambino era nudo
E lì ho sentito gli accordi che hanno spezzato le catene che avevo addosso
Mi sono trovato con i miei compagni in una sala prova
Poi abbiamo fatto il nostro primo concerto rock
E abbiamo guardato il numero dei fan che cominciava a crescere
Abbiamo firmato un contratto per avere la grana per fare un disco nostro
Le canzoni passano alla radio, ora la gente dice “È questa la canzone”
   Queste sono le mie canzoni del cuore
Non sembrano mai sbagliate
E quando mi sveglio, per amor del cielo
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
Sono queste le canzoni che continuo a cantare
       5. Everybody Get Dangerous
Rendiamoci tutti pericolosi
   Quand’ero più giovane, andavo a ribaltare le mucche per divertimento
No, okay, in realtà non l’ho mai fatto
Perché non volevo che la mucca fosse triste
Però alcuni miei amici lo facevano
Erano tutti un pochino cattivelli
Facevano saltare in aria le cassette delle lettere con una mazza da baseball
Le centravano in pieno
   Ad Halloween lasciamo perdere
Lanciavano le uova marce alle macchine che passavano
Avvolgevano le recinzioni con la carta igienica
Lanciavano i tavoli, sedie e le panchine
Dopo le prove a volte ci partiva un attacco di pazzia
Facevamo danni, bruciavamo gli amplificatori e le aste dei microfoni
   Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
   Devo fare una confessione se mi ascolti
A notte inoltrata giravamo in macchina con lacca e coltelli affilati in cerca di animali investiti
Davamo fuoco alle cose in cerca di emozioni a basso costo
Pugnalavamo le carcasse e leccavamo i coltelli, manco fossimo forze del male
   Partite di hockey sui laghetti ghiacciati
Le protezioni mai messe una volta
Tornavamo a casa sulle stradine di campagna
Cento all’ora dove il limite era quaranta con la Tercel dei miei
Come abbiamo fatto a sopravvivere così bene?
Tiravo via la chiave e lo sterzo si bloccava
Ho quasi ucciso ognuno di noi
   Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
   Dev’esserci un angelo custode o un qualche tipo di destino che abbiamo
Perché saremmo dovuti morire parecchio tempo fa per come vivevamo in passato
   E cosa diremo ai nostri figli quando verranno da noi a chiederci con il sorriso in faccia
“Papà, il mio amico ha preso le spade da ninja nuove
Va bene se facciamo a pezzetti casa sua?”
Hey, hey, hey
E ci rendiamo pericolosi
   Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
Rendiamoci tutti pericolosi, rendiamoci tutti pericolosi
       6. Dreamin’
Sognare
   Sogno al mattino
Sogno tutta la notte
E quando sogno, so che va tutto bene
Sogno alla sera
Sogno tutta la giornata
E quando sogno, so che è tutto a posto
   Papà dice che devo pagare qualche bolletta per imparare a essere responsabile
Un giorno metterò sù famiglia
E ci sarà bisogno di una persona adulta e matura
   Ma io sogno al mattino
Sogno tutta la notte
E quando sogno, so che va tutto bene
Sogno alla sera
Sogno tutta la giornata
E quando sogno, so che è tutto a posto
   Il prof dice che devo imparare qualche nozione per cavarmela tra gli scaffali della Widener
Questi sono giorni che definiranno la mia vita
Non li dovrei sprecare passandoli con questi amici
   Ma ah, devo fare l’ometto perché voglio davvero avere una chance
Whoa, devo prendere in mano i miei giocattolini perché voglio davvero avere una chance
Quando comincio a sentire la sensazione che mi assale
Mi dimentico ben presto ogni responsabilità
Vado in giro come in un sogno lucido a occhi aperti
Qua fuori le cose sono meglio di quanto potrebbe sembrare
   Ci sono passerotti blu nel prato
E le api volano in giro
E le ochette sul fiume spaurite così lontano da riva
Io corro in mezzo al prato
E il sole mi illumina
Canto, con la voce che trilla
Riesco a cantare fortissimo
   E gli angeli nei cieli si chiedono guardandomi
Perché sono così contento?
Perché sono così contento?
Perché sono così, perché sono così?
Io corro in mezzo al prato
E il sole mi illumina
Canto, con la voce che trilla
Riesco a cantare fortissimo
   E sogno al mattino
Sogno tutta la notte
E quando sogno, so che va tutto bene
Sogno alla sera
Sogno tutta la giornata
E quando sogno, so che è tutto a posto
   Voglio stare alla larga dal vostro programma
Voglio stare alla larga dal vostro programma
Voglio stare alla larga dal vostro programma
Riprendetevi l’amore
       7. Thought I Knew
Pensavo di sapere
   Mi spiace per la mia vita precedente
Mi spiace, ma abbiamo fallito
Mi spiace che sia dovuta finire così
Mi spiace se ti ho fatto soffrire
Mi spiace che mi sono dimenticato il tuo nome
Mi spiace, ma tu mi hai lasciato fuori sotto la pioggia
   Pensavo di conoscerti meglio all’epoca
Pensavo di conoscere le tue intenzioni
Pensavo di conoscere, ma non ne sapevo nulla
Nemmeno una maledetta cosa era vera
   Mi spiace se ti ho fatto del male
Mi spiace che non sono un portafortuna
Mi spiace che non sei finita fra le mie braccia
   Pensavo di conoscerti meglio all’epoca
Pensavo di conoscere le tue intenzioni
Pensavo di conoscere, ma non ne sapevo nulla
Nemmeno una maledetta cosa era vera
   Adesso che il nostro mondo si è oscurato
Abbiamo prosciugato il pozzo, fatto spegnere la scintilla
E ora siamo rimasti qui con il cuore spezzato
Cercando di trovare un posto per ricominciare
   Pensavo di conoscerti meglio all’epoca
Pensavo di conoscere le tue intenzioni
Pensavo di conoscere, ma non ne sapevo nulla
Nemmeno una maledetta cosa
Pensavo di conoscerti meglio all’epoca
Pensavo di conoscere le tue intenzioni
Pensavo di conoscere, ma non ne sapevo nulla
Nemmeno una maledetta cosa era vera, era vera
       8. Cold Dark World
Mondo freddo e buio
   Ti sto osservando, ragazza mia, dai sedili posteriori della mia macchina
Ti vedo incerta sulla tua condizione attuale
Con la spesa che ti cade fuori dalla borsa
Pensi che diventerai una vecchia megera squattrinata
Ma io vedo la ragazza che c’è dentro di te
Non mi consentiresti di darti un passaggio?
Io ti posso consolare e darti un bacio
Dimostrarti che puoi dare di molto meglio
   Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io diventerò il tuo uomo
Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io ti farò comprendere
   Lo so che pensi che sto cercando di rimorchiare
Ma il cuore ti dice che io non sono soltanto un furfante o un mascalzone
Ora che ti ho trovata, non ti voglio perdere
Come faccio a dimostrartelo?
Sappi che sono sincero
Non devi aver paura
Non sono come gli altri, sarò come un fratello
Ti proteggerò, non ti mancherò mai di rispetto
Ma se hai bisogno di amore, io ci sono per fare sesso
   Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io diventerò il tuo uomo
Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io ti farò comprendere
   Magari ci vorrà un po’ per abituarsi allo stile di vita alla fine del miglio dei miracoli
Ma sarai felicissima di ergerti sopra tutta la sporcizia che ti nasconde sotto al tappeto
   Io ci sarò
   Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io diventerò il tuo uomo
Ragazza angelo in un mondo freddo e buio
Io ti farò comprendere
Ragazza angelo, ragazza angelo
Io diventerò il tuo uomo
Ragazza angelo, ragazza angelo
Io ti farò comprendere
       9. Automatic
Automatico
   Come faccio a farti arrivare una montagna d’amore?
Come fanno gli oceani collegati da una cannuccia a farci passare qualcosa?
Potrebbe volermici un po’ di tempo per ricordare
Volermici un po’ di tempo per ricordare
   Hey, ti viene automatico quando lo sai
Hey, ti viene automatico quando lo senti
   Quand’è che mi corico e posso finalmente vedere il mondo dentro i tuoi occhi?
Come faccio ad allungare un braccio e stringere la gioia che hai dentro?
   Hey, ti viene automatico quando lo sai
Hey, ti viene automatico quando lo senti
   L’ho fatto
Voglio sentire questa cosa ogni ora
Perché voglio dartelo
   Hey, ti viene automatico quando lo sai
Hey, ti viene automatico quando lo senti
       10. The Angel and the One
L’angelo e quello
   Non è mio destino essere quello che ti porti a letto
Tantissimi motivi per cui me ne devo andare ma voglio restare qui
A volte vorrei fare un assaggio
Ma in realtà non so cosa dico
Tu sei l’angelo e io sono quello che sta pregando
C’è un altro amore a cui preferirei obbedire
Vedo l’estasi e sono già in attesa
Sento una pace più profonda, e quella pace più profonda è penetrante
Ho dentro la magia
Sono completo, ecco cosa sto dicendo
   Sto volando altissimo
La mia maestà viola in mostra
Ho raggiunto un posto talmente alto che non lo può reclamare nessuno
   Ti ci porto, amica mia
Ti sto tendendo la mano, per cui prendila
Siamo gli angeli e siamo quelli che stanno pregando
   Pace, shalom
Pace, shalom
Pace, pace
Pace, shalom
Pace, shalom
Pace, pace
       11. Miss Sweeney
Miss Sweeney
   Oh, ciao, Miss Sweeney
Potresti venire un attimo nel mio ufficio, per favore?
Io per oggi ho finito, vado a casa
E pensavo che convenisse fare un po’ il punto della situazione
Ho parlato con una tipa della fiera
E loro ce li hanno gli armadietti bianchi placcati
Ha detto che magari possiamo prendere le misure sul posto
Se facciamo questa cosa siamo a posto, Miss Sweeney
Per il momento è tutto quello che avevo da dirti, Miss Sweeney
In realtà… ci sarebbe un’altra cosa
   Mia cara, tu fai andare via i nuvoloni della pioggia
Splende sempre il sole quando ti avvicini
Sono in attesa del momento che tu mi ami, Sweeney
   Sono desolato, Miss Sweeney
Non so cosa mi abbia preso
Devo essere stato travolto da un’emozione spontanea
Comunque, l’anticipo di cinquemila dollari in contanti va mandato al titolare domani
Dovessero esserci problemi con l’anticipo o col contratto, non farti problemi ad alzare la voce
Non voglio star qui ad approvare ogni maledetto dollaro che prendiamo in prestito
Okay, fai come se non avessi detto niente, Miss Sweeney
   Mia cara, tu fai andare via i nuvoloni della pioggia
Splende sempre il sole quando ti avvicini
Sono in attesa del momento che tu mi ami
   Miss Sweeney, devo riconoscere la verità
Sono proprio perdutamente innamorato di te
Ogni giorno arrivi in ufficio stupenda
Con quel tailleur blu marino attaccato strettissimo alla schiena
Mi chiedi se sono pronto a mettermi al lavoro
Sweeney, tesoro, sono pronto
   Sii la mia cara, tu fai andare via i nuvoloni della pioggia
Splende sempre il sole quando ti avvicini
Sono in attesa del momento che tu mi ami
Mia cara, tu accendi i cieli della mia vita
Giuro che ti farò diventare mia moglie
Sono in attesa del momento che tu mi ami, Miss Sweeney, Miss Sweeney
       12. Pig
Maiale
   Da piccolo ero proprio felice
Giocavo coi miei amici in mezzo al fango
Wilbur e Jack e Otis e Beatty
Eravamo una squadra, credete a me
La mamma ci sgridava se esageravamo
Ma non le importava, era orgogliosa di noi
Correvo in giro e parlavo con gli animali
Gli raccontavo storie di cannibali selvaggi
Poi sono cresciuto e ho notato una tipa
All’inizio ero sicuro che per lei io non esistevo
Giravo col muso lungo e non sapevo perché
Poi lei mi ha appoggiato la guancia sulla spalla
E io la guardavo e lei guardava me
Ci siamo scambiati un sorriso, era il nostro destino
Si chiamava Tina, era il mio tesorino
Mi ero dimenticato le cose che mi piaceva fare
   Passavo tutto il tempo a seguirla dovunque
I miei amici mi facevano il rumore della frusta
Ma mi capivano, erano felici per me
E tutti hanno applaudito quando le ho chiesto di sposarmi
E lei mi ha detto di sì e stavamo davvero bene
Non ci rendevamo neanche conto del tempo che passava
Neanche il tempo di accorgermene e avevamo già dei figli
Gina e Shannon e Keebie e Gabe
   Ma adesso devo morire
Ho fatto una bella vita
Non ho di che lamentarmi
Vorrei ringraziare Pete, il contadino, che mi portava gli avanzi di cibo da mangiare
Aveva sempre il sorriso sul volto
Non ci voleva pensare a questo giorno
Alla fine è arrivato
Alla fine è arrivato
   Mi chiamavano Maiale
Mi chiamavano Maiale
   Da piccolo ero proprio felice
Giocavo coi miei amici in mezzo al fango
       13. The Spider
Il ragno
   C’è un ragno nello scolo e sente dolore
E non vuole morire più di quanto voglia io o tu
Lotta per sopravvivere ma non ha molto tempo
Non più di quanto ne abbia io o tu
   Dobbiamo morire, dobbiamo vivere
Dobbiamo prendere quello che viene
Ci svendiamo per due soldi
E quando moriamo ci ridisponiamo
È ora di riprendercelo
È ora di riprendercelo
Voglio che mi ami come ti amo io
   Non ho altro da dire
Ho parlato, vado per la mia strada
E addio, dovunque tu vada
Magari avrai bisogno di aiuto, ma io non lo saprò
Perché sono quassù nella mia celletta
Potrebbe essere il paradiso, potrebbe essere l’inferno
Non sapremo mai chi siamo
Perché quando moriamo, diventiamo stelle
E le stelle non parlano
Perché non hanno la bocca per parlare del proprio passato
Stanno semplicemente in cielo a brillare
E a fare luce per me e per te
E dove saremmo senza la loro luce?
Ci metteremmo a insultarci e a litigare
Che poi in realtà è quello che facciamo
Mi odio e odio pure te
Perché sento dolore proprio come il ragno nello scolo
Sono un lottatore, ma non posso vincere, devo perdere
Dammi la forza di arrivare alla fine
E alleviare il dolore che devo sentire
Quando mi si spezzano le ossa e assaggio l’acciaio andando giù per lo scolo
Sono pazzo
       14. King
Re
   Una sera in discoteca volevo ballare piano
Ho visto una ragazza graziosa, proprio una bella signorina
E mi sono avvicinato per chiederglielo
Ma un tizio le si è attaccato
Gli ho detto di star lontano, di lasciarmi un po’ in pace
Ti vedo che vieni qui, ti bevi quella brodaglia di birra
Fai come se fossi il padrone di tutto, non lo tollero
Non mi porti rispetto, la devi piantare
Ti devi dare una mossa, mo’ ti arriva un bel calcione
   Guarda che questa città è mia
Ti conviene stare alla larga
Se non vuoi grane, datti una calmata
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
Se sei in cerca di guai, sia quel che sia
Se non vuoi grane, fatti i cavoli tuoi
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
   Eri in cerca di attenzione, e forse non te l’ho detto
Ma non piaci a nessuno, se non agli sfigati
Ti sei fatto un intero esercito, un esercito di bambinetti
Alcuni scemi, alcuni pazzi
Datti una regolata, comportati da adulto
Guarda i vincitori: anche tu potresti essere come loro
La vita è facilissima, piacevole e sognante
Se mi molli, se stai con me
   Guarda che questa città è mia
Ti conviene stare alla larga
Se non vuoi grane, datti una calmata
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
Se sei in cerca di guai, sia quel che sia
Se non vuoi grane, fatti i cavoli tuoi
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
   Non puoi distruggermi, né prendermi
È così e basta
Non puoi distruggermi, né agitarmi
Vai fuori dai piedi
   Guarda che questa città è mia
Ti conviene stare alla larga
Se non vuoi grane, datti una calmata
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
Se sei in cerca di guai, sia quel che sia
Se non vuoi grane, fatti i cavoli tuoi
Se vuoi far rissa, sappi questa cosa: io sono il re
Sono il re, sono il re, sono il re, sono il re
Sono il re, sono il re, sono il re, sono il re
   Sono il re, sono il re, sono il re, sono il re
Sono il re, sono il re, sono il re, sono il re
Sono il re
       15. It’s Easy
È facile
   Non facciamo i cattivi con gli altri
Non c’è alcun bisogno di insultarsi
Non c’è alcun bisogno di prendersi a mazzate
Facciamo i carini, tesoro, non è che moriamo
   Facciamo i gentili con gli altri
Non c’è alcun bisogno di continuare a litigare
Non c’è alcun bisogno di dare ordini
Facciamo i carini, tesoro, non è che moriamo
   Ti ho beccato e te l’ho fatto notare
Tu mi hai mentito, hai mentito su ogni cosa
Dagli tempo, lascia perdere
Metti dei paletti, bevi qualcosa
È facile non fare i cattivi
   Ragioniamoci sù e discutiamone
Non c’è alcun bisogno di imprecare
Non serve a nulla rompere le palle
Facciamo i carini, tesoro, non è che moriamo
   Ti ho beccato e te l’ho fatto notare
Tu mi hai mentito, hai mentito su ogni cosa
Dagli tempo, lascia perdere
Metti dei paletti, bevi qualcosa
È facile non fare i cattivi
   Ti ho beccato e te l’ho fatto notare
Tu mi hai mentito, hai mentito su ogni cosa
Dagli tempo, lascia perdere
Metti dei paletti, bevi qualcosa
È facile non fare i cattivi
   Tempo, lascia perdere
Metti dei paletti, bevi qualcosa
È facile non fare i cattivi
È facilissimo, facilissimo, facilissimo, facilissimo
       16. I Can Love
Posso amare
   Non avevo grandi speranze
Ero abituato a come andavano le cose
Anche se non ero sicuro che avresti detto che lo stavo proprio buttando via
E non ho mai imparato a guarire
   Non riesco a credere a quello che vedo
Dopo tutto questo tempo, è destino che succeda
Aiutami a credere, credere, credere che posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare
   Mi sa che evidentemente non bisogna mai darsi per vinti
Anche se la fortuna non ti sorride
Magari ti compare un angelo che ti ribalta la situazione
   Non riesco a credere a quello che vedo
Dopo tutto questo tempo, è destino che succeda
Aiutami a credere, credere, credere che posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare
   Non riesco a credere a quello che vedo
Dopo tutto questo tempo, è destino che succeda
Aiutami a credere, credere, credere che posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare, posso amare
Posso amare
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