#ma la cosa mi lascia un attimo smarrita
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letteralmente meme di spiderman vs altro spiderman.jpg
#a quanto pare in SA viene anche una del mio phd ma di un altro ciclo????#che da una parte dici bellissimo una faccia familiare almeno per vicinanza geografica#ma non ci conosciamo. quindi mega imbarazzante perché poi senti il vincolo a fare conoscenza perché arrivi dallo stesso posto e vai#letteralmente dall’altra parte del mondo#ma la cosa mi lascia un attimo smarrita#e nel frattempo mi ero basata sull’essere del tutto da sola. ma da sola sola sola#anche perché chi la conosce questa. nemmeno io la conoscerei se non fosse tipo una rappresentante o comunque una che fa cose#è esattamente come quando a scuola devi fare conoscenza con unə compagnə solo perché magari è figliə di amici dei tuoi#che è poi la ragione per cui in prima elementare mi invitarono a mettermi in banco con uno che all’asilo non mi stava nemmeno così simpatico#dovendo pertanto rinunciare al banco singolo per i cazzi suoi#oltre il danno la beffa io mancina e questo coglione dove si siede? dalla parte sinistra del banco#ma che cazzo#però sento la responsabilità morale di scriverle poi#cioè è meglio prevenire che trovarsi là in enorme imbarazzo#mi pare da coglioni trovarsi a più di diecimila km da qui e: MA MA FORSE CI SIAMO VISTE ALL’INCONTRO DELL’ALTRO GIORNO quello sulle risorse#bibliografiche hai presente io ero seduta in quarta fila#no cioè che cringe onestamente. meglio scrivere prima e fugare ogni dubbio o giù di lì
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Ebano- Modena City Ramblers
Una canzone del 2004 dei Modena City Ramblers, che narra la vicenda di una giovane africana, i cui sogni sono morti nel naufragio della vita.
Tutti dicevano che ero bella come la grande notte africana / E nei miei occhi splendeva la luna, mi chiamavano la Perla Nera... / A sedici anni mi hanno venduta, un bacio a mia madre e non mi sono voltata / Nella città con le sue mille luci per un attimo mi sono smarrita... / Così laggiù ho ben presto imparato che i miei sogni eran solo illusioni / E se volevo cercare fortuna dovevo lasciare ogni cosa. Comincia così il viaggio di una giovane africana raccontato dal brano Ebano, dei Modena City Ramblers. Un viaggio che porta in sé, sin dalla partenza, i germi di una drammatica fine, racchiusa tutta in tre sole parole - bella, venduta, smarrita - che pesano sulla vita della giovane come una maledizione che non lascia scampo. Perché l’avvenenza può essere una sciagura per una donna povera del Sud del mondo, un'ineluttabile condanna a una vita spesa a soddisfare gli uomini. E il tradimento della famiglia, disposta a venderla per sopravvivere, è una sorta di maleficio a cui non si può sfuggire.
È un naufragio esistenziale, dunque, quello che porta la giovane ad approdare fortunosamente in Italia. La ragazza non trova ad attenderla qualcuno che la accolga, che la faccia sentire non estranea, che si comporti «da fratello». No, lei si scontra prima con il duro lavoro nei campi, sfruttato dai «caporali», e poi, dopo un'altra fuga e un successivo naufragio, con l'amicizia interessata di una donna che la trascina con sé sulla strada, avviandola alla prostituzione. Era bella questa giovane, una Perla Nera, ma un lungo, lungo cammino l'ha fatta approdare sui marciapiedi di una città italiana, schiava senza catene visibili da spezzare e per questo senza possibilità di affrancarsi. Ed è sulla strada che la lasciamo, senza più sogni, senza speranze. Disincantata, delusa, senza futuro.
Non ha lieto fine questo brano della band emiliana, come non hanno lieto fine tante vicende simili. E’ il destino di molte ragazze giunte in Italia con una promessa e destinate a divenire merce. E’ il destino di tanti migranti, partiti con la speranza negli occhi e giunti a destinazione in un sacco di plastica.
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