#look trasgressivo
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t-annhauser · 2 years ago
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Ma deve per forza essere trasgressivo l'omosessuale, vestirsi come un Frank-N-Furter pazzo e limonare passanti a caso menando il culo? Questa ossessiva rappresentazione del prototipo "kink-fetish-bdsm" non rende giustizia al gay che beatamente mena la sua vita alla luce del sole senza troppe scene. Quanto è scema e borghesuccia questa idea dell'omosessualità come luogo della depravazione, chissà cosa si immaginano gli etero, che gli omosex prima di fare sesso s'infilano il giubbotto con le borchie e si pizzicano i capezzoli con le mollette, Freddy Mercury look alike. Si credono di fare un dispetto all'autorità, ribaltare i valori della famiglia tradizionale, ma quale famiglia tradizionale che è dagli anni settanta che è caduta in disuso? La famiglia tradizionale sopravvive solo nei sogni erotici di Mario Adinolfi o di chi ha i soldi per comprare la cucina. Una guerra di tutti contro nessuno, la guerra è finita da un pezzo e loro continuano a menarsi a colpi di calzini riempiti a merda.
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delectablywaywardbeard-blog · 9 months ago
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Sanremo 2024. Annalisa, una dark lady sul palco dell'Ariston
Maxi blazer, con sotto una sorta di calzoncini e top nero. Calze scure, molto coprenti con reggicalze. Nastrino al collo. Annalisa – che da sempre ama molto la moda – ha scelto un abito di Dolce e Gabbana per presentare il suo brano in gara a Sanremo, “Sinceramente”. Un look sexy e trasgressivo allo stesso tempo, da vera dark lady. source
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sexyshopbologna · 2 years ago
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Vivi un Natale più Trasgressivo. - Ti Aspettiamo in Boutique! Fino al 50% di Sconto sull'intimo Fetish. Live a more transgressive Christmas. We look forward to welcome you in Boutique! Up to 50% discount on Fetish underwear. Have you thought about Christmas presents? You can find the perfect gift with us! https://www.sexyshopbologna.it #bolognacentro #bolognawelcome #natale #sempreaperti #shoppingdinatale #christmas #christmas2022 #natale2022 #regalodinatale #natalebologna #scontisexylingerie #offertasexylingerie #sexylingerienatale #fetishbdsmspecialist #bdsmshop #fetishshop #sadoshop #sexyshopbologna #laboutiquedelleros #laboutiquedellerosbologna #sexyshop #sconti #scontionline #scontisexyshop #offertesexyshop (presso La Boutique dell'Eros Sexy Shop Bologna) https://www.instagram.com/p/CmJajOBjWuK/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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abatelunare · 5 years ago
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Le solite domande inutili
Ogni tanto mi faccio domande inutili. Una di queste è: ma cosa è scattato nella testa di Lindsay Lohan? Perché qualcosa deve essere scattato. Da icona Disney di successo, l’attrice ha ribaltato completamente la propria immagine. Non ne sono sicuro, ma deve aver avuto a che fare anche lei con un cocktail di alcool e droga. E si è presentata con un look tedenzialmente sensuale e/o trasgressivo. Come risultato, ha inanellato una serie di pellicole francamente dimenticabili. L’ultima è Among the shadows, una roba proprio inguardabile. Recitato male e girato anche peggio. Un horror che mischia vampiri e fantapoltica. E mette i brividi. Ma perché è fatto male. Altro non so dirvi. Ho resistito una decina di minuti. Poi ho detto mai più. Come il corvo di Poe.
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telodogratis · 2 years ago
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Chiara Ferragni continua a provocare. I (finti) pantaloni mettono in mostra il lato b
Chiara Ferragni continua a provocare. I (finti) pantaloni mettono in mostra il lato b
L’influencer si conferma un’amante dei “vedo non vedo” e sfoggia un nuovo look super sexy nel secondo giorno della Settimana… Chiara Ferragni continua a provocare con un nuovo look super trasgressivo che, questa volta, al posto del seno, mette in mostra il lato b. In… Read MoreVipToday
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bertozic · 5 years ago
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OGGI, con la scomparsa a 87 anni di Little Richard, nome d'arte di Richard Wayne Penniman, si chiude quasi definitivamente una delle pagine musicali, e di costume, del Novecento. The original king of rock and roll, come lui amava farsi chiamare non riconoscendo il «bianco» Elvis Presley, negli anni Cinquanta impose il suo sound ritmato e veloce unito a una interpretazione vocale innovativa e a un look decadente. Trasgressivo e oltraggioso per i tempi, ha attraversato la seconda metà del secolo scorso tra crisi religiose, ritiri e ritorni in scena, mentre generazioni di nuovi musicisti ( #soul , funk, rap) veniva influenzati dal suo stile e i suoi successi, a partire dal suo cavallo di battaglia «Tutti frutti» sino a «Long tall Sally», «Slippin' and slidin'», rip it up, «Lucille», «Good golly miss Molly». James Brown lo riteneva il suo idolo perché, spiegava, era stato il primo a mischiare il #funk con il #rock negli anni50. Otis Redding gli riconosceva un ruolo da padrino del soul, per Ray Charles era «un uomo che diede inizio a un genere di musica che gettò le basi per molto di quello che venne in seguito», per Bob Diddley «un genio dello show business unico nel suo genere». Idolatrato anche da Paul McCartney e Mick Jagger, come da Bob Dylan che negli anni scolastici dichiarò di sognare di entrare nel suo gruppo, e da Jimi Hendrix, che dichiarò: «Voglio riuscire a fare con la mia chitarra quello che Little Richard fa con la sua voce». Rivoluzionario, provocatorio, apertamente omosessuale nell'America bigotta del dopoguerra, Little Richard è stato un ciclone che ha spazzato via un'epoca aprendone un'altra. Non ha mai nascosto il suo abuso di sigarette, alcol e droga che definiva “coadiuvanti del mestiere”. E' stato tra i primi artisti inseriti nella Rock And Roll Hall Of Fame nel 1986, mentre la Recording Academy lo ha insignito del Lifetime Achivement Award. "Tutti Frutti”, che vendette nel giro di poche settimane 1 milione di copie e dal 2010 è stata iscritta nei registri della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America come “patrimonio dell’umanità”. #bertozic #littlerichard https://www.instagram.com/p/B_-XzssFHqz/?igshid=1r09q97x0fsps
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margiehasson · 5 years ago
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La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
Classe 1992, di Piacenza, Beatrice Cristalli è un editor e una poetry-hunter, che ama «essere utile e al servizio degli altri attraverso un’impronta alternativa e letteraria, come un libro di testo».  È già autrice della raccolta di poesie Tre in uno, descritta dal lessicografo Silverio Novelli come «un’opera prima molto forte», perché racchiude in sé un percorso umano, prima ancora che linguistico, dove il lettore è spinto a fare i conti con le proprie certezze (e incertezze) e a rapportarli con la parola. Presto uscirà con il suo secondo libro, una raccolta di poesie incentrate proprio sui gesti gentili verso se stessi e il prossimo. «La gentilezza, per me, ha a che fare con la buona comunicazione. Non è scontato ascoltare l’altro e soprattutto ascoltarlo non solo attraverso le parole ma anche con i gesti».
Le buone maniere tornano di moda. «E la cosa non mi stupisce. Ci stiamo rendendo conto di quanta falsa comunicazione ci sia all’interno dei nostri rapporti». Se si potesse mettere in prosa un gesto gentile, Beatrice pensa «ai gesti del quotidiano. La gentilezza è una delle occasioni umane in cui fare esperienza dell’amore senza doppi fini. È cura, lentezza e leggerezza».
Descrivi in tre parole te stessa. «Autoironica, curiosa, empatica».
Un gesto di gentilezza che hai fatto e che ti hanno fatto? «Una premura nei miei confronti è dormire di più, mi fa bene per il processo creativo. Una galanteria è venire a prendermi in macchina. Dimostro affetto verso gli altri cucinando».
Se potessi riassumere la gentilezza in un libro? «Il silenzio è cosa viva, di Chandra Livia Candiani. Unisce la sensibilità poetica al percorso interiore di essere sinceri con se stessi».
Cosa hai sentito di tuo in questo progetto realizzato insieme a Glamour e Kocca? «Mi sono ritrovata subito nel concetto di dare importanza ai gesti semplici. Un atto non deve essere plateale per essere importante».
Il capo Kocca che ti è piacuto più indossare durante lo shooting? «Un paio di pantaloni a vita alta. Erano in un tessuto morbido, impalpabile. Mi ha fatto sentire bene».
Ci racconti un aneddoto sul set? «Mi sono divertita a vestire un contrasto, un look più eccentrico di quelli che sfoggio di solito. Alla fine mi ci sono trovata perché ho un animo poetico ma trasgressivo».
Come descriveresti il tuo stile? «Casual, a tinte rétro. Amo i jeans a vita alta e gli orecchini colorati come accessorio. Ogni abito che indosso deve farmi sentire sempre a mio agio».
Project coordinator & direction: Erica Cariello Production & styling Alessia Caliendo Fotografo Errico Fabio Russo Make up Carla Curione Hair Daniele Villaneuva Mongui Styling assistants Ilaria Bersanti e Lucia Radaelli
Si ringraziano per gli accessori: Elvio Zanon Frau Nuage d’Etoiles Officine creative Pellico Rosantica Sharra Pagano What For
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thebeautycove · 7 years ago
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GUERLAIN • BLACK PERFECTO by LA PETITE ROBE NOIRE - Eau de Parfum - Novità 2017 Guerlain svela una nuova famiglia olfattiva il "floreale elettrizzante" e introduce la sua ultima creazione Black Perfecto by La Petite Robe Noire, l'accessorio olfattivo più dark rock borchiato di stagione. Thierry Wasser e Delphine Jelk, coautori della nuova composizione, esplorano la ricchezza della rosa nelle sue facette aromatiche più accattivanti, un'Acqua di Rosa bulgara nell'incipit libera la limpida gaiezza di corolle in boccio, l'Essenza di rosa fissa i potenti, sensuali sentori di fiore gloriosamente maturo, l'Assoluta di Rosa centifolia di Grasse, nel cui tratteggio odoroso si specchia la potenza aromatica della Guerlinade, firma delle fragranze della Maison, racchiude la sontuosa espressività del jus. Sublimata da un vellutato tocco di mandorla, questa overdose floreale si carica di energia e audacia nell'abbraccio passionale, esaltante dell'accordo cuoio fava tonka patchouli, un cortocircuito sensuale, penetrante e decisamente, voluttuosamente trasgressivo. La fragranza è presentata nel flacone iconico con tappo a cuore capovolto in total look nero profondo, borchie e dettagli in pelle eco. Disponibile nel formato Eau de Parfum 30, 50, 100 ml. nelle profumerie concessionarie esclusive e sul sito guerlain.com da Settembre 2017. ••• Don't stop me now. Smell it and get you rock studded soul out! No limit for being transgressive, bold, intrepid, provocative! A declaration of passion and freedom!Love the daring contrast between Rose centifolia note expressed in all its forms, velvety almond touch and the intriguing leather tonka bean patchouli dark accord uplifting the rockglam sillage! Definitely not just your next "intoxicating floral" scent but the ultimate season's black accessory! ©thebeautycove
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sounds-right · 6 years ago
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Diabolika Reunion Tour: il 5 gennaio  Befana elettronica al Loft di Asti
Nata a Roma nei primi anni 2000, Diabolika non è solo una festa di grande successo che ha fatto a lungo ballare i più importanti club europei con sonorità elettroniche e show irripetibili. Questa one night è ancora oggi simbolo di divertimento colorato, di un clubbing da vivere fino all'alba sentendosi parte di un movimento collettivo. Il pubblico di Diabolika si è sempre sentito un pezzo importante della serata: niente dress code, niente regole, se non la voglia di sentirsi 'star' almeno per una notte... grazie ad un ritmo folle, coinvolgente, capace di annientare ogni differenza, azzerare la distanza tra palco e dancefloor, travolgendo timidezze e insicurezze di chi, anche in discoteca, non riesce a mostrare chi è davvero.
Oggi, a diversi anni dalla fine repentina del Diabolika, avvenuta quando la one night era all'apice di un successo almeno europeo e non certo perché il 'fenomeno Diabolika' fosse in declino, gli artisti che l'hanno creato hanno deciso di tornare a regalare emozioni insieme nel Diabolika Reunion Tour, una serie di eventi che paradossalmente rappresenta una bella ventata di novità nello scenario del clubbing italiano.
Dopo il debutto all Madam di Ferrara (via Padova 189, www.madamebutterfly.it)  ed il Capodanno 2019 del Titilla, il privé del Cocoricò di Riccione (RN) il 5 gennaio la Crew Diabolika sarà al Loft di Asti. E' una befana elettronica molto attesa per chi ama i party e certe sonorità.
Non è un caso che un mondo in eterno movimento come la nightlife celebri  oggi questa one night in "Generazione Diabolika", film che racconta l'incredibile ascesa di questa one night. Dalla residenza romana all'Energy, fino alle incredibili stagioni al Cocoricò di Riccione ed allo Space di Ibiza, allora il club più importante al mondo, fino ad eventi in Spagna, in Svizzera, in Grecia... Il film girato da Silvio Laccetti, in uscita nel 2019, sta generando interesse tra clubber di ogni età e sui media. Succede perché prima del Diabolika non si era mai visto anche in Italia un party da grandi numeri pieno di sonorità  e show d'impatto. E nulla di simile fa di sicuro ballare l'Italia oggi.
Il nuovo slogan del Diabolika Reunion Tour, "Mordi la mela perché si vive meglio", accenna in qualche modo al peccato, all'inibizione, al conformismo e alle cose che tutti quanti vorremmo avere il coraggio di fare, almeno di notte. E la musica è come sempre per Diabolika, di grande qualità. In console infatti si alternano infatti D Lewis ed Emix, Paolo Bolognesi e Simone LP.
"Il Diabolika Reunion Tour proporrà in veste rinnovata l'anima gentilmente ribelle della nightlife", spiega Henry Pass, voce e icona del party. "Vogliamo togliere quel sottile velo che imprigiona le persone e renderle libere - di nuovo - di esser quel che vogliono. Porteremo musica nuova insieme a quella che ha fatto la storia del Diabolika, 'rimodulata' per l'occasione". "Porteremo messaggi di fratellanza di generi, saremo un vento bianco di purezza, nel senso che spazzeremo via i nuovi tabù", continua Henry Pass. "Vogliamo che l'anima di chiunque si palesi beatamente nei nostri party".
"Vogliamo tornare a far divertire l'Italia, perché oggi una festa simile, semplicemente, non c'è", gli fa eco Simone LP. "Diabolika è un party da cui esci senza voce e con la maglia sudata. A me ha regalato autostima, soddisfazioni, energia, amore... e tutto ciò che di bello si può immaginare".
"Diabolika è una festa che dà spazio al pubblico, lo rende parte integrante e protagonista della serata... Oggi come ieri, non vi togliamo mai gli occhi di dosso!", conclude D Lewis. "Diabolika Reunion Tour è mix di buona musica e divertimento, un party in cui passato e presente si fonderanno".
Diabolika Reunion Tour
5/1 Loft - Asti via Antico Ippodromo 3 www.loftclubasti.com info 3895168000
Instagram www.instagram.com/diabolika_reunion_tour/
Facebook goo.gl/LQccGo
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Gli artisti di Diabolika Reunion Tour
D Lewis https://www.facebook.com/dlewisofficial/
Nato nel 1973, produce musica e mixa fin dai primi anni '90. Fin da allora collabora con Emix, con cui realizza nel 2007, dopo tante esperienze diverse, il suo primo album, "Officine Romane. Protagonista in console in molti dei più importanti club europei (dal BCM di Palma de Mallorca allo Space di Valencia passando il Cocoricò di Riccione), ha pubblicato la musica su label di riferimento in tutto il mondo e diviso il mixer con superstar come Deadmau5, Tiesto, Benny Benassi, Erick Morillo, Roger Sanchez e tanti altri.
Emix https://www.facebook.com/emixfanpage/ www.djemix.it
Emiliano Mosci - meglio conosciuto come Emix, nasce dj techno nel settembre del 1989, le sua carriera inizia con i Rave e gli After Hours. L'amore per la musica anni '80 e la ricerca continua di nuove sonorità saranno determinanti nel trasformarlo in breve tempo in "collezionista" di vinili rari. Dal '92 al '95 si afferma a livello nazionale con party acid/techno. E' stato dj resident di alcuni dei più importanti club italiani (Cocoricò Palladium, Hollywood, Red Zone, Arabesk, Piper, Alien, Muccassassina, Diabolika) e pure nel 2007 dello Space Ibiza. Come produttore ha realizzato decine di tracce e nel 2006 pure l'album "Officine Romane" insieme a DLewis, mentre la sua nuova label si chiama Uwaga.
Paolo Bolognesi https://www.facebook.com/paolobolognesistardust/
Paolo Bolognesi non ha bisogno di soprannomi e tantomeno di prefissi. Che sia un dj lo si intuisce di primo acchito, quando si ferma a parlare di belle canzoni e di groove, delle passioni musicali che gli vengono dal cuore. Le sapienti miscele di house music e le dosi ferrose di tech house sono ciò che gli regalano energia ogni giorno. Paolo nasce a Roma e dalla metà degli anni Ottanta fa parte del mondo dei club italiani ed europe, della radiofonia nazionale e della discografia con le sue produzioni ed i suoi remix. Ha iniziato la carriera in una piccola radio della Capitale per poi passare ad RDS e poi a m2o con il suo programma dedicato alla musica da club, Stardust. Stardust, che dal 2007 è anche una label, è il suo biglietto da visita.
Simone LP https://www.facebook.com/DJSimoneLP/
Nato nel 1981, già a vent'anni era protagonista alla console dei più noti club di Roma. Entrato subito a far parte del cast artistico del colosso "Diabolika", diventa in poco tempo uno dei dj resident del party. Ha fatto ballare molti dei più importanti locali italiani e diviso il mixer con superstar come Steve Aoki, Paul Van Dyk, Afrojack, Deadmau5, Armin Van Buuren e molti altri.
Henry Pass www.facebook.com/henrypass/ www.instagram.com/henrypass_real
Performer e voce in discoteca, speaker radiofonico nazionale, autore di programmi radio, giornalista. Henry Pass è lo spirito che dà voce e forma alle tribù danzanti, è in certi versi trasgressivo, ribelle, fuori dalle regole e dagli schemi: in una parola, libero! Nei suoi show invoca un mondo diverso, in cui gridare a tutta gola le sue convinzioni e in cui poter fare "quel che si vuole!". Diventa icona internazionale come voce dei party Diabolika che lo vedono a più riprese accanto a dj's mondiali. Prima della "reunion" è ricercatissimo nei locali d'Italia come solista. Torna al suo posto con una "verve" e "look" completamente rinnovati e - precisa - "altamente coinvolgenti".
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grafiche, immagini, media info http://www.lorenzotiezzi.it/lorenzotiezzi.it/diabolika_reunion_tour.html
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djs-party-edm-italia · 6 years ago
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Diabolika Reunion Tour: il 5 gennaio '19 Befana elettronica al Loft di Asti
Nata a Roma nei primi anni 2000, Diabolika non è solo una festa di grande successo che ha fatto a lungo ballare i più importanti club europei con sonorità elettroniche e show irripetibili. Questa one night è ancora oggi simbolo di divertimento colorato, di un clubbing da vivere fino all'alba sentendosi parte di un movimento collettivo. Il pubblico di Diabolika si è sempre sentito un pezzo importante della serata: niente dress code, niente regole, se non la voglia di sentirsi 'star' almeno per una notte... grazie ad un ritmo folle, coinvolgente, capace di annientare ogni differenza, azzerare la distanza tra palco e dancefloor, travolgendo timidezze e insicurezze di chi, anche in discoteca, non riesce a mostrare chi è davvero.
Oggi, a diversi anni dalla fine repentina del Diabolika, avvenuta quando la one night era all'apice di un successo almeno europeo e non certo perché il 'fenomeno Diabolika' fosse in declino, gli artisti che l'hanno creato hanno deciso di tornare a regalare emozioni insieme nel Diabolika Reunion Tour, una serie di eventi che paradossalmente rappresenta una bella ventata di novità nello scenario del clubbing italiano.
Dopo il debutto all Madam di Ferrara (via Padova 189, www.madamebutterfly.it)  ed il Capodanno 2019 del Titilla, il privé del Cocoricò di Riccione (RN) il 5 gennaio la Crew Diabolika sarà al Loft di Asti. E' una befana elettronica molto attesa per chi ama i party e certe sonorità.
Non è un caso che un mondo in eterno movimento come la nightlife celebri  oggi questa one night in "Generazione Diabolika", film che racconta l'incredibile ascesa di questa one night. Dalla residenza romana all'Energy, fino alle incredibili stagioni al Cocoricò di Riccione ed allo Space di Ibiza, allora il club più importante al mondo, fino ad eventi in Spagna, in Svizzera, in Grecia... Il film girato da Silvio Laccetti, in uscita nel 2019, sta generando interesse tra clubber di ogni età e sui media. Succede perché prima del Diabolika non si era mai visto anche in Italia un party da grandi numeri pieno di sonorità  e show d'impatto. E nulla di simile fa di sicuro ballare l'Italia oggi.
Il nuovo slogan del Diabolika Reunion Tour, "Mordi la mela perché si vive meglio", accenna in qualche modo al peccato, all'inibizione, al conformismo e alle cose che tutti quanti vorremmo avere il coraggio di fare, almeno di notte. E la musica è come sempre per Diabolika, di grande qualità. In console infatti si alternano infatti D Lewis ed Emix, Paolo Bolognesi e Simone LP.
"Il Diabolika Reunion Tour proporrà in veste rinnovata l'anima gentilmente ribelle della nightlife", spiega Henry Pass, voce e icona del party. "Vogliamo togliere quel sottile velo che imprigiona le persone e renderle libere - di nuovo - di esser quel che vogliono. Porteremo musica nuova insieme a quella che ha fatto la storia del Diabolika, 'rimodulata' per l'occasione". "Porteremo messaggi di fratellanza di generi, saremo un vento bianco di purezza, nel senso che spazzeremo via i nuovi tabù", continua Henry Pass. "Vogliamo che l'anima di chiunque si palesi beatamente nei nostri party".
"Vogliamo tornare a far divertire l'Italia, perché oggi una festa simile, semplicemente, non c'è", gli fa eco Simone LP. "Diabolika è un party da cui esci senza voce e con la maglia sudata. A me ha regalato autostima, soddisfazioni, energia, amore... e tutto ciò che di bello si può immaginare".
"Diabolika è una festa che dà spazio al pubblico, lo rende parte integrante e protagonista della serata... Oggi come ieri, non vi togliamo mai gli occhi di dosso!", conclude D Lewis. "Diabolika Reunion Tour è mix di buona musica e divertimento, un party in cui passato e presente si fonderanno".
Diabolika Reunion Tour
5/1 Loft - Asti via Antico Ippodromo 3 www.loftclubasti.com info 3895168000
Instagram www.instagram.com/diabolika_reunion_tour/
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Gli artisti di Diabolika Reunion Tour
D Lewis https://www.facebook.com/dlewisofficial/
Nato nel 1973, produce musica e mixa fin dai primi anni '90. Fin da allora collabora con Emix, con cui realizza nel 2007, dopo tante esperienze diverse, il suo primo album, "Officine Romane. Protagonista in console in molti dei più importanti club europei (dal BCM di Palma de Mallorca allo Space di Valencia passando il Cocoricò di Riccione), ha pubblicato la musica su label di riferimento in tutto il mondo e diviso il mixer con superstar come Deadmau5, Tiesto, Benny Benassi, Erick Morillo, Roger Sanchez e tanti altri.
Emix https://www.facebook.com/emixfanpage/ www.djemix.it
Emiliano Mosci - meglio conosciuto come Emix, nasce dj techno nel settembre del 1989, le sua carriera inizia con i Rave e gli After Hours. L'amore per la musica anni '80 e la ricerca continua di nuove sonorità saranno determinanti nel trasformarlo in breve tempo in "collezionista" di vinili rari. Dal '92 al '95 si afferma a livello nazionale con party acid/techno. E' stato dj resident di alcuni dei più importanti club italiani (Cocoricò Palladium, Hollywood, Red Zone, Arabesk, Piper, Alien, Muccassassina, Diabolika) e pure nel 2007 dello Space Ibiza. Come produttore ha realizzato decine di tracce e nel 2006 pure l'album "Officine Romane" insieme a DLewis, mentre la sua nuova label si chiama Uwaga.
Paolo Bolognesi https://www.facebook.com/paolobolognesistardust/
Paolo Bolognesi non ha bisogno di soprannomi e tantomeno di prefissi. Che sia un dj lo si intuisce di primo acchito, quando si ferma a parlare di belle canzoni e di groove, delle passioni musicali che gli vengono dal cuore. Le sapienti miscele di house music e le dosi ferrose di tech house sono ciò che gli regalano energia ogni giorno. Paolo nasce a Roma e dalla metà degli anni Ottanta fa parte del mondo dei club italiani ed europe, della radiofonia nazionale e della discografia con le sue produzioni ed i suoi remix. Ha iniziato la carriera in una piccola radio della Capitale per poi passare ad RDS e poi a m2o con il suo programma dedicato alla musica da club, Stardust. Stardust, che dal 2007 è anche una label, è il suo biglietto da visita.
Simone LP https://www.facebook.com/DJSimoneLP/
Nato nel 1981, già a vent'anni era protagonista alla console dei più noti club di Roma. Entrato subito a far parte del cast artistico del colosso "Diabolika", diventa in poco tempo uno dei dj resident del party. Ha fatto ballare molti dei più importanti locali italiani e diviso il mixer con superstar come Steve Aoki, Paul Van Dyk, Afrojack, Deadmau5, Armin Van Buuren e molti altri.
Henry Pass www.facebook.com/henrypass/ www.instagram.com/henrypass_real
Performer e voce in discoteca, speaker radiofonico nazionale, autore di programmi radio, giornalista. Henry Pass è lo spirito che dà voce e forma alle tribù danzanti, è in certi versi trasgressivo, ribelle, fuori dalle regole e dagli schemi: in una parola, libero! Nei suoi show invoca un mondo diverso, in cui gridare a tutta gola le sue convinzioni e in cui poter fare "quel che si vuole!". Diventa icona internazionale come voce dei party Diabolika che lo vedono a più riprese accanto a dj's mondiali. Prima della "reunion" è ricercatissimo nei locali d'Italia come solista. Torna al suo posto con una "verve" e "look" completamente rinnovati e - precisa - "altamente coinvolgenti".
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sciatu · 8 years ago
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In amore, come in cucina, ci vuole fantasia. Non però quel genere di fantasia che mentre mangi un arancino con il ragù chiudi gli occhi e pensi di mangiare un carpaccio di tonno! Semplicemente non stai gustando né l’arancino, né il carpaccio di tonno. Pensa ad un povero arancino (o arancina se sei di Palermo) che per anni hai farcito sempre nello stesso modo: ragù con piselli e prosciutto cotto! Stupiscila: guardala negli occhi (se li trovi) e dille: stasera ti riempio di asparagi, o di vongole e cozze, o di mortadella e pistacchi….!  oppure fai il trasgressivo e fai l’arancino con la pasta!!!! Lo stesso per la melanzana cicciotta! Basta con la solita pasta con la melanzana fritta: seducila proponendole di trasformarla in una cotoletta! o di creare una purea di melanzana bella piccante o (trasgressione delle trasgressioni) all’aglio!. Da qui in poi il passo è breve, stupirai tutti: le panella non solo con i ceci, magari con le fave, o con il salmone… Insomma osa, proponiti, tira fuori la fantasia per avvolgere il desiderio e far apprezzare una seducente aggressività che ad arancini, melanzane e sarde a beccafico piace sempre perché le fa sentire…… desiderate.
In love, like in the kitchen, you need fantasy. Not that kind of fantasy that while you eat an arancino with the ragu close your eyes and you start to think that you are eating a tuna carpaccio! You just do not taste the arancino or the tuna carpaccio. Think of a poor Arancino (or Arancina if you are in Palermo) who for years you have always stuffed in the same way: peas and tomato and ham! Try to astonish it: look it in the eyes (if you find them) and say: tonight I'll fill you with asparagus, or clams and mussels, or mortadella and pistachios ....! Or do it more transgressive and make the Arancino with the pasta !!!! The same for the fatty eggplant! Stop with the usual pasta with the fried eggplant: seductively proposing to turn it into a cutlet! Or to create a nice spicy or eggplant puree (and top of the transgression) with garlic !. From here on, the step is short, let me repeat : try to astonish it: the Panella not only with chickpeas, but perhaps with beans, or salmon ... In short, dare, propose, pulls out the fantasy to wrap your dark desire and to appreciate a seductive aggression; The Arancino or the eggplant or the sardine beccafico, they always like it because  they feel ......that you want them, you need them, you are asking for them.
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cinquecolonnemagazine · 3 years ago
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Scarpe iconiche, 6 storie da indossare
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La primavera-estate 2021 punta sul gusto senza tempo. Ecco quali sono le scarpe iconiche di tendenza della stagione per Stileo.it. La moda passa, un’icona resta. Lo sanno bene gli appassionati di moda e tendenze, che anche per questa stagione puntano sulla riconoscibilità di modelli senza tempo per rendere indimenticabile il proprio look. Il trend è confermato da Stileo.it in una speciale short list dedicata alle scarpe iconiche più desiderate della primavera-estate 2021. Ecco che i modelli che animano i desideri più reconditi sono ancora quelli che hanno fatto, e continuano a fare, la storia della moda. E ce n’è per tutti i gusti. Si va dalla décolleté più preziosa allo stivaletto che non passa mai di moda. Passando, naturalmente, per la sneaker più classica. Scopriamo insieme quali sono e perché ci hanno rubato il cuore! Grintose come le Rockstud di Valentino Un nome che è tutto un programma. Sì, perché il primo modello mostrato da Stileo.it ha nel DNA l’energia del rock and roll. Parliamo della Rockstud di Valentino Garavani. https://youtu.be/KiNVjrlE6Rk Il lancio della linea nel 2010 per visione del duo creativo Chiuri-Piccioli, allora insieme alla guida della maison. Gli stilisti subentrano al fondatore, rinnovando l’immagine della casa di moda con una collezione che ancora oggi ha il sapore dello straordinario. La linea, caratterizzata dalle celebri borchie metalliche, si rinnova con l’evoluzione in Roman Stud. Ne abbiamo ammirato di recente l’interpretazione all-white di Lady Gaga, ma non solo. Le fashion icon ne vanno pazze. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Valentino (@maisonvalentino) Una rivoluzione chiamata Princetown Non chiamatela “ciabatta”. La slipper Princetown di Gucci è un vero e proprio statement piece, con quella sua innata capacità di fare la differenza anche su un look un po’ basic. https://youtu.be/kVlRDTS_OqE Lungo le sue linee decise si manifesta l’estro di Alessandro Michele, direttore creativo della casa di moda. Nel 2015 il modello fa la sua prima comparsa in scena, conquistando subito l’appellativo di it-shoes. Oggetto di design estremo, urla lusso in modo nuovo. Negli anni si è arricchito di molteplici varianti, conquistando materiali e colori. Mantenendo però intatto quel suo tono trasgressivo. Quale sarà la prossima innovazione del suo ideatore? Un viaggio chiamato Castañer XIV secolo, Pirenei. I contadini adottano per le loro lunghe giornate un tipo di scarpa destinata a far parlare di sé ancora a lungo. Sono le espadrilles, un super classico della stagione estiva. https://youtu.be/Q-iZ8CVrbmA Nel corso del tempo questa calzatura dalla tipica suola in corda di iuta dimentica i suoi umili natali. Ed eccola ai piedi di muse della moda e star del cinema. Il passaggio è determinato in particolare da un marchio, entrato nella storia della moda anche grazie a un incontro fortunato. Parliamo di Castañer, che nel 1972 entra a contatto con Yves Saint Laurent, dando vita al primo modello con la zeppa. Ed è subito amore. Sulle orme delle Stan Smith Forse non tutti sanno che dietro una delle linee di calzature più note degli ultimi anni c’è uno dei tennisti più acclamati della storia. Si tratta della Stan Smith firmata adidas Originals. https://youtu.be/BldDvowlZRk Stanley Roger “Stan” Smith presta il nome alla sneaker per eccellenza dal 1978, anno in cui il modello assume l’attuale denominazione. E da quell’epoca è cambiata pochissimo, mantenendo intatta la purezza delle sue forme. Prima scarpa da tennis in pelle, porta con sé le atmosfere rilassate di Wimbledon, che si rispecchiano nel verde dei dettagli e del tipico trifoglio. Con quel suo tocco aristocratico, è un passepartout per uno stile trendy ma di classe. In strada con l’Air Force 1 Nel mondo delle sneaker, poche sono quelle che durano, quelle che ci riescono assumono lo status di “classico”. Un raro esempio è la Nike Air Force 1. https://youtu.be/3GxkvaTPl0M Scarpa più venduta di casa Nike, è stata ideata nel 1982 da Bruce Kilgore per soddisfare le esigenze dei giocatori di basket. Obiettivo centrato in pieno, fin quando il modello non si affaccia sul mondo esterno, conquistando per prime le metropoli americane. Da Baltimora a New York, il modello si diffonde rapidamente, diventando in breve tempo il simbolo dello streetwear. Particolarmente amato dai rapper di ogni generazione, da Nelly a Jay-Z, da Fat Joe a Young Jeezy. Il lungo viaggio delle Dr. Martnes 146 Ha compiuto 60 anni nel 2020, ma se li porta benissimo. Si tratta delle Dr. Martens 1460, lo stivaletto per eccellenza. https://youtu.be/aA69zgNh3PQ Siamo nel 1960 e Bill Griggs crea a Wollaston, nel Northamptonshire, la prima fabbrica per la produzione del modello. Punta di diamante della produzione, il design delle suole, concesso in licenza a Grigg dal medico tedesco Klaus Maertens, da cui il brand prende il nome. Primo modello del marchio ad adottare il rivoluzionario sistema di ammortizzazione AirWair, è un capolavoro di design e tecnologia. Dopo un passato trascorso al fianco delle più svariate sottoculture giovanili, è ritornato in voga mostrando il suo lato più glam. Read the full article
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cento40battute · 5 years ago
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Il paradiso delle cattive ragazze
 Bad Girls Go To Heaven lancia la prima Collezione Lips
Labbra infuocate a prova di bad girls
LONG LASTING MATTE LIQUID LIPSTICK
Essere ribelli è uno stato d’animo. Ciò non vuol dire necessariamente trasgredire le regole o vivere in modo trasgressivo: i veri ribelli lo sono tutti i giorni, vivendo appieno ed esprimendo se stessi al 100% con determinazione. Essere ribelli vuol dire essere liberi: da schemi mentali, da pregiudizi, dalla paura di essere giudicati dagli altri.
È a questa filosofia che s’ispira il progetto Bad Girls Go to Heaven, che nasce da un’idea di Concept Trends&Shots: non esistono ragazze cattive e trasgressive, ma solo quelle che sono dipinte così. E se gli altri ci dipingono come ribelli, perché non sembrarlo davvero?
Colori forti e pigmentati, texture inedite mischiate alla moderna tecnologia cosmetica hanno dato vita alla prima Collezione Lips del progetto, composta da rossetti liquidi ma extra mat e rossetti morbidi ma long lasting.
Sembra una contraddizione, ma sono davvero prodotti che vale la pena testare. E perché non assomigliare finalmente alle cattive delle favole?
La Collezione Lips
La Collezione Lips del progetto è un meltin pot di colore, comfort, idratazione e lunga tenuta. Pensati per essere utilizzati rapidamente e ovunque, i rossetti sono principalmente di due texture:
Bad Girls Go To Heaven
LONG LASTING MATTE LIQUID LIPSTICK – texture ad altissima pigmentazione e opaca. 8 nuance per un rossetto liquido mat senza sbavature, che disegna perfettamente il contorno delle labbra. Facilissimi da stendere grazie al pennellino, si asciugano velocemente e non sbavano. I colori intensi e scuri sono i miei preferiti e da soli bastano, con un po’ di mascara, per un look da vera bad girl;
LONG LASTING CREAMY LIPSTICK
LONG LASTING CREAMY LIPSTICK – texture morbida e leggera. 8 nuance classiche, rimpolpanti e cremose che, nonostante la natura della loro consistenza, durano comunque parecchie ore. Massimo comfort ed effetto velluto sulle labbra, i Creamy Lipstick di Bad Girls Go To Heaven conservano la natura più romantica che tutte le ribelli in fondo hanno (me compresa).
Se avete intenzione di vivere la vita seguendo le vostre regole state pronte a sbizzarrirvi con i colori bold che più vi rappresentano. Lasciate il burro cacao trasparente ai benpensanti!
Valentina Radice
SOCIAL FB #Rebel #BadGirlsGoToHeaven #Lipstick 
Labbra infuocate Il paradiso delle cattive ragazze  Bad Girls Go To Heaven lancia la prima Collezione Lips Labbra infuocate a prova di bad girls…
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spazioliberoblog · 6 years ago
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di NICOLA R. PORRO ♦
Le pratiche no limits, o sport estremi, dividono da quasi mezzo secolo il movimento dello sport per tutti. La filosofia della sfida, il gusto di mettersi alla prova misurandosi con un ambiente naturale difficile, rischioso, talvolta ostile, la cultura del “nothing impossible”, possono sembrare poco coerenti con l’etica dello sport sociale. E soprattutto con il principio “nessuno escluso” che ispira le pratiche di cittadinanza. Qualcuno vi rintraccia gli spiriti animali del titanismo, pulsioni narcisistiche che sconfinano nell’ideologia del super-uomo, un bisogno di varcare il limite violando il tacito patto di non aggressione che lo sport per tutti istituisce con l’ambiente. Altri considerano invece il no limits una forma di ritorno alla natura che educherebbe proprio a un rigoroso rispetto dell’ambiente, sollecitandone la conoscenza e sperimentando insieme il fascino e la vulnerabilità dell’ecosistema. A conferma, si ricorda come i suoi cultori competano sempre con se stessi cimentandosi con i corpi limiti e facendosi spesso promotori di campagne ecologistiche.  Quelli che sono (impropriamente) chiamati sport estremi sollecitano insomma  un confronto che ancora una volta dimostra quanto lo sport possa intercettare e interpretare domande, bisogni culturali e suggestioni che le scienze sociali hanno battezzato postmaterialistiche. 
L’immaginaria (ma non troppo) storia di Federica non ha la pretesa di rappresentare un caso esemplare. Racconta piuttosto un’esperienza di nuova sportivizzazione nel tempo della tarda modernità che interroga anche lo sport di cittadinanza. 
Federica G. L. ha un cognome importante e un lavoro che non le piace: videoterminalista in un call center di Milano. Tutto il giorno per tutti i giorni fra mouse e telefono, a smistare richieste e archiviare dati. A ventisei anni, con una laurea in Scienze dell’educazione, non è il massimo. Ma è meglio di niente. Federica – per gli amici Chicca – è minuta, ordinata, sorridente. Il suo look è blandamente trasgressivo: un ciuffo di capelli arancione e un piercing che si rivela solo al mare, d’estate, quando si può impunemente mostrare in pubblico il proprio ombelico. Il sabato le sue amiche vanno dal parrucchiere, a farsi una pizza in centro e poi in discoteca con il ragazzo. È difficile che Chicca sia della partita. E tutti a chiedersi, in ufficio e fuori, perché un tipetto così, graziosa e socievole com’è, faccia tanto la preziosa. Non mancano i pettegolezzi. Chicca che frequenta uno strano giro. Chicca che ha una misteriosa storia in Svizzera. Chicca che ha un fratello nei centri sociali e chissà cosa combinano. In verità, lei un mistero ce l’ha. O meglio, una passione che preferisce tenere nascosta. E che condivide con gente un po’ strana. Un segreto ben custodito da tre-quattro anni, dai tempi dell’università. Quando, per la prima volta, accettò di accompagnare in una gita sulle montagne ticinesi Heinz, il ragazzo di Stoccarda conosciuto a Selvino a una manifestazione di Acquaviva dove era andata per sottrarsi a un pomeriggio di noia domenicale nella casa di vacanza dei genitori. 
Heinz si era rivelato un tipo simpatico. Parlava come i tedeschi delle barzellette e la corteggiava timidamente raccontandole la sua passione. Andare in giro per l’Europa a fare “cose da scemi”, nella pragmatica valutazione del caso che Chicca aveva trasmesso alla madre durante le rituali confessioni del cuore, rientrando a Milano la sera, incolonnati sull’autostrada. Cose da scemi come gettarsi su un gommone nelle rapide dei fiumi alpini o librarsi in volo appeso a una vela colorata. Come andare in Provenza in autostop, armato soltanto di un sacco a pelo, per scalare a mani nude delle fantastiche pareti di roccia, verticali come un filo a piombo. Poi c’era stata la gita a Monteceneri a vedere Heinz che si cimentava con l’ultimo modello di parapendio. E un’irresistibile voglia di provarci. La prima volta di Chicca fu un volo in caduta sulle Prealpi. L’ebbrezza, una strana euforia, il call center lontano, dimenticato per un pomeriggio di primavera. Poi era venuto il corso di rafting nelle rapide della Val di Sole ad agosto, con Heinz a farle da istruttore urlando comandi in un tedesco stentoreo e un po’ minaccioso. La schiuma del torrente a bagnarle il viso, il cuore che si stringe alla prima rapida, quell’incredibile tabooga in mezzo ai boschi. 
E così tutti i fine settimana, o quasi. Heinz prepara la spedizione, inventa e sperimenta cose da scemi sempre nuove. E Chicca entusiasta, eccitata, “fidelizzata” al gioco, come avrebbe detto lo specialista di formazione aziendale del call center. Il suo piccolo segreto custodito nell’appartamentino di Lambrate che adesso divide con Anna, la ragazza calabrese che studia Medicina alla Cattolica. Anna è stata a lungo la sola, fuori della famiglia e di Heinz, a conoscere il mistero di Chicca. Anche perché bisognava farle digerire tutto quello spazio nell’armadio comune occupato da tute di neoprene, elmetti, cinturoni galleggianti e attrezzi di ogni genere in cui Chicca aveva investito tutti i suoi risparmi. Finché un giorno Heinz non l’aveva sedotta con la sua ultima trovata: lo sci-alpinismo in Val d’Aosta. “Very, very exciting” – aveva promesso Heinz, che quando voleva dare solennità alle proprie affermazioni usava l’inglese – e così era stato. Ma la sera, tornando a valle in mezzo a un gruppo di gente che fa cose da scemi come Chicca, li becca una troupe di una rete nazionale che sta facendo un’inchiesta sulle pratiche estreme. Inevitabile la domanda dell’intervistatrice: “Chi è il più spericolato qui in mezzo?”. E tutti a indicare lei, la ragazzina dal viso stanco. La zoomata conclusiva del servizio inquadrava un sorriso imbarazzato sotto quel buffo ciuffo arancione. Il luned�� successivo, svelato il mistero dei week end, trovò alla sua postazione una nuova targhetta: i colleghi l’avevano ribattezzata Chicca no limits. 
NICOLA R. PORRO
La rivoluzione gentile dello sport per tutti  – Quattro storie per raccontarla (2. Chicca no limits) di NICOLA R. PORRO ♦ Le pratiche no limits, o sport estremi, dividono da quasi mezzo secolo il movimento dello sport per tutti.
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margiehasson · 5 years ago
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La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
La gentilezza secondo Beatrice Cristalli
Classe 1992, di Piacenza, Beatrice Cristalli è un editor e una poetry-hunter, che ama «essere utile e al servizio degli altri attraverso un’impronta alternativa e letteraria, come un libro di testo».  È già autrice della raccolta di poesie Tre in uno, descritta dal lessicografo Silverio Novelli come «un’opera prima molto forte», perché racchiude in sé un percorso umano, prima ancora che linguistico, dove il lettore è spinto a fare i conti con le proprie certezze (e incertezze) e a rapportarli con la parola. Presto uscirà con il suo secondo libro, una raccolta di poesie incentrate proprio sui gesti gentili verso se stessi e il prossimo. «La gentilezza, per me, ha a che fare con la buona comunicazione. Non è scontato ascoltare l’altro e soprattutto ascoltarlo non solo attraverso le parole ma anche con i gesti».
Le buone maniere tornano di moda. «E la cosa non mi stupisce. Ci stiamo rendendo conto di quanta falsa comunicazione ci sia all’interno dei nostri rapporti». Se si potesse mettere in prosa un gesto gentile, Beatrice pensa «ai gesti del quotidiano. La gentilezza è una delle occasioni umane in cui fare esperienza dell’amore senza doppi fini. È cura, lentezza e leggerezza».
Descrivi in tre parole te stessa. «Autoironica, curiosa, empatica».
Un gesto di gentilezza che hai fatto e che ti hanno fatto? «Una premura nei miei confronti è dormire di più, mi fa bene per il processo creativo. Una galanteria è venire a prendermi in macchina. Dimostro affetto verso gli altri cucinando».
Se potessi riassumere la gentilezza in un libro? «Il silenzio è cosa viva, di Chandra Livia Candiani. Unisce la sensibilità poetica al percorso interiore di essere sinceri con se stessi».
Cosa hai sentito di tuo in questo progetto realizzato insieme a Glamour e Kocca? «Mi sono ritrovata subito nel concetto di dare importanza ai gesti semplici. Un atto non deve essere plateale per essere importante».
Il capo Kocca che ti è piacuto più indossare durante lo shooting? «Un paio di pantaloni a vita alta. Erano in un tessuto morbido, impalpabile. Mi ha fatto sentire bene».
Ci racconti un aneddoto sul set? «Mi sono divertita a vestire un contrasto, un look più eccentrico di quelli che sfoggio di solito. Alla fine mi ci sono trovata perché ho un animo poetico ma trasgressivo».
Come descriveresti il tuo stile? «Casual, a tinte rétro. Amo i jeans a vita alta e gli orecchini colorati come accessorio. Ogni abito che indosso deve farmi sentire sempre a mio agio».
Project coordinator & direction: Erica Cariello Production & styling Alessia Caliendo Fotografo Errico Fabio Russo Make up Carla Curione Hair Daniele Villaneuva Mongui Styling assistants Ilaria Bersanti e Lucia Radaelli
Si ringraziano per gli accessori: Elvio Zanon Frau Nuage d’Etoiles Officine creative Pellico Rosantica Sharra Pagano What For
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sounds-right · 6 years ago
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Diabolika Reunion Tour, Capodanno 2019 al Titilla - Riccione 
Nata a Roma nei primi anni 2000, Diabolika non è solo una festa di grande successo che ha fatto a lungo ballare i più importanti club europei con sonorità elettroniche e show irripetibili. Questa one night è ancora oggi simbolo di divertimento colorato, di un clubbing da vivere fino all'alba sentendosi parte di un movimento collettivo. Il pubblico di Diabolika si è sempre sentito un pezzo importante della serata: niente dress code, niente regole, se non la voglia di sentirsi 'star' almeno per una notte... grazie ad un ritmo folle, coinvolgente, capace di annientare ogni differenza, azzerare la distanza tra palco e dancefloor, travolgendo timidezze e insicurezze di chi, anche in discoteca, non riesce a mostrare chi è davvero.
Oggi, a diversi anni dalla fine repentina del Diabolika, avvenuta quando la one night era all'apice di un successo almeno europeo e non certo perché il 'fenomeno Diabolika' fosse in declino, gli artisti che l'hanno creato hanno deciso di tornare a regalare emozioni insieme nel Diabolika Reunion Tour, una serie di eventi che paradossalmente rappresenta una bella ventata di novità nello scenario del clubbing italiano.
Dopo il debutto all Madam di Ferrara (via Padova 189, www.madamebutterfly.it) è  già stato annunciato un altro party, tra l'altro in uno dei luoghi simbolo del clubbing italiano: Diabolika Reunion Tour il 31/12/18 fa ballare il Capodanno 2019 del Titilla, il privé del Cocoricò di Riccione (RN). Sono già state annunciate poi altre date: il 5 gennaio ad esempio la Crew Diabolika sarà al Loft di Asti.
Non è un caso che un mondo in eterno movimento come la nightlife celebri  oggi questa one night in "Generazione Diabolika", film che racconta l'incredibile ascesa di questa one night. Dalla residenza romana all'Energy, fino alle incredibili stagioni al Cocoricò di Riccione ed allo Space di Ibiza, allora il club più importante al mondo, fino ad eventi in Spagna, in Svizzera, in Grecia... Il film girato da Silvio Laccetti, in uscita nel 2019, sta generando interesse tra clubber di ogni età e sui media. Succede perché prima del Diabolika non si era mai visto anche in Italia un party da grandi numeri pieno di sonorità  e show d'impatto. E nulla di simile fa di sicuro ballare l'Italia oggi.
Il nuovo slogan del Diabolika Reunion Tour, "Mordi la mela perché si vive meglio", accenna in qualche modo al peccato, all'inibizione, al conformismo e alle cose che tutti quanti vorremmo avere il coraggio di fare, almeno di notte. E la musica è come sempre per Diabolika, di grande qualità. In console infatti si alternano infatti D Lewis ed Emix, Paolo Bolognesi e Simone LP.
"Il Diabolika Reunion Tour proporrà in veste rinnovata l'anima gentilmente ribelle della nightlife", spiega Henry Pass, voce e icona del party. "Vogliamo togliere quel sottile velo che imprigiona le persone e renderle libere - di nuovo - di esser quel che vogliono. Porteremo musica nuova insieme a quella che ha fatto la storia del Diabolika, 'rimodulata' per l'occasione". "Porteremo messaggi di fratellanza di generi, saremo un vento bianco di purezza, nel senso che spazzeremo via i nuovi tabù", continua Henry Pass. "Vogliamo che l'anima di chiunque si palesi beatamente nei nostri party".
"Vogliamo tornare a far divertire l'Italia, perché oggi una festa simile, semplicemente, non c'è", gli fa eco Simone LP. "Diabolika è un party da cui esci senza voce e con la maglia sudata. A me ha regalato autostima, soddisfazioni, energia, amore... e tutto ciò che di bello si può immaginare".
"Diabolika è una festa che dà spazio al pubblico, lo rende parte integrante e protagonista della serata... Oggi come ieri, non vi togliamo mai gli occhi di dosso!", conclude D Lewis. "Diabolika Reunion Tour è mix di buona musica e divertimento, un party in cui passato e presente si fonderanno".
Diabolika Reunion Tour
31/12/18 @ Titilla / Cocoricò - Riccione (Via Chieti, 44) Ticket Online 45€+d.d.p. su http://bit.ly/TicketCocoricoNYE 5/1 Loft - Asti
Instagram www.instagram.com/diabolika_reunion_tour/
Facebook goo.gl/LQccGo
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Gli artisti di Diabolika Reunion Tour
D Lewis https://www.facebook.com/dlewisofficial/
Nato nel 1973, produce musica e mixa fin dai primi anni '90. Fin da allora collabora con Emix, con cui realizza nel 2007, dopo tante esperienze diverse, il suo primo album, "Officine Romane. Protagonista in console in molti dei più importanti club europei (dal BCM di Palma de Mallorca allo Space di Valencia passando il Cocoricò di Riccione), ha pubblicato la musica su label di riferimento in tutto il mondo e diviso il mixer con superstar come Deadmau5, Tiesto, Benny Benassi, Erick Morillo, Roger Sanchez e tanti altri.
Emix https://www.facebook.com/emixfanpage/ www.djemix.it
Emiliano Mosci - meglio conosciuto come Emix, nasce dj techno nel settembre del 1989, le sua carriera inizia con i Rave e gli After Hours. L'amore per la musica anni '80 e la ricerca continua di nuove sonorità saranno determinanti nel trasformarlo in breve tempo in "collezionista" di vinili rari. Dal '92 al '95 si afferma a livello nazionale con party acid/techno. E' stato dj resident di alcuni dei più importanti club italiani (Cocoricò Palladium, Hollywood, Red Zone, Arabesk, Piper, Alien, Muccassassina, Diabolika) e pure nel 2007 dello Space Ibiza. Come produttore ha realizzato decine di tracce e nel 2006 pure l'album "Officine Romane" insieme a DLewis, mentre la sua nuova label si chiama Uwaga.
Paolo Bolognesi https://www.facebook.com/paolobolognesistardust/
Paolo Bolognesi non ha bisogno di soprannomi e tantomeno di prefissi. Che sia un dj lo si intuisce di primo acchito, quando si ferma a parlare di belle canzoni e di groove, delle passioni musicali che gli vengono dal cuore. Le sapienti miscele di house music e le dosi ferrose di tech house sono ciò che gli regalano energia ogni giorno. Paolo nasce a Roma e dalla metà degli anni Ottanta fa parte del mondo dei club italiani ed europe, della radiofonia nazionale e della discografia con le sue produzioni ed i suoi remix. Ha iniziato la carriera in una piccola radio della Capitale per poi passare ad RDS e poi a m2o con il suo programma dedicato alla musica da club, Stardust. Stardust, che dal 2007 è anche una label, è il suo biglietto da visita.
Simone LP https://www.facebook.com/DJSimoneLP/
Nato nel 1981, già a vent'anni era protagonista alla console dei più noti club di Roma. Entrato subito a far parte del cast artistico del colosso "Diabolika", diventa in poco tempo uno dei dj resident del party. Ha fatto ballare molti dei più importanti locali italiani e diviso il mixer con superstar come Steve Aoki, Paul Van Dyk, Afrojack, Deadmau5, Armin Van Buuren e molti altri.
Henry Pass www.facebook.com/henrypass/ www.instagram.com/henrypass_real
Performer e voce in discoteca, speaker radiofonico nazionale, autore di programmi radio, giornalista. Henry Pass è lo spirito che dà voce e forma alle tribù danzanti, è in certi versi trasgressivo, ribelle, fuori dalle regole e dagli schemi: in una parola, libero! Nei suoi show invoca un mondo diverso, in cui gridare a tutta gola le sue convinzioni e in cui poter fare "quel che si vuole!". Diventa icona internazionale come voce dei party Diabolika che lo vedono a più riprese accanto a dj's mondiali. Prima della "reunion" è ricercatissimo nei locali d'Italia come solista. Torna al suo posto con una "verve" e "look" completamente rinnovati e - precisa - "altamente coinvolgenti".
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grafiche, immagini, media info http://www.lorenzotiezzi.it/lorenzotiezzi.it/diabolika_reunion_tour.html
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