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#leolucas
adrianomaini · 1 year
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Il 1979, l'anno che porterà la Sicilia a fermarsi dalla sua estenuante fuga dalla realtà
La mafia non ha mai risparmiato alcun individuo, si è formata e si è incuneata all’interno della Sicilia senza abbandonare nessuno, anzi, accogliendo come figli tutti i siciliani. L’omertà era il denominatore comune, il costume che i siciliani – quasi convintamente e fieramente – indossavano, abbandonando la ragione e rinchiudendola in un sonno profondo. La mente del siciliano era ipnotizzata,…
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bagnabraghe · 1 year
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Il 1979, l'anno che porterà la Sicilia a fermarsi dalla sua estenuante fuga dalla realtà
La mafia non ha mai risparmiato alcun individuo, si è formata e si è incuneata all’interno della Sicilia senza abbandonare nessuno, anzi, accogliendo come figli tutti i siciliani. L’omertà era il denominatore comune, il costume che i siciliani – quasi convintamente e fieramente – indossavano, abbandonando la ragione e rinchiudendola in un sonno profondo. La mente del siciliano era ipnotizzata,…
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anchesetuttinoino · 4 months
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Smeriglio propone di rinunciare al seggio nel caso in cui Ilaria Salis non venisse eletta ma i candidati Ignazio Marino e Leoluca Orlando nicchiano.
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anastpaul · 2 years
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Saint of the Day – 1 March – Saint Leolucas of Corleone OBas (c815-c915) Abbot
Saint of the Day – 1 March – Saint Leolucas of Corleone OBas (c815-c915) Monk of the Basilian Order Abbot, Mystic, Ascetic, Miracle-worker. Born in c815 to 818 at Corleone, Sicily and died in c915 of natural causes, after eighty years of monastic life, in Monteleone Calabro, now Vibo Valentia in Calabria. Patronages – Corleone, Sicily, Vibo Valentia, Italy. Also known as – Leo Lukas, Leo Luke,…
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legole45 · 2 years
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Philip John Marcuzzi, also known as Phil the Scot, is a Scottish-born Italian-American mobster who is a caporegime in the Scardino crime family. He is also an older brother of Morag McLaughlin, the second in command of the McLaughlin syndicate, and a younger brother of Salvatore Marcuzzi, the current boss of the Marcuzzi crime family. Born in 1960 in Loch Loud, Scotland, Phil is the second child of an Italian father, John Marcuzzi, who was then the underboss of the Marcuzzi crime family in Loch Loud, and later became the boss in 1975, and a Half Italian and Half-Scottish mother, Olivia Marcuzzi (nee Rubino), who was the caretaker of Loud Castle. Through his father, Phil is descended from the Marcuzzi clan, a Sicilian Mafia clan that emigrated from San Leoluca, Agrigento, Sicily, Italy during the rule of Benito Mussolini, and settled in Glasgow, where they had established connections that stretch back to the 1900s, leading to the establishment of the Marcuzzi crime family, with Phil's grandfather, Giacomo Marcuzzi, becoming its first boss. During his childhood, he and his family would visit the United States, Canada, Italy, and Australia and meet various Mafia families, including the Scardino family of Great Lakes City, the Corsaro family of Utrecht City, and the Five Families of New York, and during Phil's high school senior years, he worked part-time for his father, doing jobs such as collecting money, committing acts of violence, etc.
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Morag McLaughlin, Phil's younger sister
In 1978, Phil immigrated to the United States, and settled in Great Lakes City, where he got a job working as a waiter for Scardino's Restaurant, and attended Saint Joseph's University, graduating with a Bachelor of Economics in 1982. After his graduation, Phil began working full-time for the Scardino crime family as an associate, and was involved in illegal bookmaking, and drug dealing. In 1983, Phil murdered a Scardino associate named Zack Schmidt, after it was discovered that he was an informant. Despite being a quarter Scottish, the Scardinos decided to induct him as a made man, regarding him as an outstanding earner, and as someone who is loyal to the family. He was inducted into the Scardino family in 1984, at a house in Fairway, with his father, and his older brother, being present at the ceremony, and Phil became a soldier in the Sicilian "Zip" crew, led by Scardino capo Angelo Mercurio. He is one of many Zips brought to the United States by the Scardino family, though he is the only one who did not emigrate from Italy. The Zips respected Phil, despite him being quarter Scottish, due to his family’s reputation and his own violent streak. After he became a made man, he opened up a bar in Great Lakes City called The Scottish Dragon, inspired by Loch Loud's history. In 1997, Phil was promoted to caporegime to replace Mercurio after he died. He also helped Victor Martini and Jimmy Scardino get inducted into the family. In June, 1998, Phil travelled to New York City with his family, including Sal and Morag, and attended the wedding of Lucius Loud and Margaret Carroll, attending the ceremony at St. Patrick's Cathedral, and the wedding reception at the Plaza Hotel. Due to his Scottish heritage, and ruthless nature, some of his colleagues within the family, notably Victor Martini, Jason Navarro, Henry Terranova, and Joe Cinello, refer to him with derisive nicknames like "Scottish Zip", "Scottish Mutt", "Scotty McZip", "The Zip from Scotland", "The Loch Loud Zip", etc. Phil Marcuzzi is loosely based on Gerlando Sciascia, a capo in the Bonanno crime family who represented the Montreal-based Rizzuto crime family in New York.
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Gerlando “George from Canada” Sciascia, the main inspiration for Phil Marcuzzi
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giancarlonicoli · 3 months
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25 giu 2024 17:02
“SO ESSERE CONCAVO CON I CONVESSI E CONVESSO E CON I CONCAVI” – CICCIO BONGARRÀ CONFESSIONS: “HO UNO ZIO PRETE E A 15 ANNI CONOBBI IL VICEDIRETTORE DELL'OSSERVATORE ROMANO CHE MI MANDÒ A FARE UN'INTERVISTA. NEL ’92, A 18 ANNI, LAVORAVO COME CORRISPONDENTE PER IL GIORNALE DEL VATICANO DA PALERMO" - "FRANCESCO COSSIGA? TUTTI ALL’ANSA ERANO TERRORIZZATI. AVEVO 27 ANNI, MI AVEVANO ASSUNTO DA DUE GIORNI E ME LO SMOLLARONO AL TELEFONO. DOPO 40 MINUTI SI PRESENTÒ PER INCONTRARMI E RIMANEMMO A RACCONTARCI LA VITA” – QUELLA VOLTA CHE SUONÒ BACH A CASA DI RATZINGER, IN GERMANIA, E IL NUOVO INCARICO COME DIRETTORE DELL’ISTITUTO DI CULTURA ITALIANO A LONDRA: “IL SEGRETO È LA CURIOSITÀ. E POI CONTA LA PERSEVERANZA..."
Estratto dell’articolo di Irene Carmina per https://palermo.repubblica.it/
[…] Francesco Bongarrà — Ciccio per gli amici — […] è un’autobiografia vivente. E parlante. Ha suonato la spinetta a casa Ratzinger, facendo commuovere il fratello del papa, è andato al McDonald’s con l’amico presidente Cossiga. Persino Wojtyla sapeva chi fosse.
Cinquant’anni tondi tondi, nato a Palermo, si è fatto strada sin da giovanissimo nel giornalismo: prima come corrispondente da Palermo per “L’Osservatore Romano”, la “Reuters”, il “Times” e la “BBC”, poi come addetto stampa dell’ex sindaco Leoluca Orlando, infine per 23 anni come giornalista parlamentare dell’Ansa.
Nel 2024 inizia la sua seconda vita. È il 28 dicembre del 2023 e Bongarrà lascia Montecitorio, con l’applauso della Camera a salutarlo. “London calling”: Bongarrà è il nuovo direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Londra.
Si è ambientato a Londra?
«Bazzico da queste parti da 12 anni, avendo insegnato all’Imperial college e alla Bayes Business School. Qualche giorno fa sono stato anche nominato visiting professor al Pembroke College, uno dei college più prestigiosi dell’università di Cambridge».
Nel suo curriculum si legge, tra le altre cose, che è stato ambasciatore della Repubblica di San Marino in Perù, rappresentante della Repubblica di San Marino presso l’Organizzazione marittima internazionale, consulente del Sovrano militare dell’Ordine di Malta ed è stato insignito con varie onorificenze tra cui quella di Grande ufficiale e di commendatore della Repubblica italiana. Come minimo, deve avere molti di più degli anni che dice.
«Ho iniziato presto».
Quando?
«A 12 anni. Mi inventai un programma radiofonico tutto mio, “Bimbomix”, a Mistretta, dove passavo l’estate con i miei genitori. La radio trasmetteva dal campanile della chiesa di Santa Caterina e dalle 2 alle 4 del pomeriggio, mentre la gente si appisolava, mi divertivo a mettere dischi e a leggere il giornale. A 14 anni iniziai a fare interviste per “Radio voce nostra”, poi diventata “Radio spazio noi”, che trasmetteva dal palazzo arcivescovile. L’aveva appena aperta il cardinale Pappalardo che conoscevo perché spesso celebrava la messa nella chiesetta di via Oreto dove sono cresciuto».
Un enfant prodige praticamente, cresciuto a pane, giornalismo e chiesa.
«Ho uno zio prete e a 15 anni durante un viaggio a Roma conobbi il vicedirettore dell’Osservatore romano. Mi mandò a fare un’intervista. Nel ’92 lavoravo come corrispondente per il giornale del Vaticano da Palermo: era l’anno delle stragi di mafia».
L’anno dopo incontrò papa Wojtyla ad Agrigento.
«[…] Me lo presentò il direttore dell’Osservatore, Mario Agnes. Wojtyla mi guardò: “Abbiamo letto, abbiamo letto”».
[…] Wojtyla suo lettore, Ratzinger […] quasi uno di famiglia, visto che ci andò a casa quando lavorava all’Ansa.
«Fumata bianca, Ratzinger è il nuovo papa. È il 19 aprile del 2005 e mi dicono di correre nel suo paese natale, Marktl, in Baviera. Proprio io, perché parlo il tedesco che ho imparato stando vicino all’ex sindaco Orlando per quattro anni da workaholic in qualità di suo addetto stampa. Non ci sono aerei ma, con l’aiuto di Cossiga, riesco ad arrivare a destinazione.
A Marktl incontro un pensionato dell’Albergheria che il giorno dopo mi porta dal fratello del papa, a Ratisbona. Riesco a entrare a casa sua, tirando fuori dal portafoglio un tesserino con lo stemma del Vaticano. Tombola. Finisce che suono Bach alla spinetta e faccio un grande scoop».
[…] Cossiga […]. Eravate amici?
«Molto. Tutti all’Ansa erano terrorizzati dalle sue dichiarazioni dettate al telefono. Avevo 27 anni, mi avevano assunto da due giorni e mi smollarono Cossiga al telefono».
Che le disse?
«“Con questo accento non puoi essere siciliano, devi essere scozzese”. Mi disse così dopo che esclamai “bloody hell”, “maledizione”, mentre trascrivevo le sue parole. Dopo 40 minuti si presentò per incontrarmi e rimanemmo a raccontarci la vita dalle 10 di mattina alle 9 di sera. Un mostro, un teologo. Quando si dimise mi chiamò la mattina all’alba perché lo raggiungessi. Abitava in una casa a Prati, borghese ma non lussuosa, piena di soldatini di piombo e di gadget elettronici. La cosa che gli piaceva di più era un vaso che gli aveva regalato Craxi da Hammamet».
[…] «[…] Una volta andai a Siviglia con l’allora assessore allo Sport, Giovanni Ferro. Lui non parlava inglese e bisognava presentare la candidatura di Palermo per i mondiali di mezza maratona. Allora il presidente della federazione di atletica leggera, Primo Nebiolo, propose: “Facciamo così, tu sei l’assessore e Ferro è l’addetto stampa di Orlando”. E così facemmo davanti a un’intera platea».
Dove la mettono, lei riesce. Come fa?
«So essere concavo con i convessi e convesso e con i concavi: mi adatto all’interlocutore. Il segreto vero, però, è la curiosità. Devi avere sempre la voglia di conoscere. E poi conta la perseveranza: non mollare mai. Mi sarebbe piaciuto da ragazzo andare a ballare e fare tardi la sera, ma non l’ho fatto sapendo che alle sei del mattino dovevo leggermi i giornali. E lo faccio ancora. Sono un cronista, anche se ora dirigo l’Istituto italiano di Cultura a Londra».
È soddisfatto del suo lavoro a Londra?
«Ho una squadra pazzesca. Assieme alle mie due giovani colleghe del ministero degli Esteri, stiamo lanciando iniziative a 360 gradi. Mostre d’arte contemporanea, rappresentazioni teatrali, presentazioni di libri italiani in inglese […]. Londra è la quinta città d’Italia: nel Regno unito vivono 530mila italiani. La nostra […] è una mission complessa: dobbiamo raccontare la nostra politica culturale agli inglesi, mostrandogli quanta avanguardia esiste in Italia. […]».
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siciliatv · 4 months
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Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? I dati sono peso specifico di ogni partito a Favara?
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Come ha votato Favara alle scorse Elezioni Europee dell'8 e 9 giugno 2024? Dei 26.435 elettori (12.688 uomini + 13.747 donne), si sono recati alle urne solo in 8.356 (4.362 uomini + 3.994 donne). Con una bassa affluenza di votanti, pari al 31,61%, anche il voto riportato dai vari partiti potrebbe fornire una verosimile cartina tornasole sul peso di ogni singolo partito a Favara. L'inesistenza di candidati strettamente locali hanno portato diversi elettori a disertare le urne. Una discreta percentuale di chi si è recato pertanto a votare è probabilmente perché interessato a manifestare pubblicamente l'adempimento del proprio dovere, anche verso chi "si aspettava" il voto. I numeri raggiunti potrebbero pertanto essere interpretati come una sorta di peso specifico di ogni partito. Non solo, lo stesso vale soprattutto per i voti di preferenza espressi verso questo o quell'altro candidato (o gruppo di candidati), in relazione alle "correnti" in seno al partito stesso. Cominciamo subito col mettere in ordine i partiti che hanno riportato più voti di lista a Favara in questa elezione europea. LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE 3.045 LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA 1.200 LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE 1.008 LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO 938 LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER 840 LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE 706 LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA 257 LISTA 8 - LIBERTA' 224 LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA 134 LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' 108 LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI 54 Primo partito a Favara con 3.045 voti risulta Forza Italia - Noi Moderati - PPE (sostenuto dalla Democrazia Cristiana di Cuffaro). Poi segue FdI (partito della Premier Giorgia Meloni) con 1.200. Al terzo posto si piazza il M5S che riporta 1.008 voti. Al quarto posto, con 938 voti il Partito Democratico, segue quindi la Lega di Salvini Premier con 840. Alternativa Popolare ne riporta 706. Con circa 500 di stacco, esattamente con 257 voti il 7° partito a Favara si piazza Alleanza Verdi e Sinistra, segue Libertà di voti ne riporta 224. Poi Stati Uniti d'Europa con 134, Pace Terrà Dignità con 108. Ultimo partito a Favara è Azione - Siamo Europei con 54 voti di preferenza.   Ecco i voti riportati da ogni singolo candidato alle Elezioni Europee LISTA 1 - ALLEANZA VERDI E SINISTRA Leoluca ORLANDO 79 Ilaria SALIS 111 Domenico LUCANO 59 Cinzia DATO 12 Emanuele BARBARA 3 Giuliana FIERTLER 2 Francesco MUSCAU - Stefania PAGLIAZZO 29   LISTA 2 - MOVIMENTO 5 STELLE Giuseppe ANTOCI 175 Cinzia PILO 48 Patrizio CINQUE 96 Antonella DI PRIMA 104 Virginia FARRUGGIA 77 Matteo PORCU 17 Antonino RANDAZZO 102 Matilde MONTAUDO 22   LISTA 3 - FRATELLI D'ITALIA Giorgia MELONI 511 Salvatore DEIDDA 14 Elvira AMATA 150 Massimiliano GIAMMUSSO 347 Giuseppe MILAZZO 293 Ruggero B. Italo RAZZA 151 Giuseppa SAVARINO 475 Alessia SCORPO 160   LISTA 4 - PARTITO DEMOCRATICO Elena Ethel SCHLEIN 365 Antonio NICITA 151 Lidia TILOTTA 226 Pietro BARTOLO 146 Angela Maria QUAQUERO 6 Giuseppe LUPO 224 Maria Flavia TIMBRO 17 Giuseppe BELVISI -   LISTA 5 - LEGA SALVINI PREMIER Annalisa TARDINO 371 Roberto VANNACCI 95 Esterina BONAFEDE 22 Antonino S.re GERMANA' 64 Michelina LUNESU 50 Francesca REITANO 21 Raffaele STANCANELLI 107 Girolamo TURANO 397   LISTA 6 - STATI UNITI D'EUROPA Rita BERNARDINI 9 Francesco C. CALANNA 4 Fabrizio MICARI 21 Valentina FALLETTA 25 Pietrina PUTZOLU 8 Luca BALLATORE 13 Carola POLITI 1 Matteo RENZI 57   LISTA 7 - AZIONE - SIAMO EUROPEI Carlo CALENDA 19 Sonia ALFANO 4 Gianfranco DAMIANI - Martina BENONI 2 Gianni PALAZZOLO 5 Rosanna COCOMERO 1 Nicola TRUDU - Elena BONETTI 4   LISTA 8 - LIBERTA' Cateno DE LUCA 110 Laura CASTELLI 28 Piera AIELLO 11 Edgardo BANDIERA 3 Giulia FERRO 12 Barbara FIGUS 5 Ismaele LA VARDERA 79 Antonio G. PARRINELLO -   LISTA 9 - PACE TERRA DIGNITA' Michele SANTORO 52 Benedetta SABENE 9 Raniero Luigi LA VALLE 4 Federica BACCOLI 4 Ginevra Roberta BOMPIANI 6 Giovanni FRESU 22 Antonino MANTINEO 4 Elisa MONNI -   LISTA 10 - FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE Caterina CHINNICI 658 Michele COSSA 354 Maddalena CALIA 62 Massimo DELL'UTRI 994 Marco FALCONE 524 Bernadette Felice GRASSO 800 Margherita LA ROCCA RUVOLO 854 Edmondo TAMAJO 1   LISTA 11 - ALTERNATIVA POPOLARE Stefano BANDECCHI 16 Mattia GATTUSO 3 Alfonso ALAIMO 6 Manuela CIAMBRONE 3 Massimo ROMAGNOLI 53 Valentina VALENTI 3 Read the full article
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lamilanomagazine · 4 months
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Europee, la lista dei 76 possibili eletti secondo YouTrend
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Europee, la lista dei 76 possibili eletti secondo YouTrend. Ilaria Salis, Mimmo Lucano e Ignazio Marino con Avs. Cecilia Strada e probabilmente Marco Tarquinio con il Pd, Gaetano Pedullà e Pasquale Tridico con il M5S, Giovanni Crosetto, nipote del ministro della Difesa, per FdI, Letizia Moratti e probabilmente anche Flavio Tosi per Forza Italia, e poi Roberto Vannacci che dovrà scegliere la circoscrizione per la Lega. Sono questi alcuni dei 76 eletti al Parlamento europeo secondo un elenco (ancora provvisorio) messo a punto da YouTrend.   Ecco i possibili eletti partito per partito Fratelli d’Italia In tutto dovrebbero essere 24 gli eurodeputati del partito della premier Giorgia Meloni, che è candidata capolista in tutte le circoscrizioni e che rinuncerà al seggio. Nord Ovest: Carlo Fidanza, Mario Mantovani, Giovanni Crosetto, Lara Magoni, Pietro Fiocchi, Mariateresa Vivaldini. L'ultimo nome è quello di Paolo Inselvini, che subentrerà dopo la rinuncia di Meloni. Nord est: Elena Donazzan, Stefano Cavedagna, Sergio Antonio Berlato, Alessandro Ciriani. Anche in questo caso, Daniele Polato dipende dalla rinuncia della premier. Centro: Nicola Procaccini, Marco Squarta, Carlo Ciccioli, Antonella Sberna. Ultimo Francesco Torselli. Sud: Alberico Gambino, Francesco Ventola, Denis Domenico Nesci, Michele Picaro e ultima - in attesa di subentrare - Chiara Maria Gemma. Isole: Giuseppe Milazzo, Ruggero Razza.   Partito Democratico Dovrebbero essere 21 gli eurodeputati Dem. In questo caso Schlein si è candidata in più circoscrizioni: al Centro e nelle Isole e anche lei rinuncerà. Nord Ovest: Cecilia Strada, Giorgio Gori, Alessandro Zan, Irene Tinagli, Brando Benifei, Piefrancesco Maran. Nord est: Stefano Bonaccini, Alessandro Zan (eletto anche lui in più circoscrizioni), Alessandra Moretti, Elisabetta Gualmini, Annalisa Corrado, Andrea Zanoni. Centro: Nicola Zingaretti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Camilla Laureti, Marco Tarquinio (che subentrerebbe al momento della rinuncia di Schlein). Sud: Antonio Decaro, Lucia Annunziata, Raffaele Topo, Pina Picierno, Sandro Ruotolo. Isole: Giuseppe Lupo (anche in questo caso si tratta di un subentro).   Movimento 5 Stelle Sono 8 i possibili eletti del Movimento. Nord Ovest: Gaetano Pedullà. Nessun eletto al Nord est. Centro: Carolina Morace, Dario Tamburrano. Sud: Pasquale Tridico, Valentina Palmisano, Mario Furore, Danilo Della Valle. Isole: Giuseppe Antoci.   Forza Italia Sono 8 gli eletti di Forza Italia. Antonio Tajani è stato eletto in più circoscrizioni e anche lui dovrebbe rinunciare. Nord Ovest: Letizia Moratti, Massimo Salini (un altro caso di subentro). Nord est: Flavio Tosi, laddove scatti la rinuncia di Tajani. Centro: Salvatore De Meo, che subentrerebbe a Tajani. Sud: Fulvio Martusciello e Giusi Princi (anche qui scatta con la rinuncia del capolista). Isole: Edmondo Tamajo e Marco Falcone.   Lega Otto anche gli eurodeputati leghisti. In questo caso è Roberto Vannacci a essere capolista in 4 su 5 circoscrizioni e dunque dalla sua scelta dipenderà l'elezioni di alcuni candidati. Nord ovest: Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri e Angelo Ciocca che resta in bilico. Nord est: Anna Maria Cisint e - sempre in bilico - Paolo Borchia. Centro: Susanna Ceccardi, in attesa di sapere se farà il bis o meno in Europa. Sud: Aldo Patriciello, anche lui ancora non certo di andare in Europa. Isole: Raffaele Stancanelli.   Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Salis e Ignazio Marino dovranno optare per uno dei seggi in cui sono stati eletti e a quel punto si saprà con certezza quali saranno i 6 eurodeputati di Alleanza Verdi e Sinistra. Va al Parlamento europeo certamente Mimmo Lucano, mentre da decidere chi fra Benedetta Scuderi, Giovanni Mori, Cristina Guarda, Marilena Grassadonia, Francesco Emilio Borrelli e Leoluca Orlando conquisterà il seggio a Strasburgo.   Südtiroler Volkspartei Lo sbarramento nazionale al 4% non vale per le liste delle minoranze linguistiche, che possono collegarsi - ricorda YouTrend - ad una lista nazionale e sottrarle un seggio se un loro candidato supera le 50.000 preferenze. In queste elezioni, come in quelle del 2019, la Südtiroler Volkspartei era apparentata con Forza Italia e in entrambe le occasioni le ha sottratto un seggio nel Nord Est. Risulta fra gli eletti Herbert Dorfmann nella circoscrizione Nord est.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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reginadeinisseni · 4 months
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Morto Maurizio Costanzo, Myrta Merlino dà la notizia in diretta a Vittor...
Sogni della settimana orlando e sgarbi
Mentre a Leoluca Orlando scrivevo lettere e facevo dediche, con Vittorio Sgarbi nel sogno avevo una relazione affettiva molto forte e stavo sempre insieme a lui
1-8-47 -90 -72                               palermo 8-5-52-78-21       ferrara
Dreams of the week orlando and sgarbi
While I wrote letters and made dedications to Leoluca Orlando, I had a very strong emotional relationship with Vittorio Sgarbi in the dream and I was always with him
1-8-47 -90 -72 Palermo 8-5-52-78-21 Ferrara
❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️ ❤️❤️ #simonebaldelli #gustavopetro #colombia #DONALDTRUMP #TRUMP #BOLSONARO #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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Leoluca Orando, 'caos politico a sostegno governo Schifani'
“La bocciatura a scrutinio segreto del ddl per la elezione diretta di Presidenti di liberi consorzi e di Sindaci delle città metropolitane è conferma di uno stato di calamità istituzionale , che segue di pochi giorni il maldestro e fallito tentativo di salvataggio e condono di parlamentari regionali ineleggibili”. Lo afferma in una nota l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando.     “Dopo la…
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Mafia in Palermo
Moreover, Palermo was firmly in the hands of the mafia from the end of the war until the end of the 20th century. It was the center of two major mafia wars and was among the most violent cities in Europe – during the Second Great Mafia War between 1981 and 1983, a mafia murder occurred in Palermo every three days on average. In the 1980s, prosecutors Giovanni Falcone and Paolo Borsellino fought against this. In 1992, both were killed by the Mafia near Palermo. Only under the “anti-Mafia” mayor Leoluca Orlando (term 1985-June 2022) did the city’s public, economic and cultural life flourish again. Supported by other politicians, by artists and by the population, he continued the fight against the mafia. Crime dropped, and today Palermo is no longer among the top 15 cities in Italy in crime statistics but is considered the safest city in Italy.
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claudio1959 · 1 year
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FALCONE e BORSELLINO EROI.
ALESSANDRO SALLUSTI oggi su Libero. Proviamo a mettere le cose in chiaro, perché quando la sinistra dice alla destra - come ha fatto nelle scorse ore a proposito della nomina del presidente della commissione parlamentare antimafia e dell’anniversario della strage di Capaci, “giù le mani da Falcone e Borsellino”, sta bestemmiando in chiesa. Andiamo con ordine. Paolo Borsellino era un uomo di destra che più di destra non si può, da giovane universitario fu dirigente del Fuan, l’organizzazione del Movimento Sociale Italiano che raccoglieva gli studenti di destra e nel 1992, due mesi prima della sua morte, il Msi lo candidò come presidente della Repubblica: ottenne solo 47 voti perché chi oggi a sinistra e non solo lo celebra come un Giusto della Patria gli preferì Oscar Luigi Scalfaro. Tutto questo è stato censurato, rimosso da una propaganda martellante, non ne trovate traccia neppure sulla sua biografia su Wikipedia che non è quel luogo di libertà e indipendenza che dice di essere. E veniamo a Giovanni Falcone, ucciso sì dalla mafia ma ancora prima dalla sinistra politica e giudiziaria. Nel 1990, l’allora sindaco di Palermo Leoluca Orlando, leader della sinistra cattocomunista, intervistato da Michele Santoro a Samarcanda, iniziò il killeraggio: «Falcone - disse senza avere in mano uno straccio di prova - ha una serie di documenti sui delitti eccellenti ma li tiene chiusi nei cassetti». A ruota seguì una campagna denigratoria guidata dalla corrente di sinistra della magistratura, Magistratura democratica, e un processo davanti alla commissione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura da parte di colleghi invidiosi del suo successo e molto ansiosi di disfarsi di una figura diventata ingombrante. E adesso la sinistra ci dice “giù le mani da Falcone e Borsellino”? Tenetele giù voi le mani dalla memoria di eroi che non sono mai stati vostri, eroi che sarebbero entrambi ancora vivi se la sinistra non li avesse scaricati e abbandonati al loro destino, nel caso di Borsellino non solo ma anche perché uomo di destra. La sinistra può rimuovere e sbianchettare la storia quanto vuole, per interesse e per vergogna, ma la storia è questa e nessuno può cambiarla: Borsellino e Falcone sono vittime della sinistra ed eroi della destra.
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noisynutcrusade · 1 year
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Palermo, fourth day Isola Robinson in La via dei librai. Story of Griffi, the man who put publishing in the hole
Emma Dante and Vincenzo Pirrotta, Stefania Auci and the literary phenomenon Gian Marco Griffi. And again the interview with Archbishop Corrado Lorefice and the memory of Letizia Battaglia with Leoluca Orlando. Here she is fourth day from Isola Robinson to La Via dei Librai. 6:20pm Griffi: “I wanted to tell a piece of Northern Italy’s history” The incredible story of Gian Marco Griffi, who…
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gohulec · 1 year
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o Leoluca Orlando - burmistrzu Palermo:
"Innego dnia pójdzie tam, gdzie mieszkają Arabowie i Afrykanie. Zapyta: 'Są wśród was tacy, który nie akceptują homoseksualistów? Są! To macie problem, powinniście go przepracować.'"
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unfilodaria · 2 years
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Letizia Battaglia
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Le foto di Letizia a Trani dal 31 Marzo al 31 Maggio 2023 a Palazzo delle Arti "Beltrani". Per informazioni: tel. 0883/500044
incarna in sè arte, impegno civile, partecipazione e passione. Trani la celebra ad un anno dalla sua scomparsa con una straordinaria mostra monografica che testimonia trent’anni di vita e società italiana.
“Letizia Battaglia. Testimonianza e narrazione”, fruibile dal 31 marzo al 31 maggio 2023 dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle 18.00, a Palazzo delle Arti Beltrani, è una carrellata di 30 scatti in bianco e nero che hanno segnato a fuoco la memoria visiva della storia del nostro Paese, passando dalla inconsapevole bellezza delle bambine dei quartieri poveri siciliani (uno su tutti ‘La bambina con il pallone del quartiere Cala di Palermo’) al volto di Pier Paolo Pasolini, ai morti per mano della mafia, tra cui Piersanti Mattarella, e poi, ancora, le processioni religiose, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino all’arresto del feroce boss Leoluca Bagarella.
Testimonianza vera, spesso crudele e cruenta, dell’appassionato impegno civile e politico di Letizia Battaglia che per trent’anni ha fotografato la sua terra, la Sicilia, con immagini che denunciano l’attività mafiosa nei coraggiosi reportage per il quotidiano «L’Ora» di Palermo, che l'ha eletta di fatto ad una delle prime fotoreporter italiane. La fama di Letizia Battaglia, nomen omen, è passata nel corso degli anni da una dimensione regionale a una nazionale e internazionale. Notorietà premiata, oltre che da numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, anche dal New York Times che nel 2017 ha inserito la fotografa ottantaduenne tra le undici donne più influenti dell’anno, per l’impegno dimostrato come artista.
Il percorso espositivo tranese intende restituire l’intensità che caratterizza tutto il suo lavoro: dall’attività editoriale a quella teatrale e cinematografica, passando per l’affresco della Sicilia più povera e la denuncia dell’attività mafiosa, della miseria, del degrado ambientale, conseguenza della deriva morale e civile.
«Questa mostra, composta da immagini provenienti dall’Archivio Letizia Battaglia di Palermo e selezionate dai loro curatori Marta e Matteo Sollima, nipoti della fotografa, rappresenta un’occasione preziosa per conoscere l’artista Battaglia, divulgare la sua opera e celebrarla nel nostro territorio ad un anno dalla scomparsa – commenta Alessia Venditti, autrice con Andrea Laudisa dei testi che accompagnano l’esposizione. Battaglia è riconosciuta come una delle più grandi interpreti del Novecento e la fotografia, vocazione a tempo pieno, è stato lo strumento con cui ha rivelato la cruda realtà della mafia, del clientelismo e della povertà; celebri sono altresì i suoi ritratti, tra cui spicca la serie di fotografie scattate a Pasolini presso il Circolo Turati di Milano.
La mostra tranese e le foto per essa selezionate, che riguardano il periodo di produzione che va dal 1972 al 2003, hanno l’intento di svelare al pubblico il modo di intendere la fotografia di Letizia Battaglia come arma di ribellione e missione.
Il percorso espositivo è completato dalla proiezione del documentario di Francesco Raganato "Amore amaro” (2012), visibile durante la fruizione della mostra».
In occasione della preview della mostra per la stampa, con ingresso solo su invito, giovedì 30 marzo alle ore 18:30, Alessia Venditti presenterà l’opera della fotografa introducendo il progetto espositivo ideato con Marta e Matteo Sollima, curatori dell’archivio palermitano. Interverranno Niki Battaglia, direttore del Palazzo delle Arti Beltrani, e il sindaco della città di Trani, Amedeo Bottaro. 
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CACCIATORE DI MAFIOSI di Alfonso Sabella
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