#laccio emostatico
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kon-igi · 1 year ago
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LIBERA!
Il titolo non si riferisce a un proclama urlato a squarciagola per qualche lotta politica contro le sopraffazioni ma alla frase urlata dal dottore di turno dei medical drama quando si appresta a usare un defibrillatore su un paziente in arresto cardiaco.
Se non lo aveste ancora intuito, con questo post mi appresterò a raccontarvi quanto siano sbagliati e/o inesatti i medical trope cinematografici a cui tanto siete abituati, così abituati che promettereste denuncia al tribunale del diritto del malato qualora non vi venissero praticate le stesse identiche procedure.
NESSUNO ESTRAE I PROIETTILI
Non è una priorità, non è il proiettile a creare l’eventuale emorragia (cioè... lo ha fatto ma non continua a farlo) quindi tutte le scene in cui la vita dell’appena crivellato dipende dall’estrazione del proiettile SONO UNA STRONZATA. Eventualmente ci si concentra sul tamponamento della ferita applicando una pressione perché il tentativo di rimozione potrebbe peggiorare il sanguinamento, sia perché eseguito in modo maldestro con pinzette per sopracciglia o tenaglia da fabbro sia perché, a volte, il proiettile tiene chiusa la ferita.
Il proiettile è di per sé a bassa carica batterica (è stato sterilizzato dalla deflagrazione della polvere da sparo) quindi può essere rimosso a distanza di ore o giorni (e pure anni).
NESSUNO CAUTERIZZA LE FERITE
Il sanguinamento di un’arteria non lo fermi con un pezzo di ferro arroventato (se proprio tenendoci sopra qualche minuto una fiamma ossidrica) e sanguinamenti venosi li blocchi col tamponamento. Cauterizzare una ferita, a dispetto di quanto si creda, AUMENTA IL RISCHIO DI INFEZIONE perché non solo le ferite non le ‘disinfetti’ col fuoco ma un’ustione è una sede di ingresso di patogeni migliore di un semplice buco o taglio.
NESSUNO RIDUCE LE FRATTURE TIRANDO
O meglio, lo fanno gli ortopedici dopo un Rx e dopo averti somministrato del midazolam o del propofol. Se lo fai per strada a caso, rischi come minimo una lesione di un plesso nervoso o addirittura un’arteria tranciata. E se non sapete come steccare correttamente un arto evitate di farlo e aspettate i soccorsi.
NESSUNO ESTRAE I CORPI ESTRANEI CONFICCATI 
e comunque nessuno si fa distrarre da domande stupide prima della rimozione a tradimento.
I corpi estranei conficcati VANNO LASCIATI DOVE SONO perché un pezzo di legno appuntito, una scheggia metallica e persino un coltello stanno già creando un tamponamento su qualsiasi vaso dovesse essere stato reciso e una rimozione maldestra in ambito non operatorio potrebbe creare danni emorragici in uscita che non potrebbero essere trattati in modo professionale.
NESSUNO METTE LACCI EMOSTATICI
perché se non sapete qual è l’origine dell’emorragia (venosa o arteriosa) un laccio emostatico può creare un danno ischemico IMPORTANTISSIMO all’arto, proporzionale ai minuti di applicazione (dopo i canonici tre). Peggio che mai se applicate una cintura o una corda. TAMPONATE E BASTA.
NESSUNO AFFOGATO SPUTA L’ACQUA DOPO ESSERE STATO RIANIMATO
Se sei in arresto cardiaco, la respirazione bocca-a-bocca e il massaggio non servono a far tornare il cuore a pulsare e tu a respirare MA A PRESERVARE IN MODO FORZATO L’OSSIGENAZIONE E IL CIRCOLO in attesa di veri soccorsi attrezzati. Quindi nessuno che sia veramente in arresto cardiaco si rianima in tale modo (se succede era solo svenuto) né tantomeno avrebbe la forza di espellere con un colpo di tosse l’acqua del tratto tracheo-bronchiale. La posizione laterale di sicurezza, invece, ne permette il defluire per gravità.
NESSUNO INIETTA UN FARMACO PIANTANDOTI L’AGO DRITTO NELLA VENA DEL BRACCIO 
E soprattutto guardandoti negli occhi mentre lo fa.
Sarebbe quasi impossibile individuare la vena senza palpare e senza stabilizzare le proprie mani sull’avambraccio e se l’ago è perpendicolare alla cute, pochi millimetri prima sei fuori dalla vena e pochi dopo l’hai forata da parte a parte.
Bonus: se pianti un ago nel collo di una persona gli inietti il farmaco in trachea, nell’esofago, nel midollo spinale o anche nella tiroide.
NESSUNO FA LA TRACHEOTOMIA A UNA PERSONA CHE HA SMESSO DI RESPIRARE
La tracheotomia e la tracheostomia (la prima è la manovra, la seconda il foro praticato) servono a bypassare un’ostruzione tra la bocca e la laringe. Si fa col bisturi e un taglio prima verticale sulla cute e poi orizzontale sulla cartilagine cricotiroidea. Se perfori brutalmente con una penna è facile che farai soffocare la persona nel suo stesso sangue perché non è che inserendo una cannuccia l’emorragia si ferma. E devi avere difficoltà respiratorie da corpo estraneo... se hai già smesso di respirare è inutile.
E per concludere, ripetete con me:
NESSUNO INIETTA L’ADRENALINA NEL CUORE
né alcun’altro tipo di farmaco, soprattutto se sei in overdose da oppiacei. 
Capito Quentin Tarantino?
(ノಠ益ಠ)ノ彡┻━┻
Grazie dell’attenzione e dell’eventuale gentile reblog medico-divulgativo.
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susieporta · 10 months ago
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Sei di Coppe.
"Viversi nell'ascolto".
Il Radicamento è "ascolto".
E' la preziosa capacità di sentire le emozioni, percepire i bisogni, concentrarsi sulla Realtà interiore.
Una persona senza radici solide, vola.
E' distratta.
Non si accorge.
Si rifugia in un mondo inventato, distaccato dalle emozioni, immaginario. Dove l'Altro non viene mai realmente accolto nella sua Verità, ma costantemente idealizzato e destinato ad interpretare una parte preconfezionata, di fantasia.
L'Altro si ritrova a soddisfare il bisogno di negazione della Realtà.
E diventa solo un pupazzo. Un personaggio inventato.
E quando si ribella al ruolo, quando si libera dal controllo e rompe la favoletta che gli si aveva costruito intorno, allora il risveglio diventa crudele e straziante. Una profonda ferita di Tradimento e Abbandono.
Il Risveglio è ascolto.
E Verità.
Non è "sogno".
E non è bisogno che l'Altro risponda e corrisponda al mio disagio emotivo, alla mia difficoltà a privarmi del ruolo di "Principe Azzurro" o di "Principessa da Salvare", di "Strega dei due Mondi", o di "Conquistatore della Gloria imperitura".
E non è il tanto agognato "per sempre", che lega e incatena come un laccio emostatico le relazioni delle coppie o dei genitori invadenti e simbiotici.
Nulla è "per sempre" a livello incarnazionale.
Tutto si trasforma. Segue dei cicli. Nasce e poi muore. Generando nuova Vita.
Vivere nel "sogno" equivale a trattare se stessi e l'altro come oggetti compensatori.
Crescere, invece, significa dare valore al Presente.
Dare attenzione alle emozioni interiori e farsene carico. Senza fantasticare mondi diversi, irraggiungibili e non percettivamente presenti.
Senza tapparsi occhi e orecchie di fronte alle Verità che porta l'Altro.
Molte relazioni vivono di aspettative, di disidentificazione, di derealizzazione.
Senza mai ascoltarsi veramente.
Sono egoreferenziate. Negano l'identità e l'autenticità dell'altro.
Sono strumenti di evitamento e controllo, mascherati da amore.
E l'altro prima o poi ci delude quando, stanco di interpretare un ruolo e perennemente inascoltato e travisato, sceglie di ribellarsi alla finzione.
Il Radicamento di Febbraio sarà il definitivo "Bagno di Realtà".
E' urgente e necessario "imparare ad ascoltare".
Chiudere con le idealizzazioni.
Sono pericolose.
Ci riportano costantemente all'Antica condizione di finzione e di fuga. Ci indeboliscono e proiettano sull'altro aspettative irrealizzabili e sconnesse. Oltre che favorire sensi di colpa, dipendenze, ricatti emotivi, gabbie manipolatorie e vessatorie.
Liberate l'Altro da voi stessi.
Rendetevi autonomi e responsabili dei vostri bisogni.
Rendete giustizia a chi siete veramente e a chi veramente è l'Altro. Onoratevi e onoratelo. Senza ingabbiarlo. Senza pressarlo. Senza sconfinare in subdoli e inconsapevoli giochi di fantasia.
Toccate la Terra. Con i piedi nudi. E sentite il profumo. Percepitene l'autentica essenza. Assaporate quanto trasuda di Verità e Semplicità.
Il Nuovo non gioca a nascondino. Nè rincorre chimere.
Il Nuovo è cio che è.
Limpido, cristallino, sincero, onesto.
Non ingabbia e non manipola.
E per non farlo, deve necessariamente radicare la Verità di se stesso, insieme alla definitiva "libertà dal sogno".
Grandi giorni di lavoro ci attendono.
I cicli sono in chiusura.
Non lesinate nell'affrontare. Non scansatevi. Scegliete la Verità.
Ogni giorno. Anche quando è scomoda e fa male.
Forza! Che nei prossimi giorni si passa alla prova del nove!!
Avanti con Coraggio e tanto tanto Amore!
Mirtilla Esmeralda
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colorfulprincewombat · 11 months ago
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Eppur si muove... Diceva un tale Non è vero Che non c'è più spazio Tra l' infinito e le sue stelle. Una voce decanta in versi La sua nenia, carezza il vento Mi han sempre detto Non ti innamorar di chi è gentil Chi ti carezza il capo Non ti conosce affatto! Eppur io mi chiedo Perché son lucidi i miei occhi Ogni qualvolta una leggiadra Penombra, di dolce tenerezza Mi nota, tra la gente? Ho sentito angeli cantar E il petto mi vibrava forte Trattenevo per orgoglio Per mantenere integra Una composta dignità. Poi l' ho capito... Non sono le carezze Che mi mancano E neppure le parole Io per prima conosco Profondamente Quanto possano ingannare. Ciò che commuove la mia scorza dura È un invisibile gesto di umanità Nessuno a questo mondo Merita un Isolamento Tanto duro. Da non toccar mai più L' amore puro. Rugiada nei mie occhi Laccio emostatico Stringe forte il petto Non c'è motivo di disperar Ho amato troppo Il sale che intensamente Nutre la mia bocca Rifiutata sempre fino alla morte! Che ti hanno fatto? Me lo chiedo e non mi do' risposta Nessuno più di me Conosce la mia storia. Il niente mi ha trapassata Fino a sfinire le mie membra. Non c'è dolor più infame Che sentir perennemente La nullità, che devasta il mio Star bene sempre. Io non ho niente! È questo il mio dolor.
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nefertitisblog · 2 years ago
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Mio Dio, mio laccio emostatico Ritorna da me mia salvezza.
Le mie ferite invocano la morte, la mia anima invoca la liberazione, Mi sarà negato Cristo, il mio laccio emostatico, il mio suicidio?
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worldofemptypromises · 2 years ago
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Mia cugina che fa l’infermiera ogni volta mi deve prendere le mani e le braccia perché dice che ho le vene bellissime e non c’è bisogno neanche del laccio emostatico, in poche parole sbava al pensiero di tirarmi il sangue ahahahah.
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novacash · 1 month ago
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VALIGETTA ALLEGATO 2 C Cassetta Medica Primo Soccorso per Aziende Con Meno Di 3
valigetta pronto primo soccorso allegato 2 c per aziende con meno 3 dipendenti lavoratori
Valigetta realizzata in polipropilene, dotata di supporto integrato per attacco a parete e di chiusura con clip a scatto.
Contenuto conforme al D.Lgs. n. 81/2008 - All. 2 D.M. 388/2003 Gruppo C per aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori e per lavoratori che prestano la propria attività fuori dalla sede aziendale.
Dimensioni: 32 x 21 x 10 cm - Peso: 1,6 kg
Valigetta realizzata in polipropilene, dotata di supporto integrato per attacco a parete e di chiusura con clip a scatto. Contenuto conforme al D.Lgs. n. 81/2008 - All. 2 D.M. 388/2003 Gruppo C per aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori e per lavoratori che prestano la propria attività fuori dalla sede aziendale. Contenuto: 1 copia Decreto Legislativo n° 81/2008, 2 paia di guanti sterili monouso, 125 ml di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% iodio, 250 ml di soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%), 3 compresse di garza sterile cm 10x10 in buste singole, 1 compressa di garza sterile cm 18x40 in buste singole, 1 pinzetta da medicazione sterile monouso, cotone idrofilo, 1 confezione di cerotti di varie misure pronti all’uso, 1 rotolo di cerotto alto cm 2,5x 5 m, 1 rotolo di benda orlata alta cm 10x5 m, 1 paio di forbici, 1 laccio emostatico, 1 confezione di ghiaccio pronto uso, 1 sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza
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coolrebelcomplexed · 10 months ago
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Ho messo un laccio emostatico per non far fluire il veleno. Ora che l'ho tolto, il veleno scorre libero in circolo.
Ricevo un antidoto
Muoio avvelenata
Divento immune al veleno
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bloginnovazione · 1 year ago
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passionecampeggio · 2 years ago
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umi-no-onnanoko · 4 years ago
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Laccio emostatico
In un pungente pomeriggio di metà dicembre, assistito in una camera dell'ospedale c'ero io,o meglio, il mio corpo.
Un corpo pallido,un viso spento,la fronte imperlata di una corona di rugiada che era il mio sudore, un po' come quando i disennatori decidono di offrirti il loro bacio, avete presente no?
Da subito i medici mi avevano trasferito in rianimazione introducendomi in coma farmacologico,fermando il tempo come in un film dove la pausa era stata inserita e più sbloccata. Quanto tempo rimasi a contemplare il mio corpo? Non lo so, di certo molti dato che la neve cadeva sempre più fitta. Erano giorni che certamente rimasi tra la vita e la morte costantemente attaccato agli appositi strumenti che monitorano l'attività cerebrali e le mie esigenze corporee.
Tuttavia,mentre ero sospeso in un limbo ultraterreno dove vedevo i medici affaccendarsi attorno alle macchine, prelievi di sangue e continue analisi su quell'involucro vuoto, la mia mente continuava a lavorare ed il mio spirito ad esistere,mentre giacevo immobile, cadaverico ed apparentemente privo di conoscenza, sperimentavo anche un lucido e incredibile viaggio dentro me stesso,la prospettiva era del tutto nuova .
Era come sedere in tribuna e vedere uno spettacolo terrificante,ma incredibilmente affascinante dal quale non si riesce a distogliere l'attenzione nonostante non si desideri altro,come essere ad una mostra e venire colpito proprio dal quadro meno venduto perché più ripugnante.
Tutto ha avuto inizio dal momento che percorso un lungo tunnel buio giunto all'estremità mi ha atteso un mondo di luce accecante ed una moltitudine di colori,una cascata di suoni,sensazioni tattili febbrili,sapori disonesti che lasciavano dolce ed amaro sulle labbra, utopico, un mondo perfetto in cui avrei dovuto sentirmi sollevato, rilassato, libero. Credevo di essere stato catapultato in un sogno,ma tutta questa perfezione mi fece capire che non era reale,che io non ero lì, che la vita non era quella, che il meglio doveva ancora essere scritto.
Nella memoria rimasta di quel periodo ho incontrato ma ancor di più sentito una vocina soave che esprimendo amore assoluto, ben al di sopra di quello sperimentabile nella vita reale, e parlava con me con messaggi sublimi come il soffio di un alito caldo alla fine dicendomi che no ,no , non era ancora arrivata la mia ora per restare lì e invitandomi a tornare indietro.
Ma voltandomi non vi era più né il tunnel né la sua entrata,il sentiero era svanito ed al suo posto aveva lasciato una landa deserta e desolata di insicurezze,dubbi,paure che mi legavano mani e piedi,come un laccio emostatico avvolto intorno alla gola, ma finché non ricordai chi ero stato,chi ero e chi volevo essere.
Il mio corpo era pronto,la mai mente era pronta,la mia anima era pronta,ma ancora non mi svegliavo..."perché perché " mi chiedevo disperatamente da mesi,mentre la neve lasciava posto ai fiori, finché non capii che qualcosa mancava,per tornare indietro mi serviva qualcosa per tracciare la strada, ma cosa? Ci mesi tempo a capire che per tracciare la strada avrei dovuto usare,sangue sudore e lacrime, aveva ragione il buon vecchio Churchill ad esortare i suoi ricordando loro questo sacrificio,era quello che a me mancava per tornare ad essere un vivente consapevole di essere tale.
E così tornai,oh non fu facile,ma strappai quel laccio,quelle flebo,quel coma,quel corpo ai miei aguzzini,ai miei demoni.
Oggi sono passati 2 anni e posso finalmente dire di essere rinato.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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twistedwhitesnow · 6 years ago
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corallorosso · 3 years ago
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Il livello di sottosviluppo mentale che sa raggiungere l’ultrà novax non smette di commuovere. Questo immenso citrullo, come racconta il medico che ha avuto la pazienza e la sfiga di curarlo, dopo essersi vaccinato (per forza e controvoglia) ha tenuto un laccio emostatico sopra e sotto il punto di iniezione. Per 24 ore! “Ora - spiega il medico - “ha sofferenza nervosa dell’ulnare, è stato operato per riaprire vaso e probabilmente residuerà parziale invalidità. Un genio!” Che branco di imbecilli che esistono al mondo, mamma mia. Andrea Scanzi
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lunamagicablu · 3 years ago
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Come evitare un prelievo di sangue in 5 semplici step: 1- durante il tragitto, miagolare con tutto il fiato che si ha in gola. Servirà a far arrivare il proprio umano a destinazione parzialmente stordito e già privo di pazienza. 2- in ambulatorio, uscire con la massima calma dal trasportino e permettere alla dottoressa di rasare la zampa. Servirà a farle abbassare la soglia di allerta. 3- prima di dare il via allo show, attendere che infilino il laccio emostatico e che scartino la siringa. Solo a questo punto passare dalla modalità "gattino coccoloso" a "tigre di Champawat", elargendo graffi e morsi, ricordando di gonfiare il pelo e di tirare indietro le orecchie prima di vocalizzare segnali di minaccia, che non dovranno mai essere inferiori ai 100 decibel. Tutto ciò servirà a far immediatamente desistere gli umani dall'attuare la procedura. 4- a fini corruttivi/riparatori, gli umani a questo punto potrebbero offrire degli insulsi premietti che -ATTENZIONE- non dovranno essere mangiati. Ripeto: non dovranno essere mangiati. Questo servirà a far aumentare il senso di colpa al proprio umano, in modo che l'incresciosa situazione non si ripeta mai più. 5- rientrare tutto tronfio nel trasportino e farsi riaccompagnare a casa. Seguitemi per altri consigli 😉 WEB
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How to avoid a blood draw in 5 simple steps: 1- during the journey, meow with all the breath in your throat. It will serve to get your human to their destination partially stunned and already lacking in patience. 2- in the clinic, exit with the utmost calm from the carrier and allow the doctor to shave the paw. It will serve to make them lower the alert threshold. 3- before starting the show, wait for them to put on the tourniquet and unwrap the syringe. Only at this point to switch from "cuddly kitten" to "Champawat tiger" mode, giving scratches and bites, remembering to swell the hair and pull back the ears before vocalizing threat signals, which must never be less than 100 decibels . All this will serve to make humans immediately desist from carrying out the procedure. 4- for corrupting / restorative purposes, humans at this point could offer silly treats that -WARNING- should not be eaten. I repeat: they must not be eaten. This will serve to increase the sense of guilt in your human, so that the unfortunate situation never happens again. 5- come back all pompous in the carrier and be taken back home. Follow me for other tips 😉 WEB
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sottospazi · 4 years ago
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*luca al laboratorio analisi del sangue*
*infermiere prende laccio emostatico*
luca: non è che potresti usare quello con gli animaletti sopra?🥺👉👈
*infermiere fa faccia scocciata ma usa laccio emostatico con le giraffe e i leoncini*
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ceravolo · 4 years ago
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-Un caffè, grazie.
-Vetro o tazza?
-Laccio emostatico e farfallina.
Web
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kon-igi · 5 years ago
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newway64-19 ha risposto al tuo post:
Buonasera. Volevo chiederle, lei è pro...
È perché non introduciamo il matrimonio poligamico? E perché non ripristinare l'incesto? E perché le comuni con tanti genitori non sono meglio? Applico a questo ed a qualsiasi altro modello le tue, motivazioni, e ogni situazione immaginabile razionalmente, condita di buone intenzioni e sentimenti potrebbe essere meglio di tante coppie eterosessuali reali.
Nemmeno la giustificazione dell’originalità di pensiero, visto che il tuo stesso ragionamento l’aveva fatto un certo esponente politico di un certo partito che, alla vigilia della votazione sulla legge per le unioni civili, aveva paventato che la gente avrebbe finito con lo sposare il proprio cane.
La sconclusionata lista che hai appena proposto è un terribile ed emblematico esempio di fallacia induttiva per generalizzazione indebita, dove accomuni e recludi nel regno dello ‘sbagliato’ tutto quello che non è nel tuo ‘normale’.
(Per carità, a livello etologico è fondamentale settare le braccia della forbice di ‘normalità’ affinché il tuo gruppo sociale ci stia nel mezzo ma a livello evolutivo è stupido credere che questa forbice stia lì arrugginita e inamovibile)
Intanto peggio per te e per chi ti sta attorno se davvero riesci a trovare qualcosa in comune tra l’incesto (un delitto non solo morale -- coercizione psico-fisica di un figlio -- ma pure etico, poiché affonda le sue radici nella pericolosità del danno per il pool genetico) e un rapporto consensuale tra adulti. Semmai posso dirti di essere contrario al matrimonio poligamico se a beneficiare di più partner è solo l’uomo o, se in caso di parità tra sessi, l’individuo singolo assoggetta e limita la libertà di tutti gli altri... ma quello è un discorso relativo a come si comporta il singolo, non certo un giudizio sul tipo di legame.
In merito alle comuni con tanti genitori so di sconvolgerti facendoti notare che senza scomodare gli hippies pis’nlove col laccio emostatico al braccio di un sorpassato immaginario collettivo, nella maggior parte dei paesi del mondo ci sono i genitori biologici e poi tutto un esercito di zie, zii, cugini, cugine fino al 17° grado e vicini di casa che si prendono cura amorevolmente e senza fare l’esame del dna di qualsiasi bambino venga loro messo in braccio.
Non ‘comune’... comunità.
Questo per dirti che magari anche tu frequenti uno di questi non-luoghi e, senza rendertene conto, lì hai trovato i tuoi veri genitori, i tuoi veri fratelli e le tue vere sorelle... in un luogo di aggregazione dove conta più l’amore condiviso che non qualche cromosoma replicato.
Se non è stato così, pensa allora a chi potrebbe avere qualcuno con cui condividere l’amore senza che alcun amore sia sottratto a te.
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