#la terra dell’abbastanza
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Al Festival di Berlino la serie Dostoevskij dei D'Innocenzo
Sarà presentata in anteprima mondiale alla 74/a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino la serie Sky Original Dostoevskij, ideata, scritta e diretta dai Fratelli D’Innocenzo, Fabio e Damiano. I due registi sono stati già alla Berlinale al loro esordio con La terra dell’abbastanza, presentato nella sezione Panorama del Festival nel 2018, e poi con Favolacce, in concorso nel…
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Disco Boy
Disco Boy, opera prima di Giacomo Abbruzzese premiata con l'Orso d'Argento al 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino per il Miglior Contributo Artistico (Silver Bear for an Outstanding Artistic Contribution), è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. https://www.youtube.com/watch?v=_Okp8fcZ3G8 Disco Boy, produzione e cast “Affidandosi a una struttura narrativa metaforica e a un impianto visivo stilizzato, il regista racconta una storia di sradicamento e simbiosi, in cui la flagranza dei temi della contemporaneità storica si intreccia alla statura morale dei personaggi. Grazie a una sapiente struttura visiva, che definisce in chiave astratta luoghi e figure, il film restituisce un prolifico intreccio di elementi fisici, reali, pulsionali e spirituali.” Il film, co-prodotto dall’italiana Dugong Films, è interpretato da Franz Rogowski (Undine, Freaks Out), dall’esordiente Morr Ndiaye, dall’artista attivista Laëtitia Ky e da Matteo Olivetti (La terra dell’abbastanza). La colonna sonora è firmata dalla stella della musica elettronica Vitalic. Disco Boy è una coproduzione Francia/Italia/Belgio e uscirà al cinema il 9 marzo distribuito da Lucky Red. SINOSSI Aleksei, bielorusso in fuga dal suo passato, raggiunge Parigi e si arruola nella Legione Straniera per ottenere il passaporto francese. Nel delta del Niger, Jomo, giovane rivoluzionario, si batte contro le compagnie petrolifere che hanno devastato il suo villaggio. La sorella Udoka sogna di fuggire, consapevole che ormai tutto è perduto. I loro destini si intrecceranno, al di là dei confini, della vita e della morte. Read the full article
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foscoascensore · 6 years ago
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America Latina: recensione del film dei D'Innocenzo con Elio Germano (No Spoiler)
America Latina: recensione del film dei D’Innocenzo con Elio Germano (No Spoiler)
“America Latina” trama del film: Massimo è un dentista di Latina, felicemente sposato e con due figlie. Un giorno scende in cantina per una faccenda domestica e vi trova una ragazza legata e imbavagliata che chiede aiuto. C’era una forte attesa all’ultimo Festival di Venezia per il terzo film dei gemelli D’Innocenzo (Damiano e Fabio) dopo l’acclamato esordio La terra dell’abbastanza e il…
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filmetto · 4 years ago
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probabilmente te l’hanno già chiesto ma qualche consiglio su film italiani?
Ciao anonimão, scusa il ritardo. Spero tu sia ancora nei paraggi per leggere la risposta.
Intanto grazie per la bella domanda che mi permette di blaterare un po’ di film nostrani. Ti risparmio la listona di vecchi classici italiani che “eh ma ti pare che questo non l’hai visto e ancora parli” perché la trovi su google e tende a rinforzare l’idea che dopo Nuovo Cinema Paradiso l’Italia se ne sia stata con le mani in mano. Ho deciso per questo di escludere titoli pre-2000. Ti divido i film per generi perché non ho idea di cosa ti vada di vedere o di cosa ti piaccia.
Film che sembrano tristi ma in realtà poi quando li finisci dici ah ma vedi che forse non fa tutto così schifo:
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• Pane e tulipani (Soldini, 2000); comfort movie per eccellenza, niente ti rimette al mondo come Pane e Tulipani. Un Mamma ho perso l’aereo che è un Amore ho perso il pullman, di una tenerezza e una poesia che Studio Ghibli scansati. • Veloce come il vento (Rovere, 2016); un film per tutti quelli a cui piace dire “ah, poi qui Stefano Accorsi è spettacolare” che in questo caso hanno tutto il diritto di dirlo. Un ex-pilota tossicodipendente è costretto a prendere sotto la propria ala i fratelli freschi di orfananza. La sorella guida pure lei, quindi brum brum un sacco di macchine e un sacco di adrenalina da film di riscatto.
Italia al femminile:
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• Due partite (Monteleone, 2009); due generazioni di donne si incontrano di fronte a un tavolo per giocare a carte. Sulla maternità, la norma sociale del sacrificio e l’insufficienza della definizione di donna legata al maschile. È adattato da un’opera teatrale, cosa che diventa evidente in alcune rigidità di trasposizione, ma non ne soffre più del dovuto. Bonus points per la citazione finale di Rilke. • Le meraviglie (Rohrwacher, 2014); una storia sul salvaguardare e sul proteggere, che mostra un’ostinazione nel difendere i propri valori che non è caparbietà ma un amore fiero, secco e inflessibile, quindi poco riconoscibile come tale da chi conosce solo l’amore rapido della modernità. È uno dei miei film preferiti, ne parlerei per ore ma mi fermo per il bene di tutti.
Film che sono entrambi, in modo diverso, una riflessione sulla religiosità:
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• Corpo celeste (Rohrwacher, 2011); perché il sacro non ha nulla a che vedere con Dio e chi si appiglia a quest’ultimo troppo rigidamente lo fa spesso per paura di essere nato in un mondo senza regole. Da vedere se non altro per il tormentone del decennio “Mi sintonizzo con Dio, mi sintonizzo proprio io”. • Il padre d’Italia (Mollo, 2017); Luca Marinelli gay, omofobo e cattolico. Ho detto tutto.
Film che appena finiti vuoi solo morire:
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• La stanza del figlio (Moretti, 2001); c’è pochissima gente che mi sta sul cazzo quanto Nanni Moretti. A volte succede però che quando guardo un film mi accorgo che i motivi per cui non mi sta piacendo sono più personali del solito e che sono di fronte a un tipo di bellezza così solida che riesco a vederla oltre il mio fastidio. Se sopportassi Moretti, questo sarebbe stato un film che mi sarebbe piaciuto da morire. • La terra dell’abbastanza (D’Innocenzo, 2018); l’incarnazione cinematografica della frase “Protect me from what I want”. Due amici un po’ cazzoni investono un tipo con la macchina, si cagano sotto e fuggono. Seguono avvenimenti strazianti, in cui si rendono conto che le cose di cui credevano di avere bisogno fanno danni più silenziosi e letali di quello che hanno il coraggio di ammettere.
Quasi tutti i film sono su Rai Play quindi puoi vederli gratuitamente senza scaricare niente, tranne Due partite che è su Prime Video. Spero di esserti stata utile. Ad maiora.
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parolerandagie · 4 years ago
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Ultima canzone, ultimo film, ultimo libro...
Ringrazio @x-yanara-x per l’opportunità di farvi guardare nei miei gusti sconclusionati e poco organici e vado subito a dilettarmi nella stesura della lista di cui all’oggetto:
L’ultima canzone è ‘’Everything Else Has Gone Wrong’’ tratta dall’omonimo album della band indie.rock londinese a nome Bombay Bicycle Club: nulla di innovativo, sul piano musicale, ma il disco è l’ultimo che comprai prima dell’inizio di questa fase anomala di vita, essendo stato pubblicato a Gennaio 2020.
L’ultimo film è “La Terra dell’Abbastanza”, del 2018: opera d’esordio di  Fabio e Damiano D'Innocenzo, che lo hanno scritto e diretto, è un viaggio senza filtri e senza freni nelle gigantesche desolazioni quotidiane della periferia romana. Lo trovate su RaiPlay e davvero davvero ve lo consiglio
L’ultimo libro è “Piccoli Colpi di Fortuna”, della scrittrice argentina Claudia Pinero: scritto nel 2015 è il racconto di un ritorno di una donna nei sobborghi di Buenos Aires a vent’anni di distanza dalla sua fuga...fluido, leggibile, divertente, amaro.
L’ultimo libro due (ovvero libro di argomento a cui ci interessiamo io ed altri sei scèmi nel Mondo) è “Wasan: l’arte della matematica giapponese”, scritto da Toshimitsu Hirano, che racconta e descrive il modo non euclideo con cui, nel Giappone precedente l’apertura commerciale e culturale all’Occidente, si faceva di conto.
Vado a proseguire nell’indagine proponendo la lista a @ilguardianodelfaro, @senzametablog, @giuliopaolocesare @gatta-tequila, @lampisenzarumori, @neltempodiuncaffe, @lanymphedaphne, @clouddep, @cloverviola con i quali già da subito mi scuso ed i quali subito dispenso se non avranno voglia di onorare l’invito.
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laciviltacattolica · 4 years ago
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Favolacce | Mariano Iacobellis S.I.
Dopo il grande esordio con La terra dell’abbastanza i Fratelli D’Innocenzo hanno proposto un’opera che ha meritato tutti i riconoscimenti ricevuti, tra cui 5 nastri d’argento e la premiazione al Festival di Berlino. Gli autori definiscono Favolacce, in contrasto con il realismo della loro opera prima, come una favola nera in cui hanno riversato, attraverso la voce di un narratore, il vuoto pneumatico di figure parentali (con in più un docente) che dovrebbero insegnare ai propri figli a vivere, mentre invece hanno perduto qualsiasi capacità di positività e di sguardo sul futuro.
Violenza psicologica, repressione, rabbia e ipocrisia sono alcuni dei temi principali del nuovo lavoro dei Fratelli D'Innocenzo. La vicenda narrata coralmente si svolge durante tutta un’estate romana, tra la chiusura della scuola e la sua riapertura. Sotto un’apparenza di vita usuale si celano ipocrisie, rivalità e invidie, ed esistenze che vanno avanti per forza d’inerzia.
Spinaceto, luogo in cui la storia è ambientata, è un microcosmo che non riesce a unificare le esperienze, dilata le percezioni di chi vi risiede e non diventa mai uno spazio misurabile e vivibile, ma solo un luogo d’incontro/scontro delle esperienze quotidiane. Le persone che vivono in queste zone non sono né buone né cattive, sono persone primarie che vivacchiano così il quotidiano, senza ideali né valori etici. Il film appare mono-tono nel senso che qualsiasi cosa succeda, dall’azione giornaliera ripetuta alla tragedia inaspettata, viene vissuta sempre con la stessa gradazione.
I Fratelli D’Innocenzo usano un linguaggio visivo estremo di pasoliniana memoria – dai primissimi piani dei protagonisti, ai dettagli apparentemente insignificanti – e storpiano, talvolta, le immagini per farle apparire come incubi a occhi aperti. Sono inoltre maestri del fuori campo, infatti nessuna violenza si consuma davanti agli occhi dello spettatore, talvolta è allusa, percepita nello sguardo inorridito del protagonista. È un film da guardare con attenzione, una favola nera che è monito e lezione di vita per tutti noi.
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lamiaprigione · 6 years ago
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La terra dell’abbastanza (2018)
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esanguedeborah · 6 years ago
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La terra dell’abbastanza, 2018 dir. Fratelli D’Innocenzo
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regardezmoica · 6 years ago
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[BEST OF 2018] - Berlinale et Talents
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Voici un petit retour sur les temps forts du festival du film de Berlin édition 2018.
Films vus pendant le festival
Unsane - ★★★★
Isle of Dogs - ★★★★
Transit - ★★★★
In den Gängen - ★★★★
Utøya 22. Juli - ★★★★
Twarz - ★★★★
Becoming Astrid - ★★★★
3 Tage in Quiberon - ★★★
Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot - ★★★
Figlia mia - ★★★
Las herederas - ★★★
Museo - ★★★
Black 47 - ★★★
Profile - ★★★
La terra dell’abbastanza - ★★★
Yardie - ★★★
The Bookshop - ★★★
Damsel - ★★
Eva - ★★
Generation Wealth - ★★
The Happy Prince - ★★
Songwriter - ★★
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Talents rencontrés durant le festival :  Steven Soderbergh (Unsane),  Franz Rogowski (Transit),  Małgorzata Szumowska (Twarz (Mug)), Christian Petzold (Transit), Wes Anderson (Isle of Dogs),  Erik Poppe (Utøya 22. juli)
Photos prises par © Gerhard Kassner / Berlinale.
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carocinematv · 6 years ago
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Cara La terra dell’abbastanza,
scrivo ad una terra che non mi è familiare, ma che si trova in un contesto nazionale che “dell’abbastanza” ne ha fatto una virtù! I gemelli D’Innocenzo, new entry del panorama cinematografico italiano, raccontano di come un incidente stradale possa cambiare la vita dei protagonisti, Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano). Giovani abitanti della peggior area di Roma (Tor Bella Monaca) s’illudono di aver fatto il colpo migliore della loro vita, di aver “svortato” le loro esistenze uccidendo un pezzo grosso della mala locale scoprono ogni sfaccettatura della colpevolezza, ma a che prezzo?
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Presentato al Berlinale 2018, hai unito la critica in un unico coro di ovazione tra rimandi al bel cinema italiano e la contemporaneità verace e vivace di problemi sociali spesso trascurati. Non sei il solito film italiano sulla criminalità organizzata. La tendenza attuale ti potrebbe accomunare ai più popolari Gomorra e Suburra, ma sei il racconto di un presente difficile e l’analisi psicologica, o forse più antropologica, di una generazione confusa, fatalista, mal consigliata da adulti feriti ed afflitti. Max Tortora è una giostra di entusiasmi e drammi, un’altalena espressiva inedita, per quanto mi riguarda, ma meravigliosa, come lo è anche il delicato e dolce rapporto madre-figlio di Mirko e la lite in piano sequenza che coinvolge e mozza il fiato, seguendo il ritmo del diverbio.
Sconosciuti ma sensazionali sono i due protagonisti, che si distinguono per l’interpretazione curata al dettaglio, le micro-espressioni di Manolo e lo sguardo chiaro e profondo di Mirko. Il campo lungo delle vedute estese da ampio respiro allo spettatore ed i dettagli dei primi piani tanto stretti da permettergli di empatizzare con il protagonista: il pianto disperato di Mirko alla guida credo sia una scena che non dimenticherò, forse la migliore in assoluto!
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Ti lascio con una chicca! I tuoi papà all’anteprima milanese del film sono stati grandiosi, simpatici ed hanno dimostrato che la semplicità e la profondità del film non sono fonte di una ricerca e una cura stilistica, ma sono loro. Puri e veraci! Ai quali auguro un futuro del “non-abbastanza” ed auspico di rincontrarli presto per il prossimo film!
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La terra dell’abbastanza - Fratelli D’Innocenzo
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zazoomnews · 4 years ago
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“La terra dell’abbastanza” cinema dei margini - #terra #dell’abbastanza” #cinema http://dlvr.it/RgVyDS
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Lovely boy: film su ascesa e declino di una star della trap
Lovely boy: film su ascesa e declino di una star della trap
Sky annuncia l’inizio delle riprese di Lovely Boy, film di Francesco Lettieri (Ultras) sull’ascesa e il declino di una star della musica trap. Il nuovo film Sky Original, prodotto da Indigo Film in coproduzione con Vision Distribution e Sky, con il sostegno di Alto Adige Film Commission vede protagonisti ANDREA CARPENZANO (La terra dell’abbastanza dei fratelli D’Innocenzo), LUDOVICA MARTINO ed…
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enricaleone91 · 4 years ago
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Domenica 13 settembre. Stasera in Tv
Domenica 13 settembre. Stasera in Tv
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Questa sera in Tv troveremo:
Rai Uno: A casa tutti bene
Rai Due: Hawaii Five O
Rai Tre: Papillon
Rete 4: Senza identità
Canale 5: Live – Non è la D’urso
Italia 1: Shark – Il primo squalo
La7: L’aria che Tira – Notte prima degli esami
Tv8: Masterchef Italia
Nove: Ma tu di che segno 6?
Rai 4: La terra dell’abbastanza
Iris: Intrigo internazionale
Rai 5: Concerto per l’Italia
Rai Movie: Maldamore
Rai…
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universalmovies · 4 years ago
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Recensione Favolacce, il film dei fratelli D'Innocenzo
La recensione di #Favolacce, il film diretto dai fratelli D'Innocenzo, disponibile in versione noleggio sulle migliori piattaforme digitali.
La recensione di Favolacce, il film diretto dai fratelli D’Innocenzo, disponibile in versione noleggio sulle migliori piattaforme digitali.
Una Spinaceto come la vedrebbe Yorgos Lanthimos. Invece, a vederla così sono i fratelli D’Innocenzo, nella loro opera seconda ‘Favolacce’ (sebbene la sceneggiatura sia antecedente a La terra dell’abbastanza).
Uscito ancora in emergenza Coronavirus, con…
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