#l'unica oltre l'amore
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“Le persone che non ricevono mai abbracci o che ben pochi ne hanno ricevuti sono inconfondibili, per via di quella corazza che hanno dovuto costruire intorno alla loro anima.
Non venire stretti tra le braccia di qualcuno che amiamo ci proietta in una dimensione di solitudine, dove l'unica soluzione sembra essere quella di rafforzare il nostro carattere oltre i limiti umani per riuscire a farcela anche da soli.
Il primo segnale della vita è l’abbraccio.
Significa protezione, affidarsi ad occhi chiusi, cura e culla che solleva dalla malinconia. Questo è il nutrimento che un figlio dovrebbe ricevere. Dovrebbe, perché, a volte, c’è freddo nell'abbraccio e nessuna melodia nel sorriso dei genitori.
L'amore si trasforma in ostilità o in indifferenza, e quell'abbraccio confortante lo cercherai altrove.
O, addirittura, crederai che non esista.
Crederai di non esistere.
E invece, tu esisti".
Aldo Carotenuto
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“Le persone che non ricevono mai abbracci o che ben pochi ne hanno ricevuti sono inconfondibili, per via di quella corazza che hanno dovuto costruire intorno alla loro anima.
Non venire stretti tra le braccia di qualcuno che amiamo ci proietta in una dimensione di solitudine, dove l'unica soluzione sembra essere quella di rafforzare il nostro carattere oltre i limiti umani per riuscire a farcela anche da soli.
Il primo segnale della vita è l’abbraccio.
Significa protezione, affidarsi ad occhi chiusi, cura e culla che solleva dalla malinconia. Questo è il nutrimento che un figlio dovrebbe ricevere. Dovrebbe, perché, a volte, c’è freddo nell'abbraccio e nessuna melodia nel sorriso dei genitori. L'amore si trasforma in ostilità o in indifferenza, e quell'abbraccio confortante lo cercherai altrove. O, addirittura, crederai che non esista.
Crederai di non esistere.
E invece, tu esisti".
Aldo Carotenuto
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Oltre al vitale cibo solido per il corpo, abbiamo tutti bisogno del cibo spirituale, del nutrimento dell'anima, di quel cibo, che ci soddisfi appieno in tutti i nostri sensi ed equilibri il nostro umore e non c'è niente che faccia un effetto calmante come lui, niente che possa stabilizzare il nostro io interiore, che ci dia pace, e ci scrolli di dosso quel senso di irrequitezza e di ribellione, che ci attanaglia tutti. Sto parlando di spirito d'amore, l'unico cibo che sfama il cuore, l'unica bevanda che disseta l'anima, l'unica panacea che allevia quei dolori di una vita diversamente inutile, una vita vuota e triste. Una vita grama, destinata al fallimento. Le cose terrene non saziano, e se si, lo fanno soltanto per un tempo. Le cose terrene sono e rimarranno solo cose. Di tutto questo in generale ci si accorge quasi sempre alla fine del cammino, è per questo che non c'è il tempo per aspettare domani, ma necessita iniziare fino da oggi se non lo si è fatto già ieri. Mangiare e bere l'amore, quello vero, quello con la "A" maiuscola, quello di cui tutti noi abbiamo gran bisogno, per vivere nello spirito rimedio ed elisir di lunga vita.
lan ✍️
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E mi chiedo se anche tu come me mi pensi.
E mi chiedo se guardando ogni tramonto ti viene in mente il fatto che io ti abbia dedicato ognuno di essi.
E mi chiedo se ti colpisce dentro quel vuoto e quel senso di solitudine quando alla mattina appena sveglia non c'è il mio buongiorno o la notte prima di andare a dormire non c'è la mia buonanotte.
E mi chiedo se durante la giornata mi trovi nelle piccole cose , in quelle che sarebbero piaciute a me, in quelle che sarebbero piaciuto a noi.
E mi chiedo se hai ancora le nostre foto sulla tua scrivania , perché anche se io mi sono sbarazzata delle tue foto , conservo ancora la nostra nel mio portafoglio e le altre come un ricordo di immenso valore.
E mi chiedo se anche a te manco tanto quanto tu manchi a me, se senti nel cuore quel posto vuoto che nessun altra persona può colmare.
Mi chiedo tante di quelle cose che non immagini nemmeno , ma non riesco mai a trovare una risposta che non sia " sta meglio senza di me ".
Ho la tua chat archiviata e il tuo profilo di insta silenziato ma non ha senso perché controllo quella chat ogni singolo momento della giornata , e controllo il tuo profilo solo per vederti.
E spero sempre di incontrarti ma so che se ti avessi avanti potrei anche morire.
E nonostante questo io continuo ad amarti , forse più di prima e quindi mi ci metto con molta calma e penso che forse è giusto che le cose vadano cosi come devono andare.
La tua assenza mi toglie il sonno, la fame, la voglia di fare qualsiasi cosa ma la tua presenza mi uccide, il non averti nel modo in cui voglio io mi uccide dentro.
E quindi alla fine di tutta questa situazione penso solo che il tempo possa curare tutte le ferite che ci siamo fatte l'un l'altra.
Spero un giorno tu possa perdonarmi per tutto quello che ho sbagliato con te e altrettanto spero di poterlo fare io con te. Perché si , ci siamo fatte male a vicenda .. ognuno con i suoi errori e con i suoi sbagli.
Ti starò lontana ma sarò dietro le quinte per seguire ogni tuo traguardo, voglio vederti brillare.
Doveva andare cosi , la tua mancanza la sentirò per il resto della mia vita perché sei stata il capitolo più bello , più brutto , più impegnativo, più felice, più libero , più sicuro , più tutto della mia vita. Ti ho tatuata nel cuore e anche sulla pelle, non hai via di scampo.
Adesso capisco il senso della frase " se ami qualcosa lo lasci andare" ed io avrei dovuto farlo molto prima, lasciarti andare prima perché io ti amo oltre ogni limite e l'unica cosa che ho sempre voluto era farti sentire amata nel modo più sincero e giusto che ci sia. Ho sbagliato molte cose e forse l'errore più grande che ho commesso è stato pensare che l'amore enorme che provo per te avrebbe fatto nascere la stessa cosa nei miei confronti. Ho pensato che amare per due potesse bastare, senza sapere che quell'amore enorme avrebbe consumato me.
Voglio chiudere questo capitolo delle mia vita perché ho bisogno di dimenticarti, di andare avanti e di trovare un modo per resistere.
Ti auguro il meglio dalla vita perché te lo meriti. E ti auguro di riconoscere sempre il valore che hai , l'immensità del tuo cuore.
Ti auguro di trovare quella pace che da tanto tempo cerchi.
Ti auguro di trovare una persona da chiamare " casa " perché io non posso più esserlo , ho fallito anche in questo e mi dispiace.
Ti auguro di rialzarti sempre e di non mollare mai ,perché tu puoi tutto.
Ti auguro di trovare una persona che ti ami nel modo giusto, nel modo in cui meriti.
Spero tu non ti dimentica mai di me, di noi, di quello che siamo state, che saremmo potute essere e che non saremmo mai.
Spero che nonostante l'ultima conversazione tu possa non odiarmi e conservarmi quel posto speciale nel tuo cuore.
Spero tu abbia il coraggio di intraprendere la strada che nel tuo cuore già sai qual'è.
Spero tu possa viaggiare il mondo e fare quel viaggio che tanto desideri , fare quelle esperienze che ti cambiano la vita.
Ti auguro il meglio anche se quel meglio non sarò mai io.
Ti ho amato e ti amo con tutte le forze possibili , e continuerò a farlo e per questo quando ti sentirai non amata ricordati che qui c'è una personcina che lo farà per sempre contro ogni distanza e circostanza.
Vorrei che ti amassi tanto quanto lo faccio io e spero che la persona che hai al tuo fianco possa renderti felice , tranquilla e serena.
Ciao amore mio, sii felice e sii libera.
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Da: SGUARDI SULL'ARTE LIBRO TERZO - di Gianpiero Menniti
LA LEGGE E IL DONO
Esiste l'obbligo come sacrificio. La "Legge di Dio" è obbligo morale che impone il sacrificio in nome dell'attesa della resurrezione, in nome di un bene che si proietta oltre la vita, oltre l'esistenza terrena che è prova, esperienza della relazione con la "Legge", lavacro che emenda, possibilità di esercitare l'onere, di patire l'imposizione, di meritare la salvezza e l'eternità. Eppure, il sacrificio della croce è rifiuto dell'obbligo e scelta d'amore: non è, dunque, sacrificio. E' pienezza del desiderio, la rappresentazione di un desiderio di amore verso l'uomo che si compie nell'atto più estremo: accettare la morte come compimento del desiderio di vita, la promessa di vita eterna che è già nel cuore dell'uomo di fede. La sofferenza e la morte di Cristo sono dono. Non è sacrificio come non lo è l'atto d'amore di una madre verso il figlio. In un'espressione rivelatrice, Agostino D'Ippona, nelle "Confessioni", afferma: «La misura dell'amore è amare senza misura». Senza misura è dunque l'amare, con verità. L'amore vero non chiede corrispettivo. Questo è il salto che il cristianesimo compie rispetto all'ebraismo, il salto che il Nuovo testamento afferma rispetto all'Antico. Non più il sacrifico, ma il dono, in nome dell'amore. Ed è in questa scia che Francesco Hayez (1791-1882) dipinge la sua "Susanna al bagno", 1859, Pinacoteca di Brera, privando la scena dalla presenza di altri due protagonisti, essenziali per il racconto biblico vetero testamentario, i cosiddetti "Vecchioni", i giudici che bramano la donna e la ricattano facendo leva sulla sua purezza. Per Hayez, la legge che Susanna adempie non è imposta dal rifiuto della putrida perversione, in genere rappresentata dalle figure ributtanti dei vecchi che la insidiano, ma dalla libertà di una scelta sussurrata con gli occhi di un amore fedele. Così, Susanna non ha bisogno del contraltare dei giudici ingannevoli: è sola di fronte a se stessa. Esprime tristezza. Ma è consapevole della sua decisione. L'unica possibile, l'unica che contempli un amore senza compromessi.
In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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Esiste un posto che non è in questo mondo
Dove cent'anni è uguale ad un secondo
Lì c'è una casa le pareti di vetro
Per non nascondere nessun segreto
Si trova li' proprio su quella collina
Di pan di zenzero e fior di farina
In questo posto oltre tutte le cose
Crescono sempre senza spine le rose
E ci siamo io e te
Tra le rose io e te
Qui andiamo al cinema e facciamo spesa
Cantiamo insieme con il nastro rosa
Qui sui davanzali pieni di colori
Crescono i fiori al posto degli errori
Perché è la casa dell'amore possibile
Questa è la casa dell'amore possibile
Con te
Esiste un posto e meno male che esiste
Io lì ogni volta trovo le mie risposte
Ma forse esiste solo nella mia testa
Che fa un casino come un giorno di festa
Qui trovi tutti gli amori finiti
Quelli che il tempo non li ha perdonati
Qui hanno comunque un'altra occasione
Perché chi comanda è solo l'amore
Qui ci siamo io e te
La nostra casa io e te
Qui le parole sono senza lame
L'amore ha tanta sete e tanta fame
Qui siamo anime che stanno insieme
Che sanno dirsi io ti voglio bene
Io ti voglio bene
Perché la casa dell'amore possibile
L'unica casa dell'amore possibile
Con te
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SECONDO MOVIMENTO DAL CONCERTO IN LA MINORE PER VIOLINO ED ORCHESTRA
Il dolore è un movimento antico, sconosciuto. Vorremmo non doverlo affrontare mai. Per questo vale la pena esorcizzarlo, lavorarci, raccontarlo.
Le parole ne possono far intravedere solo l'ombra.
La realtà di un dolore fisico intenso, acuto, non ha paragoni e va oltre le possibilità del linguaggio. Il mondo ci è fin troppo presente, giorno e notte, ma quando soffriamo, quando soffriamo davvero, si dissolve, svanisce e diventa un fantasma, un vago ricordo, una sciocchezza senza importanza.
Tutti gli ideali, sogni, amori, paure, pensieri che possiamo avere avuto diventano irrilevanti. Siamo soli con il nostro dolore, è l'unica forza rimasta nell'universo, l'unica cosa concreta, l'unica che conta, e se il dolore è abbastanza forte e dura a lungo, se è il genere di agonia che continua senza darci respiro, allora tutto quello che costituisce la nostra umanità svanisce e il fiero, sofisticato computer che è il cervello umano può elaborare un unico pensiero: "Basta! Fatelo cessare!"
E se il dolore alla fine smette, in seguito, con il passare del tempo, anche la mente che lo ha sperimentato diventa incapace di comprenderlo, di ricordare quanto era orribile, di descriverlo e di affrontare la terribile verità di come ci si sentiva quando era presente.
Credo di non avere mai perso un'occasione di essere triste. Questo dolore non passerà. Un giorno ci si renderà conto che non peserà doverlo portare dentro.
– Perché mi fai soffrire? – Perché ti amo. – No, non mi ami! Chi ama vuole la felicità, non il dolore. – Chi ama vuole solo l'amore, anche a costo del dolore. – Mi fai soffrire apposta, allora. – Sì, per vedere se mi ami. – Il dolore è uno stato negativo dell'anima. – L'amore è tutto. – Il dolore va sempre combattuto. – L'amore non si rifiuta a nulla. – Certe cose non le ammetterò mai. – Sì che le ammetti, perché mi ami e soffri.
La domanda può essere formulata anche in questo modo: è meglio gridare e accelerare così la propria fine? Oppure tacere e guadagnarsi un'agonia più lenta? Ma esiste poi una risposta a queste domande?
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Selvatica - 25. Pensieri
Corinna rimase sospesa, immobile dopo che Ante fu uscito. Avevano fatto l'amore ed era stato bellissimo. Sentiva ancora il corpo languido e caldo, e lui era andato via veloce. Troppo veloce. Non le aveva dato nemmeno il tempo di accompagnarlo fuori.
Si lasciò cadere con la testa sui cuscini. Probabilmente era ancora arrabbiato con lei. trovarselo sotto casa l'aveva colpita, le aveva trapassato il cuore con uno stiletto dalla lama dolce e affilata. Affilata perché gli aveva mentito e guardare il dispiacere nei suoi occhi l'aveva fatta stare male. Dolce perché Ante le piaceva tanto, troppo, la catapultava fuori dalla sua vita infelice e piena di problemi, facendola sentire viva, piena di gioia, importante.
Ante era comparso al termine di una giornata tremenda a ricordarle che meritava di essere felice e lui meritava di sapere cosa le stesse accadendo.
Le aveva detto "quando vorrai parlarmene io sarò felice di ascoltarti", e sapeva che se voleva costruire qualcosa con quel ragazzo tra di loro non dovevano esserci segreti. Ma temeva due cose: che lui si allontanasse una volta saputa la verità o che volesse aiutarla. Proprio non ce la faceva a pensare di poter chiedere aiuto a qualcuno, men che meno a lui.
Raccolse i vestiti da terra e si infilò nel bagno, aprendo il rubinetto della doccia. Lanciò un'occhiata al suo riflesso nello specchio. La piccola ferita quasi non si vedeva più anche se pizzicava un po'. Chiuse gli occhi, sentendo ancora il tocco delicato delle mani di Ante. Quelle stesse mani che l'avevano accarezzata dappertutto.
Si rilassò sotto il getto d'acqua tiepido. C'era stato un momento, dopo aver fatto l'amore, in cui Ante l'aveva guardata con uno sguardo appassionato e le farfalle nello stomaco, che costantemente si agitavano quando lui la guardava, si erano nutrite di qualcosa di più, qualcosa che cominciava a prendere le sembianze di un sentimento più forte.
La connessione era stata totale e reciproca. Ante era sembrato smarrito, poi le aveva sorriso, illuminando tutta la stanza e il suo cuore, riscaldando anche gli angoli più bui e induriti.
Ma come poteva dirgli di Antonio senza aspettarsi una reazione da parte sua? Se solo lei fosse riuscita a risolvere tutto non ce ne sarebbe stato bisogno. Doveva assolutamente parlare con Monica, capire se c'era qualcosa che potesse fare. Lei era l'unica che conosceva Antonio abbastanza bene da poterle dare qualche consiglio.
Uscì dalla doccia e si asciugò in fretta, infilando il pigiama. Trovò l'amica in cucina. Monica le sorrise.
«Ehilà, che bel visino rilassato. Sto preparando del tè con i biscotti. Ne vuoi?»
Corinna annuì, rendendosi conto che non aveva cenato. Addentò un biscotto al burro. «Hai finito di studiare?» Monica era un paio di anni più grande di Corinna e studiava biologia. Aveva iniziato a lavorare per Antonio perché le piaceva fare una vita agiata e con quel lavoro si guadagnava bene.
«No, ma avevo bisogno di una pausa. Ci avete dato dentro tu e il calciatore, eh!»
Per poco non si strozzò col biscotto. «Abbiamo fatto rumore?» era già diventata rossa.
Monica ridacchiò. «Tranquilla Miss Pudica, non si è sentito niente. Ma con un tipo del genere non potevi non fare niente. Raccontami tutto, nei minimi dettagli.»
Corinna abbassò lo sguardo sorridendo. Si sentì invadere da un piacevole calore al ricordo di Ante su di lei, ai loro corpi uniti, intrecciati, le sue mani sul seno, tra le gambe e la sua bocca dappertutto.
«È stata la nostra prima volta.»
«Ma guardati, sei adorabile. Stai sorridendo con aria sognante. Allora oltre a essere un manzo ci sa anche fare... dimmi le tue sensazioni. Che hai provato?» Monica versò l'acqua calda nelle tazze e infilò dentro le bustine di tè.
Corinna prese un altro biscotto. «È stato bellissimo. Ante è stato delicato ma allo stesso tempo... passionale. Solo che è andato via troppo presto. Forse a lui non è piaciuto.»
«In effetti è andato via veloce. Però prima l'ho incrociato e quella non era proprio la faccia di uno a cui non è piaciuto. Piuttosto mi è sembrato uno che volesse scappare dalle complicazioni.»
Lei si portò le mani sul viso e sbuffò. «Lo sapevo...»
«Perché cosa è successo? Sei stata troppo appiccicosa?»
«Gli avevo detto che non potevamo vederci perché stavo poco bene e mi ha visto con Carmine qui fuori.»
«Cazzo. Sei stata da Antonio?» Corinna annuì. «Mi spieghi che cosa sta succedendo ancora? Non avevi saldato il debito?»
Decise di essere estremamente sintetica. «Mi ha chiesto di andare a Dubai con lui, altrimenti avrei dovuto portargli altri soldi. Ventimila, e me li ha prestati Carmine.»
Monica la osservò con attenzione. «Come mai Carmine ha fatto una cosa del genere?»
Corinna sbuffò agitando la bustina del tè nell'acqua. «Questa è un'altra storia. È tutto così complicato. Non ce la faccio più. Oggi mi ha minacciato con un coltello, ha detto che... ha detto che vuole che vada a letto con lui.»
«Per questo hai quel segno in faccia. Non ci credo... hai fatto impazzire Antonio. Corinna, hai tutta la mia stima.»
«Per favore, non dirmi che ti faresti anche lui. È disgustoso. E poi non è sposato?»
«A volte dimentico quanto tu sia ingenua. Non si tratta di questo, si tratta piuttosto di potere. Se entri nelle sue grazie è fatta. E poi, con tutte le ragazze che ha per le mani, credi che non abbia mai tradito la moglie?»
«Ok, non mi interessa. Voglio sapere come faccio a liberarmi di Antonio. Adesso ne ho le scatole piene, non andrò mai a letto con lui e questa storia potrebbe andare avanti per molto tempo. E poi... Ante... io non voglio che lui sappia.» Anche se aveva visto come le cose nascoste avessero distrutto la sua famiglia, come avevano logorato suo padre e mandato in tilt il cervello di sua madre.
Monica sospirò. «Antonio è un uomo d'affari e come un affare dovrete trattare questa questione. Fattelo mettere per iscritto, fate un contratto. Tu vai a letto con lui e poi sarai libera. Rispetterà i patti.»
«Ma io non voglio farlo. Come faccio a...»
«Credimi» la interruppe l'amica. «È più facile di quanto immagini.»
Corinna si chiese cosa provasse lei quando andava a letto con gli uomini che non le piacevano. A quanto pareva, dopo un po' ci si poteva fare l'abitudine. «Altrimenti?»
Monica sollevò le spalle. «Altrimenti devi sperare che gli passi in fretta, e non so se succederà.» Le diede un bacio sulla guancia e uscì dalla cucina.
Corinna continuò a mangiare i biscotti e a bere il tè, poi tornò in camera rimuginando sulle parole dell'amica.
Il letto disfatto le fece sentire la mancanza di Ante. La voglia di stare solo con lui e lasciare fuori tutto il resto. Afferrò il cellulare per scriverti un messaggio ma ne trovò già uno suo, l'aveva preceduta.
- È stato bello.
Corinna sorrise. Magari non era poi così arrabbiato. Rispose.
- È stato bellissimo. Mi mancherai in questi giorni.
Un altro messaggio arrivò rapido.
- Guardami in TV. Lo farai?
- Sì.
- Fai bei sogni.
Un alone di tristezza le calò addosso. Le sarebbe piaciuto parlare con lui ancora un po', magari tutta la notte.
- Buonanotte.
- Mi mancherai anche tu.
Sorrise come un'ebete fissando quell'ultimo messaggio. Non c'era niente che potesse fare, e niente che volesse fare, per impedire quello che sentiva crescerle dentro: si stava innamorando.
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“Le persone che non ricevono mai abbracci o che ben pochi ne hanno ricevuti sono inconfondibili, per via di quella corazza che hanno dovuto costruire intorno alla loro anima.
Non venire stretti tra le braccia di qualcuno che amiamo ci proietta in una dimensione di solitudine, dove l'unica soluzione sembra essere quella di rafforzare il nostro carattere oltre i limiti umani per riuscire a farcela anche da soli.
Il primo segnale della vita è l’abbraccio.
Significa protezione, affidarsi ad occhi chiusi, cura e culla che solleva dalla malinconia. Questo è il nutrimento che un figlio dovrebbe ricevere. Dovrebbe, perché, a volte, c’è freddo nell'abbraccio e nessuna melodia nel sorriso dei genitori.
L'amore si trasforma in ostilità o in indifferenza, e quell'abbraccio confortante lo cercherai altrove.
O, addirittura, crederai che non esista.
Crederai di non esistere.
E invece, tu esisti".
Aldo Carotenuto 📖
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esistono persone che non dovremmo amare? ho sempre pensato che l'amore fosse un sentimento libero da ogni regola e restrizione, ma sono giunta alla conclusione che non sempre si può amare liberamente. io ho proprio paura di innamorarmi e di andare oltre con qualcuno. non so nemmeno perché. l'unica spiegazione che riesco a dare è che l'unica volta che ho davvero provato dei sentimenti per qualcuno, era una persona che non potevo amare per varie ragioni. vorrei sapere se magari hai una risposta...
Non avere paura di innamorarti mai. Lascia andare le cose come devono andare. Non forzare nulla e tutto arriverà prima o poi!
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Fante di Denari
"Oltre l'Orizzonte e più in là".
Mentre il Cielo si orienta verso nuove Direzioni, a noi non resta altro che assecondare il movimento di Presenza. E seguire il Flusso della Vita.
Da mesi oramai, stiamo affrontando un processo di auto-conoscenza e guarigione davvero profondo e imponente, con inestimabili attimi di "chiarimento interiore" e regolazione del sistema emozionale.
"Ciò che è stato" ci ha feriti nel profondo. Quanto in profondità, lo stiamo consapevolizzando fino in fondo solo adesso.
Ci sono traumi che hanno lasciato tracce indelebili nel nostro organismo. Ci hanno tolto il respiro e alimentato ansia e panico.
Alcune Ferite hanno sanguinato indisturbate per decenni, danneggiando il funzionamento del nostro sistema immunitario, i nostri organi vitali, il nostro equilibrio psichico.
Abbiamo segni sparsi un po' ovunque sul nostro Corpo, cicatrici che fatichiamo ad accettare, stati d'animo che ancora ritornano inaspettatamente a disturbare il nostro sonno. E spesso anche la veglia.
Ma siamo ancora qui.
Forti, coraggiosi, integri e combattivi.
E pensavamo di non poterci più concedere all'Amore.
L'Amore era divenuta "criptonite" per noi.
Ed invece Giugno ci ha regalato un'ondata anomala di Amor proprio, di sincero affetto per noi stessi, di compassione e tenerezza per i nostri vissuti di dolore e di colpa.
E quando l'Amore rinasce dalle sue ceneri, il Corpo ricomincia a fiorire, a risvegliarsi dalla sua prigione di malattia e a muovere i primi innovativi cambiamenti che, se all'inizio sembrano solo altri attacchi dolorosi al Sistema, in realtà sono imponenti processi espulsivi delle tossine e dei residui tossici del Passato.
Stiamo per offrirci un'altra chance. E stiamo preparando il terreno per accoglierla.
Questa trasformazione può avvenire a qualsiasi età.
La Mente sostiene che è tardi. Ma noi siamo Anime Antiche. Per noi il tardi equivale all'Infinito.
Non è mai "tardi". Per nessuna scelta di Vita.
E' la "logica di struttura" che non accetta "l'impertinenza dell'Anima". E la frena in ogni suo movimento di trasformazione.
La Mente dice: "Ma dove vuoi andare?".
E l'Anima risponde: "Oltre l'infinito orizzonte del Mare".
Ed è lì che ci ritroveremo a Luglio. Ad abbandonare la Riva per scoprire se questo Orizzonte è davvero così irraggiungibile.
Ci attendono scelte interiori forti.
E saranno avvallate e assecondate dalle potenti energie che si stanno per scaricare sulla Terra.
Non è la Mente che governerà i nostri passi. E neanche la sua immaturità del Passato.
Per troppo tempo il termine Responsabilità ha assunto il significato distorto di "Obbedienza" nelle nostre Vite.
Ci consideravamo uomini e donne di "valore" per aver sostenuto e alimentato la narrazione del Sistema.
E mentre ci ripetevamo fino allo sfinimento che "è giusto così", che "è normale che sia così", sapevamo in realtà di essere "comodamente" seduti sopra la polveriera di noi stessi, abbarbicati alle pendici del Vulcano della nostra sofferenza.
Ci barricavamo dietro a scelte "comode", atterriti dal giudizio degli altri e corrosi dalla nostra insicurezza.
Non volevamo deludere nessuno. Non potevamo. Ci faceva sentire abbandonati, fragili, incompresi e soli.
Ed alla fine sacrificavamo noi stessi, con scelte obbligate, autolesive e castranti. Convinti ancora che quello fosse il massimo bene per noi. Non lo era. Era il bene per il Sistema. Era funzionale ad alimentare la disfunzione del Teatrino.
Era la Morte in Vita dei nostri desideri e talenti.
Relazioni malate. Quante ne abbiamo avute! Un album zeppo di disagio.
Tutti. Nessuno escluso.
Ora il "registro cambia".
Le Energie ci portano "oltre".
La possibilità c'è. Si può aprire la copertina del nuovo Libro interiore e scrivere una nuova appassionante Storia.
La nostra finalmente.
Indifferente dove vi trovate oggi.
"Dove siete oggi, non sarete domani". Questa è l'unica certezza offerta dal nuovo Viaggio.
Munitevi del solito zaino. Riportatelo alle spalle. La pausa introspettiva è pressoché conclusa. Ancora qualche giorno intimista e poi "si torna nella Materia".
Luglio ci vuole motivati e pronti all'avventura e alla piena manifestazione dei nostri Doni.
Sarà il mese dei "messaggi inattesi". Quelli che ti cambiano la prospettiva. Sarà il mese della nuova Identità.
I parametri di giudizio interiori subiranno una Rivoluzione, le inespugnabili credenze distorte su noi stessi inizieranno a barcollare e la nostra immagine riflessa allo specchio si riempirà di nuova Luce.
Sarà "una giostra" piuttosto coinvolgente.
Un bel respiro. E si va.
Mirtilla Esmeralda
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03:33 l'orario in cui è iniziato tutto
auguri. auguri a te che sei una delle cose più belle che mi siano mai capitate fino ad ora. in pochissimo tempo ti sei preso il mio cuore, senza che io ti abbia dato il minimo consenso. hai deciso dal giorno in cui ci siamo conosciuti, di sistemare tutti quei pezzettini di cuore rotti, che vagavano dentro di me e ci sei riuscita. sei l'unica persona con la quale rido così tanto che il cuore torna a respirare il passato, almeno un po', fa meno male e quel che mi manca mi smette di mancare sei l'unica persona che ascolterei fino a notte fonda con gli occhi che mi si chiudono e i sogni che bussano alla porta sei l'unica eccezione alla regola che l'amore fa male. Sei l'unica persona che mi fa sorridere fino a farmi sentire ridicolo, fin dentro l'anima e dintorni sei l'unica persona che mi fa andare fuori di me l'unica persona che mi fa ascoltare una canzone senza mettere play, basta che ti guardo negli occhi e sento le parole di tutti i miei pezzi preferiti, sei l'unica persona a cui vorrei non dire addio mai, nemmeno tra cent'anni. Quando ti sfoghi, parlandomi delle tue insicurezze, delle tue paure, voglio esserci per te ad ogni momento, sia brutto che bello e ti darei i miei occhi per farti vedere come ti vedo io. Il tuo sorriso è la mia droga preferita. hai riempito quel vuoto che nessuno era mai riuscito a riempire. ma guarda caso, proprio tu ci sei riuscita. non vorrò mai nessun'altra personcina al mio fianco, se non te. te che hai stravolto tutto. avrò cura di te, sempre. Quando a volte ti dico "ciao", non è, non sarà mai un vero "ciao". Perchè senza di te, la mia vita sarebbe un totale disastro. ho bisogno di te. nonostante la distanza che ci divide, tutto ciò di cui ho bisogno, sei proprio tu. nonostante le tue battutine e provocazioni, tu riesci a farmi sorridere lo stesso. mi fai sorridere sempre, rendendomi felice anche quando non vorrei esserlo. Anche se oggi non possiamo festeggiare il tuo compleanno insieme proprio perchè, siamo letteralmente in culo ai cani o come dici tu "tua madre poteva venire ad abitare qua al sud" tu sei l'unica di cui mi fido sul serio oltre a polpo. Ti auguro il meglio da questa vita. anche se avrai dei momenti orribili, dove crederai che non avrà più un senso andare avanti, io sarò qui, al tuo fianco. M piaci perché sei arrivata proprio quando non ti aspettavo, amo quel sorriso che esce da te quando vedi che faccio qualcosa di stupido, amo quando sento che i tuoi occhi non vedono nient'altro che me, amo quella sensazione di pace che provo quando mi parli o quando sei con me anche restando in silenzio. Ho deciso di lasciarti entrare nella mia vita perché ho capito che sei quella che mi rende felice, sei quello che ho sempre nella mia mente.. perché stare con te è la cosa più bella che potesse accadere. Anche se ti scrivo tutto questo mi mancano le parole per esprimerti tutto quello che provo per te, perché questo è così grande che neanche le parole potrebbero spiegarlo completamente.
come sempre. ti meriti il mondo intero e la felicità di tutto. ci sarò sempre,
comunque vada. promesso sarò sempre con te.
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Raffaella Carrà: "Pedro" sbanca su Spotify
"Pedro" di Raffaella Carrà è la canzone più ascoltata di sempre su Spotify. La hit pubblicata 44 anni fa è stata riproposta sulle piattaforme di streaming musicale in versione remixata ed è diventata subito virale. A tre anni dalla sua morte la regina della televisione italiana, la soubrette più amata di sempre continua a farci sognare con la sua musica. Raffaella Carrà e la sua "Pedro" Il singolo "Pedro", composto da Gianni Boncompagni e arrangiato da Pietro Ormi, fu pubblicato nel maggio del 1980 come primo estratto dall'album "Mi spendo tutto", l'undicesimo per la Carrà. Erano i tempi d'oro del vinile, dei quarantacinque giri con due canzoni, quella su cui si puntava di più sul lato A, l'outsider sul lato B. A "Pedro" fu accoppiata a "Maria Marì". Nel brano dal ritmo serrato una spaesata turista in giro per le strade di Santa Fe è avvicinata da Pedro, un giovanotto prestante, sedicente guida. L'unico posto che mostrerà alla turista sarà la sua camera da letto e l'unica arte che gli spiegherà sarà quella "amatoria". La canzone, condotta, con leggerezza ed eleganza, si attestò al quinto posto della classifica settimanale dei 45 giri più venduti dell'anno. Come tante canzoni di Raffaella Carrà anche "Pedro" è diventata un successo senza tempo. La Carrà sbanca su Spotify A dimostrarlo sono i numeri registrati sulla piattaforma di streaming musicale Spotify per la versione mixata del brano realizzata dai dj e producer Jaxomy e Agatino Romero. Più di 35 milioni di stream, oltre 5 milioni di creazioni e 6,2 miliardi di visualizzazioni su TikTok. "Pedro" in versione remix ha raggiunto la #1 delle classifiche Viral 50 Globale e Viral 50 Italiana di Spotify rendendo Raffaella Carrà la donna italiana ad aver raggiunto la più alta posizione in classifica di sempre nella Top 50 Globale di Spotify (al numero 24). Inoltre, il brano è in quarta posizione della classifica globale di Shazam. In parole semplici: un successo planetario senza precedenti. Successi senza tempo Non è il primo brano della Carrà che, dopo decenni dall'uscita, torna alla ribalta con grande successo. Basti pensare al brano "A far l'amore comincia tu" remixato da Bob Sinclair che è diventato la colonna sonora dei nostri tempi, oltre che del film premiato agli Oscar "La grande bellezza". Il trenino alle feste, ballato sulle note della canzone della Carrà, è diventato il simbolo della decadenza dei nostri tempi. L'effetto nostalgia che vince sempre, in questo caso raggiunge la sua apoteosi. Il brano è passato e presente al tempo stesso. Con questo nuovo successo, Raffaella Carrà continua, anche dopo la sua morte, a vivere e a emozionare il suo pubblico. In copertina foto da Depositphotos Read the full article
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Cosa vuoi sentirmi dire esattamente, che ti amo? si razza di idiota. Io ti amo. E non come si ama una semplice amica o sorella nemmeno come si amano due fidanzati, non riguarda la solita relazione romantica, fisica e descrittiva, non si tratta di attrazione fisica, né tanto meno di una 'sbandata' come l'hai definita ferendomi profondamente, non credevo potessi vederti tale dopo che ti ho sempre dimostrato tanto. Hai davvero così tanta umiliazione dentro da non riuscire a vederti importante per qualcuno, hai davvero un tale dispezzo nei tuoi confronti da non considerare possibile che il mio amore sia sincero? Non riesci proprio a credere che qualcuno possa sul serio amarti così come sei senza voler cambiare una virgola? Sei proprio una stupida..ed è per questo che non posso arrendermi perché so che entrambe lottiamo con le stesse ferite e devo riuscirci a guarirle per entrambe. 'Una sbandata' dici? già...peccato che questa sbandata rimane impressa sulla mia pelle come una battaglia per la quale valga la pena lottare fino all'ultimo respiro. Non esiste spiegazione logica per ciò che stiamo vivendo e ti prego non darmi della pazza...ma ho bisogno che sia tu a farcela per entrambe perché so che ce la farai. Difendi ciò che di bello esiste tra di noi, ti prego amore mio, non sei da sola, non posso farcela senza di te. Siamo delle anime rare. Quindi si. Io ti amo, provo un amore così puro e vero da non riuscire nemmeno a mostrartelo, non lo capiresti perché hai bisogno di più tempo, la tua anima non riesce ancora a vederlo...Era davvero così difficile da capire? avevi bisogno di conferme per ciò che sto cercando di dimostrarti da anni inutilmente perché non hai mai voluto darci sul serio una vera possibilità, non hai mai dato valore a nessun gesto quindi come avresti potuto notare quanto amore contiene questo mio cuore malato? Sei più contenta adesso? sei soddisfatta? cosa vuoi ancora da me?
Sono sempre stata innamorata, ho perso la testa per un paio di occhi castani tristi che guardati alla luce della luna li rivedo dentro i miei, di un sorriso che scoppia all'improvviso allargando quelle bellissime guanciotte paffutelle che hai, delle tue lune storte in base alle giornate, dei tuoi momenti di ira colmati da mezza sigaretta, dalle tue lacrime che invadevano i miei pensieri quella notte e avrei voluto asciugartele con una mano sul petto accarezzandoti il viso, da malumori che vorrebbero essere spazzati via da un abbraccio, non hai idea di tutte quelle volte che le mie braccia nel bel mezzo della notte ti cercano, ti percepiscono ti tengono stretta, ti avvertono come se proprio fossi vicino a me invece siamo distanti, separati fisicamente ma la vibrazione arriva oltre la sola realtà per poterci tenere veramente separate, è illusorio perché in quel preciso momento noi siamo l'una accanto all'altra, mi sono innamorata del riflesso oltre lo specchio, della luce che solo adesso riesco a vedere, ho compreso cosa siamo io e te e mi sono innamorata di te per ciò che sono io quando sono con te, sono me stessa, solo così riesco ad amarmi, amo te, mi basta, mi realizza, mi da forza e se l'amor proprio è l'unica cosa per la quale lottiamo sono felice di spegnere i miei respiri amandoti in ognuno di essi. Sai a volte mi chiedo perché proprio noi due? perché tu? perché abbiamo voluto questo per entrambe? non sono mai riuscita a darmi tranquillità ma se l'abbiamo scelto insieme significa che il nostro sapere ci avrebbe condotte l'una affianco all'altra sempre e comunque, ne sono certa, noi ce la faremo piccola mia...ce la faremo perché siamo io e te, portami ad un passo da quella sensazione, ti prometto cercherò un modo per darti sicurezza. Non importa cosa abbiamo scelto, l'appartenenza rimane incollata ai nostri passi. Sento di averti vicina, e lo senti anche tu. Quindi si. Ti amo maledetta lunatica e ti amerò per sempre. Non importa cosa tu dica o faccia. Io ti amo. MI SENTI RAZZA DI CODARDA?
IO TI AMOOOOOOOOOOOOOOOOO❤
@occhicastanitristi-blog @delusa-da-tutti @cuoregelidoo-blog
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Per quando ti senti non amabile.
Siamo pronti con un nuovo flusso di coscienza? Scriverò senza rileggere anche sta volta? Si. Oggi ho sconfitto l'ansia di non voler scrivere. Parlando con Agata è emerso che mi viene così facile scrivere quando va tutto bene mentre mi viene un ripudio quando va tutto male. Oggi ho pensato molto al mio passato in modo positivo e ho deciso di scrivere questi pensieri, un po' per non dimenticarmene, un po' per tirarmi su e un po', per tirare su la me futura per quando non mi sentirò amabile. Tutto è partito da un commento di Marco, mi ha detto che sono l'unica persona nella sua vita che conosce che ha avuto così tanti spasimanti. Ed è vero. Dal 2021 ad oggi, ormai 3 anni, ne ho passate di ogni. E oggi sono qui per riassumerle.
Cara Marwa, quando ti senti uno schifo, brutta, stupida e non amabile, ricordati che hai sempre avuto questa grandissima capacità di legare ed affezionarti a tantissime persone, tutte completamente diverse, e che ti hanno lasciato tutte qualcosa, di bello. Perchè non importa quante volte hai sofferto, quante volte sei caduta, ti sei sempre rialzata e hai sempre preso solo e soltanto il meglio da quello che ti è accaduto e hai continuato ad amare la vita, e le persone. Ricordati che hai ricevuto dichiarazioni d'amore in modi super bizzarri, e che avrai un sacco di storie da raccontare ai tuoi futuri nipoti: C'è chi ti ha dedicato un tatuaggio con "M" disegnato, in piccolino, con la speranza di riconquistarti dopo averti spezzato il cuore. C'è chi ha scritto un intero articolo "Sono uscita con un Pesce", che resterà per sempre scritto nella storia dell'editoria della Terna, c'è chi ti ha scritto delle intere canzoni, c'è chi ha scritto lettere con pagine su pagine, c'è chi ti ha dedicato interi album e c'è chi non ti ha ancora dimenticata, chi ti riscrive ogni tanto, nella speranza di ritrovare uno spazio nel tuo cuore, perchè sa (e te lo dirà) che ha perso molto, perdendoti.
Non dimenticarlo, quando ti senti non amata, che diversi ragazzi, in preda a chissà che cosa, ti hanno definita come "la Donna della mia vita", ricorda che hai fatto innamorare anche una ragazza. Cara Marwa, non dimenticartelo. Anche quando non ci credi, anche quando ti senti la persona più triste e sola su questo pianeta, ricordati che nel momento esatto in cui hai chiuso la relazione che pensavi sarebbe durata per sempre, hai ricevuto l'ennesima lettera d'amore. E' vero che non la volevi, è vero che era sbagliata, è vero che ti ha messo ansia.
Ma è stata una delle lettere d'amore più belle che tu abbia mai ricevuto. Decido, mi sforzo, di vedere le cose con occhio esterno, per quanto mi abbia fatto male la lettera, per quanto mi abbia triggerata, è una prova: Marwa, sei amabile.
Non dimenticartelo.
Ti sembrerà tutto inutile, tutto falso, tutto invano. E invece da oggi decido che tutte le mie esperienze di questi tre anni le accolgo e le abbraccio, non le voglio dimenticare, non le dimenticherò e non le userò come prove del mio "non sarò amata mai perchè poi alla fine ora sono sola", ma al contrario. Mi manca P. Lui è in assoluto la persona che mi ha fatto sentire veramente l'amore, quello puro, quello profondo, quello che è talmente tanto grande e forte che non sai come esprimerlo. Però non mi rendeva più felice. Mi limitava. Mi schiacciava.
A lui sarò sempre grata di avermi insegnato cosa sia l'Amore con la A maiuscola.
Riguardarmi indietro fa paura... così tante persone, così tanto amore, così tante farfalle nello stomaco, sesso e insicurezze. Chissà dove mi porterà questa mia attitudine alla vita...
A volte vorrei essere molto più semplice, molto più lineare. Ma sono così, sono caotica, sono tutto e niente.
Cara Marwa, non dubitare mai di te e continua a mettere te stessa al primo posto. Quando ti sentirai non amabile, oltre che a ricordarti di tutte queste belle storie passate, ricordati che tu ti ami alla follia. Che tu ti ami. Che tu sei riuscita a uscire dalle situazioni peggiori come vincente. Che hai imparato a lasciar andare chi ti stava schiacciando. Se non è un atto di amor proprio questo!
Sei amabile, in primis da te stessa.
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Amara verità sull'amare e essere amati
Alla fine capisci che colei che in qualsiasi situazione bella o brutta che possa essere l'unica persona che ci rimetterà sempre sei solo te, amici, parenti,fidanzato, marito, genitori ec... non importa chi sia che compia una scelta a tuo favore o sfavore, chi ci rimette sei smepre tu nel bene e nel male. Vorrei delle volte vivere come gli eremiti padroni delle loro scelte al cnto per cento, non dover dare conto a niente e nessuno... purtroppo le scelte di una persona cara si pagano care e amare, l'amaro che ti lasciano certe situazioni delle volte è impargonabile a qualsiasi altra cosa. Vi diranno che il tempo cura le feirite, bhe non è vero, quando vi diranno che sono dispiaciuti per voi, non è vero anche se chi lo dice ti ha messo al mondo, la verità è che a nessuno frega un cazzo di te, la verità p che quando qualcuno deve fare una scelta o un'azione volontaria o non a questi non frega niente di te. leggo spesso persone che si lamentano che i geniotri non sono presenti o sono troppo presenti, bhe vi svelo che in entrambi i casi l'interesse sia positivo che negativo è solo puramente egoistico perchè nell'amore c'è ben poco di altruistico, l'inico amore altruistico che conosco è quello dei cani. Ci sarà sempre una battaglia, sempre una ragione, sempre qualcosa che andrà oltre tutto l'amore che possono provare per te le persone con cui ti relazioni. è l'unica verità che conosco e che a mie spese sto imparando. di certo comattere ciò con l'egoismo non è una soluzione ma va bene così.
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