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#l'odore del mare
klimt7 · 2 years
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L'Odore Del Mare
TIROMANCINO FEAT CARMEN CONSOLI
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finestradifronte · 2 months
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Mi manca...
Lo zoccolare fino in spiaggia con mia madre che mi diceva "cammina bene alza quei piedi"...pinoli per terra da schiacciare con i sassi...
l'odore della siepe di caprifoglio dalla pensione trieste al bagno emilio e quello dei giornali dell'edicola, misto a quello del mare e degli abbronzanti e della piadina...
la cuffietta bianca della piadinara...quella anziana, la prima ..che faceva le piade tirate a mattarello con il bordo frastagliato e il pezzetto di carta marroncina per portarle via ...
la luce bianca del mattino e la bassa marea con le righe della sabbia sotto i piedi, i buchini dei cannolicchi e schivare i granchi 
fare capannella con il tettuccio del lettino e il telo, il caldo sulla pelle...l'odore dell'abbronzante e il libro con sabbia tra le pagine...
e aspettare le 11 che non arrivavano mai per il bagno... il freddo dell'acqua al primo tuffo  o l'andare giù piano piano con tutta la pelle d'oca... i rumori attutiti quando si è sott'acqua.... il cretino di turno che ti slaccia il bikini...le spalle di mio padre per salirci a fare i tuffi...
correre sulla sabbia bollente saltellando tra un'ombra e l'altra...  stendersi al sole senza fare la doccia e sentire la pelle tirare con il sale che brucia appena sulla pelle un po' scottata sulle spalle ...
il fastidio della sabbia tra le dita e lavarsi i piedi nel rubinetto sotto le docce aspettando con il costume in mano per sciacquare anche quello...il profumo dello shampoo e il rigagnolo di schiuma e acqua sulla sabbia...
il cemento rigato e rosso e bollente della banchina del porto con le barche che partivano da Milano Marittima per la gita a Rimini e la voglia di tuffarsi lì ma la mamma non voleva...e stare in equilibrio sul muretto tra la banchina  e gli scogli ad aspettare gli schizzi delle onde,
il mare grosso i rari giorni che faceva temporale e a fare il bagno tuffandosi dentro le onde e ci si riempiva il costume di sabbia..
la pizza che faceva la sorella della vedova di Emilio alle cinque...e io le confondevo poi sempre quelle due...la Maria e l'Anna
Il rullo per tirare il campo da bocce e il barattolo bucato con il talco per fare le righe...e le premiazioni delle gare al  pomeriggio e se le coppie erano miste io ero un po' gelosa se mio padre giocava con la mamma della cecilia perchè era così bella...
e guardarti da lontano mentre giocavi a calcio sporco di sabbia dappertutto e cominciare a scoprire  quell'emozione nuova quell'attrazione mai provata... ecco cosa vuol dire innamorasi...il dondolo dell'Hotel Miramare dove per la prima volta ho capito che potevo anche godere del mio corpo...
I giardini del tennis con la terra rossa e la giostra e l'odore dei pini...
le tonde alla sera su e giù per viale Roma e baci infiniti sulle panchine, le feste al Giardino D'Estate con Gianni Togni che cantava Luna..e le puntate all'ippodromo di Cesena e le gite al Parco Naturale che mi sembrava così lontano...
Gli amici che poi non avresti rivisto più,  quelli che rivedi solo lì...e quelli che sono ancora con me ......il primo primissimo bacio sul dondolo della casa in affitto ...
il rumore degli aerei con la pubblicità...la pizzeria da Duilio e il cinema Italia all'aperto ...le lacrime  quando era ora di tornare e il grano nei campi era già mietuto e le arature portavano l'autunno...
Mi manca la felicità pura e spensierata di quel periodo quando ancora tutto poteva essere e ogni cosa era nuova e da scoprire ...e che non è stata mai più.
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smokingago · 2 months
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🍀
... Lo sai anche tu
Questa è la tua vita
E anche se fa male
Non rinunciare
A darle il senso che vuoi tu
Cerca l'ironia
Continua a respirare
L'odore del mare ...
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molecoledigiorni · 1 year
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Sei
un pensiero circolare
trasparente,
come il movimento del cielo
il rumore del mare
il respiro degli alberi,
come l'odore del sangue
il peso dell'anima
intenso, assoluto
tenace,
come le cose che tornano
come le cose che restano
come la fame
come la sete,
Sei
©bruna.b.s
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maximum-22 · 1 month
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E si continua a respirare l'odore del mare....
Buongiorno tra le onde oggi...🌷
#foto personale
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hideaway03 · 1 month
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Mi piace viaggiare, incontrare nuove culture
Far sapere di me della mia origine
Portare con me l'odore del mare
La luce del sole, il vento e l'amore che io ho per te
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sophie-blanceur · 23 days
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Mi piace il verbo sentire...
sentire il rumore del mare,
sentirne l'odore...
sentire il suono della pioggia
che ti bagna le labbra,
sentire una penna che traccia
sentimenti su un foglio bianco...
sentire l'odore di chi ami,
sentirne la voce
e sentirlo col cuore...
sentire è il verbo delle emozioni,
ci si sdraia sulla schiena del mondo
e si sente.
Alda Merini
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be-appy-71 · 4 months
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Le virgole sono importanti, tutta la punteggiatura lo è. Come il destino, quando capiti nel posto sbagliato, nel momento meno opportuno e tutto cambia.
Poi c'è un verbo “sentire”, dai mille significati.
Mi piace il verbo sentire, sentire il rumore del mare, sentirne l'odore, sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l'odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente.... ♠️🔥
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- Alda Merini
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greatmoonballoon · 2 months
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Cose che curano il cuore e l'anima:
- Le risate dei bambini
- L'arcobaleno dopo una giornata di pioggia
- Rivedere vecchi amici
- Il mare
- I girasoli
- Un complimento inaspettato
- Un abbraccio
- Gli animali
- La natura
- Le conchiglie in riva al mare
- L'aria fresca
- L'odore del basilico
-
[lista da continuare]
[aggiungere qualcosa se vi va 🤍]
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finestradifronte · 4 months
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Cose belle
Sentire sotto la doccia l'odore del mare, del sale, del vento sulla pelle...nei capelli. E nelle sere più limpide, se sei fortunato, anche di piada fritto misto e prosecco.
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Le virgole sono importanti, tutta la punteggiatura lo è.
Come il destino quando capiti nel posto sbagliato, nel momento meno opportuno e tutto cambia.
Poi c'è un verbo "sentire", dai mille significati.
Mi piace il verbo sentire, sentire il rumore del mare, sentirne l'odore, sentire il suono della pioggia che ti bagna le labbra, sentire una penna che traccia sentimenti su un foglio bianco.
Sentire l'odore di chi ami, sentirne la voce e sentirlo col cuore.
Sentire è il verbo delle emozioni, ci si sdraia sulla schiena del mondo e si sente.
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Alda Merini
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smokingago · 6 months
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Io non ho paura del futuro o della morte
Io ho paura della non vita
Ho paura di non vivere abbastanza per gioire delle cose belle ...quelle semplici e inaspettate
Ho paura di non abbracciare abbastanza le persone a me care
Ho paura di non assaporare abbastanza l'odore di aria fresca o il mare
Di sentire il calore del sole che riscalda la mia pelle
O forse non ho paura
Ho semplicemente una voglia esagerata di vivere a pieno ogni momento, anche quello buio ....sarà lui a darmi la consapevolezza di quanto è davvero fortunata una persona ad esistere in questo mondo a tratti colorato altre volte sbiadito .
Perché la vita è adesso....dopo è già tardi!
Natascia De Giovanni
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scorcidipoesia · 4 months
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...scenderà la neve, quella che brucia.
E scalderà il cuore in quel bianco diffuso.
Dormiranno gli uccelli come i ricordi, nella mia anima
mentre il crepitio di un fuoco divampante si impossesserà del mio camino
che senza domande inizia a farsi focolare
e sento le ossa sciogliersi, un canto, il fragore del mare nella conchiglia
e l'odore del fieno nelle narici,
si sono confuse le stagioni in me
la sola percezione è il cuore che batte
da stomaco a gola
di mille palpiti e pulsioni
fiume il tempo, finito un letargo
al risveglio sarò primavera.
Tatiana Andena
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pensieri-di-dea · 2 months
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Non si può essere infelici quando si ha questo: L'odore del mare, L'aria e il vento
Cit
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Bonne nuit 💢
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evrensadwrn · 6 months
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𝒔𝒆𝒊 𝒎𝒊𝒐 𝒇𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒐 ( 𝒂𝒏𝒄𝒉𝒆 𝒔𝒆 𝒎𝒊 𝒊𝒓𝒓𝒊𝒕𝒂𝒏𝒕𝒆 )
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paura di uscire, anche se non accade | trans mtf!gianna d’antonio
⟢ a/n: la mia prima volta a scrivere in italiano scusate se ci sono errore :[
version on ao3 for quick translation | wc: 1090 | divider by @/benkeibear
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Il buio gelido della mezzanotte che albeggia sulla casa della Famiglia D'Antonio, l'odore della polvere depositata su ciottoli e marmi, la puzza di un qualcosa di dolce, l'odore del mare che circonda l'Italia. Un mare freddo di notte. C'è un sentimento, quello disgustosamente opprimente dell'empatia. Non essere spietati per qualcuno, nientemeno che per Gianni stesso. Gianni D’Antonio. Il figlio d’oro. Il favorito della famiglia.
Santino è avido, è sempre stato un uomo avido, avido. Tutto quello che voleva, e anche di più, lo pretende da tutti gli altri. Lui è così.
Vuole tutto e ancora di più. Lui, è avido. Ma mantiene una facciata di elequonza.
"Gia", chiama Santino bussando alla stanza del fratello. La risposta? Silenzio. Santino bussa ancora, prima di decidere di aprire la porta a se stesso. “Gianni?” La stanza è buia, fredda. Molto freddo. L'odore del profumo—
Aspetta.
Profumo? Santino si guarda intorno nella stanza del fratello. Profuma di ciliegie e di odori dolci e femminili. Qualcosa che Santino si aspetterebbe dalle sue ragazze— e non dalla stanza di Gianni. Oro e ornamenti finemente lavorati sono sparsi ordinatamente per la stanza. Alle pareti sono appesi quadri, la collezione d'arte privata di Gia.
Santino invidia Gianni, da cose semplici a una comprensione molto più complessa. Il suo aspetto, la sua sicurezza, il suo carisma, il modo in cui si comporta; Santino vuole sentire che, la falcata sicura di Gia.
Un’altra cosa: è differente. Più morbida. Le coperte che drappeggiano il letto sono morbide, foderate di pizzo insieme ai cuscini. Fiori in vaso: sul comodino, nell'angolo, accanto all'armadio.
Ora che è qui, forse può rubare l'auto di Gianni per un'ora o due. Santino apre uno dei cassetti di Gia sulla scrivania per le chiavi dell'auto. Lo trova quasi subito, ma sotto c'è un piccolo quaderno. Suscita il suo interesse, così lo raccoglie rapidamente e si siede sul bordo del letto di Gia."Non gli dispiacerà se ho dato un'occhiata ai suoi pensieri,” Santino pensa che mentre sfoglia le pagine. Le parole non lo interessano, poiché si tratta soprattutto di come Gia racconta la sua giornata e le cose che ha fatto. A Santino non importa nulla della sua vita.
Ma c'è qualcosa che cattura lo sguardo di Santino.
‘Non mi piace essere un uomo. Vorrei essere una donna. Prima a Roma ho comprato degli oggetti che mi aiutano a sentirmi meglio.’
“Santino!” Santino ha appena il tempo di accorgersi che Gianni è tornato nella sua stanza. Rapidamente, Gia strappa il taccuino a Santino. “Cosa hai letto?”
“Niente!” Santino promette, mentre prende le chiavi della macchina e le infila in tasca. “Posso avere la tua auto?”
“Non dirlo è papà, per favore, Santino.” Gia sa che Santino sa. “Qualunque cosa leggiate qui, non diteglielo.”
Santino è silenzio, la sua lingua diventa secca. Gia espira pesantemente.
“Perché?” Santino chiede. Santino ridacchia a mezza voce. “E’ uno scherzo, vero?” Gia è silenzio stavolta. “No..?” La voce di Santino si disperde mentre guarda Gianni, osservando l'espressione del volto del fratello.
“No, Santino.” Gianni dice. “No. Vorrei che fosse uno scherzo. Vorrei. Così posso ridere con mia madre quando chiedo di andare in altri posti. Ma non. Fa male desidare qualcosa che non si avvererà.”
Santino guarda Gianni con attenzione, in attesa di qualcosa. Non si sa bene cosa stia aspettando, ma tra i due fratelli c'è silenzio. Sorella? Forse.
Schiocca la lingua prima di passare silenziosamente davanti a Gianni per andarsene. Santino non aveva intenzione di fare nulla. Ma ora lo fa. Gli costerà molto, ma non gliene importerà nulla.
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Sono passate quattro o cinque ore da quando Santino è tornato alla villa e ora è di nuovo qui!
“Quello stronzo ha preso la mia macchina.” Gia sussurrò sottovoce mentre vede Santino scendere dalla sua auto. “Cazzo,”
Quel coglione sta tornando a casa dal garage con le borse in mano. Probabilmente un regalo per la sua nuova ragazza. Esibizioniste.
Gia ha un sapore amaro in bocca mentre guarda Santino che torna verso la porta d'ingresso della villa. Il palmo della mano sotto il mento, guardando con i suoi occhi verdi. Gia sospira, la mano gli accarezza la testa mentre lui sbuffa per lo stress. È in difficoltà. Il suo cuore batte forte e i suoi pensieri corrono più veloci dei cavalli in fuga. E se Santino lo avesse detto al padre? E se lo avesse detto a tutti? No, no, no. Cazzo. Non avrebbe dovuto scriverlo, non avrebbe dovuto—
“Gianni!” La voce di Santino è forte dall'altra parte della porta bianca. Bussa, con forza.
“Vattene.” Gia grida dall’altra parte. “Vattene, Santi, Vattene.”
“Le chiavi…?” Santino dice di entrare. Si lascia convincere e Gia ci casca. “Le chiavi dell'auto, le ho prese io. Se non apri questa porta, la tua macchina è mia!”
“Questo fastidioso parassita…” Gia borbotta sottovoce. “Mio dio,” Gia apre la porta, ma Santino entra a forza con un sorriso fastidioso. “sei irritante, Santino.”
“Sì, lo so, cara sorella.” Gia deve ammettere che quelle parole di essere chiamata sorella le hanno dato un po' di felicità.
Santino ha in mano delle borse. Gia è un po' preoccupata per l'interno delle borse. "Santino, che cazzo hai in quelle borse?" Gia chiede, indicandole.
"Sei molto eccitata, Gia." Un'osservazione sarcastica e sciocca di Santino, che si siede sul letto di Gia come se fosse suo. Santino apre la borsa che ha, prima di richiuderla e lanciarla a Gia perché la prenda. “Ho graffiato la tua auto. Non voglio pagare i danni.”
“Certo che hai danneggiato la mia macchina, insolente, disordinato, irritante stronzetto....” Quando gli occhi di Gia guardano la borsa, le sue parole svaniscono mentre elabora ciò che sta vedendo e che suo fratello le ha appena comprato (sacrificando la nuova verniciatura della sua auto). “Cosa?”
L'incredulità colpisce Gia.
“Cos’è questo, Santi?” Gia chiede a Santino che sta scegliendo delle scarpe di Gia che molto probabilmente vuole portare con sé.
“Ha?”
“La borsa, Santino.”
“Sì, è?”
“Gli abiti di seta sono per le donne.”
Gia dice, mentre Santino raccoglie le scarpe— "Non toccarle.” Lei dice severamente.
“Non ti ho ancora comprato un vestito o dei tacchi. Dato che potresti dover iniziare dal primo livello. Bisogna entrarci lentamente.” Santino fa spallucce.
"Non so cosa dire" Dice Gia mentre si siede e guarda l'accappatoio.
“Grazie mille?”
“Benvenuti,” Gia dice che è un modo per colpire Santino.
“Dovrebbe essere il contrario, Gia.” Santino dice.
“Hmmm….. no.” Dice Gianna prima di lanciare un paio di scarpe a Santino. "Ora vattene"
“Hey!” Santino osserva le scarpe. “Puttana.” Sussurra prima di andarsene, posando le chiavi sul letto di Gia.
( wickblr pride anon if you see this i love you )
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nicolebookshelf · 3 months
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Da bambina ero convinta di essere una sirena e non perché avevo visto qualche cartone o film, ma semplicemente perché ogni volta che posavo i piedi sulla sabbia ogni male scompariva.
Mi sono sempre sentita fortemente legata al mare, tanto da pensare che appartengo ad esso.
Lui mi chiama; con il rumore delle onde, attraverso il canto dei gabbiani che lo sorvolano pregandolo per un pasto.
Tutt'oggi ancora non ho trovato una risposta, ma ogni volta che respiro l'odore del mare una parte di me guarisce.
Nicole ✍🏻
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