#l'amore prima di noi
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Cara Sofia,
Sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l'amore è questo,
mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte.
Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest'incantesimo
non è mai riuscito.
Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato.
Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole.
Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo
tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile.
Non ti amo più e non mi ami più ma quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma resti l'amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi l’abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l'amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell'attimo c'è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu
sei l'amore della mia vita, l'incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare.
Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre
l'amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso
di amarti molto tempo fa.
- Charles Bukowski
#mi metto a piangere#vita#vivere#amore#persone#frasi#citazioni#messaggi#frasi belle#dolcezza#tiktok#dolore#lacrime#piangere#soffrire#ferita#amore non corrisposto#amore non ricambiato
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Cara Audrey,
Di tanto in tanto avrei voluto scriverti una lettera ma sapevo che per te capire le mie parole era una cosa impossibile. Tu eri piu' interessata ai gesti, ti lasciavi guidare dall'istinto, sapevi regalare compagnia e affetto, questo sapevi fare e lo facevi meravigliosamente bene. Era bello tenerti tra le braccia, stringere il tuo corpo morbido e profumato. Era bello uscire insieme, camminarti accanto e vedere tanta gente che ti guardava e faceva mille apprezzamenti. Per me sei stata come un'aliena venuta da un altro mondo per regalare attimi continui di grande felicita'. Ricordo come adesso quella prima volta che ti ho vista sulla porta di casa. Mi hai guardato con quei due occhioni neri meta' spaesati e meta' sorridenti, con quel musetto piccolo, tutta scodinzolante come solo chi e' riconoscente sa fare. Sei entrata, hai girato tutte le stanze e poi ti sei sdraiata su un tappeto, un modo originale per dire: "questa sara' casa mia, qui staro' bene". Spero che in tutti questi anni per te sia stato proprio cosi. Da parte mia posso solo dirti grazie per tutto cio' che hai saputo regalarmi. Grazie per tutte le volte che sei stata la mia ombra, per tutto l'amore che m'hai regalato stando in silenzio. Le parole tra noi non sono mai state necessarie, importanti, i gesti invece si, quelli erano importanti. Quel musetto posato sulla mia coscia, quella lingua sempre fuori a leccarmi la mano, quelle continue giravolte per dirmi che avevi bisogno di coccole o di qualche ghiottoneria che ti rendesse felice. Siamo stati amici, complici, sei stata una che m'ha fatto capire tante cose, mi hai regalato la consapevolezza di amare chi sa dare tanto senza chiedere niente in cambio. Adesso te ne sei andata sul ponte dell'arcobaleno, forse perche' avevi capito che quello che hai regalato non verra' dimenticato. Ecco, oggi quella lettera te la posso scrivere. Posso scriverla per dirti grazie di tutto, cagnolina mia.
@ilpianistasultetto
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Dopo aver postato i miei addii alla chihuahua Minù e al gatto Alvin, scomparsi davvero troppo presto e a distanza di trentasei ore tra di loro, ho potuto constatare quanto la presunzione di superiorità dell'essere umano sia di quanto più lontano dall'essere davvero umani.
Semmai disumani.
Per molti lo strazio che alcuni esseri umani provano per la scomparsa di un animale domestico è una deriva.
Una preoccupante deriva, dove si pongono sullo stesso piano i nostri amici a quattro zampe con la vita di un altro essere umano.
Non credo che una persona psicologicamente equilibrata voglia mai paragonare la perdita di un cane o di un gatto con quella di un genitore, di un amico o un altro parente.
Ma resta sempre un dolore comunque, che può essere molto profondo se per la persona colpita dal lutto, l'animale, era tutta la sua famiglia. Nessun altro.
Un vuoto resta un vuoto.
A prescindere da tutto questo mio preambolo, per esperienza personale, posso dire che il vedere morire un essere umano e vedere morire un animale che ha condiviso la sua vita con te ha dei punti in comune.
Lo sguardo. Ti cercano come per avere la conferma che non saranno soli, in quel momento, che qualcuno a cui hanno voluto bene sia lì con loro.
Ho visto morire mio padre, mi ha guardato e poi con un sorriso ha guardato in alto ed è spirato.
La mattina che Alvin è morto ero uscito per un appuntamento di lavoro, dovevo portarlo al mio rientro dal veterinario eppure prima di uscire, mentre mi ero chinato su di lui per confortarlo, mi ha guardato e con la zampa mi tratteneva il braccio. Usando gli artigli.
Ho interpretato dopo, quando rientrando di corsa l'ho trovato riverso a terra, che probabilmente mi stava chiedendo di non andarmene. Di restare lì con lui.
Ho letto un post recente dove un veterinario affermava che 9 su 10 i proprietari di cani o gatti non vogliono assistere al trapasso dell'animale.
Che questi prima di essere sedati per il trapasso cercano con lo sguardo colui, o colei, per cui è valsa la pena vivere scodinzolando o facendo le fusa.
Molti credono che gli animali non abbiano un'anima, eppure animale è una parola che viene dal latino "animalis" che vuol dire "animato" o qualcosa che crea la vita. Affine al greco "anemos" (vento, soffio) e al sanscrito "atman", di uguale significato.
Anche mio padre cercò qualcuno e c'ero solo io. Altri erano usciti dalla stanza. Qualcuno addirittura se n'era andato, con una scusa.
Eppure l'essenza della riconoscenza verso un'anima sta proprio nello stargli vicino, quando quell'anima lascerà il suo corpo terreno.
Non si dovrebbe privare nessuno di questo riconoscimento, a meno che la morte non giunga inaspettata e all'improvviso sia chiaro.
Nel corso della propria esistenza le persone hanno svariati interessi e priorità. Ma per gli animali, quello che noi definiamo il loro padrone, è la cosa più importante di tutto. Di tutti.
Lo sguardo degli umani, durante l'esistenza, cambia a seconda dei sentimenti. Che sia amore o rabbia, a volte anche odio.
Ma nel momento in cui una persona capisce che è giunta la sua ora cerca il perdono, oppure di perdonare.
Un cane o un gatto non si devono far perdonare nulla da chi li ha amati. Ti guarderanno con lo stesso sguardo del primo giorno che li avrete visti. Con amore incondizionato.
Perché nell'attimo in cui se ne vanno, inizia il ricordo e l'amore si consolida nel cuore. Per alcuni umani invece rimane anche una parte di rabbia e di cose incompiute.
E nell’attimo in cui tutto finisce, niente finisce
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Trasferimento d'amore
È l'unica cosa che voglio. Ti faccio succhiare dal mio seno e sento di avere il totale potere su di noi: è questa la mia vera droga, la soddisfazione nella mia intimità con te. Potrei chiederti qualsiasi cifra di denaro o gioiello. Assaggi il mio sapore, ingoi tutto l'amore che vuoi e durante tutto quel lasso di tempo il tuo cervello è totalmente disconnesso: pensi solo a succhiarmi, leccarmi e godere. Quando esce del latte poi, io vengo. E tu succhi più forte.
Sono capricciosa, umorale e molto crudele, con te. Se voglio qualcosa, so bene come manipolare la tua psiche a mio vantaggio. O peggio: se mi sono comportata male, so che sei un uomo generoso e potrei far pace semplicemente chiedendoti scusa a testa bassa. Ma preferisco fronteggiarti a muso duro, farti semplicemente vedere il mio basso ventre nudo sollevando la gonna ed ecco che sei tu quello che cade in ginocchio davanti alla dea passera. L'adori. Capitoli immediatamente.
E quindi è così che ti controllo: col mio corpo. Col mio odore. Totalmente. Faccio di te ciò che desidero. La mia fica è la tua regina, una magnifica e dolcissima ossessione, il tuo unico obiettivo e il tallone d'Achille che ti caratterizza. Per tua dichiarata ammissione. Te la faccio sempre trovare ben rasata, pulita, curatissima e profumata. Ed è pericolosamente vicina all'altra tua dipendenza gemella: il mio ano. Lui è ancora più viziato e difficile. Decido di dartelo solo in occasioni veramente speciali.
Il mio culo devi sapertelo guadagnare, bello mio. Infatti, per avere il privilegio di poter sfondare un deretano così tonico e perfetto, io devo essere veramente ben disposta e soddisfatta di te e di come ti comporti con me. E per meritartelo inoltre ti ci vorrà anche dell'impegno fisico, da parte tua: sai che sono una donna molto esigente. Ti darò il mio culo solo se saprai aprirmelo, spaccarmelo e riempirmelo a dovere. Perché non mi basterà mica una tua sola sborrata: noooo!
Voglio sentire più volte i tuoi colpi potenti, i getti ripetuti del tuo seme caldo che invade le mie viscere. E poi ne dovrà anche avanzare un po' per dissetarmi. Con me tu devi durare. A lungo e lo sai bene. Una sveltina? No, grazie: non pensarci neppure per un attimo. Perché sono una vera femmina da monta lunga, una porca d.o.c. che non fa sconti e quindi ho tutte le potenzialità per sfinire e spompare un uomo. Vinco io, non c'è storia.
Maschio: arrenditi ancor prima di pensare a sostenere una guerra del sesso, con la donna che ti domina. Perciò t'ho scelto: perché finora tu sei uno dei pochi che con me dura. Ora riempimi pure a dovere la gola. Fammi il pieno. Io sarò sempre il tuo incubo peggiore, desiderato e tenero. Di me non ti libererai facilmente, se voglio tenerti legato alla mia fica. Sei geloso? Certo: ci mancherebbe che non lo fossi. Mi basterebbe un gesto, per trovare un altro uomo con cui divertirmi. E non è detto che…
Dai: scherzavo, scemo! Baciami, amami e rasserenati. Comunque sia, francamente adoro farti soffrire e tenerti un po' sulle spine. Adesso vieni qui: cominciamo il trasferimento d'amore dal mio seno alla tua bocca avida. E poi stasera passiamo dalle mammelle al culo direttamente. Decido io come ti voglio. Succhia... succhia e leccamele bene... aaaah: siiii... ora eccoti le mie natiche da adorare e trattare opportunamente...
Divertiti pure un po’; mi piace ogni tanto allentare le briglie e darti l'illusione del controllo. Su, schiaffeggiamelo. Fammi sentire che vorresti comandare e avere il potere su di me. A volte infatti ti consento anche di farmi male, di maltrattarmi e strapazzarmi. Te lo lascio fare volentieri. Perché so che il vero potere tra noi due è sempre nelle mie mani. Dai, ora basta chiacchiere: datti da fare e sfondami a dovere…
RDA
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Gli amori sono tutti diversi…
Ci sono gli amori folli.
Che non verranno logorati dalla noia e dalla routine perché non si trasformeranno mai in una coppia di fatto.
Ci sono gli amori difficili.
Fatti di caratteri che non si incastrano e di dure affinità. Che vanno avanti tra pezze, rianimazioni e terapie intensive.
Ci sono gli amori che funzionano nel tempo:
sono fatti di un delicato equilibrio tra libertà e fiducia, segreti e compromessi.
L'amore, prima della persona che amiamo, ha a che fare con i nostri bisogni irrisolti, con la nostra infanzia, con i nostri genitori.
E nell'amore vogliamo sempre vedere la migliore versione di noi stessi: vorremmo sentirci unici, importanti, speciali. Anche quando diamo il peggio.
Tutti sono capaci di amare,
ma in pochi sanno farlo bene…
- web
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L'amore non si impara dai film romantici o dai racconti che parlano di principi, eternità o "vissero felici e contenti". L'amore si impara dagli inciampi, dagli ostacoli, dalle cadute che tolgono di mezzo il superfluo. L'amore si raggiunge per abrasione: una volta compreso che tutto quello che credevo di essere era in realtà un'illusione, una volta tolte di mezzo le interferenze e gli auto-condizionamenti, rimane solo il proprio animo, nudo. Ed è lì che scopriamo di poter amare. Non amiamo quando pensiamo che il senso della vita stia nel "ricevere" dal mondo ciò di cui abbiamo bisogno; amiamo quando scopriamo che quel che abbiamo da offrire è molto più di quanto chiunque potrà mai darci. Se oggigiorno così poche persone si innamorano, se molte relazioni finiscono presto, ancor prima di iniziare, è per la diffusa ritrosia a vivere gli inciampi, è a causa della volontà di non incontrare le abrasioni. Paradossalmente, chi schiva il dolore non imparerà mai ad amare poiché il suo cuore sarà sempre ricoperto di uno spesso strato di superficialità, inutilità, illusione. Solo chi si concede l'opportunità di fallire, di essere scavato ed eroso dalla vita, solo chi resta presente a se stesso quando le cose gli impongono di disfarsi del superfluo impara davvero ad amare. Poiché l'amore è ciò che resta da dare quando tutto quello che ci veniva dato non giunge più a noi. E, una volta scoperto, non avremo più bisogno di tutti gli orpelli del mondo.
Rick Dufer
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“Rispetto alle epoche che ci hanno preceduto, nell'età della tecnica l'amore ha cambiato radicalmente forma. Da un lato è diventato l'unico spazio in cui l'individuo può esprimere davvero se stesso, al di fuori dei ruoli che è costretto ad assumere in una società tecnicamente organizzata, dall' altro lato questo spazio, essendo l'unico in cui l'io può dispiegare se stesso e giocarsi la sua libertà fuori da qualsiasi regola e ordinamento precostituito, è diventato il luogo della radicalizzazione dell'individualismo, dove uomini e donne cercano nel tu il proprio io, e nella relazione non tanto il rapporto con l'altro, quanto la possibilità di realizzare il proprio sé profondo, che non trova più espressione in una società tecnicamente organizzata, che declina l'identità di ciascuno di noi nella sua idoneità e funzionalità al sistema di appartenenza. Per effetto di questa strana combinazione, nella nostra epoca l'amore diventa indispensabile per la propria realizzazione come mai lo era stato prima, e al tempo stesso impossibile perché, nella relazione d'amore, ciò che si cerca non è l'altro, ma, attraverso l'altro, la realizzazione di sé”.
Umberto Galimberti - Le cose dell’amore
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Quando un uomo e una donna decidono di stare insieme non è mai come la volta precedente... Tutto è differente... Fare l'amore non è uguale... Per quanto se ne dica... Si devono scoprire... Bisogna essere bravi a percepire il piacere dell'altro... Le sensazioni che i corpi sprigionano nel enfasi... Ogni cosa cambia... Ogni emozione... Ogni percezione...
Ogni storia è a sé... Niente è mai come prima... Nemmeno noi...♠️🔥
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Amare è trovar forma. Diventare lo spazio che si adegua all'altro: accogliere, farsi riempire.
Paola Mastrocola - L'amore prima di noi
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Secondo me all'inizio c'è sempre una donna.
Secondo me la donna è stato il secondo errore di Dio. Il primo...
Secondo me una donna è donna da subito. Un uomo è uomo a volte prima, a volte dopo. A volte mai.
Secondo me una donna è coinvolta sessualmente in tutte le vicende della vita. A volte persino nell'amore.
Secondo me una donna innamorata imbellisce. Un uomo... rincoglionisce.
Secondo me in un salotto quando non c'è neanche una donna è come recitare in un teatro vuoto. Se invece non c'è neanche un uomo, tra le donne si crea una complice atmosfera di pace. Appena arriva un uomo è la guerra.
Secondo me un uomo che si vanta di iniziare le donne ai piaceri dell'amore è come il turista che mostra alla guida le bellezze della città.
Secondo me per una donna che non ha fortuna in amore non si può usare il termine "sfigata".
Secondo me un uomo che dice di una donna "quella lì la dà via" meriterebbe che a lui le donne non gliela dessero proprio mai.
Secondo me una donna che fa l'amore per interesse è una puttana. Se lo fa invece perché le piace è... non c'è la parola.
Secondo me una donna che dice a un uomo con cui sta facendo l'amore "Come con te con nessuno" andrebbe comunque arrestata per falsa testimonianza.
Secondo me le donne quando ci scelgono non amano proprio noi... forse una proiezione, un'immagine, un sogno. Ma quando ci lasciano siamo proprio noi quelli che non amano più.
Secondo me il primo maschilista è stato Dio che si è fatto uomo. Però io, se fossi stato Dio, non so se la donna l'avrei firmata.
Secondo me una donna che si offre sessualmente a un uomo ed è respinta rimane sconcertata. Non ci può credere. Il suo primo pensiero è che lui sia omosessuale, ma in genere questa versione non regge. E allora pensa: 'Eh già, lui si difende... ha paura di essere troppo coinvolto emotivamente... oppure si sente bloccato dall'eccessiva eccitazione...' Il fatto che lei possa non piacere è un'ipotesi che non può assolutamente prendere in considerazione.
Donna, l'angelo ingannatore. L'ha detto Baudelaire.
Donna, il più bel fiore del giardino. L'ha detto Goethe.
Donna, femina maliarda. L'ha detto Shakespeare.
Donna, sei tutta la mia vita. L'ha detto un mio amico ginecologo.
Secondo me una donna che oggi fa la madre di famiglia e rinuncia a lavorare, sbaglia. Se invece lavora e rinuncia a fare la madre di famiglia, sbaglia. Se cerca contemporaneamente di lavorare e di fare la madre di famiglia… sbaglia. Sbaglia comunque. L'uomo invece non sbaglia mai. Sono secoli che sa quello che deve fare. Forse è per questo che è così intronato. O forse anche per qualche altra ragione...
Giorgio Gaber
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L’algoritmo e l’amore
L'universo mi parla, o meglio il web mi parla. O meglio ancora, l'algoritmo dei social mi parla. All'inizio erano tutti video sul dolore di un amore perduto, il senso della perdita, la solitudine e la tristezza. Poi, pian piano, i video e le frasi si sono evoluti, trasformati. Tutti dicono la stessa cosa: l'amore tossico siamo noi ad alimentarlo, così legati all'idealizzazione di un amore che non c'è, delle sensazioni che desideriamo ardentemente avere, che oltre ogni logica attribuiamo a chi probabilmente, o sicuramente, è a anni luce da noi, ormai da molto tempo. Tutto questo, nella realtà, è un filo rosso che ti lega e si sostiene su un affetto vero (se no, davvero, saremmo una manica di pazzi, tutti da TSO - ndr) ma è concentrato su qualcosa che forse è stato ma è ormai disperso e legato ai nostri ricordi edulcorati, a cui ci stiamo aggrappando disperatamente. Ti dirà, semmai ci sarà l'occasione: "Ma io ti ho amato, sei tu che mi hai respinto" e io dovrei rispondere, pensando alla vita insieme: "Quando? Dove? Come me lo hai fatto capire?" Perché se tiri le somme, le cose brutte, reali, che hai vissuto sulla tua pelle, battono di gran lunga quelle belle. Solo che noi (io) ci aggrappiamo disperatamente a quella sensazione bella che abbiamo vissuto con un'intensità enorme, maggiore di quella che potevamo sostenere e che si è frantumata nella disillusione di un arrivederci, se non di un addio (ti dici arrivederci perché lo sai che questo tuo/vostro rapporto malato è come la marea o la risacca e prima o poi ritorna sempre o ti si ripropone come un minestrone avariato, che, nonostante tutto, ti rifarà sentire lusingato e ricadere nelle trame di sempre)
Vero @agirlinamber ?
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Vittorio è un ragazzo Napoletano che confessa in una lettera la propria omosessualità al papà. La risposta è spettacolare! Leggete! ❤️
"Caro papà perdonami, sono gay.
Non so bene quando è cominciato, forse alle elementari. Forse alle superiori, quando solo guardando gli occhi di un compagno di classe mi batteva il cuore.
Mi dispiace perché la storia con Gianna non andava bene, le volevo bene, questo è certo, siamo stati insieme 3 anni, ma c'era sempre qualcosa che tra di noi non andava.
Mi dispiace perché spesso commentavi le Veline di Striscia la Notizia e io non ti andavo dietro con le battute, MA NON LO SAPEVO ANCORA.
Per fortuna siamo Napoletani, e ho vissuto questo periodo di accettazione con una popolazione speciale. Per fortuna siamo Napoletani, e abbiamo nel DNA l'amore per il prossimo, quello che ho trovato nelle persone che come me cercavano di capire.
Sono ormai 5 anni che vivo da solo, perché mi sentivo DIVERSO.
A soli 19 anni ho voluto scappare da quel nucleo familiare PERFETTO, e forse è stato quello a spingermi ad andare via... forse ero io a RENDERLO IMPERFETTO, non volevo rovinare il tuo immenso lavoro di padre e capofamiglia.
Ora mi ritrovo in una casa da SOLO a 24 anni, CON LA CONSAPEVOLEZZA di essere gay .
Per fortuna siamo Napoletani, dove non mi sono mai sentito solo e mai sentito DISPREZZATO da nessuno. Non so come sarebbe andata a finire in una altra citta'.
CARO papà mi manchi tanto, POSSO TORNARE A CASA ? questa volta da Gay...
Vittorio"
"Caro Vittorio.
Mi dispiace ma allora si STUNZ... ( in modo affettivo )
Io e tua mamma avevamo già intuito i tuoi gusti sessuali da bambino, quando non ti interessava giocare con i compagni ai famosi soldatini, ma collezionavi migliaia di riviste per adolescenti.
Perdonami, forse avrei dovuto dirtelo prima, in modo che evitavi questo inutile IMBARAZZO, ma ho sempre ritenuto che siano stati "CAZZI tuoi" (scusa la battuta, pero' è simpatica ja' , ejaa').
Visto che siamo Napoletani, e per fortuna che siamo Napoletani, la nostra storia ci ha sempre insegnato che solo aprendo la mente e non creando muri c'è la possibilità di SALVARSI, di SOPRAVVIVERE.
Mi sei sempre mancato dal primo giorno, sei mio figlio e CASTANO, BIONDO O GAY per me non fa differenza.
È solo un gusto, a me ad esempio piacciono le cozze, a te forse piaceranno i CANNOLICCHI (scusa ja' è n'altra battuta, uammamia non si puo' pazziare qua, e che è?)
Grazie a DIO siamo Napoletani.
Da genitore devo farti un rimprovero.
Non azzardarti mai, e poi mai di ritenermi cosi stupido...
La tua stanza è pronta, vieni quando vuoi, non vedo l'ora... Ricordati i genitori la porta di casa non la chiudono mai, la lasciano sempre un pochino aperta per fare in modo che il figlio possa “INFIZZARSI” da un momento all'altro.
TI AMO
Papa'"
P.S
Nella mia famiglia non esiste, e non dovrà esistere mai nessun tipo di RAZZISMO mai tranne per gli JUVENTINI... a casa mia JUVENTINI non ne voglio... CHIARO?
Puoi anche fidanzarti con un CAMMELLO e portarmelo a casa, basta che non sia Juventino.
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Permanenza
Ora ne ricordo uno, prima ne ricordavo un altro.
Verrà un giorno in cui nessuno sarà ricordato.
Allora nello stesso oblio si fonderanno.
Una volta ancora la carne unita, e le nozze
che in se stesse si compiono, come ieri e sempre.
Poiché eterno è l'amore che unisce e separa, e eterna la fine
(era già cominciata, prima di essere), e siamo eterni,
fragili, nebbiosi, balbuzienti, frustrati: eterni.
E anche l'oblio è ricordo, e lagune di sonno
sigillano col loro negrume ciò che amammo e fummo un giorno,
o che mai fummo, ma che anche così brucia in noi
come la fiamma che dorme nei ciocchi buttati nella legnaia.
Carlos Drummond De Andrade
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Padrone e Regina
Padrone
Sei una mia esclusiva proprietà. Faccio di te ciò che voglio, ricordatelo sempre. E non muoverti, mentre ti entrerò dentro: non devi farmi mai vedere che soffri. Impara a rilassarti e accogliermi. Soffri sempre in composto silenzio. Stringi i denti: è parte del contratto d'amore con me.
Morditi le labbra, se vuoi. Potrai solo mugolare di piacere. Perché proverai godimento, oh: te lo garantisco. Godrai anche tu. Trattasi di un gusto acquisito. Non dovrai mai piangere. Quando avrò finito, potrai alzarti e prepararmi il tuo ottimo caffè. Solo dopo che me l'avrai servito nuda, potrai andare a lavarti e a ricomporti. Perché dopo l'amore, per un po' mi piace sentire il tuo odore sudato di donna sporca di sesso e innamorata, attorno a me.
Schiava
Si. Sono tua. Mi predispongo naturalmente e spontaneamente sul letto come tu mi vuoi. Voglio che mi entri dentro e che non abbia riguardi: stai quanto vuoi, rilassati, muoviti dentro di me e fammi male, lascia che vibri di dolore sotto i tuoi colpi di bacino. Il mio unico interesse è che tu provi piacere assoluto. E allora tu godi e scaricati in me fino a che ti andrà. Io sarò il tuo utile giocattolo di piacere.
Poi, quando avrai finito, ti sarò grata se mi libererai dai lacci di seta e mi sentirò felice intimamente, se vorrai provare le buone cosine che avrò preparato per te: caffè e biscottini fatti in casa. Per ridarti energia e stimolare l'appetito per la cena. Mentre soddisferai il tuo palato, io starò in ginocchio al tuo fianco. Ti guarderò mentre sorbisci il caffè e raggiungerò la vetta del piacere se solo mi accarezzerai la testa e dirai che t'ho soddisfatto in tutto.
Padrone e Regina
Quando avrò finito di usarti e poi di rifocillarmi con i tuoi biscotti, ristabiliremo i giusti ruoli. Rivestirai i panni di ciò che veramente sei: la regina e l'unica ragione della mia vita. E io, orgoglioso di tanta gemma al mio fianco, ti porterò fuori a cena. Riempiendoti di cure e attenzioni, come ogni donna merita. È un gioco bellissimo e molto intimo tra noi, di cui io non mi stanco mai. Tu non stancarti mai di me, ti prego. Mai: ne morirei, mia regina di piacere. Ora, in questa pausa dopo l'amore e prima del caffè, lascia che mi disseti alla tua sacra fonte. Fatti leccare. Fatti adorare e in cambio regalami il tuo liquore. Inondami l'anima. D'amore puro.
RDA
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Sogni
Ognuno di noi ha dei sogni da realizzare. C'è chi sogna un lavoro, chi l'amore, salute o benessere. Alcuni cerchiamo di renderli veri, altri rimarranno segretamente custoditi nei nostri cuori. Poi arriva in momento nella vita che dici a te stesso e se non ora quando. Ecco per me è arrivato quel momento. Un sogno cullato da anni, che ho dovuto rimandare per forza maggiore. Come sempre sono quella che si butta nell'avventura, curiosa della vita e di dove mi porterà. Se si aspetta l'attimo giusto si perde tempo. Con la speranza di farcela mi incamminerò, ottimista al mille per mille come sempre. Accetterò le sfide che la vita mi riserva e le prove che Dio mi assegnerà...ma a Lui ho chiesto di accompagnarmi. I sogni vanno realizzati prima che sia troppo tardi. ✨💫
cywo
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"Umano, vedo che stai piangendo perché è arrivato il mio momento. Non piangere, per favore, ti voglio spiegare alcune cose.
Tu sei triste perché me ne sono andato, ma io invece sono felice perché ti ho conosciuto.
Quanti come me ogni giorno muoiono senza aver conosciuto qualcuno di speciale?
Gli animali a volte passano così tanto tempo da soli, senza mai conoscere qualcuno. Conosciamo il freddo, la sete, il pericolo e la fame; dobbiamo preoccuparci di trovare qualcosa da mangiare e pensare a dove proteggerci la notte.
Vediamo volti tutti i giorni che passano senza mai guardarci, e a volte è meglio che non ci vedano.
A volte abbiamo la grande fortuna che tra le tante persone passa un angelo e ci raccoglie; a volte gli angeli vengono in gruppo, a volte ci sono altri angeli lontani che inviano tanti aiuti per noi. E questo cambia tutto. Se necessario ci portano da un altro tipo di angelo che ci cura.
Ci scelgono una parola che pronunciano ogni volta che ci vedono, un nome, penso si chiami così, questo indica che siamo speciali; abbiamo smesso di essere anonimi per essere uno dei tanti, ma anche un po di voi.
Da qui capiamo che quella è una casa!
Riuscite a capire quanto questo è importante per noi? Non dovremo mai più avere paura, freddo, fame o sentire male.
Se solo poteste calcolare quanto ci fa felici!
Non ci interesserà più se piove, se passerà una macchina molto velocemente o se qualcuno ci farà del male; ma soprattutto, non siamo soli, perché nessun animale gradisce la solitudine, cosa si puó chiedere in piú?!
So che ti rattrista la mia partenza, ma devo andare ora.
Promettimi che non biasimerai te stesso, ti ho sentito dire che avresti potuto fare di piú per me, non dirlo hai fatto molto per me! Senza di te non avrei conosciuto niente di tutta la bellezza che porto con me oggi.
Devi sapere che noi animali viviamo il presente: godiamo di ogni piccola cosa di tutti i giorni e dimentichiamo il passato se ci sentiamo amati; le nostre vite cominciano quando conosciamo l'amore, lo stesso amore che tu mi hai donato, il mio angelo senza ali ma con due gambe.
Voglio che tu sappia che, se trovi un animale gravemente ferito e che gli resta poco tempo, farai un grande gesto se gli starai accanto accompagnandolo nel suo passaggio finale, perché come ti ho detto prima a nessuno di noi piqce star solo, ancora meno quando ci rendiamo conto che è arrivato il momento di andare; forse per voi non è così importante avere qualcuno al vostro fianco che vi sostiene e ci aiuta ad andare con serenità.
Ma ora non piangere più, per favore. Io sarò felice, mi ricordo il nome che mi hai dato, il calore della vostra casa che é diventata anche la mia. Io mi ricordo il suono della tua voce quando parlavi con me, e anche se non sempre capivo tutto quello che mi dicevi io lo porterò nel mio cuore, insieme a ogni carezza che mi hai dato.
Tutto quello che hai fatto è stato molto importante per me è io ti ringrazio profondamente, non so come spiegarmi ora, perché non parlo la tua lingua, ma penso e spero che tu abbia visto la gratitudine nei miei occhi.
Prima di andare ti chiedo solo due favori: lavati il viso e comincia a sorridere.
Ricordati che è bello vivere insieme qualsiasi momento, anche questo; ricordati delle cose che ci facevano felici e per cui ridevamo. Rivivi con me tutto il bene che abbiamo condiviso in questo tempo e non dirmi che non adotterai un altro animale perché hai sofferto troppo la mia partenza; senza di te non avrei mai conosciuto le bellezze che ho vissuto, quindi per favore, non farlo.. sono in tanti che, come me, stanno aspettando qualcuno come te.
Dai anche a loro quello che hai dato a me, ne hanno bisogno, come io avevo bisogno di te.
Non conservare l'amore che puoi donare per paura di soffrire.
Segui il mio consiglio, valorizza quello che puoi dare a ognuno di noi, perché tu sei un angelo per noi animali, perché senza persone come te la nostra vita sarebbe ancora più difficile di come già, a volte, è.
Segui il tuo nobile compito, ora saró io il tuo angelo, ti accompagneró nel tuo cammino e ti aiuteró ad aiutare gli altri come me.
Ora vado a parlare con gli altri animali che sono qui con me, vado a raccontargli tutto quello che hai fatto per me e dirò con orgoglio: "Questa è la mia famiglia!".
Il mio primo compito ora è quello di aiutarti a essere meno triste, quindi stasera quando guarderai il cielo e vedrai una stella lampeggiare sappi che
quella stella saró io che ti avviseró che sto bene e che ti ringrazieró per tutto l'amore che mi hai dato.
Ora vado, non dicendo "addio", ma "a presto".
C'è un cielo speciale per persone come voi, lo stesso cielo dove siamo noi e la vita ci ricompenserà facendoci ritrovare.
Io sarò li che ti aspetto!" ❤️
(autore sconosciuto)
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