#l'amore è nell'aria stasera
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E lui non ha che lei ormai nei pensieri suoi
Timon
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Io che la sto ascoltando da un'ora a ripetizione random.
Ma son la sola ad ascoltare ancora canzoni Disney e a piangere nel mentre?
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Gelosia
Era nell'aria da tempo.
Da quando stiamo insieme, circa sei mesi, qualche volta nei nostri giochi e nelle nostre fantasie sono entrate altre coppie, o uomini o
donne non ben identificati, storie fatte un po' per ridere e un po' per eccitarci e, la visita ad un club privé, è stata sempre messa in preventivo.
Cosi questa mattina gliel'ho detto candidamente:
"Elena stasera andiamo al privé?"
Lei, divertita e un po' ironica come al solito, mi risponde: "Mi farai scopare da dieci maschiacci?"
"Perché no? Se ti piace l'idea..."
"Idiota"
Ridiamo insieme e, mentre mi abbraccia, con una mano arriva a toccare il mio sesso, a voler capire se fosse una scusa per far l'amore, un
pretesto.
Ci è sempre piaciuto fantasticare su una donna che la stuzzichi, ed a me piacerebbe da morire vederle e magari, mentre "giocano", io farei sesso con Elena.
Una fantasia ben radicata nella mia mente. Il discorso cade lì, ma mi ripropongo di riprenderlo nel pomeriggio. Sono le sette di sera quando e ci stiamo preparando per uscire a cena. È il momento giusto e le ripeto la domanda. Questa volta capisce che sono serio, e che stamattina non stavo scherzando.
E' perplessa ma, appena avute tutte le raccomandazioni del caso, accetta.
Cambio di programma allora. Cena veloce a casa con un silenzio molto rumoroso, ma anche eccitazione per una trasgressione mai fatta prima.
Arrivano le dieci e mi chiede come vestirsi.
"Devi essere la più figa di tutte, come sempre"
Sorride, le piace essere al centro delle mie attenzioni.
"Che ne dici del completo in latex? Quello cortissimo? E sopra, l'impermeabile nero, quello che usiamo per andare in giro quando sotto sei completamente nuda! Che ne pensi?"
"Si. Si può fare"
La osservo mentre si veste.
Scelta perizoma.
Apre il primo cassetto del mobile della camera da letto. Decine e decine di perizoma che spuntano.
Il forziere del mio tesoro. E lei è il mio gioiello più prezioso. Comincia a scegliere e a provare.
"Non metterlo. Ti voglio stramaledettamente porca, per la gioia dei miei occhi"
Mi guarda fisso negli occhi, e un misto di amore esensualità mi colpiscono.
Si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra sussurrando:
"Allora sarò porca come piace a te."
Si siede sul letto.
Scelta autoreggenti.
Calze a rete leggere, con
grosso elastico decorato che rimarrà in bella vista sotto il
miniabito.
Arrapante.
Apre l'armadio e prende la scatola in basso a sinistra, la scatola dei nostri giochi, la scatola delle nostre perversioni.
L'apre ed ecco apparire il micro abito in latex. L'abbiamo usato solo una volta, appena comprato, circa tre mesi fa.
Via un po' di polvere ed ecco che lo indossa.
Le calza a pennello e le fa delle curve spettacolari: vita stretta, fianchi precisi, rotondi. Scollatura davanti chiusa da lacci che le stringono il seno e lo comprimono.
Eccitantissimo.
La aiuto a chiudere la lampo posteriore e noto con stupore che è veramente
cortissimo.
Non lo ricordavo minimamente.
Praticamente sopra c'è scritto
"Scopami".
Prende l'altra scatola, quella con gli stivali. Comincia ad
indossarli, non senza difficoltà, ma le calzano come fossero una seconda pelle.
Da leccare.
Passa agli accessori: come ornamento per il collo mette una fascettina di raso nera, mentre, come orecchini, usa due piccoli fili argentati.
Di classe.
Si lega i capelli dietro, con una coda lunga e molto sexy. Selvaggia. La copia sensuale di Eva Kant.
Ora è pronta, si alza e, già sapendo la risposta, mi domanda:
"Sono abbastanza figa così?"
"Quasi quasi non usciamo più, ci ho ripensato e ti butto sul lettone!"
Ridiamo.
Indossiamo i nostri soprabiti e usciamo.
Entriamo nell'ascensore e mi avvicino per baciarla, ma si scosta, usando come
pretesto che le si sarebbe tolto il rossetto appena messo. Colore rosso deciso!
Accetto controvoglia e proseguiamo.
Saliamo in auto e ci avviamo.
"Ci vorranno circa trenta minuti per arrivare".
Dopo una decina di minuti si sbottona il soprabito, come se mi volesse invitare a fare qualcosa, mi fissa e sorride. L'invito è troppo goloso e comincio ad accarezzarle le cosce. Divento sempre più ardito e comincio ad avvicinarmi al pube. Il suo miniabito mi permette di "giocare" senza problemi e, per aiutarmi, allarga un po' di più le gambe e scivola un pochino più in basso sul sedile; è più comoda nel sentire il suo piacere.
Ora posso toccarle senza problemi il clitoride e infilarle anche un paio di dita senza problemi.
Il suo sesso liquido la contorce e, per il piacere, si morde il labbro superiore.
"Ma non è che andiamo a finire fuori strada?"
Mi domanda con voce rotta dal godere.
"Speriamo di non andare addosso a nessuno, altrimenti come faremo a spiegargli come sei vestita?"
Ridiamo insieme.
Siamo giunti a destinazione. Imbocco il cancello segnalato dalle fiaccole e percorro il viale selciato fino al parcheggio.
Non ci sono molte auto, ma in compenso sono tutte di grossa cilindrata. La nostra, in confronto, sembra pronta per la demolizione. Parcheggio, scendo dall'auto e da buon cavaliere le vado ad aprire la portiera. Rimane meravigliata e stupita e mi ringrazia in francese: "Mercì beaucoup".
Le rispondo a modo mio: "Enchantè mademoiselle"
Ridiamo di nuovo insieme.
C'è un misto di allegria e complicità tra noi. Le è sempre piaciuto ridere e questo è un motivo per cui stiamo insieme.
La faccio ridere e la faccio sentire bene.
Entriamo e comincio a scrutare l'ambiente. L'ingresso è luminoso e ci avviciniamo alla reception. Ci chiedono di mostrar loro la tessera di soci e, appena
scoperto che siamo "novizi", ci fanno compilare dei moduli e ci danno tutte le notizie e ci istruiscono sui comportamenti.
Dopo mezz'ora di nenia e dopo che si è formata una fila alla cassa, tra cui quattro ragazzi e due coppie che già allegramente si baciano tutti insieme, passiamo al guardaroba.
Appena Elena si toglie l'impermeabile un misto di
gelosia e di piacere si danno battaglia in me. Vedo gli occhi dei ragazzi dietro noi che la stanno spogliando con lo sguardo e stanno abusando della sua bellezza. Ora ho paura che se la portino via, sento il freddo della gelosia e della paura che mi attanaglia. Dentro me penso che, forse, venire qui è stato un errore...
Proseguiamo.
L'ingresso della sala è ampio e scuro, un sordo rumore di musica nell'aria ma, appena un inserviente ci apre la porta della sala discoteca, siamo avvolti e inghiottiti dalle note musicali ad alto volume. Entriamo sorridenti e affascinati dallo sfarzo del posto. Molte persone ballano ed alcune donne che si esibiscono in eccitanti lap-dance.
La fisso negli occhi, la prendo per mano e la porto in mezzo alla sala. E' bellissima e voglio ballare con lei, voglio che la vedano tutti.
E' eccitante vederla ballare con quel vestito, e vedo che anche gli altri la guardano e commentano fra di loro.
Dopo alcuni tentativi di approccio, anche di cattivo gusto, ci andiamo ad accomodare su un divanetto rosso. Ci sediamo e noto che, appesi ai muri, ci sono centinaia di quadri di natura erotica e che, in ogni posto e in ogni dove, è pieno di kleenex.. Sorridiamo, facendo un paio di battute sulla mania della pulizia. Ci si avvicina una coppia all'apparenza nostra coetanea e chiede se possono accomodarsi vicino a noi.
"Naturalmente" è la mia risposta.
Si presentano e noi facciamo altrettanto, e cominciamo a parlare del più e del meno, per rompere il ghiaccio. Lei è una ragazza molto bella: bionda, occhi azzurri, labbra carnose e peccaminose. Il suo vestito è molto scollato e si nota che è senza reggiseno come Elena.
Porta una quarta, è molto abbondante di seno ed Elena sa che una donna cosi mi piace molto. Avrà una trentina d'anni, li porta bene ma non è molto alta, al massimo arriverà al metro e settanta grazie ai dieci
centimetri di tacco che le guarniscono una caviglia sottile; nulla a che vedere con la però.
In piedi Elena è alta come me. i suoi piedi e le sue gambe sono inguainate da stivali col tacco alto undici centimetri.
Da vertigini.
Lui, invece, è un uomo sulla quarantina, rasato a zero come la moda impone, con una giacca e una camicia firmate e con un paio di mocassini di pelle che, nell'insieme, mi fanno pensare che sia un imprenditore o qualcosa del genere.
Faccio un confronto con
me stesso. Io jeans e camicia fuori. Al massimo sembro un impiegato di quarto livello. Mentre chiacchieriamo vedo le occhiate dell'uomo
insinuarsi tra le gambe di Elena; cerco di intromettermi, mi alzo, faccio un po' di confusione per distoglierlo dal suo fare.
Ancora gelosia.
Ancora stupore in me.
Niente, continua a guardarla lì e lei non sembra affatto indispettita, anzi allarga leggermente le gambe affinché Fulvio, mi pare quello il suo nome, possa sbirciare meglio.
Gelosia, ma anche piacere nel constatare che Elena è desiderata da altri. Fulvio e Gloria ci spiegano come funziona il locale, e ci fanno notare che ci sono delle camere preposte a fare
sesso, dove i singoli possono solo guardare attraverso delle grate e possono entrare solo se invitati da una coppia. Gloria si alza dal divanetto, si avvicina a me e mettendomi una mano sulla gamba mi chiede se vogliamo andare a provare una di quelle stanze tutti e quattro insieme.
Le rispondo affermativamente ma che, al momento, non vogliamo fare assolutamente uno scambio di coppia. Mi sale l'idea di fare sesso con Elena, mentre gli altri ci guardano e mentre noi guardiamo altri che scopano. Siamo al centro del mondo. Ci guardano e desiderano, ma solo noi decidiamo il gioco. Sento uno strano potere in me.
Ci alziamo e ci avviamo al piano superiore. La musica dietro di noi si fa più debole. Ora sento solo il mio cuore battere e domando a Elena
cosa ne pensa.
"Ti scoperò come non ho mai fatto!"
Mi fulmina con i suoi occhi verdi.
Diabolica espressione.
Mai vista cosi, sembra eccitata come non mai, forse solo quella volta che ci
siamo messi a fare sesso al terrazzo del Gianicolo con la gente che passava e che non capiva se quello che vedeva fosse realtà o immaginazione. Ora la mia sensazione di potere si trasforma in paura.
Mi volto e vedo una decina di uomini seguirci, alcuni con le mani sopra la patta dei pantaloni, i più sfacciati addirittura dentro. Arriviamo in un corridoio dove ci sono molte stanze. Ognuna ha il suo nome e il suo tema: Kamasutra, Etrusca, Olimpo, Antica Roma, S/M, Medioevo,
Inferno.
Ognuna, sicuramente, ha la sua storia da raccontare.
Ci dirigiamo, o meglio Fulvio ci conduce in quella che per lui è la sua preferita: Kamasutra.
Una porta rossa, grande, contornata da colonne
romane o greche. Non le riesco a distinguere perché l'architettura non è mai stata il mio forte.
Poco più in là le famose grate. Fulvio fa entrare prima le donne e poi fa passare me, entra e chiude la porta.
Appena entrato il blu mi acceca, la luce è soffusa, ma si riflette nei miei occhi attraverso il grande specchio che ho di fronte. Alle altre
due pareti quadri di Manara mi fanno capire il perché del nome della stanza. Ora mi sento un po' in imbarazzo mentre i nostri due "amici"
cominciano a scambiarsi effusioni. Le mani di Gloria cominciano a sbottonare la camicia e slacciare la cravatta di Fulvio. Lui invece comincia a levarsi la giacca. Io guardo Elena, i suoi occhi sono sempre diabolici e mi si avvicina all'orecchio e mi dice:
"Spogliati amore che stanotte ti faccio rinascere!" e, mentre lo fa, mi da un piccolo morso al lobo dell'orecchio destro. La mia mente è confusa ed eccitata; le salterei addosso e me la scoperei, ma penso
anche alla grossa quantità di sperma che quel letto e quel divanetto hanno dovuto subire.
Cazzo sono confuso.
Mi volto di nuovo e ora vedo
anche i sei uomini di prima che si masturbano allegramente bofonchiando
qualcosa.
Mi gira la testa mentre mi si avvicina Elena e mi da un bacio passionale spingendomi la lingua in bocca. Gloria è rimasta in perizoma e sbottona i pantaloni al suo partner mentre lui bacia e morde il suo seno e i suoi capezzoli ambrati. Le sue areole sono scure e grosse come quelle di una ragazza mulatta e il suo capezzolo largo ma non lungo. Ora che ha finito il suo lavoro si inginocchia davanti a Fulvio e gli sfila il cazzo dalle mutande.
Comincia a prenderlo in
bocca mentre mi guarda fisso negli occhi. Elena non si spoglia, d'altronde quel vestito è stato indossato per quel motivo. Mi prende
per mano e mi conduce vicino al divanetto. Si siede e comincia a slacciarmi i jeans. Gloria continua a muoversi sul cazzo del suo compagno, ma i suoi occhi sono fissi su di me, per farmi eccitare, per
farmi forse andare da lei affinché le faccia leccare anche il mio.
Elena imita la sua nuova amica, e mi guarda negli occhi. Vede che il mio sguardo è fisso sull'altra e, mentre continua a masturbarmi, mi chiede se voglio che Gloria la aiuti nel suo lavoro. Mi volto e guardandola fissa nel suo verde, le confermo che non la cambierei con nessuna donna al mondo.
Gloria intanto si stacca da Fulvio e si avvicina a me, come se telepaticamente avesse colto l'invito.
Ora lei è dietro di me, in piedi, e mi passa una mano sul sedere scoperto; passa un dito nel solco e con la punta delle dita arriva a toccare i
miei testicoli: "Posso giocare con voi?" chiede guardando Elena.
Il diavolo che si è impossessato di lei risponde affermativamente. Mi fanno sedere sul divanetto e cominciano a leccarmi in due; vedo le loro lingue toccarsi più volte, e forse non solo per caso. Elena lo riprende in bocca, mentre l'altra si dedica con minuziosità assoluta ai miei testicoli.
Fulvio è nell'angolo che si masturba da solo, e ci osserva divertito.
La mia mente comincia a pensare, troppo per quel momento.
Già immagino che lui chieda di fare la stessa cosa a Elena, e mentre vedo che Gloria
sprofonda tutto il mio cazzo nella sua gola, la vedo alzarsi e dirigersi verso l'altro. Gli altri al di fuori della stanza continuano a masturbarsi, chiedendo di poter partecipare a scopare "queste due gran troie".
Così le chiamano.
Un no si alza flebile dalla mia bocca, ma è troppo basso il mio tono, o forse è stato detto soltanto dalla mia mente. Vedo Elena che si inginocchia davanti a lui e che comincia a toccarlo, comincia a leccargli la cappella e poi tutta l'asta. La mia eccitazione cresce, incredibile.
Non pensavo che vederla spompinare un altro provocasse tanto piacere in me. Gloria continua a lavorare sul mio cazzo, se lo passa sulle areole e sui capezzoli. Mi chiede se voglio scoparla. Non so cosa le ho risposto, so solo che si è alzata e mi si è seduta sopra. Il suo culo ha inghiottito il mio cazzo senza problemi; comincia a cavalcarmi, ma il mio sguardo è solo per Elena,
che continua a spompinare quel bastardo.
So che fra un po' anche lui se
la scoperà, ma non riesco a fermarli. Non riesco e non voglio.
I nostri sguardi si incrociano e vedo che le sue labbra mi sussurrano "Ti amo".
Si alza, appoggia le mani alla testa del divano, alza una gamba e mi fa godere del suo spettacolo. Il bastardo è dietro di lei e comincia a leccarla. Ora Elena mi guarda attraverso lo specchio e
controlla che ancora mi stia inculando la porca. Vedo Fulvio alzarsi e infilarsi un preservativo e affondare il suo cazzo dentro di lei. Geme, e ogni gemito è una spada che mi trafigge lo stomaco.
Mi sento trafitto, ferito, e intanto mi inculo questa tizia che non conosco e che vorrei non aver mai conosciuto. Un paio di minuti e non ce la faccio più, faccio alzare Gloria, che mi guarda sbigottita, vado verso Fulvio che continua a spingere il suo sesso dentro di lei.
"Lascia! Ora abbiamo finito di giocare"
Lei si volta, e ancora il suo
volto diabolico mi guarda e mi sfida.
"Inculami".
Non me lo faccio ripetere e in quella posizione, una volta scansato il "bastardo", la penetro con forza, quasi con rabbia. Sento il piacere
crescere in lei, ad ogni spinta violenta inarca sempre di più la schiena, abbassa il culo per goderne appieno.
La scopo e dallo specchio vedo la coppia che ora tromba allegramente dall'altra parte della stanza, mentre i masturbatori incalliti fuori della stanza sono ancora lì, nel pieno della loro attività, nel pieno delle loro godute e sborrate. Io ora non penso a niente, voglio solo Elena, e scopiamo. Si masturba mentre cede sotto i miei colpi, sento che sta per venire e anch'io sto per farlo. Il suo urlo di piacere si diffonde nella stanza mentre il mio seme le inonda completamente lo sfintere.
Ci rilassiamo per un paio di secondi, sfilo il mio cazzo e un rivolo di sperma le esce dal buchino. Mi inginocchio dietro di lei e la pulisco con la lingua; le lecco anche la fica per assaporare i suoi umori, mentre i suoi occhi sognanti mi ripetono in silenzio l'affermazione fatta poco prima.
"Ti amo anch'io Elena."
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Avevo la nausea all'idea di rivederti.
Non mi piace più tanto starti vicino
Perché un po' temo cio che puoi farmi.
Poi c'è sempre quella voglia di annegare
Dentro di te e di vederti annegare dentro di me.
Nei nostri corpi, e quando l'amore è nell'aria,
Nei nostri pensieri, sogni, silenzi.
Ma mi giro per andarmene.
Perché tutte queste cose,
Io stasera non le ho viste
O forse non volevo vederle.
Non so cosa pensi o senti,
Se sei soddisfatta
Se pensi d'aver fatto abbastanza
Per ritrovarmi di nuovo dipendente da te,
O sei stordita e annoiata
Perché stravolta non ho obbedito
Alla tua legge di sguardi, silenzi e parole
Dette al momento opportuno.
Mi baci con le intenzioni
Ma non sento più le labbra.
Non le tue.
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La parte più bella del Re Leone è stata quando una bambina, durante "l'amore è nell'aria stasera", guardando Simba e Nala, chiede alla mamma: "ma si sono sposati?"
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Primo test: 54, 65, 71 e 72
54. Ti sei mai ubriacata?
Sì.
65. Ricordi chi ti piaceva/amavi un’anno fa?
Certo che mi ricordo. Non dimentico le cose e le persone così facilmente.
71. Ti masturbi?
Ovvio.
72. Qual è la tua suoneria?
Quella del mio cartone animato preferito: l'amore è nell'aria stasera - Il Re Leone. (❤).
Grazie anonimo.
Mandatemi dei numeri .
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Non era una serata come le altre, nell'aria c'era qualcosa di familiare, un profumo nostalgico ma allo stesso tempo bello da farti il solletico al cuore, forse sarà stato quel posto, forse sarà stato quel cielo Calmo, sereno, pieno di stelle ma pronto per cambiare da un momento all'altro. quel posto che non aveva mai dimenticato e che era collegato quasi per caso a lei, quella ragazza che non aveva mai dimenticato era sempre nei suoi ricordi più felici ma anche in quelli più tristi e senza farlo apposta tra una risata e un bicchiere con amici la vide lì, in verità non la vide nemmeno perché era di spalle a lui ma l'avrebbe riconosciuta in qualsiasi posa.
non ebbe il coraggio di avvicinarsi per salutarla, anche perché la loro storia non finì nei migliori dei modi, ma sempre il caso volle che lei si girò di scatto come se si sentisse osservata ma in verità era solo un'amica che le aveva fatto notare che un ragazzo la stava fissando, lei si girò di scatto i loro occhi si incrociarono di nuovo e lui sentì lo stomaco sotto sopra come se avesse bevuto un bicchiere di aceto, lei sorrise per un attimo e poi con una faccia seria e incredula si fece spazio tra la gente per andare da lui senza staccare mai una volta lo sguardo dai suoi occhi.
Finalmente erano faccia a faccia dopo quasi 3 anni che non si vedevano...
- ciao come stai? Mi fa piacere rivederti!
- ciao tutto bene grazie. tu come stai?
- bene sono qui con amici e con il mio ragazzo!
- bene sono contento.
- per il mio ragazzo?
- ma no che tu stia bene...
- si ero ironica, sapevo che intendevi quello!
- allora che mi racconti?
- niente di particolare...
- quasi 3 anni che non ci vediamo e non hai niente di particolare da dirmi?
- no, non è quello ma sai dove siamo? Te lo ricordi?
- si me lo ricordo! Se non sbaglio era una serata come questa con la stessa atmosfera...
- si ma quel giorno tu non eri fidanzata e poi dopo questa apparente tranquillità si mise a piovere e ci riparammo proprio sotto quel balcone e siamo rimasti a parlare per ore in attesa che smettesse di piovere e poi... e poi è successo quello che è successo!
- si vero manca la pioggia. è strano che dopo quello che abbiamo passato non sappiamo nemmeno cosa dire tranne che parlare del passato!
Prima che lui potesse rispondere vide l’attuale ragazzo dietro di lei chiamarla e porgergli un bicchiere, era una situazione imbarazzante per lei ma anche per lui.
Il ragazzo si presentò quasi come una minaccia...
- ciao sono il suo ragazzo!
Lui voleva sprofondare, guardò lei per un momento e lei fece lo stesso e in una frazione di secondo sapeva già cosa rispondere perché conosceva bene quello sguardo, lo sguardo di chi spera di dire tutto tranne la verità!
- piacere io sono un suo vecchio amico, non ci vedevamo da tanto tempo e allora stavamo parlando dei vecchi tempi!
- ah ok! Vabbè ci vediamo. amore io vado dagli altri ti aspetto lì. è stato un piacere!
Si allontanò e lei era talmente pallida che disse subito...
- scusami ma non volevo dirglielo, immagina che ulteriore imbarazzo, sarebbe stato fuori luogo!
- si capisco... comunque prima stavo cercando di dirti...
Venne di nuovo interrotto ma non da una persona ma da un tuono e poi da una pioggia sottile, talmente sottile che era difficile capire se stesse realmente piovendo però si, stava piovendo e le loro facce dicevano tutto ogni cosa che non riuscivano a dire le compensavano con le loro facce e i loro occhi. stesso posto pieno di gente, stessa atmosfera, stessi occhi lui capì che non era più un caso ma il destino. si misero sotto lo stesso balcone e per un momento il tempo si riavvolse ed era come se non fosse cambiato niente!
- allora cosa volevi dirmi prima?
- niente sciocchezze del passato...
- nel nostro caso non sono sciocchezze!
- lascia stare è passato del tempo e poi tu sei qua con il tuo ragazzo...
- le parole non possono di certo fare niente...
- l'ultima volta ci siamo innamorati parlando delle nostre cose più intime. le parole possono fare tante cose, noi più di tutti dovremmo saperlo!
- ma adesso è diverso...
- forse per te ma per me no... perché io non ho mai smesso di amarti e dopo di te non c'è stata più nessuna... solo avventure, niente di più.
Ma io non ho mai smesso di sperare...
- sperare cosa?
- sperare di rivivere questo momento,
Alla fine l'amore che cos'è se non il breve riassunto della vita di una persona? la vita è fatta di sogni, speranze e felicità ma anche di tristezza, illusioni, disgrazie, nostalgia, malinconie e rimpianti ed è proprio quello che sto provando adesso ma so benissimo che niente può tornare come prima...
Improvvisamente gli occhi di lei si fecero gonfi di lacrime e anche se erano al coperto non si potevano vedere perché erano mischiate con la pioggia.
- passiamo una vita pensando a quello che ci sarà, che non ci accorgiamo di quello che avremmo potuto avere e di quello che abbiamo perso.
Vuoi sapere una cosa? Quando ti ho visto il mio cuore ha iniziato a battere fortissimo ed erano battiti di gioia e solo un uomo è riuscito a farmi provare questa sensazione... quell’uomo sei tu!
- perché non mi hai più cercato? perché ci siamo arresi quando avremmo potuto resistere e sistemare le cose?
- non lo so ma per quante cose abbiamo fatto in tutto questo tempo il mio cuore e sempre stato tuo!
- si ma non possiamo tornare indietro...
- no ma possiamo scrivere un nuovo capitolo!
- no questo non è un libro o un film... non sempre le cose vanno a lieto fine!
- ma che stai dicendo? Dove è finito il Ragazzo che conoscevo?
- è scomparso quella sera... quando non ti ho più avuta al mio fianco!
- beh adesso sono qui e come hai detto tu non può essere solo un caso visto la situazione, l'atmosfera, i nostri occhi e la nostra sincerità! E poi se proprio lo vuoi sapere quello laggiù non è proprio il mio ragazzo, come hai detto tu... siamo andati avanti ma non c'è mai stato nessuno come te nel bene e nel male!
- Vieni con me, corri...
Corsero sotto la pioggia e quel solletico al
Cuore diventò qualcosa di molto più grande, qualcosa di familiare, qualcosa che ti fa ridere senza motivo, qualcosa che ti fa ridere anche quando non c’è niente da ridere quello si chiamava amore. si fermarono affanati, bagnati dalla pioggia e poi cristo santo si diedero il bacio più bello del mondo, quei baci con le lacrime, lacrime di gioia di sorrisi rimasti in sospeso e anche di rabbia perché potevano farlo prima ma per orgoglio e per mancanza di coraggio hanno dovuto aspettare così tanto tempo, ma non si può andare contro il destino, contro il proprio cuore.
Le loro labbra si staccarono ma continuarono a baciarsi con i loro occhi, con le loro mani mentre con le loro anime fecero l'amore.
Smise di piovere improvvisamente, lei fece un passo indietro e disse...
- questo non è un film è vero, non è un libro né una favola!
Questa è la realtà che purtroppo non sempre è così bella, ma stasera si... stasera è bellissima, ci siamo ritrovati e non dobbiamo perderci ma prima devo parlare con quel ragazzo... domani parlerò con lui!
- e stasera? stasera starai con lui vero?
- no, stasera starò con me stessa e piangerò dalla gioia per averti ritrovato e per aver finalmente trovato quel coraggio che prima non avevo!
e tu che farai?
- la stessa cosa...
Gli diede un altro bacio e gli disse che doveva aspettare solo un altro giorno. lui si mise a ridere e disse...
- ho aspettato per tutto questo tempo posso aspettare un altro giorno!
Lo baciò di nuovo, l'abbracciò e gli disse di non scappare.
Lui la vide andare via consapevole che sarebbe iniziata una nuova vita, un nuovo inizio con la stessa persona lasciandosi il passato alle spalle. guardò tutte le persone che gli passavano a fianco, le macchine che passavano, le panchine piene di ragazzi e ragazze che ridevano, l’odore dei panini che fece più piacevole quel vento sulla faccia pieno di gusto, tutto quanto diventò improvvisamente di nuovo più bello e pensò a quanto fosse stato stupido pensare che la vita non è bella, quella sera si rese conto che la vita è veramente bella che non si può essere sempre felici ma se si vuole veramente qualcosa bisogna avere coraggio, magari non sarai felice per sempre ma per lo meno non smetterai mai di dire che la vita è bella fino a quando c'è l'amore. senza amore il mondo cessa di esistere e l'amore a tante forme, tante sfaccettature, tante cose imprevedibili è impensabili proprio come la vita.
Una vita senza un briciolo d'amore è una vita sprecata, persa, senza alcun senso. quella sera lui se ne rese conto in un istante proprio come tutte le cose che proviamo. in un istante tutto può cambiare è quella sera tutto cambiò o forse tutto era tornato al proprio posto nel modo più bello del mondo.
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#never thought I’d be listening to the Italian lion king soundtrack but here we are 😂#why do I always have to be so obsessed with everything?!#Spotify
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A casa a Natale 🎄
Un Natale per farli conoscere. I grandi amori nascono tra i banchi di scuola... 2022, a casa per le feste di Natale. Manca poco all'atteso rientro dei famosi "fuori sede". American College, American Pie. Niente paura amici, la cannabis è stata legalizzata anche da noi. Come può una piccola fogliolina piena di clorofilla influenzare la mente dei più ricchi del meridione? MAGIA. Fatti non foste a viver come Diana, ergo Beatrice. 2022, anno del College Style. Il maghetto più sfigato della Scozia regna sovrano. Il gufo va in pensione con Ahron o lo mettiamo vicino al bue e l'asinello? La chiusura delle scuole segnerà l'inizio delle tanto attese feste di natale (holiday). L'amore è nell'aria stasera (Lilli e il vagabondo). Mamma, Babbo, questo è il mio fidanzato. Ci siamo conosciuti al college. Lui studia legge, il primo del suo corso, mai una sconfitta sociale. Capitano della squadra di Baseball del liceo, leader delle nazioni sciolte, una casa al mare, una in campagna e una in montagna, 8 aziende, 5 motorini e 6 panini. Su Facebook lo puoi aggiungere "Giuseppe il falegname". Falegname è il nickname. IBAN IT 34874355960000000000000000343. Mai giudicare dall'apparenza babbo. Nicola ha solo un difetto: gli occhiali da vista. L'occhio vuole la sua parte, la prestanza fisica anche.
Alessia e Giorgio si sono lasciati. IL FATTO.
Mamma torno per le vacanze, solo. La Claudia è volata via con un pezzentello del sud Estonia.
Meriti di meglio FIGLIO MIO.
Capirete bene che i tempi sono cambiati. 2022 or 1922?
Figli prodigi sbarcati ad Harvard a soli 9 anni. L'intero stivale e 12 milioni di morti per COVID?
Buoni propositi per l'anno nuovo: MIGLIORARE IL COPIONE.
Caro mio Nicola, quest'anno ho un desiderio per me. Valentina non è, indovina cos'è. Le maestre di scuola. Potresti metterle in un sacco e versarle in Ucraina. Non ci servono LO GIURO. Lo stivale della maestra e basta. E poi? Esiste la manicurista, la shampista, la piedista, etc. Secondo te la maestra mi piastrella il bagno? Nicola, capisco le innumerevoli vicende dei social, perdonami se qualche volta ho desiderato un letto con Nicola2, succursale est. Perdonami, oh padre se per avarizia o meglio avidità ho rinunciato alla palestra, alla bellezza, al corpo perfetto, alle rughe d'espressione come quella c**** di Valentina. Perdonami il bagno non pulito a fondo, i piatti ancora nel lavello alle 22 di sera, perdonami e basta e sarò ancora tua dopo le 18 e non prima delle 18 e zero uno.
Cara Assuntina, da uomo masculo dentro del sud polo ti dico MOLLALA. Una vera INNAMORATA ama e ama. L'amore è quella cosa che va oltre, le mura, la solitudine, la tolleranza...
Padre, ma quanto costa un discorso da imparare per Pasqua?
Una coppia bellissima. Lei e lui. Lui e lei...
A Natale sono tutti più buoni, BUTTATI.
Rientro per le vacanze di Natale. Sola mai, accompagnata sempre. Sotto il vischio è BACIO VERO. L'anello comanda la battaglia. I bagagli. Trolley #fendy o #fendy nebbia? #gucci. Ma lui resta a dormire da noi? Certo che no, MAMMA. Come puoi solo pensare minimamente che tua figlia, LA MARIA, possa solo lontanamente dormire con un uomo diverso dal suo pigiamino Minnie senza topolino? Mamma, per chi mi hai preso, quelle figlie sporche e socialmente non approvate delle tue amiche. Sono una ragazza seria IO. #Likeavirgin #COLA io, altro che #madonna e il #proibizionismo. A soli 23 anni, laureata, sposata, fidanzata e a capo di una grande azienda. L'America ci sta castigando ancora.
Trolley, Noi usanza valigia rigida. Set da 3. Beauty Case a parte. Lei viaggia in prima classe, paga tutto Lui. Volo sempre, auto firmata ANCHE. I poveracci portano spese, pensieri e TRADIMENTI.
Michele, ti penso.
L'AMORE è anche questo, l'esistenza in MORTE.
Cresciuta pensando che quoque tu, Catilina (Bruto) e Cesare morto in tutti i gironi di Dante, sulla strada di Secondigliano uscita Afragola est per la stazione, SI.
Michele, vorrei un giorno essere come te. Sai ho scaricato una app sullo smartphone, regalatomi per costrizione da quella persona che mi mantiene economicamente e non solo, la MAMMA. Mai truccata e sempre, mai curata e sempre setata, mai in viaggio e sempre nel mondo. Vorrei e POSTO.
Michele, tu cosa hai scelto? Se solo Sophia avesse potuto avere un'età compresa tra i anta e gli antasei. Una femmina poco curata nell'aspetto, nel corpo e con una pelle rovinata assai, l'avresti voluta? Una che mette sempre i numeri al tuo posto, che dimentica la casa e la cura della propria abitazione, mai ligia ai propri doveri ma solo al digito, l'avresti scelta mai FRA TANTE?
AI POSTERI.
#ladyd#divina commedia#dante alighieri#american pie#american idol#la ragazza con la valigia#svalvolina91#harry potter
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Minecraft ITA - L'amore è nell'aria stasera - Giorno #6
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