#jurij brezan

[itsagrummel]

just a normal day on german twitter with this tweet by El Hotzo

Harry Potter:

arrogant celeb

goes to a posh school in a castle in England

did not learn something proper

needed 7 books to kill the villain

Krabat:

normal dude

works at a mill in Lusatia

based apprenticeship as a miller

1 book, quick work with the villain

[lausitz-online]

"Wenn die Kinder Bücher von Jurij Brezan im Original lesen könnten" - Der Niedergang der Sorbischen Literatur

[whogoesthere-thething]

Ci sono film visti da bambino che ci rimangono impressi nella mente per anni, ma di cui se ne perdono le tracce, non riuscendo più a ritrovarli per poterli rivedere.

Uno di questi me lo portavo dietro da quasi quarant’anni. Era un fantasy, di chiara produzione televisiva ma non per questo meno affascinante, che parlava di un mugnaio con poteri magici che trasformava la gente in animali e di un ragazzo che riusciva ad opporsi alle sue malvagità. Non ricordavo molto della trama, l’immagine più vivida riguardava un bernoccolo che cresceva a vista d’occhio sulla fronte del protagonista. Quello che sapevo sicuramente era che mi aveva colpito e divertito e che doveva essere stato trasmesso in una notte di festa, perché durò fino a tarda notte e lo guardai con tutta la famiglia.

Visto che tengo un elenco di tutti i film che ho visto nella mia vita, non ricordare neanche il titolo di questo era diventato per me una vera spina nel fianco. Ogni ricerca su internet, con i pochi elementi di trama, non portava a niente. Poi finalmente un’illuminazione, il titolo, mi sembrò di ricordare all’improvviso, doveva essere qualcosa tipo Il mugnaio nero e da li mi si è aperto un mondo.

Il film in questione si intitolava, scoprii, Il mulino nero (Die schwarze Mühle, Celino Bleiweiß, 1975) prodotto nell’allora Germania Est e tratto da un racconto omonimo di Jurij Brezan del 1968. Il protagonista si chiamava Krabat, un personaggio del folklore sorabo, regione della Germania al confine tra Polonia e Repubblica Ceca, e la sua vicenda fu in seguito rielaborata anche in un altro romanzo dal titolo Il mulino dei dodici corvi (Krabat, 1971) di Otfried Preussler.

Krabat è protagonista anche del film a cartoni animati Krabat (Carodejuv ucen, Karel Zeman, Cecoslovacchia 1978) e in quello live action Krabat e il mulino dei dodici corvi (Krabat, Marco Kreuzpaintner, Germania 2008).

In Italia fu trasmesso dalla RAI la notte dell’ultimo dell’anno del 1979, ricordavo quindi bene che si trattava di un giorno di festa. Ho rintracciato anche la programmazione tv di quel giorno (dal quotidiano La Stampa):

Peccato che da allora non è più stato replicato, se non dalla tv Svizzera e da una rete privata ligure (stando a quando ho appreso in giro sul web). Esiste solo una edizione in DVD tedesca, ma senza sottotitoli in italiano. Anche del film a cartoni animati non c’è traccia di versioni italiane, mentre  quello del 2008 è facilmente reperibile.

Per ora mi accontenterò di guardare le foto del film che ho trovato in giro:

E di inserire finalmente questo film perduto nel posto che li compete della mia lista di film visti…

IL MULINO NERO. Film perduto della mia infanzia. Ci sono film visti da bambino che ci rimangono impressi nella mente per anni, ma di cui se ne perdono le tracce, non riuscendo più a ritrovarli per poterli rivedere.

[itsagrummel]

Modern AU Krabat II

part 1

The master sending out dreams to get young and exploitable labour for his mill:

Every time someone drinks a shot:

When the miller men are tasked to walk and get somewhere:

When the master is being annoyed by people coming by his mill:

That one bowl they all seem to share at the mill:

The magic knife:

And finally what some people might consider doing after reading Krabat:

[itsagrummel]

[itsagrummel]

"Have you read Krabat? Did you know it's actually a sorbian tale? Yeah yeah, it's strangely progressive in tone for coming from the 16th century."

[itsagrummel]

enough bowls for everyone in this household?

the master: not on my watch!

[itsagrummel]

The Moral of the Krabat tale

Ottfried Preußler: 🌈🌺♥️ Love defeats all evil.❤️✨💕

Ottfried Preußler: *proceeds to softly tuck his audience into bed*

XXX

Jurij Brezan: *violently grabs his audience by the shoulder*

Jurij Brezan: Repeat after me -

Jurij Brezan: *shakes and grips even harder*

Jurij Brezan: ANTIFASCISM or Death.

[itsagrummel]

I could bully the Preußler Meister and make him cry.

But the Brezan Meister makes me cry just by reading about him.

Okay but for real Preußler wrote a toxic-masculinity-cliche-Meister who is dangerous because he is insecure and power-hungry, using anything to fuel his grandios delusions. That's an incredibly well made choice for a young adults novel and I love it.

But the Jurij Brezan Meister transcends all forms of human convention and feels like an evil from a different plain of existence. He is evil bc he just can.

[itsagrummel]

Otfried Preußler: Krabat's parents died from the pest. He is a beggar boy now. It is winter. Jurij Brězan: There once fell a stone from the sky and the stone burst into pieces and out of the pieces came Krabat and Krabat was a human who came to do what had to be done.

[itsagrummel]

there was an elaborate thought process behind it which i do not remember

[itsagrummel]

Lobosch is literally the emotional support raven für the millermen

[itsagrummel]

krabat is literally saxony's antifascist number one.

when are we doing public krabat readings against the Rechtsruck in Lusatia?

[itsagrummel]

my copy of Jurij Brězans Krabat retelling "Die schwarze Mühle" is currently making it's round in my friend and colleagues circle,

Love how by talking about the book and the story more people got interested in reading the overtly antifascist story.

[itsagrummel]

convinced my s/o to read Jurij Brězans Krabat and they ended up reading it in one sitting, ending the session by closing the book and declaring:

"that was very good."

[itsagrummel]

relieved that Brezan went with the lusatian word "Schwarze Tunke" or "Black Dip" for blood sausage as the Masters favourite food and not with the Berlin dialect one which is the delightfully sounding "Tote Oma" or "Dead Grandma".

Mjam.