#irraggiungibili
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#lol rischio di dover andare a pranzo con vari professori più un ricercatore che comunque non mi incute certo un terrore minore che bello#woohoo even#disagio perché a) loro si conoscono da molto più tempo e sono più o meno amichetti mentre io per ovvi motivi sono l’ultima arrivata#b) questo mi impone di fare l’intervento più carismatico più brillante er mejo per ricevere review positive infinite a pranzo#e non so se sono in grado di rispondere ai miei standard pensati appositamente da me medesima per essere irraggiungibili
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Con cinque anni di ritardo ma ci siamo
#io mi sento a casa e qui metterò radici#idee pazzerelle che mi ronzano in testa e vorrei fare una follia#pondero#ad un certo punto le cose che credevi irraggiungibili ti finiscono in mano e manco ti accorgi di quando è successo#rodja.txt#paura#paura fottuta
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Le donne forti sono come uragani.
Diventano indomabili, quasi irraggiungibili.
Non si fermano davanti a nulla.
Sono discrete e amano quasi in segreto.
Hanno sguardi sicuri e il cuore pieno di lividi.
Sorridono e ingoiano lacrime.
Loro, sono le donne che fanno la differenza.
- Luna Del Grande
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A volte ci sono degli attimi inspiegabili in cui si viene a contatto con persone improbabili, che appartengono a realtà irraggiungibili, ma che riescono in un attimo a condividere le nostre emozioni come se conoscessero la nostra vita da sempre.
La chiamano empatia tra le anime affini
lo la chiamo magia di eterno
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Quei due non si erano dimenticati,
ma erano andati avanti.
Questo, almeno, era ciò che entrambi credevano.
Ogni tanto, però, i loro cuori battevano all'unisono.
Erano lontani ma non irraggiungibili.
E certe sere un pensiero li attraversava, seguito da un brivido, e un immenso
senso di vuoto.
Un "Manchi" grande quanto l'universo.
Quei due erano proprio scemi.
Non si erano dimenticati e, in realtà,
non erano nemmeno andati avanti.
Si erano soltanto persi, ingenuamente.
Quello che non sapevano però,
è che a separarli c'era soltanto un passo.
Uno solo.
Questa volta troveranno il coraggio?
Chi cercherà per primo l'altro?
Ollerongis
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Mi sento soffocare. Tutte queste voci mi confondono. Non ho tempo per me, per ragionare, per pensare alla mia vita. Ho bisogno di spazi, forse troppo grandi, forse irraggiungibili. Devo alienarmi. Estraniandomi dal mondo intero. Che sia un momento, che sia un'ora, che sia un mese intero ne ho bisogno per stare meglio con me stesso.
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Perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili.
- Frankie hi-nrg mc
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Di solito non seguo le presenze occasionali di bionde o brune accanto a Sam. Nel corso degli anni sono rimasta in attesa di vedere tornare quella scintilla nei suoi occhi, lo sguardo da ragazzo/ uomo gentile dei primi anni. Caitriona ha indossato da tempo la maschera che toglie saltuariamente . Speravo che dopo le foto del funerale del padre l'era delle cazzate fosse finita. Evidentemente no. L'idiozia di queste rappresentazioni sta raggiungendo altezze irraggiungibili. Meglio sarebbe ignorare. E meglio sarebbe per entrambi leggere i post che li riguardano e che non rappresentano un pericolo per la loro vita reale. Forse pensano che tutto finira’ ma come saranno ricordati? . Per che cosa vogliono essere ricordati? Grazie per la tua ragionevolezza e sincerità.
Dear (returning) @findanserwers,
Grazie mille. Il problema che poni è importante: è così che vorrebbero essere ricordati? Spero di no. Altrimenti nemmeno Santa Rita potrebbe aiutarli. Entrambi.
Tradurrò prima il tuo contributo, poi la mia risposta.
' I usually do not follow the occasional blonde or brunette spotted next to Sam. Over time, I waited to see again that sparkle in his eyes, that boyish gentle gaze of early years. It's been a while Caitriona put on a mask, she does take off from time to time. I was hoping that after her father's funeral the fuckery era was over. It's obviously not the case. The idiocy of the show has reached unattainable heights. Better to ignore. And even better if they could read those posts that concern them and do not represent a danger for their real life. Perhaps they think it will all be over but how will they be remembered and for what? Thank you for being reasonable and honest.'
For our Anglophone friends, I answered:
'Thank you very much. The problem you are raising is important: is this how they would like to be remembered?
I hope not. Otherwise not even Saint Rita could help them. Both of them'.
Dear @findanserwers, money and fame do things to people. Compared to so many others, politicians included, they still look like dazed and confused amateurs. Yes, after all those years. Underneath that Constipated Matron and that Clueless Manwhore, those people still exist, somewhere. Sometimes, all it takes is just a walk in the park to get an unexpected glimpse of it. But we don't see them anymore. This is their rambunctious story. This is the life they have chosen to live. And these are also their perennial PR problems.
Un bacione. Pace e Bene.
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Erano momenti difficili e lo erano da tempo e quindi, non erano momenti.
L'ultima volta che ho visto mia madre di persona, era una figura racchiusa tra la porta d'ingresso ed il suo battente. Pallida, malata, con la mano tesa a ricevere i medicinali che avevo appena comprato.
Quel pomeriggio stesso il covid avrebbe steso anche me per giorni, da solo, a casa. Quegli stessi giorni in cui mia madre avrebbe trovato la sua fine per complicazioni alle vie respiratorie, con la testa infilata in un palloncino di plastica.
Ancora ammalato, ho raggiunto mio padre, talmente abbandonato a se stesso, dal dimenticarsi l'ossigeno, preso appena in tempo per i capelli che non aveva.
La morte, il funerale, gente inutile che produce parole oltraggiose e poi, la grande fuga. Tutti spariti, dileguati, irraggiungibili.
Certo il vecchio, quello rimasto, è stato egoista, ma ha anche fatto tanto e per tutti.
Ma ora è diventato una rottura di coglioni, giusto?
Non potrei essere più d'accordo, solo che è solo e non sa fare un cazzo.
Diventa difficile parlare con la gente, quando è girata di schiena.
Allora, raccogli le palle e fai quel che devi, in memoria di tutto quello che mia madre ha sempre fatto e per tutti,
Lascio la casa, vengo a vivere qui, io e il vecchio, il vecchio ed io, ogni giorno, ogni mese, ogni anno.
Non è andata nemmeno male poi, ci abbiamo messo appena due anni per. trovare un minimo d'intesa.
Scrivo tutto questo, perché a distanza di due anni e mezzo, mi rendo conto che ognuno si è riservato il diritto di vivere il proprio dolore per la perdita, a modo proprio, come meglio credeva.
Invece io, non ho potuto farlo.
Troppi cambiamenti, troppe cose da fare, troppe cose imminenti da affrontare. Solo, come sempre.
Scrivo tutto questo non per bearmi di chi io sia, probabilmente un coglione, ma perché a distanza di due anni e mezzo quel dolore mi torna su in bolle, bolle ermetiche, che hanno lasciato tutto intatto.
Ecco. Lo fisso qui quel dolore, così ci possiamo guardare negli occhi.
Vaffanculo alla morte, come ai vigliacchi, preferisco restare coglione.
L.
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RUBARE IL FUTURO ALL'UMANITA' PRIVANDOLA DI ACCIAIO ED ENERGIA ELETTRICA
L'industria siderurgica è stata una pietra miliare dello sviluppo industriale e la sua evoluzione è una testimonianza dell'ingegno umano e del progresso tecnologico.
Nel corso dei decenni, i continui miglioramenti nella tecnologia degli altiforni, nel controllo dei processi e nel recupero di energia hanno portato a significativi guadagni in termini di produttività ed efficienza energetica.
La Cina continua a dominare la capacità produttiva e le esportazioni, con giganti del settore come Baowu Group in prima linea. Altri importanti produttori di acciaio includono la giapponese Nippon Steel & Sumitomo Metal Corp., l'indiana Tata Steel, la sudcoreana POSCO e l'europea ArcelorMittal.
Le acciaierie integrate di oggi sono meraviglie dell'ingegneria, in grado di produrre milioni di tonnellate all'anno con notevole efficienza. Gli altiforni più performanti possono raggiungere efficienze energetiche fino al 70%, valori che sembravano irraggiungibili solo pochi decenni fa.
L'acciaio è essenziale nella società moderna, in quanto ci fornisce la materia prima essenziale per ogni attività svolta dall'uomo; dalle industrie e relative macchine, fino alle infrastrutture strategiche, tutto è acciaio. Dal 2001, la produzione globale di acciaio grezzo è raddoppiata e la domanda continuerà ad aumentare nei prossimi decenni.
E come l'energia elettrica, anche l'acciaio entra nel mirino degli ambientalisti e della loro pretesa di "decarbonizzare" il settore attraverso l'utilizzo dell'idrogeno in luogo del carbone di cokeria.
Il carbone è essenziale, perché permette di ottenere il duplice vantaggio di procedere all'ossidoriduzione della materia prima (con formazione di CO e CO2, entrambe utilizzate per produrre energia termica ed elettrica utile ai processi di produzione dell'acciaio grezzo), ma anche per produrre acciai di elevata qualità da sottoporre a processi termochimici atti a migliorarne/esaltarne specifiche qualità meccaniche/termiche/chimiche.
La pretesa ambientalista di produrre l'acciaio dalla materia prima attraverso l'utilizzo dell'idrogeno espone il mercato ad un duplice pericolo. Il primo, l'eccessivo uso di energia elettrica, sia per trattare il minerale, sia per produrre idrogeno; i costi della materia sarebbero esposti ad un incremento esponenziale.
Il secondo pericolo, non meno grave, è la nota fragilità dell'acciaio in presenza di idrogeno incluso nella matrice cristallina, che ne altera in modo irrimediabile le caratteristiche chimiche e meccaniche. Note come "fiocchi di idrogeno" costituiscono discontinuità del reticolo, con maggiore fragilità e minore resistenza meccanica all'invecchiamento.
Il passaggio alla produzione di acciaio a idrogeno rischia di vanificare un secolo di progressi nella produzione efficiente. I costi elevati, le sfide tecnologiche e la limitata scalabilità dei processi basati sull'idrogeno sono garantiti per renderlo meno redditizio rispetto alla produzione di acciaio basata sul carbone.
Stime prudenti suggeriscono che la produzione di acciaio a base di idrogeno potrebbe essere del 20-30% più costosa rispetto ai metodi tradizionali. Questo differenziale di costo non è banale in un settore con margini ristretti e un'intensa concorrenza globale.
L'aumento dei costi si ripercuoterebbe sull'economia, colpendo l'edilizia, la produzione automobilistica e innumerevoli altri settori che si affidano all'acciaio a prezzi accessibili.
Rystad Energy afferma che l'acciaio "verde" può essere reso competitivo solo imponendo pesanti tasse sull'acciaio a base di carbone o assegnando enormi sussidi ai produttori di acciaio.
Inoltre, l'idrogeno prodotto attraverso l'elettrolisi è ad alta intensità energetica. Produrre abbastanza per soddisfare le esigenze dell'industria siderurgica richiederebbe una massiccia espansione della capacità di energia rinnovabile, ben oltre le attuali proiezioni.
Sebbene esistano progetti pilota di idrogeno verde, non è stato dimostrato su scala industriale. Al contrario, uno dei vantaggi più significativi della produzione di acciaio a base di carbone è la sua capacità di operare su larga scala.
I moderni altiforni possono produrre fino a 400 tonnellate di acciaio all'ora, funzionando ininterrottamente per anni tra i periodi di manutenzione più importanti. Questa scala di produzione è fondamentale per soddisfare la domanda globale di acciaio, che nel 2021 si è attestata a 1,95 miliardi di tonnellate e si prevede che crescerà, al netto delle considerazioni sulla qualità finale del prodotto. Un diverso modo di rubare il futuro all'umanità dopo averlo fatto privandola dell'accesso all'energia elettrica a basso costo ed affidabile.
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Uniti
Indivisibili
Vicini
Ma irraggiungibili
youtube
5 marzo per ricordare Battisti ~
.🦋.
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Sono così belle le “cose” complicate…
Quelle che sembrano irraggiungibili
-Perché?
-Perché quelle facili ti strappano un sorriso che dura un istante.
Le altre, il sorriso te lo tatuano addosso e nel cuore…
E ti legano per sempre.. ♠️🔥
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Gli uomini sono come le scarpe col tacco: ci sono quelli belli che fanno male, quelli che non ti piacciono fin dall'inizio, quelli irraggiungibili che non potranno mai essere tuoi e quelli che affascinano in partenza ma poi capisci che non sono niente di speciale.
Cit.
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—Stai invecchiando! -Mi fu detto-. Hai smesso di essere te stesso, stai diventando amareggiato e solitario!
— No... —risposi— Non sto invecchiando, sto diventando saggio.
Ho smesso di essere ciò che piace agli altri, per diventare ciò che mi piace essere. Ho smesso di cercare l’accettazione degli altri per accettare me stesso.
No, non sto invecchiando, sto diventando selettivo nei confronti di luoghi, persone, costumi e ideologie. Ho lasciato andare gli attaccamenti, il dolore inutile, le persone, le anime e i cuori. Non è per amarezza, è semplicemente per salute.
Ho smesso di vivere storie e ho iniziato a scriverle. Ho messo da parte gli stereotipi imposti. Ho smesso di truccarmi per nascondere le mie ferite; Adesso porto con me un libro che abbellisce la mia mente e la mia anima. Ho scambiato i bicchieri da vino con tazze da caffè. Ho dimenticato di idealizzare la vita e ho iniziato a viverla.
No, non invecchio, perché porto nell'anima la freschezza, e nel cuore l'innocenza di chi scopre se stesso ogni giorno. Porto tra le mani la tenerezza di un bozzolo che, quando si aprirà, espanderà le sue ali verso altri luoghi irraggiungibili da chi cerca solo la frivolezza delle cose materiali.
Porto sul viso il sorriso che sfugge maliziosamente quando osservo la semplicità della vita e della natura. Porto nelle orecchie il cinguettio degli uccelli, che allieta il mio cammino.
No, non sto invecchiando, sto diventando selettivo, scommettendo il mio tempo sull'intangibile. Riscrivere la storia che una volta mi era stata raccontata, riscoprire mondi, recuperare quei vecchi libri che avevo dimenticato a metà. Sto diventando più cauto, ho frenato gli sfoghi che non insegnano nulla. Sto imparando a parlare di cose trascendenti, sto imparando a coltivare la conoscenza, sto seminando ideali e forgiando il mio destino.
No, non è che invecchio dormendo presto il sabato, è che anche la domenica bisogna alzarsi presto, godersi un caffè senza fretta e leggere con calma una raccolta di poesie.
Non è per la vecchiaia che camminiamo lentamente, è per osservare la goffaggine di chi cammina di fretta e inciampa nello scontento. Non è a causa della vecchiaia che a volte le persone restano in silenzio, ma semplicemente perché non tutte le parole hanno bisogno di essere ripetute.
No, non sto invecchiando, ora comincio a vivere ciò che mi interessa davvero.
cit.
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Non vedo chiaramente la mia colpa. Solo se mi confronto con te intravedo vagamente qualcosa : come se noi due ci fossimo sforzati troppo e con troppo rumore, con troppa puerilità, con troppa inesperienza, a ottenere piangendo, graffiando, tirando - come un bimbo che tira la tovaglia ma non conclude nulla, getta solo a terra tutte le meraviglie e le rende irraggiungibili - qualcosa che con la
calma, l'obiettività si sarebbe potuto conquistare facilmente e insensibilmente (...) Era convinto che tra un istante si sarebbe addormentato per davvero e stavolta senza interruzioni né sogni; tra i segretari competenti e quelli incompetenti e di fronte alla folla delle parti occupatissime sarebbe caduto in un sonno profondo, fuggendo così lontano da tutto (...) Alla voce di ** si era ormai tanto abituato che gli avrebbe facilitato e non impedito di dormire (...) Eccolo lì, il tuo dio greco! Strappalo via dalle piume. (...) Dormiva (...) La fastidiosa coscienza lo lasciava in pace. Si sentiva libero (...) Il sonno non se lo sarebbe lasciato portare via da nessuno. Aveva l'impressione di aver riportato una grande vittoria (...) Si voltò bellicoso cercando il nemico ma non c'era più nessuno e anche la coppa del vincitore s'era infranta.
F Kafka
Il castello
MORALE?NON VINCE NUSSUNO!
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CESENA
lavori in corso
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NOI NON
DIMENTICHIAMO
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Davanti ai morti, davanti alle cataste di oggetti e attrezzature ormai inservibili..
Davanti ai cumuli di fango.
Davanti al pianto disperato di chi in 36 ore s'e visto portare via la casa, oppure è rimasto isolato in frazioni sperdute della collina e della montagna cesenate, frazioni ormai irraggiungibili perchè le strade si sono sbriciolate e sono scivolate a valle per decine di metri.
Davanti a tutto questo, vorrei condurre l'intera redazione di quei pseudo-giornali che sono Libero e il Giornale di Feltri.
Dovremmo proprio organizzargliela una bella gita scolastica di apprendimento e approfondimento!
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Ve li ricordate i loro interventi in Tv?
Da anni e anni, di continuo, a ridicolizzare Greta Tumberg.
A chiamarla "povera demente in cerca di pubblicità..."
Ve li ricordate i loro sguardi sardonici, la loro becera ironia su "GRETA LA VISIONARIA" , GRETA "la mentalmente instabile", GRETA "che lotta contro i mulini a vento?"
Io ricordo ogni sequenza, ogni parola, ogni loro sorrisetto da primi della classe, da saputelli, da bulletti di quartiere.
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E ve lo ricordate quando arrivarono a coniare il neologismo "GRETINI" per denigrare e sbeffeggiare gli studenti, i giovani ed i meno giovani che hanno voluto partecipare alle manifestazioni del venerdi?
I venerdi del "Fridays for future"?
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Bene, io vorrei condurre tutti quanti loro: i vari Senaldi, i Feltri, i Porro, i Belpietro, i Sallusti, davanti ai risultati devastanti di questa colossale catastrofe climatica , e alle singole officine sventrate, alle cantine piene di melma, alle persone costrette ad abbandonare le loro case inagibili o a dormire nelle palestre delle scuole Medie.
Vorrei averli qui davanti.
Vorrei che rispiegassero una volta ancora ai congiunti delle 13 vittime di questo disastro (cosi esplicitamente provocato dai cambiamenti climatici in corso), quanto fosse troppo pessimista e catastrofista quella ragazzina visionaria!
Quella che ha girato tutto il mondo per portare il proprio grido di allarme davanti a tutti i Governi del pianeta.
Per dire che non c'è più un attimo da perdere se vogliamo salvare il nostro amato pianeta.
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Allora, a tutti questi Soloni da scrivania, a questi leoni da redazione, capaci sono di sentenziare l'infermità mentale di Greta Tumberg, vorrei fare una sola domanda:
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Chi aveva visto più lontano, ben oltre il proprio naso?
Chi era davvero il visionario?
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Cari Senaldi, Belpietro, Porro, Feltri, Sallusti, se è vero che praticate l'onorata professione di giornalisti, fatevele due domande e mettete in moto la vostra materia grigia, prima di giudicare su problematiche che non conoscete minimamente, solo per il gusto di distruggere una attivista, che si batte per salvare ciò che resta del nostro pianeta, la nostra unica CASA .
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Post scriptum:
E se avete tempo, venite qui in Romagna a darci una mano, piuttosto!
Vi aspettiamo.
Un badile, una pala, ve li regaliamo noi!
Perchè noi romagnoli, siamo pure generosi e un lavoro ve lo troviamo volentieri e alla svelta.
C'è ancora davvero tanto da fare [ mesi e mesi ] per mettere in sicurezza le strade, i ponti e gli argini.
In fondo, Voi che siete degli specialisti del fango, dovreste trovarvi a casa, in questa melma.
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[ Gretini di Cesena ]
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