#io ti credo
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solocanzoninelleorecchie · 1 year ago
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quando menti, io ti credo.
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irene-innocente · 4 months ago
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25 novembre
"Il quarto stato"
In occasione della giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, volevo ricordare la calendar card che ho realizzato per StarShop in collaborazione con la Scuola Comics di Torino sulla parità di genere.
Oggi si parla tanto di Giulia e di tante altre vittime di femminicidio... nel mio piccolo, ho fatto ciò che potevo, ricordarla in questa cartolina con il suo mazzo di fiori in mano.
A Giulia.
A tutte noi.
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prossima-nebulosa · 2 years ago
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Sometimes i think that men are okay but then i hear my dad and my brother speaking about THINGS and i realise there's no salvation for them
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omarfor-orchestra · 1 year ago
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He's just like me for real (tranne per Etro che lo doveva palesemente dire per forza)
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persephoneflouwers · 2 years ago
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scritti-di-aliantis · 28 days ago
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(Foto: visoflex65)
"L'amore non esiste per renderci felici. Io credo che esista per dimostrarci quanto sia forte la nostra capacità di sopportare il dolore." (Hermann Hesse, Peter Camenzind, 1904)
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(Foto: machine-x)
Amare è la debolezza di cui è bene non fare mai a meno. Accarezza e assapora di continuo l'invisibile miele che ti circonda l'anima e il cuore. Prima che diventi l'amaro di fine pasto.
Aliantis
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(Foto: nodrac513)
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ilpensatoredellaminchia · 2 months ago
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dicono tutti che fuori si sta meglio. dicono tutti che in italia non ci sia lavoro e che fuori sia tutto perfetto. la verità è che chi non lo ha mai provato non ha la minima idea di come cazzo sia vivere all'estero. e non parlo dei sei mesi di erasmus di cui praticamente non ricordi un cazzo perché eri sbronzo cinque giorni su sette. parlo di provare a vivere veramente in uno stato che non sia il tuo, parlo di vivere veramente da "straniero". ci sono una serie infinita di meccanismi che si attivano che voi non avete neanche idea di che cazzo stia parlando. il problema più grosso rimane e rimarrà sempre il lato sociale.per chi non fa altro che sperare di andarsene dall'Italia perché non c'ha una lira e crede che fuori ti tirino i soldi li direi di fermarsi un po' a pensare che cosa sta facendo prima di partire veramente. forse il problema sta anche nel fatto che io non ho mai avuto problemi di soldi e non ho mai avuto problemi ad arrivare a fine mese, può essere. ma l'incompatibilità che provo quotidianamente da sette anni con il popolo con cui vivo non avete idea di cosa sia. la settimana scorsa sono stata mezza giornata a Verona e mi sono ritrovata per caso su una strada qualunque e stavo bene. io non sto mai bene. la gente attorno a me era sulla strada, stava fuori, all'aperto, era sulla strada e faceva chiasso. la gente parlava ad alta voce, le macchine andavano di qua e di la, i bus si fermavano alla fermata in cima alla strada. c'erano macchine, vespe, bus e tanta tanta gente fuori sulla strada che camminava e andava a passeggio. ed era tutto bello. la gente sembrava proprio felice. c'era quell'odore di estate che si sentiva a scuola verso fine maggio. quando alle nove c'era ancora il sole e la gente era felice. felice. cazzo che bella che era la vita. se solo avessi fatto qualcosa o tutto diversamente. se solo avessi capito quanto sarebbe stato poi difficile rivivere momenti come quelli.
con chiunque parli e dica che voglio tornare mi guarda malissimo e mi riempie di frasi senza fine per farmi capire di quanto si stia male qua. gli unici che mi capiscono sono quei poveri sfigati come me, che vivono incastrati in un posto che da fuori sembra incantato, invidiato da tutti ma che poi dall'interno è pieno di cose che non vanno. inutile quanto tu ci provi ma questa non è casa tua e mai lo sarà. e sinceramente, ti dirò, va anche bene. va anche bene perché io non ho più nessunissima intenzione di 'integrarmi', anche se questa parola alla fine non vuol dire un cazzo. sono pochissimi i tedeschi o gli austriaci con cui esco volentieri nel mio tempo libero, forse due, e uno di questi è il classico austriaco estremamente impacciato e timido che mi mette totalmente a disagio e con cui esco due volte all'anno perché è il mio massimo livello antidisagio. non è una brutta persona, ma semplicemente 'non funzioniamo', non c'è vibe come direbbe mio fratello da figo. e ripeto va bene perché lo ho capito da tipo due anni che per vivere da voi non devo necessariamente vivere con voi. ma già dietro questa frase si capisce il livello di solitudine estrema di una persona. vivo in austria e non ho nessun legame profondo/serio con nessun austriaco. condizione che, lo dico per sentirmi meglio, è condivisa da circa 2 su 3 degli stranieri residenti in austria. ovviamente non sono sola, ho conoscenti e amici. credo che però qualunque persona normale capisca che non sia proprio il massimo. la mia vita a 27 anni è totalmente differente rispetto a quello che mi ero immaginata. e quindi decidi di restare in un posto che non ha nulla, ma proprio nulla a che fare con te, ma dove però funziona bene o male tutto e dove hai un lavoro. il mio lavoro in Italia neanche esiste o meglio si c'è, ma la maggior parte delle volte è su base volontaria o gestito da Onlus che ti pagano male e poco, se ti pagano. mesi fa ho conosciuto questa ragazza che ha fatto lo stesso mio lavoro ma in Calabria. le sono arrivati i soldi dello stipendio cinque mesi dopo. io con il mio lavoro arrivo a 2000/2100 mensili netti. questa prendeva si e no 1200 al mese.
dove vivo io fanno tutti sport. ho sempre trovato gli austriaci molto poco attraenti ma hanno tutti dei fisici quasi perfetti. la gente continua a fare sport. è l'unica cosa che puoi fare. vai al lavoro e dalle 5 in poi ti chiudi da solo con le tue cuffiette in mezzo ad altri 100 depressi per due ore in palestra. non c'è altro. il weekend esci per modo di dire... fai una passeggiata il sabato, se hai fortuna trovi qualcuno con cui mangiare insieme anche a cena. la domenica non ve la descrivo neanche. per chi non è mai uscito dall'Italia prima la domenica in una paese germanofono è un'esperienza surreale. la domenica qui è il giorno per la famiglia, nonostante io mi chieda che cazzo faccia una famiglia di cinque tutta la domenica chiusa in un appartamento da 60 mq dato che trovare qualcosa da fare è impensabile. è tutto chiuso. a Vienna la domenica ci sono 4 supermercati aperti in tutta la città. l'unica cosa che puoi fare la domenica è indovina cosa? sport. O andare magari al cinema due ore il pomeriggio.
chi vive in questi posti e ha origini mediterranee, africane o viene dal medio oriente vive una vita a metà. la cultura di questi posti non ha assolutamente nulla a che fare con la nostra essenza. la gente è di un piatto che non si può descrivere. esattamente come le loro domeniche.
secondo me l'unico modo di sopravvivere più o meno bene e quella di trovarvi un partner. se state pensando di andarvene non fatelo da soli. in questi sette anni ho visto tanta di quella gente venire qua e vivere i primi due anni in una sorta di trance psichedelica perché guadagnavano 3000 euro al mese e poi al terzo anno cadere in una depressione pesante a causa della solitudine che ti offrono questi posti. non è una solitudine che si può spiegare. passi la tua esistenza in maniera alienante in mezzo a persone da tutto il mondo che sai che prima o poi se ne andranno per non tornare più e poi ricominci a conoscere sempre nuova gente e così via in in ciclo infinito di cene e pomeriggi passati a parlare del più e del meno con gente che sai che non si fermerà mai nella tua vita e con cui appunto non puoi che parlare del tempo
i primi quattro anni che stavo qua pensavo sempre che più sarebbe passato il tempo più mi sarei abituata e avrei fatto meno fatica. sinceramente ho sempre pensato che l'integrazione andasse a pari passo con la lingua. che gran cazzata. ora so la lingua e bene o male so dire tutto ma faccio più fatica ogni giorno che passa. e ogni volta che parlo con qualcuno che vive qui da anni come me mi confermano la stessa cosa. dieci anni fa mai e poi mai mi sarei immaginata di fare questa vita qua.
nessun di noi sta male male. hai uno stipendio, se sei fortunato fai pure un lavoro che ti piace, hai le tue cinque settimane di ferie all'anno, hai il tuo appartamento, hai il tuo cerchio di amicizie, hai l'amico argentino che fa sempre figo tornare a casa a natale e parlare allo zio che non è mai andato oltre Trento dell'amico argentino eppure vivi sempre a metà e tutto ciò è impossibile da spiegare a chi non viva o abbia vissuto nella stessa situazione.
boh. come tutta la mia vita, boh
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vintagebiker43 · 3 months ago
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Nella sua rubrica del Foglio il giornalista Andrea Marcenero si dice dispiaciuto perché Sigfredo Ranucci non è morto mentre era a Sumatra nel 2005.
Le parole del figlio, Andrea Ranucci, sono da leggere:
"Caro Andrea,
fortunatamente mi sono imbattuto così poche volte nelle pagine del "giornale" in cui scrivi da non sapere né il tuo cognome né se tu - spero vivamente per la categoria di no - sia un giornalista professionista o un comico satirico, sono il figlio di Sigfrido Ranucci e nonostante alcune volte me ne sorprenda anche io, non sono ancora orfano di padre.
Vivo da sempre con il pensiero, il timore che ogni volta che saluto mio padre possa essere l'ultima, del resto credo sia inevitabile quando vivi per decenni sotto scorta, quando hai sette anni e ci sono i proiettili nella cassetta della posta di casa tua, quando vai a mangiare al ristorante e ti consigliano di cambiare aria perché non sei ben gradito nella regione, quando ti svegli una mattina e trovi scientifica, polizia, carabinieri e DIGOS in giardino perché casualmente sono stati lasciati dei bossoli, quando ricevi giornalmente minacce, pacchi contenenti polvere da sparo e lettere minatorie, o semplicemente quando ti abitui a non poter salire in macchina con tuo padre.
Ricordo perfettamente il periodo dello Tsunami e dell'isola di Sumatra, che giusto per precisione si trova in Indonesia e non India, quando papà con il parere contrario del suo Direttore Roberto Morrione decise di raccontare la vicenda in uno dei luoghi più martoriati dalle inondazioni, lontano dalle comodità e dai luoghi privilegiati dai quali tutti i media scrivevano.
È uno dei primi ricordi di cui ho contezza, avevo 5 anni, mia sorella 6, mio fratello forse 8, eravamo in macchina, erano circa 40 ore che nessuno riuscisse ad avere contatti con papà, mamma tratteneva le lacrime a fatica, sola con noi tre, faceva finta che andasse tutto bene, forse è stata la prima volta che ho avuto la sensazione che dovessi percepire la vita con papà come se fosse a tempo, con una data di scadenza.
Ebbene sì, è tornato sano e salvo e a distanza di 20 anni purtroppo per te, Andrea, per fortuna per noi e credo di poter dire per il paese è ancora qui, a svolgere il suo lavoro come sempre, vivo e vegeto anche se in tanti lo vorrebbero morto.
Il morto del giorno è il giornalismo italiano, ancora una volta, e chi è l'assassino è evidente a tutti.”
Chapeau. Solidarietà a Ranucci, viva ammirazione per il suo coraggio e la sua forza. Evviva Report, uno dei pochi presidi di democrazia ancora presenti, capace di incarnare l'idea per cui il giornalismo deve essere il cane da guardia del potere e non, come spesso capita nel nostro paese, il cane da compagnia o, addirittura, da riporto.
@CarloCunegato
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volevoimparareavolare · 1 year ago
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Cara Sofia,
Sto amando un'altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l'amore è questo,
mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte.
Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest'incantesimo
non è mai riuscito.
Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato.
Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole.
Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo
tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile.
Non ti amo più e non mi ami più ma quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma resti l'amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi l’abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l'amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell'attimo c'è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell'attimo c'è sempre perché tu
sei l'amore della mia vita, l'incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare.
Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre
l'amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso
di amarti molto tempo fa.
- Charles Bukowski
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angela-miccioli · 4 months ago
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- Cosa succede se tu mi piaci e io ti piaccio?
- Succede che, prima o poi, “succede”...
- E se non succede?!
- Beh... io credo che ce ne pentiremmo per sempre...
- Lo credo anch’io.
(Letizia Cherubino)
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omarfor-orchestra · 2 years ago
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Oddio è viva menomale
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raccontidialiantis · 3 months ago
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Finalmente tra le mie braccia
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Ce n'è voluto di tempo, per farti crollare. Ma comunque adesso sei qui, tra le mie braccia di donna matura, avvezza alle schermaglie d'amore da tempo. Per te è la prima volta. Finalmente mia e cotta d'amore. Sento che fremi di desiderio e di voglia di avere la mia bocca ovunque, sulla tua pelle di seta. Sei bella: sei la donna più bella che abbia mai conosciuto. 
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L'odore che sprigioni cattura la mia libidine. E... sei mia! Non ci credo ancora! Voglio assaporarti ovunque. Ti sussurrerò parole sporchissime all’orecchio e percepirò il rossore sulle tue guance di pesca; stupita ma lusingata da tanta voglia e brama per il tuo corpo da parte di un'altra donna. Perché io proprio non voglio altro corpo femminile nel mio letto che non sia il tuo. Fra un po' avrò il premio per me più ambito: divaricherò le tue natiche e tu me lo lascerai fare.
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Faticherai un po’ a vincere l’imbarazzo della tua prima volta con una donna. Ma la cosa ti stuzzica nel profondo dell’anima, lo intuisco, lo so. Ne sono sicura. Perché anche per me è stato così, anni fa. Poi leccherò il tuo preziosissimo e altezzoso buco del culo per un'intera ora. Non voglio altro dalla vita che questo. Voglio sentirti godere. Comunque, penso che per oggi mi basterà: troppe emozioni fanno scoppiare il cuore, soprattutto a una certa età, o mia giovane cerbiatta smarrita e tenera.
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Sai: consumerò sul tuo ano e sulla tua fica le mie papille gustative. Fino a che non avrai un orgasmo incredibile e quindi cercherai di strapparmi la lingua con le tue natiche sode, con quel culo di marmo che ho sempre sognato, mentre di notte nel letto mi toccavo per te. Preda di una passione bruciante per il tuo sorriso, il tuo seno, il tuo profumo. Ma basta chiacchiere, ora. Voglio solo odorarti e leccarti. Tutta.
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RDA
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ilpianistasultetto · 5 months ago
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Bisognerebbe tornare a livelli più essenziali nei dialoghi giornalieri. Io, per esempio, non mi sforzo più quando parlo con la gente. L' ultima volta che mi è uscita una frase concettualmente alta, rubata da qualche lettura di Kant, cose tipo: "ma tu quante incertezze sei capace di sopportare?" - mi sono sentito rispondere: "ma tu voti PD?"
Azz!!..Cosi', per riequilibrare il dialogo e convincere l'interlocutore sul madornale abbaglio che aveva preso, ho svoltato su discorsi più seri: "quale gusto di gelato ti piace? Io amo la zuppa inglese".
Il dialogo si aperto su nuovi orizzonti, si è passati dai piaceri primordiali per le more dell'oratorio, alla nutella rubata di nascosto, alle grandi esultanze adolescenziali sul culo di una certa "Tiziana", amica comune e desiderio morboso mai risolto, anche perché la tipa aveva un carattere abbastanza scontroso.
Usare concetti semplici e parole chiare è l'unico modo per non essere equivocati. Credo sia utile anche nella politica riportare la lancetta alle scuole elementari, basta osservare certi personaggi e il loro approccio sulle tematiche urgenti, come riescono a banalizzare ogni discorso usando concetti alla portata di tutti. Senza risvolti intellettuali e diramazioni filosofiche, vanno diretti al punto: sei un comunista! - Abbiamo abbassato le tasse! - è finita la pacchia! - stiamo facendo la storia! - Le tasse sono un pizzo di Stato! - A te piacciono i migranti, a me no, portali a casa tua!
Frasi secche, senza giri di parole, roba da cinepanettoni, frasi che anche il più distratto, mentre intinge un cornetto nel cappuccino al bar e gli arrivano da un televisore acceso frasi tipo: "hanno tolto il crocifisso dalle scuole..." - "ci vogliono rubare il presepe..." - "ci vuole di nuovo la leva militare..." pensa: " forti questi, hanno proprio ragione. @ilpianistasultetto
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donnenocategorizzate · 3 months ago
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sesso virtuale
è da tanto che volevo parlare di questo, ma mi sono sempre un pò trattenuta per non mettere in gioco altre persone ( anche se mai farei nomi) ma maggiormente perchè mi metto davvero a nudo.
credo che in questo contesto social sia capitato a tutti ti intraprendere una conoscenza virtuale, e man mano che ci si conosce si ha voglia di conoscersi sempre di più.
E tra un cosa, ti piace o meno, la sera, nel letto presi da mille fantasia succede di immedesimarsi un pochino di più , la voglia sale e ti ritrovi a masturbarti e raggiugere dei piaceri davvero intensi.
Mi è capitato poche volte, io sono molto più fisica che mentale non mi è dispiaciuto , ma la mattina mi sveglio con una voglia matta di sesso reale, mi rimane un vuoto dentro notevole .
Perciò posso dedurre che non fa per me penso che solo un tipo sia riuscito a farmi godere tantissimo toccando nel mio cervello dei punti davvero hot ma non è da tutti.
In pochi leggeranno questo post, perchè lo lascerò privo di immagine e la maggior parte legge solo se vede tette e culi fuori ahahaha.
Per chi invece dovesse soffermarsi, come al solito chiedo pareri, mi piace tanto leggere come la pensano gli altri.
Grazie,,, aspetto anche in privato
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“Cara Sofia, sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando ci incontriamo io lo vedo come mi guardi e posso anche vedere come io guardo te, io Sofia non ti amo più ma tu resti l’amore della mia vita, esiste un solo amore della vita e noi lo abbiamo conosciuto, amato e poi abbiamo smesso di sentirne la mancanza ma tu resti l’amore della mia vita, è difficile farlo capire agli altri ma io mi smonto quando ti vedo, cambio occhi e cuore, ritorno vecchio, dura solo un attimo perché io, e neppure tu, possiamo più permetterci noi, però quell’attimo c’è sempre, come quando ti chiamo al telefono per sapere come stai, quell’attimo c’è sempre perché tu sei l’amore della mia vita, l’incoerenza, le lotte, le ostinazioni io con te e per te tutto questo lo potevo sopportare. Se devo descrivere l’amore io parlo di lei ma se mai mi chiedessero di qualcosa che va oltre l’amore io parlerei di te perché tu resisti nonostante io abbia smesso di amarti molto tempo fa.”
Charles Bukowski
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singinthegardns · 3 months ago
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Dimenticare una persona e smettere di amarla sono due cose diverse. Ti ho dimenticato perché ti penso raramente, quando piove specialmente ma in verità quasi mai e non mi coglie più una nostalgia improvvisa tutte le volte che mi accorgo che non ci sei. Tranne qualche volta che mi metto a pensare che qualcuno può essere tutto ciò che hai e poi ad un tratto sparire e non c'è niente che tu possa fare ecco, in quel caso tremo un po'. Ti ho dimenticato perché vedo altre persone senza vederti dentro di loro, perché se inciampo per sbaglio su una nostra foto nella galleria del cellulare mi vien solo da pensare che è proprio bello l'amore, prima di sapere che ti farà male, e quasi sorrido, piuttosto che diventare triste quasi ti ringrazio per tutto ciò che mi hai dato senza chiedere niente in cambio. Ti ho dimenticato perché se mi ritorni in mente non sono senza fiato, e perché sto bene così ma credo che dimenticare qualcuno e smettere di amare siano due cose profondamente diverse perché io t'ho dimenticato nel senso che non fai più parte della mia vita e l'ho accettato, ma amo ancora te tipo nella parte più profonda di me, dove nessuno può guardare e manco io, alla fine dove mi manchi sempre dove esisti solo tu però non fai più male.
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