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femmelynch · 8 months ago
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Francois Desirè Bazie, un imprenditore italo-africano, ha intrapreso un’impresa ambiziosa: produrre vini africani con vitigni toscani in Burkina Faso. Dopo essere stato rifugiato politico e aver vissuto in Italia, Bazie ha deciso di tornare nel suo Paese di origine per aiutare i suoi connazionali e creare un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Burkina Faso.
Un Vigneto Toscano in Africa
Bazie, originario del Burkina Faso, ha piantato le prime barbatelle di vitigni toscani come Sangiovese, Vermentino, Massaretta, Cabernet e Merlot nella campagna di Bagre, nella provincia di Boulgou. Il suo obiettivo è produrre vini africani con vitigni toscani, offrendo un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Paese.
Un Progetto Sostenibile
Il progetto di Bazie è sostenuto dal Governo italiano, che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Inoltre, Coldiretti Toscana, BF, Filiera Italia e CAI (Consorzi Agrari d’Italia) hanno promosso uno dei progetti del Piano Mattei per l’Africa, che prevede la coltivazione di oltre 40.000 ettari tra Algeria, Angola, Egitto e Ghana.
Un Messaggio di Speranza
Bazie spiega:
Sono tornato nel mio Paese di origine per aiutare i miei connazionali grazie al Governo che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Voglio insegnare quello che ho imparato in Italia sull’agricoltura e sulle viti e sull’agricoltura in generale. In Italia ho trovato ospitalità e gente per bene che mi ha insegnato molto. Se oggi sono quello che sono, un imprenditore agricolo, molto lo devo alle persone che ho incontrato. Il Burkina Faso è un Paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, che sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Creiamo qui le condizioni perché restino ma anche perché tornino”.
Un Futuro Radioso
Bazie aggiunge:
“Ho portato dall’Italia le barbatelle di vermentino, sangiovese, massaretta, cabernet e merlot. Sto piantando insieme a un gruppo di giovani che partecipano al progetto. Costruiremo una cantina e produrremo qui il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano. Ora c’è un pezzo della Toscana nella mia terra di origine”.
Questo progetto è un esempio di come le imprese italiane possano sostenere l’internazionalizzazione e la crescita economica in Africa, creando opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile.
🚀 Espandi il Tuo Business in Africa!
Sei una PMI italiana o un investitore alla ricerca di nuove opportunità? Il continente africano ti offre possibilità incredibili attraverso i tenders internazionali e le gare d’appalto delle Banche Multilaterali di Sviluppo (MDBs).
🌍 Perché Investire in Africa?
Crescita Economica Rapida
Mercati Emergenti e Dinamici
Opportunità di Sviluppo Sostenibile
🔍 Vantaggi di Partecipare ai Tenders Internazionali:
Accesso a Progetti di Grande Impatto
Collaborazioni con Organizzazioni Globali
Espansione e Diversificazione del Business
Storie di Successo
1. Marco R., CEO di Tech Innovators S.r.l. “Grazie al loro supporto, abbiamo vinto un tender internazionale in Kenya. Il nostro fatturato è cresciuto del 30% in un anno!”
2. Laura S., Fondatrice di EcoEnergy Solutions “La consulenza ricevuta ci ha permesso di aggiudicarci un progetto di energia rinnovabile in Nigeria. Un vero successo!”
3. Giovanni L., Direttore Operativo di AlbaFoods “Con il loro aiuto, abbiamo vinto una gara d’appalto in Ghana, espandendo la nostra presenza in Africa.”
Agisci Ora!
Compila il form qui sotto e un nostro consulente esperto ti contatterà entro 24 ore per discutere come possiamo aiutarti a partecipare ai tenders internazionali e alle gare d’appalto delle MDBs, aprendo le porte del mercato africano alla tua azienda.
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italiacamerun · 8 months ago
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Francois Desirè Bazie, un imprenditore italo-africano, ha intrapreso un’impresa ambiziosa: produrre vini africani con vitigni toscani in Burkina Faso. Dopo essere stato rifugiato politico e aver vissuto in Italia, Bazie ha deciso di tornare nel suo Paese di origine per aiutare i suoi connazionali e creare un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Burkina Faso.
Un Vigneto Toscano in Africa
Bazie, originario del Burkina Faso, ha piantato le prime barbatelle di vitigni toscani come Sangiovese, Vermentino, Massaretta, Cabernet e Merlot nella campagna di Bagre, nella provincia di Boulgou. Il suo obiettivo è produrre vini africani con vitigni toscani, offrendo un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Paese.
Un Progetto Sostenibile
Il progetto di Bazie è sostenuto dal Governo italiano, che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Inoltre, Coldiretti Toscana, BF, Filiera Italia e CAI (Consorzi Agrari d’Italia) hanno promosso uno dei progetti del Piano Mattei per l’Africa, che prevede la coltivazione di oltre 40.000 ettari tra Algeria, Angola, Egitto e Ghana.
Un Messaggio di Speranza
Bazie spiega:
Sono tornato nel mio Paese di origine per aiutare i miei connazionali grazie al Governo che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Voglio insegnare quello che ho imparato in Italia sull’agricoltura e sulle viti e sull’agricoltura in generale. In Italia ho trovato ospitalità e gente per bene che mi ha insegnato molto. Se oggi sono quello che sono, un imprenditore agricolo, molto lo devo alle persone che ho incontrato. Il Burkina Faso è un Paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, che sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Creiamo qui le condizioni perché restino ma anche perché tornino”.
Un Futuro Radioso
Bazie aggiunge:
“Ho portato dall’Italia le barbatelle di vermentino, sangiovese, massaretta, cabernet e merlot. Sto piantando insieme a un gruppo di giovani che partecipano al progetto. Costruiremo una cantina e produrremo qui il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano. Ora c’è un pezzo della Toscana nella mia terra di origine”.
Questo progetto è un esempio di come le imprese italiane possano sostenere l’internazionalizzazione e la crescita economica in Africa, creando opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile.
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2. Laura S., Fondatrice di EcoEnergy Solutions “La consulenza ricevuta ci ha permesso di aggiudicarci un progetto di energia rinnovabile in Nigeria. Un vero successo!”
3. Giovanni L., Direttore Operativo di AlbaFoods “Con il loro aiuto, abbiamo vinto una gara d’appalto in Ghana, espandendo la nostra presenza in Africa.”
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africafinancialtimes · 2 years ago
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Côte d’Ivoire : PFO Africa et le chinois CRBC projettent investir 440 milliards FCFA pour deux zones industrielles
L’Etat ivoirien poursuit son ambition de créer des pôles d’attraction économiques dans les principales villes de l’intérieur, afin d’y attirer des investissements privés massifs. Une ambition qui se concrétise, après notamment la ville de Bonoua, dans les villes de Yamoussoukro, la capitale politique, et Bouaké, toutes deux dans le centre du pays. Ce 6 juin, les groupes ivoirien PFO Africa et…
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afrimag · 5 months ago
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Dans les archives Afrimag.... Oxford Business Group (OBG) dévoile la quatrième édition du Focus Report intitulé «Agriculture in Africa 2023», réalisé en collaboration avec le Groupe OCP - leader mondial du marché des engrais phosphatés. Ce rapport exhaustif met en lumière les changements profonds qui s'opèrent dans le paysage agricole africain, notamment envers les communautés locales, l'autonomisation des jeunes et l'égalité des genres en tant que moteurs de croissance
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scienza-magia · 6 months ago
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400 milioni per il Piano Mattei per l'Africa
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Bond e Fondo italiano clima, bond da 100 milioni per le rinnovabili in Africa. La Banque Ouest-Africaine de Développement sottoscrive obbligazione con il fondo gestito da Cdp. L’obiettivo è mobilitare risorse fino a 400 milioni di euro nella regione. Un’obbligazione ibrida da 100 milioni di euro, con l’obiettivo di mobilitarne fino a oltre 400 in progetti di energia rinnovabile e mitigazione del climate change in Africa occidentale. È il nerbo dell’operazione sottoscritta ieri a Roma dalla Banque Ouest-Africaine de Développement (Boad), la banca multilaterale dei Paesi dell’Unione economica e monetaria dell’Africa occidentale, insieme al Fondo italiano per il clima: lo strumento finanziario con una dotazione da 4,2 miliardi di euro gestito da Cassa depositi e prestiti per conto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica. Il debutto del «bond ibrido» in euro L’intesa, siglata dal presidente della Boad Serge Ekue alla presenza del vice-ministro degli Esteri Edmondo Cirielli e dell’ad di Cassa Dario Scannapieco, rappresenta una delle prime emissioni del genere sottoscritte da un banca multilaterale, dopo il bond ibrido da 750 milioni di dollari Usa lanciato in gennaio dalla Banca africana di sviluppo. I fondi raccolti saranno destinati a costruzione e riabilitazione delle «infrastrutture per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili», si legge in una nota, con il triplo obiettivo di diversificare il mix energetico, tagliare le emissioni di anidride carbonica e ridurre i costi dell’elettricità negli otto Paesi nel perimetro dell’Unione monetaria: Benin, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea-Bissau, Mali, Niger, Senegal e Togo. Nell’immediato, l’emissione permetterà alla Boad di «rafforzare la propria struttura di capitale», come ha confermato Ekue rispondendo a una domanda dei giornalisti. Alcuni tecnici installano pannelli in uno dei più grandi parchi solari dell’Africa orientale, distretto di Rwamagana, Ruanda. (Alamy Stock Photo via Reuters) Come era già emerso da una nota, si parla di «migliorare il proprio profilo di rating» e soddisfare «al contempo le esigenze di generazione di elettricità dei Paesi membri». In prospettiva, aggiunge Ekue, l’obiettivo di fare leva sulla dotazione originaria di 100 milioni di euro per mobilitarne «fino a 400» su progetti già fissati sull’agenda della Banca: un effetto di leverage che dovrebbe riversarsi ed essere alimentato da una prima scrematura di iniziative in alcuni Paesi della regione. Ekue: energia prima priorità per la crescita A quanto riferito al Sole 24 Ore, si parla di un primo blocco di quattro iniziative: due progetti di costruzione di centrali fotovoltaiche rispettivamente in Togo e Burkina Faso, per oltre 60 MW di capacità installata, oltre a un progetto elettrificazione di 50 comunità rurali in Mali con impianti solari distribuiti e una ulteriore iniziativa di «rinnovamento» di impianti idrolettrici ed elettrificazione in altre 15 comunità maliane. «L’energia è la priorità numero uno e quella rinnovabile è più economica - dice Ekue - Quindi in questa fase dobbiamo essere anti-ciclici e investire su quello». Oggi, secondo dati della Banca mondiale, l’accesso all’elettricità beneficia il 50% della popolazione dell’Africa occidentale. La leva delle rinnovabili, dice Ekue, può sostenere sia una riduzione della povertà energetica sia quelle crescita economica «duratura» citata ieri anche dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. «L’Africa ha un dono» ha sottolineato Ekue, riferendosi al potenziale di alcune branche delle rinnovabili. Un esempio è il solare: «Il Paese con la più grande esposizione solare al mondo è il Burkina Faso -fa notare - Se esistesse una competizione sarebbe al top. Bisogna sfruttare queste risorse». Read the full article
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editorialstaff2020 · 8 months ago
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Pubblicato il report Eni for 2023, la transizione “equa e giusta” verso la decarbonizzazione
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L’energy tech company presenta il report volontario “Eni for 2023 - A Just Transition” e dimostra come l’innovazione tecnologica, la ricerca e un modello di business giusto ed equo lungo l’intera supply chain, siano alla base della transizione energetica
Eni sta rendendo  la decarbonizzazione ancora di più parte integrante della propria strategia d’impresa attraverso un approccio tecnologico neutrale e pragmatico, nel quale innovazione, ricerca e sviluppo si muovono a favore di una transizione equa che coinvolga tutti gli attori della filiera.
Un percorso non solo teorico, ma concretizzato attraverso i molteplici progressi raggiunti nell’ultimo anno ed evidenziati nel report volontario di sostenibilità “Eni for 2023 – A Just Transition”.
Grazie ad importanti investimenti mirati, l’energy company ha già ridotto del 40% le emissioni nette Scope 1 e 2 del settore Upstream e del 30% quelle complessive, rispetto al 2018. E’ riuscita ad espandere la propria produzione rinnovabile, ha puntato sulla mobilità sostenibile migliorando la capacità di bioraffinazione, ha sviluppato progetti di Carbon Capture & Storage e continuato a investire nella ricerca sulla fusione a confinamento magnetico, mantenendo sempre al centro della propria strategia una partnership equa e inclusiva con le comunità locali. Un’attenzione cruciale “in un contesto mondiale caratterizzato da dinamiche complesse e in continua evoluzione”, come sottolinea Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni. “L’energia rimane uno snodo cruciale, con le sue accezioni di sicurezza e opportunità di sviluppo. La transizione energetica è irreversibile, e dobbiamo garantirne la realizzazione senza sacrificare la competitività del sistema produttivo e la sostenibilità sociale”.
Il report “Eni for 2023 – A Just Transition” è un momento essenziale per fare il punto dei traguardi raggiunti e per definire i target di riferimento in un’ottica di mitigazione dei costi e condivisione dei benefici sociali ed economici con tutta la catena del valore. Un raggio d’azione che si articola lungo le tre leve del modello di business: Eccellenza operativa, Neutralità carbonica al 2050 e Alleanze per lo sviluppo.
Solo nell’ultimo anno l’energy tech company è riuscita a ridurre le emissioni GHG complessive generate dalle proprie attività negli Scope 1 e 2 di un’ulteriore 13%, arrivando ad un – 40% rispetto al 2018, percentuale che la allinea perfettamente con l’obiettivo net zero al 2030 e alla neutralità carbonica totale al 2050 nell’interno ciclo di vita per gli Scope 1, 2 e 3.
Significativo anche l’impegno nella riduzione delle emissioni di metano, diminuite di oltre il 20% nel 2023 e del 50% rispetto al 2017 per quanto riguarda il business Upstream, come dimostra anche il riconoscimento del Gold Standard da parte del programma Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP 2.0) dell’UNEP e l’adesione a numerose iniziative globali come il Fondo Global Flaring and Methane Reduction della Banca Mondiale.
Oltre a decarbonizzare le proprie attività, nella strategia di Eni verso il Net Zero hanno un ruolo importante anche le energie rinnovabili, aumentate grazie alla capacità installata di Plenitude di 3GW.
Come chiaramente evidenziato nel Report Eni for 2023, i progetti di Carbon Capture & Storage hanno una funzione complementare per ridurre le emissioni residue. In questo campo Eni ha acquisito una posizione di leadership, in particolare nel Regno Unito e in Italia, e sta espandendo la propria attività in Nord Africa, Paesi Bassi e Mare del Nord. La capacità totale di stoccaggio al 100% (gross capacity) stimata ad oggi è di circa 3 miliardi di tonnellate con l’obiettivo di raggiungere una capacità gross di reiniezione annua di CO2 di oltre 15 MTPA prima del 2030.
Con un investimento che ammonta a circa 868 milioni di euro nel periodo 2024-2027, la Ricerca e lo sviluppo tecnologico rappresentano per Eni pilastri imprescindibili nel suo impegno a ridurre l’impronta carbonica netta rendendo l’accesso alle risorse energetiche più efficiente ed efficace.
Leggi di più su Rinnovabili https://www.rinnovabili.it/mercato/aziende/report-eni-for-2023-ricerca-sviluppo-per-decarbonizzazione/
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Un sottobacino su tre a rischio: la grave crisi idrica che ci aspetta entro il 2050
L'acqua, elemento essenziale per la vita, è sempre più minacciata. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications lancia un allarme preoccupante: entro il 2050, un terzo dei sottobacini fluviali del mondo, circa 3.060, potrebbe dover affrontare una grave crisi idrica. La conseguenza diretta? La scarsità di acqua pulita per almeno 3 miliardi di persone, con impatti devastanti sull'agricoltura, sull'economia e sulla salute globale. Le cause del problema - Inquinamento da azoto: L'eccessivo utilizzo di fertilizzanti in agricoltura, in particolare quelli azotati, contamina le falde acquifere e i corsi d'acqua, rendendo l'acqua non potabile. - Cambiamenti climatici: L'aumento delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni in alcune aree del pianeta causano siccità e desertificazione, riducendo la disponibilità di acqua dolce. - Aumento della popolazione: La crescita esponenziale della popolazione mondiale comporta un maggiore consumo di acqua per usi domestici, industriali e agricoli. Le aree più a rischio di crisi idrica Secondo lo studio, le zone maggiormente colpite dalla crisi idrica saranno: - Europa centrale: Germania, Francia, Polonia e Paesi Bassi. - Nord America: Stati Uniti meridionali e centrali. - Cina meridionale: Bacino del fiume Yangtze. - Africa: Bacino del Niger e del Nilo. Le possibili soluzioni Per scongiurare una catastrofe umanitaria e ambientale, è necessario un impegno globale su più fronti: - Ridurre l'inquinamento da azoto: Promuovere pratiche agricole sostenibili, con un uso più efficiente dei fertilizzanti e la rotazione delle colture. - Contrastare i cambiamenti climatici: Ridurre le emissioni di gas serra e investire in fonti di energia rinnovabile. - Gestire le risorse idriche in modo responsabile: Promuovere il consumo consapevole dell'acqua, migliorare l'efficienza dei sistemi di irrigazione e investire in infrastrutture per la raccolta e lo stoccaggio dell'acqua piovana. Un appello all'azione La crisi idrica è una minaccia reale e imminente. La salvaguardia di questa risorsa preziosa richiede un impegno collettivo e urgente. Governi, aziende e cittadini devono collaborare per trovare soluzioni innovative e sostenibili per garantire l'accesso all'acqua potabile per tutti. Oltre a queste misure, è importante - Educare le persone sull'importanza di un uso responsabile dell'acqua. - Investire nella ricerca e sviluppo di tecnologie per la depurazione e la desalinizzazione dell'acqua. - Promuovere la cooperazione internazionale per la gestione condivisa delle risorse idriche transfrontaliere. Il tempo è poco. Agire ora è fondamentale per evitare una crisi dalle conseguenze devastanti per il pianeta e per le future generazioni. Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay Read the full article
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gaboninfoslive · 1 year ago
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CTRI : Le Sénégal va investir en masse au Gabon
Le Président Brice Clotaire Oligui Nguema, a conclu son séjour au Sénégal avec des rencontres auprès d’investisseurs locaux. Le premier entretien, avec Pierre Goudiaby Atepa, architecte et Président du Club des investisseurs sénégalais, a mis en lumière la vision de développement du Président. Des discussions ont également eu lieu avec le Directeur Exécutif du groupe Africa 50 et…
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chinemagazine · 1 year ago
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L'UA veut une «compétition positive» entre Europe et Chine
"On a besoin d'une compétition positive. Il n'y a pas un monopole quelque part (...) Tout le monde a sa place", pour le président de l'UA
Pour le président des Comores et président de l’Union africaine, Azali Assoumani, “le problème que nous avons parfois en Afrique, c’est qu’on n’arrive pas à investir parce qu’on paye les dettes”. Ce dernier a appelé, lors d’une conférence de presse à la Chancellerie de Berlin le 20 novembre 2023, lors de la Conférence du G20 Compact with Africa, à une “compétition positive” entre l’Europe et la…
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kneedeepincynade · 1 year ago
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Cooperation between China and the nations of Africa is not only a slap in the face of the west but also an important step in a better future
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
😘 CINA E ZAMBIA ELEVANO LE RELAZIONI BILATERALI A PARTENARIATO STRATEGICO COOPERATIVO IN OGNI SETTORE 🥰
🇿🇲 Dopo aver visitato Shenzhen, Hakainde Hichilema, Presidente della Repubblica dello Zambia, si è recato a Pechino, per incontrare il Presidente Xi Jinping 🇨🇳
💬 «L'anno prossimo ricorre il 60° Anniversario dell'Instaurazione delle Relazioni Diplomatiche tra Cina e Zambia. Guardando al futuro, dobbiamo promuovere continuamente la cooperazione amichevole, rafforzare la solidarietà e il coordinamento, praticare un Vero Multilateralismo (真正的多边主义), salvaguardare gli interessi comuni dei Paesi in Via di Sviluppo e soddisfare le aspettative comune dei due Popoli», ha dichiarato il 领袖 🇨🇳
💬 «La vostra visita conferma la Tradizione dell'Amicizia che gli ex-Presidenti dello Zambia hanno coltivato con la Cina», ha affermato il Presidente Xi Jinping, ricordando il Progetto TAZARA, una linea ferroviaria costruita dalla Cina in Africa durante l'Era di Mao Zedong ⭐️
🇿🇲 Il Presidente Hichilema ha lodato i risultati ottenuti dalla Cina grazie al Socialismo con Caratteristiche Cinesi (中国特色社会主义), e apprezza il sostegno della Cina agli altri Paesi in Via di Sviluppo:
💬 «Abbiamo visto tutto, vostra eccellenza. Gli zambiani hanno visto i progressi che avete ottenuto, e noi crediamo che lo Zambia possa imparare dalle vostre esperienze. Apprezziamo il vostro ruolo nell'alterarare positivamente l'ordine globale, in modo che il Sud del Mondo possa prendere il posto che ci spetta nella lega delle Nazioni» 😍
🌳 獨木不成林單弦不成音 | Più alberi creano una foresta, Futuro Condiviso per i Paesi in Via di Sviluppo 🥰
🤝 Alla fine del Colloquio, i due Capi di Stato hanno annunciato l'elevazione delle Relazioni Bilaterali a Partenariato Strategico Cooperativo Globale, per promuovere la Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) e il Coordinamento negli Affari Internazionali 💕
🇨🇳 La Cina, ha sottolineato il 领袖, sostiene lo Zambia nella salvaguardia della Sovranità Nazionale e degli interessi di sviluppo, così come nell'esplorazione di un proprio percorso di modernizzazione, adatto alle proprie condizioni materiali ⭐️
🤝 La Cina è pronta a lavorare congiuntamente con lo Zambia per l'espansione della Cooperazione nell'ambito della Nuova Via della Seta, focalizzandosi sulle infrastrutture, l'estrazione mineraria e l'energia rinnovabile 🤝
📊 Inoltre, la Cina promuoverà una maggior entrata di prodotti zambiani nel Mercato Cinese, e sosterrà le Aziende Cinesi che decideranno di investire nello Zambia 📈
🇨🇳 Oltre alla Cooperazione mediante la Nuova Via della Seta, il Presidente Xi Jinping ha chiesto un maggior livello di scambi nei settore dell'Istruzione, dell'assistenza sanitaria e del turismo, per promuovere la Solidarietà, l'Amicizia e un Futuro Condiviso 😍
🇿🇲 Il Presidente Hichilema ha dichiarato che lo Sviluppo della Cina ha portato progresso al Sud del Mondo, e che ha aumentato la loro rappresentanza e voce negli affari internazionali 😍
🇿🇲 Il Presidente Zambiano ha espresso la sua gratitudine per il sostegno della Cina riguardante l'adesione da parte dell'Unione Africana al G20 ❤️
🇿🇲 Lo Zambia, ha sottolineato Hichilema, sostiene il Principio dell'Unica Cina, apprezza il Socialismo con Caratteristiche Cinesi e i Principi della Modernizzazione Cinese, e intende lavorare con la Repubblica Popolare Cinese per rafforzare la Cooperazione Cina - Africa 🤝
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan 😘
😘 CHINA AND ZAMBIA ELEVATE BILATERAL RELATIONS TO COOPERATIVE STRATEGIC PARTNERSHIP IN EVERY SECTOR 🥰
🇿🇲 After visiting Shenzhen, Hakainde Hichilema, President of the Republic of Zambia, went to Beijing to meet President Xi Jinping 🇨🇳
💬 «Next year marks the 60th Anniversary of the Establishment of Diplomatic Relations between China and Zambia. Looking to the future, we must continuously promote friendly cooperation, strengthen solidarity and coordination, practice True Multilateralism (真正的多边主义), safeguard the common interests of Developing Countries and meet the common expectations of the two Peoples," he said. declared 领袖 🇨🇳
💬 «Your visit confirms the Tradition of Friendship that the former Presidents of Zambia have cultivated with China», said President Xi Jinping, recalling the TAZARA Project, a railway line built by China in Africa during the Era of Mao Zedong ⭐️
🇿🇲 President Hichilema praised China's achievements through Socialism with Chinese Characteristics (中国特色社会主义), and appreciates China's support for other developing countries:
💬 «We have seen everything, your excellency. Zambians have seen the progress you have made, and we believe Zambia can learn from your experiences. We appreciate your role in positively altering the global order, so that the Global South can take our rightful place in the league of Nations" 😍
🌳 獨木不成林單弦不成音 | More trees create a forest, Shared Future for Developing Countries 🥰
🤝 At the end of the meeting, the two Heads of State announced the elevation of Bilateral Relations to a Global Cooperative Strategic Partnership, to promote Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) and Coordination in International Affairs 💕
🇨🇳 China, underlined the 领袖, supports Zambia in safeguarding national sovereignty and development interests, as well as in exploring its own path of modernization, suited to its material conditions ⭐️
🤝 China is ready to work jointly with Zambia to expand cooperation under the New Silk Road, focusing on infrastructure, mining and renewable energy 🤝
📊 Furthermore, China will promote a greater entry of Zambian products into the Chinese market, and will support Chinese companies that decide to invest in Zambia 📈
🇨🇳 In addition to Cooperation through the New Silk Road, President Xi Jinping has called for a greater level of exchanges in education, healthcare and tourism, to promote Solidarity, Friendship and a Shared Future 😍
🇿🇲 President Hichilema declared that China's development has brought progress to the Global South, and has increased their representation and voice in international affairs 😍
🇿🇲 The Zambian President expressed his gratitude for China's support regarding the African Union's accession to the G20 ❤️
🇿🇲 Zambia, Hichilema underlined, supports the One China Principle, appreciates Socialism with Chinese Characteristics and the Principles of Chinese Modernization, and intends to work with the People's Republic of China to strengthen China-Africa Cooperation 🤝
🌸 Subscribe 👉 @collectivoshaoshan 😘
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Danilo Larini condivide i 7 migliori mercati immobiliari emergenti in cui investire
Scopri promettenti opportunità di investimento immobiliare con gli approfondimenti di Danilo Andrea Roberto Larini. Questo post informativo sul blog approfondisce i 7 principali mercati immobiliari emergenti che Danilo Larini ha meticolosamente ricercato e curato per investitori esperti
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Introduction
Nel mondo in continua evoluzione degli investimenti immobiliari, stare al passo con i tempi è essenziale per il successo. I mercati immobiliari in tutto il mondo sono in continuo cambiamento e identificare le opportunità emergenti è la chiave per massimizzare i tuoi investimenti. Il rinomato esperto immobiliare Danilo Larini ha condotto ricerche e analisi approfondite per fornirti le sue opinioni sui 10 principali mercati immobiliari emergenti in cui investire. In questo post del blog esploreremo questi mercati promettenti e perché meritano la tua attenzione.
1. Il fiorente panorama immobiliare di Ho Chi Minh City, Vietnam
Il Vietnam sta vivendo una rapida crescita economica e Ho Chi Minh City è in prima linea in questo sviluppo. La classe media in espansione e i robusti progetti infrastrutturali della città ne fanno un focolaio di investimenti immobiliari, in particolare nei settori residenziale e commerciale.
2. Istanbul, Turchia: collegare i continenti per opportunità immobiliari
La posizione geografica unica di Istanbul, che si estende su due continenti, la posiziona come un hub globale per gli investimenti immobiliari. Con particolare attenzione allo sviluppo urbano e ad un settore turistico in crescita, Istanbul offre diverse opportunità per gli investitori.
3. La rinascita di Lagos, Nigeria
Lagos si sta ridefinendo come centro commerciale e culturale in Africa. Con una popolazione giovane e dinamica, Lagos presenta un mercato emergente maturo per gli investimenti, in particolare in immobili residenziali e commerciali.
4. Medellin, Colombia: una gemma sudamericana
La trasformazione di Medellin da una città un tempo famigerata a un polo di innovazione e tecnologia sta attirando investitori sia locali che internazionali. L'accessibilità economica della città e il miglioramento della sicurezza ne fanno un mercato emergente che vale la pena esplorare.
5. Il fascino di Lisbona, Portogallo
Il fascino di Lisbona, la sua ricca storia e la crescente popolarità come destinazione turistica hanno stimolato la domanda immobiliare. Il programma Golden Visa del Portogallo e gli incentivi fiscali favorevoli lo rendono un mercato promettente per gli investitori internazionali.
6. La vivacità di Austin, Texas, Stati Uniti
Austin ha registrato una crescita demografica esplosiva grazie al fiorente settore tecnologico e alla qualità della vita. Le opportunità immobiliari abbondano sia nel segmento residenziale che in quello commerciale poiché sempre più aziende e privati ​​si riversano in città.
7. La rivitalizzazione di Belgrado, Serbia
Belgrado sta attraversando una fase di trasformazione, con aggiornamenti delle infrastrutture, sforzi di adesione all’UE e una fiorente scena di startup. Questi fattori rendono la capitale serba un promettente mercato immobiliare nell'Europa sudorientale.
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femmelynch · 8 months ago
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Da Rifugiato a Vignaiolo: Viti Toscane in Africa
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Francois Desirè Bazie, un imprenditore italo-africano, ha intrapreso un’impresa ambiziosa: produrre vini africani con vitigni toscani in Burkina Faso. Dopo essere stato rifugiato politico e aver vissuto in Italia, Bazie ha deciso di tornare nel suo Paese di origine per aiutare i suoi connazionali e creare un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Burkina Faso.
Un Vigneto Toscano in Africa
Bazie, originario del Burkina Faso, ha piantato le prime barbatelle di vitigni toscani come Sangiovese, Vermentino, Massaretta, Cabernet e Merlot nella campagna di Bagre, nella provincia di Boulgou. Il suo obiettivo è produrre vini africani con vitigni toscani, offrendo un’alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni che sta impoverendo il Paese.
Un Progetto Sostenibile
Il progetto di Bazie è sostenuto dal Governo italiano, che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Inoltre, Coldiretti Toscana, BF, Filiera Italia e CAI (Consorzi Agrari d’Italia) hanno promosso uno dei progetti del Piano Mattei per l’Africa, che prevede la coltivazione di oltre 40.000 ettari tra Algeria, Angola, Egitto e Ghana.
Un Messaggio di Speranza
Bazie spiega:
Sono tornato nel mio Paese di origine per aiutare i miei connazionali grazie al Governo che ha concesso l’utilizzo di queste terre. Voglio insegnare quello che ho imparato in Italia sull’agricoltura e sulle viti e sull’agricoltura in generale. In Italia ho trovato ospitalità e gente per bene che mi ha insegnato molto. Se oggi sono quello che sono, un imprenditore agricolo, molto lo devo alle persone che ho incontrato. Il Burkina Faso è un Paese in via di sviluppo, con grandi potenzialità e risorse, che sta purtroppo perdendo la generazione che dovrebbe costruire i pilastri del nostro futuro. Creiamo qui le condizioni perché restino ma anche perché tornino”.
Un Futuro Radioso
Bazie aggiunge:
“Ho portato dall’Italia le barbatelle di vermentino, sangiovese, massaretta, cabernet e merlot. Sto piantando insieme a un gruppo di giovani che partecipano al progetto. Costruiremo una cantina e produrremo qui il primo vino con vitigni toscani per il mercato africano. Ora c’è un pezzo della Toscana nella mia terra di origine”.
Questo progetto è un esempio di come le imprese italiane possano sostenere l’internazionalizzazione e la crescita economica in Africa, creando opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile.
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percheinvestire-blog · 5 years ago
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sviluppo in africa da africa
Nel Ventunesimo secolo Investire in Africa dovrebbe essere la priorità di ogni imprenditore che guardi seriamente allo sviluppo del continente africano.Evitando falsi buonismi di cui gli imprenditori africani sono stufi ma dando loro la dignità che meritano o semplicemente perchè diciamocelo dal punto di vista economico il futuro è in Africa.Quali opportunità nasconde il continente Africano? Qui vi in questo articolo che stai leggendo o individuato 4 settori chiave se stai immaginando di investire in Africa.Il successo dipende, come sempre, da diversi fattori strategici. Il primo DOVE si investe in Africa e il secondo della stessa molto importante con chi vuoi realizzare i tuoi progetti di investimento.E' di primaria importanza spogliarsi dell’atteggiamento di superiorità che molte persone hanno quando si opera con un mercato come quello africano.  Liberarsi da questi preconcetti ci può evitare di finire vittima di truffe o restare bloccati in drammatiche incomprensioni culturali perfettamente evitabili se ci si affida a chi come AEDIC conosce bene il territorio, la cultura e l'economia locale.Prima di iniziare ti invito nel gruppo FB di AEDIC o se vuoi puoi scriverci direttamente in questa pagina. Troverai la connessione con lo studio di consulenza utile a evitarti i principali errori ch potrebbe minare la sicurezza la tuo Business.1.Investire nell' AgroalimentareL’Africa è un continente favorito dalla natura: in molti luoghi si realizzano addirittura tre raccolti l’anno! Secondo la Banca Mondiale, l’agroalimentare africano varrà 1 trilione (un miliardo di miliardi) di dollari nel 2030.Anche se sono stati effettuati significativi progressi (la produzione è cresciuta del +160% negli ultimi 30 anni), la ridotta meccanizzazione limita ancora la produttività.Come dice il Dott.Martino Guelmi: "Per capirci, ci sono oggi più trattori nella sola Thailandia che in tutta l’Africa Subsahariana!"In tal senso l'altra settimana si è tenuto a Brazzaville il quinto Forum “Investire in Africa”, il cui tema scelto per l’edizione di quest’anno è la promozione della diversificazione economica per favorire la creazione di posti di lavoro nelle economie africane.Al Forum partecipano, fra gli altri: il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguessoi presidente della Repubblica democratica del Congo (Rdc), Felix Tshisekedi; il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadera; il presidente angolano Joao Lourenco; il presidente ruandese Paul Kagame; il presidente della Commissione dell'Unione Africana, Moussa Faki Mahamat.L’evento, organizzato da parte del governo congolese in collaborazione con la Cina e con il gruppo della Banca mondiale, riunirà fino al 12 settembre un totale di 500 delegati provenienti da tutte le parti del mondo con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra Cina e Africa e di accelerare gli investimenti stranieri nel continente.I precedenti Forum si sono tenuti ad: Addis Abeba nel 2015,Greangdong nel 2016, Dakar nel 2017 Changsha nel 2018Sia la Cina che altri paesi nel mondo come il Giappone, hanno capito che L’Africa ha oltre il 60% della terra arabile non coltivata del mondo eppure importa 35 miliardi di dollari di cibo ogni anno.Le potenzialità per investire in Africa nell’agroofood sono numerose se vuoi saperne di più visita il sito web dell'associazione AEDIC
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italiacamerun · 2 years ago
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Estrazione Gas: la società Gaz du Cameroun sta cercando un partner
https://aedic.eu/investire-in-africa/estrazione-gas-la-societa-gaz-du-cameroun-sta-cercando-un-partner/
Estrazione Gas: la società Gaz du Cameroun sta cercando un partner
L’obiettivo è quello di condividere i costi, rischi e benefici legati alla perforazione del blocco di gas di Matanda. La società di estrazione del gas di Matanda, situato tra le regioni del Litorale e del Sud-Ovest, è alla ricerca di un partner internazionale.
In una nota informativa indirizzata ai suoi azionisti sulle sue operazioni in Camerun, Victoria Oil & Gas, la società madre dell’operatore camerunese Gaz du Cameroun, ha annunciato che la sua filiale locale è ancora alla ricerca di un partner per condividere i costi, rischi e benefici della perforazione del blocco Matanda, a cavallo del confine tra Camerun situato tra il Litorale e  le regioni del Litorale e del Sud-Ovest.
Non siamo ancora riusciti a concludere un contratto a condizioni accettabili con il proprietario dell’impianto di perforazione con sede in Ciad di cui abbiamo parlato nelle precedenti pubblicazioni, per cui la società sta cercando un’alternativa.
La società (Gaz du Cameroun, una società francese) non è ancora in grado di concludere un contratto a condizioni accettabili con il proprietario dell’impianto di perforazione con sede in Ciad, menzionato in precedenti pubblicazioni, e sta quindi cercando un appalto alternativo. L’azienda è ancora alla ricerca di un partner”, ha dichiarato l’azienda.
Il blocco Matanda, che copre una superficie di 1.196 miliardi di piedi cubi, è diviso tra terra (70% dell’area totale) e mare (acque poco profonde). (70% dell’area totale) e offshore (in acque poco profonde), ha una capacità di 1.196 miliardi di piedi cubici di di risorse potenziali di gas. Nel 2021, Gaz du Cameroun ha ottenuto una proroga di un anno per continuare le operazioni di esplorazione in questo blocco dallo stato.
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newnewyorkb · 3 years ago
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Os Ashanti são de uma longa linhagem de reis africanos que, ao longo dos anos, acabaram por se unir a alguns exploradores de sua terra natal como forma de sobreviver e prosperar, embora prefiram deixar essa parte da história enterrada. Ainda no início do século XXI, iniciaram a mineração de pedras preciosas em uma rica região da África do sul, de maneira que, com os anos e a união com hábeis joalheiros a empresa de joias denominada Saphire progredisse e prosperasse, ganhando fama e sua nova sede de na América​ do Norte, afinal, que melhor lugar de vender senão onde as pessoas são insanas pelo consumo?  A exploração mineira expandiu para todo o globo e as peças são fabricadas em países menores, com é claro, taxas fiscais mais baixas, mas, muitas pedras são apenas importadas para lojas de NYC, onde ​​experientes artesãos montam joias exclusivas e tornam a Saphire Atelier - loja localizada num dos mais conhecidos centros de compras de manhattan - uma das mais desejadas da cidade. No entanto, nem tudo gira em torno de dinheiro para um Ashanti, utilizam do mesmo para diversas obras caridosas em seu continente natal e, fazem questão de passar aos seus descendentes a cultura do local onde vieram.
>> Os Martell
Consideradas uma das famílias mais influentes da Espanha, os Martell construíram um complexo importantíssimo para área da saúde, a conhecida fundação Martell. Clínicas, laboratórios e um hospital referencial quando se fala em transplante de órgãos, a fundação ficou conhecida por todo globo, conseguindo aos poucos expandir para novos locais. O primeiro hospital Martell foi construído em Madri, há cerca de 95 anos. Inicialmente, tinha a ideia de tratar pacientes com cirurgias eletivas, desafogando o serviço de saude da cidade. Ao longo dos anos o que era um projeto de medio porte foi se expandido, ao pondo de atualmente os Martell terem nao apenas um hospital e sim um verdadeiro império no ramo da saúde. Hospitais com gestão Martell, clinicas e ate mesmo centros de reabilitação foram construídos por todo o pais e, há cerca de 40 anos expandidos para a cidade de NY, afinal, que lugar melhor para se vender saude que um onde as pessoas tem efetivamente de pagar por ela? Mas, nem so pensando em lucros se faz a Fundação Martell. Existe por quase setenta por cento de sua gestão, uma honesta preocupação com o bem estar de seus usuários e com a saude publica, assim sendo, a empresa nao apenas doa a projetos, como tem diversas iniciativas em prol do ambiente e da manutenção da saude, como por exemplo um centro fisioterápico localizado no Queens, que atendente e reabilita veteranos de guerra. Bem como um centro de apoio psicológico e diagnostico para mulheres vitimas de abuso sexual, criado por Allura Martell.
Vicenzo Martell (Eric Roberts) (empresário​) (70 anos);
Allura Ashanti (Debbie Allen) (medica intensivista) (70 anos);
>> Os Nkosi
Há muitos anos, os Nkosi fazem parte de uma linhagem aristocrática e muito rica na Africa do Sul, adentraram e permeiam o ramo da politica há décadas mas, possuem também diversos outros negócios alternativos, como um complexo comercial no centro da cidade. A parceria com os Ashanti vem de longa data, tanto que Tchaka e Suri se conheceram ainda na infância e foram o primeiro e único grande amor um do outro. São sócios no negocio de joias desde a década de 80, ainda que obtenham uma parte bem inferior dos lucros, pois preferem ramificar seus negócios e investir em distintas fontes de renda. Ao contrário dos Ashanti, no entanto, mantiveram-se em seu pais de origem, sendo grandes auxiliadores do crescimento local. E claro, de certa forma, da exploracao de terra no continente.
Tchaka Ashanti (James Pickens Jr.) (CEO da Saphire​) (71 anos);
 Suri Nikosi (Phylicia Rashad) (designer de joias) (70)’;
>> Os Pitter
Os Pitter eram uma familia comum do Bronx, sem uma conta bancaria exorbitante ou um negócio milionário, viviam do lucro que a pequena loja de bijouterias que tinham em um beco comercial era capaz de fornecer. Não chegavam a ter um legado ou uma linhagem longínqua cujo as memórias fossem sempre guardadas. Isso até o advogada e herdeira das joalherias Saphire se encantar por Karl Pitter, homem que levou ao altar e  com quem teve seus filhos. Desde o casamento, Karl sempre fez questão de demonstrar interesse não apenas pela esposa mas, pelos negócios da familia da mesma. Bom administrador como era, não demorou até conseguir um cargo na empresa que os filhos um dia herdariam e se dedicar a ela. Os jovens Pitter Ashanti sempre foram os mais dedicados ao legado dos Ashanti, isso porque seus pais fizeram questão de estimula-los para tal, considerando que um dia herdariam parte de tudo aquilo. Como consequência do novo trabalho e graças ao casamento, Karl pode tirar a mae e irma do aluguel, reformando a loja que atualmente passa por uma reforma para se tornar uma das novas filias da Saphire.
Nola AshantI (Viola Davis) (diretora geral da Saphire) (56 anos);
Karl Pitter (Forest Whitaker) (diretor administrativo da Saphire) (60 anos);
>> Os Eddison
Os Eddison são bastante famosos no ramo da advocacia, e para alguns nem sempre isso é uma coisa positiva, especialmente se você for uma grande empresa tentando violar leis ambientais/trabalhistas. Há  décadas são sócios de um escritório no Brooklyn, muito conhecido por sua porcentagem relevante de causas pro bono e sociais. Construíram um nome causando um impacto positivo na sociedade, como muitos dizem, no entanto, ao mesmo tempo, conquistaram diversos e poderosos inimigos, que muitas vez não costumam facilitar para os mesmos. Bahar por exemplo, teve o pai assassinado por capangas de um grande empresário no ramo dos polímeros e já sofreu diversas ameaças de milionários, algo que sempre o deixou ligeiramente receoso e o tornou bastante protetor em relação as filhas, especialmente apos o falecimento da primeira esposa.
Bahar Eddison (Samuel L. Jackson) (advogado) (69 anos);
Kamala Ashanti (Bianca Lawson) (designer de joias) (dead at 43);
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superfuji · 4 years ago
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Berlino riconosce ufficialmente il genocidio in Namibia e, dopo lunghi negoziati con le autorità del Paese, intende sanare il massacro con 1,1 miliardi di euro da investire in ricostruzione e sviluppo. Una donazione che per quanto generosa non ha soddisfatto i discendenti delle etnie Herero e Nama decimate dai soldati del Reich a inizio 900. Le popolazioni infatti lamentano un loro mancato coinvolgimento nei negoziati e bollano il pentimento – tardivo – della Germania come una mera campagna pubblicitaria.
Quello della Namibia è uno dei tanti genocidi che la storia ha dimenticato. Tra il 1904 e il 1908 furono uccise più di 100 mila persone, comprese donne e bambini. Una delle più crudeli e spietate stragi dell’era coloniale africana. A macchiarsi di quel crimine infame fu il Secondo Reich tedesco. Il genocidio ebbe inizio nel 1904 a seguito della ribellione degli Herero e Nama in risposta all’esproprio delle loro terre e del bestiame. Il capo dell’amministrazione dell’allora Africa sudoccidentale tedesca, Lothar von Trotha, emise allora un ordine di sterminio. Gli Herero e i Nama furono abbandonati nel deserto. Chi cercava di fare ritorno veniva ucciso o rinchiuso in campi di concentramento. Si stima che sia stato ucciso il 75% della popolazione Herero e metà della popolazione Nama. Non solo. I teschi di centinaia di vittime furono inviati in Germania per essere studiati dagli antropologi con l’obiettivo di giustificare la superiorità della razza europea su quella africana. Venticinque di questi, il 26 maggio, sono stati restituiti alla Namibia.
La vergogna africana di Berlino
La Germania ha ufficialmente riconosciuto il genocidio in Namibia offrendo al Paese un risarcimento di 1,1 miliardi di euro. A inizio 900 il Secondo Reich sterminò più di 100 mila persone di etnia Herero e Nama.
Il contentino
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