#intimata
Explore tagged Tumblr posts
Note
I don't think YR fandom is dying. People travel to Sweden, sing Simon's song with Omar at Rix fm festival, visit Hillerska, recreate iconic scenes, make dolls, create art, fight Simon antis almost every day. Now new people find our little series through the comparison with RW&RB. It's too early to burry the fandom yet. And all this with zero content from S3. But it will appear pretty soon I'm sure. Netflix accounts started mentioning YR here and there in their posts, Lisa made an appearance at some conference talking about YR, in a week Kristallen will take place. Soon the stills will appear. When Edvin has some free time they'll record promotion material. The fandom has changed and renewed several times during these 2 years, had its ups and downs, it's changing but not dying
Dying may be dramatic but the fandom is definitely less active than it used to be. It's to be expected and it doesn't bother me that much. Even if it's smaller now it's intimata and I don't mind it being small. Ofncourse it will become more active too with seeason 3 coming.
5 notes
·
View notes
Text
No Unnecessary Distinctions - Chapter 21: Preparing for a Police Report
https://archiveofourown.org/works/35069428/chapters/124385374
Gem returns from her mission with more intel than expected, and Daneel is outnumbered in a decision about withholding the truth from the authorities.
I try to give my story of two unconventional lovers more realistic depth rather than just write some cheap trashy fetishistic fujoshi stuff (which I’ve had fun sampling as a reader before, but writing it is not my jam), so there's shame, there's the cautious discretion in daily life, and there's the fear of discovery when going to the police.
This chapter is dedicated to Alan Turing, whose work at Bletchley helped to win and end the war. It touches on the trials of Oscar Wilde and Turing, who were both persecuted for their homosexuality.
Read Alan Turing's heartbreaking letter to a friend at the beginning of his ordeal here:
Polaroïd, roman photo Aimant les flashes sentimentaux Humanoïde, incognito Amour impossible et mélo Pellicule impressionnable Petite bulle inconsolable Je n'ai pas l'âge d'être sage Comme une image, dommage, dommage Dommage Polaroïd, roman photo Aimant les flashes sentimentaux Humanoïde, incognito Amour impossible et mélo Tu sais je suis si sensible À la lumière et inaccessible Devant ton zoom mets un filtre rose Si tu veux si tu veux que je pose Polaroïd, roman photo Aimant les flashes sentimentaux Humanoïde, incognito Amour impossible et mélo Trois petits tours dans ta rétine Pour tes nuits blanches intimes Mais c'est toi qui mets les mots Dans les bulles, somnambule Somnambule Polaroïd, roman photo Aimant les flashes sentimentaux Humanoïde, incognito Amour impossible et mélo Tu sais je suis si sensible À la lumière et inaccessible Devant ton zoom mets un filtre rose Si tu veux si tu veux que je pose Polaroïd, roman photo Aimant les flashes sentimentaux Humanoïde, incognito Amour impossible et mélo
English lyrics (that I translated to preserve rhyming/structure)
Polaroid, novel-photo Loving flashes sentimental Humanoid, incognito Love melodramatic and impossible Pellicle impressionable Little bubble inconsolable I'm not the age to be sage As image frame, a shame, a shame A shame Polaroid, novel-photo Loving flashes sentimental Humanoid, incognito Love melodramatic and impossible You know I am so sensitive In the light, and inaccessible Before your zoom put a filter rose If you want, if you want me to pose Polaroid, novel-photo Loving flashes sentimental Humanoid, incognito Love melodramatic and impossible Three little turns in your retina For your nights white intimata But it’s you who puts the words In the bubbles, sleepwalker Sleepwalker Polaroid, novel-photo Loving flashes sentimental Humanoid, incognito Love melodramatic and impossible You know I am so sensitive In the light, and inaccessible Before your zoom put a filter rose If you want, if you want me to pose Polaroid, novel-photo Loving flashes sentimental Humanoid, incognito Love melodramatic and impossible
#no unnecessary distinctions#my fic#my writing#c/fe#alan turing#this song is fucking perfect for the soundtrack#Spotify#r. daneel olivaw#r daneel olivaw#daneel olivaw#elijah baley
2 notes
·
View notes
Text
“Guai alla Chiesa» egli scrisse nelle Osservazioni sulla Morale cattolica «se ella facesse un giorno pace col mondo! se desistesse dalla guerra che il Vangelo ha intimata!». Egli crede nella guerra di Cristo, la guerra di chi con “enfasi gagliarda aveva detto di essere venuto a portare fuoco sulla terra e voleva che il fuoco divampasse; che era venuto a portare divisione anche nella stessa sua casa. E se i discepoli avessero sentito rumori di guerra non avrebbero dovuto temere perché era necessario che questo accadesse. E non sarà ancora la fine. Si sarebbe sollevato popolo contro popolo e regno contro regno. Ci sarebbero stati terremoti in più luoghi, carestie. Erano soltanto gli inizi dei dolori. Manzoni ne è come impaurito, eppure non potrà sottrarsi ad affrontare questo scenario di disperazione. E forse nessun poeta cattolico ha dato della festa più lieta, la festa della natività, che nel 1833 era caduta nel giorno stesso della morte di sua moglie Enrichetta, un quadro più impressionante. Quel fanciullo appena nato, nascosto tra i lini, in braccio a sua madre, è un fanciullo severo, terribile, che sembra regnare sopra i turbini. Egli vede le nostre lagrime, ascolta il nostro grido, ci interroga, ma poi decide secondo quello che vuole. È l’immagine di un Gesù armato. E si deve dar ragione a Goethe quando disse che Manzoni aveva un solo difetto: di non sapere quale grande poeta egli fosse e quali diritti, in quanto tale, gli spettassero.
Giovanni Macchia
3 notes
·
View notes
Link
#amaraterra#concerto#Dalston#eventialondra#italianiaLondra#Londraitaliana#musicaitaliana#pizzica#Salento#taranta#TheJago
0 notes
Text
Scoperto un nido abusivo nel centro storico di Napoli: intimata la cessazione immediata dell'attività
Scoperto un nido abusivo nel centro storico di Napoli: intimata la cessazione immediata dell'attività. Gli agenti della Polizia Municipale, Unità Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori hanno scoperto, all' interno di un appartamento del centro storico, un micro-nido per bambini da 0 a 36 mesi totalmente abusivo. All'interno della struttura erano presenti 9 bambini, tutti al di sotto dei 36 mesi raccolti in un unico vano di circa 25 mq e a hanno accertato che agli stessi venivano somministrati pasti anche questa attività priva della specifica autorizzazione comunale. Alla titolare è stata comminata una sanzione amministrativa e intimata la cessazione immediata dell'attività di micro-nido. I caschi bianchi provvederanno inoltre a segnalare il nido abusivo agli uffici Area Educazione del Comune di Napoli per le ulteriori sanzioni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Text
maybe i'm just a nerd, but there's something intangibly intimatae about classical music that you just can't find with modern music. like, the ability to turn such a limited amount of tones into something so unique and capable of expressing emotion just amazes me.
8 notes
·
View notes
Photo
25 Aprile - Festa Nazionale della Liberazione d'Italia Da Wikipedia "L'anniversario della liberazione d'Italia, noto anche come festa della Liberazione (o semplicemente il 25 aprile), è una festa nazionale della Repubblica Italiana, che si celebra ogni 25 aprile per commemorare la liberazione dell'Italia dal nazifascismo, la fine dell'occupazione nazista, e la definitiva caduta del regime fascista. È un giorno fondamentale per la storia d'Italia. Simbolo della Resistenza, cioè della lotta condotta dai partigiani, dall'8 settembre 1943 (giorno in cui gli Italiani seppero dell'Armistizio di Cassibile, appena firmato con gli Alleati), esso ha assunto un significato propriamente politico e militare. Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l'insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo. «ARRENDERSI O PERIRE!» fu la parola d'ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi." Buona Festa della Liberazione a tutti. #25aprilesempre #festadellaliberazione #antifascismo #ricordare #lastoriasiamonoi #tuttalabellezzadelmondo (presso Milan, Italy) https://www.instagram.com/p/CcxO1ScsxoKsheR2Mua7FyUbLf-F1zt76okAbY0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#25aprilesempre#festadellaliberazione#antifascismo#ricordare#lastoriasiamonoi#tuttalabellezzadelmondo
0 notes
Text
#Accaddeoggi: 25 aprile 1945; FESTA DI LIBERAZIONE.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) - proclamò l'insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell'arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi, assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti, incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo.
«Arrendersi o perire!» fu la parola d'ordine intimata dai partigiani quel giorno e in quelli immediatamente successivi.
Entro il 1º maggio tutta l'Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a venti anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l'avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica – consultazione per la quale per la prima volta furono chiamate alle urne per un voto politico le donne – e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all'esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali date segnano anche la fine del ventennio fascista.
————————————————————
The Giorno della Liberazione (Liberation Day), also called Festa della Resistenza (Celebration of the Resistance), is held on April 25th each year and has been a public holiday in Italy since 1946. It celebrates the end of the Italian Civil War and the end of the Nazi Occupation of Italy during World War II.
Why today?
This is a good question, since not all of Italy was liberated on April 25th, 1945. So here's the short version of what happened.
Italy's partisan resistance movement had been going since the start of the war. It was made up of many different groups, including a wide range of political parties (the Italian Communist Party, the Italian Socialist Party, the Christian Democrats, the Labour Democratic Party and the Italian Liberal Party), which together made up the National Liberation Committee of Upper Italy (CLNAI).
A large number of women were involved, around 35,000, and the CLNAI had the backing of Italy's Royal government and the Allied forces.
The CLNAI first called for an uprising on April 19th and Bologna - considered a communist stronghold - was liberated on April 21st, followed by Genoa on the 23rd.
April 25th was such a significant date because it was the date Milan and Turin were liberated. Milan was the home of the CLNAI, while Turin was significant as a large city of industry.
On the morning of the 25th, a general strike was announced by partisan Sandro Pertini, who went on to become President of the Republic. Factories were occupied, including the one where Corriere della Sera, which had been connected to the fascist regime, was printed. Partisans used that factory to print news of the victory.
What happened after the Liberation?
After April 25th, all fascist leaders were sentenced to death, and Benito Mussolini was shot three days later, after he had tried to escape north to Switzerland. The Americans arrived in the city on May 1st and German forces eventually officially surrendered on May 2nd.
The Liberation was a key turning point in Italy's history as it led to a referendum on June 2nd, which resulted in the end of the monarchy and the creation of the Italian Republic. The Constitution of Italy was drawn up in 1947.
April 25th was designated a national holiday in 1949 by Alcide De Gasperi, the last Prime Minister of the Kingdom of Italy.
0 notes
Text
La sirena - capitolo 4
Indice dei capitoli: La sirena
Tikki sbadigliò, osservando il suo carceriere mentre, dall’altra parte della strada, stava aiutando il proprietario del negozio di fiori a sistemare i nuovi arrivi: non avendo niente da fare, aveva seguito Plagg per tutto il giorno, scoprendo che lui dava una mano a chiunque nel piccolo paese, in cambio di compenso. Che fosse denaro o altro, per lui andava sempre. Se si trattava poi di camambert… Beh, aveva visto gli occhi di quel tipo illuminarsi, quando il sindaco della città lo aveva ripagato con una forma di formaggio puzzolente, perché aveva controllato il motore della sua vettura. Formaggio che, in quel momento, era stato sistemato sulla sedia vicino alla sua e di cui le era stata intimata la salvaguardia. Quel tipo era completamente e totalmente assurdo. Tikki tamburellò le dita sul tavolo, voltandosi verso la direzione in cui sapeva c’era il mare e socchiuse gli occhi: se riusciva a concentrarsi poteva sentire il rumore delle onde e il richiamo del Padre. Avrebbe voluto fuggire dalla supervisione di Plagg, ma nelle due volte in cui aveva provato, lo sguardo verde era stato subito su di lei e, con tutta la nonchalance del mondo, le aveva fatto constatare che non stava mantenendo la sua parte di promessa. Solo che lei… Lei era una sirena e iniziava a sentire il bisogno impellente di gettarsi nell’acqua. Si voltò, notando che lui era sparito. Forse era la volta buona. Si alzò, attenta a non fare il minimo rumore e rimase ferma un attimo, osservando il negozio, quasi aspettandosi che Plagg uscisse e la fissasse, intimandole col solo sguardo di tornare seduta e aspettarlo. Ma non avvenne. Tikki sorrise, spostandosi leggermente alla sua sinistra e quasi sentendo già l’odore di libertà: non se ne sarebbe andata, gli aveva promesso che sarebbe rimasta almeno una settimana, sarebbe solo andata alla spiaggia, immersa e avrebbe parlato con il Padre, spiegandogli il perché della sua decisione di rimanere lì per un po’. Certo, omettendo la parte della tipa che la voleva quasi morta. Non l’avrebbe presa bene e voleva evitare che scatenasse la sua furia contro quel piccolo porto di mare. «Tikki!» La voce allegra di Marinette la fece voltare: «Plagg, ti ha fatto impazzire?» le domandò, fermandosi a pochi passi da lei, assieme a un’altra ragazza dalla carnagione scura: «Ah! Lei è Alya, la mia migliore amica.» Alya alzò il volto dal cellulare, sorridendole: «Piacere! Marinette non ha fatto altro che parlare di lei, oggi.» Tikki sorrise, recuperando il blocco che aveva sul tavolo e scrivendo velocemente qualcosa, mostrandolo poi alle due: «Perché si scusa?» «Perché Tikki è molto educata» dichiarò Marinette, scostando una sedia e osservando la forma di camambert poi la rossa che, girata la pagina del blocco, vergò il nome del proprietario: «Ah, lo hanno pagato di nuovo in formaggio? Poi si lamenta che non arriva a fine mese!» «Se vuoi, Marinette, ti dico anche chi l’ha pagato con quella!» esclamò Alya, alzando gli occhi al cielo e sorridendo all’altra: «Bourgeois!» esclamò, in contemporanea con la moretta, e ridacchiando poi entrambe. Tikki le osservò, sorridendo in silenzio: ridere e parlare così con qualcun altro per lei era impossibile e, anche se si fosse trattato di un’altra sirena, non avrebbe mai avuto quella complicità e quel calore che vedeva tra le due amiche davanti a lei. Era strana a desiderare quello? In fondo anche lei era una sirena. Eppure… «Marinette. Marinette» Alya ridacchiò, indicando con un cenno del capo la direzione da cui erano venute e Tikki notò Marinette voltarsi un attimo e arrossire vistosamente, tornando poi a guardare l’amica con un’espressione fra l’imbarazzato e il sofferente: «Andiamo, devi solo dire ‘Ciao, Adrien’» la prese in giro l’altra, sedendosi e poggiando il volto contro il palmo aperto: «Ripeti con me…» «Ciao, Marinette!» Tikki osservò il biondo, che stava passando in quel momento, con lo sguardo rivolto verso le due ragazze e un sorriso gentile in volto; Marinette, se possibile, diventò ancora più rossa e balbettò un qualcosa che doveva essere un saluto, prima di sedersi e tenere lo sguardo rivolto verso il tavolo. La sirena inclinò la testa, osservando curiosa lo strano comportamento e ricordandosi che Plagg aveva preso in giro la ragazzina proprio quella mattina… Era qualcosa sul non balbettare troppo davanti qualcuno. Spostò l’attenzione sul biondo, che aveva continuato per la sua strada, e annuì: quindi quel ragazzo era quel qualcuno. Sorrise dolcemente, portandosi una mano alle labbra e osservando il blocco sul tavolo, indecisa se scrivere qualcosa: «Tu!» esclamò una voce femminile, facendole spostare l’attenzione verso la donna, che marciava verso di lei. La figlia dell’uomo che aveva ucciso. «Che cosa fai ancora qui? Stai cercando la tua prossima vittima?» le ringhiò contro, fermandosi a pochi passi da lei e fissandola astiosa: «Non ti è bastato uccidere mio padre?» «Marie, andiamo…» «Non intrometterti, Alya» sbottò Marie, voltandosi un attimo verso la ragazza e poi tornando a dedicare tutta la sua attenzione a Tikki: «Questi capelli rossi…» «Oh, dai! Non siamo nel medioevo! E questa ragazza mi sembra tutto tranne che una serial killer!» Marie la fissò astiosa, prendendole la coda e tirandola con forza: «E’ tutta colpa tua!» sputò la donna, costringendola a inginocchiarsi a terra e stringere i denti: non doveva fiatare, non doveva far uscire nessun suono altrimenti le persone attorno a lei sarebbero state condannate. Sopportare. Quello sapeva farlo bene. Sopportava quando cantava. Sopportava quando lasciava che suo Padre si prendesse una vita. Doveva sopportare anche in quel momento. Marie le tirò più forte la coda e Tikki si morse il labbro inferiore, poi qualcosa la colpì e una sensazione di bruciore le si irradiò dalla guancia destra; chiuse gli occhi, aspettando che tutto finisse e, poco dopo, sentì la presa sui suoi capelli farsi meno e qualcosa di caldo le si posò sulla guancia: «Stai bene?» le domandò la voce di Plagg. Tikki riaprì gli occhi, osservando il volto inscurito dal sole a pochi centimetri dal suo e annuì, osservando gli occhi verdi che avevano perso quella nota scanzonata: «Toccala di nuovo, Marie, e te ne pentirai» ringhiò, voltandosi verso la donna e fissandola: «Non voglio sapere quale collegamento ha fatto il tuo cervellino, ma ti posso assicurare che questa ragazza non centra assolutamente niente con la morte di Gustav.» «Cosa c’è? Anche tu, ti sei fatto abbindolare da quel bel faccino?» «Sì, è bella. Ma puzza troppo di mare per i miei gusti.» Puzzava? Tikki abbassò il mento, odorandosi e cercando di capire se era vero: forse aveva giocato troppo con i pesci l’ultima volta e il loro odore le era rimasto addosso? «Sei come tutti gli altri, ma io…» «Andiamo, Marie. Non renderti più ridicola di quello che sei» sbuffò Plagg, alzando gli occhi al cielo: «Fu mi paga per tenerla al sicuro ed io lo faccio.» «Non pensi che sia strano che Fu ti abbia chiesto di proteggerla?» «Forse me l’ha chiesto perché c’è una decerebrata che l’accusa della morte del padre e le vuole far del male?» «Tu…» «Io adesso ti osserverò continuare per la tua strada, come se nulla fosse. Ok?» Marie strinse le labbra, facendo saettare lo sguardo da Plagg alla ragazza per terra, che si teneva la guancia lesa: «Non finisce qui» ringhiò, alzando il mento e riprendendo il suo cammino, regalando l’ennesimo sguardo d’odio a Tikki. «E’ completamente impazzita» sospirò Alya, scuotendo la testa: «Completamente andata.» «Può succedere quando perdi qualcuno che ami…» mormorò Plagg, voltandosi verso Tikki e osservandola: «Tutto ok, rossa?» Tikki annuì, dopo un momento di titubanza, poi indicò il blocco che aveva lasciato sul tavolo e osservò Plagg recuperarlo e passarglielo, chinandosi accanto a sé e aspettando che lei scrivesse; strinse la penna, mordendosi il labbro inferiore e guardando la pagina, già piena di scritte, alla ricerca di un angolino vuoto: doveva prenderne un altro, se voleva continuare a comunicare con il resto del mondo. Rimase a fissare il foglio, scrivendo le prime parole che le vennero in mente e voltando poi la pagina verso Plagg che, una volta letto, rise divertito: «Sì, grazie. Ero in pensiero per il mio camambert.» dichiarò lui, sorridendole: «Stai bene tu? Marie ti ha tirato per un bel po’ i capelli.» allungò una mano, massaggiandole la testa e scrutandola, mentre i polpastrelli scivolavano lungo il profilo della mandibola e le carezzavano il graffio: «Sei stata fortunata che non ti abbia preso bene con la borsa.» Tikki lo osservò, spostando poi l’attenzione sulle due ragazzine, che avevano assistito alla scena, e regalò loro un sorriso: «Stai bene, Tikki?» domandò Marinette, inclinando la testa e studiandola seria. La rossa annuì nuovamente e poi prese a girare i fogli del bloc notes, alla ricerca di uno spazio bianco per scrivere qualcosa: possibile che li avesse usati già tutti? Ok, Sabine l’aveva fatta scrivere per un bel po’, ma poi… Poi quasi tutti quelli da cui era passato Plagg le avevano fatto domande e lei aveva dovuto rispondere. Sorrise, carezzando le parole che aveva vergato in quella giornata e abbassando le spalle sconsolata: a quanto pareva non poteva più comunicare, se non a gesti o altro, finché non avesse preso un nuovo quaderno. «Ragazze, potete accompagnare Miss non parlo ma mi faccio intendere benissimo a prendere un nuovo quaderno?» domandò Plagg, voltandosi verso Marinette e Alya: «Io finisco di aiutare Theo con il negozio e poi vi raggiungo.» «Miss non parlo ma mi faccio intendere benissimo?» «Sì, Alya. Perché anche se sta zitta, posso sentire nella mia testa una vocina che fa: uffa! E adesso come faccio? Non ho più posto dove scrivere! Uffa! Uffa! Uffa!» Tikki alzò il capo, fulminandolo con lo sguardo e Plagg sorrise: «Adesso sta sicuramente pensando a come uccidermi. Nel modo più lento e doloroso, possibilmente» dichiarò, piegando le labbra in un sorriso innocente al segno secco di affermazione di Tikki: «Visto?» «Io devo prendere gli acquerelli» dichiarò Marinette, sorridendo a Tikki e porgendole una mano: «Tu prendi un quaderno nuovo e così puoi dirne quattro a Plagg.» «Ehi! Tu dovresti stare dalla mia parte?» «E perché?» «Perché io potrei mettere una buona parola per te con Adrien, semplice.» «E da quando in qua Adrien ti ascolta, Plagg?» dichiarò Alya, ridacchiando: «Solo perché vivi a casa loro, non è che lui ti dia retta» «Punto primo: non vivo a casa loro, sono il guardiano e ho la mia casettina. Punto secondo: conosco Adrien da quando era un moccioso e, tutto quello che sa in fatto di donne, gliel’ho insegnato io.» «Andiamo bene.» «Alya, potrei lasciarmi scappare con Nino di quando tu avevi una cotta per me e hai provato a sedurmi, sai?» «Ero una bambina» «Un dettaglio che posso facilmente togliere dal racconto.» Alya sbuffò, aiutando Tikki ad alzarsi e sospingendo lei e Marinette: «Andiamo, prima che lo uccida» dichiarò, voltandosi e facendo una linguaccia al moro: «Altrimenti, Tikki dovrà trovarsi una nuova bodyguard.» «Ci vediamo dopo, signore.»
#ml plagg#plakki#tikki#tikki and plagg#ml fanfic#fanfiction#italian fanfiction#mermaid au#kwami#miraculous#miraculousladybug
1 note
·
View note
Note
Wtf do you like pent so much?
Remember when he was on a date with spag(posing as khonjin) and he said "nou" it a spweeky weird tone. That's why. And the fact that he's such a scary intimataing character that's all dark and shit makes it 100% better
5 notes
·
View notes
Text
Executat Pe Casa-Ipoteca Anulata-Perimare Si Prescriptie In Acelasi Dosar De Executare Ce A Fost Anulat Integral-
Executat Pe Casa-Ipoteca Anulata-Perimare Si Prescriptie In Acelasi Dosar De Executare Ce A Fost Anulat Integral-
Doua cauze extrem de interesante in materia executarii silite.
Pe de-o parte anularea integrala a executarii silite si obtinerea prescrierii ipotecii imobiliare intr-un termen de 3 ani de zile impotriva recuperatorului de creante KREDYT INKASO PORTOFOLIO INVESTMENTS LUXEMBOURG PRIN ŞTEFĂNUŢ CIPRIAN PETRU dar si obtinerea in premiera in materie de executare silitaatat a perimarii cat si a
View On WordPress
#BEJ Costoaie Marcel#BEJ Tudor Florentina executat#executat de executor costoaie marcel#Executat Pe Casa#executor imi ia casa avocat#intimata Kredyt Inkaso Portfolio Investments (Luxembourg ) S.A.#ipoteca anulata
0 notes
Text
Roma, Raggi nel palazzo di Casapound: "Rimuovere la scritta"
La sindaca di Roma, Virginia Raggi, è entrata nel palazzo occupato da Casapound, in Via Napoleone III, dove alcuni agenti della Digos stanno notificando il provvedimento alle persone che occupano l'edificio. La scritta "Casapound" dovrà essere eliminata, che al momento è posizionata all'entrata del palazzo. Seconto quanto riferito da fonti interne, la polizia locale e la Digos ha notificata la richiesta di rimozione della scritta in un preciso lasso di tempo e viene sottolineato che è stata apposta in manira abusiva dagli occupanti. La notifica è stata ricevuta da un delegato dell'associazione Casapound, che nelle scorse settimane aveva dichiarato di non essere più un partito politico. La scritta è in marmo e con caratteri del ventennio, anche per questo è stata intimata la rimozione. Il verbale che impone la rimozione contiene anche una multa amministrativa di 300 euro. Read the full article
0 notes
Text
L'Indice dei libri proibiti -La risposta alle nuove idee di Dio e di Chiesa
L’Indice dei libri proibiti -La risposta alle nuove idee di Dio e di Chiesa
Il 14 giugno 1966la Congregazione per la dottrina della fede (nota e nata come Santa Inquisizione o Sant’Uffizio) annuncia l’abolizione dell’Indice dei libri proibiti. Si tratta della bibliografia delle opere valutate negative, lesive degli interessi della Chiesa Cattolica o dello Stato, per le quali è intimata la proibizione di stampa e di lettura. Tali indici, che comprendono liste di…
View On WordPress
0 notes
Photo
Comunicazione disdetta contratto locazione, cosa succede se il conduttore non riceve la lettera
Cosa accade nel caso in cui il proprietario di un immobile invii una lettera di disdetta del contratto di locazione, ma il conduttore non la riceva? A fornire delucidazioni è la Corte di Cassazione.
Come evidenziato da La legge per tutti, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 2.756 del 2013, precisato che la disdetta intimata dal locatore con lettera raccomandata a mezzo del servizio postale, non consegnata al conduttore destinatario per l’assenza sua e delle persone abilitate dalla legge a riceverla, si presume pervenuta alla data in cui il postino ha rilasciato il relativo avviso di giacenza presso l’ufficio postale, restando irrilevante ai fini della tempestività della disdetta il periodo legale del compimento della giacenza e quello che intercorre tra l’avviso di giacenza e l’eventuale ritiro da parte del destinatario.
Questo significa che se il locatore spedisce la disdetta con lettera raccomandata a.r. e il conduttore (o altri membri conviventi della sua famiglia), al momento della consegna da parte del postino, sia assente, allora la data alla quale far riferimento per verificare se la disdetta è stata tempestiva (rispetto ai sei mesi precedenti alla scadenza contrattuale) è la data in cui il postino ha rilasciato l’avviso di giacenza (usualmente ciò avviene lo stesso giorno della tentata consegna immettendo apposito avviso nella cassetta postale) e non la data in cui la giacenza ha termine e il plico viene rispedito al mittente.
Visto su La legge per tutti
0 notes
Quote
Giurisprudenza Sbaglia la Ctr nel dichiarare inammissibile l'impugnazione dell'Agenzia delle entrate in quanto non consegnata al nuovo legale nominato dal contribuente, bensì al precedente Il vizio di notifica riguardava l'individuazione del luogo (presso l'ex difensore anziché l'attuale), ma tenuto conto dell'intervenuta costituzione in giudizio della parte intimata, la Corte suprema ha accolto il ricorso dell'ufficio, ha annullato la sentenza impugnata e rinviato la decisione ad altra sezione della Ctr (Cassazione, 22117/2017).
http://www.fiscooggi.it/giurisprudenza/articolo/nulla-ma-esistente-quindi-sanabilela-notifica-presso-lex-difensore
0 notes
Text
Când nu există consimțământul salariatului se poate modifica locul și felul muncii ca o măsură de protecție?
Prin contestația formulată de contestatoarea A.M. în contradictoriu cu intimata SC F. SRL s-a solicitat ca instanța de judecată să constate nulitatea absolută a deciziei nr. 56/14.01.2009, să se dispună reintegrarea contestatoarei pe postul deținut anterior emiterii deciziei, să fie obligată intimata la plata față de contestatoare a unei despăgubiri egală cu salariile indexate, majorate, reactualizate, cât și a celorlalte drepturi de care ar fi beneficiat contestatoarea începând cu data de 14.01.2009 și până la data reintegrării efective, acordarea contestatoarei a daunelor morale și obligarea intimatei la cheltuielile de judecată ocazionate de acest litigiu.
În dovedirea acțiunii, contestatoarea a solicitat incuviințarea probei cu înscrisuri.
Ce apărări concrete a formulat intimata în cauză?
Intimata a formulat întâmpinare ce a fost depusă la dosarul cauzei prin care aceasta a solicitat respingerea acţiunii ca neîntemeiată.
Intimata a arătat în întâmpinare că decizia nr. 56/14.01.2009 a fost emisă ca o măsură de protecție a salariatei, deoarece nu a operat o modificare temporară a locului și felului muncii, ci o modificare unilaterală atât a drepturilor salariale, cât și a locului și felului muncii.
Ce a decis instanţa de judecată în cazul mai sus menţionat și cum a argumentat instanța hotărârea respectivă?
Prin sentința civilă nr.2373/20.03.2009, Tribunalul București Secția a VIII-a Conflicte de Muncă și Asigurări Sociale a admis în parte contestația formulată de contestatoarea A.M. în contradictoriu cu intimata SC F. SRL, s-a constatat nulitatea absolută a deciziei nr.56/14.01.2009: s-a dispus reintegrarea contestatoarei pe postul deținut anterior emiterii deciziei; a fost obligată intimata la plata unei despăgubiri egală cu salariile indexate, majorate, reactualizate, cât și celelalte drepturi de care ar fi beneficiat contestatoarea începând cu data de 14.01.2009 și până la data reintegrării efective, față de contestatoare; a fost respinsă ca neîntemeiată cererea contestatoarei de acordare a daunelor morale și a fost obligată intimata la plata a 3000 lei cheltuieli de judecată față de contestatoare.
Pentru a pronunţa hotărârea respectivă instanţa de fond a avut în vedere următoarele considerente:
Prin decizia nr.56/2009 s-a dispus, începând cu data de 14.01.2009, modificarea locului și felului muncii fără consimțământul contestatoarei din funcția de inspector resurse umane în funcția de operator dispecer.
Din cuprinsul deciziei nu rezultă că angajatorul a modificat temporar locul și felul muncii fără consimțământul salariatei.
S-a reținut totodată că prin art.2 din decizia 56/2009 angajatorul a modificat drepturile salariale ale contestatoarei de la suma de 2377 Iei pe lună la suma de 760 Iei pe lună. S-a statuat în consecință că prin această modificare a drepturilor salariale angajatorul a încălcat prevederile art.41 din Codul Muncii întrucât a dispus o modificare a elementului salariu fără acordul salariatei.
S-a conchis astfel că, angajatorul a emis decizia cu nerespectarea prevederilor art.41[1] și art.48[2] din Codul Muncii.
S-a înlaturat susținerea angajatorului din întâmpinare în sensul că decizia a fost emisă ca o măsură de protecție a salariatei, deoarece nu a operat o modificare temporară a locului și felului muncii, ci o modificare unilaterală atât a drepturilor salariale, cât și a locului și felului muncii.
Drept urmare, Tribunalul Bucuresti a constatat nulitatea absolută a deciziei nr. 56 din 14.01.2009.
Capetele de cerere accesorii nu au fost admise în raport de prevederile art.78 Codul Muncii și soluția adoptată de instanță asupra primului capat din cererea de chemare în judecată.
Astfel s-a dispus reintegrarea contestatoarei pe postul deținut anterior emiterii deciziei și obligarea angajatorului la plata unei despăgubiri egală cu salariile indexate, majorate, reactualizate cât și celelalte drepturi de care ar fi beneficiat începând cu data de 14.01.2009 și până la data reintegrării efective.
S-a apreciat că prin probele administrate în cauză, contestatoarea nu a făcut dovada prejudiciului moral suferit prin fapta ilicită a angajatorului de a-i schimba locul, felul muncii și drepturile salariale.
Dacă hotărârea instanţei de fond a fost atacată de către intimată şi, în caz afirmativ, hotărârea a fost confirmată sau infirmată de instanţa superioară? Cum a argumentat instanța superioară hotărârea respectivă?
Da, sentinţa instanţei de fond a fost atacată cu recurs de către intimată, iar curtea de apel a reţinut că acesta este neîntemeiat, drept pentru care l-a respins, menținând ca legală și temeinică hotărârea instanței de fond.
Pentru a pronunţa hotărârea respectivă instanţa superioară a avut în vedere următoarele considerente:
(…) prima instanta a realizat o interpretare corectă a actului juridic dedus judecății, respectiv a deciziei contestate cât și a normelor de drept material incidente în cauză.
Prin decizia contestată s-a dispus încadrarea contestatoarei într-o funcție inferioară ca salarizare, ca pregătire profesională (din cea de inspector resurse umane, în cea de operator dispecer), concretizând în fapt cum legal a apreciat Tribunalul București o măsură de modificare unilaterală a contractului de muncă al acesteia, cu caracter definitiv, sub aspectul unor elemente esențiale: funcția (postul și felul muncii) și salariul, în condițiile în care în cauză nu este incidentă niciuna dintre situațiile de excepție care să permită angajatorului să modifice unilateral contractul de muncă conform art.48 Codul muncii.
Ori, în speță nu se regăsește așa cum s-a arătat niciuna dintre situațiile prevăzute de textul legal menționat, întrucât în ipoteza art.48 Codul muncii stipulat ca temei al deciziei contestate, măsura modificării unilaterale a contractului individual de muncă are caracter temporar. În cauză, însă măsura dispusă are caracter permanent și putea fi dispusă numai cu acordul părților, acord inexistent în cazul salariatei, contestatoare în prezenta cauză.
De altfel, diminuarea capacității de muncă a salariatului poate justifica modificare temporară a contractului individual de muncă de către angajator ca măsură de protecție a primului, în sensul schimbării într-o funcție conformă stării sale de sănătate. Această ipoteză, nu se regăsește de asemenea în speța dedusă judecății, întrucât este evident că angajatorul nu a modificat contractul de muncă al intimatei ca o măsură de protecție socială a acesteia, dată fiind starea de graviditate în care se afla salariata, întrucât nu avea cunoștință de această stare, cum însăși recurenta invocă în calea de atac promovată, pretinzând și încălcarea dispozițiilor art.3 alin.1 și 2 din Ordonanta nr.96/2003 de către contestatoare prin lipsa informării scrise a angajatorului despre starea de graviditate, atestată prin document medical al medicului de familie.
Decizia contestată nu cuprinde nicio motivație în fapt, iar motivarea în drept menționată nu poate fi încadrată în nici una dintre măsurile prevăzute de Codul muncii ca justificând modificarea unilaterală a contractului individual de muncă.
Angajatorul nu putea modifica felul muncii și salariul angajatei nici în situația necorespunderii profesionale (având în vedere că prin motivele de recurs se invocă și anumite deficiențe în activitatea profesională a contestatoarei), întrucât și în acest caz modificarea locului de muncă este posibilă numai cu consimțământul expres al salariatului cu privire la acceptarea noului loc de muncă propus (art.64 alin.3 Codul muncii).
Nu pot fi primite nici criticile recurentei referitoare la modul de soluționare a capătului de cerere privind daunele morale solicitate, întrucât prima instanță a respins acest capat de cerere, cu motivația neîntrunirii condițiilor impuse de prevederile art.269 din Codul muncii.
Extras din Decizia nr. 7323/R/10.12.2009 , Curtea de Apel București
Art.41 din Codul Muncii: (1) Contractul individual de muncă poate fi modificat numai prin acordul părților.
(2) Cu titlu de excepție, modificarea unilaterală a contractului individual de muncă este posibilă numai în cazurile și în condițiile prevăzute de prezentul cod.
(3) Modificarea contractului individual de muncă se referă la oricare dintre următoarele elemente:
a) durata contractului;
b) locul muncii;
c) felul muncii;
d) condițiile de muncă;
e) salariul;
f) timpul de muncă și timpul de odihnă.
Art.48 din Codul Muncii: Angajatorul poate modifica temporar locul și felul muncii, fără consimțământul salariatului, și în cazul unor situații de forță majoră, cu titlu de sancțiune disciplinară sau ca măsură de protecție a salariatului, în cazurile și în condițiile prevăzute de prezentul cod. Ai nevoie de Codul Muncii? Îl poți obține în varianta actualizată, în format .PDF sau MOBI apăsând AICI!
Post-ul Când nu există consimțământul salariatului se poate modifica locul și felul muncii ca o măsură de protecție? apare prima dată în .
vezi sursa: http://ift.tt/2expJ0n from Blogger http://ift.tt/2eVc8kg via IFTTT Like: My Library
0 notes