#indulgenze plenarie
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QUARGNENTO. IL CONCERTO DI NATALE CON GIUSEPPE GAI E MONICA ELIAS NELLA BASILICA DI SAN DALMAZIO ELETTA A SEDE PER LE INDULGENZE PLENARIE.
La Basilica Minore di san Dalmazio a Quargnento ha anticipato con il concerto di Natale l’apertura del Giubileo 2025, che si aprirà ufficialmente il 24 dicembre 2024 alle ore 19.00 a Roma, la Santa Messa di Mezzanotte a Quargnento, con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre, con una serata di grande musica. Il concerto “Venite Adoramus”…
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#ALESSANDRIA EVENTI FESTE ATTUALITA&039;#Basilica di San Dalmazio#concerto in Basilica#Giubileo 2025 Roma#Giuseppe Gai#indulgenze plenarie#Monica Elias
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A che serve collezionare indulgenze PLENARIE?
L’indulgenza plenaria è la grazia per la quale il peccatore ottiene di non dover più soffrire nessun (meritato) male fisico per nessuno dei molti peccati che ha commesso. La Misericordia di Dio ha vinto e la Giustizia di Dio è morta. Se costui morisse dopo aver ricevuto l’indulgenza plenaria, entrerebbe in paradiso SUBITO! In teoria. In pratica ci sono delle puntualizzazioni da fare. Maria…
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Quesito Caro Padre Angelo, Grazie per questo Suo Sacro Servizio, da tempo ho bisogno di capire come l'espiazione in terra per i propri peccati può essere abbreviata e soprattutto quando c'è un sincero e addolorato pentimento con relativa Confessione per gli errori fatti in passato e non con piena avvertenza o totale consapevolezza. I In sostanza ci sono pratiche sentite di preghiera (lacrime di pentimento) o opere che abbreviato la dovuta espiazione in terra? E Il desiderio continuo di lasciare questa vita terrena e Vedere Dio può considerarsi espiazione o cosa?... Grazie per la sua attesa risposta Gesù e Maria la Benedicano copiosamente. Adveniat Regnuum Tuum Caterina Risposta del sacerdote Cara Caterina, 1. come tutte le azioni di Cristo hanno avuto carattere espiatorio e meritorio così avviene anche per noi che siamo innestati in Cristo con il battesimo. Tutte le nostre azioni compiute in grazia di Dio, e cioè nella carità e in maniera retta, sono nello stesso tempo espiatorie e meritorie. 2. Il problema nasce dal fatto che anche le nostre azioni compiute in grazia di Dio non sono sempre perfette. Ci sono tante piccole miserie che inquinano. 3. Per questo sentiamo il bisogno di abbandonarci alla divina misericordia che tutto purifica. Questo abbandono deve essere reale, perché solo così diventa efficace. 4. Allora il primo mezzo che il Signore stesso ci ha dato per espiare i nostri peccati è il santo sacrificio della Messa. Durante tale celebrazione il Signore si rende presente sull'altare con il suo sacrificio espiatorio. È tutto desideroso di donarci i suoi meriti espiatori. Nulla vale quanto la partecipazione quotidiana della Santa Messa per la nostra santificazione e per la nostra purificazione. 5. Dopo il sacrificio della Messa per espiare sempre più a fondo i nostri peccati il Signore ci ha dato il sacramento della penitenza, la confessione. È il sacramento della guarigione cristiana. Giovanni Paolo II in Reconciliatio et paenitentia dice che le penitenze imposte dal sacerdote confessore "ricordano anche che dopo l’assoluzione rimane nel cristiano una zona d’ombra, dovuta alle ferite del peccato, all’imperfezione dell’amore nel pentimento, all’indebolimento delle facoltà spirituali, in cui opera ancora un focolaio infettivo di peccato, che bisogna sempre combattere con la mortificazione e la penitenza. Tale è il significato dell’umile, ma sincera soddisfazione” (RP 31,III). 6. Abbiamo inoltre le indulgenze, soprattutto quelle plenarie, che raggiungono il loro effetto solo se da parte nostra c'è il distacco assoluto da ogni peccato, anche veniale. 7. All'espiazione dei nostri peccati giovano anche alcune preghiere, come i sette salmi penitenziali. Non si richiedono lacrime particolari. Più che il dolore sensibile, che non può essere procurato semplicemente con un comando della nostra volontà, è necessario il dolore spirituale, che porta alla detestazione dei peccati commessi col proposito di non farli mai più. Tra le varie preghiere giova pure il Santo Rosario detto proprio con questa precisa intenzione: per espiare i propri peccati. Infatti come può essere detto anche in suffragio dei defunti, così può essere recitato in espiazione dei nostri peccati. 8. Infine giovano le elemosine. La Sacra Scrittura dice che “come l’acqua spegne il fuoco, così l’elemosina espia i peccati” (Sir 3,29). 9. Non so se il desiderio continuo di lasciare questa terra e di vedere Dio possa essere espiatorio dei peccati. So invece che la Chiesa presenta una preghiera che il sacerdote può recitare prima della celebrazione della Messa: “Il Signore onnipotente e misericordioso ci conceda la gioia e la pace, l’emendazione della vita, il tempo per una vera penitenza, la grazia e la consolazione dello Spirito Santo, la perseveranza nelle buone opere”. 10. Il desiderio di vedere Dio può rientrare tra quelle buone azioni che sono nello stesso tempo espiator
ie e meritorie. Ma soprattutto giova la conformità della nostra vita alla volontà di Dio soprattutto quando siamo chiamati a vivere i misteri dolorosi della nostra esistenza. Contraccambiando il graditissimo augurio, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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LETTERA AI NOSTALGICI DELLA MUSERUOLA 😷
Non temete, non siate angosciati all’idea di abbandonare l’amato simbolico, intimo, inseparabile indumento. 🤮 Non toglietelo mai, ormai nel vostro caso sarebbe sicuramente un’offesa al pudore.
Presto tutti i benpensanti, gli allineati al pensiero unico politicamente corretto, ritorneranno a mascherarsi con tutte le benedizioni di rito, da quelle canoniche (probabilmente integrate da indulgenze plenarie), a quelle amorevoli, disinteressate, istituzionali.
Sono pertanto imminenti altre quarantene in maschera e serie interminabili di miracolosi vaccini universali per ogni esigenza e gusto, autentica panacea, che vi renderà sicuramente immuni da ogni evento pandemico, garantendo l’assoluta sicurezza e la totale assenza di eventi avversi.
Sia ben chiaro , che se dopo la serie vaccinale ci fossero improvvisi decessi e gravi patologie, non avranno alcun rapporto col vaccino, sicuramente sono da derubricare dall’evento vaccinale.
Qualche vile complottista e bieco Novax ardisce ancora criticare un governo e una classe politica che si prendono tanta amorevole e disinteressata cura dei loro ingrati sudditi.
Tutto il mondo ci invidia questi governanti, insuperabili per specchiata onestà, profondo senso del dovere, totale disinteresse, enciclopedica cultura e commovente amor di patria. 🤣
Sono instancabili e previdenti, pertanto nostalgici della museruola, non temete, i circoli di potere di cui i vostri governanti sono emanazione, hanno carismi profetici, ancora prima che si manifestasse il nuovo ipotetico pericolo di contagio, il vaiolo delle scimmie, avevano già profetizzato, studiato, approntando e brevettato il vaccino.
Sudditi ingrati e maldicenti, francamente non potete pretendere di più dai vostri viceré.
Si prendono cura di voi così amorevolmente da delegare la gestione assoluta totale centralizzata delle vostre vite e della salute all’OMS, sollevando voi dalla fatica di votare e i governi e ogni ordine e grado istituzionale democraticamente eletto, da ogni gravoso impegno e responsabilità.
Dovete avere fiducia cieca e assoluta, incondizionata, in queste immacolate disinteressate integerrime vestali dell’OMS, dotate del dogma dell’infallibilità, sono infatti totalmente immuni da ogni denuncia, esentati da controlli e verifiche.
ln questa dichiarazione tutti i particolari e gli aspetti di questa ammirevole e imminente iniziativa globale, ovviamente per il vostro bene.😈
Dott. Giuseppe Di Bella
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IL "PERDONO DEL CARMINE" La Santa Chiesa Cattolica concede l'indulgenza plenaria, applicabile per sè o per le anime dei defunti, alle solite condizioni al fedele che, dal mezzogiorno del 15 alla mezzanotte del 16 luglio, nella solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, visita una chiesa o un oratorio pubblico dell'Ordine Carmelitano. CONDIZIONI: 1. Essere battezzato e non scomunicato; 2. Avere l'intenzione di ottenere l'indulgenza; 3. Conversione del cuore ed esclusione di qualsiasi affetto dal peccato, anche veniale; 4. Confessione sacramentale individuale; 5. Partecipare alla S. Messa e Comunione eucaristica; 6. Dal mezzogiorno del 15 a tutto il 16 luglio visita di una chiesa o di un oratorio carmelitano e, durante la visita, rinnova la professione di fede, mediante la recita del Credo (per riaffermare la propria identità cristiana), recita del Padre nostro (per riaffermare la propria identità di figli di Dio, ricevuta nel battesimo); prega secondo l'intenzione del Papa (Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altra preghiera), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. ********************************************* N. 1 - L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa e che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi. N. 2 - L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. N. 3 - Ogni fedele può lucrare per se stesso le indulgenze sia parziali che plenarie o applicarle ai defunti a modo di suffragio. Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia Arte - Storia - Cultura Fede e Devozione Popolare #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CgE1a_dMS26/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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https://opusdei.org/it/article/decreto-penitenzieria-apostolica-indulgenze-plenarie-novembre-2020-pandemia/ (presso Mulazzano Lodi) https://www.instagram.com/p/CG0ThK5H7iI/?igshid=cjuhyeuz9p6n
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OCCHIO, MALOCCHIO, FUNICELLE ALL'OCCHIO...SCIÒ SCIÒ CIUCCIUE'!
E venne il giorno in cui il suo proverbiale ottimismo fu duramente messo alla prova, ma andiamo con ordine: Nottata tra 4 guanciali, nel vero e proprio senso della parola...anzi ne ho anche tolti due, nel primo albergo Giordano davvero caldo (perfino troppo) tant'è che mi sono svegliata con un deciso cerchio alla testa, che a ben pensare potrebbe anche essere derivato dall'arietta allegra e frizzantina che soffiava ieri vicino al mare mentre aspettavo paziente il tramonto. Dalla mia terrazza comunque ho potuto godere nel silenzio rotto solo da qualche cinguettio, e dalle oche del ruscello con le carpe koi (che ancora devo capire cosa ci azzeccano sia con la Giordania che con la Svizzera) ,di Israele che lentamente appariva, come se uscisse da un acquerello, sulla riva di fronte, mano a mano che il sole si levava. Essendo una che ama seguire usi e tradizioni dei luoghi che visita, fin dal primo giorno mi sono adeguata alle abitudini alimentari locali, e cioè : -Una colazione stile "trangugia e divora" in versione salata con tanto di olivella spaccata (ma senza peperoncino ed aglio) formaggio primosale, ovetto...anzi per la precisione2, pomodori, cetrioli, pane Pita da condire con olio e spezie (funziona così: prendi del l'olio di oliva e lo aggiungi lentamente ad un preparato di origano, semi di sesamo, e saddio che altra roba, fino a creare una Malta verde con la quale ricopri abbondantemente il pane, l'uovo, tuo cugino...quello che vuoi, tanto è buono selvaggio e quindi sta bene su tutto) il tutto abbondantemente annaffiato con del tè . -Salto acrobatico del pranzo (durante il quale normale spazio temporale stai ancora digerendo le due ovette). -Cena sul presto con ogni ben diddio, anche perché non mangiando dalle 7 ti si spilla un appetito che divoreresti pure il cameriere se fosse condito con olio e sale! Ma stamattina, all'ingresso del ristorante, mi si è parato davanti un poutpourri di dolcezze internazionali in versione mignon, ed ho capitolato...e a ben pensarci deve essere stato quello che ha portato jella! Abbiamo ripreso la VIA DEI RE e dopo wadi immensi, improvvise sorgenti di acqua fumante, dighe e strade arrampicate sulle montagne, siamo arrivati a MAKAWI (o Mukawi, o Mekawi, scegliete voi che l'ho letto in ogni versione) nota ai più come la fortezza del Macheronte. Esatto, cari i miei ripetenti della cresima, il luogo dove Giovanni fu decapitato! Oggi, di quella che era la fortezza di Erode Antipa , da non confondersi col castello un paio di km prima, non resta che il basamento, qualche parte di muro a segnare le stanze più importanti e due colonne, che svettano sulla cima di una collina a punta traforata di grotte; ecco, su questa collina sferzata dal vento, da cui si vede il mar morto ed un paesaggio brullo ed aspro costellato di greggi e tende gitane, io mi sono inerpicata, fiduciosa della dolce salita che vedevo dalla guardiania del sito, senza sapere che esattamente girato il crinale, la salitella si trasformava in una arrampicata col 70% di pendenza, senza cordata e a 1000mt di altitudine! Sulla cima ho avuto la chiara visione di Salome' che danzava davanti Erode un pezzo di Jesus Christ, mentre Erodiade la guardava compiaciuta pregustando la vendetta come una gatta selvatica...sarà stata mancanza di ossigeno? Nel discendere mi sono invece soffermata a quella che dicono sia la grotta dove hanno giustiziato Giovanni, un posto strano di roccia a righe che sicuramente ha ospitato, tantissimi pastori di passaggio, ne sono la riprova i segni di fuliggine di fuochi e candele lasciati sul soffitto; e con questa siamo a tre, no dico TRE assoluzioni di tutti i miei peccati signore e signori, eh si perché con Betania, il monte Nebo e il Macheronte (dove appena ci sarà acqua a sufficienza apriranno addirittura una inquietante stanza di "depurazione" dai peccati) ho fatto l'en plein delle indulgenze plenarie, aggiungiamoci Santiago e posso organizzare un mini sterminio pensando seriamente di farla franca! Tra sali e scendi dai wadi (attraversato il secondo per grandezza del paese) , e perdendoci anche un attimino, eccoci a Um-ar-rasas, patrimonio dell'umanità, che altro non è che le rovine di una guarnigione romana a cui poi, trasformatasi in paese, venne aggiunta una chiesa in onore di Santo Stefano con tanto di mosaici spettacolari di epoca bizantina, con annessa torre di 15mt senza porte ne finestre che ancora oggi fa impazzire gli archeologi nel cercare di capire a cosa stracavolo potesse mai servire, ragazzi non dimentichiamoci dei simpaticissimi stiliti e anacoreti che imperversavano per la regione eh?! Prossima tappa: Karak per visitare un enorme castello crociato, con annex mamelucco ovviamente, cucine, servizi multipli, ponte levatoio e riscaldamento autonomo, unico problema il parcheggio, che vista la pioggia battente iniziata non e' stato esattamente un problema da poco! Ora, io capisco che un tempo da lupi ispiri una serie di pennichelle pre e post prandiali infinitamente più gradevoli dello stare dietro ad una finestrella a staccare biglietti, ma vedere il custode svegliarsi di soprassalto al mio "Good morning I have a Jordan pass" controbattere "how many?" "ONE!" "Ok..." E immediatamente riprendere sonno, mi è sembrata davvero una candid camera d'altri tempi! Complice la pioggia ho avuto il castello tutto per me per 30meravigliosi minuti durante i quali ho potuto esplorare cucine ed annessi, corridoi dei soldati e chiese cristiane alla luce della mia torcia, prima di uscire all'aperto e ritrovarmi attorniata dal mio incubo ricorrente: i giappi, che poi forse sono vietnamiti, o roba simile vabbè! Mi sono rituffata subito nelle segrete coi muri spessi 6mt e li ho seminati, ormai sono una professionista, spaventando però a morte nell'ordine: una gatta incinta ed Il mio driver che mi stava dando per dispersa nei cunicoli crociati. Il brutto tempo ha continuato a farci compagnia a sprazzi facendoci arrivare a Shobak giusto 10 minuti prima della chiusura e incrociare quel nullafacente del guardiano che si è rifiutato di aprirci il castello, "poco male...avrò qualcosa da vedere la prossima volta" ho detto a Sabbah che si era incupito di brutto, già dispiaciutissimo per il tempo ballerino, nemmeno fosse colpa sua! La temperatura intanto, dai 19 gradi lasciati sul Mar Morto alle 8, si era decisamente abbassata fino ad arrivare tra shobak e Petra a 0gradi, e la pioggia si è trasformata in NEVE! Direi che con questa in una settimana ho davvero provato di tutto: sono passata dalle immersioni a 18mt a galleggiare 450mt sotto il livello del mare, dagli alberghi a 5stelle alle rive del Giordano, dai castelli crociati alle rovine romane, e dal deserto alle montagne innevate del Trentino!!! La sfiga però ha continuato a seguirmi, proprio fino a Petra dove mi sono registrata con un giorno di anticipo per vederla di notte, e invece co sta pioggia e co sto vento il sik e' pericoloso e l'evento non si fa...vuoi vedere che me l'ha tirata quella merdaccia dell'albergo di Karak dove ho cancellato la prenotazione, nonostante gli abbia pagato la metà? Dev'essere così, mentre mi diceva amabilmente"però guarda che qui piove, a Petra nevica! Oh guarda no, piove soltanto!" Mi stava mandando una macumba beduina che nemmeno le tre assoluzioni sono riuscite a sciogliere!!! Faccio un ultimo tentativo, prima di dormire una strofinatina al granellone di sale che ieri il bagnino del mar morto mi ha regalato mentre con l'altra mano stringo il mio corno di corallo; comunque se invece siete stati voi (ed io un sospetto specifico pure ce l'avrei) non siete affatto carini, vi ricordo che io non gufo mai le vostre vacanze....e per quanto riguarda il padrone di casa risiedente ai piani altissimi: giovane, ti ricordo che io sarei una bella persona! Per domani....work in progress! Stay tuned, in un modo o nell'altro, ne vedrò delle belle! Mi sa che una manina di Fatima, quasi quasi...
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LA MEDAGLIA DI SAN BENEDETTO
Per chi non conosce la Medaglia di San Benedetto, è un sacramentale riconosciuto dalla Chiesa cattolica con grande potere di esorcismo e di liberazione dalle influenze demoniache. Come ogni sacramentale, il suo potere non risiede nel fatto che sia una medaglia bella e benedetta e contenga una preghiera incisa. Non cadiamo in questa superstizione! Il suo potere risiede in Cristo stesso, che lo concede alla Chiesa attraverso la fervente disposizione di chi usa la medaglia. Agisci con fede! Ricordate l’emorroissa che pensava che solo toccando il mantello di Gesù sarebbe guarita? E che mi dite delle persone che venivano guarite ed esorcizzate attraverso panni o teli che erano stati a contatto con San Paolo? “Dio intanto operava prodigi non comuni per opera di Paolo, al punto che si mettevano sopra i malati fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con lui e le malattie cessavano e gli spiriti cattivi fuggivano” (Atti 19,12) Ricordiamo il potere che Cristo ha lasciato ai suoi apostoli: “Tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo” (Matteo 18,18). È un potere che Cristo ha conferito alla sua Chiesa perché tutto ciò che si decreti in favore del riscatto delle anime venga riconosciuto da Cristo come un’opera buona. La fronte e il retro sono coperti di lettere che non sembrano avere alcun senso. In realtà il significato completo di questa medaglia è rimasto un mistero per molti anni, fin quando nel 1647 è stata effettuata un’importante scoperta nell’abbazia di Metten, in Baviera. È stato infatti ritrovato un manoscritto del 1415 che spiega la simbologia inscritta nella medaglia.
Fronte: San Benedetto appare al centro della medaglia. Nella mano destra tiene una croce, che rappresenta il potere salvatore di Cristo e l’opera di evangelizzazione dei benedettini nel corso dei secoli. Alla sua destra c’è una tazza rotta. Si diceva che questa coppa fosse stata avvelenata da alcuni monaci ribelli che non si trovavano bene con San Benedetto. La coppa si ruppe quando San Benedetto fece un segno della croce su di essa. Alla sua sinistra c’è un corvo, che ha una pagnotta avvelenata che i monaci hanno cercato di dare a San Benedetto. Sopra la testa ci sono queste parole: Crux Sancti Patris Benedicti (Croce del Santo Padre Benedetto). Intorno al bordo ci sono le parole Ejus en obitu nostro praesentia muniamus (Che nella nostra morte siamo rafforzati dalla sua presenza). Sotto i suoi piedi ci sono le lettere EX SM CASINO MDCCCLXX (Dal santo Monte Cassino, 1880). Retro: La parte posteriore della medaglia è dominata da una grande croce. In ciascuno dei quattro lati della croce: C. S. P. B. (Crux Sancti Patris Benedicti): “Croce del Santo Padre Benedetto” Nella linea verticale della croce: C. S. S. M. L. (Crux Sacra Sit Mihi Lux): “La Santa Croce sia la mia luce” Nella linea orizzontale della croce: N. D. S. M. D. (Non Draco Sit Mihi Dux): “Il demonio non sia la mia guida” Iniziando dalla parte superiore, in senso orario, e intorno al bordo appaiono le iniziali della preghiera di esorcismo: V. R. S. (Vade Retro Satana): “Allontanati Satana” N. S. M. V. (Non Suade Mihi Vana): “Non suggerirmi vanità” S. M. Q. L. (Sunt Mala Quae Libas): “Quelle che offri sono cose negative” I. V. B. (Ipse Venena Bibas): “Bevi tu stesso il tuo veleno” PAX: Pace Si recita così: “La Santa Croce sia la mia luce, e il Demonio non sia la mia guida. Allontanati, Satana. Non suggerirmi vanità. Quelle che offri sono cose negative. Bevi tu stesso il tuo veleno. Pace”. La Medaglia in sé, come abbiamo già detto, non ha potere. Chi la porta deve fare attenzione a non cadere in atti di superstizione. La Medaglia è semplicemente un segno visibile della devozione interiore e della fiducia che il fedele ha in Gesù e nel suo servo, San Benedetto. “Agisci per fede!” La Medaglia include un’indulgenza incondizionata per qualsiasi persona al momento della morte che “usi, baci o tenga la Medaglia tra le mani con venerazione”. Si concede anche se la persona affida la propria anima a Dio, fa una buona confessione o riceve la Santa Comunione. Se la persona non può farlo, può invocare con le labbra il Santo Nome di Gesù con profondo senso di contrizione, o con il cuore se la persona non può parlare. Indulgenze plenarie: Se la persona si confessa, riceve l’Eucaristia, prega per il Santo Padre nelle grandi feste e durante quella settimana recita il Santo Rosario, visita i malati, aiuta i poveri, insegna la fede ai bambini o partecipa alla Santa Messa, può ricevere questa indulgenza. Le grandi feste sono Natale, Epifania, Pasqua di Resurrezione, Ascensione, Pentecoste, Santissima Trinità, Corpus Domini, Assunzione, Immacolata Concezione, nascita di Maria, Tutti i Santi e festa di San Benedetto.
Qriswell J. Quero
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Liturgia della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo 16 Luglio 🔵 Link ➡ https://www.maranatha.it/Feriale/santiProprio/0716Text.htm ♦️ IL "PERDONO DEL CARMINE" ♦️ La Santa Chiesa Cattolica concede l'indulgenza plenaria, applicabile per sè o per le anime dei defunti, alle solite condizioni al fedele che, dal mezzogiorno del 15 alla mezzanotte del 16 luglio, nella solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, visita una chiesa o un oratorio pubblico dell'Ordine Carmelitano. CONDIZIONI: 1. Essere battezzato e non scomunicato; 2. Avere l'intenzione di ottenere l'indulgenza; 3. Conversione del cuore ed esclusione di qualsiasi affetto dal peccato, anche veniale; 4. Confessione sacramentale individuale; 5. Partecipare alla S. Messa e Comunione eucaristica; 6. Dal mezzogiorno del 15 a tutto il 16 luglio visita di una chiesa o di un oratorio carmelitano e, durante la visita, rinnova la professione di fede, mediante la recita del Credo (per riaffermare la propria identità cristiana), recita del Padre nostro (per riaffermare la propria identità di figli di Dio, ricevuta nel battesimo); prega secondo l'intenzione del Papa (Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre o altra preghiera), per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice. ********************************************* N. 1 - L'indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa e che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi. N. 2 - L'indulgenza è parziale o plenaria secondo che libera in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati. N. 3 - Ogni fedele può lucrare per se stesso le indulgenze sia parziali che plenarie o applicarle ai defunti a modo di suffragio. #Tradizioni_Barcellona_Pozzo_di_Gotto_Sicilia #Sicilia_Terra_di_Tradizioni https://www.instagram.com/p/CRY8L-FF4hK/?utm_medium=tumblr
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Decreto della Penitenzieria Apostolica circa le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti nell’attuale situazione di pandemia, 23.10.2020 (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/CHIzhA5HJAV/?igshid=1pwjwmzo7atqj
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COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI 2 Novembre 2019, ore 16 Santa Messa presso l'altare principale del Cimitero di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) INDULGENZA PLENARIA PER I DEFUNTI Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l’indulgenza plenaria (una sola volta) dal mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni: *confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l��esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale. *comunione eucaristica *preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all’ 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti. L'eterno riposo dona a loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen. (presso Tradizioni Barcellona Pozzo di Gotto - Sicilia) https://www.instagram.com/p/B4Trjc0oXCI/?igshid=1a8b5fhm2wch2
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COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI
2 Novembre 2019, ore 16
Santa Messa presso l'altare principale del Cimitero di Barcellona Pozzo di Gotto (Me)
INDULGENZA PLENARIA PER I DEFUNTI
Possiamo acquistare a favore delle anime del Purgatorio l’indulgenza plenaria (una sola volta) dal mezzogiorno del 1° novembre fino a tutto a tutto il giorno successivo vistando una chiesa e recitando il Credo e il Padre Nostro. Sono inoltre da adempiere queste tre condizioni:
*confessione sacramentale Questa condizione può essere adempiuta parecchi giorni prima o dopo. Con una confessione si possono acquistare più indulgenze plenarie, purché permanga in noi l’esclusione di qualsiasi affetto al peccato, anche veniale.
*comunione eucaristica
*preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice recitando Padre Nostro e Ave Maria
La stessa facoltà alle medesime condizioni è concessa nei giorni dal 1° all’ 8 novembre al fedele che devotamente visita il cimitero e anche soltanto mentalmente prega per i fedeli defunti.
L'eterno riposo dona a loro, o Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua.
Riposino in pace.
Amen.
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