#il cervello pure
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Domani ci sono le elezioni della Camera dei Rappresentanti in Giappone.
Poiché non posso votare (poi un giorno parleremo di quanto per me sia assurdo non poter votare nel paese in cui una persona risiede PER ANNI perché si deve fare sempre riferimento alla camorra dei passaporti e delle NAZIONI), ma vorrei che i giapponesi lo facessero ho condiviso il post a sinistra con su scritto: ANDIAMO A VOTARE e poi come commento sotto "perché il motivo per cui il Giappone non cambia, potresti diventare tu".
Bell e buono arriva il solito giapponese razzista rompicoglioni che mi dice:"Se non ti piace il Giappone, perché non te ne vai? Instagram non è il posto in cui parlare male del Giappone".
Gentilissimo, non trovate?
マジでこういう人は日本になくして欲しい。(世界中もそうだけど)
#la mia risposta è stata: non odio il giappone e quindi non me ne vado. Queste cose comunque le dico pure in faccia mica solo su IG#non so se capirà dato il cervello piccolo che si ritrova#che poi capite NON SI PUÒ PARLARE MALE DEL GIAPPONE#ommioddio che cosa scandalosa#それは全く悪口じゃない#日本って一番いいな国だと思ったら、お前の方が間違ってる#くそ平和ボケ#giappone#衆議院議員選挙
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Comunque ho dovuto leggere coi miei occhi che la mafia italiana è una mafia da ricchi e quella sudamericana è da poveri. When will you all learn oh my god
#ah sì la famosa criminalità organizzata che arricchisce i poveri as opposed to quella che impoverisce i già poveri#regà è tutta uguale se non vi fate friggere il cervello dai media che sono finti magari#e se si spulciassero un po' di news saprebbero pure che again le categorie di persone tra le più colpite sono gli immigrati#that post was talking about representation and idealisation but reading comprehension on this site jas never been an option right
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Vorrei smettere di sentirmi sempre sola e sbagliata. Non so, magari pure accettare di buon grado che le cose siano così come sono, senza impiegare tante energie ogni giorno nell’oppormi alla realtà. Alla fine non si sta neanche così male, cosa vorrei di più? Più amore? Forse….
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comunque non è giusto che il mio cervello sia iperattivo all'una di notte quando dovrei dormire e non quando dovrebbe impegnarsi per levarci un file dai coglioni al lavoro
#ho pure preso melatonina e magnesio#uffa#ho le palpebre pesanti ma il cervello a 3000#personal#goolden
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#NON il seminario sulla cancel culture con uno che è amico di uno che un sacco di tempo fa venne sospeso per aver detto delle robe sessiste e#anche un pochino razziste#sul quale (quello del seminario) girano pure voci losche a proposito di cose sue#sto veramente male mi viene la nausea ma che minchia ti dice il cervello
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to which saint do i have to consecrate my soul to schedule a fucking breasts ultrasound in this country
#i tried booking one but the clinic said 15 july…… i’m working this summer i can’t#they all make me want to not cheek whatever it’s been going on#but i do have some breast pain and better safe than sorry#ma come li schifo nei morti loro che non ti rispondo quando ti rispondono ti rispondono male#vorrei farmi un’estate quieta. e l’anno scorso l’idrocefalea possibile operazione al cervello e quest’anno l’ecoseno. ma io so ipocondriaca#che posso ci fare. io che schifo pure i medici#ci vuole speciale delicatezza per un’ipocondriaca che non sopporta i medici e quindi ha solo paura ma non si controlla. quella volta che#si vuole controllare nessuno la caga. effettivamente#pippone megagalattico ma sto vicino alla finestra dove prende il mio telefono aspettando una chiamata dal centro. ‘mi manda un recapito#telefonico’ e po nun m chiamm c cazz m signific#mic#check**
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Comunque io presidente democraticamente eletto (abbasso la monarchia) del riciclare i layout di Tumblr sull'app dell'uccellino defunto (rip uccellino è morto per colpa della crisi climatica causata dal capitalismo e il consumismo sfrenato che porta ad idolatrare un incel megalomane con un God Complex così grande che pensa di poter affittare il Colosseo di Roma per fare a cazzotti con un'altro riccone e il problema è che viviamo in una simulazione che glitcha peggio di questo sito dopo che hanno aggiunto la feature delle spunte e i phashy al governo vogliono pure lasciarglielo il Colosseo perché "almeno ci fa pubblicità").
Anyways l'altra sera ho fatto vedere ai besties Hedwig And The Angry Inch e gli è piaciuto :)
#scusate il mio cervello ogni tanto glitcha pure lui#schwoopsie#Italian rants#italian memes#me being the biggest mamma mia pizza cooka tha pasta carbonara negroni sbagliato mandolino comunismo italian seteotype#the carbonara is vegan of course :)#chi ha fatto pensare agli ammmmericani che cuocere la pasta nell'acqua fredda non salata sia una buona idea io perplesso
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ogni volta che devo studiare per un esame puntualmente i giorni primi di suddetto mostro appena nominato studio meglio(???), di più, e più facilmente
e i concetti mi rimangono più facilmente in testa??? perché
#me#potessi studiare per ogni esame i tre giorni prima a quest'ora avrei dato quasi tutti gli esami e li avrei pure passati subito con dei bei#ma no sono una comune babbana stronza che ci mette il triplo degli altri a studiare e gli ultimi giorni però magicamente il mio cervello#risucchia tutte le info che gli dò#ma vai fanculo cervello di merda ti odio
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Comunque c'è un posto speciale all'inferno per quelli che romanticizzano la mafia
#questo è il tag per quando parlo italiano#no ma sul serio una volta ho sentito un'Americana dire che romanticizzare la mafia va bene perché la gente romanticizza pure i pirati e#anche i pirati commettevano crimini e facevano cose moralmente sbagliate#Ero a tanto così dal chiederle se si drogava#come cazzo fai a confrontare i pirati ai mafiosi dio rosa#Quando arrivi a dire ste cose allora sai che il cervello te lo sei fumato
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E aridaje...
Ancora a postare senza mettere l'autore e facendo passare per propri pensieri le frasi o i brani scritti da altri. Potete ingannare solo chi non legge, vi applaude nei commenti, vi fa i complimenti per come scrivete bene... E voi ringraziate pure. Ma che tasso di falsità avete? La gente legge (non chi vi mette i like, ma gli altri), sa chi è l'autore...
Mi è capitato ora di leggere uno scritto di Clarissa Pinkola Estes passato per proprio... e uno di Letizia Cherubino, e in questo ultimo caso il post è stato preso da me, pacchetto completo, immagine + frase, tolto l'autore e messa la proprio firma. E voilà, il post è "creato". Ma che idiozia. Chi vi vuole mettere like ve li mette lo stesso e... incredibile... ve li mette anche se scrivete il nome del vero autore, non vi spacciate per ciò che non siete.
Poesie e scritti di Alda Merini, Bukowski, Pavese, addirittura Shakespeare, grandi autori ma anche autori minori che sfilano nel vostro blog spacciati per vostra opera. Ma vi siete bevuti il cervello? E chi vi mette like e vi fa i complimenti per la vostra abilità di scrittrice/scrittore possibile che non si è mai accorto di nulla?
Potrei fare nomi di blog fondati interamente su questa falsità, a tutti i loro post potrei aggiungere nome e cognome di chi li ha veramente scritti, ma evito, non si fanno guerre con chi è disarmato. È proprio vero che qui dentro il verbo apparire ha superato di gran lunga il verbo essere.
Buona continuazione a voi nel vivere nella falsità e buona continuazione a chi ha gli occhi foderati e vi mette like applaudendovi.👏👏👏
@occhietti
Post scriptum Per chi non è di Roma preciso che nel dialetto romanesco aridaje è un’espressione che rimarca la pesantezza e la noia che una certa situazione può emanare. Si usa infatti nei momenti di esasperazione...
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martedì scorso mio padre ha avuto un ictus. da qualche tempo c'erano dei segnali: era assente, non capiva sempre le cose, si addormentava senza motivo; pensavamo potesse essere l'inizio dell'alzheimer, ma la visita aveva dato esito negativo. oltre alla demenza, questi sintomi sono precursori di un'ischemia, e la mattina di martedì, dopo diversi giorni in cui si svegliava agitato, si è alzato con un crampo, che è un altro possibile sintomo, è andato in bagno ed è caduto, per fortuna senza farsi male. a mia madre, come sempre, ha detto che non fosse niente: lo fa sempre – sto bene, sto bene, non ti preoccupare, sto pensando di iscrivermi alla maratona, come a voler confermare il suo stato di salute. l'ha aiutato a tornare a letto e poi hanno fatto colazione, quindi lui è tornato in bagno, ma con la porta aperta, e da lì mia madre ha visto una parte del viso cadente. i miei vivono in campagna e l'ambulanza, nel rispetto di un protocollo incomprensibile, lo ha prima portato in un centro ospedaliero sì più vicino ma non attrezzato per le ischemie – anche se era evidente che quello fosse un episodio di pre-ictus. portarlo in quella clinica, fargli fare una tac con strumenti insufficienti, per poi avere come esito: "bisogna portarlo in un altro ospedale", il tutto con oltre due ore di tempo perse. nel frattempo, a mio padre è venuto l'ictus vero e proprio – e se era entrato, pur con fatica, al pronto soccorso camminando, ne è uscito paralizzato
i miei vivono in sicilia, e in tutta la regione ci sono meno di cinque centri specializzati per l'ictus; in lombardia ce ne sono trentuno. una volta trasportato d'urgenza, l'operazione è durata a lungo, forse due ore. io intanto avevo prenotato un volo d'urgenza, e mio fratello pure. ci hanno detto che l'attacco ischemico è stato grave; mia madre è distrutta, le mie sorelle pure. il giorno dopo lo vedo ed è forse la visione più dolorosa che abbia mai avuto. gli occhi velati, lo sguardo fisso verso l'alto, la bocca storta, gli arti paralizzati, incapace di deglutire. soffre di diabete e ipertensione, ma ha sempre vissuto in modo sano; in tutta la vita si è preso l'influenza soltanto due volte. ha una moglie e quattro figli e gli vogliamo tutti un mondo di bene. è un tipo silenzioso, taciturno, ma positivo e sempre sorridente, e non ci ha mai fatto mancare nulla. quarantotto anni di matrimonio e tratta mia madre con lo stesso amore del primo giorno, ed eccolo lì, come se dovesse espiare una colpa infinita per cui però non ha alcuna responsabilità
durante l'operazione ha ingoiato del sangue e solo uno dei due trombi è stato rimosso: l'altra arteria si è chiusa, irrimediabilmente. poi, la polmonite – denominata ab ingestis, che si sviluppa quando nei polmoni finisce un agente esterno, e che è mortale fino al trenta percento. queste giornate sono state un inferno, tra angosce e pianti isterici, qualcosa che non pensavamo di meritarci e che sicuramente lui non merita. la polmonite, però, sembra in regressione, i farmaci funzionano e lui inizia a stare meglio. dopo una vita passata a essere ottimista e sorridente, si commuove nel vederci, sussurra "ti amo" a mia madre, lui che in quarantotto anni di matrimonio l'avrà detto non più di dieci volte, per tenere preziose quelle parole. gli occhi sono più lucidi e ha ancora un ausilio per la respirazione, ma i medici dicono che sta migliorando. da sabato la polmonite è in regressione; nel saperlo sono scoppiato a piangere, poi ci siamo abbracciati tutti, i quattro figli e nostra madre. tra ieri e oggi, finalmente, abbiamo ricominciato a riconoscere il suo sguardo di sempre: il coagulo si sta assorbendo e forse hanno diminuito le benzodiazepine. ha iniziato la fisioterapia e sta rispondendo bene; lui è lucido, il cervello sembra non essere stato intaccato. la ripresa sarà lunga, mesi o forse anni e non è detto che sarà completa, ma non vediamo l'ora di riabbracciarlo
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Mattina partita scoppiettante! Ieri le persone per cui lavoro hanno notato che non esiste più il loro canale youtube (che hanno momentaneamente (?) rimosso dopo che ho preso il virus che è entrato in qualunque account a fare danni :F) quindi oggi ho fatto finta di gnente sulla mia colpevolezza ma ho fatto finta di scoprire le mail dove yt avvisa di tutto e spiegato cos'è successo e mi sto pure prendendo i complimenti e i grazie perché senza di me non l'avrebbero mai capito A PROPOSITO C'È SALVEZZA? QUALCUN SA SE ME LO RI ATTIVERANNO? POSSO FARE QUALCOSA?
Poi stanno venendo dei muratori a cui avevo chiesto un minimo di preavviso e loro hanno preso alla lettera la cosa e quindi il preavviso è stato di ben 4 ore! Ho sistemato la casa alla bene e meglio e il mio cervello malato però non può concepire di far entrare persone in casa senza che questa sia perfettamente linda allora ho detto dai faccio girare anche un po' di palo santo e quindi adesso ho i muratori che sono imminenti col gatto fatto come una pigna perché il palo santo lo droga ed è qui a sfattare di brutto
dovrei iniziare l'hashtag #barzelletta
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una cosa che ho capito è che una persona che in passato era grassa non riuscirà mai a sentirsi perfettamente in linea con gli altri.
o almeno, questa è la mia esperienza: ad oggi sono normopeso, potrei pur dire di essere magra (anche se io non lo riesco a vedere, ma a livello di numeri è così) ma mi rendo conto che quando sono in compagnia di altri io non riesco a vedermi come sono adesso, il mio cervello non riesce a convincersi del fatto che non sono più "quella grossa" o "quella robusta" del gruppo.
sono in università, guardo le braccia della ragazza accanto a me che scrive i suoi appunti, e mentre anche io digito le parole della professoressa sento la voce del mio pensiero in sottofondo che mi sussurra fastidiosamente quanto il suo braccio sembri più piccolo del mio, il suo polso ha l'osso più sporgente rispetto al mio, eppure nelle foto dell'ultimo periodo io noto e mi rendo contro del fatto che ormai le mie braccia e i miei polsi ormai abbiano assunto una forma molto più snella, non ho più quell'eccesso che rendeva le mie braccia "grandi", ho addirittura dovuto stringere l'orologio due volte per farmelo stare, e qualche volta provo pure una certa impressione guardandomi dall'esterno, perche io non mi sento cosi come appaio, io mi sento ancora quella di prima. che poi effettivamente io non mi sentivo di essere come apparivo nemmeno prima, quindi è un po' una contraddizione. o forse semplicemente non ho una percezione precisa di me stessa e dello spazio che occupo con il mio corpo.
rimango nella speranza che prima o poi questa sensazione finirà, ma in cuor mio so che non accadrà, questi pensieri possono affievolirsi, possono diventare meno frequenti, ma non andranno mai via. in fondo sono stata grassa tutta la vita, nonostante per il momento sia stata breve, ma ormai è quella l'identità in cui riconosco me stessa e nella quale mi riconoscerò, forse, per sempre.
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io non capisco con quale coraggio vi lamentate dei ragazzi quando voi siete più merde di quanto non lo siano loro nei vostri confronti
cioè tu sei fidanzata ma continui ad uscire da sola con quello che ti sei scopata per anni, lo stesso con cui hai rovinato la tua precedente relazione (ma continui a dire che la merda è il tuo ex che ti da della puttana)
boh ma essere delle persone con un minimo di cervello e cuore è diventata una cosa da evitare?
mi sale lo schifo solo a vedervi. a vedere come trattate male le persone lamentandovi di essere vittime. se vi danno delle zoccole forse in fondo ve lo meritate un po' perché state prendendo in tante il vizio di fare le principessine di stocazzo pensando che il vostro comportamento di merda sia giustificato in quanto donne. spoiler: non è così (come non è che se un uomo ti tratta male allora sono tutti stronzi)
poi se glielo dici sei pure un'amica di merda ma ehi, preferisco essere un'amica di merda dicendoti che stai facendo la stronza trattando male una povera anima che sta provando a volerti bene, piuttosto che essere un'amica falsa
aaa dovevo dirlo
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Prendo una pausa dallo studio per incazzarmi fugacemente; questa roba che nel 2024 considerate gli psicofarmaci come parte di un grande piano malvagio degli psichiatri brutti e cattivi che vi vogliono sedare per rendervi “servi” del sistema è una stronzata così colossale e approssimativa che può generarla solo chi ha avuto il privilegio di non dover ricorrere ad ausili di questo tipo.
1) Non c’è alcun piano malvagio dietro perché se sono depressa in culo non riesco a cambiare o sovvertire nel mio piccolo il sistema e non mi tange neanche un conflitto mondiale che si consuma davanti ai miei occhi; viceversa, con un antidepressivo in corpo, riesco a essere più lucida, determinata e costante nei miei obiettivi e sicuramente più proattiva; ne consegue che non sono gli psicofarmaci ad inebetirmi, ma la patologia.
2) “Eh ma chi può dire cosa sia patologia o cosa no, magari tu non hai niente che non vada ma è questa società che te lo fa credere!” Sì Gianfranco sono pure d’accordo però t’assicuro che questa argomentazione sull’interrogarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina in relazione a questioni così complesse porta a un vicolo cieco senza risoluzione da cui comunque esco depresso e comunque t’assicuro che società o meno le mie psicopatologie me le porto dietro dagli 0 anni di età, quindi facciamo che, come per tutto, la smettiamo di interrogarci in maniera inutile sulla questione e adottiamo la filosofia del “basta che funzioni”, cioè la filosofia che nella vita dovrebbe portarti a viverla, tipo, nel migliore dei modi possibili, cercando di essere un umano decente; e che se mi aiutano 10 gocce di xanax ben venga se in loro assenza e preda delle pippe mentali di cui sopra trucido dieci persone.
3) Il fatto che esistano psichiatri di merda che rifilano farmaci con dosaggi sbagliati o non imbroccano proprio la cura non rende lo psicofarmaco di per sé un problema (spoiler: ogni sostanza che ingeriamo, ogni farmaco che assumiamo, agisce sul cervello e su specifiche aree di quest’ultimo).
4) Per quanto l’introspezione e l’analisi critica della società sia fondamentale - anche - per guarire, fino a quando non mi trovate una soluzione alla depressione maggiore, al disturbo bipolare, alle varie disfunzioni chimiche cerebrali, all’insonnia e via dicendo che non siano discorsi alla Basaglia usciti però un po’ peggio continueremo a prenderci gli psicofarmaci che ci impediscono di buttarci sotto un treno davanti i vostri occhi.
5) Nelle tribù, per dirne una, dalla notte dei tempi si utilizzano sostanze psicotrope perché l’essere umano evidentemente ne sente l’esigenza pure quando vive in mezzo alla giungla e si gratta il sedere dalla mattina alla sera senza che ci siano questioni capitalistiche di mezzo, quindi figurati se io che vivo una vita di merda tra lo smog, la freneticità, le crisi mondiali, i conflitti, le disparità sociali e la precarietà esistenziale non devo assumere il Valium, ma va là.
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Ciao Liam,
Ti scrivo questa lettera qui, dove non la leggerai mai, perché ho bisogno di buttare fuori quello che sento e penso che questo sia il posto migliore per farlo.
E te la scrivo in italiano perché so che dove sei adesso non ha davvero importanza.
Ti ho conosciuto tardi nella vita, avevo già 30 anni ed ero incinta del secondo figlio quando ho scoperto te e i tuoi fratelli. Non avete fatto parte della mia infanzia o della mia adolescenza, ma questo non rende la perdita meno dolorosa, anzi. Sono una vostra coetanea (una manciata di anni in più, ma l'età non si chiede mai a una signora) e proprio per questo, forse, mi sento così incredibilmente vicina a voi in un modo che non mi sarei mai onestamente aspettata.
Liam, anima fragile, ho assistito con gioia al tuo periodo in riabilitazione e mi ricordo i sorrisi genuini e pieni di vita che ci regalavi in quel periodo. Stavi bene e si vedeva.
Ma il mondo in cui vivevi ha deciso che tu non ne valevi la pena, perché alla fine questo è. La stessa industria che non ha pietà per nessuno e ha triturato gente del calibro di Michael Jackson e Withney Houston ti ha gettato sul fondo del mare con un'ancora al collo. Ho assistito, impotente e distrutta dietro a uno schermo dall'altra parte del mondo, alla spirale di distruzione che ha ti condotto esattamente là dove avevo previsto che ti avrebbe condotto.
Ti hanno isolato dalla tua famiglia e dai tuoi affetti, portandoti in un paese sconosciuto dalla lingua sconosciuta e senza riferimenti culturali né affettivi, circondandoti di persone che erano lì solo per un contratto e non perché veramente interessati al tuo cuore dolce e buono. Ti hanno tenuto lontano dai tuoi fratelli acquisiti, gli unici che potevano davvero capirti. Ti hanno boicottato la musica, impedendoti di fare una delle poche cose che ti teneva in vita. Avevi un figlio, e da madre so che il suo volto deve averti dato una ragione per svegliarti più di una volta, ma ti hanno tolto pure quello, chissà con quale lavaggio del cervello. Ti hanno fatto credere di non valere niente, di non essere abbastanza, che nessuno ti amasse più. Ti hanno fatto credere di essere un peso e che il mondo, compresi i tuoi genitori che ti hanno messo al mondo, i tuoi fratelli - di sangue e non - che ti hanno amato infinitamente e il tuo bambino, sarebbe stato meglio senza di te. E lo hanno fatto alimentando le tue debolezze, fornendoti la droga e l'alcool con cui potevano controllarti.
So che sicuramente hai sbagliato nella vita, commettendo errori più o meno gravi anche con le persone a cui volevi più bene, ma eri malato, Liam. Non eri rotto, eri malato e meritavi di essere curato. Meritavi una sincera e seria possibilità di uscirne e fare ammenda dei tuoi sbagli, qualunque siano stati, tornando a fare parte della vita delle persone che ti hanno sempre amato. Meritavi la possibilità di riabbracciare la tua famiglia e i tuoi ragazzi e di dare altri baci al tuo bambino.
Ti hanno fornito corda e sgabello e poi hanno aizzato il popolo dei social a dirti di ucciderti.
Non ho mai vissuto quello che hai vissuto tu, né conosco di persona qualcuno che abbia sofferto della tua stessa malattia. Non ti biasimo per aver cercato la via più facile, la colpa non è tua. Ci hai provato a dirci come stavi e a chiederci aiuto, hai gridato forte con tutto il cuore, e vorrei che fosse bastato.
Dovunque tu sia, spero che troverai la pace e la serenità che quaggiù ti era stata rubata. Non perdonarli, Liam, perché non lo meritano.
Però, se puoi, veglia su chi è rimasto quaggiù e ti piangerà per sempre.
Vorrei aver potuto fare di più per te e, anche se so che non ero nella posizione per farlo, è un rimpianto che mi accompagnerà a lungo.
Riposa in pace 🤍
- Sara -
#rip liam#liam payne#rip liam payne#one direction#1d#harry styles#louis tomlinson#industry abuses#fake narrative#liam#niall horan#zayn malik#grief#loss#personal letter
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