#il cervello pure
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ross-nekochan · 4 months ago
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Domani ci sono le elezioni della Camera dei Rappresentanti in Giappone.
Poiché non posso votare (poi un giorno parleremo di quanto per me sia assurdo non poter votare nel paese in cui una persona risiede PER ANNI perché si deve fare sempre riferimento alla camorra dei passaporti e delle NAZIONI), ma vorrei che i giapponesi lo facessero ho condiviso il post a sinistra con su scritto: ANDIAMO A VOTARE e poi come commento sotto "perché il motivo per cui il Giappone non cambia, potresti diventare tu".
Bell e buono arriva il solito giapponese razzista rompicoglioni che mi dice:"Se non ti piace il Giappone, perché non te ne vai? Instagram non è il posto in cui parlare male del Giappone".
Gentilissimo, non trovate?
マジでこういう人は日本になくして欲しい。(世界中もそうだけど)
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omarfor-orchestra · 7 months ago
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Comunque ho dovuto leggere coi miei occhi che la mafia italiana è una mafia da ricchi e quella sudamericana è da poveri. When will you all learn oh my god
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goolden · 1 year ago
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comunque non è giusto che il mio cervello sia iperattivo all'una di notte quando dovrei dormire e non quando dovrebbe impegnarsi per levarci un file dai coglioni al lavoro
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deathshallbenomore · 2 years ago
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lunaticamic · 8 months ago
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to which saint do i have to consecrate my soul to schedule a fucking breasts ultrasound in this country
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baked--baker · 1 year ago
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Comunque io presidente democraticamente eletto (abbasso la monarchia) del riciclare i layout di Tumblr sull'app dell'uccellino defunto (rip uccellino è morto per colpa della crisi climatica causata dal capitalismo e il consumismo sfrenato che porta ad idolatrare un incel megalomane con un God Complex così grande che pensa di poter affittare il Colosseo di Roma per fare a cazzotti con un'altro riccone e il problema è che viviamo in una simulazione che glitcha peggio di questo sito dopo che hanno aggiunto la feature delle spunte e i phashy al governo vogliono pure lasciarglielo il Colosseo perché "almeno ci fa pubblicità").
Anyways l'altra sera ho fatto vedere ai besties Hedwig And The Angry Inch e gli è piaciuto :)
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gotaholeinmysoull · 1 year ago
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ogni volta che devo studiare per un esame puntualmente i giorni primi di suddetto mostro appena nominato studio meglio(???), di più, e più facilmente
e i concetti mi rimangono più facilmente in testa??? perché
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Comunque c'è un posto speciale all'inferno per quelli che romanticizzano la mafia
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scritti-di-aliantis · 26 days ago
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Amo il disordine che porti nella mia vita. Perché ha l'odore sacro e il fascino irresistibile del sesso più sporco e coinvolgente che io abbia mai fatto. Casa mia ormai è un letamaio, grazie a te. Ma va bene così. Il caos mi parla di te. Sei imbranata, non fai sport o alcun'altra attività fisica. Non presti attenzione a nessuna delle cose che ti dico. Mi sminuisci. Lavori da anni dietro al banco di un fast food senza troppo impegno. Mangi solo hamburger, patatine e schifezze, per risparmiare. Per poi comprarti... scarpe costosissime che non sai portare. E che non sono assolutamente adatte a te e alla tua roba da mercato dell'usato.
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Perché poi vesti sciatto: non hai gusto, non hai mai addosso un paio di calze che non siano sfilate. O una maglia che non abbia un buco rammendato. Abbinare i colori, o la stessa idea di sobrietà, di classe, sono concetti ignoti ai tre o quattro neuroni che hai in testa. Sei veramente stupida, molto volgare: nei modi, nel linguaggio e nella sostanza delle tue azioni, dei tuoi pensieri da presuntuosa. Ti ritieni molto intelligente, ma... lasciamo stare. Sei proprio una stronza permalosa che ha un cervello dalla mentalità molto ristretta. Guardi film demenziali, soap argentine degli anni ottanta e leggi vecchi romanzi rosa di nessun valore. Stai sempre incollata al cellulare.
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O parli per intere ore di cazzate assurde con le tue amiche. Che alla fine ormai conoscono nei particolari più scabrosi tutto ciò che fanno a letto due lesbiche, cioè io e te! Non sai tenerti nulla. Sei la peggiore pettegola. Loro godono, a sentirti. E tu lì a fare la protagonista, a vantarti di essere l'amante dell'avvocata importante più vecchia di te ma tua sottomessa. Scema che altro non sei. Se le incontro, divento rossa e loro sorridono, salutandomi con eccessivo calore. Però non potevo proprio sfuggire, al ciclone che è piombato nella mia vita. Dovrei odiarti visceralmente, invece mi sono innamorata di te. Ti adoro e sono proprio cotta. Devo essermi bevuta il cervello.
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Ti penso di continuo, ti messaggio ogni ora. Sono gelosa. Cerco solo il sapore delle tue labbra al ketchup e desidero leccare le tue dita sempre unte di olio fritto, prima di chinarmi, al tuo ordine, sulla tua passera o tuffarmi con la bocca e la lingua avide nel tuo culo a natiche alte e aperte, con l'acquolina in bocca. Per giunta, tutto il giorno ormai penso solo a nuove varianti per farti venire. Perché tu vuoi solo essere masturbata, soddisfatta, leccata ovunque abbondantemente, però tu non vuoi leccare me. Devi comandarmi, darmi ordini e ti incazzi pure se non eseguo subito. Appena vieni a casa mia, mi devo inchinare a te e leccarti i piedi.
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Mi violenti il culo con un vecchio mattarello unto. Neppure con un fallo di gomma. Dici che quando eri ragazza, l'hanno fatto a te e perciò devi farmi provare dolore. Quanto ti amo, quando lo fai: mi fai soffrire, mi fa un male bestia. Tanto male. Ma devo stringere i denti. Devo soffrire muta. Perché mentre me lo agiti dentro e io piango di dolore, magari per un po' di sangue che inizia a uscire dal mio sfintere, tu ti sgrilletti fino ad avere l'orgasmo, grazie alla pena che provo. Mi tratti come una sgualdrina da quattro soldi. E io: anni di studio, rispetto dei colleghi e dei giudici guadagnato sul campo, dozzine di casi complicati risolti, parcelle di notevole entità guadagnate ogni anno, invece di mandarti affanculo, voglio solo quello! Voglio solo te.
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Ti desidero. Bramo la tua durezza, la tua ignoranza brutale, sicura e le tue assolute violenze da denuncia sul mio corpo. Poi, ho bisogno delle tue fortissime scudisciate sulle natiche, dei miei capezzoli pinzati senza pietà. Sei una vera e sadica puttana: sono comunque tua, tua, tua. Non posso stare una notte senza servirti, senza baciarti la fica e leccarti il buco del culo. Quando spegnamo la luce esauste, prima di dormire mi baci in bocca e mi dici che mi ami, che sono la tua troia, che sono l'amore, per te. Che rappresento tutto, per la tua vita. E quindi mi sento ripagata di tutto il dolore provato. Mi accarezzi tenera e torno bambina.
Aliantis
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devitalizart · 1 month ago
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Sto andando a lavoro e per farlo ho preso un autobus molto presto (per me) e col freddo quello bello tagliente, esattamente come quando andavo al liceo.
Indosso una felpa gigantesca, delle nike datate e i pantaloni della tuta, esattamente come quando andavo al liceo.
Indosso un cappotto molto datato pure questo, che è proprio quello che avevo al liceo.
In pratica essere adulti consiste nel dover sopportare un sacco di gente, fare cose che non ti va di fare, avere il cervello in modalità ansia e disagio costantemente e nel frattempo hai un botto di spese.
Essere adulti è un liceo con le bollette e senza poterti chiudere in cameretta a disegnare ore ascoltando i Nirvana e pensando che siete tutti una manica di stronzi.
Ottimo, io lo odiavo il liceo.
#urss
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occhietti · 8 months ago
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E aridaje...
Ancora a postare senza mettere l'autore e facendo passare per propri pensieri le frasi o i brani scritti da altri. Potete ingannare solo chi non legge, vi applaude nei commenti, vi fa i complimenti per come scrivete bene... E voi ringraziate pure. Ma che tasso di falsità avete? La gente legge (non chi vi mette i like, ma gli altri), sa chi è l'autore...
Mi è capitato ora di leggere uno scritto di Clarissa Pinkola Estes passato per proprio... e uno di Letizia Cherubino, e in questo ultimo caso il post è stato preso da me, pacchetto completo, immagine + frase, tolto l'autore e messa la proprio firma. E voilà, il post è "creato". Ma che idiozia. Chi vi vuole mettere like ve li mette lo stesso e... incredibile... ve li mette anche se scrivete il nome del vero autore, non vi spacciate per ciò che non siete.
Poesie e scritti di Alda Merini, Bukowski, Pavese, addirittura Shakespeare, grandi autori ma anche autori minori che sfilano nel vostro blog spacciati per vostra opera. Ma vi siete bevuti il cervello? E chi vi mette like e vi fa i complimenti per la vostra abilità di scrittrice/scrittore possibile che non si è mai accorto di nulla?
Potrei fare nomi di blog fondati interamente su questa falsità, a tutti i loro post potrei aggiungere nome e cognome di chi li ha veramente scritti, ma evito, non si fanno guerre con chi è disarmato. È proprio vero che qui dentro il verbo apparire ha superato di gran lunga il verbo essere.
Buona continuazione a voi nel vivere nella falsità e buona continuazione a chi ha gli occhi foderati e vi mette like applaudendovi.👏👏👏
@occhietti
Post scriptum Per chi non è di Roma preciso che nel dialetto romanesco aridaje è un’espressione che rimarca la pesantezza e la noia che una certa situazione può emanare. Si usa infatti nei momenti di esasperazione...
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francesca-70 · 1 month ago
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Immaginiamo che io venga da te e ti dica ciao. Tu rispondi? -- Ciao.
Esatto. E immaginiamo che me ne esco con una frase stupida che neanche un primate userebbe. -- Tipo?
Tipo che ne so, tipo “Fa freschetto eh?” -- Ma siamo a luglio!!
Infatti, per questo neanche un primate la userebbe. -- Non fa una piega.
Supponiamo che ti offra da bere, ma una cosa leggera sennò pensi male. -- Penso male?
Tipo che voglio farti ubriacare. -- Potrei pensarlo.
Una coca-cola dunque. -- Con ghiaccio.
Se volessimo esagerare, sì. -- E fetta di limone, toh!
Un carnevale di Rio proprio. -- E poi? Che supponiamo?
Supponiamo che parliamo tutta la sera e scopri che sono simpatico. -- Sì…
E che forse saresti disposta a uscire insieme. -- Sì…
Supponiamo che ti porto in un piccolo locale in un vicoletto di Trastevere, con le sedie un po’ scricchiolanti e le porzioni di carbonara abbondanti. -- E il vino in brocche scheggiate.
Con le piante rampicanti che salgono fino agli appartamenti sopra di noi. -- Si.
Supponiamo che poi facciamo una passeggiata e ci ritroviamo al ponte, davanti tipo a Castel Sant'Angelo con qualche tizio che suona “Wish you were here” seduto per terra, l'aria un po’ umida appiccicosa perchè mi pare di aver capito che non può fare freschetto giusto? -- Giusto!
E stiamo lì, insomma s'è mangiato bene, s'è riso, sei bellissima, la grattachecca di Sora Lella ci ha ghiacciato il cervello e ci sono pure i grilli che fanno un live tipo come al Circo Massimo -- Si…
Eh, metti caso che ti bacio. -- Mh??
Quante probabilità ci sono che io poi abbia il profumo dei tuoi capelli riccissimi addosso? -- Beh, non saprei… Qualcuna…
E supponiamo che nei giorni seguenti io ti chiamo, tu mi chiami, ci chiamiamo insomma, e scopri che oh, in fondo capisci che mi piace farti ridere perché quel sorriso è tipo la droga più pericolosa mai scoperta dagli scienziati premi Nobel. -- Si…
Quante probabilità ci sono che da lì in poi tu cominci a innamorarti di me? -- Più di qualcuna direi…
Bene, perché altrimenti eravamo davvero nella merda sai? -- Perché?
Perché io ho cominciato a innamorarmi già dal “ciao”.
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🖤
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ross-nekochan · 28 days ago
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Oggi sono uscita per la seconda volta con la mia ex collega dell'università di Napoli, che da qualche mese si è trasferita dal centro-sud del Giappone a Tokyo.
Una tra le tante cose che ci siamo dette è stata:"No assolutamente non rimarrò a vivere in Giappone per tanto tempo".
È una cosa a cui penso da tempo: mi sono data come termine per pensarci il 2028 quando mi scadrà il visto, potrei anche rimanere qualche annetto in più, ma in questo paese non ce la si fa a rimanere a lungo. È impossibile perché è letteralmente insopportabile viverci, dopo un po'.
A volte lo sento un po' come un "fallimento": insomma, la "naturale" conclusione di una vita fatta a studiare una lingua e tutte le sfumature di un paese è quello di andarci a vivere, un giorno. Non è mai stato un mio grandissimo desiderio o l'obiettivo prefissato da tutta la vita, come nemmeno quello di venire qui 6 anni fa con la borsa di studio, per carità, però è successo e le occasioni me le sono prese in virtù della loro rarità. Però, ecco, si materializza questa opportunità di dare una degna conclusione al sangue buttato sui libri, e poi... capisci che non fa per te.
Poi però penso ai miei ex professori che dopo aver vissuto qui come ricercatori per 7 anni sono tornati a vivere a Castellammare di Stabia (manco in Europa o chessoio), cioè proprio a casa: hanno preferito Napoli al Giappone... LORO... quindi chi sono io per dire che il fatto che non voglio vivere più qui sia effettivamente da considerare un fallimento?
Una volta sotto un video su IG ho letto questo commento:
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Giuro su Dio che mi stavo per mettere a piangere per quanto lucida, precisa e puntuale sia la descrizione di questo paese che viene solo osannato a destra e sinistra per FUTILITÀ, quando, appunto, è una damigiana piena zeppa di merda.
È impossibile rimanere in questo paese perché tu devi dare TUTTO (soprattutto la pazienza per sopportare loro e la loro mentalità di merda), per avere indietro che cosa? Un bel cazzo di niente, anzi, ti devi sorbire pure il razzismo (sempre velato, perché loro sono "gentili ed educati"). Gli unici che possono rimanere sono: gli americani (perché sono letteralmente abbagliati dalla questione "sicurezza") che spesso so già sfondati di soldi (quindi grazie al cazzo che ti godi il miglior Giappone che possa esistere); quelli costretti dalle circostanze (lavoro troppo buono/famiglia ormai radicata qui); e qualche pazzo weaboo/nerd/quasi-hikikomori.
Per il resto, le persone normali con un cervello e che hanno la possibilità di andarsene, se ne vanno... sempre.
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arreton · 23 days ago
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Nello scrivere, ier sera, un punto in particolare nell'agenda delle cose belle si è fatto strada un macro ricordo che avevo completamente rimosso. Da ragazzina ero molto ingenua e sognante, avevo il cervello roso dalle fantasie di amore eterno di mia madre, il vissero felici e contenti della disney, e di varie storie dei libretti Harmony che ora che ci penso sono anche quelli che più di tutti mi hanno introdotta al sesso – l'accesso al porno vero e proprio era limitato ai film per adulti, pure censurati, che beccavo nei vari canali la sera in TV in cucina quando i miei andavano a dormire. Date queste premesse fantasticavo molto sul conoscere un ragazzo, sul vivere una storia d'amore da batticuore, dove le carezze erano rubate ed i baci avvenivano lentamente respirandosi prima parecchio sul volto e guardandosi intensamente negli occhi, col cuore alla gola. Mi innamoravo insomma facilmente, di chiunque mi degnasse di uno sguardo in più, iniziando a crearmi in testa storie di corteggiamento che finivo per scrivere anche su un blog su wordpress che avevo all'epoca. Ovviamente le mie storie, su internet, si chiamavano al tempo l'attenzione di donne e uomini sui 40 anni o vicino lì. Io avevo sui 19, 20 anni. Adesso che ci penso i primi tempi su tumblr c'era un tizio di cui ero infatuata, aveva 39 anni ed un figlio e scriveva sempre di un amore concluso, la mia indole da crocerossina allora, che al tempo era molto forte avrebbe voluto dargli supporto e amarlo e sospiravo così d'amore. Poi non so cosa sia successo, ad un certo punto ho iniziato a disdegnare questi tipi di fantasie, mi sentivo stupida, mi arrabbiavo e in maniera molto cattiva mi dicevo che una come me non avrebbe mai vissuto nulla di tutto ciò, che tutto questo nemmeno esisteva: man mano avevo iniziato ad avere accesso a internet, ai siti porno e vedevo che il sesso era qualcosa di molto più violento, di sporco, che non c'era nessun corteggiamento e che la femmina era sempre quella che sembrava soffrire e che nessuno in fondo pensava. Si era dunque fatta strada l'idea che il sesso non era roba per me, che l'attenzione maschile non l'avrei mai ricevuta, che tutto questo era qualcosa di sciocco, di stupido ed ero molto severa con me stessa: mi dicevo che ero una stupida idiota, sognante in senso dispregiativo. Leggere storie d'amore mi faceva venire la nausea anche nei classici come Jane Eyre – che all'epoca era il mio romanzo preferito – le mie domande allora più che sulle relazioni amorose si iniziavano a focalizzare sul senso di tutto questo, sui rapporti umani, sulla difficoltà, sulla vita. Da lì ho inziato ad accantonare i romanzi romatici, a prenderli proprio in giro, a disprezzarli e a focalizzarmi sulla saggistica: inizio ad interessarmi alla filosofia.
Tutto questo non è stato credo, lineare ma avveniva grossomodo in concomitanza: allo stesso tempo si faceva strada l'idea di avere una relazione con una persona molto più matura di me, con una grande insomma differenza di età; sul sesso e sui porno era la categoria credo si chiamasse daddy's girl o qualcosa di simile, la sofferenza era un qualcosa che nel sesso poteva anche dare piacere come le manate in faccia o addosso, che nel trattarla così male la donna almeno nel sesso l'uomo la adorava ed iniziava ad essere interessante anche il bdsm di quello non eccessivamente spinto: volevo essere punita e picchiata e umiliata, pensavo di poter essere al centro dell'attenzione solo se venivo maltrattata perché non era un maltrattamento vero e proprio ma una forma di venerazione. Il sogno di romanticismo si era tramutato in fantasia erotica e dunque finzione: fingere una parte, in questo caso della ragazzina ingenua e allo stesso tempo ammiccante e sensuale, per rendere la scopata più divertente. Intanto avevo cambiato il mio corpo, era migliorato, mi atteggiavo almeno su internet un minimo in quel modo. Ma anche qua, poi, ad un certo punto non so cosa sia successo: mi dicevo che era una fantasia stupida, che non avevo l'aspetto da "daddy's girl", che erano anche qua solo robe della mia testa, che fuori il sesso era qualcosa di molto più animalesco, ci si salta addosso solo per calmare il friccico in mezzo alle gambe, la venerazione della donna – di me in particolare – non era insomma contemplata né in amore né nel sesso.
È la prima volta che mi dico tutto questo in maniera così esplicita, in questi anni non ha fatto altro che ignorare il mio sentire, le mie fantasie, di deriderle, screditarle e ricacciarle violentemente indietro: io non ho fantasie. Essendo tutto basato sul rimprovero violento e quindi sul cacciarlo via malamente, le mie fantasie sessuali non sono cambiate ma si sono annullate del tutto; il mio desiderio d'amore non è mutato, ma a lui ho sostituito la consapevolezza che posso ricevere al massimo una compassione che porta ad affezionarsi a me ed infatti il massimo a cui ho iniziato ad aspirare era quello di fare compassione in generale, uno sguardo tenero e compassionevole e delle parole anche solo formalmente accudenti era il massimo affetto che potevo ricevere dall'esterno. In tutto questo il filo conduttore è stato sempre il mio aspetto: dato che era tutto basato sull'attrazione fisica e dato che il mio aspetto era vomitevole non avrei avuto nessuna relazione, dunque non solo non avrei ricevuto amore ma non avrei nemmeno scopato. Completamente svuotata ed inaridita a livello affettivo e a livello erotico.
In tutto questo ci sono state 3 figure maschili che hanno avuto un ruolo fondamentale, di cui due in maniera del tutto inconsapevole ed un nemmeno in maniera fisica, ma virtuale ovvero su internet.
Mi fa ridere amaramente tutto questo. Più di dieci anni di vissuto che ho ricacciato dentro a forza e ora sta venendo fuori in una maniera così violenta che vomiterei anche le viscere. In tutto questo, se ci penso bene, alla fine non c'è nemmeno una corsa verso il cinismo, ma uno svuotamento assoluto a livello erotico ed un inaridimento a livello emotivo: una cristallizzazione dei sentimenti dove scredito non solo i miei ma anche e soprattutto quelli degli altri.
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precisazioni · 3 months ago
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martedì scorso mio padre ha avuto un ictus. da qualche tempo c'erano dei segnali: era assente, non capiva sempre le cose, si addormentava senza motivo; pensavamo potesse essere l'inizio dell'alzheimer, ma la visita aveva dato esito negativo. oltre alla demenza, questi sintomi sono precursori di un'ischemia, e la mattina di martedì, dopo diversi giorni in cui si svegliava agitato, si è alzato con un crampo, che è un altro possibile sintomo, è andato in bagno ed è caduto, per fortuna senza farsi male. a mia madre, come sempre, ha detto che non fosse niente: lo fa sempre – sto bene, sto bene, non ti preoccupare, sto pensando di iscrivermi alla maratona, come a voler confermare il suo stato di salute. l'ha aiutato a tornare a letto e poi hanno fatto colazione, quindi lui è tornato in bagno, ma con la porta aperta, e da lì mia madre ha visto una parte del viso cadente. i miei vivono in campagna e l'ambulanza, nel rispetto di un protocollo incomprensibile, lo ha prima portato in un centro ospedaliero sì più vicino ma non attrezzato per le ischemie – anche se era evidente che quello fosse un episodio di pre-ictus. portarlo in quella clinica, fargli fare una tac con strumenti insufficienti, per poi avere come esito: "bisogna portarlo in un altro ospedale", il tutto con oltre due ore di tempo perse. nel frattempo, a mio padre è venuto l'ictus vero e proprio – e se era entrato, pur con fatica, al pronto soccorso camminando, ne è uscito paralizzato
i miei vivono in sicilia, e in tutta la regione ci sono meno di cinque centri specializzati per l'ictus; in lombardia ce ne sono trentuno. una volta trasportato d'urgenza, l'operazione è durata a lungo, forse due ore. io intanto avevo prenotato un volo d'urgenza, e mio fratello pure. ci hanno detto che l'attacco ischemico è stato grave; mia madre è distrutta, le mie sorelle pure. il giorno dopo lo vedo ed è forse la visione più dolorosa che abbia mai avuto. gli occhi velati, lo sguardo fisso verso l'alto, la bocca storta, gli arti paralizzati, incapace di deglutire. soffre di diabete e ipertensione, ma ha sempre vissuto in modo sano; in tutta la vita si è preso l'influenza soltanto due volte. ha una moglie e quattro figli e gli vogliamo tutti un mondo di bene. è un tipo silenzioso, taciturno, ma positivo e sempre sorridente, e non ci ha mai fatto mancare nulla. quarantotto anni di matrimonio e tratta mia madre con lo stesso amore del primo giorno, ed eccolo lì, come se dovesse espiare una colpa infinita per cui però non ha alcuna responsabilità
durante l'operazione ha ingoiato del sangue e solo uno dei due trombi è stato rimosso: l'altra arteria si è chiusa, irrimediabilmente. poi, la polmonite – denominata ab ingestis, che si sviluppa quando nei polmoni finisce un agente esterno, e che è mortale fino al trenta percento. queste giornate sono state un inferno, tra angosce e pianti isterici, qualcosa che non pensavamo di meritarci e che sicuramente lui non merita. la polmonite, però, sembra in regressione, i farmaci funzionano e lui inizia a stare meglio. dopo una vita passata a essere ottimista e sorridente, si commuove nel vederci, sussurra "ti amo" a mia madre, lui che in quarantotto anni di matrimonio l'avrà detto non più di dieci volte, per tenere preziose quelle parole. gli occhi sono più lucidi e ha ancora un ausilio per la respirazione, ma i medici dicono che sta migliorando. da sabato la polmonite è in regressione; nel saperlo sono scoppiato a piangere, poi ci siamo abbracciati tutti, i quattro figli e nostra madre. tra ieri e oggi, finalmente, abbiamo ricominciato a riconoscere il suo sguardo di sempre: il coagulo si sta assorbendo e forse hanno diminuito le benzodiazepine. ha iniziato la fisioterapia e sta rispondendo bene; lui è lucido, il cervello sembra non essere stato intaccato. la ripresa sarà lunga, mesi o forse anni e non è detto che sarà completa, ma non vediamo l'ora di riabbracciarlo
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mermaidemilystuff · 4 months ago
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Mattina partita scoppiettante! Ieri le persone per cui lavoro hanno notato che non esiste più il loro canale youtube (che hanno momentaneamente (?) rimosso dopo che ho preso il virus che è entrato in qualunque account a fare danni :F) quindi oggi ho fatto finta di gnente sulla mia colpevolezza ma ho fatto finta di scoprire le mail dove yt avvisa di tutto e spiegato cos'è successo e mi sto pure prendendo i complimenti e i grazie perché senza di me non l'avrebbero mai capito A PROPOSITO C'È SALVEZZA? QUALCUN SA SE ME LO RI ATTIVERANNO? POSSO FARE QUALCOSA?
Poi stanno venendo dei muratori a cui avevo chiesto un minimo di preavviso e loro hanno preso alla lettera la cosa e quindi il preavviso è stato di ben 4 ore! Ho sistemato la casa alla bene e meglio e il mio cervello malato però non può concepire di far entrare persone in casa senza che questa sia perfettamente linda allora ho detto dai faccio girare anche un po' di palo santo e quindi adesso ho i muratori che sono imminenti col gatto fatto come una pigna perché il palo santo lo droga ed è qui a sfattare di brutto
dovrei iniziare l'hashtag #barzelletta
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