#greciabella
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gegingrecia · 2 years ago
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Folegandros, Cyclades, Greece
Photo credit Georgia Susanna Scardamaglia @geos68
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gegingrecia · 2 years ago
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Photo Credit Georgia Susanna Scardamaglia @gegingrecia
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gegingrecia · 2 years ago
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PH Georgia Susanna Scardamaglia
@geos68 @gcolours @eklektikos @giogiostyle @geos68decor @geosph
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gegingrecia · 4 years ago
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Sikinos, Cyclades @ggingrecia
@ilgrecoantonio
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gegingrecia · 4 years ago
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Kafeneio in Katapola, Amorgos, Cyclades, Greece / Ph Georgia Susanna Scardamaglia - geos68 Giógió
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gegingrecia · 4 years ago
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Amorgos, Hozoviotissa Monastery
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gegingrecia · 4 years ago
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Sifnos, Cicladi
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gegingrecia · 4 years ago
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L'ARCHIVIO FOTOGRAFICO BENAKI
Gli Archivi fotografici Benaki conservano alcune tra le immagini più importanti e toccanti della Grecia del XIX e XX secolo.In una delle foto allegate, scattata a Mykonos, possiamo osservare una ragazza sorridente scendere una scalinata che conduce a un vicolo fiancheggiato da case costruite nel tipico stile cicladico: bianche, cuboidi e con muri spessi, piccole finestre e porte.Il cielo sopra è limpido; sullo sfondo si vede la sommità di un mulino a vento. La ragazza indossa abiti estivi e si può quasi sentire il calore del sole che riscalda il terreno roccioso e irregolare.L'immagine in bianco e nero non apparirebbe fuori luogo in una campagna pubblicitaria che promuove il turismo greco. Gli elementi archetipici di Mykonos in essa contenuti sono quasi un cliché: tutto ciò che manca è un pellicano.Eppure questa fotografia è stata scattata all'inizio degli anni '50, in un momento in cui il turismo era ancora un concetto estraneo per Mykonos e per gran parte del mondo, lo stile "Cicladico" non era ancora ben definito. La ragazza probabilmente è cresciuta sull'isola osservando i primi visitatori stranieri scendere dalle barche e iniziare a esplorare i suoi villaggi e le spiagge incontaminate. Il mulino a vento nella fotografia ha le vele non per migliorare le istantanee turistiche, ma perché veniva ancora utilizzato per macinare il grano coltivato sulle dolci colline di Mykonos.Scattata dall'importante fotografo greco Voula Papaioannou (1898-1990), questa immagine è solo una delle migliaia che documentano la vita in Grecia nel corso del XIX e XX secolo che sono conservate nel dipartimento degli archivi fotografici del Museo Benaki.Creato nel 1973, il dipartimento Archivi fotografici è un importante archivio che contiene il lavoro di rinomati fotografi come Nelly's, Voula Papaioannou, Pericles Papachatzidakis, Dimitris Harissiadis, Georgios Rizos, Nikolaos Tombazis e altri. Il loro lavoro fornisce un'importante testimonianza della vita in Grecia nell'era moderna.Una selezione di questa collezione unica è disponibile per l'acquisto. Le fotografie vengono elaborate e stampate in varie dimensioni all'interno del dipartimento sotto la cura esperta del suo personale, con prezzi a partire da 40 euro.Un’idea fantastica per un ricordo o un regalo di alta qualità che cattura la vera essenza della Grecia e supporta il lavoro svolto dal Museo Benaki.Per sfogliare tutte le stampe disponibili online potete visitare il sito Web del Benaki Museum Shop.
(fonti e foto web)
Do you want to travel to Greece? Visit our website www.gegingrecia.it and contact us
THE BENAKI PHOTOGRAPHIC ARCHIVE The Benaki Photographic Archives preserve some of the most important and touching images of Greece of the 19th and 20th centuries. In one of the attached photos, taken in Mykonos, we can observe a smiling girl descending a staircase leading to an alley lined with houses built in the typical Cycladic style: white, cuboid and with thick walls, small windows and doors. The sky above is clear; in the background you can see the top of a windmill. The girl is wearing summer clothes and you can almost feel the heat of the sun warming the rocky and uneven ground. The black and white image would not look out of place in an advertising campaign promoting Greek tourism. The archetypal elements of Mykonos contained in it are almost a cliché: all that is missing is a pelican. Yet this photograph was taken in the early 1950s, at a time when tourism was still a foreign concept for Mykonos and much of the world, the "Cycladic" style was not yet well defined. The girl probably grew up on the island watching the first foreign visitors get off the boats and start exploring its pristine villages and beaches. The windmill in the photograph has sails not to enhance tourist snapshots, but because it was still used to grind wheat grown on the rolling hills of Mykonos. Taken by the prominent Greek photographer Voula Papaioannou (1898-1990), this image is just one of thousands documenting life in Greece during the 19th and 20th centuries that are kept in the Benaki Museum's photographic archives department. Created in 1973, the Photographic Archives department is an important archive containing the work of renowned photographers such as Nelly's, Voula Papaioannou, Pericles Papachatzidakis, Dimitris Harissiadis, Georgios Rizos, Nikolaos Tombazis and others. Their work provides an important testimony of life in Greece in the modern era. A selection of this unique collection is available for purchase. The photographs are processed and printed in various sizes within the department under the expert care of its staff, with prices starting from 40 euros. A fantastic idea for a high quality keepsake or gift that captures the true essence of Greece and supports the work done by the Benaki Museum. To browse all the prints available online, you can visit the Benaki Museum Shop website. (sources and web photos)
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gegingrecia · 2 years ago
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SIFNOS, WEST CYCLADES
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gegingrecia · 2 years ago
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Ios, Cicladi
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gegingrecia · 4 years ago
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Amorgos, Cyclades Greece
Ph geos68
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gegingrecia · 4 years ago
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Schinoussa
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gegingrecia · 4 years ago
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#aspassoconGeo
KOUFONISSI, KOUFONISI, KOUFONISIA
Koufonisia è la più piccina e suggestiva isola delle Cicladi, si trova a sud est di Naxos e ad ovest di Amorgos. L’abitata Pano Koufonissi è separata da Kato Koufonissi da uno stretto di 200 metri.
Negli anni '80 e '90, Koufonisia fungeva da rifugio segreto per greci e visitatori insoliti ma sofisticati la cui conoscenza superava i contenuti presenti nelle guide di viaggio dell'epoca. Al giorno d'oggi Koufonisia è considerata, passatemi il termine, la "Mykonos delle Piccole Cicladi“, ma solo ed esclusivamente per quanto riguarda il flusso turistico di agosto; fortunatamente Kofounisia non è ancora stata contaminata da boutique di lusso e beach bar rumorosi e affollati e basta recarsi in questo paradiso durante i mesi di giugno, luglio o settembre per goderne appieno in compagnia di pochi altri fortunati visitatori.
Sull’isola si possono trovare alloggi adatti a tutte le tasche ma il campeggio è vietato.
Le sei spiagge dell'isola non sono attrezzate ma punti di ristoro, tavernette e bar non sono mai troppo lontani e offrono un po’ di tutto, dall'insalata greca al mojito. A Koufonisia non ci si formalizza mai e si può cenare in costume da bagno, passeggiare a piedi nudi o fare naturismo sulla spiaggia di Italida.
TUTTO È RAGGIUNGIBILE A PIEDI
Le auto non sono necessarie su un'isola che misura 3,5 km da un'estremità all'altra. Tutte le spiagge di Koufonisia sono facilmente accessibili a piedi e le distanze sono brevi. Per percorrere il tratto più lungo a piedi, cioè da Hora a Pori, ci vogliono circa 40 minuti. Piccole imbarcazioni offrono il trasporto per le spiagge dalla mattina al tramonto, un autobus municipale fornisce varie corse. Altra opzione sono le biciclette poiché sull'isola ci sono pochissime auto e il punto più alto raggiunge solo i 113 metri.
LA SABBIA BIANCA DELLA SPIAGGIA DI PORI
L'immagine della sabbia bianca e delle acque cristalline della spiaggia di Pori continua ad affascinare le menti dei visitatori anche dopo aver lasciato Koufonisia. Situata all'estremità nord-orientale dell'isola, a 3,7 km da Hora, l'unico villaggio di Koufonisia, la spiaggia di Pori può essere raggiunta da una strada che attraversa l'isola o da una strada sterrata sul mare rocciosa che passa sopra una serie di piccole spiagge. Sicuramente questo non è il luogo per chi ha un debole per i bar sulla spiaggia e le infinite file di sdraio.
Gli alberi di tamerici, pochi, fungono da ombrelloni e il suono delle onde è come musica. Sebbene la spiaggia, che si estende per oltre 500 metri sia, durante il giorno l' attrazione principale, Kalofego, una piacevole taverna-bar in stile cicladico con un cortile in pietra ombreggiato e uno chef che tiene testa ai migliori delle Cicladi, diventa di notte l’attrazione principale. Qualche sera potrebbe capitarvi di assistere a un concerto o di cenare romanticamente al dolce suono delle onde oppure, perché no, rimanere svegli fino a tardi a giocare a tavli con un gruppo di persone che avete appena incontrato e che vi sembra di conoscere da anni.
I CIELI STELLATI SOPRA IL BAR SOROKOS
Questo posto, che prende il nome dal vento di sud-est, è il bar più antico di Koufonisia e il punto caldo della vita notturna sull'isola. Situato in paese, in riva al mare, è attrezzato all’esterno con solo cinque o sei tavoli. La maggior parte dei gruppi di amici si siede a gambe incrociate su tappeti colorati stesi sulla superficie acciottolata mentre si godono i loro cocktail intorno alle lanterne luminose. Da qui le stelle sono chiaramente visibili.
Il bar, che offre il panorama su Keros, un'isola disabitata, e Kato Koufonisi, è aperto fino tardi e all’interno di questa vecchia casa ciclica convertita si svolgono balli sfrenati. Il traghetto illuminato che arriva dal porto del Pireo è immancabilmente applaudito dai festaioli di Sorokos mentre costeggia il bar intorno alle due del mattino, fa una brusca virata e attracca al porto adiacente.
BUON CIBO CON INGREDIENTI LOCALI
L'isola offre pittoresche taverne allestite in cortili imbiancati, piccoli ristoranti con tavoli su terrazze con panorami superbi e altri con tavolini sul mare o sui vicoli. Sebbene l'isola sia piccola, offre una vasta gamma di scelte alimentari. Il pesce viene fornito dai numerosissimi pescatori dell’isola, mentre la carne è fornita da produttori locali e regionali che allevano bestiame a Koufonisia, Naxos e Keros.
(Fonti web, Foto @geingrecia)
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