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Sant’Antonio Maria Zaccaria e la lotta alla tiepidezza
La tiepidezza è una malattia spirituale che indebolisce le forze dell’anima e apre la strada al peccato. Tra gli autori spirituali che più combatterono la tiepidezza fu sant’Antonio Maria Zaccaria. Continue reading Sant’Antonio Maria Zaccaria e la lotta alla tiepidezza
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Magnificat
Sandro Botticelli. La Madonna del Magnificat, 1481.
Luogo: Firenze, Galleria degli Uffizi.
Descrizione: è un tondo, dipinto con la tecnica della tempera su tavola, in cui è presente una donna bionda che rappresenta la Madonna, seduta su un trono dorato con un bambino in braccio, che incarna Gesù. Diversi sono i simboli che rimandano alla religione e alla spiritualità. Ad esempio, il libro: che riporta due tipi di testi differenti, a sinistra, il canto profetico di Zaccaria, padre di Giovanni Battista, il quale celebra appunto la nascita del figlio, patrono di Firenze. A destra, invece, si riconoscono le parole della preghiera "Magnificat", che sotto dettatura del piccolo Gesù, Maria sta trascrivendo.
Quest'opera intrisa di bellezza e simbolismo, mi ha ispirata nel creare il mio blog e la pagina instagram Magnificart72.
Vi allego il link per seguirmi: https://www.instagram.com/magnificart72?igsh=MTR5eTJvdWxyanhucQ==
Please, follow me. Thanks.
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Esultò nel grembo materno per la venuta del Redentore!
Zaccaria chiese allora una tavoletta e scrisse: "Il suo nome è Giovanni"
"Che cosa diventerà mai questo bambino?"
"E Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade"
San Giovanni intercedi. 🙏
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Elisabetta, mamma di Giovanni Battista
La figura di Santa Elisabetta è fondamentale all’interno dei Vangeli, e in particolare in quello redatto dall’evangelista Luca, era la moglie di Zaccaria, sacerdote del Tempio di Gerusalemme, madre di Giovanni Battista, profeta, e cugina della Madonna, madre di Gesù. Luca da alcune informazioni sul conto di Santa Elisabetta. conosciuta anche con il nome Elisheba”, cioè “Colei che giura per Dio”,…
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The story of the kidnapping of 16-year-old John Paul Getty III and the desperate attempt by his devoted mother to convince his billionaire grandfather Jean Paul Getty to pay the ransom. Credits: TheMovieDb. Film Cast: Gail Harris: Michelle Williams Jean Paul Getty: Christopher Plummer Fletcher Chase: Mark Wahlberg Cinquanta: Romain Duris Oswald Hinge: Timothy Hutton John Paul Getty III: Charlie Plummer John Paul Getty III (Age 7): Charlie Shotwell John Paul Getty II: Andrew Buchan Saverio Mammoliti: Marco Leonardi Giovanni Iacovoni: Giuseppe Bonifati Il Tamia ‘Chipmunk’: Nicolas Vaporidis Corvo: Andrea Piedimonte Bodini Piccolino: Guglielmo Favilla Maria: Adele Tirante Nancy: Stacy Martin Aileen Getty (Age 6): Maya Kelly Aileen Getty (Age 15): Anna Devlin Mark Getty (Age 4): Kit Cranston Mark Getty (Age 13): Stanley Treshansky Ariadne Getty (Age 2): Ginevra Migliore Ariadne Getty (Age 11): Josie Sayers Millicent: Olivia Grant Annie: Charlotte Beckett Attorney: Roy McCrerey Coroner: Giulio Base Kidnap Van Driver: Nicola Di Chio Prostitue #1: Alessandra Roca Prostitute #2: Francesca Inaudi Rome Hotel Butler: Francesco Bomenuto Arab Sheikh: Ghassan Massoud Bullimore: Clive Wood Conservator: Jonathan Aris BBC Reporter: Oliver Ryan Secretary Getty Oil: Cherise Silvestri Barn Man: Enzo Attanasio Barn Woman: Monica Nappo Villager #1: Gino Nardella Villager #2: Chantal Ughi Carabinieri Captain: Riccardo De Torrebruna Film Crew: Stand In: Lucy Scarfe Unit Production Manager: Francesca Cingolani First Assistant Director: Raymond Kirk First Assistant Director: Roy Bava Second Assistant Director: Edoardo Petti “A” Camera Operator: Daniele Massaccesi First Assistant “A” Camera: Alberto Torrecilla Second Assistant “A” Camera: Riccardo Pau “B” Camera Operator: Marco Sacerdoti First Assistant “B” Camera: Francisco Pintore Second Assistant “B” Camera: Irene Chiappa “C” Camera Operator: Andrea Arnone First Assistant “C” Camera: Emiliano Topai Second Assistant “C” Camera: Esther Venanzi Original Music Composer: Daniel Pemberton Script Supervisor: Annie Penn Gaffer: Francesco Zaccaria Key Grip: Massimiliano Dessena Best Boy Grip: Giorgio Pezzotti Producer: Ridley Scott Producer: Dan Friedkin Production Assistant: Ivan Janakat Producer: Chris Clark Producer: Quentin Curtis Producer: Mark Huffam Producer: Bradley Thomas Producer: Kevin J. Walsh Director of Photography: Dariusz Wolski Editor: Claire Simpson Production Design: Arthur Max Art Direction: Samy Keilani Art Direction: Andrew Munro Supervising Art Director: Cristina Onori Art Direction: Massimo Pauletto Art Direction: Gianpaolo Rifino Set Decoration: Letizia Santucci Costume Design: Janty Yates Makeup Artist: Sleiman Tadros Sound Re-Recording Mixer: Gilbert Lake Supervising Sound Editor: Oliver Tarney Sound Re-Recording Mixer: Mark Taylor Health and Safety: Daniel Rogers Set Decoration: Richard Roberts Casting: Carmen Cuba Co-Producer: Aidan Elliott Co-Producer: Marco Valerio Pugini Co-Producer: Teresa Kelly Book: John Pearson Writer: David Scarpa Stunt Double: Jdanov Andrei Stunt Coordinator: Franco Maria Salamon Foley Artist: Jack Stew Dialogue Editor: Rachael Tate ADR Mixer: Mark DeSimone Makeup Artist: Louise Young Makeup Artist: Laura Lilley Makeup Artist: Raffaella Iorio Makeup Artist: Jana Carboni Prosthetic Makeup Artist: Liz Barlow Casting: Lara Atalla Casting: Teresa Razzauti Casting: Kate Ringsell Movie Reviews:
#1970s#based on novel or book#based on true story#italy#kidnapping#ransom demand#rome#Top Rated Movies#wealth
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➡️🌺🙏Venerdì 6 Settembre 2024
S. Zaccaria pr.; S. Magno; S. Onesiforo
22.a del Tempo Ordinario
1Cor 4,1-5; Sal 36; Lc 5,33-39
La salvezza dei giusti viene dal Signore
👉🕍📖❤️VANGELO
Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno.
+ Dal Vangelo secondo Luca 5,33-39
In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”».
Parola del Signore.❤️🙏
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esegesi: una timida proposta
In che modo rendere queste visioni di carta? Senza volerlo Giovanni ce lo spiega in un versetto famoso, che a sua volta ha rubato da un altro testo: egli mangia, ingoia dei libri, la cui carta penetra nelle sue viscere: l'Esodo, Isaia, Ezechiele, Daniele, Zaccaria, Gioele [...] Come uno dei grandissimi orefici ottoniani, che incapsulavano nei loro pulpiti d'oro avori egizi, coppe, scacchi, calcedonii romani, egli combina, mescola, contamina, cesella le immagini ereditate. [...] Mentre continuiamo a leggere, avvertiamo nei versetti dell'Apocalisse una tensione, un impeto, una passione che hanno qualcosa di cannibalesco: furore di possedere e ingoiare dei libri e di proiettarli in un altro spazio di carta; l'opera di oreficeria viene lavorata col fuoco. da P. Citati, Il libro bianco e scarlatto, in La luce della notte
(avrò certamente capito male, però 'sta metafora (?) dell'ingoiare i libri, farli penetrare nei visceri e poi riproiettarli su altra carta, a me mi farebbe concludere, così d'impulso, che l'apocalisse dev'essere un libro di cacca)
#citazioni#citati#pietro citati#la luce della notte#il libro bianco e scarlatto#apocalisse#esegesi#san giovanni#giovanni#facezie#metafora#libri#ingoiare#carta#cacca
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La pace è una benedizione (Lc 2, 16-21)
È sempre commovente nel primo giorno dell’anno ascoltare parole di benedizione. “Ti benedica il Signore e ti protegga. Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio".
Queste erano le parole del sacerdote. E voi ricordate che Zaccaria, il padre di Giovanni il Battista, non riuscì a dirle perché era rimasto muto. Perché non aveva creduto che a Dio nulla è impossibile e che anche il grembo inaridito di sua moglie Elisabetta, anziana, potesse ricevere il miracolo della vita. Non aveva creduto e così sulle sue labbra si era spenta la benedizione. Noi ci facciamo gli auguri, ma è solo come un gioco, e nulla cambierà. O tutt'al più la novità la lasciamo al caso, alla fortuna.
Il trasalire di un grembo vecchio appartiene alla potenza creatrice di Dio e anche il trasalire di questa terra che viene dipinta come un vecchio continente, un mondo ormai decrepito appartiene a Dio. E noi crediamo che questa terra e questo cuore potranno rigenerarsi e generare qualcosa di nuovo in questo anno. La tua parola, Signore, è efficace, la tua benedizione è vera, e si compie. Fa che crediamo, Signore, per non rimanere muti. il volto di Dio nella sua benevolenza si è fatto visibile, è brillato su di noi.
I pastori tornavano ai loro greggi, alle loro notti, alla fatica di vivere, ma su di loro era brillato il volto di Dio. Così noi ritorniamo alle nostre case, alla fatica di vivere, ma su di noi è brillato il volto di Dio. Il Signore ci sia propizio. Questa parola dice il piegarsi di Dio, il suo curvarsi amoroso. Ha inclinato i cieli ed è disceso e si è curvato su di noi. Discenderà anche nei nostri prossimi giorni e ancora si curverà. la fede ce lo dice. Ce ne andiamo con questa certezza. Come saranno i giorni, i giorni futuri non lo sappiamo ma sappiamo che il Signore si curverà su di noi.
Iniziamo un anno. Lo iniziamo con questa eucaristia che veglia sull'inizio. Forse ognuno di noi ha iniziato l'anno in modo diverso. Ma qui ci è chiesto di iniziarlo insieme. Come comunità che si è data convocazione nell’eucaristia. Sappiamo che eucaristia significa ringraziamento. E allora diamo inizio all'anno ringraziando. Ringraziano coloro che hanno occhi aperti, occhi che si interrogano, occhi che riconoscono i doni. Non ringraziano i distratti. Ringraziano i pastori che con i loro occhi sono andati oltre il buio della notte. Si interroga Maria, che conserva nel cuore le cose che accadono e cerca di capire. "Darai alla luce un figlio, lo chiamerai Gesù. Sarà grande e sarà chiamato figlio dell'Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre".
E quanto al trono, Maria fissava la mangiatoia. Cercava di legare le parole a ciò che vedeva, non le era facile. Nemmeno per noi è sempre facile legare la parola di Dio a ciò che vediamo. Forse anche Maria si interrogava sull'identità di quel bambino che aveva messo alla luce nella notte. Penso che un po' tutti, madri e padri, si interrogano sull'identità del bambino quando nasce un figlio. Che l'identità fosse in quel nome? Forse Maria se lo chiedeva, perché era stato l'angelo a portarle il nome.
Il nome dato dall'angelo, "Gesù", significa "Dio salva". Forse ci commuove pensare che Gesù è stato per tutta la sua vita fedele al nome che portava. Lui è vissuto per salvare. Pensate ai suoi incontri, alle sue parole, ai suoi gesti, ai suoi sguardi: la sua passione era salvare, fino all'ultimo. L'ultimo lo salvò sulla croce, dalla croce, un malfattore, appeso come lui a una croce, gli disse: "In verità io ti dico: Oggi sarai con me in paradiso". Lo ha salvato. Era la sua vita, era la sua passione.
Non pensate che su questa immagine di Dio si gioca anche la pace? In nome di un Dio che salva, tu non puoi fare la guerra o uccidere. Non puoi vivere nell'indifferenza. "Il volto di Gesù" dice il papa "è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda.
Nasce di qui la pace: da un Dio a cui importa l'umanità. "Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace".
Don Paolo Zamengo SDB
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La differenza del cuore
Dopo l’annuncio della nascita di Giovanni a Zaccaria, ascoltiamo oggi l’annuncio della nascita di Gesù che sempre lo stesso messaggero, l’arcangelo Gabriele, porta a Maria. Luca costruisce tutto il racconto dell’infanzia su dei dittici che mettono in parallelo Giovanni con Gesù. Con questo modo di narrare, sembra che Luca intenda mostrare che Gesù è più grande di Giovanni. È lui il più forte,…
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\e ribadire il primato del sacerdozio su quel libero profeta, non allineato, senza autorizzazione\Giovanni era, per nascita, un levita, apparteneva a quella casta sacerdotale maschile, ereditaria e autoreferenziale, che era di suo padre Zaccaria\Sacerdoti si nasceva, si era tali di generazione in generazione\Ma Giovanni, il figlio del miracolo, ha abbandonato il tempio e rinnegato il sacerdozio, diventati il silenzio di Dio, e aveva scelto di essere voce\Ermes Ronchi\
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ERT/Teatro Nazionale presenta il progetto della stagione 2023/2024
ERT/Teatro Nazionale presenta il progetto della stagione 2023/2024. CLEOPATRA Se è davvero amore il tuo, quanto è grande? ANTONIO Contare l’amore è da mendicanti. CLEOPATRA Fin dove si spinge? Devo saperlo. ANTONIO Allora dovrai per forza scoprire un nuovo cielo e una nuova terra. Dopo gli ottimi risultati dell’anno teatrale appena concluso, che ha registrato nel complesso 140.000 spettatori migliorando il livello della Stagione pre Covid 2018/19, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale offre un’anticipazione delle produzioni e coproduzioni che saranno realizzate nel 2023/24, in attesa delle conferenze stampa e delle presentazioni ai docenti e al pubblico previste a Modena, Bologna e Cesena rispettivamente il 5, 6, 7 e il 19, 20, 21 settembre, quando si illustreranno i cartelloni del sistema teatrale ERT. Il Ministero della Cultura con la pubblicazione dei contributi FUS per il 2022 ha premiato ERT come primo Teatro Nazionale per dimensione d’impresa e per punteggio qualitativo e quantitativo (complessivamente 90 punti su 100). Ha inoltre riconosciuto il focus sulla drammaturgia fisica Carne come primo fra i 57 festival e rassegne di danza per punteggio complessivo, con il contributo più alto fra le 17 rassegne. 52 produzioni e coproduzioni, di cui 30 nuovi allestimenti e 22 riprese, 3 internazionali, 23 spettacoli in prima assoluta e 4 prime nazionali. Per la Stagione 2023/2024 il progetto produttivo di ERT / Teatro Nazionale coinvolge importanti artisti del panorama italiano, oltre al direttore Valter Malosti, Nanni Moretti, Motus, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Jacopo Gassmann, Alessandro Serra, Michela Lucenti / Balletto Civile; e maestri internazionali fra cui Pascal Rambert, Theodoros Terzopoulos, Stéphane Braunschweig, Hannes Langolf, Sharon Fridman. Tra gli altri artisti sostenuti da ERT si segnalano Fabio Condemi, Matilde Vigna, Federica Rosellini con Francesca Zaccaria, Roberto Latini, Veronica Cruciani, Giuliano Scarpinato, Roberta Lidia De Stefano, Kepler-452. Un ricco intreccio da cui emergono alcuni focus: un omaggio a Giovanni Testori in occasione del centenario della nascita, il tema del lavoro, la drammaturgia fisica nella rassegna Carne, curata da Michela Lucenti. Intorno all’opera di William Shakespeare si sviluppano nuove riscritture, grandi interpretazioni attoriali, progetti di danza, progetti musicali e il lavoro artistico svolto nelle carceri di Castelfranco Emilia e Modena.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Arvedi's sustainable steel on the Mercedes
The Italian manufacturer makes it from recyclable material (scrap) thanks to green energy sources. The president of Finarvedi: "The agreement rewards our commitment to innovation"
The Italian steel producer Acciaieria Arvedi[1] and the German luxury car manufacturer Mercedes sign a collaboration agreement for the supply of Arvzero[2] in Cremona, at the Finarvedi[3] headquarters. It is sustainable steel produced from recycled raw material (scrap) using 100% electricity from renewable sources. Arvzero is made with an innovative technology, the result of over 30 years of study, research and development, based on the production of an electric furnace, loaded with scrap and based on Arvedi ISP/ESP technology.
The renewable power
The product fully applies the principle of the circular economy, starting from recycled material (iron scrap) and using electricity from 100% renewable sources. It therefore achieves the goal of sustainable steel. Over the years, Acciaieria Arvedi[4] has managed to achieve high levels of environmental sustainability, in particular the decarbonisation of the steel production cycle. Therefore it is a reliable partner for all those companies that create a green supply chain.
IN YELLOW SOME APPLICATIONS OF ARVEDI STEEL ON CARS
The comment
“The collaboration with Mercedes Benz”, says Giovanni Arvedi, president of Finarvedi, “represents for us a significant international recognition for our commitment to technological innovation for the production of sustainable steel”.
Source
Redazione Economia, Sulle Mercedes l’acciaio sostenibile di Arvedi , in: La Repubblica, 30-06-2023, https://www.repubblica.it/economia/2023/06/30/news/sulle_mercedes_lacciaio_sostenibile_di_arvedi-406250362/
[1] Founded in 1963 by Giovanni Arvedi, the Arvedi Group is one of Europe's most significant steelmaking realities, operating in the production of hot rolled pickled, galvanised and pre-painted coils, carbon and stainless steel tubes and stainless steel precision-rolled strip. https://www.arvedi.it/en/
[2] Many innovative strategic decisions have been taken, such as focusing 30 years ago on the production of flat rolled steel using an electric furnace, developing an innovative plant configuration, constantly improving plant efficiency, using solar panels, recovering heat, experimenting the use of hydrogen. Not less important has been the constant commitment to achieving a circular economy aimed at reducing and recycling residuals and waste along the whole chain. The certification process linked to ARVZERO products is the formalisation of a long road that has led Arvedi to reach the international Green Deal target set for 2050. https://www.arvedi.it/en/arvzero/
[3] Finarvedi was established in 1985 and is the holding company for the strategic and operational co-ordination of the Arvedi Group companies. The Group currently has over 3,000 employees, produces and processes over 4 million tonnes of steel products for an annual turnover of about 2.9 billion euros. Finarvedi Spa has its head office in Cremona, in the historical building Palazzo Lodi-Zaccaria situated in Piazza Lodi, built at the end of the 1600s. https://www.arvedi.it/en/group/the-parent-company-finarvedimodel-231/
[4] Acciaieria Arvedi is the first example of a mini-mill to go into operation in Europe and the second in the world for the production of flat rolled steel. https://www.arvedi.it/
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Esultò nel grembo materno per la venuta del Redentore!
Zaccaria chiese allora una tavoletta e scrisse: "Il suo nome è Giovanni"
"Che cosa diventerà mai questo bambino?"
"E Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade"
San Giovanni intercedi. 🙏
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What the Emperor Basil had in mind was another diplomatic marriage to strengthen the link between Byzantium and Venice.
The son of a Doge could not, of course, be offered the hand of a blue-blooded princess like Zoe, the disappointed bride of Otto III. But a suitably distinguished young lady was found in the person of Maria, daughter of the patrician Argyropoulos.
The marriage was celebrated in the imperial chapel in Constantinople. The blessing was given by the patriarch and the golden wedding crowns were placed on the heads of Giovanni and Maria by the two emperors. There followed three days of festivities in one of the palaces. Maria brought her husband a substantial dowry which included a house or 'palace' of her own in Constantinople where they stayed after the wedding.
The emperor had to hurry away to his war against the Bulgars. When he came back he invested Giovanni Orseolo as a patrician and, at Maria's request, gave her the holy relics of St Barbara to take with her to Venice.
Maria was loth to leave the civilised comforts of Constantinople and her parents were sad to see her go 'as if into exile in a foreign land'. By the time they boarded ship she was already some months pregnant.
The couple reached Venice safely. They were greeted by the Doge with a reception the like of which had not been seen before. 'In truth,' says John the Deacon, 'no one could recall such a show of rejoicing in Venice as there was over this wedding.' Maria gave birth to a son a few days later. The Doge assisted at the child's baptism and, since he had been conceived in Constantinople, gave him the name of Basil after the emperor.
But the emperor's plans were again doomed to failure. In 1006 a comet was seen in the sky, always a portent of disaster. It was followed by a famine and then a plague, among whose many victims were Maria, her husband Giovanni and their infant son.
They died within sixteen days of one another. They were buried in the monastery of St Zaccaria. The Doge Pietro was inconsolable. He made his younger son Otto Doge in place of Giovanni and retired into obscurity in a wing of his palace. He died in 1008. Nothing was left to remind him of his high hopes for his eldest son and his grandson conceived in Byzantium and born in Venice, except for the relics of St Barbara, the Emperor's gift to Maria Argyropoulaina. These he presented to the abbey of St John, his son's namesake, on the island of Torcello.
Long after Maria's death a cautionary tale was told about the Greek wife of a Venetian Doge which seems to refer to her. It was related by St Peter Damian, a fervent reformer of the evils of his time, who died in 1072.
The moral of it was that the Good Christians of the west should beware of the decadent and sybaritic ways of the east, lest the Orontes flow into the Tiber. Peter records with vindictive satisfaction how the Greek princess who came to Venice died a hideous death as a result of her self-indulgence.
Distrusting the water supply of Venice, she had her servants collect rain water for her ablutions. Too fastidious to eat with her fingers, she carried her food to her mouth with a two-pronged golden fork. Disliking the stink of the lagoons, she filled her rooms with incense and perfumes. For such depravity and vanity she was a victim of the wrath of God, who smote her with a vile disease.
Her body putrefied, her limbs withered, her bedchamber was permeated by such a stench that only one of her maids could bear it; and after a lingering illness of excruciating agony she passed away, to the great relief of her friends.
It is a nasty tale, but it is eloquent of the difference in living standards between Byzantium and the West in the eleventh century. Maria's parents had been right to sympathise with their poor daughter going off to exile in a foreign land. To a lady brought up to the refinements of aristocratic life in Constantinople, Venice must have seemed rather barbarous.
What Peter Damian and his like took to be signs of depravity were esteemed in Byzantium as marks of urbanity and civilised living. The princess Theophano who had married Otto II was believed to be burning in Hell because of all the baths she had taken during her lifetime.
If eating with a fork or taking baths were thought enough to bring down the wrath of God, western society had still some way to go to match the cultured habits of Byzantium.
#book#byzantium and venice#byzantium#venice#culture of byzantium#bloody christians#because maria ate with a fork and took baths
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La Cripta dei Papi - Cimetero Sotteraneo
La Cripta dei Papi, situata sotto la Basilica di San Clemente a Roma, è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti della città. Questo cimitero sotterraneo, noto anche come Cripta dei Frati Minoristi o Cripta dei Santi, contiene le tombe di alcuni dei primi papi della Chiesa.
La cripta è stata scoperta per caso nel 1857 da Padre Joseph Mullooly, un missionario irlandese che stava lavorando alla Basilica di San Clemente. Padre Mullooly ha trovato un passaggio segreto che conduceva a una serie di gallerie sotterranee, dove ha scoperto tombe, affreschi e icone antiche.
La cripta è stata utilizzata come cimitero dai frati minoriti nel XIII secolo, ma gli archeologi credono che sia stata utilizzata anche dai primi cristiani per seppellire i loro morti. La cripta si estende su tre livelli, e le gallerie sono illuminate solo da piccole finestre.
Le tombe dei papi sono situate nel primo livello della cripta. La più importante è la tomba di San Clemente, il terzo papa della Chiesa, che ha governato dal 88 al 97 d.C. La sua tomba è stata trovata decorata con mosaici e affreschi, tra cui una raffigurazione del papa che celebra la Messa.
Altri papi sepolcri nella cripta includono Papa Zaccaria, che ha governato dal 741 al 752, e Papa Giovanni I, che ha governato dal 523 al 526. Le tombe dei papi sono state decorate con affreschi e icone, molte delle quali risalgono al periodo bizantino.
Oltre alle tombe dei papi, la cripta contiene anche molte altre tombe di frati minoriti e fedeli, alcune delle quali risalgono al XIV secolo. Le gallerie sono decorate con affreschi che raffigurano scene della vita di Gesù e dei santi.
La Cripta dei Papi è aperta al pubblico, e la visita è sicuramente un'esperienza unica. L'atmosfera sotterranea e l'architettura antica rendono questo luogo unico al mondo. Se stai pianificando una visita a Roma, assicurati di includere la Cripta dei Papi nella tua lista di cose da fare.
Per i romani sarebbe un piacere avervi come nostri ospiti, per poter visitare la bellezza con i vostri occhi; potrete venire a soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
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➡️🌼🙏Lunedì 24 Giugno 2024
👉🌼❤️❤️🌷NATIVITA’ DI S. GIOVANNI BATTISTA (s); S. Teodolfo
12.a del Tempo Ordinario
Is 49,1-6; Sal 138; At 13,22-26; Lc 1,57-66.80
Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda
👉🕍📖❤️VANGELO
Giovanni è il suo nome.
+ Dal Vangelo secondo Luca 1,57-66.80
Per Elisabetta intanto si comp�� il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccaria. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Parola del Signore.❤️🙏
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