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PRIMA PAGINA Osservatore Romano di Oggi giovedì, 01 agosto 2024
#PrimaPagina#osservatoreromano quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi romano#quotidiano#politico#religioso#francesco#luna#park#ostia#incontrare#giostrai#grazie#papa#porta#sorriso#alla#gente#luglio#media#israeliani#imminente
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Tutti i ragazzini del quartiere aspettavano le giostre per divertirsi. Arrivava quella carovana di camion verso fine settembre e rimaneva quasi sempre dai 30 ai 40 giorni. Qualche ora per montare tutto, musica a palla e.. "altro giro, altra corsa". L'auto-scontro era quello che preferivano tutti, piccoli e adulti. Anche io aspettavo le giostre ma per altri motivi. Quel gruppo di giostrai portava tante novita' musicali. Me ne stavo seduto su qualche balaustra che delimitava la pista o su qualche tronco d'albero tagliato e..ascoltavo, ascoltavo per ore..
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"Bambina violentata da 4 giostrai": arringhe terminate, adesso si aspetta la sentenza Concluse le arringhe difensive al processo che vede imputati 4 giostrai accusati di violenza... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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André de Beis di radio Ski info.it scrive: Se il #PD lavorasse per il paese Italia e per gli Italiani, accetterei di buon grado questo occhio di riguardo verso i centri sociali, verso i cosiddetti (ma non è vero) italiani senza cittadinanza e senza diritti e verso gli immigrati, che nella stragrande maggioranza dei casi, non non scappa da nessuna guerra e persecuzione e che viene qui in Italia per approfittare del welfare italiano gratis e a spese degli italiani poveri, indigenti, senza casa, senza lavoro e senza futuro anche a causa della pandemia, come un innocuo ricordo degli anni che furono (idologia propagandista), una sorta di tributo alla propria origine rivoluzionaria. Ma il fatto è che questi lavorano per TUTTI, tranne che per gli ITALIANI, che indubbiamente odiano, forse perché non li votano più e questo, per il loro complesso di superiorità, è intollerabile. Di qui l'esigenza ideologica e politicamente corretta (radical chic) di dare la cittadinanza italiana facile agli immigrati, solo e soltanto perché nati in Italia, non non rendendosi minimamente conto che questa concessione, che non è un atto di civiltà, ma il genuino e nemmeno nascosto tentativo di fabbricare un serbatoio di voti o consensi elettorali da cui attingere, in quanto sanno ( i democratici del PD) che dagli italiani non non prenderebbero più voti o consensi elettorali, perché da decenni il PD non non si occupa più dei gravi e numerosissimi problemi dell'Italia e degli italiani (italiani completamente ignorati per garantire e concedere sempre e più diritti e benefici solo e soltanto agli #immigrati o #migranti economici e climatici, a danno dei veri #rifugiati che non hanno 4000€ da dare agli #scafisti/#ONG per venire in Italia!!!
Non si spiega altrimenti, il voler dare il diritto di voto a 16 anni e la cittadinanza italiana facile (#iussoli) e veloce ai figli degli immigrati nati in Italia solo e soltanto perché nati in territorio italiano. Immaginate la corsa e le maree di mamme del Sud del mondo (tutte) a venire a partorire in Italia, dove avranno (di certo) tutto gratis e senza sacrificio, però sulle spalle dei suddetti 7 milioni di Italiani poveri, indigenti e ormai alla frutta!!! Non sono mica diventati (i #piddini) improvvisamente e precipitosamente carmelitani scalzi e nemmeno gesuiti ma neppure francescani dell'Immacolata Concezione ????!!!!!! L'ultima mossa del #PD nel governo giallorosso #ConteBis è stata la cancellazione dei decreti sicurezza e l'introduzione dei decreti #immigrazione, i cui risultati ed effetti immediati, sotto gli occhi di tutti, sono il quadruplicarsi degli sbarchi e degli arrivi di #clandestini/migranti economici e climatici, per i quali, l'Italia spende ogni anno circa 6 miliardi di euro, ed il fatto stranissimo che tutti questi, recuperati da #ONG straniere, vogliono tutti quanti venire in Italia; chissà perché???? Vedere le ultime inchieste di molte procure italiane su ONG e scafisti/schiavisti (un vero e proprio business, altro che umanitarismo e filantropismo francescano). Infine il nuovo segretario del PD #EllySchlein, che nuovo non è ( ricordate: Stai sereno Enrico!! Di Renzi) durante i suoi 9 mesi di premier, insieme al suo ministro degli interni Angelino Alfano, hanno fatto arrivare in Italia ben 190 mila immigrati, che aggiunti agli altri, dei governi successivi Renzi e Gentiloni, diventano circa 650 mila e di cui tutti quanti sappiamo le condizioni di vita miserevoli e pietose e spesso fuori dalla legalità ( spaccio, degrado, rapine, stupri e violenze) basta fare un giro non solo nelle periferie urbane, ma anche nei centri urbani di tutti i paesi e città italiane. l'Italia ha il debito pubblico più ampio e alto del mondo e 7 milioni di Italiani poveri e indigenti e disperati, senza futuro e scarseggiano pure i ristori economici e finanziari da dare ai milioni di commercianti, attori, partite IVA, artisti, artigiani, albergatori, ristoratori, mercatari, giostrai e tantissime altre professioni che anche a causa della pandemia sono quasi sul lastrico, molti i suicidi non raccontati, ebbene in questo scenario apocalittico e disastroso (con più di 100 mila morti) Enrico Letta e il partito democratico davvero può e possono pensare allo #IusSoli e al voto ai sedicenni come una priorità assoluta e necessità per l'Italia e gli italiani??????l!!!!!!?????!!!!!??? Non ci sono davvero molte altre priorità e necessità più impellenti ed urgenti????? A voi le conclusioni.........
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Che bella che è la Fiera di Porto!
Sa di inizio anno scolastico, di astuccio e diario nuovi, di abbonamento del treno, di croccante e zucchero filato, di grindoli coi motorini truccati, di figli dei giostrai che sembravano i più fighi al mondo, di gomma bruciata dell'autobolide, di scintille dell'autoscontro, di:
"giù il gettone, tira la leva... �� la gara finale"
e noi: "alleati! alleati!"
La Fiera di Porto è il mio capodanno, la fine dell'estate, l'inizio del nuovo ciclo delle stagioni.
La Fiera di Porto è sempre bella, semplicemente perché è lei.
da FB
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Taurianova, picchiano e minacciano un concorrente giostraio per allontanarlo: arrestati due fratelli giostrai
Taurianova (Reggio Calabria), picchiano e minacciano un concorrente giostraio per allontanarlo: arrestati due fratelli giostrai Prima minacce neanche troppo velate, “tu qua non devi montare”, poi il pestaggio. È così che due giostrai originari delle serre vibonesi avevano tentato di scacciare un concorrente, provando a impedirgli di montare la propria giostra in occasione della passata festa di Sant’Antonio.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Luna Park 2024 a Varese
Fino al 5 maggio a Varese torna il Luna Park alla Schiranna e arriva anche una mascotte tutta dedicata alla città lombarda, Pasqualino, un adorabile coniglietto dai colori biancorossi della città è pronto ad accogliere i visitatori insieme ai suoi giostrai. Schiranna è la principale località turistico – balneare del comune di Varese, nota per il parco Zanzi, un fornitissimo parco giochi per i…
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I CAMPI ROM DI PISA E LA NASCITA DELLA “BIGATTIERA”
Dal documento L'esclusione scolastica tra il diritto d'istruzione e il diritto di sicurezza. Il caso dei minori rom del campo "La Bigattiera" di Pisa. (pagine 68-73)
IL CAMPO ROM DELLA “BIGATTIERA”
2.2. UNO SGUARDO D’INSIEME: IL PASSATO E IL PRESENTE DELLA “BIGATTIERA”
2.2.1. I CAMPI ROM DI PISA E LA NASCITA DELLA “BIGATTIERA”
Grazie a una piccola cronistoria effettuata dalla Fondazione Michelucci nel rapporto “Case Casette Baracche e Roulotte”124, è possibile ricostruire la parte “storiografica” della situazione abitativa dei rom a Pisa.
I primi campi sosta a Pisa sorsero a metà degli anni Ottanta. In quel periodo su tutto il territorio comunale, vivevano due tipi di comunità diverse: una sinta e una di rom macedoni, serbi, bosniaci e croati.
La comunità di romanì provenienti dall’Est Europa diede vita al primo insediamento sul territorio di Pisa, più precisamente nella località di “I mortellini”, in via Aurelia. Lo spazio utilizzato per il campo era molto vasto ma mancante di corrente elettrica, acqua e servizi. Nel 1988, grazie alla legge emanata lo stesso anno a tutela delle comunità [romanì], il Comune diede l’avvio al trasporto scolastico per i minori del campo, attraverso una convenzione con la Pubblica Assistenza. I disagi interni alla vita del villaggio però non si estinsero, perché a causa del carattere abusivo del campo, gli abitanti erano sottoposti a continui controlli da parte delle forze dell’ordine. Tutto questo portò pian piano allo spostamento di piccoli gruppi rom, verso case abbandonate su terreni comunali o demaniali in aree più periferiche, per rendersi meno visibili. Nel 1989 furono presentati due progetti per la costruzione di altri due campi sosta, uno a sud di Ospedaletto per i sinti italiani e uno a La Vettola per i nomadi dell’Europa orientale.
Un anno più tardi vennero ordinati degli sgomberi a tutti gli insediamenti rom abusivi presenti nel territorio pisano, con eccezione per quello sito a I Mortellini. Sette mesi dopo la Regione Toscana offre un contributo al comune di Pisa per la costruzione di almeno uno dei campi.
124 Cfr. Fondazione Michelucci, rapporto, Case, casette, baracche e roulotte. Le politiche per l’abitare dei gruppi Rom e Sinti in Toscana oltre i campi nomadi, Toscana, gennaio 2006.
Nel frattempo, i cittadini della zona di La Vettola, cominciarono a protestare contro l’apertura del campo e causando la scelta da parte dell’amministrazione comunale, di spostare la costruzione del villaggio in zona Paduletto e a rinunciare all’istituzione di quello a Ospedaletto.
Tra il settembre e novembre del ’91 il campo sito a I Mortellini fu sgomberato in seguito a dopo diverse segnalazioni effettuate dall’USL, sulla precarietà delle condizioni igieniche presenti nell’area. In compenso viene approvata dalla Giunta Municipale la realizzazione del villaggio rom a Tombolo (zona Pauletto), in una zona non visibile dalla via Aurelia. La costruzione di questo campo però ha sollevato diverse critiche da parte dei cittadini gagè che sfociarono in alcuni atti vandalici (scritte provocatorie e svastiche) nell’area in costruzione.
Dei piccoli insediamenti, sorti dagli sgomberi effettuati durante quel periodo, si formarono in diverse zone sparse nel territorio: sotto un tratto autostradale sopraelevato in località “Biscottino”, alle porte di Stagno, all’estrema periferia di Livorno, in prossimità di raccordi autostradali e in altre aree periferiche e distanti dalla città e i suoi servizi.
Sempre durante l’anno 1991 e nell’anno 1992, la Regione toscana ha stanziato diversi contributi al comune di Pisa per la realizzazione o il completamento dei campi rom, tra cui quelli di sola sosta destinati ai giostrai e quello di Coltano.
Tra l’inizio e la metà degli anni Novanta, il numero dei rom a Pisa subì un forte aumento. Ciò accadde soprattutto a causa dello scoppio della guerra nell’Ex Jugoslavia e delle persecuzioni perpetuate nei confronti dei rom su tutto il territorio Balcanico, che condizionarono l’immigrazione di circa 189 sfollati a Pisa.125
I maggiori Paesi di provenienza erano: Slovenia, Croazia, Bosnia e Macedonia. Nel ’94, il dirigente del servizio Anagrafe annunciò di non voler concedere la residenza ai profughi arrivati, in quanto dichiarati tali dalla Questura e non in carico, per legge, al Comune.
Intanto, nell’aprile dell’anno successivo, la Regione Toscana approva la Legge Regionale n. 73, con cui viene proposta l’istituzione di un’accoglienza per i rom, che ipotizza anche vere e proprie soluzioni residenziali, attraverso interventi di recupero abitativo e di ristrutturazione di edifici pubblici e privati.126
125 Il numero dichiarato, è frutto dei censimenti fatti durante quegli anni, ma è incerto in quanto, si sono riscontrate diverse difficoltà nell’effettuare le stime.
Allo stesso tempo, viene ufficialmente aperto l’unico campo autorizzato del periodo, ancora oggi identificato come il “campo di Coltano” e finanziato con i fondi della Legge dell’88, ormai superata.127
La legge in questione raccomandava ai Comuni di realizzare dei campi rom in aree non isolate, e che non fossero situate a diretto contatto con arterie di grande traffico, ma si può osservare come il campo non risponda a questa caratteristica perché si trova presso un crocevia di strade di grande comunicazione, molto lontano dal centro urbano e dai servizi.128
Nel frattempo cominciarono anche le attività di sgomberi di tutti gli altri insediamenti dichiarati abusivi, attuate attraverso l’emissione da parte del Comune, di diverse ordinanze per la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico del territorio.
Negli anni compresi tra il ’95 e il ’98 furono effettuati interventi e controlli in tutti i villaggi o nelle aree in cui venivano segnalati postazioni di camper o roulotte: nel campo abusivo di Tombolo, nell’area ex Genovali (presenza di nomadi non autorizzata), a Ospedaletto (presenza di nomadi in area non autorizzata), in Via Maggiore (insediamento non autorizzato), in Via Emilia (segnalazione roulotte), in Via Meucci (segnalazione roulotte e camper), a La Tabaccaia (segnalazione roulotte), a Paduletto (campo abusivo) e a Pian degli Ontani (campo abusivo).129
Data la situazione molto precaria dei rom e sinti già presenti sul territorio pisano in quel periodo, il Comune ha preso la decisione di procedere anche con la politica del “numero chiuso” con cui si stabilisce un tetto massimo di presenze rom considerate “tollerabili” per il territorio.
Gli sgomberi dei vari campi costrinsero coloro che li subirono a trasferirsi negli altri campi siti nel territorio, andando a causare situazioni di sovraffollamento.
Uno degli sgomberi più incisivi fu stato quello di Pian degli Ontani, i cui abitanti (circa un centinaio) andarono a rifugiarsi da parenti e amici stabilizzatisi nel campo di Coltano. Il degrado del sovraffollamento in questo campo, determinò una successiva presa di decisione da parte del Comune nel 1999, che decise di ordinare lo sgombero anche in questo luogo. Ne seguono manifestazioni e opposizioni da parte dei rom che vi abitano e che, grazie alle loro proteste, riuscirono a far sospendere l’ordinanza.
126 Manca C., Il paese dei campi. La presenza rom a Pisa e il progetto “Città sottili”, tesi di laurea, Facoltà di Scienze per la Pace, Pisa, 2012-2013, p. 57.
127 Ibidem. 128 Ivi, p. 58. 129 Fondazione Michelucci, rapporto, Case, casette, baracche e roulotte. Le politiche per l’abitare dei gruppi Rom e Sinti in Toscana oltre i campi nomadi, Toscana, gennaio 2006, p. 16.
Nell’anno 2000, la Regione Toscana ha approvato la Legge regionale n. 2 “Interventi popoli rom e sinti” che si propone di trovare soluzioni abitative stabili. Gli interventi da attuare per riformare la situazione alloggiativa dei rom sono:
«a) aree attrezzate per la residenza con i requisiti indicati agli artt. 3 e 4; b) interventi di recupero abitativo di edifici pubblici e privati previsti dall'art. 5; c) l'utilizzo degli alloggi sociali come previsti dalla Legge 6 marzo 1998, n. 40 "Disciplina dell'Immigrazione e norme sulla condizione dello straniero";
d) il sostegno per la messa a norma e/o la manutenzione straordinaria di strutture abitative autonomamente reperite o realizzate da rom e sinti;
e) la realizzazione di spazi di servizio ad attività lavorative di carattere artigianale.».130
L’art 3. della legge indica alcune condizioni da attuare sui nuovi sistemi abitativi:
«[…] b) collocazione delle aree attrezzate, preferibilmente su terreni di proprietà comunale o di altri enti pubblici, al fine di contenere i costi e accelerare la realizzazione delle opere;
c) la localizzazione deve garantire l'inserimento in contesti di vita attiva dotati degli elementi essenziali per rendere l'esistenza quotidiana degli abitanti organizzata e interrelata con il tessuto abitativo e sociale circostante, con l'organizzazione dei servizi socio-sanitari di zona e con la rete degli istituti scolastici.
3. Le aree attrezzate per la residenza, in ragione delle famiglie destinatarie, del loro stile di vita, delle risorse disponibili, del contesto urbano, possono essere composte da strutture abitative integrate in uno spazio comune o da attrezzature fisse di servizio a roulotte, case mobili o strutture prefabbricate.
130
6. Le aree attrezzate per la residenza possono essere ricomprese nei piani di zona per l'edilizia economica popolare di cui alla legge 18 aprile 1962, n. 167 "Disposizioni per favorire l'acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare". […].».131
Per attuare la normativa, nello stesso anno e con il finanziamento della Regione, il Comune diede l’avvio all’ambizioso progetto di “Città Sottili”. Il progetto prese vita definitivamente nel 2002 ed era destinato ai rom censiti “in quanto presenti” nella Provincia di Pisa. Lo scopo principale del progetto consisteva nel superamento delle precarie condizioni d’abitazione nei campi e la ricerca d’inserimento dei rom in soluzioni abitative alternative. Quattro anni dopo l’avvio del progetto, un dossier di “Africa Insieme” rileva che:
«circa un quinto delle persone censite nei campi nomadi nel 2002 è stata alloggiata in casa: si tratta di un risultato non trascurabile, che ha consentito, per esempio, di smantellare il campo nomadi di Via S. Biagio, di sottrarre alla baraccopoli di Coltano quasi la metà dei suoi abitanti, e di ridurre del 20% le presenze nell’insediamento di Calambrone. Certo, sono passati quattro anni ed era forse lecito aspettarsi qualcosa di più: eppure, chi conosce le enormi difficoltà di accesso al mercato abitativo per i Rom sa che si tratta di risultati non scontati. Oggi, più di 40 famiglie dei campi hanno trovato una casa, pagano un affitto e possono legittimamente sperare di inserirsi nel mercato del lavoro».132
In effetti, il progetto “Città sottili” ha colto nelle sue fasi iniziali, il carattere innovativo della Legge regionale che ha sottolineato alcune caratteristiche importanti che le aree attrezzate devono possedere. Una delle innovazioni più importanti che vennero attuate, fu quella di decidere di porre gli alloggi rom in prossimità dei centri abitati, al fine di rendere l’esistenza quotidiana delle comunità romanì con il tessuto abitativo e sociale circostante, correlata con l’organizzazione dei servizi socio-sanitari di zona e con la rete degli istituti scolastici.
131 Ivi, art. 3. punto 2. 132 Associazione Africa Insieme, Vite di scarto. Marginalità sociale e marginalità abitativa dei migranti a Pisa, Bozza, 4 giugno 2006, p. 25.
Quando il progetto è cominciato, il campo della Bigattiera ancora non esisteva. La sua nascita avvenne nel dicembre del 2004 a causa degli spostamenti delle famiglie sgomberate dagli insediamenti di Calambrone e San Biagio. In tali località abitavano diverse persone che avevano ottenuto la casa dal Comune intorno al 2000. Nelle abitazioni composte da ex colonie italiane, si contavano circa una cinquantina di persone e 15 famiglie. Questa gente è poi stata spostata al campo, dove il numero è progressivamente aumentato133.
La Bigattiera nacque in quel preciso momento, con lo scopo di divenire una semplice area di transizione. La chiusura di “Città Sottili” ha però condizionato la sua principale caratteristica transitoria, rendendola una soluzione definitiva.
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La Colonnina Atlante Fast situata a San Martino dall'Argine MN: vi erano parcheggiate le roulotte dei giostrai che impedivano l'utilizzo del secondo stallo di ricarica. https://www.forumelettrico.it/forum/colonnina-atlante-fast-san-martino-dall-argine-mn-via-i-maggio-3-t34493.html #SanMartinoDallArgine #mantova #atlante
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Quando i giostraifacevano ballare l'orso Un ricordo di Pian di Macina (Bologna) Infoterapia con anziania cura di Federico Berti Intervista in casa di riposo L'orso io l'ho visto una sera, verso sera, che c'era un uomo lì che lo prendeva con lui, questo orso camminava da solo eh. Andava sempre in piedi e poi faceva
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Il Barone Lamberto - Ok Google
Il nuovo singolo estratto dall’album dell’artista modenese
Una relazione, surreale, tra un uomo e un motore di ricerca.
“Bravo” è il nuovo disco di inediti de Il Barone Lamberto, lavoro dentro cui si affrontano temi di attualità e di cronaca ma c’è spazio anche per materiale più intimista e di carattere affettivo. È così che una canzone come “OK GOOGLE” traghetta tutto l’ascolto in direzioni sociali se non addirittura politiche, nel senso più romantico e completo della parola. Nello specifico la canzone si interroga su quanto siamo dipendenti dalla tecnologia e in quanti modi questa ci sta pian piano disumanizzando.
«OK GOOGLE è un pezzo fuori dagli schemi. Una relazione amorosa e surreale tra un uomo e l'assistente vocale del suo smartphone. La riflessione fonda su quanto la tecnologia ci stia aiutando nei rapporti con le altre persone e contemporaneamente su quanto ci stia allontanando da noi stessi. Ah, ed è anche l'unico brano in grado di far partire l'assistente vocale del telefono. Provare per credere!» Il Barone Lamberto
Etichetta: Autoproduzione
Dicono di “Bravo”:
«Il singolo “Zenit”, ode alla vita come dice lui nella presskit, per capire che dietro il flow del Barone, ormai di stanza a Modena, esiste il giusto connubio tra colore, energia vitale, belle allegorie contemporanee… ». ExitWell
«Da quei “Giostrai” si è fatto amare Kheyre Yusuf Abukar Issak, dalla lingua ben affilata, dal flow ben cesellato, dalle liriche mai scontate e poi dal modo che ha di dipingere le allegorie e di denunciare le storture della vita». BravOnLine
«Un disco energico dove l’artista ci propone nuove sonorità senza dimenticare la musica folk e quella d’autore, creandone un connubio intrigante e coinvolgente.» Fuori la scatola
«Il Barone Lamberto ha sempre saputo come unire il rap al pop, il tutto contaminato di colori decisamente metropolitani. C'è sempre stato il ferro e il cemento dei palazzi dentro la sua musica. C'è sempre stata una città, possibilmente di notte». Extra! Music Magazine
«Il Barone Lamberto, al secolo Kheyre Yusuf Abukar Issak, usa un linguaggio fresco, moderno, di un flow accattivante dentro le metriche del rap, parole che scorrono e ricorrono belle soluzioni dentro incisi di vere hit radiofoniche». Mondospettacolo
BIOGRAFIA IL BARONE LAMBERTO
LINK SOCIAL
https://www.youtube.com/channel/UC058H0IU0yTC5Zbmn5XalbA https://www.instagram.com/ilbaronelamberto/ https://www.facebook.com/ilbaronelamberto/
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"Bambina violentata da giostrai": chiesta condanna a 14 anni di carcere
"Bambina violentata da giostrai": chiesta condanna a 14 anni di carcere Il pubblico ministero Elenia Manno ha chiesto 14 anni di carcere nei confronti di 4 giostrai... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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André de Beis di radio Ski info.it scrive: Se il #PD lavorasse per il paese Italia e per gli Italiani, accetterei di buon grado questo occhio di riguardo verso i centri sociali, verso i cosiddetti (ma non è vero) italiani senza cittadinanza e senza diritti e verso gli immigrati, che nella stragrande maggioranza dei casi, non non scappa da nessuna guerra e persecuzione e che viene qui in Italia per approfittare del welfare italiano gratis e a spese degli italiani poveri, indigenti, senza casa, senza lavoro e senza futuro anche a causa della pandemia, come un innocuo ricordo degli anni che furono (idologia propagandista), una sorta di tributo alla propria origine rivoluzionaria. Ma il fatto è che questi lavorano per TUTTI, tranne che per gli ITALIANI, che indubbiamente odiano, forse perché non li votano più e questo, per il loro complesso di superiorità, è intollerabile. Di qui l'esigenza ideologica e politicamente corretta (radical chic) di dare la cittadinanza italiana facile agli immigrati, solo e soltanto perché nati in Italia, non non rendendosi minimamente conto che questa concessione, che non è un atto di civiltà, ma il genuino e nemmeno nascosto tentativo di fabbricare un serbatoio di voti o consensi elettorali da cui attingere, in quanto sanno ( i democratici del PD) che dagli italiani non non prenderebbero più voti o consensi elettorali, perché da decenni il PD non non si occupa più dei gravi e numerosissimi problemi dell'Italia e degli italiani (italiani completamente ignorati per garantire e concedere sempre e più diritti e benefici solo e soltanto agli #immigrati o #migranti economici e climatici, a danno dei veri #rifugiati che non hanno 4000€ da dare agli #scafisti/#ONG per venire in Italia!!!
Non si spiega altrimenti, il voler dare il diritto di voto a 16 anni e la cittadinanza italiana facile (#iussoli) e veloce ai figli degli immigrati nati in Italia solo e soltanto perché nati in territorio italiano. Immaginate la corsa e le maree di mamme del Sud del mondo (tutte) a venire a partorire in Italia, dove avranno (di certo) tutto gratis e senza sacrificio, però sulle spalle dei suddetti 7 milioni di Italiani poveri, indigenti e ormai alla frutta!!! Non sono mica diventati (i #piddini) improvvisamente e precipitosamente carmelitani scalzi e nemmeno gesuiti ma neppure francescani dell'Immacolata Concezione ????!!!!!! L'ultima mossa del #PD nel governo giallorosso #ConteBis è stata la cancellazione dei decreti sicurezza e l'introduzione dei decreti #immigrazione, i cui risultati ed effetti immediati, sotto gli occhi di tutti, sono il quadruplicarsi degli sbarchi e degli arrivi di #clandestini/migranti economici e climatici, per i quali, l'Italia spende ogni anno circa 6 miliardi di euro, ed il fatto stranissimo che tutti questi, recuperati da #ONG straniere, vogliono tutti quanti venire in Italia; chissà perché???? Vedere le ultime inchieste di molte procure italiane su ONG e scafisti/schiavisti (un vero e proprio business, altro che umanitarismo e filantropismo francescano). Infine il nuovo segretario del PD #EllySchlein, che nuovo non è ( ricordate: Stai sereno Enrico!! Di Renzi) durante i suoi 9 mesi di premier, insieme al suo ministro degli interni Angelino Alfano, hanno fatto arrivare in Italia ben 190 mila immigrati, che aggiunti agli altri, dei governi successivi Renzi e Gentiloni, diventano circa 650 mila e di cui tutti quanti sappiamo le condizioni di vita miserevoli e pietose e spesso fuori dalla legalità ( spaccio, degrado, rapine, stupri e violenze) basta fare un giro non solo nelle periferie urbane, ma anche nei centri urbani di tutti i paesi e città italiane. l'Italia ha il debito pubblico più ampio e alto del mondo e 7 milioni di Italiani poveri e indigenti e disperati, senza futuro e scarseggiano pure i ristori economici e finanziari da dare ai milioni di commercianti, attori, partite IVA, artisti, artigiani, albergatori, ristoratori, mercatari, giostrai e tantissime altre professioni che anche a causa della pandemia sono quasi sul lastrico, molti i suicidi non raccontati, ebbene in questo scenario apocalittico e disastroso (con più di 100 mila morti) Enrico Letta e il partito democratico davvero può e possono pensare allo #IusSoli e al voto ai sedicenni come una priorità assoluta e necessità per l'Italia e gli italiani??????l!!!!!!?????!!!!!??? Non ci sono davvero molte altre priorità e necessità più impellenti ed urgenti????? A voi le conclusioni.........
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"Ritratto di Donna" - Speciale Tg1
“Ritratto di donna “. A colloquio con: la prima presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano; con Pegah Moshir Pour che al Festival di Sanremo ha raccontato la battaglia per i diritti delle donne iraniane. La testimonianza di suor Jenevieve che vive in una roulotte a Ostia con i giostrai. Il dramma di Margherita Asta che perse madre e fratellini in un attentato di mafia il cui…
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Lecco: Torna il Luna Park in città.
Lecco: Torna il Luna Park in città. Garantita la presenza delle giostre nel tradizionale periodo pasquale con una importante novità: oltre allo spazio utilizzato lo scorso anno, il parcheggio accanto ai campi del centro sportivo Bione, verrà riservata un'area sul lungolago, in Riva Martiri delle Foibe. "Tutte le famiglie dei giostrai - spiega Giovanni Cattaneo, assessore all'Attrattività territoriale - potranno lavorare e la città avrà a disposizione non una ma due proposte per le famiglie e i giovani. Nelle ultime settimane è stato attivato un gruppo di lavoro congiunto tra Comune e rappresentanti degli operatori del luna park. La nostra città manca di un'area dedicata agli spettacoli viaggianti e lo spazio del Bione è peraltro interessato dal cantiere aperto nelle ultime settimane: in questo scenario occorreva trovare una soluzione nuova e per questo ringrazio ciascuno dei dirigenti e tecnici del Comune per il lavoro fatto". Il Luna Park verrà inaugurato sabato 25 marzo e porterà in due zone della città il suo carico di energia: "Certamente dovremo monitorare la situazione - conclude Cattaneo - per sincerarci che tutto proceda in modo ordinato e rispettoso dei residenti e dei luoghi che accolgono le giostre. Una piccola ma importante attenzione è stata data ai residenti e alle attività di piazza delle Nazioni: a differenza dello scorso anno non ospiteranno le abitazioni mobili dei giostrai che saranno invece accolte nell'area di proprietà del Ministero dell'Interno e affidata ai Vigili del Fuoco. Non potendola utilizzare per l'accesso dei clienti del Luna Park è stata invece aperta per accogliere le abitazioni mobili. Un segno di collaborazione tra Enti e attenzione alla comunità di cui sono grato".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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