#frasi luna del grande
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“Quando l'offesa non è degna di risposta, disarmali con il silenzio.”
— Luna del grande
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La vita non ¢alza mai a pennello, ma sta a noi decidere quale taglia indossare ogni giorno.
⊱✿⊰
(Luna Del Grande)
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Ho un lato "oscuro" che solo la notte conosce.
Luna Del Grande ©
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Quando una persona sa come sorprenderti,
ti ha già conquistata.
(Luna Del Grande)
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“Non sorprenderti se qualcuno ti fa sentire sbagliata. Ricorda, le api pungono sempre i fiori più belli. Guarda avanti e sorridi.”
— L. Del Grande
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·٠•✿ ✍️
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15 Maggio - 3:25 Ei. Mi chiedo come va... Credo che questa sia stata la settimana più intensa della mia vita sai... Finalmente ho provato ad affrontare, ad affrontarmi...non sto bene ovviamente... Ce ne vorrà di tempo... È stato orrendo... Mai andato così affondo... Così tanto che a parole non lo saprei neanche descrivere...Ho parlato coi miei guai, Incrementato l'odio contro me stesso, caricato e gonfiato l'idea del sentirmi unicamente incompreso e quasi arrendermi al fatto che probabilmente di base fosse realmente l'unica cosa da fare... Ma esclusivamente per "pigrizia"... Esclusivamente per la poca voglia di reagire, combattere e riscoprire...quasi mi sono sentito di non meritare neanche di reagire... Ho pensato anche di lasciarmi andare per un po... Doveva arrivare anche questo momento prima o poi... Sto cambiando, mutando l'ottica di me stesso. Questo mi porta punto capo... Si perché non mi conosco... Ma non perché non mi sia mai conosciuto o considerato, semplicemente perché muto, cambio e mi riscopro... Nuovo... Di nuovo... È orrendo e allo stesso tempo indescrivibile... Sto cercando di amarmi incondizionatamente per poter amare in egual modo chiunque e nessuno... O magari solo pochi o un singolo... Magari non smettere mai di amare te... Si... Amare... quanto è sopravvalutato, sottostimato, incomprensibile e soggettivo...amore... Le parole non rendono giustizia... Scrivo e sembra tutto un cliché... Nulla di nuovo, frasi e afrosismi infiniti di citazioni già fatte da chiunque... Eppure sono qua a meditare... Non mi amo... Non l'ho mai fatto e forse non ci riuscirò mai per davvero... Ho una concezione troppo alta dell'amore per poter mai raggiungere quella soglia un giorno... Amore puro e incondizionato. amore vero e incontrollato... Senza giustificazioni che unisce insiemi di errori ed esperienze... Si... Non mi amerò mai per davvero perché ancora non lo comprendo... Eppure nonostante ciò sento che ancora e ancora ti amerò... Tutto questo mi estranea da me stesso... Mi rende solo più tuo e allo stesso tempo più IO. Mi manca tanto di noi ma mancano anche tanti pezzi di me che probabilmente una volta trovati e collocati renderanno completamente un immagine diversa da quella che eravamo noi... Non so cosa accadrà... Non so se crescerò o se peggiorerò... Non so se ho preso le scelte giuste... Non so come stai... Non so come sto... Questo limbo mi porta sempre a fare cose... Con chiunque! esperienze che riempiono valigie, appesantendole ma che non so se avrò la forza di trasportare... A volte vorrei limitarmi per risparmiare spazio per cose più vere e vive ma... Penso che, cadendo nel cliché, non ci sia niente di più vivo della vita stessa... Ti mentirei se ti dicessi che non stessi facendo cose con qualcuno quando ne capita l'occasione... Ma non ti mentirei mai sul fattore che nonostante tutto tu rimani l'unica... Quella vera... Quella speciale... Quella che probabilmente non si ripresenterà più... La volta che ha insegnato e segnato più tutte... Quella che nell'inconscio determinerà il termine di paragone. la mia condanna e la mia gioia più grande... L'unica che non sarà mai più mia... Mi manca tutto di noi ma manco io ai comandi della mia vita e fino a quando non imparerò a giocare non potrò permettermi di riaprire la partita... Non sto bene ma cambio... Mi evolvo e forse un giorno avrò una forma stabile ed accettabile da me stesso... Fino ad all'ora non mi farò guardare da chi merita di stare solo bene... Non mi farò nemmeno guardare da te... Non per me... Non per noi... Ma per te... Che tu capisca o meno. Spero che tu non smetta di lottare, spero che tu non ti stia lasciando andare... Spero che tu abbia di chi poterti realmente fidare, spero che tu abbia chi ti possa realmente comprendere, sostenere e aiutare... Spero che tu non smetta mai di poter amare e infondo infondo spero che un giorno, forse in un momento dove saremmo entrambi più stabili tu mi possa riamare. Incondizionalmente. Ciao Piccola, anche questa va a te.
Non smetterò di scriverti e mi piace pensare che tu sia lì a leggere nel silenzio più totale perché un po la indifferenza è quella che sento di meritare anche se fa male ma almeno mi lascerò osservare. Buona Luna. Tuo Poppi.
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NINA LA BAMBINA DELLA SESTA LUNA
La bambina della Sesta Luna è un romanzo per ragazzi della scrittrice veneziana Moony Witcher,
primo volume della serie La bambina della Sesta Luna pubblicato il 31 gennaio 2002.
La bambina della Sesta Luna (31 gennaio 2002)
Nina e il mistero dell'Ottava Nota (14 gennaio 2003)
Nina e la maledizione del Serpente Piumato (22 settembre 2004)
Nina e l'Occhio Segreto di Atlantide (2005)
Nina e il Numero Aureo (24 ottobre 2012[5])
Nina e il potere dell'Absinthium (14 maggio 2014[6])
Nina e l'Arca della Luce (15 febbraio 2017)
La serie è nettamente divisa in due parti: la prima, composta dai primi quattro libri,
si focalizza sulla ricerca che Nina e i suoi amici fanno per trovare i quattro Arcani (i quattro elementi)
per liberare i pensieri dei bambini, mentre gli ultimi tre sulla ricerca dei numeri che compongono il Numero Aureo, che mantiene l'armonia nell'universo.
I primi quattro libri sono stati raccolti due volte in un unico volume:
la prima il 6 dicembre 2005 con il titolo Nina. La bambina della Sesta Luna - Tutta la storia;
la seconda il 23 aprile 2014 con il titolo Nina.
La ricerca degli Arcani – Tutta la storia, in concomitanza con la nuova edizione dei libri della serie, pubblicati con la copertina rinnovata.
Durante la pubblicazione della serie sono usciti altri libri di corredo.
Il club di Nina (2005)
L'alchimia di Nina (2006)
La bambina della Sesta Luna. Diario segreto (2006)
Parola di Nina! (2006).
voglio parlarvi di una saga della mia infanzia come avete visto dal titolo voglio parlarvi di Nina la bambina della sesta Luna una saga composta da 6 libri in totale,
e una saga fantasty che parla di alchimia, ma anche di amicizia e di amore, parla della lotta del bene e del male, della crescità che facciamo ognuno di noi e delle
scelte che prendiamo, quando ero diciamo più piccola mi e stato regalato il primo libro devo dire che ero molto emozionata,essendo una che ama i libri quando mi regalano
un libro mi emoziono, devo dire che ero molto curiosa non conoscevo l'autrice ma piano piano leggendo il primo libro mi e piaciuto davvero tanto, infatti alla fine
ho preso i primi quattro purtroppo non ho gli ultimi tre perchè crescendo non ho più seguito l'autrice e pensavo che il libro era finito con il quarto, poi passano gli
anni nel 2012 e uscito il sesto e alla fine ne usciti altri due, io non lo sapevo infatti credevo che quello che avevo era l'ultimo, devo dire che ero rimasta un po
sorpresa ma poi tramite internet ho dato un occhiata a come finisce, sicuramente non so quando prenderò gli ultimi che mi mancano, comunque parlando della saga
la saga e una saga bellissima, la storia ti coinvolge fino alla fine devo dire che non ti annoia mai, infatti da bambini quando lo leggevo passavo ore a leggerli e li
finivo subito,la storia e molto interessante nel libro si trovano anche dei simboli che sono simboli alchemici che compongono delle frasi infatti mi ricordo da piccola
che prendevo l'alfabeto che trovate nel libro, lo prendevo e cercavo subito il significato dei simboli in più ci sono vari disegni diciamo della storia, disegnati
molto bene che ti danno una spinta in più ad entrare nella storia, più la storia va avanti più ti piace ci sono momenti belli ma anche momenti tristi che ti fanno
un po piangere, anche momenti che ti fanno riflettere. Mi ricordo che quando ero piccola sognavo quei mondi adesso sono diventata più grande
infatti i libri non li leggo più, ma li tengo custoditi nel mio cuore e sono quel genere di libri che non butterò mai,sono passati anni ma sono ancora li pronti per essere
usati magari in futuro quando avrò dei figli oppure rimarranno un piccolo ricordo piacevole della mia infanzia. Alla fine voglio dirvi che consiglio questa saga, credo
che i bambini a cui piace il fantasy e che magari vogliono leggere dei libri che parlando di quello consiglio di leggerli, magari quelli che hanno la mia età li trovano
noiosi perchè comunque sono stati scritti per un pubblico diciamo piccolo dai 10 anni in su quindi per quelli che hanno dai 20 in su ma anche 15 in su non li trovano
interessanti poi può essere anche una questione di gusti perchè penso comunque che i libri non hanno un età quindi se avete voglia anche chi a la mia età potete andare
a cercarli perchè sono molto carini e leggeri quindi alla fine consiglio a tutti se magari il genere o la trama vi piace di leggerli perchè meritano molto, anche per
staccare solo per un paio di minuti la testa dal mondo che ci circonda.
Prima che mene dimentico volevo dirvi che i libri li trovate forse nelle librerie anche se non e semplice perchè sono usciti parecchi anni fa, quindi forse non ci sono
ma se non li trovate nelle librerie sicuramente li troverete su Amazon o su Ebay li sicuramente li troverete.
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“Si dimentica quello
che non ci sfiora,
per il resto,
il cuore conserva tutto.”
— Luna Del Grande
#dimenticare#sfiorare#cuore#frasi cuore#conservare#cose importanti#frasi e citazioni#frasi tumblr#frasi#luna del grande
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siamo tutti vagabondi in cerca di un posto fisso nel cuore di qualcuno
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se mai un tipo mi dedicherà una di queste frasi avrà il mio cuore in 0.3
“ gli occhi di un verde che fanno paura “ “ Sei la mia droga Se mi manchi non riesco a dormire ” (Ndo vai, Carl Brave)
“ Trastevere è bella anche senza di me Ma meno senza di te “ (Regina Coeli)
“ Che si gira tutta Roma quando passi “ “ Tu sei il mio sangue, sei i miei capillari“ “ Vorrei stare incastrati come gli origami Eh oh, eh oh, oh eh oh, eh oh E sta' lontani come stai ai domiciliari” (Che Poi)
“ Sei solo tu che mi fai brillare così “ “ E faccio un giro col cane soltanto per poterti beccare anche se non ho un cane ” (Chanel)
“ Se mi scioglierà il caldo che sale Ci tufferemo negli occhi a vicenda Quanto è bella l'estate con te Anche se restiamo a casa? Anche il tuo giardino sembra il Paradiso” “Quanto cazzo sei bella? “ (Due ali)
“ Non è tutto oro ciò che brilla, bimba Non farti aspettative che c'ho il cuore che vacilla Forse la mia vita non è più qua Forse un giorno sparirò nel nulla “ (Faccia della notte)
“ E anche se sbaglio le strade poi ti trovo lo stesso Senza navigatore” “Ti aspetto qui, seduto sotto al sole Le strade sono come vene che si intrecciano Per arrivarti al cuore E non mi dire di no, che a te non te ne frega E se mi dici che adesso tu non sei più mia Fa paura lo stesso anche se è una bugia ” (Missili)
“ Nulla di più stupefacente di te Dovevo starti lontano Ma tu mi hai insegnato a volare E non importa se cado Neanche se mi farò del male Perché non c'è Nulla di più stupefacente di te “ (stupefacente)
“ Puoi confondere anche gli altri si ma non me Che potrei scriverti a occhi chiusi come il mio nome Che hai un cuore così grande che puoi fare entrare Tutte le persone che vuoi come se nulla fosse “ “ Posson sbagliare tutti quanti sì ma non teSei programmata per risolvere la confusione Per far sembrare così stupide le mie parole Quando cerco di tenerti qui ” (8miliardi di persone)
“ Questo letto è un deserto senza te dentro muoio di sete Dimmi che differenza c'è tra l'amarsi e il volersi bene Tu volevi solo innamorarti io soltanto possedere Passo da esser l'unico che guardi a non ti voglio più vedere! È arrivata un'altra estate prenderò i muri a testate Ogni volta che penserò un po' a te Vuoto come queste strade passerò i giorni a fumare E avrò un altro cellulare senza una foto con te Metto un altro video che fa ridere Guardo ancora questa luna “ (cratere)
“ Ti ho vista illuminarti all'alba Eri bella pure quando si son spenti i lampioni “ (nei treni la notte)
“ a confondere i miei sogni e la realtà E questo veleno ormai è la mia medicina, se cado dal cielo mi prende e mi riporta ancora una volta in cima “ (gravità)
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Torino nelle canzoni
Alcune città sono grandi dive, fotografate, adulate, citate fino alla noia. Parigi, Roma, New York. Protagoniste di innumerevoli film, di romanzi, e di canzoni. E appunto di canzoni, volevo parlare, anzi di testi. I parolieri sono spesso abili artigiani capaci di adattare parole e rime alle capricciose esigenze delle note musicali. Creatori di frasi d'effetto, di assonanze magari semplici ma immediatamente evocative all'orecchio di un ascoltatore spesso distratto. Molti testi letti senza ascolto diventano insignificanti se non infantili senza una musica di supporto. A volte, più raramente, i parolieri sono poeti e allora i loro versi vivono di vita propria, belli anche se muti. In alcuni casi i testi delle canzoni sono vere storie, brevi racconti e cronache di un tempo, di un sentimento. Io sono nato e vivo in un luogo che non è appariscente. Torino non è una star, e fino a pochi anni fa era nota solo per essere sede di una fabbrica di automobili. Poi le cose sono cambiate, negli ultimi tempi sono arrivati i turisti ed una certa notorietà internazionale. Non sono comunque tantissime le canzoni dedicate o ambientate a Torino. Tutte però sono in qualche modo significative e strettamente legate ad un ben preciso momento storico nella vita della città. Esistono naturalmente antiche ballate e canzoni in dialetto torinese, canti popolari, canti di osteria, ma in questa sede prendo in esame solo testi in Italiano.
La più antica che mi viene alla mente è “ Ciao Torino “ autori Lampo e Prato, anno 1949. A dire il vero, è leggermente controverso il fatto che il testo originale sia stato scritto in Italiano. Secondo alcune fonti era in Torinese, secondo altre fu tradotta in dialetto da quel Gipo Farassino di cui ci occuperemo tra poco. Testo estremamente semplice:
“Ciao Torino, io vado via, vado lontano a lavorare. Io non so che cosa sia, sento il cuore tremare.”
Semplice eppure rivelatore: ci fu un tempo, neppure troppo lontano, in cui anche Torino era terra di emigranti, di gente che doveva andarsene, per cercare condizioni di vita migliore.
Poi, il boom economico, il miraggio della Grande Fabbrica che offriva a tutti un posto di lavoro. Ecco “ La mia città “ del 1969 . Parole e musica di Gipo Farassino. Gipo, artista molto amato a livello locale, autore dialettale, attore, uomo politico, scrisse anche canzoni in italiano, raccolte in un album dal titolo “ Due soldi di coraggio “ Ne “La mia città “ crea un ritratto triste da Neorealismo, la città-fabbrica priva di gioia, dove gli operai in tuta blu sono soldatini in fila, quasi burattini mesti.
“Un mare di fredde ciminiere un fiume di soldatini blu un cielo scordato dalle fiabe un sole che non ti scalda mai. Questa mia città ti fa sentir nessuno ti strozza il canto in gola ti spinge ad andar via. Questa mia città che spegne le risate che sfugge a tanta gente resta la mia città “
Ma il boom è anche espansione urbana, periferie dove i prati con pecore al pascolo lasciano il posto ai palazzoni dell'edilizia speculativa. Ne “ L'auto targata Torino” del 1973, musica di Lucio Dalla parole di Roberto Roversi, un vento contestatario dal sapore leggermente populista contrappone una Torino da cartolina alla cruda realtà di quei “ Terroni “ che erano i predecessori di una lunga serie di gente venuta da “ altrove” Le facce diverse in cerca di lavoro, non sempre amate da chi è ormai immemore di un tempo in cui i poveri nel mondo si chiamavano Italiani.
“Questo luogo del cielo è chiamato Torino lunghi e grandi viali, splendidi monti di neve sul cristallo verde del Valentino illuminate tutte le sponde del Po. Mattoni su mattoni sono condannati i terroni a costruire per gli altri appartamenti da cinquanta milioni “
Alla fine la Contestazione non genera solo figli innocui. Arrivano gli anni difficili della violenza, dello scontro duro. La città è spesso un campo di battaglia, una terra di nessuno dove anche il modo di vestire, il locale dove andare a bere un caffè, diventano etichetta politica. Il cantautore torinese Enzo Maolucci, nel suo album “ Barbari e Bar “ del 1978, con un linguaggio diretto ed efficace, dipinge un'immagine allo stesso tempo realistica e beffarda di una Torino che ha un tantino perso l'aplomb, di una città moderna che non ha la statura della grande metropoli, anche se una élite forse radical-chic vorrebbe fare sfoggio di inutile snobismo. E' centrale in questo racconto la presenza di bar e caffè, luoghi di ritrovo mondano, covi dissidenti, porti per rifugiarsi lontano dalla folla.
“ Il Gran Bar è fatto apposta per fascisti stravaganti. In cremeria adesso ci trovi i comunisti più osservanti. La Gran Madre è una gran piazza, il Po è li' vicino per chi si ammazza.
Si ammazzano a Torino, sai, Torino che non è Nuova York Si ammazzano a Torino, sai, Torino di Barbari e Bar.
Dal Bar Elena esco in via Po, vado col pensiero... Pugni in tasca, sbornia triste, palle in giostra, muri sporchi di ideali messi in mostra.
Adoro andarmene in vetrina, specchiarmi cinico e beffardo, finché un'edicola sirena seduce il mio sprezzante sguardo. Il compromesso storico, l'Amerika col Kappa, convergenze parallele, la crisi del romanzo e poi...”
Ma non tutti vanno al Bar Elena. Nella banlieue, qui come a Londra, ragazzi Punk strillano arrabbiati il loro “ No future “ Loro sono “Rough” band street punk molto locale e molto molto alternativa, che nel 1982 interpreta con grinta giustamente ( Punkescamente ) sgangherata “Torino è la mia città”
“Crescer nella noia senza sapere cosa fare Crescer nella noia senza un futuro in cui sperare In un città dove non succede mai niente Torino è la mia città “
La rabbia stanca. Ancora di più la rabbia senza soluzione, la violenza fine a se stessa. Finiscono gli anni della P38, torna la voglia di normalità. Il Privato non è più Politico. Siamo alla fine del secolo e del millennio. Anno 1999, un'altra Band torinese, molto nota, questa, molto amata, Subsonica, canta una città che riesce ancora ad ispirare l'amore, ne “ Il cielo su Torino “
“Per il tuo amore che è in tutto ciò che gira intorno acquista un senso questa città e il suo movimento fatto di vite vissute piano sullo sfondo Un altro giorno un'altra ora ed un momento dentro l'aria sporca il tuo sorriso controvento il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco”
La città è un organismo vivente, e come tutto ciò che vive è in continuo divenire. Gli esami non finiscono mai, come diceva Eduardo. Si allontana lo scontro armato, eppure altri scontri, forse più subdoli, incombono. Torino diventa città multi etnica, dove ci si diverte, finalmente, ma dove le fabbriche chiudono, dove si spaccia e si consuma droga, e non tutti i nuovi arrivati sono buoni cittadini. “ Tanco del Murazzo “ di Vinicio Capossela, sempre sul finire del secolo, anno 1996, descrive un Noir deve ci si fa, e ci si pesta, con Slang duro e impietoso. Ed i Murazzi, lungo fiume di bar e locali per i giovani abitanti della notte, diventano terra di nessuno, frontiera pericolosa.
“Il fiume è giallo, lento fango d'Orinoco scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco scende il murazzo, c'è una macchina bruciata kebab arrosto e folla a grappoli in parata le ragazze aspettano di uscire fuori per ballare e intanto provano le scarpe nuove e ridono da sole dentro casa, lei lo guarda e resta lì senza parlare fuori tutto accade anche senza di noi nel grotto spingono e si bercian Patuan l'anfe che sale, caldo a fiotti, nervi tesi Envisia serve al banco acqua minerale ondeggiano sulle ginocchia tutti uguale guarda lo specchio e vede in fondo che per occhi adesso ci ha due buchi neri e nel riflesso dell'abisso vede il pozzo che era un tempo anima sua”
Ma voglio chiudere con una nota più tenera.
“Torino sulla luna “è una canzone scritta da Giuseppe Peveri in arte Dente con Fabio Barovero, per la colonna sonora del film “La luna su Torino” di Davide Ferrario, pellicola del 2014. Con voce poetica, l'autore coglie con un guizzo vincente quella che è forse l'anima più vera di Torino:
“Linea d’orizzonte, vertici i punti piani e gli spazi paralleli, pendii abitudini inutili pressioni, altitudini inizia la fine tutte le cose si incontrano qui”
In questa città di geometrie e di grandi chiaroscuri, dove molte cose iniziarono in sordina, nel bene e nel male, per poi diffondersi ed allargarsi lontano, in questa città dove si cerca di non esagerare mai, andando spesso all'avanguardia quasi controvoglia, dove genti tanto diverse da apparire a prima vista incompatibili riescono a convivere nonostante tutto, in questa città che a volte non pare Italiana, è bello camminare, guardando ascoltando e pensando che davvero tutte le cose s'incontrano qui.
Di BRUNO BRUNI
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Resa famosa in Europa dalla versione di Madonna, molti nemmeno sanno che l'originale è di Don McLean. Un blogger italiano che vive in america scriveva che laggiù la si sente quasi ogni giorno, questo per dare un'idea della popolarità di cui gode oltreoceano. La versione originale del brano ha svettato nelle più importanti classifiche del mondo per mesi (cosa per altro insolita per un brano che dura quasi nove minuti). Soprattutto negli stati uniti, questo pezzo ha raggiunto una tale popolarità da essere stato proposto come patrimonio dell'umanità. Non si contano le cover, tra le quali spicca la già citata Luisa Veronica Ciccone (un ottimo lavoro, ma nettamente inferiore all'originale - a mio parare).Se il motivo rock è semplice, immediato e accattivante, il testo è di assai difficile interpretazione, tanto che non esiste ad oggi un punto vista "ufficiale", o comunque univoco. Più volte interpellato per chiarimenti Don McLean si è sempre rifiutato di dare spiegazioni, dicendo che di interpretazioni c'è ne sono talmente tante che non si vede la necessita di fornirne in più. Avendola tradotta ed ascoltata più volte, una mia me la sono fatta. Non me ne si voglia a male però se questa è opinabile perché, ripeto, nessuno è riuscito a dare una spiegazione che abbia messo tutti d'accordo. Onestamente, però, credo di essere abbastanza vicino alla verità. Il testo e la relativa traduzione lo trovate a fondo pagina (la migliore che ho trovato, alla quale ho apposto solo qualche correzione, dovuta sopratutto alle frasi idiomatiche). Altre modifiche le ho effettuate in seguito ai vostri commenti, che vi invito a scrivere al fine di migliorare sempre di più l'articolo.
Significato di American Pie.
Partiamo intanto dal titolo, che all'apparenza non ha alcun senso. Secondo me invece si e vedremo dopo il perché. American pie si potrebbe tradurre come "dolce americano". Si noti che, seppur il testo reciti miss America pie, lasciando intendere che pie sia un nome proprio di persona, questi è scritto in minuscolo. Quindi direi che "dolce" americano ci può star bene. Il ritornello, invece, recta "bye bye American Pie", ovvero "addio dolce americano". Tra poco capiremo il perché.Significato di "the day the music die".
Qui non ci sono dubbi: il 3 febbraio 1959, l'aereo con a bordo Buddy Holly, Ritchie Valens e J.P. Richardson cade, e tutte le persone a bordo (loro 3 più il pilota) muoiono. Le cause dell'incidente non sono mai state chiarite, apparentemente sono dovute al mal tempo e alla poca esperienza del giovanissimo pilota, ma, tra i relitti, è stata trovata una pistola con dei colpi esplosi. Il che lascia aperta ogni ipotesi. Quello che è certo è questa data ha preso il nome di "the day the music die", il giorno in cui è morta la musica. Il riferimento in particolare è rivolto a Buddy Holly che nel 1959 era considerata la più grande star del rock. Se qualcuno di voi ha visto il film "la bamba" ricorderà che finisce con il protagonista che muore in un incidente aereo. Il protagonista è appunto Ritchie Valens, e l'episodio a cui si fa rifermento è il "the day the music day", il giorno in cui la musica è morta.
La fine del sogno.
Don McLean ha cominciato a scrivere il testo subito dopo l'incidente, per finirlo nel 1971, 12 anni durante i quali ha continuato ad aggiungere nuove strofe. Se lo si ascolta con attenzione ce se ne rende conto, si vede che lo stile cambia leggermente in ogni paragrafo. La parte iniziale è quella più semplice e immediata, poi, a mano a mano che si va avanti, il testo diventa più enigmatico. Di certo conoscere la sua lunga genesi ed il periodo in cui è stato scritto aiuta moltissimo alla comprensione.
A long long time ago I can still remember How that music used to make me smile And I knew if I had my chance That I could make those people dance And maybe they'd be happy for a while.
Che si potrebbe tradurre
Tanto tanto tempo fa Ricordo Come quella musica mi facesse sorridere E sapevo che se avessi avuto la mia occasione Avrei fatto ballare quella gente E forse sarebbero stati felici per un pò
Questo rappresenta i sogni di un bambino. Un bambino a cui la musica dona felicità e che sogna, un giorno, di poter essere musicista per rendere la gente felice. Questo potrebbe essere l'american pie. Il dolce sogno americano di questo bambino.
Ed ecco la seconda:
But February made me shiver With every paper Ìd deliver Bad news on the doorstep I couldn't take one more step
tradotta:
Ma febbraio mi fece venire i brividi Ogni giornale che consegnavo Lasciava brutte notizie davanti alla porta Non riuscivo più ad andare avanti
Ed ecco la fine del sogno americano: il giorno in cui è morta la musica. La fine dei sogni del ragazzo. Un po' come quando un bambino scopre che non esiste babbo Natale. Eppure il mondo va avanti, nascono nuovi artisti, nuovi fenomeni musicali, nuovi ideali, ma il sogno ormai è svanito. Babbo Natale non esisterà più, anche se continueremo a ricevere regali.
Da qui in poi la canzone fa una carrellata di tutta la musica americana che va dal 1959 al 1972, anno di pubblicazione della canzone. E il tutto viaggia attraverso questo contrasto: da un lato la gioia di veder nascere nuove star, ma dall'altro l'ossessivo ripetersi del ritornello "bye bye miss American pie", ovvero, nulla sarà più come prima. Vediamo a quali grandi artisti fa riferimento:
Beatles, Rolling stone e Bob Dylan.
The King of rock è ovviamente Elvis Presley, mentre non è chiaro chi sia the "queen", qualcuno parla di Little Richard.
Il personaggio che indossa un cappotto alla James Dean e che ruba la corona al re è ovviamente Bob Dylan, che in quel periodo, mentre la popolarità di Elvis era in costante calo, stava diventando una leggenda vivente.
"And while Lennon read a book on Marx", nel 59 stavano nascendo grandi ideologie. Lennon stava ancora leggendo i libri di Marx, ma, da li a poco, sarebbe diventato il più grande testimonial del movimento pacifista mondiale.
"The qurtet practiced in the Park" fa riferimento ai 4 ragazzi di Liverpool, ovvero dei Beatles, qui trattati con una certa sufficienza.
"Helter Skelter in a summer swelter" non è una persona, ma il titolo di una delle canzoni del White album.
"The birds flew off with the fallout shelter Eight miles high and falling fast", si riferisce ai Bird, che nel 1966 avevano pubblicato l'album "Fifth Dimension", che risulta essere il primo LP censurato della storia, a causa dei suoi riferimenti alla droga.
"And we were all in one place", chiaro riferimento a Woodstock. Interessante però il commento di un nostro lettore, che pensa possa riferirsi ad una generazione cresciuta davanti alla televisione, con particolare rifermento alla serie "Lost in the space" che ebbe un grande successo a partire dal 1965.
"I met a girl who sang the blues", la geniale Jenis Joplin, che oltre ad essere stata una delle protagoniste di Woodstock è da molti considerata la madre del genere Punk.
Di riferimenti ad artisti, gruppi ed anche generi musicali (come il genere psicadelico) c'è ne sono a dozzine. Val la pena notare comunque, come la maggior parte di questi, vadano in direzione di Bob Dylan, dei Beatles e dei Rolling Stones.
Riporto qui i letteralmente i suggerimenti dei lettori: "Quel sergente e la banda che marcia è chiaro si riferisca a peppers dei beatles ; quando dice "eravamo tutti uniti in un punto , una generazione persa nello spazio" penso si riferisca al momento in cui tutti quanti si misero davanti la tv per vedere in diretta lo sbarco sulla luna del 69 , e poi quando continua dicendo "dai jack flash veloce" si riferisce a jumpin' jack flash dei Rolling stones".
Insomma, la musica è cambiata, si è evoluta, è anche migliorata forse. I tre artisti morti in quel febbraio sono stati sostituiti da grandi geni della musica, forse sono stati anche dimenticati. Ma quello che non tornerà più è la magia che regnava prima di questa tragedia. Dai commenti di un anonimo arrivano due suggerimenti molto interessanti: "a voice came" potrebbe essere riferito al grande Frank Sinatra, ribattezzato appunto, Frank the Voice. Sono invece un po' titubante riguardo alla "generation lost in space", che di fatto riporta una frase identica conenuta in "hair": "My generation lost in space". Nessuno saprà mai la verità, ma resto dell'idea che si riferisca allo sbarco sulla Luna. Nessun dubbio invece riguardo la grandissima Janis Joplin; è esattamente come dici tu.
La fine del sogno americano.Voglio tornare su questo punto. Ci dobbiamo fissare sugli anni '50, la seconda guerra mondiale era finita, la guerra fredda ancora non aveva raggiunto la tensione "reganiana", l'economia viveva una crescita che sembrava inarrestabile, l'eroina e la cocaina dovevano ancora invadere le città americane, e cominciava l'epoca della liberazione della donna e della liberazione sessuale. Un mondo semplice e idilliaco, ed anche ingenuo. Tutti sembravano felici e spensierati e persino i testi delle canzoni erano "idioti", dovevano solo comunicare allegria e voglia di vivere. Questo era Buddy Holly.
Confrontiamolo con l'immenso John Lennon. Anche John Lennon era un sognatore e trasmetteva al pubblico valori semplici e positivi, come il pacifismo. Ma il pacifismo esisteva perché esisteva la guerra nel Vietnam. Woodstock fu un grande evento, che ha segnato la musica ed anche i costumi di una generazione. Ma Woodstock era comunque un movimento di protesta contro l'America capitalista e imperialista. Janis Joplin era si la regina del blues e la madre del punk, ma era anche capostipite di un movimento anarchico e nichilista che voleva distruggere il sistema. Il caso di censura dei Bird è comunque riferito ad un problema di droga, problema che non esisteva prima che la "musica morisse".
E potrei andare avanti per pagine. All'inizio l'autore dice che la musica riusciva a farlo sorridere, ora non più! La musica è cresciuta, è andata avanti, è anche migliorata, ma non lo fa più sorridere. Non lo fa più sorridere perchè il dolce sogno americano è svanito. Ecco perché Bye Bye Miss Amercian pie.
Testo originale America pie.
A long long time ago I can still remember How that music used to make me smile And I knew if I had my chance That I could make those people dance And maybe they'd be happy for a while. But February made me shiver With every paper Ìd deliver Bad news on the doorstep I couldn't take one more step I can't remember if I cried When I read about his widowed bride But something touched me deep inside The day the music died So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Did you write the Book of Love And do you have faith in God above If the Bible tells you so Do you believe in rock 'n roll Can music save your mortal soul And can you teach me how to dance real slow Well, I know that yoùre in love with him 'Cause I saw you dancin' in the gym You both kicked off your shoes Man, I dig those rhythm and blues I was a lonely teenage broncin' buck With a pink carnation and a pickup truck But I knew I was out of luck The day the music died I started singin' So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Now for ten years wève been on our own And moss grows fat on a rollin' stone But that's not how it used to be When the jester sang for the King and Queen In a coat he borrowed from James Dean And a voice that came from you and me Oh, and while the King was looking down The jester stole his thorny crown The courtroom was adjourned No verdict was returned And while Lennon read a book of Marx The quartet practiced in the park And we sang dirges in the dark The day the music died We were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die Helter Skelter in a summer swelter The Byrds flew off with a fallout shelter Eight miles high and falling fast It landed foul out on the grass The players tried for a forward pass With the jester on the sidelines in a cast Now the half-time air was sweet perfume While the Sergeants played a marching tune We all got up to dance Oh, but we never got the chance 'Cause the players tried to take the field The marching band refused to yield Do you recall what was revealed The day the music died We started singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' thborn in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I askedborn in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I asked her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I dieis'll be the day that I die This'll be the day that I die Oh, and there we were all in one place A generation Lost in Space With no time left to start again So come on, Jack be nimble, Jack be quick Jack Flash sat on a candlestick 'Cause fire is the Devil's only friend Oh, and as I watched him on the stage My hands were clenched in fists of rage No angel born in hell Could break that Satan's spell And as the flames climbed high into the night To light the sacrifical rite I saw Satan laughing with delight The day the music died He was singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys Were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die I met a girl who sang the blues And I asked her for some happy news But she just smiled and turned away I went down to the sacred store Where Ìd heard the music years before But the man there said the music woudn't play And in the streets the children screamed The lovers cried, and the poets dreamed But not a word was spoken The church bells all were broken And the three men I admire most The Father, Son and the Holy Ghost They caught the last train for the coast The day the music died And they were singing So bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry And them good old boys were drinkin' whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die This'll be the day that I die They were singing bye-bye, Miss American Pie Drove my chevy to the levee But the levee was dry Them good old boys were drinking whiskey and rye Singin' this'll be the day that I die
America pie testo tradotto
Tanto tanto tempo fa ricordo Come quella musica mi facesse sorridere E sapevo che se avessi avuto la mia occasione Avrei fatto ballare la gente E forse l'avrei resa felice per un momento Ma febbraio mi fece venire i brividi Ogni volta che consegnavo i giornali Lasciavo brutte notizie sulla porta Non potevo andare avanti così Non ricordo se ho pianto Quando ho letto della sua sposa rimasta vedova Ma qualcosa mi ha toccato nel profondo Il giorno che la musica è morta Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia Chevrolet fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Hai scritto il libro dell'amore E credi in Dio lassù? Se lo dice la Bibbia Adesso credi nel rock and roll? E la musica può salvare la tua anima mortale? E puoi insegnarmi a ballare davvero lentamente? Bene, so che sei innamorata di lui Perché vi ho visto ballare nella palestra Tutti e due avete calciato via le vostre scarpe Hey, ho apprezzato quei rhythm and blues Ero soltanto una ragazzina sola e senza soldi Con un garofano rosa e un pick up Ma sapevo che il giorno in cui la musica fosse morta Io sarei stata sfortunata Iniziai a cantare Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano Wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Per dieci anni siamo stati per i fatti nostri Ed il muschio è cresciuto denso su una pietra che rotola Ma questo non è come dovrebbe essere Quando il giullare cantava per re e regina In un cappotto preso in prestito a James Dean E una voce che usciva da me e te E mentre il re stava guardando in basso Il giullare gli ha rubato la sua corona di spine Il processo fu rimandato Nessun verdetto fu emesso E mentre Lennon leggeva un libbro di Marx Il quartetto si esercitava nel parco E noi cantavamo lamenti funebri nell'oscurità Quel giorno la musica è morta Noi stavamo cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Helter Skelter in un'estate soffocante I Byrds volarono via con un rifugio anti atomico Otto miglia in alto e poi cadendo in picchiata Atterrò malamente sul suolo I giocatori cercano di fare un passo in avanti Con il giullare nelle linee laterali verso la meta L'aria del primo tempo era dolcemente profumata Mentre i Sergents giocavano con tono di marcia Tutti ci alzammo per ballare Ma non abbiamo avuto tempo per farlo Perché i giocatori cercarono di conquistare il campo The marching band rifiutava di cedere Ti ricordi cosa accadde Quel giorno la musica mori Abbiamo iniziato a cantare Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Li eravamo tutti in un posto solo Una generazione persa nello spazio Senza tempo per ricominciare Forza Jack, vieni, sii agile, sii veloce Jack Flash si è seduto su un candeliere Peché il fuoco è l'unico amico del demonio Lo stavo guardando sul palcoscenico Le mie mani si sono strette in un pugno di rabbia Nessun angelo nasce all'inferno Potevo rompere l'incantesimo di satana E mentre le fiamme salivano alte nella notte Per illuminare il rito del sacrificio Ho visto satana ridere deliziato Quel giorno la musica è morta Lui stava cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici Bevevano wiskey di segale Cantando che quel giorno sarei morta Quel giorno sarei morta Ho incontrato una ragazza che cantava il blues E le ho chiesto di darmi delle buone notizie Ma lei ha solo sorriso e se n'è andata Poi mi sono diretta verso questo negozio sacro Dove anni prima ascoltai la musica Ma là l'uomo mi disse che la musica non avrebbe suonato E in quel momento nelle strade i bambini gridarono Gli innamorati piansero e i poeti sognarono Nulla fu detto Tutte le campane della chiesa si ruppero E i tre uomini che amavo di più Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo Loro, il giorno in cui la musica morì Presero l'ultimo treno per la costa Loro stavano cantando Ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando, questo giorno sarei morta Questo giorno sarei morta Loro stavano cantando ciao-Ciao, Miss American Pie Spinsi la mia caccia fino all'argine, Ma l'argine era secco E vecchi amici bevevano wiskey di segale Cantando quel giorno sarei morta
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Tutti fenomeni grazie a qualche frase fatta. Complimenti per l'originalità.
Luna Del Grande ©
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