#frasi insicurezze
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ragazzoarcano · 1 year ago
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❤️‍🩹
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sunelrose · 28 days ago
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catastrofeanotherme · 2 years ago
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la paura di essere un peso
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mostro-rotto · 2 years ago
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Eii ciao, scusa tantissimo se ti disturbo, ma ho bisogno di scrivere queste parole che ovviamente non leggerai mai. Sai, Sono perfettamente consapevole che è difficile starmi accanto, so perfettamente che è difficile sopportarmi, con tutte le mie paranoie, con tutte le mie insicurezze, con tutte le mie paure, con la mia ansia, con il mio odio immenso nei miei confronti, con il mio immenso bisogno di amore, di rassicurazioni. So perfettamente di non essere abbastanza per te, So perfettamente che meriti di meglio, So perfettamente di non essere alla tua altezza. So anche perfettamente che sono facilmente sostituibile. Però ti prego di non abbandonarmi, non farlo anche tu, perché non lo spererei. Questa volta non ce la farei veramente.
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Mi sono sempre sentita sbagliata per colpa di un padre disfunzionale. Non ha mai mancato di farmi sentire diversa e in errore, non siamo mai andati d'accordo perché non mi sono mai sentita amata e accettata. Ora che la sua salute è venuta meno sono stata l'unica insieme a mia madre, anche lei maltrattarla nel corso degli anni, ad accudirlo. Ma oggi mi ha riversato addosso un altra battuta velenosa, di quelle che colpiscono dritto in profondità e mettono radici.
-laragazzadagliocchitristi
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jewelintheshowcase01 · 2 years ago
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essere se stessi, accettati nelle proprie insicurezze…
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sayitaliano · 2 months ago
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Ciao sono nata in Italia ma il mio italiano fa comunque schifo è incomprensibile. Vorrei migliorare il mio lessico la scrittura e quando parlo ho problemi.
Come posso migliorare? Dovrei avere un tutor?
Ciao!
Da quello che hai scritto non mi sembra che tu abbia grossi problemi, anzi. Vivi sempre in Italia, giusto? Lo sai che noi stessi siamo i primi a non parlare correttamente la nostra lingua, a metterci dentro errori e via dicendo...
Quello che posso suggerirti è di provare a lavorare sulla punteggiatura quando scrivi, e anche quando parli: non ti ho ascoltata e non ti conosco, per cui non so se sia questo il problema, ma non preoccuparti se devi prenderti delle pause per pensare prima di esprimerti. Abbiamo preso la brutta abitudine di fare tutto di corsa, sembra che non abbiamo mai tempo per nulla, invece ne siamo pieni e finiamo anche con l'avanzarlo... Quindi davvero, non preoccuparti.
Per migliorare il lessico (ma anche il tuo parlato/scritto) leggi (dai giornali, ai libri, alle riviste, alle poesie... lo so a scuola ce ne fanno leggere molte, ma ce ne sono di più belle: cerca anche quelle straniere tradotte, prova a capirne le sfumature e cerca di capire se tu avresti usato parole differenti); se non ti piace leggere, guarda serie tv o film anche storici, o documentari (non tutti sono noiosi... prova con argomenti che sono di tuo interesse, anche video su youtube vanno bene). Se trovi parole complesse o sconosciute, cercane il significato sul dizionario e usale in un paio di frasi. Studia la grammatica anche se è noiosissima: diventa curiosa sul perché qualcuno abbia usato quelle parole, quella punteggiatura, quel tempo verbale invece che un altro. Trova gli errori dei giornalisti, per esempio: non per qualcosa, ma per ricordarti di ciò che sai tu. Da quello che ho capito con questo blog, a scuola non ci insegnano molte cose in maniera diretta, ma solo in maniera indiretta: le apprendiamo con la pratica, vivendo, interagendo con gli altri e aprendoci ai nostri errori, che, come detto, ci stanno. Italians are imperfect beings! :P. Ah, vale anche aprire il dizionario a caso e leggere le definizioni di un paio di parole ogni tanto, e provare ad usarle sia in alcune frasi di prova che mentre parli. La decisione finale è la tua, ma non credo che tu abbia bisogno di un tutor: credo che tu possa ancora concederti del tempo, no? Prova a scrivere un diario giornaliero, anche poche parole su quello che hai fatto o inventando storie di poche righe, magari appunto usando parole nuove. Tra un mese dimmi come va, se è cambiato qualcosa oppure no. E poi decidi. :)
Continua a provare ad esprimerti, non chiuderti. Non convincerti di non essere capace di fare qualcosa: questo è il blocco più grande che ci possa essere. Sei tu che ti controlli, e se ti convinci di qualcosa, sarà difficile non seguire quella tua convinzione inconsciamente. Le tue paure e insicurezze prenderanno il sopravvento e ti bloccherai, trovando solo conferme sulle tue incapacità. In poche parole, se ti convinci di non essere abbastanza brava a comunicare o di essere incomprensibile (specialmente se per qualsiasi motivo qualcuno te lo ha detto e tu hai iniziato a crederci), finirai davvero per esserlo perché l'ansia di voler comunicare al meglio ma non sapere come farlo (in realtà lo sai, ma magari hai smesso di fidarti di te), ti saboterà fino a farti balbettare o avere dubbi su qualsiasi cosa. Tante volte le persone si chiudono nelle loro paure, e nel chiudersi ci chiudono fuori a nostra volta. Non sempre hanno ragione però. Non aver paura di essere te stessa, di prenderti del tempo, di parlare a modo tuo con le tue sfumature. Chi vuole aspettarti ti aspetta comunque. Gli altri, lasciali andare. E datti tempo anche tu. ...Forse mi sono lasciata prendere dal momento qui, ti chiedo scusa se ho detto qualcosa che non dovevo o che non c'entra con la tua situazione. Ma succede che ciò che non va sul piano emotivo si rifletta sul piano comunicativo. Siamo esseri complessi...
In bocca al lupo!
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stranomavero-o · 1 year ago
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Oggi ho realizzato che una delle cose che mi rende così spiacevole andare in ufficio 3 giorni a settimana è la mancanza di altre colleghe donne nel team a parte una stagista che tra pochi mesi se ne va. Ho iniziato a rifletterci perché la nostra giovane stagista a volte prova a intavolare una discussione coi miei colleghi su tematiche sociali e a fargli capire che i loro commenti o certe frasi sono fuori luogo e francamente fanno schifo, e questi over 50 con le abilità sociali di un comodino riducono tutto a una discussione maschi contro femmine che era già ridicola anche in seconda media. Ma loro da lì non si sono mai mossi, non hanno sviluppato nessun livello di empatia verso chi è “altro” rispetto a loro (donne, gay, pelle di colori diversi ecc), come ha ben detto Zerocalcare sono fermi al vittimismo piagnone. Un esempio: tema della violenza sulle donne, la risposta è stata “e allora gli uomini vittime di violenza?”. Voglio dire, ma che senso ha provare a intavolare una discussione con sta gente? A lavoro poi, dove già mi gira il cazzo per mille altri motivi e dove mi tocca stare 8 ore al giorno circondata da sti personaggi. Io me ne lavo le mani, non voglio educare un figlio figurati se posso aver voglia di educare un bamboccione prossimo alla pensione, cazzi della sua famiglia. Io sono stanca, io non ne ho voglia, io ho dato forfait.
Però questo mi ha fatto riflettere, e ho capito che una delle fonti del malessere da ufficio è il costante flusso di discorsi e commenti sessisti, le battutine, le frasi che non si rendono nemmeno conto di quanto fanno salire lo schifo alle poche donne che li circondano, gli sguardi da laidi di merda… questi pensano di essere intelligenti, simpatici, dei brillantoni di grande successo. Vorrei alzarmi in piedi sulla scrivania e urlargli “Fate schifoooooo”. Ma non posso, quindi metto in atto meccanismi di difesa, li tengo a distanza, non gli parlo dei cazzi miei, cambio discorso quando si parla di temi caldi, mi isolo nella mia bolla guardando il cellulare. Ma è tutto uno sforzo, una fatica, un impegno extra che durante il giorno mi consuma energie.
E non è solo quello, mi sono resa conto che è anche proprio l’ambiente troppo maschile che mi fa male. Questi passano il tempo a urlare, discutere, litigare, fare a chi ce l’ha più grosso… se la sentono ceo di stocazzo in carriera. Ma vivi sereno che quando te ne vai in pensione finalmente nessuno si ricorderà di te, sarai solo l’ennesimo che è passato di là. Pensa a fare meno schifo con la tua famiglia, pensa a fare meno schifo nella vita, sviluppa empatia ed educazione.
Ah e questi sono tutto sommato brave persone, sono al 99% sicura che non farebbero mai male a una mosca fisicamente e che il comportamento derivi in buona parte da loro insicurezze e dal mondo in cui sono cresciuti, ma il fatto che non ammazzerebbero la moglie non cambia il fatto che, purtroppo per me, fanno schifo.
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cuor-trasparente · 2 years ago
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Riletture
Mi sconvolge rileggere i miei ultimi post, ancora una volta sottoscrivo di quanto sia importante per me scrivere, fissare le emozioni e i momenti che sto passando: perchè li dimentico. Inevitabilmente, un po' per mia natura, un po' perchè mi piace vivere così, sono in continua e costante evoluzione. Faccio, disfo e incontro, e così nel giro di pochi mesi le mie priorità cambiano rapidamente e mi dimentico cosa mi facesse star male prima, magari lo ricordo vagamente, ma sempre circondato da nebbia. Mai come prima ora sento di amare le mie migliori amiche, ci sono stati momenti di difficoltà che mi rendo conto sono stati utili per la nostra amicizia, siamo cambiate in tempi e in ritmi diversi, ognuna afflitta dalle proprie insicurezze, paure, che, inevitabilmente abbiamo un po' riversato su di noi. E' da un po' che non mi sento più meno amata, finalmente. I mesi prima del 2023 effettivamente ricordo di aver vissuto grandi complessi all'interno delle mie relazioni, e da un lato, probabilmente, mi sono fatta sopraffare dalle mie insicurezze. Da un lato sentivo che troppe persone volevano che io ci fossi sempre, che fossi costante, che mettessi impegno. E se da un lato questa cosa mi faceva sentire desiderata da molti, in realtà è la cosa che mi ha fatta star più male, perchè circondata da molti sì, ma pochi sentivo che c'erano veramente. E poi in risposta a questo mi sono ritrovata essere quella sfuggente, quella che pacca sempre, quella che non ci tiene. Quella che dalle relazioni sfugge, quella che non comunica, quella che ho sempre odiato. Oggi posso dire di non risentirmi più così, ho trovato il mio equilibrio all'interno delle relazioni e ho imparato che dire di no è importante, perchè chi ci tiene lo capisce e non te lo fa pesare. Ho imparato a comunicare, verbalizzare le frasi, gli atteggiamenti, le maniere che mi feriscono. Ho imparato che quello che dice la nostra testa non è sempre vero, e che se senti delle mancanze da parte di qualcuno forse vale lo stesso al contrario. E se da un lato ho imparato a dire di no, dall'altro ho imparato che è importante dire anche di sì, crearsi degli spazi quando vedersi diventa difficile, far capire alle altre persone che ci tieni. Perchè se no che resta? Inconsciamente ho applicato, gli scorsi mesi, una serie di atteggiamenti che ripensandoci ora sembrano proprio quelli di una persona evitante, non perchè non mi importasse degli altri, ma perchè facevo fatica a crederci, perchè sentendomi ferita, tradita e anche violata (A.T vaffanculo) dalle persone di cui mi sono fidata ho iniziato a pensare che non valesse la pena, impegnarsi emotivamente, dalle relazioni, agli amici, agli sconosciuti. Classico meccanismo di autodifesa in cui quando inizi ad accumulare tante delusioni inizi a chiuderti e a pensare che non ne valga la pena. Per fortuna in questi mesi le cose sono cambiate, avrò trovato un mio equilibrio? forse. Fatto sta che in quel periodo non stavo bene, e non mi amavo quando mi comportavo così. Io sento di essere una persona che ama molto, anche in modo genuino e ingenuo, e mi amo quando amo. Ho deciso di accettare questa mia caratteristica, pur salvaguardandomi.
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oretsim-mistero · 2 years ago
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Alla fine Andrea cosa ti porta a pensare che le persone dovrebbero avere un interesse nei tuoi confronti?
Ti porti dietro quelle frasi da una vita "mi manca tanto" "quella è mia migliore amica" "ci siamo divertite un sacco" "mi rendi felice", tutte quelle frasi in cui il fatto che non si riferiscano e non si siano mai riferite a te, ti ferisce in un modo disumano; è proprio per questo che ti sei annullata dalla vita sociale, stufa di essere sempre di meno di tutti, quella persona che chiami solo quando tutti ti danno buca; stai passando la tua vita da sola, da tanto tempo; io non chiedo di essere sopra ogni cosa, chiedo solo di contare un po' di più; "oh è una settimana che piango perché devo salutare tutti e non andrò più a fare le scampagnate", ma scusa, siamo andate domenica scorsa "eh ma quella era corta, a me piacciono quelle più lunghe e impegnative, quelle che tu non fai"; la storia si ripete in un loop continuo, come quando a scuola mi sceglievano sempre per ultima quando facevano le squadre per giocare a qualcosa.
Alla fine l'opportunità di essere qualcosa di più per una persona, la ho, ma perché devo accontentarmi? Perché devo sempre accontentarmi?
Accontentarmi della paga bassa; del modo in cui vengo trattata da deficiente dalle persone che mi circondano, perché il fatto che io faccia la persona simpatica in una costante ricerca della approvazione degli altri, porta tutti a credere che io non abbia un cervello; perché tutte quelle insicurezze e dubbi, beh, se non li avessi sabbe tutto diverso;
Accontentarmi del primo che capita, perché ehy, abbiamo tante cose in comune, ma perché, ma perché, ma fai un passo indietro, no? Fai un passo indietro e ricominciamo dall'inizio, perdio;
Accontentarmi delle uniche due amiche che ho, perché loro due si preferiscono senza dubbio, luna con l'altra, a me, ma io alla fine sono solo quel pezzo in più che non sai dove mettere o cosa farne e te lo porti dietro, nel caso serva a qualcosa.
Quindi ehy, come ti senti oggi? Fa tutto schifo, perché il mondo è brutto, le persone sono cattive, il mio titolare mi ha appena chiesto se vado ad aiutarlo, perché ehy a quanto pare il locale è mio e mi interessa se è allagato o no; dio dio dio
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ragazzoarcano · 9 months ago
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“Fino a quando non attraverserai il ponte delle insicurezze, non potrai cominciare a esplorare le tue possibilità”
— Tim Fargo
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charlotte-ravenclaw · 4 months ago
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Descrizione fisica
Non ha alcuna intenzione di tagliare quei lunghissimi capelli color cenere che, ormai, le lambiscono i fianchi, avvolgendosi in generosi boccoli morbidi. Il suo visetto, ancora tondo e infantile, è caratterizzato da un pallore lunare che ben si abbina agli occhi cristallini, vivaci e curiosi, ricchi di espressione. Le labbra piene iniziano a tingersi di un naturale color malva, spesso piegate in bronci capricciosi o in sorrisi educati di circostanza, come ben si addice a una figlia di una rispettosa nobile famiglia Purosangue. Sempre attenta al suo aspetto, quando le insicurezze non la fanno chinare il capino, cammina con il mento alto, pronta ad affrontare chiunque tenti di sfidarla, nonostante la sua modesta statura di poco più di un metro e quaranta. 
Temperamento
I suoi lunghi silenzi, interrotti da frasi brevi, sono tipici di un comportamento introverso che cela una curiosità spropositata per il mondo che la circonda. Pur pretendendo di avere tutte le risposte, non concede agli altri il medesimo privilegio, riservando per sé i propri pensieri e segreti. Vanitosa e permalosa, unite a manie di perfezionismo, chi ha imparato a conoscerla capisce che punta solo all’eccellenza e poco le importa del parere degli altri. Non ha problemi a sostenere le cause in cui crede e ad esporsi per ciò che ritiene giusto. Non che la sua lealtà sia facilmente conquistabile, ma una volta ottenuta è difficile scollarsi da quella che risulta essere un’alleata protettiva che dispensa piccoli gesti di premura e anche difese accanite. 
Relazioni sociali
Nel cuore pulsante del giardino incantato, Cheryl è la fata madrina dai capelli scintillanti; vi è anche Vivienne, vestita di petali di smeraldo, un dolce incanto di risatine civettuole e segreti sussurrati. Theodore è il fratello con cui sentirsi incredibili per non sentire il peso dell’essere unici, Emile, il saggio guardiano delle stelle, che con le sue parole traccia costellazioni di conoscenza. Frederick è un libro rilegato in pelle antica, in cui trovare conforto in biblioteca ascoltando solo il sussurro delle pagine sfogliate, ma Eirlys un buffet di delizie nella Sala Comune assaporando ogni momento con un pasticcino ricoperto di glassa; Lugh è il cavaliere del giardino con cui duellare sotto il cielo scozzese. Infine, la squadra di Quidditch la famiglia scelta, lo stormo di aquile con cui volare maestosi e indomiti. (Cornelia, Tarq, Neera, Grace, Thom) 
Curiosità
Sigillo d’affari tra Dalloway e Delation; a casa, Imin è il suo elfo-balia, ma lei è la puffola di papà Jozsef. Mamma Victoire è la sua insegnante di bonne etiquette e francese. Ma è Erzsebethche guarda con ammirazione, Kim eleganza e portamento, Tristan un imporporarsi delle guance. Da un po' di tempo gira con un distintivo da CapoAuror, riportante la sua iniziale e il suo cognome; qualche ninnolo si è aggiunto ad adornarne i polsi: un filo d’oro al braccio sinistro, un braccialetto in stoffa blu e uno che ricalca il sistema solare al polso destro. Vi è anche un orecchino a forma di pennino che custodisce gelosamente; una cicatrice tonda da flamòra al fianco destro. (06.80 - non risaputo)
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sonofattodiricordi · 7 months ago
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Non so chi tu sia. Ma dalle tue frasi sento che devi aver subito tanto... Però penso che possa farti piacere sapere che nonostante tutta questa sofferenza, il tuo aver avuto coraggio di condividerla, per chi senza troppe spiegazioni comprende ciò che c'è a dietro, è come se qualcuno ti leggesse dentro perché i sentimenti non potevano essere esposti meglio e più limpidi di così.~V❤️‍🩹
Ciao V, non ci conosciamo ma ti ringrazio per le tue parole, sei sicuramente una persona molto sensibile ed empatica. ✨
Credo che tu abbia fatto un lungo salto tra i diversi frammenti che ho sparpagliato in questo blog, un blog che creai esattamente in un periodo in cui mi sentivo completamente solo e perso, ero tornato a rivivere una triste solitudine, impattando nuovamente nei miei problemi e nelle mie insicurezze.
Sono andato avanti rispetto al 2022, sono successe tante cose, ma ho proseguito nel mio viaggio cercando di comprendere meglio la mia persona e ricercando equilibrio e felicità.
Onestamente mi sento ancora un po’ inadeguato a questo mondo, che a volte non sento vicino, ma distante e con persone false che vivono di superficialità e cattiveria.
Penso che la strada sia davvero lunga, ma ho imparato che le cose più belle richiedono tanto tempo, quindi continuerò a ricercare la bellezza in ogni cosa, continuerò a valorizzare i dettagli, anche quando tutto sembrerà più buio.
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mostro-rotto · 2 years ago
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Gli scherzi son fatti per far ridere non per creare insicurezze
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laragazzadagliocchitristi · 2 years ago
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Odio questi momenti dove vedo tutto grigio, dove mi frana l'intera esistenza, dove vengo sopraffatta dal pessimismo e dai pensieri negativi. Sono questi i momenti in cui non voglio andare avanti, in cui penso di essere inutile in confronto a tutto il resto e se mi capita la notte non riesco neanche a dormire tanto sono sopraffatta dai pensieri. Vorrei poter dire che ultimamente mi capita spesso, ma la verità è che mi è sempre successo, e se non me ne accorgevo spesso è perché ero distratta momentaneamente da qualcos'altro, ma questa cosa in me non è mai cambiata, anzi non è mai guarita. Basta un niente che tutto vaccilla e crolla dentro me.
-laragazzadagliocchitristi
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duefebbraio2015 · 10 months ago
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Ma lei non mi dava più il suo 100% già da un po’, lei non voleva più me ma “qualcuno vicino” e una persona che ti ama non potrebbe mai nemmeno pensarlo. Qualcuno che ti ama davvero non pensa e non arriva a dirti “sei quello che voglio ma non come voglio” o “non ti do la soddisfazione di vedermi soffrire” o “avresti dovuto fare qualcosa per farti odiare”. E io non ho mai detto nulla ma tante frasi mi hanno lasciato delle ferite che piano piano guarirò da sola. Perché una persona che ti ama davvero non deve perdonarti per le tue insicurezze. Chi ti ama davvero ti fa sentire una priorità, ti sta accanto e regge il peso dei periodi difficili con te. Chi ti ama davvero ricomincia con te, ti trasmette il suo amore non deve “provarci” non esiste che fatichi a risponderti quando le dici che l’ami.
Chi ti ama davvero non ti fa soffrire e se accidentalmente lo fa lo capisce e ti aggiusta senza dover necessariamente dire “mi hai fatto male”.
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