#fichi d'India
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( meglio i fichi d'india🤪)
Tanto Sud in una foto🥰
Madonna che buoni.
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Esiste
uno spazio
nel cuore
in cui puoi
entrare
fermare il tempo
e fuggire un po’ dal mondo.
- Rachele Nigro, "Profumo di mare e fichi d'India"
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ATTENZIONE !?!
A seguire:
E' MORTO PERCHE'
* e' scivolato sulle foglie secche e ha battuto la testa
* ha preso il tetano pungendosi con un riccio di castagne e non aveva fatto l'antitetanica
* diceva che i fichi si possono mangiare con la buccia, ma lo ha fatto con un fico d'India
* coma etilico alla festa dell'uva
* il melograno gli è esploso nello stomaco come una bomba a grappolo
* gli è venuto un colpo quando ha visto la zucca di Halloween illuminata
* in autunno c'è la festa dei morti ed è sempre stato un uomo coerente
* se avesse fatto anche l'antinfluenzale si sarebbe salvato
* non ha retto il troppo freddo dopo il troppo caldo: era sensibile agli sbalzi termici
* il karma. l'autunno scorso mi aveva messo il diserbante sulla pianta di more
* ha fatto esplodere una noce a martellate e un frammento del guscio gli è entrato in un occhio arrivando al cervello
* era un uomo dal sangue freddo: non ha retto il cambiamento climatico
* stava cuocendo delle salsicce sulla griglia in giardino. Le esalazioni
* gli è venuto un infarto quando l'IT-ALERT si è messo a suonare
* la gente ha sempre sofferto di morte improvvisa in autunno anche negli anni scorsi. E pure nei secoli scorsi.
➡️ 🌐 t.me/ArsenaleKappa 🅰️ 💥💥
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Ho pochi ricordi se ci penso: la pelle secca ma morbida ed elastica, la barba ispida, i muscoli rilassati, i suoni onomatopeici, i fichi d'india e le conversazioni molto lunghe che fanno dimenticare la fame e il sonno
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Farrotto, polpa di fichi d'india, salmone. I semi si tolgono o passando i fichi d'india al passaverdure con il disco a fori piccoli oppure frullando la popla per poi passarla attracerso un colino o chinoise
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youtube
Il meglio dei Fichi d'India. Buona visione e buonanotte.
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A volte la vita ci mette alla prova,
ma dipende tutto da noi.
Il sorriso,
la vita,
prima te lo dà
e poi te lo toglie.
Ma tra il dare e il togliere
tu devi fare di tutto per averlo.
Adesso, stringi il cuore e vai!
Da Profumo di ma1re e fichi d'India
......Rachele Nigro.
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23/10/2023
Colazione: caffelatte + 3 biscottini Buoni Cosí + ringo al caramello
Pranzo: due fichi d'india
Merenda: un Frullá mela e pera (tipo un succhino ma con frutta frullata) + cosine varie perchè con Fidanzato abbiamo trovato un sacco di snack buonissimi alla Lidl
Cena: "pokè" fatto in casa con riso bianco, salmone, avocado e formaggio light + mini cotolettina di pollo impanata nel panko
10,7k passi
#alimentazione#diario alimentare#dimagrimento#dimagrire#grassa#percorso#dieta#calorie#calories#diet and exercise
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Insalata di Fico d'India con Rucola
Ciao cari lettori di Giardinoweb, Oggi voglio condividere con voi una ricetta deliziosa che celebra uno dei frutti più affascinanti e succulenti del mio giardino: il Fico d'India. Questi frutti colorati e spinosi possono sembrare un po' intimidatori all'esterno, ma nascondono un cuore dolce e gustoso che vale davvero la pena scoprire. Ho preparato per voi una semplice e deliziosa insalata di Fico d'India, che è perfetta per l'estate e piena di sapori sorprendenti. Insalata di Fico d'India con Rucola e Formaggio di Capra Ingredienti: - 2 Fichi d'India maturi - 2 manciate di rucola fresca - 100g di formaggio di capra - 2 cucchiai di noci tostate - Olio d'oliva extra vergine - Succo di limone - Sale e pepe nero a piacere Istruzioni: - Iniziamo con i fichi d'India. Con molta attenzione, tagliate via le estremità del frutto e incidete la buccia lungo tutto il perimetro. Poi, praticate un taglio superficiale da un'estremità all'altra del frutto e apritelo delicatamente per rivelare la polpa interna. - Tagliate la polpa del fico d'India a fette sottili e disponetele su un piatto da portata. - In una ciotola, condite la rucola con un filo di olio d'oliva, succo di limone fresco, sale e pepe nero. Mescolate bene per insaporire la rucola. - Disponete la rucola condita sopra le fette di fico d'India. - Sbriciolate il formaggio di capra sopra la rucola e fichi d'India. - Aggiungete le noci tostate per un tocco croccante. - Terminare con un altro filo di olio d'oliva e una spruzzata di succo di limone per dare freschezza all'insalata. - Servite questa insalata di Fico d'India come antipasto o come contorno leggero. È perfetta per accompagnare una grigliata o come piatto principale per una cena leggera. Questo piatto è un mix di sapori e consistenze che vi sorprenderà piacevolmente. Il Fico d'India dona un tocco esotico all'insalata, mentre la rucola e il formaggio di capra aggiungono freschezza e cremosità. Le noci tostate donano croccantezza e un sapore leggermente tostato che si sposa perfettamente con gli altri ingredienti. Vi invito a sperimentare questa ricetta e a godere dei doni del vostro giardino, che ogni giorno ci sorprende con nuovi sapori da scoprire. Buon appetito! Vi auguro una giornata meravigliosa nel vostro giardino, Antonietta Read the full article
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Sono tornata a Myrtos, si, e sento l'aria ancora tiepida e profumata di uva sferzarmi il viso ormai stanco e scolorito dallo smog della città.
Mi accorgo di essere ansante mentre cammino, non abituata all'aria fine e mi sento come un fiore tolto dal vaso.
Talvolta è come se io riuscissi a respirare solo la mia aria sporca.
Nel volo ho pianto tutte le mie speranze, e guardando fuori mentre l'aereo si lasciava indietro le nuvole pesanti,ho sentito come coltelli nella carne ..e nel tragitto per tornare nella terra dove ho seminato le mie visioni,mi hanno accompagnata, come un pianto senza lacrime, doloroso, intimo, taciuto, solo quelle.
Non ho trovato i piccoli voli che durante l'estate collegavano Cefalonia ad Atene, Zacinto e Lefkada, e nemmeno ho incontrato i turisti biondi con la pelle bianca bruciata dal sole nel piccolo aeroporto, la pista sul mare, tra i fichi d'india e gli oleandri attaccati ai muri di qualsiasi casa, macchie di colore.
Mi ha accolto l'isola cangiante nel suo cielo chiaro oggi, il blu indaco e viola ricordo delle giornate pigre di agosto.
Ho cercato con gli occhi lo zaino blu che nei miei deliri di debolezza e amore ho visto a terra accanto alle valigie estranee mentre ti attendevo nel sogno, senza sapere che anche la tua valigia sarebbe stata sconosciuta, da aprire, e non avrei mai saputo il suo colore.
Sento nell'aria il sale e l'odore delle erbe aromatiche che ancora resistono nel Mediterraneo, mi luccicano gli occhi mentre nel viaggio rivedo le acque trasparenti di questo luogo incontaminato e vero che non esiste da nessuna parte.
Finalmente sono tornata nella Proprietà Privata di Dio, finalmente ho intorno gli abiti di persone semplici che sorridono, finalmente rivedo i pergolati che questa estate erano coperti di glicini, finalmente i miei occhi ritrovano i mulini a vento sul monte Enos, le caprette pascolare libere, le olive lasciate a terra, e quelle che attendono la prossima raccolta.
Vedo anche un immenso colore giallo e arancio di limoni e arance che mi fanno male agli occhi.
E’ una gioia per me vedere arance sulle piante, mi viene sempre la voglia di arrampicarmi e rubarne , lo faccio sempre, e qualche volta mi spareranno dietro, ma anche oggi prendo un limone giallo sole e mi inebrio di un profumo che nessuno potrebbe riprodurre, nessun maledetto avido commerciante, stilista o profumeria potrebbe smerciare l'aroma di Myrtos.
Non si smercia la bellezza, l'integrità, l'anima delle cose, delle persone, sono doni intatti che non si imitano nè vendono,ne copiano. Brevetti che la natura ha creato unici. Inimitabili.
E ora i sassolini di Myrtos e il monte silenzioso che abbraccia le maree che si incontrano qui, con Itaca alle spalle, dove tutto è fermo nel sogno che non deve appassire, sfiorire, realizzarsi, io guardo ancora la schiuma fredda dell'inverno, e quell'aria forte che mi punge i polmoni malati di tubi di scappamento.Sento male agli occhi, per colpa dei colori, o forse è solo colpa mia che ho osato sfidare Itaka, incontrarla, visitarla, amarla.
E Itaka si è fermata, ha danzato in me, mi ha fatto l'amore, per poi allontanarsi nella sua distanza.
Tu, l'uomo dei sogni .. abbiamo fatto l'amore nudi nelle acque incandescenti delle notti di agosto, l'uomo che con me ha fatto la doccia di stelle mentre contavo i giorni, le ore.
Ho consegnato ai mirti tutti gli abbracci che non ho potuto darti.
Ho guardato per te quel turchese che mi ha fatto innamorare, e ora sei tu che guardi il mare per me.
Ora voglio che tu guardi il mare per me, ti incendi di rosso, voli, sei felice, vivi, non indugi in questa vita avara.
Sono coraggiosa, ora che apro le mani e ti consegno come nel Meltemi a tutte quelle che saranno le occasioni che avrai nella vita, le donne che amerai per un week end, le donne di una notte, l'amore dei tuoi ricordi, le tue note di musica.
La piccola donna che ha osato sfidare Itaka, che non è salita sul traghetto ma ha guardato ogni via, ogni ciottolo di Itaka, e da Antisamos ha visto andare avanti e indietro le vele degli altri, temerari come lei, che volevano sfidare il sogno.
Ora il sogno dolora, è una ferita di terra che mi rimane addosso insieme a tutte le cicatrici che ho sulla pelle come frontiere, ma so che a Itaka non tornerò perchè l'ho avuta dentro.
Ho gustato ogni suo odore e liquido di vino, nettare il frastuono che mi ha preso di te.
Ho tracciato il mio firmamento nelle carezze che il tempo mi ha regalato ma che si riprende, nella corsa della vita, ho visto i cieli scuri della notte nei tuoi occhi silenziosi mentre abbracciavo il silenzio.
Sei stato come il silenzio che ora mi fa piangere qui, da sola, mentre coi gabbiani guardo l'andirivieni delle onde.
Non si fermano mai, eppure io mi sono arresa, il viaggio mi ha spaventato.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista madreperle
coralli ebano e ambre
tutta merce fina,
anche profumi penetranti d'ogni sorta
più profumi inebrianti che puoi - dice Kavafis.
E io ho sfidato il tuo porto, ho trovato la tua quiete cosi calma rispetto alla mia furia, al mio rincorrerti furiosa di donna pazza ed impaziente.
Ho acquistato il gioiello prezioso ma pericoloso più raro che esista, l'amore, e ho provato a regalartelo aprendoti le mani, le righe del mio destino si sono aperte davanti a te, ho sfidato i venti nuovi della città, il mio cambiamento, ma mi sono sentita sola.
Più sola di come sono adesso, perchè ora intorno a me ho l'abbraccio del monte e la certezza del sole dell'inverno.
Vorrei prendere il traghetto che ora passa e raccoglie i pochi turisti che sfidano i sogni, salire e tornare a Itaka, itaka sfiorata.
Silenziose e calde le mie lacrime prendono il posto delle parole che non so più dire.
Vedo in lontananza il gioco di luce del Faro nella punta dove si incontrano i venti che deviano a Lixouri, e quei raggi sembrano pensieri positivi che provano ad arrivarmi, sentieri di direzioni da seguire, ma sono cosi stanca adesso che preferisco stare sdraiata nel freddo della spiaggia che è improvvisamente al buio.
Poche luci di case lontane, nessuno ha violato Myrtos. Nemmeno le auto oggi, e anche io sono scesa correndo e avevo le ali, ascoltavo Ignatiades e volavo.
Ma volavo a terra, farfalla zoppa di leggerezza, bambola caduta.
Il tramonto precoce mi scopre infeddolita, ma avevo freddo anche prima di arrivare qui, ho sentito tanto freddo.
Non ho ascoltato la frenesia dei venti dentro di te, l'ardore che non tace, mi sono spaventata di un fuoco che è bruciato presto e ora posso piangere.
Ora, ora che sono finalmente nella mia casa dell'anima posso finalmente gridare, e che importa se mi metterò a correre sulla spiaggia a piedi nudi, se piangerò, se mi strapperò gli abiti di dosso che hanno l'odore dell'inverno che mi porto dentro.
Che importa se qualcuno, pochi, mi guardano in questa solitudine che grida, ora posso finalmente piangere e spaccarmi le dita contro il muro della mia disillusione.
Ora, ora il sentiero che mi riporta in alto, sulla strada per Argostoli dove debbo salvarmi, mi dice che amore forse andrebbe solo sognato e mai incontrato.
Amore come una rete senza pesci, amore come un calcolo che non tiene conto del cuore, sono vuota come una bottiglia ferma che aspetta di partire nel mare, io stessa mi sono lanciata nel mare e voglio restare in balìa dei flutti ora.
Che importa se sono disperata, l'importante è che sia lucida, ora che il mondo mi è caduto addosso e brancolo nei suoi pezzi sporchi di quello che non volevo vedere, ora che le mie collane non brillano più e mi rimane l'opaco di una pietra consumata..ora che i miei fiori sono caduti fuori dal vaso..ora che non ho altari dove inginocchiarmi perchè non credo più in niente, ora forse la vita ha avuto la meglio con me, perchè scelgo di arrendermi, e arranco in alto, verso la strada che poi mi porta dove gli ulivi si inventano le ombre della notte.
Solo il silenzio e i campanacci delle mie pecore, adesso. Le stesse, che scendono e brucano la solitudine della prima erba del giorno, fresca di rugiada e silenzio, bagnata di stelle.
Ora che sono disperata sono in pace, perchè ho perso il turchese, e il sole non mi colora più, e le stelle possono piovermi addosso, non mi raffredderanno ancora.
Ho gelo dentro, e solo la stanchezza mi colora il viso di un colore che è triste, perchè io sono triste.
Non smetterò di sorridere, ma il mio mondo si è fermato, e ora non so quando riprenderà a correre, a lanciare appelli al cielo e alle navi che passano andando a oriente.
Non so dove andrò, mi è passata la speranza di guardare avanti.
Ho provato a vivere di presente, ma mi sono ritrovata nella prigione del disincanto e ho dovuto chiudere le ali.
Ora sono ancora a Myrtos, ma l'acqua non è di quell'azzurro così unico che sembrava inventato da un pittore alla ricerca di prospettiva.
Ora io non vedo niente.
Ora io sento solo il mio universo in frantumi, e sotto a questi pezzettini di gelo e vetro io galleggio e mi lascio andare, nella destinazione che ancora non c'è.
Torno in aeroporto. Di nuovo incontro il gregge che attraversa, e le rondini rimaste, e il cane Sagapò, e i campi di frutteti, e il rombo dei voli che vanno, nessuno resta a Myrtos.
Insieme a me partono i pochi in aeroporto, le hostess chiudono la postazione di lavoro e l'aeroporto si addormenta.
Nessuno viene a stuzzicare i sogni, arriverà l'estate per sogni nuovi e viaggi, e vele.
Sento la spinta del decollo e sto volando via.
Lascio alla mia terra dell'anima, il mio dolore che nasconderò.
Deve giacere qui, insieme al canto dei passeri il mattino, e ai bimbi che vanno a scuola camminando sulla mulattiera che scende a Poros.
I traghetti sono fermi, visioni danzanti di colori che partono ora attendono bussole, destinazioni, prenotazioni di vita.
A Myrtos lascio quello che sentivo dentro come un bambino a muoversi e bere il mio sangue.
E tutte le grandi visioni di infinito che appartengono solo a questa terra, ma io devo andare nella mia.
Mi aspetta una moltitudine di giorni da inventare, e parole da dirmi.
E ancora andrò avanti, a parlarmi da sola.
Tatiana Andena
Aug 10th, 2013
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Le Migliori Piante per Interni con Poca Luce: Soluzioni Verdi per Ogni Angolo di Casa
Le piante da interno stanno diventando sempre più popolari, non solo per il loro potere decorativo, ma anche per i benefici che apportano alla qualità dell'aria e al benessere generale. Su I Giardini di Giulia, offriamo una vasta selezione di piante per interni adatte a ogni ambiente, comprese le piante che richiedono poca luce, come il ficus ginseng. Siamo un vivaio online in Italia che si distingue per la qualità delle piante offerte e la possibilità di acquistarle comodamente da casa.
Piante per interni con poca luce: la soluzione perfetta per ogni spazio
Non tutti gli spazi domestici o lavorativi sono ben illuminati, e molte persone si chiedono se sia possibile avere piante rigogliose anche in ambienti con scarsa luce naturale. La risposta è sì! Esistono numerose varietà di piante che si adattano perfettamente a condizioni di luce limitata, diventando la scelta ideale per chi desidera verde anche in stanze meno illuminate.
Tra le piante più apprezzate piante per interni con poca luce troviamo il ficus ginseng, una pianta ornamentale che si adatta perfettamente agli ambienti domestici. Grazie alle sue radici aeree e alle sue foglie verdi e lucide, il ficus ginseng dona un tocco esotico a qualsiasi spazio. La sua manutenzione è semplice, rendendola una scelta ideale anche per chi non ha molta esperienza con le piante.
Ficus Ginseng: bellezza e semplicità di cura
Il ficus ginseng è una delle piante più richieste per la sua estetica unica e la facilità di cura. Questa pianta tropicale, originaria dell’Asia, è caratterizzata dalle sue radici aeree, che spesso si presentano in forme interessanti, rendendola un’opera d’arte naturale. Oltre a essere una pianta esteticamente piacevole, il ficus ginseng è anche facile da mantenere, il che lo rende perfetto per chi ha poco tempo o poca esperienza nella cura delle piante.
Il ficus ginseng richiede solo una leggera illuminazione indiretta, il che lo rende perfetto per gli ambienti con poca luce. È importante mantenere il terreno leggermente umido, ma evitare ristagni d’acqua, poiché potrebbero danneggiare le radici. La sua resistenza e versatilità ne fanno una delle piante più adatte per abbellire uffici, salotti o camere da letto.
Fichi d'India: un tocco mediterraneo nel tuo spazio
Se sei alla ricerca di una pianta che porti un tocco di Mediterraneo nella tua casa, i fichi d'India sono un'opzione fantastica. Anche se solitamente associati a climi caldi e soleggiati, i fichi d'India possono adattarsi bene agli ambienti interni. Questo cactus dal carattere rustico è noto per la sua capacità di resistere a condizioni difficili, compresi gli ambienti con poca luce.
Il fico d'India non solo è facile da curare, ma può anche aggiungere un tocco esotico e vivace a qualsiasi stanza. È una pianta versatile che può essere utilizzata sia come elemento decorativo all'interno, sia, nelle stagioni calde, come decorazione da esterno. In più, come molti cactus, richiede pochissime cure e può sopravvivere con quantità minime di acqua.
Il vivaio online: acquista piante di qualità con facilità
Con I Giardini di Giulia, acquistare piante per interni è più semplice che mai. Grazie al nostro vivaio online, puoi esplorare un’ampia selezione di piante direttamente dal comfort di casa tua. Siamo orgogliosi di offrire solo piante di altissima qualità, selezionate con cura dai nostri esperti, che garantiscono che ogni pianta arrivi nelle migliori condizioni possibili.
Uno dei vantaggi di scegliere un vivaio online è la comodità. Non dovrai più preoccuparti di visitare diversi negozi fisici per trovare la pianta perfetta: su I Giardini di Giulia troverai tutte le informazioni necessarie, comprese le caratteristiche specifiche di ogni pianta e i consigli per la cura. Che tu stia cercando piante per interni con poca luce, come il ficus ginseng, o qualcosa di più esotico come i fichi d'India, il nostro vivaio online ha tutto ciò di cui hai bisogno.
Inoltre, ci assicuriamo che le nostre piante vengano consegnate in condizioni eccellenti grazie a un servizio di spedizione rapido e sicuro. Ogni pianta è accuratamente imballata per garantire che arrivi sana e pronta per essere collocata nel tuo spazio.
Consigli per la cura delle piante da interno
Per assicurarti che le tue piante da interno crescano sane e rigogliose, ecco alcuni consigli utili:
Luce adeguata: Anche se alcune piante si adattano bene a condizioni di scarsa luce, è importante assicurarsi che ricevano comunque una quantità minima di luce indiretta. Sposta le piante in punti più luminosi se necessario.
Irrigazione corretta: Evita di esagerare con l'acqua. La maggior parte delle piante, come il ficus ginseng, preferisce terreni leggermente umidi ma ben drenati. Innaffia solo quando il terreno è asciutto al tatto.
Umidità: Le piante tropicali spesso beneficiano di un ambiente umido. Puoi aumentare l'umidità posizionando un vassoio d'acqua vicino alle piante o utilizzando un umidificatore.
Pulizia delle foglie: Rimuovi la polvere dalle foglie con un panno umido per permettere alla pianta di respirare meglio e assorbire la luce in modo più efficiente.
Conclusione
Le piante per interni, come il ficus ginseng e i fichi d'India, sono ottime scelte per chi desidera decorare la propria casa o ufficio, anche in ambienti con poca luce. Su I Giardini di Giulia, ti offriamo la possibilità di acquistare queste e altre piante direttamente dal nostro vivaio online, garantendo una selezione di altissima qualità e un servizio impeccabile. Che tu stia cercando una pianta facile da curare o un tocco di esotismo, le nostre piante sono pronte a trasformare i tuoi spazi.
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Il sesso ha la consistenza della polpa dei fichi d'india maturi senza buccia, l'odore è quello della buccia del pompelmo. È un po' come il caffè caldo alla mattina d'estate. Tutto è come una calda sera d'estate dopo aver badato ai bisogni di tutti ma nessuno ha badato ai tuoi
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Come quando sbucciando i fichi d'india ti entra una spina e senti fastidio e fai si tutto per farla uscire così con i pensieri e i sentimenti non lasciarli li a farti male
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Esordio dei Fichi d'India. Buona visione e buonanotte.
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