Tumgik
#feste di Capodanno
frammenti--di--cuore · 9 months
Text
Caro anno vecchio, io non credo di essere ancora pronta a lasciarti andare, a rassegnarmi al fatto che diventerai solo un ricordo. Io non sono pronta a ricominciare da capo, a resettare i ricordi e a crearne di nuovi per i mesi nuovi che verranno. Io non sono pronta a dire "è passato un anno da quel giorno", perché non sono pronta a sentire addosso il peso del tempo che è passato. Non sono pronta a fare bilanci, ad accettare le sconfitte, a mettermi nuovi obiettivi davanti soprattutto quelli che, so per certo, non riuscirò mai a raggiungere. No, non sono pronta alle nuove cose che accadranno, a quelle che non accadranno ancora nemmeno stavolta. Caro anno vecchio, io sto ancora cercando di elaborare quello che è successo a gennaio, non puoi chiedermi di doverne vivere uno nuovo di gennaio...e soprattutto non puoi chiedermi di viverlo con motivazione o, almeno, non solo con motivazione. Normalizza anche la paura, l'angoscia, il senso di spaesamento, di confusione...e in questo elenco potrei trovare lo spazio per metterci anche la motivazione. Normalizza il fatto che un anno è solo tempo che procede in avanti e che non determina necessariamente il nostro successo o il nostro fallimento. Normalizza, per favore, il fatto che sia normale per ognuno vivere la fine e l'inizio come meglio sente, che l'entusiasmo può nascere anche dalla disperazione, che i piccoli passi restano comunque un modo per camminare in avanti...e che ognuno ha il diritto di decretare dove si trova il proprio "avanti".
No caro, io non sono pronta, ma niente nella vita arriva davvero quando si è pronti, soprattutto le occasioni...quelle si cercano sempre il momento peggiore per arrivare, per vedere se le coglierai nonostante tutto, per capire se davvero te lo meriti.
Caro nuovo anno, per favore, sii per davvero la mia occasione e ti giuro che farò del mio meglio per viverti, anche se non mi sento pronta.
zoe
52 notes · View notes
lonelysmile · 9 months
Text
odio capodanno
7 notes · View notes
thebutterfly0 · 9 months
Text
Finalmente le feste natalizie sono terminate, c'e' ancora Capodanno ma non faccio nulla quindi non mi interessa. Sono stati 4 giorni di relax in famiglia, mi sono pure dimenticata che domani si lavora, fate voi. Avevo bisogno di staccare e di tornare a casa. Per il resto sono sempre la solita, per colpa del mio pessimismo ho diciamo perso un amico che reputo essere una bellissima persona. Purtroppo non riesco a far finta di essere positiva anche quando non lo sono. Il mio essere limpida come l'acqua non mi aiuta in certe situazioni. Mi dispiace e anche parecchio e ora mi mangio un pochino le mani. Sono stata una cretina. Me ne accorgo sempre troppo tardi. Per il resto direi che la mia autostima continua ad essere sopra lo zero, sto amando me stessa ogni giorno, a volte meno altre volte di più però posso ritenermi soddisfatta di ciò che sto facendo. Venerdì sono uscita con le amiche e al pub davano la partita di calcio e c'erano praticamente tutti uomini. Siamo entrate e in tempi passati sarei uscita perché mi sarei vergognata invece me ne sono fregata e sono entrata e mi sono seduta anche se c'erano 1000 occhi puntati su di noi. E' ora di far vedere alla mia autostima che esiste.
41 notes · View notes
fridagentileschi · 9 months
Text
Tumblr media
Natale, non tornerà più quello degli anni passati, quando a Natale puzzavi ancora del fritto dell'Immacolata. Quando i regali andavi a farli nei negozi e non li ordinavi su internet.
Entravi dentro casa il 24 e usciva il 27 solo chi doveva andare a lavorare.
Quando trovavi un bicchiere sul tavolo e dicevi: di chi è questo?!
E tutti ti dicevano bevi tanto stiamo tra di noi, non avevi paura di virus inventati dal potere che il potere non lo toccano.
C’era la tombola, il mercante in fiera e le carte per giocare a briscola sempre appoggiate sul tavolo insieme ai vari giochi di società.
Manca pure quel parente che quando giochi a tombola, al primo numero dice “ambo”.
Quando per giorni si mangiavano i resti della vigilia e di Natale.
Si mangiava allo stesso tavolo pure in venti, e c'era il tavolo dei piccoli, adesso la tavola è sempre più piccola e alla fine si è sempre di meno...
Quando arrivavano gli ospiti bussavano con i piedi perchè avevano le mani piene di cibo e di regali per tutti. Nessuno doveva rimanere senza regalo. Oggi i parenti si dimenticano di chi resta da solo alle feste, al posto di una telefonata mandano a tutti gli stessi auguri su WhatsApp...
La tovaglia era la stessa da Natale a capodanno, dentro casa c’era sempre qualcuno che masticava, dalle noci al torrone.
A Santo Stefano tutti volevano stare leggeri con il brodo.... E tutto il resto non te lo mangi? E le persone care, quelle che non ci sono più? Come può essere un "felice" Natale se sei triste nel cuore? A chiunque chiedi del Natale ti risponde "non lo sento che è Natale". Perché il Natale si sente... Si deve sentire nel cuore prima che nell'aria. Come essere felici in un paese che è di tutti meno che il nostro? In un paese invaso, stuprato, ferito...cosa c'è da festeggiare? Ci hanno strappato l' anima con le feste e tradizioni!
Buon Natale a tutti, ma un Natale di tanti anni fa...un Natale italiano: con Gesù e la Madonna. Difendiamolo quel Natale non solo perché è la nostra storia ma è l' unica civiltà: un bambino che nasce e una mamma che lo tiene tra le braccia, con un papà che li protegge entrambi dagli Erodi che attaccano: da sinistra a destra e da est a sud del mondo.
12 notes · View notes
Text
I libri della renna
Tumblr media
Il regalo di Natale delle biblioteche di Milano consiste, naturalmente, nei nostri consigli di lettura, scelti per offrire al pubblico un’occasione per distrarsi in totale relax.
Tumblr media
È ambientata proprio in tempo di feste l’ultima fatica di Valerio Varesi, L’affittacamere, ma è un Natale un po’ cupo per il commissario Soneri, costretto a scavare anche nel proprio doloroso passato per venire a capo dell’omicidio di un’anziana affittacamere dalla vita piuttosto torbida: “La nostalgia è la sublimazione della paura che ci fa il tempo che passa”. Forse Varesi è riuscito a darci, una volta per tutte, la spiegazione della passione per i libri gialli: “La vita, dopotutto, non assomiglia tragicamente a un omicidio? Non si concludeva sempre con un morto? Non ci ammazzava il tempo logorandoci ogni giorno con un piccolo affronto fino al cedimento? E il tempo non ha bisogno di un alibi come non ce l’ha il boia: compie semplicemente il suo mestiere”. Scritto molto bene, sembra di passeggiare insieme al protagonista per le vie nebbiose di Parma, durante le festività natalizie.
Tumblr media
Antonio Manzini, nel titolo del suo ultimo libro della serie del vice questore Rocco Schiavone, Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America?, fa il verso al noto film di Ettore Scola con Nino Manfredi e Alberto Sordi, ma l’amico, in questo caso, è misteriosamente scomparso in Sud America e non in Africa. Spassoso e divertente anche durante la trasferta, il coriaceo Rocco sembra ricordare la risposta che Aldo Fabrizi diede ai giornalisti che lo rimproveravano di parlare solo in romanesco: “Sono sicuro che se anche fossi nato altrove parlerei romanesco lo stesso”: è così anche per i nostri eroi, che si trovino a Roma, ad Aosta, a Buenos Aires o in Messico. Buon divertimento!
Tumblr media
Anche in La ricreazione è finita, recentissimo romanzo di Dario Ferrari, si respira aria di Natale, ma in questo caso il riferimento cinematografico non è a Scola bensì al Fellini dei Vitelloni, perché il protagonista gigioneggia in quel di Viareggio senza decidersi a dare una svolta, matrimoniale e professionale, alla sua tardo-fanciullesca esperienza personale. Egli riesce però, del tutto inaspettatamente, a vincere un dottorato di ricerca in università e viene incaricato di occuparsi degli scritti del compatriota Tito Sella, morto in carcere dove era stato rinchiuso per il reato di terrorismo. Diversi generi letterari e temi, il romanzo di formazione, il mondo accademico, le suggestioni cinematografiche, storiche e metaletterarie, si intrecciano in questo romanzo davvero accattivante.
Tumblr media
Feste decisamente spensierate per chi sceglierà Le imprudenze di Archie di Wodehouse, recentemente ripubblicato da Mursia. Inossidabile humour inglese di ottima lega, del suo stile l’autore diceva: “consiste nel costruire una specie di commedia musicale senza musica, ignorando del tutto la vita reale”. E proprio così, in assoluta leggerezza, vive Archie, il protagonista di questo romanzo che vi lascerà con il sorriso stampato durante tutta la lettura. “Mentre considerava la sua situazione alla fine del primo mese di vita matrimoniale, ad Archie pareva che andasse tutto per il meglio nel migliore di tutti i mondi possibili. … C’erano dei momenti in cui gli sembrava che New York fosse solo stata in attesa del suo arrivo prima di dare ufficialmente inizio ai bagordi”.
Tumblr media
Le festività natalizie sono l’occasione giusta anche per affrontare un bel romanzo storico, di quelli “cappa e spada”, soprattutto per chi ha amato I promessi sposi. Il conte Attilio di Claudio Paglieri è infatti il prequel del capolavoro manzoniano e ci offre un punto di vista diverso sulla personalità del famigerato cugino di Don Rodrigo, ma l’ambientazione è sempre la stessa: la nostra grande Milano e le meravigliose sponde del lago di Como.
Tumblr media
Ancora in tema con le feste vi proponiamo Un lungo capodanno in noir, in cui dieci autori contemporanei tra i più seguiti ci offrono la loro versione delle feste. Diversi sono anche gli scenari: Roma, Firenze e Milano “con i suoi quartieri e la sua gente; Milano che negli anni Venti ospitava Antonio Gramsci a San Vittore, uno che il Capodanno lo odiava proprio”. Poi un borgo del centro Italia, e infine Barcellona e la Svizzera: un ampio panorama per feste colorate di giallo!
Tumblr media
Chiudiamo questa breve rassegna con una garanzia assoluta, ovvero l’ultima raccolta di racconti gialli di Simenon pubblicata da Adelphi: I misteri del Grand-Saint-Georges, anch’essa, in qualche modo, in tema con il Natale perché ambientata nei paesaggi innevati della Lituania. Una tremenda vendetta è l'argomento della prima storia, un “racconto di Natale per grandi” è il sottotitolo della seconda, mentre l’ultima, Il piccolo sarto e il cappellaio, sarà poi sviluppata nel romanzo I fantasmi del cappellaio: basta un semplice pezzettino di carta per suscitare i più atroci sospetti e scatenare la tensione.
Di nuovo auguri di buone feste a tutti i nostri fedelissimi lettori!
12 notes · View notes
b0ringasfuck · 9 months
Text
Gente che si sente protetta...
Tumblr media
da gente che porta la pistola alle feste di capodanno e poi finisce che ti spara nel culo.
E la cosa farebbe ridere come gli esordi di quello scappato di casa che era Mussolini se non fosse drammatica.
7 notes · View notes
mandorloinfiore · 9 months
Text
ho capito che non amo le feste comandate (ci ho messo un bel po' sì) io ho sempre amato il natale ma quest'anno c'è qualcosa di diverso non lo so, sarà il litigio con la mia amica che va avanti ormai da tempo immemore? il lavoro? situa familiare? non lo so, ma adesso capisco quelli che dicono di non sopportarlo tanto, ecco quest'anno mi sono aggiunta anch'io. mi fanno più piacere quelle cose organizzate con gli amici/famiglia senza un perché, è più bello festeggiare per una cosa che non sia per forza capodanno. perché dovrei andare in giro rischiando e sentendo il caos o i fuochi d'artificio?
13 notes · View notes
orotrasparente · 9 months
Text
ci sta questo mio amico che mi sta bombardando di messaggi per l’aperitivo prima di natale, santo iddio l’importanza che gli dà a sta cosa mi ha fatto maturare il concetto che il ciclo delle feste è
halloween-8 dicembre-aperitivo-natale-capodanno
9 notes · View notes
lacasadiermete · 6 months
Text
La Wicca
Tumblr media
Spesso, quando sentiamo o leggiamo il termine "wicca", siamo portati a pensare che si tratti di un qualche culto misterioso, legato per lo più a pratiche occulte oscure e al satanismo. Niente di piu' sbagliato e di piu' lontano dalla realtà. Il fraintendimento è legato ad un retaggio che si è tramandato secoli dopo la grande inquisizione con la caccia alle streghe perché la Chiesa cattolica perseguitava coloro che professavano culti pagani associandoli al culto del male. La Wicca è solo ed esclusivamente un percorso di spiritualità incentrato sul culto della natura. dei suoi cicli e della vita stessa, dove non esistono regole imposte dalla divinità. È estremamente importante sapere che i wiccan non adorano né riconoscono il concetto di "Satana", "diavolo" o altre entità simili. I wiccan vedono "Satana" come un simbolo contrario alle tradizioni ebraiche e cristiane. Sebbene i wiccan non utilizzino la Bibbia, considerano il cristianesimo e l'ebraismo come un sistema di miti mondiali che merita lo stesso rispetto di qualsiasi religione. Ognuno è libero di seguire i propri sogni e aspirazioni, con l'unica e inscindibile clausola di non fare del male al prossimo. Si basa principalmente su antichi culti sciamanici, sulle antiche religioni animiste e sulle credenze druidiche, con alcuni richiami alle filosofie e alle religioni orientali. Splendido vero? Il male non c'entra assolutamente niente è fuori contesto perlomeno non nella Wicca legata alla natura. Gerald Gardner ex funzionario inglese, che nella metà degli anni '50 pubblicò una serie di libri dove esponeva i principi fondamentali di questa religione e fu proprio Gardner a fondare la "religione" della Wicca moderna. Le congreghe in cui i wiccan si riuniscono si chiamano coven e non sono riunite e strutturate secondo una gerarchia, ma indipendenti le une dalle altre, anche se collegate tra loro. Tutto ciò che esiste è formato dai cinque fondamenta (aria, acqua, fuoco, terra, spirito), che sono rappresentati attraverso il simbolo del pentacolo all'interno di un cerchio. Per quanto riguarda i riti, invece, ogni coven può decidere quali svolgere, anche in base alla corrente che viene seguita. Alcuni rituali vengono svolti solo all'interno delle coven, per cui chi pratica a livello individuale può conoscere la parte dei riti pubblici, ma non la parte iniziatica della religione. Il calendario della Wicca si divide in due feste: Sabbat dedicato a Dio  sono 8 feste legate ai movimenti del Sole. Tra i più importanti ci sono Samhain (31 ottobre), il capodanno celtico che segna la morte del vecchio anno, e il suo opposto Beltaine (1 maggio), dove si festeggia la natura e la fertilità. Gli esbat, dedicati alla Dea, sono feste legate al ciclo lunare. Possono essere 12 o 13 a seconda di quante lunazioni ci sono in un determinato anno. Ogni corrente Wicca festeggia l'esbat in un momento diverso del ciclo lunare ed è un rituale più intimo e raccolto rispetto al sabbat. Spesso si festeggia da soli. Gli strumenti rituali wicca, invece, sono molti e molto diversi tra loro. I quattro strumenti più importanti sono:
l'athame, un grosso pugnale dal manico scuro usato per dirigere i flussi di energia e per svolgere il Grande Rito dell'unione tra la Dea e il Dio;
la bacchetta, usata come l'athame per dirigere i flussi di energia che non sopportano il metallo;
la coppa (o il calice), usata durante il Grande Rito e in molti altri rituali;
il pentacolo, che benedice e purifica ciò che vi viene posto sopra. Chi pratica la Wicca non fa alcun sortilegio o incantesimo, non invoca il male, non pratica rituali negativi perché la regola base del movimento wicca di tutto il mondo è proprio il rispetto di tutti gli esseri viventi, umani ed animali. La consapevolezza della responsabilità che queste persone hanno nei confronti di tutto il creato è altissima e concepiscono che il potere creativo dell' Universo si manifesta sia nell'uomo quanto nella donna dando valore alla sessualità come piacere e come incarnazione della Vita. In sintesi possiamo dire che le streghe pagane della Wicca considerano la magia il mezzo più efficace per assumere il controllo della loro vita, per fare in modo che gli avvenimenti esterni prendano un corso che sia conforme ai loro desideri, per migliorare lo stato energetico del nostro pianeta e per entrare in contatto con la Dea. Le streghe della Wicca hanno elaborato una serie di regole che devono essere rispettate da quanti praticano la magia: tale serie di regole prende il nome di “Legge del Potere”. Le streghe della Wicca sostengono di non praticare la magia al fine di distruggere altri individui anche se in caso di necessità i poteri magici possono essere utilizzati per proteggere se stessi e per ottenere vantaggi personali.
2 notes · View notes
nonpensaremascrivi · 7 months
Text
Mi sento felice, o almeno, vivo il mio tipo di felicità. Si parla sempre della felicità, ma alla fine, di preciso, chi può stabilire cos'è la felicità? Nessuno, è soggettivo. Ho conosciuto persone che trovano il proprio equilibrio e la propria felicità nel caos, chi trova la pace nello sforzo fisico, chi è felice inconsapevolmente, come se la felicità facesse parte del suo modo di stare al mondo. Effettivamente, è difficile parlare della felicità. È un argomento ostico e difficile da trattare, ridurre il tutto a un "per essere felice devi fare questo" non è solo sbagliato ma è pericoloso. Se una persona trova il suo senso di pace, la sua serenità e la propria gioia stando sdraiato sul divano a guardare una serie TV, chi è in grado di dire è sbagliato? La felicità deve necessariamente derivare dallo sforzo? No. Il pericolo è che quella persona, convinta che la felicità si trovi raggiungendo degli scopi o dei progetti si trovi in situazioni non sue e diventi vittima di se stesso. Il preconcetto di fatica legata alla felicità è sbagliato. O almeno, non è necessariamente per tutti così. Ogni preconcetto sulla felicità è sbagliato. O potremmo dire che ogni preconcetto in generale è sbagliato. Voglio però ritornare al preambolo dei miei pensieri, io sono felice. E io mi trovo a vivere una felicità disordinata. Immagino il mio cervello come uno spazio in cui tutto ruota e cerca di avere un senso, ogni piccolo frammento del mio cervello cerca di venire alla luce ogni giorno, cerca di uscire, di prendere forma, di prendere senso ma il senso che ottiene dura un istante, finché scompare insieme alle mie paure. Questo è il ciclo che quasi quotidianamente compie il mio cervello, crea e annebbia continuamente, lasciandomi l'idea di incompiutezza. Ho sempre sofferto questa situazione, ho sempre cercato di acchiappare uno di quei frammenti e fossilizzarmi, cercare di portarlo alla luce più tempo possibile, non farlo svanire. Ma la mia mente non ragiona così, ed evidentemente lei sa molte più cose di quelle che penso di sapere io. È la non azione, il lasciar fluire che mi ha portato a riconoscere e individuare che, effettivamente, qualche frammento stava prendendo forma, consistenza e vita, trasformandosi nell'unico frammento che c'è, sempre, incessantemente. Io, quel capodanno, nemmeno volevo andarci. La mia intenzione era quella di rimanere a casa, da solo; ero convinto di annoiarmi, ero convinto che sarebbe stata una delle tante feste che non mi avrebbe arricchito in alcun modo, grigia, opaca. Se avessi ascoltato il mio pensiero non avrei mai conosciuto la persona che ha trasformato la mia vita. La persona che è diventata il frammento cardine del mio cervello, che è riuscita a raccogliere intorno a sé altri frammenti e a dargli senso.
3 notes · View notes
nonamewhiteee · 2 years
Text
sto concludendo malissimo quest'anno a causa del nervosismo. non riesco ad addormentarmi prima delle 3.30/4 di mattina, mia madre non mi parla di nuovo da prima di Natale🤡, e soprattutto odio le feste. io odio la confusione e la disorganizzazione, soprattutto quando mettono in mezzo me. mi sto sbattendo per trovare qualcosa di decente da fumare per capodanno, ma devo sempre sentirmi dire qualcosa. mi sono rotto i coglioni, probabilmente potrei starmi vivendo male qualsiasi cosa adesso, ma sono stanco di ste facciate, delle maschere sociali.
#me
25 notes · View notes
themoodofthesky · 9 months
Text
Riassunto di questi giorni:
Finalmente dopo 4 mesi torni a casa 1 settimana per rivedere amici,famiglia,andare a sciare,conoscere fidanzate di amici e sapere cosa è successo,natale,capodanno
Giorno 1:Tua madre ha il covid e con sintomi
Niente cenone,tocca stare a casa per non rischiare di portare il covid a chiunque tu incontri
Fine.
Buone Feste a voi gente
2 notes · View notes
ninfettin · 2 years
Text
Come sempre con l'avvicinarsi delle feste e delle ricorrenze, quando la socialità diventa un obbligo, mi sento ancora di più una sfigata incapace di creare delle amicizie. Mi fa paura chiunque. Appena mi avvicino a qualcuno poi devo fare esercizi di respirazione. Non mi stupisco se quando devo fare festa ne esco marcissima
Ad Halloween avrei voluto tanto fare qualcosa, ma dato che la mia unica amica quella sera lavorerà io non farò nulla. Dei suoi amici organizzano una serata, ma io non sono abbastanza a mio agio o non mi sono mai dimostrata abbastanza amichevole per andare senza di lei/per farmi invitare. Poi arriveranno il mio compleanno e il capodanno. E so già che saranno giorni pesanti e prego solo di lavorare allo sfinimento per non pensarci
So che sono problemi scemi ma mi sento imprigionata dal mio carattere, dalla mia introversione. Vorrei poter davvero scegliere
24 notes · View notes
venetianeli · 2 years
Text
Pitosto che perdar na tradision, ze' meio brusar un paese,, questo sentivo dire a casa mi quando ero piccino.
Stasera son nda " a BATTAR MARZO.
Iera anca un fià fresco, ma ne è valuta la pena; ne vale sempre la pena portar avanti le tradizioni dei nostri veci, dei nostri genitori.
Un popolo che non mantiene vive le proprie tradizioni, le proprie storie, le proprie radici,,, è destinato a scomparire...
Ringraziando chi mi ha aperto la porta di casa, per condividere un paio di chiacchere, e assaporare assieme un goccio.
Grazie a tutti.
BATI MARSO
“Bati, bati Marso,
che’l mato va descalso
cavàeo no morire
che l’erba butarà.”
Un tempo i rustici che vivevano tra le vie centuriate, erano convinti che il “Sapere” fosse stato tramandato ai loro antenati direttamente dagli dei e quindi ogni passo in avanti, per un villico, era la perdita di un frammento dell’antica “Conoscenza”. Per tale ragione nell’Ottocento i contadini compivano le stesse azioni dei loro avi congelando il mondo rurale per millenni. Tuttavia anche se il secolo appena trascorso ha visto eclissarsi molte delle nostre antiche tradizioni, a cavallo tra il mese di febbraio e quello di marzo si può sentite il familiare “bacan del batti marso”. Una remota pratica che consisteva nel gironzolare per le strade battendo su pentole, barattoli, bidoni e qualsiasi altro strumento casalingo inventato per l’occasione.
Lo scopo era di far scappar via l’inverno e risvegliare gli spiriti della terra, propiziare e incoraggiare la rinascita della natura; un auspicio per l’arrivo della PRIMAVERA!
CAO DE L’ANO E BATI MARSO:
CAPODANNO VENETO:
I festeggiamenti per il primo giorno dell’anno (cao de l’ano) erano una festività riconosciuta dalla Serenissima Repubblica di Venezia. Secondo la tradizione nei giorni che precedono o seguono il primo marzo, la gente usciva nelle strade con pentole, coperchi e altri strumenti musicali fatti in casa battendoli e facendo una gran confusione. Questo era il modo per scacciare il freddo dell’inverno e propiziare l’arrivo della bella stagione: da qui il nome di Bati Marso.
In alcuni casi questa usanza si è tramandata nei secoli ed è arrivata fino ai giorni nostri. In alcune parti del Veneto si usa ancora pronunciare questa filastrocca
Vegnì fora zente, vegnì
vegnì in strada a far casoto,
a bàtare Marso co coerci, tece e pignate!
A la Natura dovemo farghe corajo, sigando e cantando,
par svejar fora i spiriti de la tera!
Vegnì fora tuti bei e bruti.
Bati, bati Marso che ‘l mato va descalso,
femo casoto fin che riva sera
e ciamemo co forsa ea Primavera.
Vegnì fora zente, vegnì fora!. . . .
Fino al 1797, anno dell’invasione napoleonica, il Capodanno in Veneto si festeggiava il 1° marzo, in linea con una tradizione molto più antica del calendario gregoriano, ovvero quella romana, più vicina al ciclo lunare e con dieci mesi anziché dodici.
Il termine ‘more veneto’ (=secondo l’uso veneto, a modo veneto), che veniva abbreviato in m.v. accanto alla data utilizzata nei documenti e nelle annotazioni, indicava proprio il diverso uso secondo lo stile più diffuso dell’epoca, che era, appunto, l’attuale gregoriano, introdotto nel VI secolo da papa Gregorio Magno.
L’usanza di origini molto antiche, secondo tale sistema faceva coincidere i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre effettivamente con il settimo, l’ottavo, il nono e il decimo mese dell’anno, come indicato dal nome.
L’uso di collocare l’inizio dell’anno in corrispondenza con l’inizio della bella stagione, del risveglio naturale della vita in primavera, era una pratica arcaica alquanto diffusa, che possiamo tuttora trovare anche nel calendario cinese.
Testimonianze odierne dell’antica tradizione del capodanno veneto si hanno ancora in alcune zone della pedemontana berica, dell’altopiano di Asiago e in varie feste locali del Trevigiano, del Padovano e del Bassanese, dove è celebrata come l’usanza del Bruza Marzo, del Bati Marzo o del ciamàr Marzo, simboleggiante il risveglio della nuova stagione.
BATI MARSO
"A l'epoca de ła Serenìsima Republica, el Cao de ano, invesse che al 1° de genaro come previsto dal całendario giulian e dopo da queło gregorian, el cascava el 1° de marso. Sta tradission par che ła vegna da l'antico całendario che doparava i Romani prima de Giulio Cesare, che el faxéa scominsiar l'ano dal méxe de marso (e difati in sta maniera i mesi de setenbre, otobre, novenbre e diçenbre i vien a èsar efetivamente i méxi numaro sete, oto, nove e diexe come dixe el nome). Par no far confuxion, i Veneti de na òlta in parte a ła data i ghe scrivéa more veneto, cioè leteralmente "a ła maniera Veneta". Donca, ła data, metemo, del "14 febraro 1703" a Venessia ła deventava "14 febraro 1702 more veneto", parché el febraro l'era efetivamente l'ultimo méxe de l'ano vecio, e el 1703 el scominsiava soło in marso".
Ła festa del Bati Marso ła se svolgéa apunto in tei ultimi jorni de l'ano, e ła prevedéa de 'ndar in giro par łe strade batendo su cuèrciołi, pignate e altri strumenti muxicałi "fati in caxa" faxendo un gran bordèło, con l'intento de far scampar via l'inverno e el fredo e propiziarse l'arivo de ła beła stajon, par poder scuminsiar i laori 'gricołi."
L. Tosatto
8 notes · View notes
donaruz · 2 years
Text
Tumblr media
LUNA di DICEMBRE
❄️☃️🕯️☀️🌏☄️🎄🎅💫🔥
Luna fredda, luna della quercia, luna della neve, luna delle lunghe notti, luna del grande inverno, luna degli alberi spogli, luna del fuoco della conoscenza
La mitezza dell’autunno ha ceduto lentamente il passo alla stagione del grande freddo, che rapidamente si avvicina.
Come Madre Terra ha lasciato cadere tutti i suoi ornamenti, per concentrarsi sull'essenza delle cose, così anche la nostra attenzione può rivolgersi al nucleo interiore della nostra spiritualità.
Il tempo del buio sta per raggiungere il suo apice, ma al contempo sta per terminare, e anche noi possiamo prepararci ad una RINASCITA SPIRITUALE.
E' infatti nel sonno invernale della natura, che nascono i semi dei progetti futuri.
In natura come dentro di noi, siamo infatti nel tempo del SAGITTARIO, terzo segno della triade del fuoco.
Non si tratta del fuoco iniziatore dell’Ariete, né del fuoco del cuore leonino.
Questo è il segno che apre le porte allo spirituale, insegnandoci che la natura umana per essere completa ha anche bisogno di credere in qualcosa, ha bisogno di una FEDE.
E così il fuoco del Sagittario, domicilio di Giove e Nettuno, è una freccia che punta verso l’alto e vibra nella ricerca di verità, di conoscenza, di significato.
Il 21 Dicembre ha luogo il solstizio d'Inverno, YULE, o ritorno della luce, il cui significato etimologico è ruota, a indicare che un altro giro è stato dato, negli eterni cerchi della RUOTA DELLA VITA.
In questa magica notte un vecchio Sole si sacrifica spegnendosi, mentre dal grembo notturno di Madre Terra nasce un nuovo Sole Bambino, il “figlio della promessa”, che rinasce dall’utero della Grande Madre all’alba, e si prepara a fecondarla con nuovi raccolti, garantendo la continuità della vita.
Molti furono i miti con cui gli uomini celebrarono questo importante momento di passaggio in ogni tempo.
Le popolazioni nordiche mettevano in scena la battaglia tra il Re Agrifoglio (che rappresenta l’anno trascorso) e il Re Quercia (che rappresenta il nuovo anno), che vince sul precedente.
Oppure le nozze fatali tra la notte più lunga ed il giorno più breve, rappresentati da Sole e Luna, il Dio e la Dea.
Le popolazioni agresti in questa occasione si riunivano, accendevano fuochi propiziatori e seguivano tradizioni le cui tracce troviamo ancora nelle feste di Natale e Capodanno.
Nell’antica Roma si celebrava il “Dies Natali Solis Invicti”, il giorno della rinascita del Sole Invincibile, in seguito assorbita dal Natale cristiano.
La stessa festa di Santa Lucia, che si celebra il 13 dicembre, è un evidente richiamo al ritorno della Luce.
YULE è da sempre un momento propizio per tutti, in cui contattare la propria luce interiore, ed esprimere nuovi propositi e nuovi desideri.
Accogliamo anche noi il ritorno della Luce con la sacralità che è dovuta a questo evento, e nella profondità del nostro essere contattiamo la scintilla del nuovo Sole nascente, e il messaggio di speranza e di rinnovata fiducia che sempre accompagnano ogni rinnovamento.
Per celebrare ritualisticamente questo magico momento di passaggio, Il Cerchio della Luna organizza un evento on line, cui è possibile partecipare inviando la propria iscrizione all'indirizzo [email protected]
Per chi fosse impossibilitato a partecipare, mettiamo a disposizione, a fronte di un piccolo contributo simbolico, la Meditazione per Yule ed un prontuario per eseguire un semplice rito nell'intimità della propria casa e famiglia.
In sintonia con la stagione, è possibile inoltre acquistare la meditazione del Sagittario, tappa del percorso che, di luna in luna, ci pone in contatto con il cammino evolutivo dello zodiaco, che traccia un sentiero di crescita spirituale in ognuno di noi, in armonia con la spirale evolutiva della vita.
Sempre in armonia con il tempo della luna di dicembre, è disponibile on line la bellissima meditazione per incontrare la Dea Sophia, fonte di Luce e di spiritualità più sublime.
Le meditazioni guidate sono disponibili on line ed è possibile acquistarle dal sito a fronte di un piccolo contributo, ai seguenti links:
https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_avven...
https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_avven_medDee.htm
CORRISPONDENZE di DICEMBRE:
Spiriti di Natura: fate della neve, fate delle tempeste, fate dei pini
Piante: agrifoglio, edera, abete, vischio
Colori: rosso, bianco e nero
Fiori: agrifoglio, cactus
Profumi: violetta, patchouli, geranio, incenso, mirra, lillà
Pietre: serpentina, giacinto, crisolito
Alberi: pino, abete, agrifoglio
Animali: topo, cervo, cavallo, orso, cornacchia, pettirosso
Divinità: Hathor, Ecate, Neith, Atena, Minerva, Ixchel, Osiride, Norns, le Parch
Energia: resistenza, morte, rinascita; giro delle maree sulla Terra. Oscurità. Tenebre. Piccoli artifici personali. Sentieri spirituali. Incontro con amici e famiglia, i solitari e i poveri.
LE FASI LUNARI DI DICEMBRE 2022
🌑🌒🌓🌔🌕🌖🌗🌘🌑
Luna Piena: 8 dicembre 2022 alle 04:07 in Gemelli
Ultimo Quarto: 16 dicembre
Solstizio d'Inverno: 21 dicembre
Luna Nuova: 23 dicembre 2022 alle 10:16 in Capricorno
Primo Quarto: 30 dicembre
Articolo completo, con consigli per la luna il giardino e in cucina, al link: https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_Luna_Dic.htm
www.ilcerchiodellaluna.it
#ilcerchiodellalunaofficial
#lunadidicembre #lunadellaneve #lunafredda #sagittario #festadellaluce #Yule #solstiziodinverno #spirituallight
#elementofuoco #spiritualità #lucespirituale #interiorità #meditazione #ruotadellanno #wheeloftheyear
13 notes · View notes
Text
Fastidi.
finire la cartaigienica - l'audio di instagram - le persone che guardano il telefono mentre gli parlo - lo spritz annacquato - le rose - i dossi alti - le strisce colorate per capire dove cazzo devo andare in ospedale - gli inviti - i matrimoni - l'acqua fredda quando fa freddo - l'acqua della doccia che non tiene la temperatura - la muffa - le spine nel pesce - la pescheria nel supermercato - le code in autostrada - i coglioni che viaggiano nella corsia centrale in autostrada - le mamme pancine - i tuttologi - i ricchi - la spia dell'olio - i sughi pronti - le penne lisce - l'immondizia - le stampanti che non stampano - la gente che chiede la pizza con abbondante pomodoro - i barattoli che non si aprono nemmeno bestemmiando - lavare la doccia - pisciare - pisciare fuori - pisciare in piedi - pisciare seduti in inverno - il vino del cazzo - il vino costoso - il freezer - i nomi degli alcolici - le spugne - radersi - trovare i calzini uguali - gli zaini scomodi - le chiamate - le casse del supermercato - le cassiere lente del supermercato - le cassiere troppo veloci del supermercato - la tovaglia con le briciole - i fari al led delle macchine nel senso opposto - la musica da discoteca - il cagotto - il cagotto in viaggio - la digestione - le ricette - il tempo di cottura - i fagioli cannellini - i compleanni - gli amici che si fidanzano - gli amici che si mollano - io che non mi fidanzo così non posso mollarmi - la convivenza - i tavoli tondi - la birra belga - la gente che ordina birra belga - i musei - le audioguide - scegliere l'avocado migliore - il reparto ortofrutta - la verdura per terra dopo il mercato - il mercato - l'erba - gli insetti che stanno nell'erba - le cimici - i frutti che cadono dagli alberi - i frutti spiaccicati per terra dopo esser caduti dagli alberi - i bigliettini da visita - le richieste di amicizia - le notifiche - non ricevere notifiche - i soldi di carta - le monete - il pin del bancomat - i manifesti con un sacco di testo - la musica rock che però non è proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo - le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente
- i concerti vuoti - la pioggia - il sole - l'oroscopo - le tapparelle - i lucernari - il caricabatterie - le chiavi - il gas prima di andare a dormire - la pisciata della notte - la camomilla che mi fa venire da pisciare mentre dormo - la corretta alimentazione - i consigli - i consigli corretti - i consigli corretti che non seguo - i pittori - i traslochi - le scarpe nuove - le formule excel - lo stipendio - la poco equa ridistribuzione degli utili in azienda secondo me che sono dipendente - le critiche - le frecciatine - le teste di cazzo - le canzoni in inglese - la musica italiana - la musica italiana di una volta - i quaderni ad anelli - la professoressa che non scopa - il professore che ha gli stessi problemi della professoressa - le regole - i servizi a pagamento - viaggiare controsole - pisciare controvento - i film troppo lunghi - le serie noiose - le serie virali - il vicino che mi fa domande mentre sono in poggiolo - i taglietti da carta - le buche - allacciarsi le scarpe in pubblico - i pranzi in famiglia - le cene con gli amici - le ore piccole - gli impegni - la noia - i messaggi melensi - i messaggi gentili - la beauty routine - la sagra - i fuochi d'artificio - la portiera che non si chiude bene - i calici - la bottiglia che non si apre mentre la gente aspetta che la apra - la gente che mi guarda - i tic - le cose tra i denti - il dentista - le pec - gli amici avvocati - i cannocchiali - i genitori spacca-coglioni - quando muoiono i genitori - i cuscini troppo alti, bassi, morbidi, avvolgenti - i cervicali - le poesie - la licenza poetica - la gente che utilizza "ergo" - la gente che mi chiede di descrivermi con tre aggettivi - gli accordi - i preventivi - i pagamenti a 90gg - il regime fiscale - il cuneo fiscale - l'INPS - il canone rai - le salviette del bar - i cucchiaini piatti - la memoria - la nostalgia - le cose che se ne vanno - le cose che devo lasciare indietro - le novità - le persone moderate - perdere - scopare poco - scusarsi - cercare di capire cosa pensa l'altro senza chiederglielo - le coccole - le storie già sentite - le nuove conoscenze - le conoscenze in viaggio - le valigie in treno - le valigie in aereo - l'aereo - le persone che dicono che l'aereo è più sicuro della macchina - le altezze - la paura - le esperienze - l'ora di andare a dormire - i soldi - i debiti - il mutuo - scegliere casa - il colore delle tende - l'argenteria - i compro oro - il pavimento appiccicoso - le piante - le vespe - la natura - i raduni - i chopperisti - gli scaffali del supermercato - le pulizie - i letti contenitore - i video lunghi - dover morire - la riabilitazione - il percorso di studi - l'intro - le presentazioni - il pacchetto office - i tappeti - cava - le passeggiate della Domenica - la Pasquetta - il giorno dopo - le mail - gli sms - l'itinerario - il traffico - le audioguide
- scegliere dove mangiare - mangiare a casa - non avere la lavastoviglie - i suffle - gli abiti da sposa - l'aerofagia - le ghirlande - la pubblicità - il paesaggio - gli intenditori - i curriculum - l'astinenza - la distanza - la vicinanza - il fumo - non avere fumo - le tende - i calzini anti-scivolo - i biglietti dell'autobus - le app dei parcheggi - la compagnia - le tragedie - le notizie - internet - TOBI - le cose che si rompono - le amicizie - i portachiavi - l'omofobia - i comunisti - i fascisti - gli estremisti - i faziosi - il buio - l'allarme - gli impegni - le chat lunghe - i poemi - i manifesti pieni di scritte - le tazze rotte - casa degli altri - il bagno a casa degli altri - il cagotto a casa degli altri - i monopattini - il bagagliaio - la pressione delle gomme - la caldaia - il termostato - lo SPID - i tutorial - i tutorial degli indiani - il razzismo - gli uffici - gli uffici pubblici - i tempi di attesa - i disservizi - l'aperitivo annacquato - lavorare di domenica - lavorare di lunedì - lavorare - non lavorare - la carta igienica degli altri - le alghe al mare - la lista della spesa - le colline in bicicletta - gli abbonamenti - i riflessi - le opinioni - gli errori di battituta - il correttore - la Chiesa - il volontariato - le stelle di Natale - le feste - - non ricevere nouricne - I solai al carta - le monete - li pin del pancomat - i maniest con un sacco al testo - la musica rock che pero non e proprio rock rock diciamo - i Coldplay - Don Matteo - le strisce pedonali - le assicurazioni che pagano solo se attraversi sulle strisce - i bambini - i bambini degli altri - il pensiero di avere un bambino - i preservativi - la pillola - le coperte felpate - la neve - la pioggia quando c'è la neve per terra - i guanti che non tengono caldo - i guanti che mi devo togliere per poter usare il telefono - le scritte romantiche sui muri - i post romantici - i gatti grandi - la musica metal - i cantanti growl - i frontali - le quote rosa - l'ingresso gratuito per le ragazze in discoteca - i giochi di carte - i rompicapo - nomi cose città - le feste di capodanno - il forno che non forna mai come dovrebbe - i libri - le biblioteche - l'incertezza - il clima - le meteoriti - le cose che vedo
- le cose che non vedo - le cose che non vedrò - gli appuntamenti - gli eventi in calendar - le mail lunghe - gli imprevisti - le visite - i medici incompetenti - i medici che non si capisce un cazzo di quello che scrivono - i nomi delle medicine - il menù delle pizze - la gente che non capisce cosa dico e mi costringe a ripetere - i computer vecchi - i computer lenti - la voltura - le offerte - gli scaffali con troppa scelta - le esperienze - le esperienze di coppia - le degustazioni - le cantine aperte - le località turistiche - i ristoranti - gli amici che parlano di ristoranti - l'ansia da prestazione - gli esami - il percorso universitario - i treni regionali - il sudore - gli amici che poi se ne vanno - le abitudini che cambiano - le mamme e i papà che annunciano con gioia l'annuncio l'arrivo di un nuovo bebè - i bebè - i nomi dei bebè (come cazzo fai a chiamare una bambina "Agape Amelia"?) - i nomi delle persone - la lavanda dei piedi - il catechismo - la dottrina - le buone maniere - l'educazione - le ore perse - la parola di Cristo - cambiare idea - la batteria del telefono - le notizie false - i titoli clickbait - la pubblicità prima dei video - la pubblicità su LA7 - i chitarristi bravi - i concerti con troppa gente - i concerti vuoti - la pioggia - il sole - l'oroscopo - le tapparelle - i lucernari - il caricabatterie - le chiavi - il gas prima di andare a dormire - la pisciata della notte - la camomilla che mi fa venire da pisciare mentre dormo - la corretta alimentazione - i consigli - i consigli corretti - i consigli corretti che non seguo - i pittori - i traslochi - le scarpe nuove - le formule excel - lo stipendio - la poco equa ridistribuzione degli utili in azienda secondo me che sono dipendente - le critiche - le frecciatine - le teste di cazzo - le canzoni in inglese - la musica italiana - la musica italiana di una volta - i quaderni ad anelli - la professoressa che non scopa - il professore che ha gli stessi problemi della professoressa - le regole - i servizi a pagamento - viaggiare controsole - pisciare controvento - i film troppo lunghi - le serie noiose - le serie virali - il vicino che mi fa domande mentre sono in poggiolo - i taglietti da carta - le buche - allacciarsi le scarpe in pubblico - i pranzi in famiglia - le cene con gli amici - le ore piccole - gli impegni - la noia - i messaggi melensi - i messaggi gentili - la beauty routine - la sagra - i fuochi d'artificio - la portiera che non si chiude bene - i calici - la bottiglia che non si apre mentre la gente aspetta che la apra - la gente che mi guarda - i tic - le cose tra i denti - il dentista - le pec - gli amici avvocati - i cannocchiali
- i genitori spacca-coglioni - quando muoiono i genitori - i cuscini troppo alti, bassi, morbidi, avvolgenti - i cervicali - le poesie - la licenza poetica - la gente che utilizza "ergo" - la gente che mi chiede di descrivermi con tre aggettivi - gli accordi - i preventivi - i pagamenti a 90gg - il regime fiscale
- il cuneo fiscale - l'INPS - il canone rai - le salviette del bar - i cucchiaini piatti - la memoria - la nostalgia - le cose che se ne vanno - le cose che devo lasciare indietro - le novità - le persone moderate - perdere - scopare poco - scusarsi - cercare di capire cosa pensa l'altro senza chiederglielo - le coccole - le storie già sentite - le nuove conoscenze - le conoscenze in viaggio - le valigie in treno - le valigie in aereo - l'aereo - le persone che dicono che l'aereo è più sicuro della macchina - le altezze - la paura - le esperienze - l'ora di andare a dormire - i soldi - i debiti - il mutuo - scegliere casa - il colore delle tende - l'argenteria - i compro oro - il pavimento appiccicoso - le piante - le vespe - la natura - i raduni - i chopperisti - gli scaffali del supermercato - le pulizie - i letti contenitore - i video lunghi - dover morire - la riabilitazione - il percorso di studi - l'intro - le presentazioni - il pacchetto office - i tappeti - cava - le passeggiate della Domenica - la Pasquetta - il giorno dopo - le mail - gli sms - l'itinerario - il traffico - le audioguide
- scegliere dove mangiare - mangiare a casa - non avere la lavastoviglie - i sufflè - gli abiti da sposa - l'aerofagia - le ghirlande - la pubblicità - il paesaggio - gli intenditori - i curriculum - l'astinenza - la distanza - la vicinanza - il fumo - non avere fumo - le tende - i calzini anti-scivolo - i biglietti dell'autobus - le app dei parcheggi - la compagnia - le tragedie - le notizie - internet - TOBI - le cose che si rompono - le amicizie - i portachiavi - l'omofobia - i comunisti - i fascisti - gli estremisti - i faziosi - il buio - l'allarme - gli impegni - le chat lunghe - i poemi - i manifesti pieni di scritte - le tazze rotte - casa degli altri - il bagno a casa degli altri - il cagotto a casa degli altri - i monopattini - il bagagliaio - la pressione delle gomme - la caldaia -
- il termostato - lo SPID - i tutorial - i tutorial degli indiani - il razzismo - gli uffici - gli uffici pubblici - i tempi di attesa - i disservizi - l'aperitivo annacquato - lavorare di domenica - lavorare di lunedì - lavorare - non lavorare - la carta igienica degli altri - le alghe al mare - la lista della spesa - le colline in bicicletta - gli abbonamenti - i riflessi - le opinioni - gli errori di battituta - il correttore - la Chiesa - il volontariato - le stelle di Natale - le feste - le domande - i consigli - le taglie - il tempo che passa - la vita che finisce - le lampadine bruciate - i quaderni a righe - i capelli lunghi - le domeniche fuori porta - i post moralisti - i moralisti - le librerie - i profumatori per ambienti - il materasso economico - il lavoro precario - il lavoro sicuro - le vacanze - le idee - i giornali - la differenza di opinioni - le gomme sotto ai banchi - l'umidità - i ricordi - le scale - le edizioni straordinarie del TG - il doppiaggio - le stronzate - le mollette - le mutande storte - le delusioni - le speranze - le canzoni - i tramonti - i pensieri - le infradito - i brividi - le cose importanti - le responsabilità - le aspettative - i cavi - la beauty routine - gli escursionisti - le polemiche - aver sempre ragione - avere torto - le sfumature - le partenze - gli addii - tornare - cambiare - non cambiare mai - i bambini - i preservativi - le difficoltà - le ZTL - i colori pastello - la censura - i cookies - i contatori - le volture - le interrogazioni - i pupazzi carini - i cani piccoli - i gatti vecchi - gli animali da fattoria - le fattorie didattiche - le tapparelle - i cervicali - i materassi memory foam - lavare la macchina - Colorado - le spiagge affollate - le agenzie di viaggio - i carrelli con una ruota malfunzi-onante - i mercatini - i dati statistici - gli studi sociologici - le decisioni definitive - le batterie - il giardino - ascoltare - raccontare - provare a capire - gli sconti irrisori - le sigle - la pubblicità - i bambini protagonisti - le aziende - gli F24 - le energie rinnovabili - i debiti - la cuffia - il cloro - i 30 anni - i 25 - i 20 - le persone iperattive - gli occhi azzurri - le principesse Disney - i musical - la ricerca - le collane di perle - i dolori muscolari - i medicinali - le crocchette - i bonus - perdere tempo - le interruzioni - le criptovalute - il Piccolo Principe - i fitri - i post inutili - Putin - i numeri in francese - il marmo - le ville antiche - i musei troppo grandi - il treno in orario quando sono in ritardo - il treno in ritardo quando sono in orario - le casse automatiche - le etnie - il termine "ancestrale" - la geopolitica - i camion - i treni merci - i supertele - i palloni troppo duri - i cassetti - i punti di vista - i videogiochi difficili - i regali di laurea - i diversi tipi di farina - gli elicotteri - gli atterraggi - il popolo - i potenti - i combattimenti con le spade - il curling - le casse bluetooth - i centri commerciali affollati - lo stipendio - il fatturato - le tasse - gli adempimenti - i commercialisti - i sorrisi di circostanza - le frasi di circostanza - le persone socievoli - i cani socievoli - le gocce dentro le maniche - la neve nei guanti - i sassi nelle scarpe - il flauto - i flauti Mulino Bianco - i cartelli stradali - il libretto di circolazione - la cronologia - le prestazioni sessuali - gli incontri in bianco - la nebbia - le attese - le 3 parole con cui dovrei descrivermi - le 10 cose da vedere in ogni posto in cui si va - i bidoni dell'umido - le liste di fastidi - i cognomi ridicoli - i nomi del cazzo - la mia generazione - la generazione prima e quella prima ancora - in particolare le generazioni dopo la mia - la data di scadenza - le ripetizioni che sicuramente ho fatto in questo manifesto - le serie tv inflazionate - le cose che cadono - le cose - i compagni delle superiori - il logo che non so mai dove mettere - l'ultimo libro che ho letto - i finali - l'ultima riga.
5 notes · View notes