#festa di fine estate
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oramicurcu · 1 month ago
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"Cosa fai nella vita?"
Una domanda semplice, in apparenza. Ma ogni volta che la sento, resto qualche secondo in apnea.
Come si fa a rispondere con una frase sola, quando la propria vita sembra una matassa di fili ingarbugliati, pieni di deviazioni, stalli, dubbi, tentativi? Non si può, e infatti... Tempo di lettura: 4 min e 84 sec (circa, dai, così dice un calcolatore gentilmente offerto dall’internet). Vado a tentoni e cerco di mantenere l’equilibrio su questa altalena di alti e i bassi.  Non ho un buon senso dell’orientamento, mi manca qualche grado e se guardo lontano vedo tutto sfocato. Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose. Scrivo. Disegno. Condivido.
Il lavoro: perché rispondiamo sempre con quello?
Per anni non ho capito perché la prima risposta che ci viene in mente a “cosa fai nella vita?” riguarda quasi sempre il lavoro. Poi ho iniziato a lavorare anche io. E ho capito. 🥲 Domani è il 1° maggio, la festa dei lavoratori. E allora oggi porto un pezzo scomodo della mia storia. Era il 2017 e a scriverlo sembra passato un secolo, ma se mi concentro mi sento ancora lì.  Sento ancora la consistenza ruvida e alienante di tutte quelle ore. Ore scandite dal ritmo incessante delle macchine che stampavano in modo frenetico un foglio dietro l’altro. Macchine che incollavano, bucavano, tagliavano, fustellavano, si inceppavano e si prendevano una raffica di martellate e insulti. Ore che erano 8, per 5 giorni a settimana. A volte pure 6. Troppo, per troppo poco. Vabbè. Un giorno mi presi di coraggio e chiesi un aumento.  Non sto qui a spiegarvi le dinamiche ma mi ritrovai con mezz’ora di lavoro in più al giorno. Cornuta e bastonata. A queste 8 ore e mezza dovevo aggiungere: mezz’ora di macchina all'andata, un'altra al ritorno e un’ora di pausa pranzo che spesso mi andava di traverso per i discorsi tossici e le occhiate pesanti che volavano e mettevano un disagio che ancora oggi mi fa senso.  Mettiamoci poi il caldo asfissiante in estate e il freddo che entrava nelle ossa in inverno.  Vestiti sempre sporchi, fili di colla dappertutto e mani perennemente secche e afflitte da mille piccoli tagli che hanno scalfito perfino la mia serenità eeee... l’opera è completa! Alla fine di quelle giornate, l'unica cosa che facevo era trascinarmi a casa, con il mal di testa, il malumore, stanca, senza energia per fare altro. Doccia, cena e a letto. E via, di nuovo, il giorno dopo. Una ripetizione ossessiva, un loop che non mi dava tregua. Una trappola. Mi sentivo come un'appendice di quelle macchine, un ingranaggio anonimo in un meccanismo grigio e incattivito. Non ero più una persona con le sue peculiarità, le sue curiosità, le piccole gioie, i legami affettivi. Non c'era tempo, non c'era spazio. Ero un pezzo di una catena di montaggio, un elemento che doveva semplicemente "funzionare" lì e in quel preciso istante, per quel compito specifico. Un pezzo che, altrimenti, poteva essere facilmente sostituito. In qualsiasi momento. In quel momento - che si è protratto per tipo… 6 anni?! - facevo solo quello.  E la risposta a "cosa fai nella vita?" era inevitabilmente e tristemente quella: lavoro in una tipografia.  
Quel lavoro mi ha insegnato cosa non voglio
❌ Non voglio sentirmi uno strumento, un pezzo intercambiabile in una macchina più grande.  ❌ Non voglio il peso di una routine alienante che non lascia spazio alla creatività, alla crescita personale, alla semplice umanità.  ❌ Non voglio sentire l'amaro retrogusto di giornate che si susseguono identiche, senza un guizzo di novità o di stimolo.  ❌ Non voglio sentirmi limitata perché donna, perché certe macchine potevano usarle solo i maschi. Senza un reale motivo se non un inutile pregiudizio. ❌ Non voglio sentire di non valere niente e di dovermi accontentare.
Solo che queste cose, non le vedevo. O mi riusciva difficile accettarle. Fortuna che avevo un collega che mi ripeteva in continuazione di cercare altro, di non fossilizzarmi, che ero sprecata lì dentro, che non mi avrebbero fatta crescere.
E sono grata di averlo incontrato in mezzo a tutto quel frastuono.
Perché è anche grazie a lui se ho trovato la forza di non starci più.
Perché in mezzo a quella fatica, qualcosa l’ho capita: ✨ Il tempo libero non è un lusso. È ossigeno. ✨ Un ambiente di lavoro sano non è un bonus. È un diritto. ✨ Sentirsi parte di qualcosa non è utopia. È possibile. ✨ Non sei tu il problema se non ti riconosci nel lavoro che fai.
Guardo indietro con ancora un sacco di rabbia. Ma anche tenerezza. Per quella me che ha resistito. Che non si è spenta. Che si è portata a casa ogni sera, anche quando tutto sembrava inutile. Che alla fine si è data una svegliata.  Il lavoro non dovrebbe mai consumarci.
Non dovrebbe annullarci, né farci sentire meno di quello che siamo. Dovrebbe invece lasciarci spazio per vivere. Per sbagliare, per crescere, per respirare. Fare cose oltre al lavoro, fare cose che ci definiscono oltre il lavoro.
Tra l'altro, non è detto che il lavoro debba per forza coincidere con la nostra passione o il nostro scopo. Non ho mai creduto alla storia della vocazione: lavoriamo tutti per avere in cambio dei soldi.
Il lavoro deve rispettare la nostra dignità, il nostro tempo, la nostra umanità.
E tu, cosa hai imparato a non volere più dal lavoro? E cosa sogni per il tuo futuro? Cosa rispondi al "cosa fai"? Se ti va di raccontarmi un pezzetto della tua storia, delle tue esperienze anche se scomode, di quello che non vuoi o quello che desideri... scrivimi pure, se ti va. O butta giù i tuoi pensieri su un foglio, potrebbe aiutarti se sei in un momento di confusione, a fare chiarezza, ad ammettere quelle cose che forse sai già ma non riesci ad accettare...
Ma, alla fine, cosa faccio?
Se te lo stai chiedendo, dopo tutta sta tiritera che ho messo su, provo a risponderti qui.
Chiarisco subito: non lavoro più in tipografia. Dopo quella esperienza ho fatto un anno di servizio civile e poi mi sono sbilanciata in una cosa che non avevo mai considerato seriamente. E che è arrivata per caso.
Da qui ho scoperto che esiste la sindrome dell'impostore.
Vado a tentoni. Mi sbilancio. Oscillo. Per lavoro scrivo, penso, sintetizzo pensieri e do un ordine alle cose. Ogni tanto sbaglio e lascio refusi qua e là. Disegno, scrivo, penso. Cerco un senso. Aiuto i miei, mi alleno per essere più forte e agile.  Sogno tazze stampate a mano, da me. E se vuoi sostenermi, puoi farlo offrendomi un caffè.  🫶
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lunamarish · 10 months ago
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L’estate è decadente. È un tempo sospeso tra una doccia e una sudata sul coppino. In estate tutto rallenta per sopravvivere, cambia ritmo e si ritira nell’ombra, perché sotto il sole si brucia e muore. Tocca meriggiare in estate, sopportando le cicale chiacchierone e i grilli impertinenti. Coprirsi gli occhi e, sì, bere molta acqua sennò cosa si suda? La verità è che la trovo assai volgare l’estate, con le ciabatte strascicate, gli aloni sotto le ascelle, pantaloncini ovunque, come in spiaggia. La trovo sciatta col lino stazzonato che vorrebbe essere elegante, invece è solo trascurato. Se dovessi scrivere un romanzo angosciante, lo ambienterei tra luglio e agosto e il morto ci scapperebbe verso le due del pomeriggio, col sole a picco, in quel silenzio posticcio interrotto sempre dal chiacchiericcio delle cicale. Quel silenzio di solitudine, di una domenica di fine luglio, dove chi non è al mare a divertirsi, con la premura di far sapere al mondo, che è al mare e si sta divertendo, chiude gli scuri e si ritira nel buio, e nel silenzio interrotto dalle pale del ventilatore. Perché in estate corre l’obbligo di divertirsi o di nascondersi, tra il buio e il silenzio affinché il mondo non sappia che non stai partecipando alla festa globale, almeno per metà dell’emisfero. E così è anche faticosa, l’estate, tra obblighi vari, di abbronzatura e allegria, pancia piatta e dorsale guizzante. Ma per fortuna poi torna l’autunno e con lui il riposo e la clemenza che la nebbia sa regalare. E torna il silenzio, quello vero, umido e ovattato dei nebbioni della pianura padana. Quello che non ti obbliga a niente se non a godere di un panorama magico e malinconico, accoccolato in una coperta di tranquillità .
Silvana Granato Sissi
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g-l-o-r-i-a-a-a · 10 months ago
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ALLA FINE AVEVA RAGIONE MONTALE: l’estate è decadente.
È un tempo sospeso tra una doccia e una sudata sul coppino.
In estate tutto rallenta per sopravvivere, cambia ritmo e si ritira nell’ombra, perché sotto il sole si brucia e muore. Tocca meriggiare in estate, sopportando le cicale chiacchierone e i grilli impertinenti. Coprirsi gli occhi e, sì, bere molta acqua sennò cosa si suda?
La verità è che la trovo assai volgare l’estate, con le ciabatte strascicate, gli aloni sotto le ascelle, pantaloncini ovunque, come in spiaggia.
La trovo sciatta col lino stazzonato che vorrebbe essere elegante, invece è solo trascurato.
Se dovessi scrivere un romanzo angosciante, lo ambienterei tra luglio e agosto e il morto ci scapperebbe verso le due del pomeriggio, col sole a picco, in quel silenzio posticcio interrotto sempre dal chiacchiericcio delle cicale.
Quel silenzio di solitudine, di una domenica di fine luglio, dove chi non è al mare a divertirsi, con la premura di far sapere al mondo, che è al mare e si sta divertendo, chiude gli scuri e si ritira nel buio, e nel silenzio interrotto dalle pale del ventilatore.
Perché in estate corre l’obbligo di divertirsi o di nascondersi, tra il buio e il silenzio affinché il mondo non sappia che non stai partecipando alla festa globale, almeno per metà dell’emisfero.
E così è anche faticosa, l’estate, tra obblighi vari, di abbronzatura e allegria, pancia piatta e dorsale guizzante.
Ma per fortuna poi torna l’autunno e con lui il riposo e la clemenza che la nebbia sa regalare.
E torna il silenzio, quello vero, umido e ovattato dei nebbioni della pianura padana.
Quello che non ti obbliga a niente se non a godere di un panorama magico e malinconico, accoccolato in una coperta di tranquillità.
( Silvana Granato Sissi )
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mynameis-gloria · 2 years ago
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Niente sto capendo che d'estate, per quanto mi dica e prometta di starci dietro, alla fine il tempo corre, inesorabilmente, le cose son sempre troppe, e non riesco a scrivere, documentare, aggiornare e raccontare. Perciò lo faccio a distanza di giorni, oramai mi son messa il cuore in pace e in un certo senso va bene cosi, che vuol dire che le cose le sto vivendo e per quanto tutto frenetico, con l'umore tra alti e bassi, pianti di felicità e di gioia, crisi e  giornate di spensieratezza, significa che sono impegnata, che il tempo per poi mettere tutto nero su bianco me lo devo ritagliare ma con calma, senza impazzire, perché questo è quello che ho e la notte bisogna pure dormire. E quindi rieccomi qua, sempre con tante e troppe cose, che accadono e che rendono le mie giornate intense. Alcune le scelgo, altre succedono e basta
Dopo un weekend duro a lavoro, tra una macchina in riparazione dopo il guasto di venerdì, l'essere letteralmente a piedi e dipendere dai miei, aver festeggiato una laurea in un posto super, corso contro il tempo per arrivare in orario ovunque, docce a lavoro, serate in cui la testa aveva bisogno solo di un abbraccio, piatti tipici da festa di paese la domenica sera, un lunedì di riposo passato in casa a riprendermi, siamo arrivati a ieri. Martedì
Questo Martedì 18 luglio che ricorderò per tanti motivi. Alcuni più belli di altri
Ho realizzato uno dei miei sogni, riuscendo ad andare al concerto di una persona che con la musica mi ha curato e fatto compagnia in un periodo passato della mia vita, che con ritmo e parole poetiche sa farmi star bene e ieri lo son stata davvero, era come rivivere quei giorni, ma cantando e ballando a squarciagola, chiudere gli occhi e muovermi, fregarmeme dei capelli gonfi, della pelle appicicaticcia, degli occhi delle persone,  conoscerne di nuove, ridere e cantare insieme, connettermi con la musica e basta e lo so, è strano come genere, eppure non so come, mi manda fuori di testa. Più riguardo i video, più risale l'euforia, la felicità e l'adrenalina e mi sento fortunata e grata per chi lo ha reso possibile.
Nel pomeriggio invece, le ore prima di questo grande ricordo, mentre il mio stomaco era già in agitazione per l'incertezza della sera, ho incontrato S. Rivederci era deciso, avremmo fatto in tempo, e ne ero contenta perché passate diverse settimane, perché ancora noi due nonostante tutto, e perché volevo sentir raccontare la sua estate. Ed invece quell'ora è passata tra parole che vorresti non sentire, per entrambi. Tra parole non dette ed occhi lucidi, silenzi che non puoi coprire, abbracci che parevano più un addio che un arrivederci e mentre camminavo sulla strada di casa ho pensato a così tante cose, con le lacrime agli occhi, così confusa, che far star male non fa per me, e inconsapevolmente è anche peggio, che non saper cosa è giusto o sbagliato, per quanto ti ripeti che sia giusto com'è andata, fa male ugualmente. E che un pò di paura c'è. Buttarsi nuovamente
Perché quando si tiene a qualcuno, succede.
Ho condiviso questi pensieri assordanti con P tramite audio, non volevo rovinarmi l'intera giornata, ed ho poi pensato a quello che sarebbe arrivato successivamente, ma non dopo aver scritto comunque due righe.
Ha funzionato ed il resto è tutto qui, nero su bianco.
Ammetto che un pò mi fa ridere che nei miei day off, riposi sicuramente a livello fisico ma la mente è sempre bella accesa, ricca di scariche ed impulsi!
Oggi invece, un mercoledì particolare, servito per elaborare, tra dipinti al mattino per imprimere ciò che provavo e mezza giornata di lavoro, un caldo bollente, la spesa fatta con mamma ed i piedi scalzi sul sedile, momenti di amore verso me stessa, pesche per merenda e la quiete di questa sera, passata a scrivere. Amo l'estate in ogni sua sfumatura, anche questa così sensibile.
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sounds-right · 9 months ago
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Il 14 settembre Tenuta Celinate - Scanzorosciate (BG) propone Nel Borgo delle Meraviglie, magico pic nic di fine estate
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Sabato 14 settembre, dalle 18 a mezzanotte, DV Connection propone un evento davvero particolare. E' "Nel Borgo delle Meraviglie", a Tenuta Celinate - Scanzorosciate (Bergamo). In un magico borgo del 1500 immerso in 30 ettari di vigneti e uliveti dove potrai degustare dell'ottimo vino e del cibo squisito. Dal Moscato di Scanzo al Valcalepio fino alle Bollicine metodo classico, potrai assaggiare tutti i prodotti della tenuta.
Gli stand gastronomici proporranno Focacce e pizze in teglia, kebab bergamasco, hamburger, tacos, risotti… e molto altro. In altre parole, Street food, delicious Wine, good music e relax tra le vigne. Per una esperienza imperdibile. E' una festa di fine estate da vivere con gli amici o in famiglia. Nel Borgo delle Meraviglie mette insieme street food, delicious cousine e good music, in giro, come dicevamo, per le vigne. E' un evento tutto da vivere in un luogo magico, con l'attenta organizzazione di DV Connection, che qui per tutta l'estate, ogni mercoledì, propone Sunset on Hills, altro evento di successo per chi vuol rilassarsi con stile.
Spesso DV Connection propone appuntamenti che iniziano al tramonto e vanno avanti, per chi ne ha voglia, fino a notte inoltrata… ma chi invece preferisce tornare a casa piuttosto presto può farlo già godendosi la serata. Non solo: gli appuntamenti non fanno solo bere bene, propongono sempre anche cose buone da mangiare, il che rilassa e crea la situazione gusta per divertirsi con amiche ed amici.
Nel Borgo delle Meraviglie  @ Tenuta Celinate
Via Celinate 11, in provincia di Bergamo
Informazioni e prenotazioni
DV Connection INFO 3494410654  
www.dvconnection.it
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discobar · 9 months ago
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Amnesia Ibiza: due giorni di festival per il closing
Venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024 l’Amnesia di Ibiza saluterà l’estate 2024 con due giorni di festa, con oltre 30 artisti ed una line-up ispirata al B2B dall’inizio alla fine.  Da sempre i closing party dell’Amnesia di Ibizasono tra gli appuntamenti clou nel calendario delle chiusure ibizenche: feste che rispecchiano e riflettono il vero spirito della isla, l’autentico suggello ad ogni estate…
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lignanolanotte · 9 months ago
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Amnesia Ibiza: due giorni di festival per il closing
Venerdì 11 e sabato 12 ottobre 2024 l’Amnesia di Ibiza saluterà l’estate 2024 con due giorni di festa, con oltre 30 artisti ed una line-up ispirata al B2B dall’inizio alla fine.  Da sempre i closing party dell’Amnesia di Ibizasono tra gli appuntamenti clou nel calendario delle chiusure ibizenche: feste che rispecchiano e riflettono il vero spirito della isla, l’autentico suggello ad ogni estate…
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antennaweb · 11 months ago
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micro961 · 1 year ago
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“Ci pensi o no?” - Il brano scritto e interpretato da Gabriele Borsato
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Disponibile dal 9 giugno 2024, “Ci pensi o no?” è l’ultima pubblicazione discografica di Gabriele Borsato con la collaborazione artistica del progetto Lupus Ludio.
“Non risparmio nessuno in questa canzone.”
La produzione artistica e gli arrangiamenti sono curati da Gabriele, in collaborazione con il progetto elettronico denominato Lupus Ludio, un brano in cui con le parole sfoga il suo disappunto, appoggiandosi su un sound ispirato liberamente agli anni 70 e 80.
 
“La lingua è peggio di una spada.”
“Ci pensi o no?”, la richiesta (inutile) alle persone che senza alcun rispetto e tantomeno cognizione di causa, si permettono di parlare per niente dei problemi e dei guai che colpiscono altre persone. Si potrebbe tradurre semplicemente con un “che cavolo vuoi? Fatti gli affari tuoi!”, ma troppo lunga come frase per essere percepita fino alla fine.
Storia dell’artista
Gabriele Borsato è un artista della provincia di Treviso. Il suo esordio ufficiale in campo discografico avviene nel 2007, con “Dimmelo Tu”, brano disponibile su tutti i digital store, artisticamente prodotto da Alchemystudio e rieditato dalla Sorridi Music di Jo Conti nell’agosto 2020 e selezionato per le prime fasi online del Festival di Sanremo Giovani 2011 (esibito il 17/02/11 in Piazza Colombo, a Sanremo). Successivamente, nel gennaio 2021, esce il singolo “Segnal”, brano di respiro internazionale, (distribuito in esclusiva mondiale dalla Rehegoo, una etichetta londinese) in cui il Maestro Diego Basso dirige l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana ed artisticamente prodotto dal Maestro Francesco Sartori, in occasione della realizzazione del cd “Corde Libere 2013”.
L’inesauribile energia del musicista e la sua voglia di mettersi in gioco, lo portano a partecipare a Casa Sanremo, con il brano “Per Te” (SPCsound).
Tra le varie esperienze importanti per la sua crescita artistica e personale, spicca l'approdo nella prestigiosa finale della 33esima edizione del Sanremo Rock.
Selezionato tra oltre 10 mila partecipanti, infatti, Gabriele sale sul palcoscenico con “Crescendo”, brano che racconta il suo vissuto, in una prospettiva futura, nato quando diviene padre per la seconda volta e si trova ad affrontare nuove sfide.
 
“Non bisogna mai porsi dei limiti, ma cercare di puntare sempre alto, senza lasciarsi abbattere.”
“Timido” (disponibile su Spotify e le altre piattaforme digitali nell’agosto 2021) e “Venite Fedeli” (nell'ambito della Compilation Natalizia prodotta e distribuita dall'etichetta Sorridi Music) sono le uscite del 2021.
Estate 2022
“L’amaro che mi resta” canzone che racconta un certo tipo di solitudine.
Prima uscita del 2022, a giugno, è il brano di passaggio tra la musica fatta finora e quella a cui sta lavorando per le prossime pubblicazioni.
“Sei bella così”, l’estate, il mare, da portare tutto dentro.
Uscito nell’estate del 2022, è un brano totalmente dance, in cui le situazioni che si intrecciano durante l’estate, tornano sempre nei propri ricordi.
 
2023
“Online”, questo nuovo modo di comunicare ed interagire con le altre persone, in questi anni vigliacchi di pandemia e ipocrisia, descrive la voglia di poter comunicare con l’interlocutore dall’altra parte, che seppure sia collegato, online appunto, non invia alcun segnale. È la voglia di comunicare ad ogni costo.
“Natale 198*(asterisco)”, il tipo di Natale che non avrebbe mai voluto passare il cantautore per la sua infanzia.
“Non ricordo neanche gli anni a cui mi riferisco. Non c’è nostalgia di un Natale della mia infanzia. Di quella festa che alla fine non è mai stata.”
Ascolta il brano
YouTube: https://youtu.be/F1lPHh3nAzA?si=2QIBt7VCuf0RlDI_
Facebook: https://www.facebook.com/GabrieleBorsatoOfficial
Instagram: https://www.instagram.com/gabriele_borsato_official_page/
TikTok: https://www.tiktok.com/@gabrieleborsato78?_t=8nNmyEreQMK&_r=1
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Ponti e festività del 2024: sbirciamo il calendario
Quanti saranno i ponti e le festività del 2024? A due settimane dall'ingresso del nuovo anno la curiosità nasce spontanea. Come sappiamo già, il 2024 sarà un anno bisestile, ma la sfortuna, a quanto pare, non apparterrà a chi vorrà godersi momenti di relax, da vivere in beata solitudine, in coppia, in famiglia o con gli amici. Con cinque giorni di ferie, sarà, infatti, possibile fare circa un mese di vacanza. Curiosi? Sbirciate insieme a noi il calendario del 2024 alla ricerca dei giorni di festa. Ponti e festività del 2024 da gennaio a marzo Nel 2024 l'inizio dell'anno coincide con l'inizio della settimana. Il 1° gennaio, infatti, cade di lunedì togliendo alla settimana il suo giorno più difficile. Il giorno 6, l'Epifania, cade invece di sabato. Chi lavora in ufficio non avrà grandi benefici mentre gli studenti non mancheranno di fare salti di gioia per aver guadagnato un giorno di vacanza in più. Anche se non sarà possibile trascorrere il weekend fuori porta, sarà comunque piacevole vivere il giorno che tutte le feste porta via con un pizzico di nostalgia in meno. Il mese più corto dell'anno, pur non avendo festività nazionali, non manca di esercitare il suo fascino vacanziero. E' spesso il momento ideale, infatti, per organizzare la settimana bianca. Una settimana da trascorrere in una località di montagna tra piste, baite, alternando giornate di attività fisica a momenti di relax e degustazione di pietanze tipiche. Marzo è il mese in cui fa capolino la primavera e nel 2024 terminerà con i primi giorni delle vacanze pasquali. Nel 2024, infatti, la Pasqua cadrà il 31 marzo. Le scuole resteranno chiuse a partire da giovedì 28. Una primavera ricca di occasioni Con aprile ci avviciniamo a una stagione ricca di occasioni di svago. Il 1° aprile sarà infatti Lunedì dell'Angelo. In quel giorno saranno chiusi uffici e scuole. Chiedendo un giorno di ferie si potrà prolungare un eventuale soggiorno fuori porta approfittando delle vacanze scolastiche. Le scuole, infatti, riapriranno mercoledì 3 aprile. Quella del 25 aprile è tra le festività più attese dell'anno. Le temperature sono meno rigide e anche se piove, è piacevole passeggiare per le strade di città che si stanno visitando per la prima volta. Il prossimo anno il 25 aprile cadrà di giovedì. Con un solo giorno di ferie si potrà organizzare un weekend lungo di 4 giorni. Quali capitali europee si riescono a visitare in 4 giorni? Se siete in debito di ferie potete decidere di allungarle di altri due giorni e "agganciare" un'altra festività che invoglia a trascorrere le ore del giorno all'aria aperta: il 1° maggio, festa dei lavoratori. Il 2 giugno, festa della Repubblica, è un'altra di quelle ricorrenze che si vanno a controllare sul calendario per un primo assaggio di estate. Nel 2024 cadrà di domenica per cui nulla di fatto. Sarà per l'anno seguente. Ponti e festività di fine anno Veniamo alla seconda parte dell'anno ricca anch'essa di ricorrenze. Sempre più italiani organizzano le loro ferie estive nel mese di luglio: tariffe più abbordabili e mete meno affollate. Nel mese di agosto, dunque, si organizzano delle seconde ferie in prossimità del Ferragosto. La festività simbolo dell'estate nel 2024 cadrà di giovedì. Basterà un giorno di ferie, quindi, per fare una vacanza di quattro giorni. Dovete solo scegliere tra mare e montagna. Arriviamo così all'autunno ma dobbiamo aspettare il 1° novembre per incontrare una festività. Potete pensare già a organizzarvi poiché la festa di Ognissanti nel 2024 cade di venerdì. Ponte di "soli" tre giorni sì, ma senza chiedere ferie. Non storcete il naso, perché quella sarà l'ultima occasione dell'anno prima di Natale. La festa dell'Immacolata dell'8 dicembre, infatti, cadrà di domenica. L'anno si chiuderà, dunque, con delle buone opportunità. Il triduo natalizio, 24, 25 e 26 dicembre occuperà la parte centrale della settimana: martedì, mercoledì e giovedì. Chiedendo 3 giorni di ferie si potrà fare una vacanza di ben 12 giorni: da sabato 21 dicembre 2024 a giovedì 2 gennaio 2025. Preso nota? Ora mettetevi comodi e date libero sfogo ai vostri desideri. In copertina foto di Karolina Grabowska da Pixabay Read the full article
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fashionluxuryinfo · 2 years ago
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YOUNGCARE MUSIC CONTEST
Bologna ancora una volta si distingue come città attiva nella promozione di arte e cultura: si sta svolgendo proprio in questi giorni un contest musicale dedito a scovare veri “talenti musicali” di tutta Italia.
Grazie alla collaborazione tra ASSOCIAZIONE DADAMA’, Gruppo YOUNGCARE e la speaker radiofonica e presentatrice GAIA CHON.
Il 23 settembre durante la “Festa di Fine Estate” in piazza dei Colori a Bologna sono state aperte ufficialmente le iscrizioni al contest musicale che permetterà a tre cantanti emergenti di registrare gratuitamente il proprio brano.
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tarditardi · 9 months ago
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Nel Borgo delle Meraviglie il 14/9 alla Tenuta Celinate - Scanzorosciate (BG),  tra street food, vini e musica
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Sabato 14 settembre alla Tenuta Celinate di Scanzorosciate (Via Celinate 11, in provincia di Bergamo) in una location da fiaba, prende vita Nel borgo delle Meraviglie. E' un evento tutto da vivere, tra i filari della tenuta e nel vicino borgo, tra cose buone da mangiare, ottima musica e vini d'eccellenza.
Dalle 18 alle 00:30, ecco un evento davvero rilassante, in cui godersi, tra gli altri piatti, risotto, tacos, hamburger, kebab bergamasco (in collaborazione con KebaBG)... I vini della Tenuta Celinate sono all'altezza della situazione e la musica dei dj pure.
In altre parole, è una festa di fine estate da vivere con gli amici o in famiglia. Nel Borgo delle Meraviglie mette insieme street food, delicious cousine e good music, in giro, come dicevamo, per le vigne. E' un evento tutto da vivere in un luogo magico, con l'attenta organizzazione di DV Connection, che qui per tutta l'estate, ogni mercoledì, propone Sunset on Hills, altro evento di successo per chi vuol rilassarsi con stile.
Spesso DV Connection propone appuntamenti che iniziano al tramonto e vanno avanti, per chi ne ha voglia, fino a notte inoltrata… ma chi invece preferisce tornare a casa piuttosto presto può farlo già godendosi la serata. Non solo: gli appuntamenti non fanno solo bere bene, propongono sempre anche cose buone da mangiare, il che rilassa e crea la situazione gusta per divertirsi con amiche ed amici.
Informazioni e prenotazioni: 
DV Connection INFO 3494410654 
 www.dvconnection.it
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djs-party-edm-italia · 9 months ago
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Nel Borgo delle Meraviglie il 14/9 alla Tenuta Celinate - Scanzorosciate (BG),  tra street food, vini e musica
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Sabato 14 settembre alla Tenuta Celinate di Scanzorosciate (Via Celinate 11, in provincia di Bergamo) in una location da fiaba, prende vita Nel borgo delle Meraviglie. E' un evento tutto da vivere, tra i filari della tenuta e nel vicino borgo, tra cose buone da mangiare, ottima musica e vini d'eccellenza.
Dalle 18 alle 00:30, ecco un evento davvero rilassante, in cui godersi, tra gli altri piatti, risotto, tacos, hamburger, kebab bergamasco (in collaborazione con KebaBG)... I vini della Tenuta Celinate sono all'altezza della situazione e la musica dei dj pure.
In altre parole, è una festa di fine estate da vivere con gli amici o in famiglia. Nel Borgo delle Meraviglie mette insieme street food, delicious cousine e good music, in giro, come dicevamo, per le vigne. E' un evento tutto da vivere in un luogo magico, con l'attenta organizzazione di DV Connection, che qui per tutta l'estate, ogni mercoledì, propone Sunset on Hills, altro evento di successo per chi vuol rilassarsi con stile.
Spesso DV Connection propone appuntamenti che iniziano al tramonto e vanno avanti, per chi ne ha voglia, fino a notte inoltrata… ma chi invece preferisce tornare a casa piuttosto presto può farlo già godendosi la serata. Non solo: gli appuntamenti non fanno solo bere bene, propongono sempre anche cose buone da mangiare, il che rilassa e crea la situazione gusta per divertirsi con amiche ed amici.
Informazioni e prenotazioni: 
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experience-made-chella · 2 years ago
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imdanbru · 2 years ago
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DESTROYED DEAR DIARY “DDD”
Sto valutando il titolo per il mio libro. avevo pensato a “diario di un ragazzo interrotto” oppure “mio caro diario distrutto” forse opterò per il secondo.
Questo capitolo lo chiamerò i bulli. ormai ci sono tantissimi film e serie TV che trattano di bulli e diciamo che in tutti o gran parte sono presenti.
ma avete mai avuto un bullo in famiglia?
Questo capitolo sarà un workinprogress, si estenderà per tutto il libro. Vi racconto qualche piccolo aneddoto di come mi hanno bullizzato la vita.
Il primo bullo della mia vita è stato mio fratello, maggiore: forse non ha mai accettato il fatto che io sia nato, forse voleva rimanere figlio unico, fatto sta che non mi ha reso la vita facile, ha contribuito a rendermi il casino che sono oggi, e fortuna che esisto ancora😂.
A casa mia ogni cosa che succedeva era per causa mia, e lui non perdeva occasione per rincarare la dose e picchiarmi o farmi picchiare dei miei genitori. Fin qui tutto normale direte, in tutte le famiglie tra fratelli ci si picchia ci si fa gli scherzi ci si odia. Ma la verità è che anche se a casa poteva sembrare una situazione normale, quando ci spostavamo in un contesto fuori casa, mio fratello non mi ha mai considerato come un fratello, mi ignorava, mi odiava.
POV: 🏖️estate. casa al mare. Ci andavamo lì tutti gli anni tutte le estati da quando eravamo piccoli perché i miei nonni avevano comprato questa villetta a schiera.
Nella via dove abitavamo noi conoscevamo praticamente tutti quanti, eravamo diventati una grande famiglia. Tutti gli anni a Ferragosto facevamo una grande festa tutti insieme e allestivamo questa tavolata grandissima, ognuno preparava qualcosa da mangiare e dopo pranzo i ragazzi si dividevano in 2 squadre: squadra dei maschi e squadra delle femmine.
Facevamo un gioco a premi a squadre: ogni squadra doveva creare delle scenette teatrali o ricreare scene di film e metterle in atto davanti al pubblico formato dagli adulti, i quali dovevano poi votare e decretare la squadra vincitrice. durante questo gioco anche gli adulti si esibivano goliardicamente in scenette, gag, canzoni e karaoke. le squadre quindi erano divise per genere, non erano divise invece per età.
Secondo voi io in che squadra ero? io ero sempre nella squadra delle femmine! ma non per mia scelta, anche perché non ci andavo d’accordo, ma perché i maschi non mi volevano con loro. Non c’era un perché, o forse si, ma la cosa più grave è che tra i maschi c’era anche mio fratello che non si è mai degnato di difendermi o di dire agli altri -“facciamolo giocare con noi, facciamolo stare in squadra con noi!”- no! anzi è sempre stato dalla loro parte e mi ha sempre denigrato non accettandomi e lasciandomi sempre da solo. Quindi io praticamente giocavo, quando volevano loro, solo con le femmine. Il più delle volte restavo da solo perché nemmeno loro volevano giocare con me, in quanto non ero una femmina e poiché ero stato scaricato dai maschi non volevano accollarsi il me rifiutato.
Esibizione dei maschi, scenetta di un film mafioso;
esibizione delle femmine: poiché io non ne facevo ufficialmente parte, loro fanno una esibizione tra di loro senza di me, per tenermi in ballo preparano una scenetta tra me e una ragazzina tipo “marito e moglie” che si chiamava ARTURO E EUFEMIA, in cui la moglie è un po’ con la testa fra le nuvole e il marito stanco della moglie che non sa fare nulla, finisce con lo strozzare la moglie.
A fine scena tanti applausi (sono un attore nato, lo so😅) il presentatore della Festa dice -“Danilo perché tu non hai fatto la scenetta con i maschi?”- io senza emettere un suono rimango in silenzio. Avevo 7 anni e non avevo la più pallida idea di cosa rispondere. Le ragazze intervengono prontamente e rispondono -“perché i maschi non non lo vogliono mai con loro e ce lo dobbiamo tenere noi.”-
La festa continuò come se nulla fosse e io feci finta di nulla.
io a 7 anni mi sono sentito dire che i maschi non mi vogliono e le femmine sono costrette a stare con me.
Dopo tempo la situazione diventò proprio ingestibile tant’è che io iniziavo a non uscire più di casa per giocare, ero sempre alla tv, non facevo più nulla, rimanevo sempre da solo perché non voleva più giocare nessuno con me. Alcuni ragazzi andarono addirittura a cercare altri bambini nelle altre strade limitrofe che venissero a giocare con me, ma la cosa non ebbe molto successo.
Inizi ad apprezzare la solitudine, perché ti viene imposta. Nessuno vuole sentirsi solo, figurati esserlo.
Così Sono diventato trasparente, ho iniziato solo ad osservare il mondo, senza creare ombre, e ci sono riuscito!
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micro961 · 2 years ago
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Lollo - El lobo y la luna
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il nuovo ep del cantautore e chitarrista di cesenatico
Un viaggio interiore ispirato dalla natura. Esce “El lobo y la luna” il nuovo EP di inediti del cantautore e chitarrista di Cesenatico Lollo al secolo Lorenzo Benagli. Nel suo DNA ritmi latini e sonorità acustiche (chitarra e percussioni) accompagnate da un morbidissimo basso. La voce e la scrittura vuol essere strettamente connessa con la natura, rilassante e spensierata. L’interplay dei musicisti arricchisce il tutto di un contorno fatto di energia e vitalità.
TRACK BY TRACK
1 - LA PUERTA DEL CORAZÓN La puerta del corazón è senz’altro una canzone dal sapore estivo che alterna ritmiche reggae al rocksteady. Il testo (di Lorenzo Benagli – Lollo) è stato scritto in una domenica soleggiata presso la bancarella ambulante di un caro amico argentino impegnato a creare braccialetti e collane dal sapore etnico e sud americano. Si percepisce l’atmosfera elettrica delle giornate di festa dove le persone si muovono gioiose alla ricerca di acquisti. Così il ritornello deja abierta la puerta de tu corazón – él no escucha las voces de la razó’ è un invito a lasciare aperta la porta del cuore e a recuperare la semplicità dello stare insieme e della condivisione poiché il cuore non sente ragioni. La strofa è invece immersa in un sogno che permette all’autore di allontanarsi dalle paranoie ‘las paranoias dejalas atrás’ e concentrarsi sulle cose importanti ‘no sirve nada estar mal’ compiendo un viaggio in un mondo più sicuro camminando in un tempo lontano e fingendo che sia sempre estate ‘caminar en un tiempo lejano – imaginando que fuese siempre el verano’. La forma musicale quindi non poteva essere che non il reggae, il genere che per eccellenza ispira positività anche nei momenti difficili aiutandoci ad allontanare i pensieri corrotti di ‘Babylon’ e a recuperare le cose vere e più semplici. L’incalzare ritmico del ritornello è puntellato dalle percussioni di Paolo Marini e dal basso di Andrea Danesi (membri de La Banda) mentre ai fiati troviamo Enrico Farnedi che risalta per un eccellente swing. A completare il sound Lollo aggiunge una chitarra wah-wah in pieno stile ‘Al Anderson – The Wailers’ riproposta poi dal vivo dal secondo chitarrista Tommaso Balestri.
2 - TODAS PARA TI Una ballata dai suoni sudamericani che richiamano la bossa nova/latin jazz/bossa jazz. Il testo guarda la natura, le cose semplici, le cose essenziali.. le montagne, il mare, la spiaggia, i laghi che sono a nostra disposizione. Un invito a non chiuderci nelle cose sofisticate, complicate. Non il telefonino, la tecnologia… neanche un ristorante o un centro commerciale.. la sorpresa è prendere una donna per mano e portarla a godere della natura. La musica è una bossanova ricca di sonorità acustiche (chitarra e percussioni) accompagnate da un morbidissimo basso. La voce è connessa con la natura, rilassante e spensierata ed è quella inconfondibile di Lollo in lingua spagnola. A impreziosire il brano un assolo di flicorno che cresce sulla musica grazie all’ interplay fra i musicisti per un finale ricco di cori che si chiude splendidamente come se ci si trovasse su una spiaggia in riva al mare.
3 - È L’AMOR Una ballata che si rifà al bolero cubano dove il tema è l’amore. È la storia di un amore proibito tra due amanti che si rincorrono pur di coronare il loro sogno ma che devono lottare e fare sacrifici per non perdersi. Scegliere l’amore come unica via per incontrare il proprio destino perché ci dà coraggio sebbene allo stesso tempo ci fa paura. Musicalmente si rifà al bolero tipicamente cubano dove il ritmo diventa sempre più incalzante fino ad arrivare ad una sosta dove l’autore si guarda allo specchio e sapendo di non poter tornare più indietro, si incammina verso il proprio destino senza pentimenti. Il finale è ricco nell’arrangiamento e l’assolo dal tono flamenco di Lollo ci accompagna fino alla fine.
4 - EL LOBO Y LA LUNA Una favola dallo stile popolare che narra la storia di un lupo Una storia che rimanda alle favole di Esopo, dove alla fine c’è una piccola morale. Il protagonista è un lupo, che in una sera disperata correva a perdifiato alla ricerca dell’impossibile. È avvolto come da un’atmosfera mistica che continua a ingannarlo e non riesce a decidere se fidarsi dell’istinto o della ragione. Musicalmente è una ballata dallo stile popolare che sfocia in un finale reggae con il testo in omaggio ai versi di Bob Marley in “Natural Mystic”.
Lorenzo Benagli, in arte Lollo, nasce e cresce a Cesenatico dove scopre l’amore per la musica iniziando a prendere già dall’età di 14 anni lezioni di chitarra presso un liceo musicale. Inizia con lo studio della musica classica per poi proseguire con il fingerpicking che lo porta ad approfondire la conoscenza di tanti artisti del blues di tutti i tempi. Dagli esordi con una rock band della zona, verso i 18 anni inizia anche a comporre musica per altri cantanti (Maria Loren, JJ Vianello) arrivando poi a realizzare il suo primo album solista, cantato in italiano, dal titolo “A proposito di Rock…” (2006) prodotto da Alberto Solfrini e edito da Crotalo. Da questa collaborazione si svilupperà sempre più una propensione a curare gli arrangiamenti e a lavorare in studio di registrazione, arrivando poi a proporsi spesso come chitarrista acustico/elettrico di studio collaborando, tra gli altri, con JJ Vianello e gli Intoccabili, MANGO Beat, Capiozzo&Mecco, gli STONE FREE di Cristian Capiozzo e Joe Di Luigi. Alcuni anni dopo scopre una passione accesa verso la musica reggae e decide di focalizzarsi verso uno stile musicale più acustico passando anche per la Spagna fino ad arrivare all’America Latina. Sicuramente i suoi studi universitari (si laurea nel 2008 in Lingue e Letterature Straniere) lo portano in questa direzione diventando insegnante di lingua spagnola e amante di viaggi verso il Sud America. Son Cubano, Rumba, Flamenco diventano generi da scoprire e da vivere come anche la scrittura in spagnolo ispirata dai viaggi e dalla collaborazione con un suo grande amico argentino, Martín Guarani. Nasce così un nuovo Lollo, questa volta affiancato anche da La Banda, un gruppo di musicisti incontrati durante le jam session e le esibizioni dal vivo. Vede la luce così il suo secondo album solista dal titolo “Hasta el fin del mundo” (2022), autoprodotto insieme a Luca Nobile, edito sempre dalla Crotalo Edizioni Musicali. Dopo un’estate di promozione e tanta musica dal vivo ritorna in studio per preparare il nuovo singolo “La puerta del corazón” (in uscita venerdì 2 giugno) al quale segue il singolo “Todas para ti” in uscita il 29 settembre 2023, degne anticipazioni del nuovo EP di inediti dal titolo “El lobo y la luna” sui digital store dal 13 ottobre.
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