#federtennis
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After the company Christmas dinner of last night ( where I ate a lot lol 😁😅) and sleeping just for 45 minutes I won the first round in last tournament of the year at @circolettodeilaghi 💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻 Now, like a zombie a back to home 😅😅😅 Never give up, always believe 🎾🎾🎾🎾💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻 #tennis #tenis #tennisracket #tennisrackets #racchetta #racchette #xtreme #headextreme #topspin #tenniscourt #tennislovers #tennisfan #tennisballs #tournament #federtennis #headtennis #messina #sicilia #siciliabedda #tennisti #tennistime #torneo #tournament #nevergiveupalwaysbelieve #tpra #messinabedda #messinabedda #federtennis (presso Circoletto Dei Laghi) https://www.instagram.com/p/Cmi6PiuNohZ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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MATTEO, ahead of the Davis Cup - Federtennis
#these little videos on the federtennis insta are actually making me kinda emo#also quality🤌#the hd is hding so much#enjoy this beautiful human <3#silly men in cars content will be back shortly it's still race week fret not#but i'm dipping my toes in tennisblr? i guess#matteo berrettini#tennis#davis cup 2024#jo.gif
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Per una sola volta mi tocca addirittura essere d'accordo con il Presidente della Federtennis. Parole sue su #Sinner 🙃😉
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/jannik-sinner-il-pentimento-ho-fatto-un_4.html Jannik Sinner, il pentimento: Ho fatto un casino. Mamma e papà nei guai... Dopo la vittoria, leggendaria, all'Australian Open, Jannik Sinner si è speso in una dolcissima, meravigliosa dedica alla sua famiglia e ai suoi genitori. Quelle riflessioni sulla libertà che mamma e papà gli hanno concesso e di cui tanto si è parlato. Ma quelle parole, si scopre ora, hanno anche avuto un rovescio della medaglia che il tennista non ha gradito, per usare un eufemismo. E di questo rovescio della medaglia ne ha dato conto direttamente il ragazzo di San Candido nel corso della conferenza stampa di ieri, venerdì 1 febbraio, insieme al preisdente della Federtennis, Angelo Binaghi. Quando si vince si ha la possibilità di ringraziare un po' tutti, c'è una cosa positiva e una cosa negativa – ha premesso Jannik Sinner –. La cosa negativa è che ci sono tante persone fuori dalla casa dei miei genitori ed è un po' un casino. Quindi da quella parte lì ho fatto il casino, ammette con un pizzico di rammarico e pentimento per aver causato l'assedio alla casa di mamma e papà. Dunque, il numero 4 al mondo riprende: Nell'altro senso ci sono sempre dei genitori che mettono semplicemente un po' di pressione ai ragazzi. Qualche volta funziona, qualche volta non funziona - sottolinea -. Io ho fatto più un discorso in generale, di lasciare la libertà, perché spesso con un'età molto bassa, 11 o 12 anni, qualche volta non hanno la libertà magari di andare a giocare a pallone o comunque di stare solo con gli amici a giocare un po' al computer o quelle robe lì, quindi ho fatto più un discorso in generale, poi io conosco solo la mia storia. La mia storia mi ha insegnato dei valori secondo me buoni, però ogni genitore è diverso, ha concluso salomonico e riflessivo Jannik Sinner.
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Binaghi "Davis è la comptizione più bella, giochi per gli altri"
“Abbiamo mantenuto una promessa”. Cosi’ il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, si e’ rivolto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’incontro al Quirinale con gli azzurri vincitori della Coppa Davis 2023. “Due anni fa – ha ricordato Binaghi – venimmo qui con Berrettini, finalista di Wimbledon, insieme con la nazionale di calcio campione d’Europa, e promettemmo che…
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6 dic 2023 12:14
FLASH! PAOLO BERTOLUCCI RIFILA UNA ROVESCIO IN FACCIA AL PRESIDENTE DELLA FEDERTENNIS, ANGELO BINAGHI – IL TWEET AL VELENO DELL'EX CAMPIONE: “CREDO CHE LA FITP AVREBBE DIMOSTRATO SIGNORILITÀ INVITANDO ALLA PREMIAZIONE PER LA COPPA DAVIS OLTRE AL CAPITANO ANCHE LA SQUADRA DEL ’76. SAREBBE STATO IL NATURALE PASSAGGIO DI CONSEGNE. IL SILENZIO TOTALE DELLA STAMPA AVALLA E CONVALIDA LA SCELTA. PECCATO” – DELLA MITICA SQUADRA CHE CONQUISTÒ LA DAVIS IN CILE, ERA PRESENTE SOLO NICOLA PIETRANGELI, CON IL SUO SMISURATO EGO… -
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Barazzutti is running for president of Federtennis
Corrado Barazzutti is running for president of Fitp: he will announce it tomorrow in Turin, during the presentation of the book “Una Squadra” by Domenico Procacci (11.30 am in Piazza Castello). «I do it to give the world of tennis the possibility of getting out of the single candidate system (the current president Angelo Binaghi, ed.) and having an alternative to voting», claims the former…
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RT @SuperTennisTv: Camila #Giorgi conquista un posto nel 3° turno degli @InteBNLdItalia: 6-4 6-2 ad Alexandrova! 💪 #IBI23 | #tennis | @federtennis https://t.co/00UtOvSO5l
— Mario Calandra (@MariusKalander) May 12, 2023
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Nice tennis weekend in @gaibledon 🌱 Thanks to all the guys for the organization! 🎾 . . . . . #wimbledon #gaibledon #tournament #tpra #grasscourt #begreen #gaiba #grass #federtennis #grassseason #torneo #federazioneitalianatennis #4Ocean #fit #tenniscourt #instatennisgram #tennislife #inlovewithtennis #tennisplayer #tennistime #tennistraining #tennispro (presso Gaibledon) https://www.instagram.com/p/Bz93J8Co18O/?igshid=1dkbkvv1fcfb9
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With @torpedo_77 to play the TPRA Double Tournament at CUS Messina. Friends but tonight we are "enemies" hehe 😜 Never give up, always believe 🎾🎾🎾🎾💪🏻💪🏻💪🏻💪🏻 #tennis #tenis #tennisracket #tennisrackets #racchetta #racchette #xtreme #headextreme #topspin #tenniscourt #tennislovers #tennisfan #tennisballs #tournament #federtennis #headtennis #messina #sicilia #siciliabedda #tennisti #tennistime #torneo #tournament #nevergiveupalwaysbelieve #tpra #messinabedda #double #teampartners (presso CUS Unime ASD) https://www.instagram.com/p/ClrQtdStO_j/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Djokovic: Caruso, 'I became the most famous lucky loser'
Djokovic: Caruso, ‘I became the most famous lucky loser’
(ANSA) – ROME, JANUARY 16 – “I didn’t follow the Djokovic story much, I’m here to play tennis. Let’s say I’ve become the most famous lucky loser in history …”. Domenico Caruso (n.150 in the world) commented on Sky Sport his repechage following the exclusion of the n.1 of the scoreboard, Novak Djokovic. In fact, according to the rules of the Grand Slam, a ‘lucky loser’ (player eliminated in the…
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#blow#Domenico-Caruso#each other#federtennis#Grande-Slam#I believe#italiano#loser#player#qualifying-round#Roma#sample#scoreboard#slam#sport#Tennis#tennis player#top-of-the-range
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“Trova qualcosa da fare nella vita che ti interessi veramente. Poniti degli obiettivi, perseguili e impegnati per raggiungere l’eccellenza. Fai sempre il meglio che puoi.” (Chris Evert) #fit #federtennis #tennis #🎾 https://www.instagram.com/p/CRytttbtxlN/?utm_medium=tumblr
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/jannik-sinner-il-pentimento-ho-fatto-un.html Jannik Sinner, il pentimento: Ho fatto un casino. Mamma e papà nei guai... Dopo la vittoria, leggendaria, all'Australian Open, Jannik Sinner si è speso in una dolcissima, meravigliosa dedica alla sua famiglia e ai suoi genitori. Quelle riflessioni sulla libertà che mamma e papà gli hanno concesso e di cui tanto si è parlato. Ma quelle parole, si scopre ora, hanno anche avuto un rovescio della medaglia che il tennista non ha gradito, per usare un eufemismo. E di questo rovescio della medaglia ne ha dato conto direttamente il ragazzo di San Candido nel corso della conferenza stampa di ieri, venerdì 1 febbraio, insieme al preisdente della Federtennis, Angelo Binaghi.
Quando si vince si ha la possibilità di ringraziare un po' tutti, c'è una cosa positiva e una cosa negativa – ha premesso Jannik Sinner –. La cosa negativa è che ci sono tante persone fuori dalla casa dei miei genitori ed è un po' un casino. Quindi da quella parte lì ho fatto il casino, ammette con un pizzico di rammarico e pentimento per aver causato l'assedio alla casa di mamma e papà.
Dunque, il numero 4 al mondo riprende: Nell'altro senso ci sono sempre dei genitori che mettono semplicemente un po' di pressione ai ragazzi. Qualche volta funziona, qualche volta non funziona - sottolinea -. Io ho fatto più un discorso in generale, di lasciare la libertà, perché spesso con un'età molto bassa, 11 o 12 anni, qualche volta non hanno la libertà magari di andare a giocare a pallone o comunque di stare solo con gli amici a giocare un po' al computer o quelle robe lì, quindi ho fatto più un discorso in generale, poi io conosco solo la mia storia. La mia storia mi ha insegnato dei valori secondo me buoni, però ogni genitore è diverso, ha concluso salomonico e riflessivo Jannik Sinner.
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📷 #danilovigofotografo #npsitalia #nikon #nikonitalia #nikoneurope #nikonofficials #nikon4sport #photography #photographer #photooftheday #photojournalist #photojournalism #tennis #fedcup #saraerrani #federtennis @saraerrani87 (presso Valletta Cambiaso Tennis Club) https://www.instagram.com/p/BzAZ9jdC7ay/?igshid=1p3jjpi0sy9p7
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DUE MAGLIETTE ROSSE NELLO STADIO DELLA MORTE. IL GIORNO CHE PANATTA SFIDÒ PINOCHET Ritengo che pochi eventi quanto i rifiuti, o le proteste, degli sportivi siano in grado di raccontare l'orrore delle dittature sudamericane degli anni settanta del secolo scorso. Questa volta non c'è un pallone da inseguire o una palla ovale insanguinata. In questo racconto non c'è un hombre vertical che si oppone a un regime. Questa volta ci sono delle racchette da tennis e delle magliette rosse. Ricostruiamo gli eventi che portarono quelle maglie rosse nella storia. Tra il 24 e il 27 settembre del 1976 si svolsero le semifinali di coppa Davis. A Roma si incontrarono l'Italia e l'Australia. Vinse la nostra nazionale 3 - 2 grazie alle vittorie nei singolari di Panatta e Barazzutti ed alla vittoria del doppio composto da Bertolucci e lo stesso Panatta. Nell'altra semifinale avrebbero dovuto incontrarsi l'Unione Sovietica e il Cile ma l'Unione Sovietica si rifiutò di scendere in campo in segno di protesta contro il regime di Pinochet: il Cile passò quindi in finale senza aver disputato l'incontro. In conseguenza al boicottaggio della semifinale, l'URSS fu sospesa dalle due seguenti edizioni della Coppa Davis. Subito dopo il successo in semifinale, in Italia cominciò un dibattito circa l'opportunità di partecipare alla finale. La gara, infatti, si sarebbe disputata in Cile, paese retto dalla dittatura di Pinochet e il campo di gioco si trovava nel complesso dello Stadio Nazionale, divenuto uno dei simboli della repressione del regime perché, negli anni precedenti, era stato usato come campo di concentramento per gli oppositori politici. La partecipazione italiana era contestata da numerosi gruppi politici, soprattutto di sinistra, con proteste a mezzo stampa e in piazza. Un gruppo di giovani arrivò ad occupare i locali della Federtennis urlando "Non si giocano volée con il boia Pinochet". Cortei e cori presero di mira Panatta, reduce da una stagione felice in cui aveva conquistato i due più importanti tornei del mondo su terra rossa: Roma, sconfiggendo l'argentino Guillermo Vilas; e Parigi, battendo l'americano Harold Solomon. "Panatta milionario, Pinochet sanguinario", era lo slogan più frequente. Adriano, animo di sinistra per tradizione familiare, soffrì la contestazione. Il governo, guidato da Giulio Andreotti, e il Coni preferirono non prendere posizione, lasciando la decisione alla Federazione italiana tennis. In tutto questo fragore chi giocò un ruolo fondamentale fu Berlinguer. Panatta, raccontò con queste parole l'intervento del leader del Pci: "Per il segretario del Pci non sarebbe stato giusto che la Coppa finisse nelle mani del Cile del regime-Pinochet piuttosto che nelle nostre. Da lì in poi la strada verso la partenza si fece in discesa. Fu come un libera-tutti. Il governo Andreotti disse che lasciava libero il Coni di decidere, quest'ultimo lasciò libera la Federazione e di fatto ci ritrovammo a Santiago, liberi di vincere. Grazie a Berlinguer". Adriano conobbe alcuni dettagli solo anni dopo, "Come il fatto che Berlinguer si era in qualche modo sentito con il leader comunista cileno Luis Corvalan e che quest'ultimo lo aveva messo in guardia sulle ricadute politiche, favorevoli al dittatore, di un eventuale boicottaggio". In realtà, dietro l'intervento del segretario del Pci ci fu il concreto rischio che l'ipotesi boicottaggio potesse saldare un improvviso consenso nazionalistico in Cile, utilizzabile poi da Pinochet. In conclusione la Federazione italiana Tennis autorizzò la partecipazione. Il 17 dicembre 1976 l'Italia si giocò la Coppa Davis in Cile, in un clima surreale. I primi due singolari furono vinti da Barazzutti e Panatta. Il giorno seguente era un programma il doppio. Il mattino Panatta chiese a Bertolucci, suo compagno, d'indossare una maglietta rossa e non la classica divisa. Dopo un'accesa discussione tra i due, Paolo Bertolucci accettò la provocazione di Panatta. Fillol e Cornejo indossarono polo bianche e calzoncini celesti; Panatta e Bertolucci magliette rosso fuoco e calzoncini bianchi. Gli italiani vinsero il doppio e la Coppa Davis onorando le vittime della repressione di Pinochet. Perché utilizzarono le magliette di color rosso? ll rosso era il colore dell’opposizione a Pinochet. il colore che le donne portavano nelle piazze, il colore della protesta, del coraggio e del sangue. Il colore utilizzato dalle donne cilene, i cui figli, fratelli, padri o mariti erano stati torturati, uccisi. Fabio Casalini
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