#farfalle monarca
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princessofmistake · 5 months ago
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Autunno. Da qualche parte nel Michigan, una colonia di farfalle monarca formata da circa quindicimila esemplari inizia la sua migrazione annuale verso sud. Nel giro di due mesi, da settembre a novembre, queste farfalle si sposteranno, un battito d’ali per volta, dal sud del Canada e degli Stati Uniti verso alcune aree del Messico centrale, dove passeranno l’inverno. Si posano tra di noi, sui davanzali e le inferriate, sulle corde del bucato steso ad asciugare ancora sbavate dal peso degli abiti appena stesi, sul cofano di una Chevy blu ormai stinta, con le ali che si ripiegano lentamente, come per deporsi, prima di schioccarle una volta sola e aprirsi al volo. [...] Una migrazione può essere innescata dal taglio di un raggio di sole che indica un cambio di stagione o di temperatura, di stadio nella vita vegetale o di assenza di scorte di cibo. Le femmine delle farfalle monarca depongono le uova durante il tragitto. Ogni storia ha più di una diramazione, ogni diramazione è la storia di una divisione. Il viaggio richiede settemila settecento chilometri, più della lunghezza di questo intero paese. Le farfalle che volano a sud non torneranno a nord. Ogni partenza, dunque, è definitiva. Solo i figli tornano, solo il futuro ritorna al passato. Che cos’è un paese se non una frase senza confini, una vita?
Le farfalle monarca sopravvissute alla migrazione hanno trasmesso questo messaggio alla prole. Il ricordo dei membri scomparsi della famiglia dopo il primo inverno è intessuto nei loro geni.
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alessiaauriemma · 5 months ago
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A volte uno crede che ci siano cammini non tracciati, destini non disegnati.
Le farfalle monarca compiono un viaggio di seimila chilometri che le porta dal Nordamerica al Messico.
Ma le farfalle, lo sappiamo, sono destinate a morire in pochi giorni, perché effimera è la loro esistenza. Eppure arrivano a milioni e migrano di generazione in generazione.
Durante il viaggio si accoppiano e le nuove nate, per quasi cinque generazioni, proseguono verso la meta, come se sapessero esattamente dove andare, come se la loro strada fosse segnata o tracciata.
Se il nostro destino è mutevole ed in continuo cambiamento e ne siamo noi gli artefici, sono sempre più convinta che i cambiamenti che sperimentiamo mantengono sempre il richiamo di qualcosa di antico ed immutevole che risiede nella nostra anima.
E che, in questa unica e breve vita, solo un po' più lunga di quella di una farfalla, cerchiamo di raggiungerlo per toccarci profondamente e poter dire "il viaggio ne è valsa la pena".
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rassegnanotizie · 1 month ago
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La "migrazione assistita" è una tecnica proposta da uno studio guidato da Cuauhte'moc Sa'enz-Romero, professore all'Universidad Michoacana de San Nicola's de Hidalgo in Messico, per sostenere la sopravvivenza delle farfalle monarca durante la loro migrazione, in risposta alla prevista scomparsa delle montagne entro il 2090. La migrazione delle farfalle monarca, che partono dagli Stati Uniti e dal Canada per raggiungere le montagne del Messico centrale, è una delle meraviglie naturali del mondo. Queste farfalle svernano in foreste di abeti (Abies religiosa) situate ad alta quota, essenziali per la loro sopravvivenza. Con l’aumento delle temperature dovuto al riscaldamento globale, si prevede che queste foreste si sposteranno verso l'alto, chiedendo la necessità di creare nuovi habitat. Lo studio ha dimostrato la fattibilità di piantare nuove foreste di abeti su un vulcano, il Nevado de Toluca, ad altitudini comprese tra 3.400 e 4.000 metri. Sa'enz-Romero ha raccolto semi da otto popolamenti di abete nella Riserva della Biosfera della Farfalla Monarca nel 2017. Le piantine sono state fatte crescere in in un vivaio a diverse altitudini, per poi essere trapiantate nel 2021 in quattro siti lungo un gradiente altimetrico. Sono state piantate 960 piantine a diverse altitudini, implementando misure protettive contro l'insolazione e il freddo estremo, sotto "piante nutrici". Il monitoraggio delle piantine tra settembre 2021 e dicembre 2023 ha rivelato che le prestazioni delle piante diminuivano con l'aumentare della "distanza ecologica" dal sito originale, mostrando una generale riduzione di sopravvivenza e crescita nelle posizioni più alte e fredde. A 4.000 metri la crescita è stata quasi nulla, mentre tra i 3.600 e i 3.800 metri si attestano perdite significative in altezza, biomassa e sopravvivenza. Sa'enz-Romero ha notato che questi nuovi popolamenti potrebbero diventare futuri siti di svernamento per le farfalle monarca in climi più caldi, evidenziando che negli ultimi anni le monarca hanno già stabilito nuove colonie nel Nevado de Toluca. Ha sottolineato l'importanza di bilanciare la creazione di nuovi habitat con gli sforzi per mantenere la loro habitat attuale nella riserva, affermando che entrambi gli approcci devono riguardare la stessa priorità.
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newsnoshonline · 5 months ago
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Spia milioni di farfalle addormentate e altro ancora: le migliori immagini scientifiche di giugno Farfalle Monarca a Michoacán, Messico Le farfalle monarca, specie Danus plessippo, si posano in milioni sugli alberi di Michoacán, Messico, durante la loro migrazione di 3.000 miglia dal Canada e dagli Stati Uniti. Questa straordinaria immagine è stata catturata dal fotografo Jaime Rojo. Questo spettacolo potrebbe diventare raro a causa di fattori come il cambiamento climatico, la deforestazione e l’esposizione ai pesticidi, che minacciano la sopravvivenza delle farfalle monarca. Il Premio al Concorso Fotografico La foto delle farfalle monarca di Jaime Rojo ha vinto il primo premio al concorso fotografico Big Picture di quest’anno. Il fotografo ha sottolineato l’importanza di
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delectablywaywardbeard-blog · 10 months ago
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Quando le foreste del Messico centrale si tingono di arancione
Nei mesi invernali milioni di farfalle monarca percorrono fino a 3.000 km per fuggire dalle temperature rigide di Canada e Stati Uniti orientalisource
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daniela--anna · 2 years ago
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A unique butterfly reserve in Mexico.
To explain the phenomenon: every year, around November, the winter migration of monarch butterflies begins: they come from Canada and the United States and land peacefully in Mexico, between the state of Michoacan and the state of Mexico.
These small insects weighing 0.5 g each are capable of traveling 2000 to 5000 km!
If their life span is a maximum of 6 weeks outside the migration period, they can live up to 7 months during the migration period.
Thus, between November and March (but it depends a lot on the climate), these monarch butterflies can be observed by the thousands.
The Monarch Butterflies Biosphere Reserve stretches for miles and there are specific biospheres: Sierra Chincua, El Rosario, Sierra Campanario, Piedra Herrada and beyond.
Una riserva di farfalle unica in Messico.
Per spiegare il fenomeno: ogni anno, verso novembre, inizia la migrazione invernale delle farfalle monarca: vengono dal Canada e dagli Stati Uniti e atterrano tranquillamente in Messico, tra lo stato di Michoacan e lo stato del Messico. Questi piccoli insetti di 0,5 g ciascuno sono in grado di intraprendere un viaggio da 2000 a 5000 km! Se la loro durata di vita è al massimo di 6 settimane al di fuori del periodo migratorio, possono vivere fino a 7 mesi durante il periodo migratorio.
Così, tra novembre e marzo (ma dipende molto dal clima), si possono osservare queste farfalle monarca a migliaia. La Riserva della Biosfera delle Farfalle Monarca si estende per chilometri e ci sono biosfere specifiche: Sierra Chincua, El Rosario, Sierra Campanario, Piedra Herrada e oltre.
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mutant-distraction · 2 years ago
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Swarm of Monarch Butterflies
Farfalle Monarca
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corallorosso · 3 years ago
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Il mio vicino di casa, come tutto il quartiere, rasa il prato ogni sabato. Gli costa 2 litri di benzina, pochi etti di erbicida selettivo e concime minerale e butta l'erba tagliata nel bidone dell'organico. Io ho rasato il mio giardino sul retro solo una volta perché me l'ha chiesto l'arborista venuto ad abbattere un olmo morto. Il giardino davanti solo perché me l'ha chiesto un ispettore del comune sotto minaccia di multa. Il mio vicino deve irrigare ogni sera perché altrimenti il suo bel prato da verde diventa giallo in un amen. Io non gli ho mai dato una goccia d'acqua, ma quello non ingiallisce mai. Da maggio ad agosto ho dato alimento a parecchie migliaia di insetti impollinatori di ogni tipo. Ospito una bella colonia di Asclepias, la pianta del lattice, e faccio parte della "milkweed way", l'aerovia nordamericana delle farfalle monarca, che vivono del loro nettare. Ogni giorno ricevo il pit stop di almeno un paio di questi insetti maestosi. Dal tramonto all'alba so che tra le foglie delle bardane ferve un'intensa vita notturna: rane, lucertole, topi, scoiattoli, marmotte, talpe, opossum, puzzole, procioni e gatti. Sento i versi, i rumori e gli odori. Il mio vicino nei suoi 400 mq ospita sì e no una mezza dozzina di specie vegetali. Io nei miei 250 mq almeno un centinaio. Tra Canada e USA i prati all'inglese occupano circa 25 milioni di ettari. 250 mila chilometri quadrati. Dieci volte la Sardegna. È la "coltivazione" che occupa più spazio in tutto il Nordamerica. E non dà da mangiare a un solo essere vivente. Per raderli si consumano ogni anno 3 miliardi di litri di benzina. Tre milioni di metri cubi. Mille e duecento piscine olimpioniche. Che producono sette milioni di tonnellate di CO2. Ma nel mio vicinato io sono quello strano, loro sono quelli normali. È chiaro adesso perché salvarsi sarà così dannatamente difficile, forse impossibile? ... (n.b. le foto qui sotto sono davvero quelle del mio prato e di quello del mio vicino) Alberto Mario DeLogu
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goodbearblind · 3 years ago
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Posted @withregram • @malastrella Un omaggio a Homero Gómez González, attivista messicano e fondatore del santuario per farfalle El Rosario, diventato patrimonio mondiale dell’Unesco.
Homero era nato cinquanta anni fa da una famiglia di taglialegna nello stato di Michoacán, in Messico, ed egli stesso è stato per anni un taglialegna. Fino al giorno in cui si è innamorato di una fragile creatura, protagonista di un’incredibile migrazione, la farfalla monarca (Danaus plexippus). Allora ha smesso di tagliare alberi e ha deciso di proteggere l’habitat di questi animali, che giungono in Messico per svernare dopo aver percorso oltre 5mila chilometri.
Il corpo senza vita dell’uomo è stato rinvenuto il 29 gennaio, la famiglia aveva denunciato la scomparsa immediatamente perché Homero Gómez González, aveva ricevuto nei giorni precedenti minacce da una banda criminale. Come sappiamo, lo stato del Michoacán è noto per episodi di violenza ai danni di ambientalisti e attivisti. Dal 2006, 60mila persone sono scomparse in Messico, moltissime erano attivisti che si battevano per la salvaguardia della natura. Homero era un personaggio scomodo perché aveva denunciato gruppi criminali che volevano togliere alle farfalle parte del loro ambiente, minacciandone la sopravvivenza. Gli attivisti hanno affermato che la sua morte potrebbe essere correlata a controversie sul disboscamento illegale, per interessi sull’acqua o per le entrate derivanti dalle tasse dei visitatori.
Ciao grande uomo e grazie per aver donato un po’ di bellezza a questo pianeta dolente.
#HomeroGómezGonzález #malastrella (5.2.20)
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clouddep · 4 years ago
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Corro convinto che seminerò tutto, la mia volontà di cambiare è più forte della mia paura di vivere. Con il petto bagnato e rastrellato dalle foglie, il giorno si accende ai bordi, spingo tra le piante così veloce che è quasi come se fossi riuscito finalmente a spezzare l’involucro del mio corpo lasciandomelo alle spalle. Ma quando mi volto per vedere quel ragazzino che ansima, per perdonarlo per tutte le volte che ha cercato e ha fallito nell’essere buono, nell’essere bello, non vedo nessuno, solo gli olmi rigogliosi intoccati dal vento ai confini del raccolto. E allora, senza ragione, continuo ad andare. Penso ai bufali da qualche parte, forse nel Nord Dakota o in Montana, ai dorsi che si spaccano in rivoli al rallentatore mentre corrono all’impazzata verso il dirupo, le masse marroni dei loro corpi imbottigliate in un precipizio stretto. Gli occhi nero petrolio, le ossa di velluto delle corna ricoperte dalla polvere, i bufali corrono, a testa bassa, insieme, fin quando non diventano alci, colossali e con le corna ramificate e alte, le narici bagnate che ragliano, e poi diventano cani, con le zampe che raspano nel terreno verso la fine, le lingue penzoloni sotto la luce fin quando alla fine non diventano macachi, un intero branco di macachi. Le cime delle teste spaccate, i cervelli sospinti in fuori, fluttuano, i peli sulle membra sottili e soffici come piume. E proprio mentre il primo animale fa un passo oltre il dirupo, ed entra l’aria, e il nulla per sempre si apre sotto di loro, i macachi si accendono nei lampi rossi e ocra delle farfalle monarca. Migliaia di farfalle monarca che si riversano oltre il limite, svolazzano nell’aria bianca, come un getto di sangue che si imbatte nell’acqua. Corro nel campo come se il mio dirupo non fosse mai stato scritto in questa storia, come se non fossi più pesante delle parole che compongono il mio nome, non più di così. E proprio come una parola, non ho alcun peso in questo mondo eppure porto con me e in me la mia stessa vita. E la lancio in avanti, fin quando tutto quello che ho alle spalle non diventa proprio ciò verso cui sto correndo, come se anche io facessi parte di una famiglia.
Ocean Vuong, Brevemente risplendiamo sulla terra, 2020
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princessofmistake · 2 months ago
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In una versione precedente di questa lettera, una lettera che nel frattempo ho cancellato, ti ho raccontato come sono diventato uno scrittore. Come io sia stata la prima persona della nostra famiglia che sia mai andata all’università, per poi decidere di sciuparmi con una laurea in letteratura inglese, con la quale non c’è nessuna promessa o garanzia di fare carriera. Come sono scappato dalla mia scuola superiore di merda per trascorrere le giornate a New York smarrito tra gli scaffali della biblioteca, a leggere testi oscuri di autori morti, gran parte dei quali non avevano e non avrebbero mai immaginato che un volto come il mio potesse aleggiare sopra le loro frasi, e men che mai che tutte quelle frasi potessero salvarmi. Ma non importa adesso. Quel che importa è che tuo questo, anche se allora non lo sapevo, mi ha fatto arrivare fino a qui, fino a questa pagina, per raccontarti cosa è successo. E quel che è successo è che un tempo ero un bambino e un tempo ero inscalfibile.
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laciviltacattolica · 4 years ago
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BREVEMENTE RISPLENDIAMO SULLA TERRA  | Diego Mattei S.I.
Una lunga lettera scritta alla madre: questa è la forma che lo scrittore americano di origini vietnamite Ocean Vuong sceglie per il suo primo romanzo Brevemente risplendiamo sulla Terra.
Intenso, bruciante, spietato e tenero, Vuong racconta la propria storia di ragazzo straniero nella città di Hartford, nel Connecticut, e la vicenda della propria famiglia, risalendo agli anni della guerra nel Vietnam, con la nonna Lan, che significa Orchidea e la madre Hong, che significa Rosa. Sono entrambe segnate nella mente da quel conflitto sanguinoso, l’una affetta da disturbo post-traumatico da stress e l’altra da una forma di schizofrenia; l’una e l’altra chiuse nel guscio della lingua vietnamita che rende tutto più arduo e difficile nella vita quotidiana.
È a Ocean che, fin da bambino, è affidato il compito di essere il traduttore e il mediatore con l’America suburbana, povera e marginale dei quartieri di periferia segnati dalla droga, dalla violenza di strada e domestica, dai ritmi di lavoro massacranti dell’operaio che piega il corpo in una continua ed immotivata richiesta – «Scusa» – per una paga che permette di arrivare a stento a fine mese.
Brevemente risplendiamo sulla Terra però è molto più di questo, perché oltre a essere un romanzo che parla di ferite dell’anima e di ambienti degradati e poveri, è una storia che parla di bellezza, di scoperta di sé e della potenza delle parole che raccolgono una vita altrimenti fatta a pezzi. Nelle ultime pagine Vuong scrive, rivolgendosi alla madre: «Forse sarai una ragazza e forse ti chiamerai di nuovo Rosa e avrai una stanza piena di libri e genitori che ti leggeranno le storie della buona notte in un paese salvo dalla guerra. Forse allora, in quella vita e in questo futuro, troverai questo libro e saprai cosa ci è accaduto. E te ne ricorderai. Forse».
È un romanzo che parla dell’importanza di essere visti, che si esiste solo quando si è visti, e della precarietà della vita. «Perché il tramonto, come la sopravvivenza, esiste solo nel momento in cui sta per sparire. Per essere bellissimi e risplendere su questa terra, prima qualcuno deve vederci, ma essere visti significa essere prede», perché a volte la vita dipende da quale ciglio della strada ti vieni a trovare.
Brevemente risplendiamo sulla Terra è pieno di luce e di colori, di profumi e olezzi, potente nelle immagini. Vuong le cesella con la cura di uno scultore che riesce a trasformare la dura pietra in trine leggere, con l’attenzione a cogliere i minimi dettagli della realtà e a restituirli con precisione. E così la visione delle farfalle monarca, che attraversano gli Stati Uniti per deporre le uova al centro del Messico, e quella dei bisonti che si precipitano nei burroni, ci accompagnano ben oltre la fine della lettura, ben oltre l’ultima pagina.
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pollicinor · 5 years ago
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Travolti da milioni di farfalle monarca
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newsnoshonline · 6 months ago
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Alzo delicate farfalle nelle meschine strade di New York Salvataggio delle farfalle monarca nelle strade di New York Le farfalle monarca sono creature affascinanti e complesse, con quattro generazioni ogni stagione riproduttiva. Tuttavia, solo la quarta generazione può vivere da sei a nove mesi e intraprendere una lunga migrazione verso il Messico. La missione di salvataggio delle farfalle è iniziata per caso quando, nel 2019, è stato visto un tosaerba distruggere l’habitat delle farfalle e delle larve lungo le strade di New York City. Da allora, è iniziata un’operazione di salvataggio che coinvolge la raccolta di uova e il loro successivo allevamento in un habitat creato a casa. La
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im-vins-again · 2 years ago
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La migrazione delle farfalle monarca ❤️
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finali-riscritti · 6 years ago
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Quando una porta si chiude si apre un portone ma se si continua a rimanere con lo sguardo fisso sull’uscio ormai chiuso lo sguardo non si poserà su nient altro. Se si continua a cercare la felicità nello stesso posto in cui la si è persa non si riceverà nulla di diverso dalla delusione. Le uniche cose che si potranno contemplare saranno il ricordo di ciò che un tempo era e che non sarà mai più e l’amaro in bocca ogni volta che il presente ricorderà quanto è diverso dal passato.
Ogni gesto, ogni espressione, ogni parola, si cerca inutilmente di rimettere ogni cosa al proprio posto e quando i pezzi del puzzle non combaciano si viene assaliti da una strana disperazione nostalgica che fa venir voglia di buttare tutto all’aria e non ricominciare mai più niente.
La verità è che il passato non tornerà mai più quindi è inutile cercare di vivere l’oggi all’insegna di ciò che fu.
Abbiate coraggio, abbiate coraggio per andare avanti, per cambiare, per trasformarvi e per uscire dal vostro bozzolo e mostrare a questo mondo triste le vostre bellissime ali da farfalle Monarca pronte a viaggiare continuamente per trovare il vostro posto, anche a costo di passare l’intera vita in volo.
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