#fai la tua scelta
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occhietti · 10 months ago
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È la festa della donna ogni volta
che puoi mostrare il tuo viso.
Che puoi dire ciò che pensi. Che invece di uno schiaffo ricevi una carezza. Che non sei sottomessa. Che qualunque cosa fai è una tua scelta. Ogni volta che doni la vita. Un abbraccio, te stessa. È la festa della donna, ogni volta che sei libera di vivere la vita. Ogni giorno...
- Giorgia Stella
Buongiorno a noi...☕🌻
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allaazz2024 · 7 months ago
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Buongiorno
Se hai delle scelte, scegli il meglio. Se non hai scelta, fai la tua
MIGLIORE
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susieporta · 3 months ago
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ESAME
Buongiorno
Lo sai vero che tutti noi siamo nati con una missione da compiere e da portare a termine?
E che viviamo esperienze/studio che sono come righe di libri da studiare, come fanno gli studenti che devono superare un esame per andare avanti?
Possiamo poi presentarci all’esame o meno, essere preparati o meno.
Promossi o no,
comunque possiamo scegliere
Esiste infatti il libero arbitrio
Uno studente usa il suo libero arbitrio e può decidere se studiare e quindi essere preparato all’esame. O fregarmene e stare a vedere Netflix
Nessuno lo costringe.
Poi se passa l’esame bene, se non lo passa lo ripeterà fino a che non sarà riuscito a superarlo.
Con l’unica differenza che quando non studi per un esame potresti sentirti in colpa. E dico potresti. E poi rimani indietro…
Quando fai una scelta della vita che non è quella dell’anima, quando prendi una strada che non è la tua reale strada frutto dei tuoi desideri, ma è la strada che vogliono per te gli altri, quando sei mosso soltanto dalla testa e non dal cuore, ti accorgi da subito, appena la imbocchi, che stai facendo una forzatura. Una cazzaxta
Quello è il tuo essere ammesso all’esame
E La vita che stai forzando te lo dirà a più riprese, farà più sessioni.
E ti renderà tutto, tutto, molto faticoso
E anche se tu pensi di aver fatto la scelta migliore per il tuo bene e quello degli altri difficilmente sarai davvero felice.
Anzi.
E sarà anche il tuo corpo a dirtelo, inizierà con un piccolo dolore da una parte. Il tuo punto debole. Poi sempre peggio. È tutto perfetto tranne te e che per tenere tutto in modo così perfetto ti costa immane fatica
Cosa puoi fare se ti trovi in questa condizione?
Osservati e ascolta.
Non te la raccontare
Sei ancora in tempo. Anzi ti dirò Se accade ora è perché è ora che doveva accadere.
È ora che dovevi comprendere.
Quindi se ti accorgi che tutto è dannatamente faticoso e il corpo fa male, allora sei nel tuo momento giusto di rottura.
Fermati adesso, un attimo e ascoltati
Sei felice?
Se la risposta è No
Spostati da lì
Fallo per te e per nessun altro.
Nessuno può imparare al posto tuo
Nessuno può studiare al posto tuo
Nessuno può amarti al posto tuo.
Inizia ora: amati. Prenditi cura di te
Ascoltati.
C’è un esame da dare oggi.
Alessandro Catanzaro
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seduction-fatale78 · 25 days ago
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"Quelle che si fan salvare sono le principesse, mia cara, le regine si salvano da sole"
"Anche le coglione"
"Se riescono a salvarsi tanto coglione non lo sono però"
"È perché non hanno nessuno che le salvi e allora si devono arrangiare"
"Beh, questa è una tua scelta"
"In che senso?"
"Nel senso che è una tua scelta vederla così. È questa la linea sottile fra essere cogliona ed essere regina. Sei cogliona se pensi di essere obbligata ad arrangiarti perché nessuno ti aiuta. Sei regina se invece fai da sola perché sai che puoi farlo"
Catherine Black
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ragazzadalsorrisonero · 2 months ago
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Ecco.. adesso la tua risposta mi fa venire subito un'altra domanda.. dici che il pensiero che molti si sentano compresi in ciò che scrivi ti rende felice... Ma scrivi per descrivere quello che senti tu oppure come potrebbero sentirsi altre persone?
Concordo sul fatto che molte persone possano meritarsi tutto quello che scrivi, ma... è davvero tanto.. stai descrivendo una persona bellissima che .. davvero dovremmo meritarci? Siamo davvero così belli dentro da meritare una persona così?
E' bello avere qualcuno che ti aiuti, che ti sostenga, che ti protegga, ma poi.. riusciamo anche a stare in piedi da soli senza aspettarci che poi qualcuno ci salvi sempre?
Perché sei sempre stata spettatrice e non protagonista? Timidezza? Debolezza? Sfortuna? Vuoi cambiare questa situazione o ti va bene cosi?
Meriti qualcuno che accetti le tue pazzie, i tuoi momenti folli... ma saresti disposta ad accettare anche le pazzie e i momenti out della persona che ti meriti?
Sei davvero la ragazza d'oro che dici? Da apprezzare, aiutare, capire, sorreggere? Perché di persone così... altrettanto d'oro, ce ne sono pochissime e dovremmo meritarcele davvero.
Non voglio dire che tu non lo sia, magari sei davvero la persona migliore del mondo, però... dobbiamo anche guardarci in faccia, senza ipocrisie ... a volte abbiamo accanto persone terribili, che ci usano, ci sfruttano, senza nemmeno un grazie... ma a volte... siamo anche noi che ci comportiamo male... e a volte abbiamo accanto qualcuno che non meritiamo....
Scusami... sono solo riflessioni... non so nulla di te... mi fai solo riflettere...
S.
caro S,
non sono una persona perfetta, sono così piena di difetti che ad elencarli tutti perderei soltanto tempo.
mi hai chiesto se ciò che scrivo è ciò che sento davvero o è solo un modo per fare sentire gli altri compresi. ebbene entrambe le motivazioni.
sono una persona che per certi contesti è dovuta crescere in fretta nonostante la giovine età, tutto ciò che c'è dietro alle mie parole sono frutto di ricordi, belli e brutti che siano.
dopo tutto ciò, nel corso degli anni sono stata in grado di conoscere a fondo me stessa e a comprendermi per capire ciò che posso dare a una persona e ciò che altrettanto merito.
ovviamente non sapremmo mai chi siamo davvero, abbiamo migliaia e migliaia di caratteristiche che scopriamo ogni giorno che passa, così come le persone che incontriamo e conosciamo, ed è questo il bello delle persone nonostante quest'ultime possano ferire noi, così come noi possiamo ferire loro.
prima di meritarci una persona, dobbiamo comprendere noi stessi ed essere in grado di stare davvero da soli, perché è lì che impariamo cose su noi stessi che prima non conoscevamo.
sono arrivata a un punto della mia vita in cui ero letteralmente da sola, e questa è stata una delle mie scelte per capire se sarei stata in grado in futuro di cavarmela senza alcun bisogno di aiuto.
sono “affondata” molte volte, ma altrettanto sono stata in grado di “riemergere” e ritornare sui miei passi.
dopo questa scelta, me la sono sempre sbrigata da sola senza chiedere aiuto, un po' per orgoglio e un po' per amor proprio.
ma si arriva ad un punto in cui si è pronti a dare tutto ciò che abbiamo dentro a una persona che ci meriti davvero.
se sono stata in grado di tenermi testa sarò in grado di tenere testa alla persona che avrò accanto in futuro, se ho avuto momenti di pura follia, sarò in grado di accettare i momenti di follia della mia persona.
è un po' come una torta, noi siamo gli strati e ciò che ci collega a ogni strato, la persona che ci merita e per cui doniamo noi stessi invece, deve essere la ciliegina sulla torta, nemmeno le decorazioni, ma la ciliegina.
non sono mai stata perfetta e mai la sarò e mi piaccio così come sono ad essere sincera, un po' rotta è vero, ma non voglio essere aggiustata, voglio soltanto costruire un qualcosa di vero con chi in futuro sarà la mia persona.
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vento-del-nord · 2 months ago
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"E tu? Tu come hai fatto? A tenere insieme quello che ti fa splendere e quello che ti consuma, a scegliere, a puntare tutto su un solo momento, su quell'incontro? Come fai, giorno dopo giorno dopo giorno, a rimanere fedele alla tua scelta (...)? Dove la metti la rabbia che avevi, dove le metti le voglie, come lo nascondi il timore di invecchiare (...)?
Dimmi di te."
Chiara Gamberale
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couragescout · 3 months ago
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Venerdì abbiamo fatto le verifiche delle staff, è stata una riunione liberatoria perché abbiamo detto cose che per un anno intero sono state taciute ma al tempo stesso è stata frustrante perché mancava il quarto membro della nostra staff che è proprio colei che ha rotto il nostro equilibrio quest’anno quindi non ci è potuto essere un confronto. E a me la mancanza di confronto manda fuori di testa, perché siamo tutti adulti e non serve nascondersi dietro le chat per dire le cose.
Quest’anno la nostra staff è stata divisa in due, io Kaa ed Ake su un binario e lei totalmente su un altro con proprio tutt’altra destinazione. E questo ha fatto si che le cose fossero pesanti e poco chiare. Abbiamo faticato tanto, anche solo per rapportarci con lei e per fidarci di lei. Io da tutto questo ho imparato davvero che Tutti sono per lo scoutismo ma lo scoutismo non è per tutti, non è solo una frase fatta tanto per. Quando scegli di spenderti nel Servizio devi renderti conto che non lo stai facendo per te, ma per i bambini ed i ragazzi che ti vengono affidati dalle famiglie e forse come ultima cosa lo fai per te stesso e perché ti fa stare bene. Quando scegli di entrare in Comunità Capi, lo fai perché hai voglia di stare con i bambini ed i ragazzi e di lasciare che essi ti travolgano. Tutto ciò che farai sarà tenere loro al centro della tua Scelta educativa, perché qui non c’è spazio per l’egoismo e per i toni indisponenti nei loro riguardi.
Ma aldilà di questo, io con Kaa ed Ake l’anno lo abbiamo portato al termine, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare e direi che abbiamo avuto buoni risultati sia con le famiglie che con i bambini quindi noi tre siamo soddisfatti del lavoro svolto e di essere riusciti ad arrivare a fine anno con la staff ancora intera.
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raccontidialiantis · 24 days ago
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Belva in cattività
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Tenermi chiusa in gabbia o legata a un guinzaglio è per te una saggia scelta. Perché ogni volta che mi liberi, io prendo e ti salto addosso. Poi ti divoro. Ti consumo letteralmente. Di te non ho mai sazietà. Agli inizi della nostra relazione, questo ti piaceva molto; adesso invece sei spaventato. E fai molto bene, ragazzo mio. Tienimi lontana da te, in castigo e vattene: quando tornerai a casa dal lavoro, mi troverai ancora più bella e appassionata. Affamata di te.
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Sai, un felino pericoloso e affascinante come me va domato. E tu devi necessariamente imparare a padroneggiare frusta e carezze. Che farai: resisterai al desiderio di me anche stasera o finalmente cederai ai tuoi sensi, al centro del tuo piacere che preme e perciò mi slegherai, ti farai finalmente sbranare dalla tua fiera segreta? Deciditi. Ma ricorda che la mia voracità aumenta ogni giorno un po’ di più: cresce con la mia voglia. Di te.
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RDA
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aurozmp · 10 months ago
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ciao zia, non so come stai, cosa fai o come passi le giornate. non so più come ti senti, come vedi la vita e se ti immagini un futuro diverso da quello che ti sei scelta. mi manchi, mi manchi ogni giorno, mi manchi in ogni momento mentre ripenso al tempo passato assieme. non ricordo più la tua voce, non ricordo il tuo profumo o il tuo modo di parlare. ho impresse nella mente solo le litigate, i pianti e i momenti in cui a casa mia non ti abbiamo accolta più. ricordo quando ci chiamarono quando ti avevano investita, quando ti trovarono nuda sotto i ponti o quando volevi porre fine alla vita di nonna. zia, mi dispiace se nessuno ti ha capita, mi dispiace se nessuno ti ha aiutata. ora sei li, da sola, al freddo esiliata dalla tua famiglia, esiliata da me e dalla mia vita. mi manchi zia. mi dispiace per tutto. vorrei tanto abbracciarti, stringerti e farmi accarezzare i capelli. vorrei passare con te le giornate, vorrei non averti abbandonata mai. sono otto anni che non ti vedo più, otto anni che al mio cuore manca un pezzo. mi manchi
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greenbor · 3 months ago
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Scegli infinitamente infinito. Nulla è mai finito. Tutto ciò che sentiamo finito pesa come un macigno e ci crea dolore. Per questo apri sempre e non chiudere. Apri a te stesso e non chiuderlo. Lascia fuori la paura. Ma essere aperto non deve essere una tua fragilità, bensì una tua forza. Un cuore aperto è come un sole e i suoi raggi sono potenti e pieni di calore. Un cuore aperto non ha illusione e non si attende nulla. Lascia che tutto sia e lo accetta. Quando una verità giunge a te non darle un giudizio definitivo . Esclama: "Ah, è cosi?" Poi sorridi in profondità. Nulla sembra mutare una verità, eppure in ogni verità c'è una non verità. Tu vivi con totalità la tua purezza e difronte alla purezza la falsità scompare come la luce dissolve il buio. Devi lavorare prima di tutto in te. Se fai un buon lavoro la tua consapevolezza ti sarà amica nel prendere decisioni. E comunque sarà una tua scelta. Qualunque essa sarà, non sarà mai una colpa, nel bene o nel male. Nulla è perfettibile: neppure i cerchi che si creano per la caduta con un sasso nell'acqua sono mai uguali anche se lo sembrano. Neppure la loro intensità è la stessa. Alla fine l'acqua ritorna ferma; ma se osservi bene non lo è mai. Sii anche tu fluido e non dura pietra. Sii flessibile; una zanna di bambù al vento.
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maurosempre · 1 year ago
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Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino.
(Susanna Tamaro - Maurits Cornelis Escher)
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animatormentata · 4 months ago
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Vorrei poterti dire che mi sento in pace,che mi porti il sole anche quando piove;
che il caos che tanto cercavo per sentirmi viva ora non mi serve.
Vorrei dirti che da quando ci sei tu io respiro,non che prima non lo facessi, ma ora riempio i polmoni di emozioni fresche.
Vorrei dirti che quando mi prendi per la mano il mondo cessa di esistere,che le mie insicurezze svaniscono.
Vorrei dirti che da quando ci sei mi sento più bambina che adulta,che quella bimba abbandonata al mondo e piena di fragilità ora ha trovato qualcuno con cui potersi spogliare di qualsiasi corazza.
Vorrei dirti che quando ti bacio il mondo attorno scompare.
Vorrei dirti che nessuno mi aveva mai trattata con la stessa delicatezza che fai tu,con la stessa cura e premura.
Vorrei dirti che stai curando pezzi di me che non hai rotto tu,che non credevo mai qualcuno potesse più riuscirci.
Vorrei dirti che mi manchi,che mi manca l’aria all’idea di lasciarti la mano anche se siamo a pochi cm l’una dall’altra.
Vorrei dirti che quando sei tra le mie braccia sei al sicuro anche tu,che puoi lasciare il tuo lato forte un po’ da parte e sentirti vulnerabile senza paura che possa farti del male.
Vorrei dirti che mi sembri un sogno,che sei esattamente il tipo di essere umano che sapevo di meritare al mio fianco.
Vorrei dirti tante cose ma le parole non bastano,ti guardo negli occhi e capisco che vorrei essere guardata col tuo sguardo magico sempre.
Grazie di avermi resa una persona migliore.
Grazie di avermi scelta.
Tua,
Beb
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canesenzafissadimora · 1 year ago
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Sai, ti stanchi
Ti stanchi di chi promette di esserci e non c’è mai, ti stanchi di correre dietro alle persone, di amare troppo per poi ridurti a pezzi, ti stanchi di essere l’unica a dare, ti stanchi di dover sempre ricominciare da sola, di dover sempre rialzarti anche se non hai più forze, ti stanchi ma anche il tuo cuore si stanca di avere crepe, la tua mente si stanca di pensare troppo e di avere sempre tanti problemi, di non essere mai libera.
Ti stanchi di non essere mai la prima scelta di nessuno.
E quando sei al limite cambi, sei fredda, diventi acida, non ti fidi più di nessuno e ti fai scorrere la vita addosso aspettando costantemente qualcuno che ti salvi da questa indifferenza.
Si sono cambiata, ma non per colpa mia.
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Charles M Schulz
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susieporta · 2 months ago
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IL SISTEMA FAMIGLIARE HA SEMPRE RAGIONE?
La famiglia ha sempre ragione?
Partiamo dal principio.
Nella prima parte della vita si vive il karma con le figure autoritarie e qui si nasconde il nostro rapporto con queste figure.
Diciamo che, proprio nel momento in cui dovremmo rimanere sempre più agganciati alla nostra Essenza e al nostro potere personale, noi siamo educati a sganciarcene. Ed ecco che creeremo le dinamiche con le forme di potere.
Il karma più pesante poi è con i genitori, sono loro i principali specchi su cose che ci riguardano e che spesso non riconosciamo.
Mi è capitato spesso di sentire la classica frase: “Io non voglio diventare come mia madre, come mio padre, non sarò mai come loro”.
Eppure…
Quasi sempre si diventa esattamente come loro.
Perché accade?
Attenzione a questo passaggio.
Noi non diventiamo come loro, semplicemente eravamo già come loro.
Loro ci fanno da specchio.
I genitori sono espressione di karma nel senso che sono quello che hai fatto a te stesso e che hai permesso agli altri di fare a te stesso.
Tutto quello che hai sabotato o bloccato ti viene riflesso nel genitore.
Questo perché possiedi tre canali energetici:
Il Lunare: Femminile.
Il Solare: Maschile.
E il Canale della coscienza.
All’interno di questi canali ci sono memorie di esperienze con il femminile e con il maschile.
E, in base alle cose irrisolte nel tuo aspetto femminile o maschile, viene attratto quel tipo di genitore.
Tieni presente che considerando il tuo sesso, il canale energetico opposto sarà quello inconscio.
Perciò se hai bloccato il tuo maschile attrarrai un genitore che ti blocca l’evoluzione del tuo maschile. Se hai bloccato il femminile attrarrai una madre anaffettiva, per esempio.
E questo riverbera in generale anche con tutti i membri della famiglia.
Quindi, a un certo punto, non si tiene tanto conto se è la zia, il papà, la nonna il problema, ma se è un problema energetico di tipo femminile o maschile.
E se non risolvi questi problemi con la famiglia cosa accade?
Semplice, tu ti porti dietro quei nodi irrisolti maschili e femminili tanto da riviverle con le altre relazioni interpersonali in base al sesso della persona.
Un altro quesito fondamentale che mi viene posto è se i genitori ci feriscono per primi oppure nasciamo già con delle ferite.
Bisogna considerare che i genitori possono sì ferirti, ma ti feriscono nelle vecchie ferite che tu hai già inflitto a te stesso con il karma.
Dietro una ferita c’è una memoria karmica.
Ed è come se i genitori fossero stati costretti a riaprire vecchie ferite delle tue vite passate.
Sono come rappresentazioni di archetipi, di energie.
Prova a osservare i tuoi genitori, le loro paure e identificazioni e come le proiettano su di te, come e dove cercano di bloccarti, di boicottarti e dove cercano di aiutarti e di stimolarti, invece.
Sono tutti specchi. Specchi di quello che hai fatto e ancora fai a te stesso da chissà quante “vite”.
Per questo è stata scelta questa famiglia piuttosto che un’altra, per permetterti di evolvere.
Proprio perché rappresenta alcuni lati che puoi, ma soprattutto devi trasformare in questa vita.
Cambia la prospettiva adesso o sbaglio?
La famiglia non puoi vederla come il colpevole di tutti i tuoi problemi, come un ostacolo, come la fine della tua felicità, la potrai solo guardare con compassione, come il terreno migliore per la tua crescita.
Ma la maggior parte delle volte questo non accade.
Si verificano due scenari: O ci si attacca e ci si identifica con la famiglia e i suoi modelli oppure ci si ribella e ci si allontana il più possibile.
Nessuno dei due casi ti permette realmente di evolvere e liberarti.
E adesso vedremo perché.
Non basta tagliare il cordone ombelicale alla nascita
Prima di tutto parliamo del primo lato.
Come abbiamo già accennato, il meccanismo di identificazione e attaccamento al sistema familiare e alle dinamiche di famiglia non permette di risvegliarti alla tua coscienza/individualità.
Osserva un animale, per esempio.
Appena è autonomo per la sua sopravvivenza lui si stacca o viene cacciato dal gruppo.
Questo non accade nell’essere umano da ormai tempo. Possiamo dire che il processo di crescita interiore è rallentato.
Siamo in una situazione di forte identificazione con il sistema familiare.
Non ci si stacca dai genitori e loro non si staccano da noi.
E così non riesci a trovare la tua strada e nemmeno a risvegliare la tua coscienza.
Non trovi chi sei davvero, al di là della tua famiglia.
Che vocazione hai?
Che talenti hai?
Queste cose non hanno niente a che vedere con la tua famiglia biologica.
La famiglia è solo un canale per aiutare l’anima a fare la sua strada.
E intendo la sua strada, non quella del sistema familiare.
Agisce fino a quando il sistema corpo, mente ed emozioni sono abbastanza mature per seguire il progetto dell’anima, il motivo per cui è tornato qui (il suo dharma).
Se non accade questo si genera karma.
Guardando ai nostri tempi, i bambini non vengono educati a cavarsela da soli, a trovare la loro strada nella vita.
Addirittura, troppo spesso, la madre educa il figlio con l’idea che non se ne andrà.
Ecco perché poi è così difficile sganciarsi dall'inconscio familiare.
Ed ecco perché non avendo tagliato il cordone ombelicale, noi riviviamo i nostri drammi familiari. Classico copione che si può osservare nelle convivenze.
“Lo stare insieme in una casa” diventa il luogo di manifestazione dei propri modelli vissuti in famiglia.
Allora le persone mi chiedono se fosse la stessa cosa se si ribellassero?
Purtroppo devo darti una cattiva notizia a riguardo.
Perché no, non cambia niente.
Certe informazioni saranno impresse nel campo cosciente anche se te ne vai.
Scendiamo nel dettaglio.
Comprendi che ribellarsi non è essere se stessi. Punto.
Essere se stessi vuol dire liberi dal karma, essere se stessi in ogni relazione.
Tanti pensano mi ribello a tutti o non coltivo nessuna relazione così sono a posto, posso essere me stesso.
No. Non è proprio così.
Tieni presente che il focus, quando subisci qualcuno, parliamo dei genitori in questo caso, sono loro.
Quando ubbidisci, il focus sono ancora loro.
E quando ti ribelli?
Indovina un po’? Sì, sono ancora loro.
Perché?
Perché semplicemente non sei centrato.
Ancora non sei chi vuoi, non fai ciò che vuoi.
Che tu sia accondiscendente o ribelle non cambia niente, il focus ancora una volta sono loro non tu.
Focus su come loro ti vedono, su come ti giudicano, su come ti trattano.
La tua mente è assorbita in questa ribellione e non è ancora libera di fare la sua strada. E questa non è libertà. Non sei ancora focalizzato su ciò che vuoi realmente, su ciò che è legato alla tua coscienza, ma su ciò che non vuoi, che dipende ancora da loro…
Ecco il vincolo.
Che poi, siamo onesti, quando ci si ribella a tutti i costi, cosa si prova?
Si prova un senso di pace interiore? Serenità e spensieratezza?
O ci si fa consumare da rabbia, cinismo, odio e tanto risentimento?
Cosa c’è di liberatorio in tutto questo?
Poi vedremo perché accade, ma basta già iniziare a comprendere che la ribellione, il fare l’opposto di quello che vogliono gli altri, non è ancora fare quello che si vuole. Non è ancora risveglio.
“E se io me ne vado dalla famiglia? Scappo il più possibile?” È possibile che te lo sia chiesto anche tu.
Per risponderti, considera che la distanza fisica può aiutarti in quel momento, certo, ma, come abbiamo visto prima, il legame esiste ancora.
C’è ancora karma, perché dietro c’è la credenza, i pensieri e quindi anche uno stato che comporta un certo tipo di emozioni.
Non c’è ancora accesso alla tua coscienza, non sei ancora te stesso, ma succube del sistema familiare o di quello sociale.
Piuttosto evidente se ci pensi.
Tu puoi andartene anche in Antartide o rinchiuderti in una grotta da solo, ma qualcuno probabilmente lo incontrerai comunque. E, soprattutto, la mente, i tuoi pensieri, le tue credenze, tu te le porti dietro, la testa non la stacchi dal corpo e la lasci in casa con la tua famiglia di origine. O sbaglio?
Per questo dire “Io non sarò mai come mio padre” o “come mia madre” non è garanzia di successo. Anzi, se non fai un lavoro su te stesso per ripulire il karma, tu diventi esattamente come loro invece.
Se sei nato da loro, hai un karma simile al loro.
Le caratteristiche che ti danno più fastidio di tua madre e di tuo padre, di solito, sono anche le tue. O comunque sono lì per farti vedere qualcosa.
Questo è importante capire.
Perché quando cresci e si moltiplicano le interazioni con le persone, sperimenti il karma di relazione.
E tutto quello che non hai lasciato dalla famiglia te lo ritrovi in queste di relazioni.
Ma come puoi trasformare le cose allora?
Tu trasformi le cose quando lasci andare il passato.
Rimani concentrato perché questo è fondamentale.
Infatti, con “passato” non parlo del ricordo, ma della carica energetica riguardo al passato.
Non basta allontanarsi o aver fatto pace fuori per chiudere i cerchi. I cerchi vanno chiusi interiormente.
È lasciando andare la carica emozionale, che il ricordo non fa più male.
Ripeto: Lasciare andare l’emozione, non tanto il fatto in sé.
Tu non hai chiuso il rapporto, il vincolo, se non hai chiuso bene anche con l’emozione.
Questo è il nocciolo.
Se non lavori sul nodo karmico, su ciò che dovevi vedere e capire in quella relazione, continui a ricreare le stesse dinamiche nelle nuove relazioni. Come un loop indissolubile.
Perché il karma negativo di relazione crea così tanta sofferenza?
Perché non ci lavori. Questo è il negativo.
Se rifiuti di guardare i tuoi problemi e continui a voler cambiare l’altro o a dargli la colpa, non cambierà mai niente.
Tieni presente che noi ci mettiamo un’energia allucinante a proteggere le nostre ferite, facciamo di tutto perché l’altro non tocchi.
Cerchiamo di controllare le persone per tenerle lì nell’angolino.
Cerchiamo di reprimere noi stessi.
E se l’altro fa la stessa cosa? E tranquilli che l’altro fa esattamente la stessa cosa.
Molti miei studenti venivano da me tutti terrorizzati.
“Non riesco più a far pace con il mio ex, voglio chiudere i miei cerchi, ma lui non mi vuole avvicinare, non è disposto a chiarire. Cosa devo fare?”
Non soffermarti a sistemare fuori pensando che questo sistemi dentro.
Ciò che fa la differenza, ciò che ribalta la tua vita è sistemare dentro più che fuori.
Lascia stare il rapporto e la persona in questione, focus nel cuore.
Perché dico questo?
Perché ogni relazione lascia delle impronte energetiche karmiche al tuo interno.
Il problema parte dall’interno verso l’esterno, non il contrario.
Trasforma le tue tracce karmiche e il fuori poi cambierà da solo.
Spesso l’altra persona ti lascia libera e se ne va perché non può più farti da specchio, oppure smette di essere in quel modo lì e cresce anche lei con te.
La tua vita cambia totalmente anche riguardo a chi attrai.
Se ti dovessero arrivare certe persone che non ti stanno bene, tu puoi dirgli semplicemente di no, perché lavorando su te stesso non hai più bisogno di passare per certe esperienze.
Prima ci cadi dentro e non puoi farci niente. Non c’è consapevolezza.
Ma ora sì. Ecco la libertà di dire sì / no. La libertà di scegliere.
Ricevo continuamente domande del tipo: “Cosa devo dire?”
“Come faccio a comunicare meglio i miei bisogni?”
“Come faccio a parlare con un partner che fa muro a ogni mio tentativo di comunicazione?”
Ti rispondo con la verità:
Non è facile comunicare quando c’è di mezzo il karma. Non è affatto facile.
Se in una relazione è importante comunicare i propri bisogni, quando il karma ci fa compagnia, spesso, o non si riesce o magari l’altro non ci ascolta ecc.
La soluzione è partire a lavorare su se stessi.
Perché aspetti che la relazione porti a galla il dolore? Prendi subito in mano la situazione.
Non ha senso scappare senza risolvere.
E non ha senso nemmeno lavorare sulla coppia, sulla famiglia ecc.
Devi lavorare su te stesso, sui tuoi modelli e nodi energetici, karmici.
Non si lavora mai sulla relazione, ma si lavora su ciò che la relazione ti ha fatto vedere di te.
Rifletti che tutto quello che ti circonda è lì per mostrarti qualcosa di tuo.
Per questo è importante vederlo e lavorarci interiormente.
Tagli il cordone ombelicale lavorando sulle ferite, non focalizzandoti su chi te le ha fatte. Continua pure a rimuginare con chi ti ha ferito e non farai altro che rafforzare il vostro legame distruttivo e la ferita stessa.
Roberto Potocniak
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francobollito · 4 months ago
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Immagina di avere un bellissimo quadro appeso al muro, un capolavoro che riflette la tua immagine migliore. Ogni volta che fai una scelta, ogni volta che compi un'azione, quel quadro inizia a cambiare, ma tu non te ne accorgi. Rimani intatto, senza una ruga, senza un segno del tempo, mentre la tela assorbe tutto: i tuoi errori, i tuoi vizi, le tue debolezze. Alla fine, quando ti fermi e guardi davvero quel quadro, ti rendi conto che non è più un'opera d'arte, ma un mostro che hai creato con le tue stesse mani. E allora capisci: non puoi scappare per sempre dalle conseguenze delle tue azioni. Quello che nascondi, prima o poi, verrà alla luce.Questa è la storia di Dorian Gray. E forse, in fondo, è anche un po' la nostra.
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marquise-justine-de-sade · 5 months ago
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Amo le persone coerenti, soprattutto nei sentimenti.
Non mi piacciono le emozioni intermittenti:
un giorno mi vuoi bene, due giorni non esisto,
tre giorni di belle parole, quattro giorni in cui mi fai capire di essere un “di più” del quale poter fare a meno.
Non mi piace essere usata.
Non mi piace usare.
La trovo una grande perdita di tempo e di dignità.
Un giorno, posso comprendere.
Due giorni, voglio capire.
Tre giorni, cerco di giustificare.
Quattro. Cinque. Sei giorni di silenzi e pensieri.
Al settimo giorno mi ricordo che anche Dio, dopo tanto impegno, si è fermato per respirare e per capire e penso che se l’ha fatto Lui, forse, dovrei farlo anch’io.
Mi piace la coerenza, l’equilibrio, il cuore terso.
Perché il richiamo della libertà, per me, sarà sempre più forte di ogni vincolo fasullo imposto dall’apparenza.
Non è un obbligo abitare le ore di qualcuno.
Non è un obbligo nemmeno il farsi abitare.
La presenza è una scelta.
L’assenza anche.
Restare sulla soglia, invece, è la decisione di chi resta perché non sa dove andare, non perché vuole entrare.
E allora mi allontano. Un passo alla volta.
Chiudo piano la porta perché l’educazione è mia responsabilità, non la tua.
E ti faccio accomodare fuori.
Non sono abbastanza per te.
Tu diventi nulla per me.
Con tutto il rispetto che devo alla mia vita.
Con tutto l’amore che posso…per il mio cuore.
Natascja Di Berardino
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