#eurepee 2019
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ALLARMI SIAM VOTANTI TERROR DEI POLITICANTI!!
Ricordo che quando arrivava il momento del voto, anni e anni fa, i miei genitori votavano secondo coscienza e convinzione politica.
Anche io lo feci all'inizio quando a metà degli anni '80 raggiunsi la maggiore età. Ma durò poco. Infatti mi dovetti adattare a votare il meno peggio, sempre di più il meno peggio nel corso degli anni.
Oggi il meno peggio sembra venuto meno. Se n'è andato poveraccio, defunto.
Noto che a molti italiani il voto che interessa è quello "da casa", ovvero quello televisivo.
Il Grande Fratello o altri format che chiedono il voto da casa insegnano; quindi partiti si sono adoperati per diventare trash come i programmi televisivi che richiamano milioni di voti.
Ora il meno peggio è un'utopia, si voterà ad minchiam.
Sempre più aventi diritto al voto tentano la sorte, come al gratta e vinci. A un turno elettorale votano di uluLà e in un altro votano di uluLì. Tentano la sorte. Io speravo a questo turno di trovare un partito simile al TTS: Trivella Tua Sorella; oppure un candidato come Vota Antonio La Trippa di De Curtis memoria. Invece si stanno riesumando canoni e stili che rimandano al dopo guerra. Si sta tornando indietro.
Non c'è un partito, dico almeno uno, che tra le proprie fila non annoveri mele marce.
Faccendieri, corrotti, mafiosi e viscidi. Che puntualmente mettono nelle grane le insegne del partito a cui appartengono e chi, nelle file di quel partito, cerca di applicarsi con impegno e onestà. Per quanto il potere te lo permetta e a prescindere dalle proprie idee.
Questa cosa che a X Factor si può mandare a casa un concorrente e a Montecitorio no, deve finire.
Semestralmente si va al tele voto, comodamente da casa. Chi ha sparato più cazzate o fatto meno, o niente, di quello che ha promesso va alla sfida con i colleghi come lui meritevoli di tornarsene a casa.
La classe politica che avanza è figlia degli anni '80 e '90, che ho vissuto in totale spensieratezza, forse troppo.
La preparazione e la serietà è veramente paragonabile, in moltissimi casi, alle gag di Drive In o Mai Dire Gol.
Ho visto passare di moda le musicassette, poi i congiuntivi ora il rispetto per l'avversario.
Anche a livello di politiche locali non è che la solfa cambi più di tanto, ho toccato con mano questa realtà molto più vicina a noi che i palazzi romani.
Beh, l'urto del vomito per la cattiveria e l'astio assaporato è ancora forte e per fortuna ne sono fuori.
A questo punto rimpiango quando c'era il meno peggio da votare, non ce rimasto manco più questo.
In realtà alcuni li conosco sparsi qua e là, spero che possano almeno loro farcela ma sarà una magra consolazione.
Se penso che le sorti di questo Paese e dell'Europa dipenderanno da una classe politica votata da poco più del 50% degli aventi diritto al voto che saranno convinti di dove mettere la "X", mi mette angoscia.
Se non vai a votare e non ti vuoi occupare di politica ricordati che la politica si occupa sempre del tuo culo. Le tribune elettorali di una volta vedeva impegnati politici bravi a smontare le teorie degli avversari, convincendoti che le loro erano migliori.
Oggi un politico apre bocca ti fa venire voglia di votare l'avversario, ma poi senti l'avversario e ti passa la voglia di dare il voto anche a lui.
Si potrebbero rispolverare slogan d'antan, come "viva la fregna" no sessista e anti gay, "andate a lavorare" eh magari ci fosse lavoro qui la disoccupazione dilaga, oppure il sempre attuale "vaffanculo"... unisex, piace a tutti oramai.
Sì è vero. Non cambia nulla. Specialmente se non alzi il tuo culone dal divano e non vai a votare.
Poi guardo le liste dei candidati e ritorno sul divano, con una birra guardando un film catastrofico tipo fine dell'umanità, giusto per tirarmi su di morale.
Come diceva il compianto Nino Manfredi "Basta 'a salute e un par de scarpe nove, poi gira' tutto er monno".
ps per i candidati tutti, continuate a beccarvi qui sui social (mai direttamente ma indirettamente dai vostri profili/pagine, mi raccomando), che prendo i pop-corn e seguo. Grazie.
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