#eugenio cartelli
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spinedamaged · 3 years ago
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grafica italiana dal 1945 al 1993
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fashionbooksmilano · 3 years ago
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Editrice L’Ufficio Moderno, Milano 1960, 244 pagine + pubblicità, 30x22cm.,  Edizione in italiano, francese, tedesco e inglese, con sovracoperta originale in discrete condizioni
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giancarlonicoli · 4 years ago
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30 mar 2021 19:42
GIUSTIZIA ALLA VACCINATA – L’ANM PROVA A CORREGGERE IL TIRO DOPO LA NOTA SULLA VACCINAZIONE AI MAGISTRATI CHE SUONAVA COME UNA MINACCIA. IL MINISTERO SBUGIARDA LE TOGHE: LA CARTABIA AVEVA GIÀ RISPOSTO NEGATIVAMENTE ALLA RICHIESTA - M. FELTRI: “I RISTORATORI SONO ALLA CANNA DEL GAS E CHIEDONO DI LAVORARE DI PIÙ, ANCHE SENZA VACCINO; I MAGISTRATI CONTINUANO A RICEVERE LO STIPENDIO E, SENZA VACCINO, VOGLIONO LAVORARE DI MENO. ERA DIFFICILE DESCRIVERE MEGLIO IL CONCETTO DI DISEGUAGLIANZA FRA I GARANTITI E I NON GARANTITI”
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1 - IO SO' IO
Mattia Feltri per "la Stampa"
Raffrontate le due scene. Scena numero uno, la protesta dei ristoratori. Sono scesi in strada a Milano con le mascherine e i cartelli, e nei prossimi giorni replicheranno a Bologna, a Napoli, a Roma.
Protestano perché non lavorano da un anno, o lavorano a metà servizio, o soltanto con la consegna a domicilio e, dicono, non è questione di irresponsabilità ma di sopravvivenza (i primi a pagare, questa è un' aggiunta mia, sono stati sguatteri e lavapiatti, spesso stranieri, spesso assunti in nero).
Non chiedono né sostegni né vaccini, chiedono di lavorare. Scena numero due, la protesta dei magistrati. Il loro sindacato ha diffuso una nota per esprimere «disagio e sconcerto» poiché l' illustre corporazione non è stata inserita fra quelle da vaccinare prioritariamente (sacrilegio!), e pertanto saranno costretti a rallentare lo svolgimento delle mansioni, o in casi estremi a sospenderle.
Per dirla meglio, i ristoratori sono alla canna del gas e chiedono di lavorare di più, anche senza vaccino; i magistrati continuano a ricevere lo stipendio e, senza vaccino, vogliono lavorare di meno. Era difficile descrivere meglio il concetto di diseguaglianza fra i garantiti e i non garantiti, fra chi non mangia se non si rimbocca le maniche e chi mangia comunque, in prossimità della crapula, ma lo stesso si lagna e con accenti di protervia.
Era difficile immaginare - rubo il lampo a Carlo Nordio - un' esemplificazione più spettacolare della Giustizia che non sa che cosa sia la giustizia. Era difficile trovare due immagini così simili e così distanti a rappresentare la tragedia nella tragedia del nostro povero Paese.
2 - VACCINAZIONE AI MAGISTRATI CARTABIA SBUGIARDA L'ANM E GLI AVVOCATI PROTESTANO
Michela Allegri per "il Messaggero"
Il giorno dopo la bufera, il tentativo è quello di correggere il tiro. «Nessuna minaccia di sospensione dell' attività giudiziaria - dice il presidente Giuseppe Santalucia - L' Anm non sospende nulla, non ha mai pensato di farlo. Abbiamo rappresentato a chi ha compiti organizzativi di valutare se ruoli stracarichi e udienze affollate possano convivere con la recrudescenza del virus. Quella nota non era una richiesta di vaccinazione prioritaria».
Sul banco degli imputati, questa volta, almeno in astratto, finiscono i magistrati. Dopo la diffusione della nota, con la quale il sindacato delle toghe invitava i dirigenti degli uffici a sospendere l' attività giudiziaria non urgente, in risposta alla decisione del Governo di procedere con la campagna vaccinale seguendo il criterio dell' età anagrafica, arriva anche una bacchettata da parte del ministero della Giustizia.
Nessuna replica ufficiale da parte della Guardasigilli, ma da via Arenula mettono le cose in chiaro: la presa di posizione dell' Anm è difficile da comprendere, visto che, durante un colloquio con la ministra Marta Cartabia, oltre a parlare della proroga delle misure emergenziali fino al 31 luglio - c' è uno specifico punto nel decreto che arriverà oggi in Cdm -, si era discusso anche dei vaccini.
L' Anm conosceva da allora la scelta del Governo di procedere per classi di età. Una linea condivisa dalla Cartabia e considerata fondamentale per evitare competizioni tra categorie. Tanto che, di fronte alla richiesta avanzata dal sindacato delle toghe di inserire i magistrati tra i soggetti da vaccinare con priorità, la Guardasigilli aveva risposto negativamente.
LA CAPITALE
A Roma, a piazzale Clodio, nel più grande tribunale d' Europa, la presa di posizione dell' Anm suscita opinioni differenti. Negli uffici della Procura alcuni pensano che il ragionamento del sindacato delle toghe dovrebbe valere unicamente per il personale giudiziario maggiormente a contatto con il pubblico e, soprattutto, che deve affrontare diverse ore di udienza in aule piccole, scarsamente arieggiate, con un viavai continuo di persone.
Il vaccino prioritario, però, non può valere per tutti: «In molti svolgono soprattutto mansioni di ufficio, incontrano poche persone, hanno la possibilità di organizzare gli appuntamenti. Non avrebbe senso vaccinarli prima degli anziani». Dall' altro lato, l' ex presidente dell' Anm, Eugenio Albamonte, sottolinea che, in realtà, «nessuno vuole privilegi. Ci sono solo persone che lavorano a pieno ritmo, come se non ci fosse l' emergenza sanitaria, e che pongono un problema: se non è possibile vaccinarsi, allora è necessario ridurre gli afflussi ai tribunali, senza arrivare allo stallo dello scorso anno».
Non sono d' accordo con l' Anm, invece, gli avvocati. Il presidente della Camera penale di Roma, Vincenzo Comi, sottolinea che «È necessario rispettare le priorità vaccinali delineate. Non ha senso cercare di difendere o tutelare una sola categoria, le battaglie devono essere per i cittadini e una Giustizia rapida ed efficiente è un diritto». In questi giorni, inoltre, a Roma è in corso un' astensione degli avvocati per protestare sulle disfunzioni del processo penale telematico.
«Imporre il proprio punto di vista, minacciando l'interruzione delle udienze è un metodo che non possiamo condividere - dice invece il presidente del consiglio dell' ordine di Roma, Antonino Galletti - Il fatto di essere inclusi nell' elenco delle categorie, che secondo Anm dovrebbero essere vaccinate in via prioritaria, non può indurci ad accettare come soluzione quella di proporre uno sciopero bianco che rallenti ulteriormente la Giustizia».
Ma la polemica rimbalza da Nord al Sud. «La campagna vaccinale deve proseguire rapidamente con regole uniformi, dando priorità agli anziani e ai soggetti fragili», dice Ezia Maccora, vicepresidente dell' ufficio Gip di Milano, che si è ammalata di Covid l' anno scorso.
«Sono stata ricoverata e ho visto tante persone care ammalarsi e alcune perdere la vita. Ma non voglio passare avanti a nessuno e aspetto il mio turno come è giusto che sia», aggiunge, sottolineando però che «in alcuni settori della giustizia le condizioni di lavoro non sono adeguate». I rischi più alti sono per gli operatori del settore penale: in molti tribunali - Roma compresa - le aule sono inadeguate ad ospitare in sicurezza i processi.
IN ABRUZZO
A preoccupare il Governo, comunque, sono anche le decisioni autonome delle Regioni. In Abruzzo, per esempio, è stata avviata la vaccinazione di magistrati e personale giudiziario di cancelleria. A disporlo è una delibera approvata dalla Giunta abruzzese il 22 marzo, che inserisce tra la «popolazione target» per il vaccino anche gli «operatori a vario titolo qualificati Ufficiali di Polizia Giudiziaria, compreso il personale operante presso le Procure della Repubblica ed i Tribunali».
Una decisione che ha suscitato molte polemiche. I primi a insorgere sono stati ancora una volta gli avvocati. «La determinazione dei criteri di priorità nelle vaccinazioni deve essere unica a livello nazionale», dice Gian Domenico Caiazza, presidente dell' Unione nazionale camere penali italiane.
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calabriawebtvcom · 5 years ago
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INAUGURATA LA NUOVA ARTERIA CHE COLLEGA CATANZARO LIDO CON GERMANETO
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INAUGURATA LA NUOVA ARTERIA CHE COLLEGA CATANZARO LIDO CON GERMANETO
IL PRESIDENTE SERGIO ABRAMO: “DA OGGI SARA’ POSSIBILE RAGGIUNGERE IN POCHI MINUTI IL QUARTIERE LIDO DAL CENTRO DELLA CITTA’ E VICEVERSA”
Dopo anni di lavoro è stata aperta al transito la nuova strada provinciale di collegamento tra l’area direzionale di Germaneto e Catanzaro Lido. Il presidente Sergio Abramo, affiancato dai consiglieri provinciali e dal dirigente del settore viabilità Floriano Siniscalco, ha simbolicamente rimosso i cartelli stradali che impedivano il transito veicolare per salutare i primi attraversamenti.
“L’importanza di questa arteria – commenta Abramo – la si comprende appieno se si considera che consente, in pochi minuti, di raggiungere Catanzaro Lido dal centro storico e viceversa.
Si tratta di un’importante opera che collega idealmente il Tirreno con l’area direzionale di Germaneto e con Catanzaro Lido, contribuendo fortemente all’idea di integrazione fra Lamezia e Catanzaro.
Il progetto verrà completato a breve con la nuova rotatoria sul bivio Nalini, che migliorerà il flusso di accesso del traffico nel centro urbano di Lido”.
“Come si ricorderà – prosegue -, quest’opera ha visto la luce nel 2007 quando l’Anas ha assunto l’onere di realizzare il collegamento tra la SS 280 e la nuova SS 106 mentre alla Provincia, con apposito accordo Regione-Anas, fu affidato il compito di completare la trasversale verso lo Jonio fino a Catanzaro Lido. L’importo complessivo finale del lavoro è di circa 53 milioni”.
Da un punto di vista tecnico l’opera in progetto è una strada a doppia carreggiata, larga 24 metri e lunga circa 3.8km, con corsie di marcia larghe 3.75 m e banchine larghe 1.75m, che si sviluppa come prolungamento della SS.280 dei due Mari dall’area PIP del quartiere Germaneto fino al bivio Nalini, nel quartiere Lido, con annesse strade di servizio a due corsie di marcia ai margini.
Tra le opere d’arte più importanti sono stati realizzati cinque viadotti di lunghezza di 540 m, 420 m, 150 m, 90 m, 60 m, tutti con campate ad interesse di 30 metri che hanno tutti gli impalcati continui, con giunti solo in prossimità delle spalle, che consentono di avere un tracciato più sicuro e meno soggetto ad interventi di manutenzione, con inevitabili risvolti per l’interruzione del servizio.
Sono state realizzate anche tre gallerie: una sull’asse principale lunga 128m e larga 24m con altezza 6.85m e due sulle complanari rispettivamente lunghe 60m e 23.75m aventi altezza 6.85m e 5.85m.
Le funzioni di R.U.P. sono state svolte dal dirigente del settore Viabilità e trasporti, Floriano Siniscalco (succeduto ad altri responsabili che si sono avuti nel tempo quali Gemnnaro Amato e Francesco Augruso), mentre la direzione dei lavori è stata affidata agli ingegneri interni all’Ente, Eugenio Costanzo e Francesco Marvaso.
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CONSIGLIO PROVINCIALE, OK ALL’INSERIMENTO DEL LICEO CLASSICO EUROPEO NEL PIANO DI DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO 2019/2020. CONCESSI LOCALI EX STELLA ALL’ISTITUTO “P.I. TCHAIKOVSKY”
Approvati i due ordini del giorno della seduta di Consiglio provinciale svoltasi oggi a Palazzo di Vetro, presieduta dal presidente Sergio Abramo.
Nello specifico, si è dato l’ok, con otto voti favorevoli e due contrari, alla concessione in comodato d’uso gratuito il bene di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro sito in via Guglielmo Pepe (ex edificio scolastico Stella) all’ Istituto superiore di studi musicali “P.I. Tchaikovsky” al fine di realizzare al suo interno, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione edile a cura e a spese dell’Istituto, idonei spazi per l’esposizione di strumenti musicali di particolare pregio ed al tempo stesso collocarvi le proprie attività volte alla ricerca artistica basata sulla formazione culturale, sociale e professionale con svolgimento di corsi di formazione musicale di base, programmazione e realizzazione di servizi didattici sempre attinenti alla cultura musicale.
Via libera anche all’inserimento del Liceo classico Europeo nell’offerta formativa del prossimo Piano di dimensionamento scolastico 2019-2020, stante la valenza di un progetto di matrice internazionale già da tempo attivato in numerose scuole e in grado di potenziare e qualificare ulteriormente l’offerta formativa del territorio e di contribuire alla formazione europea delle giovani generazioni.
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italianaradio · 6 years ago
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Forza Italia contro il M5S: «Se cerchi Toninelli su google esce “gaffe”»
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/forza-italia-contro-il-m5s-se-cerchi-toninelli-su-google-esce-gaffe/
Forza Italia contro il M5S: «Se cerchi Toninelli su google esce “gaffe”»
Forza Italia contro il M5S: «Se cerchi Toninelli su google esce “gaffe”»
Durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni di sfiducia al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, Forza Italia ha usato Google. Sandro Mario Biasotti durante il suo intervento si è rivolto  direttamente al ministro suggerendogli di cercare il suo nome sul motore di ricerca. Il movimento 5 stelle ha risposto con lo stesso invito, usando il nome di Silvio Berlusconi.
Danilo Toninelli invitato a Googlarsi: «Il primo risultato è gaffe»
Mentre Danilo Toninelli ascoltava le dichiarazioni di voto al Senato sulle mozioni di sfiducia nei suoi confronti, gli è stato suggerito di usare Google. E non perché stava sfogliando una versione cartacea della rassegna stampa, ma per cercare il suo nome.
E mentre vengono presentate le due mozioni di #sfiducia contro di lui, #Toninelli sfoglia la rassegna stampa. In cartaceo. Ministro: se vuole tutelare l’ambiente la rassegna stampa la si sfoglia sul tablet, evitando inutili sprechi. Ma da lei, ormai, ci si aspetta di tutto… pic.twitter.com/FdTHNwjXfo
— Eugenio Comincini (@Comincini) March 21, 2019
«Visto che lei gioca sempre al cellulare, faccia una cosa – ha tuonato durante il suo intervento il senatore di Forza Italia Sandro Mario Biasotti – scriva ‘Toninelli’ su Google e veda cosa esce come primo risultato…la risposta è ‘gaffe’». Il ministro per i trasporti è in effetti famoso per le sue dichiarazioni “curiose”: dal «settimane, mesi, forse anni» in merito alla ripresa di Genova fino alla più recente candida ammissione di aver acquistato un Suv Diesel dopo aver promosso pubblicamente l’elettrico. Ma l’arte del “googlarsi” è a doppio taglio. Nicola Airola infatti ha cominciato a gridare di rimando a Biasotti che digitando il nome del loro leader di partito, ovvero Silvio Berlusconi, il primo risultato è invece «bunga-bunga».
Mozione di Sfiducia a Danilo Toninelli: dai cartelli al gesto delle manette
Dopo gli attacchi a colpi di google, la presiedente del Senato Elisabetta Casellati è dovuta intervenire, ammonendo prima Airola e poi Francesco Giro che aveva fatto il gesto delle manette. La seduta era comunque iniziata in maniera colorita: Forza Italia aveva infatti alzato cartelli con la scritta «Toninelli lo facciamo per te» nel pieno di una seduta molto accesa, tanto che Casellati aveva gia dovuto sospendere l’aula per qualche minuto e di era scontrata con Andrea Marcucci del Partito Democratico per aver aver contestato il rilievo sul tempo in scadenza per il proprio intervento.
  Ora in #Senato mozione di sfiducia per il Ministro Toninelli. Lo facciamo per amicizia, vista la sua incapacità è meglio lasciare questo incarico così importante per l’Italia. ST pic.twitter.com/N2junJu7a3
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) March 21, 2019
(credits immagine di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI)
L’articolo Forza Italia contro il M5S: «Se cerchi Toninelli su google esce “gaffe”» proviene da Giornalettismo.
La risposta del M5S «e con Berlusconi invece è bunga-bunga»
L’articolo Forza Italia contro il M5S: «Se cerchi Toninelli su google esce “gaffe”» proviene da Giornalettismo.
Gaia Mellone
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