#eeeeeeeeeeeeehhh
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edibleorb · 4 months ago
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eh but I have the karaoke video by mom.
I think I’m going to be fine (and we will all be too!! ah!!!)
this is a vent! post: have never felt more frustration than right now for being a downright obsessive collector of past memories preserved through digital or physical means (that is my fancy way of saying every. single. videos. I’ve ever filmed, a playlist on youtube that I love, an edit of a character from someone on insta, scribbles I wrote on a textbook, etc.) with really, really bad memory. FUCK
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milkivvei · 7 years ago
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Ah, yeah him
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todays-fixation-is-spite · 7 years ago
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I’m. So.  Ready.  
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skenpiel · 2 years ago
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SHIT! its 9:30 i was planning on going out tomorrow (today???)
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tholostts · 7 years ago
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Honestly I’d sell my siblings for an extended version of Walls Could Talk
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crowreys-wormstache · 6 years ago
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VAAAAAAAAAAAAARAAAAAAAADAAARAAAAADARAHVAAAAAAAAAAAAARAAAAAAAAADAAAAAAA EEEEEEEEEEEEEHHH
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mydemonicas · 6 years ago
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Obbligo o verità? - parte due
Ebbene, sono tornata con la seconda parte di questa AU che una effettiva seconda parte non ce l’aveva (parte 1, per chi se la fosse persa) e la dedico a @erule​ che me l’ha ispirata e a  @voodoolove14�� perchè è il suo compleanno.
Eravamo rimasti a Ermal e Fab che dopo il gioco, quel sabato sera, si salutano
La domenica la passano entrambi a ripensare alla sera precedente e non riescono neanche a realizzare quello che era successo, ed entrambi incolpano quell’alcol un po’ di troppo o il mood generale di quella sottospecie di festicciola
Quindi tutti e due si limitano ad aspettare il lunedì, a vedere come si comporta l’altro
Il lunedì mattina arriva, suona la prima campanella ed Ermal entra in classe incontrando lo sguardo malizioso dei suoi amati amici
“‘mazza che faccia Meta, tutt’apposto?” chiede con leggerezza Marco ridacchiando, sapendo già che non riceverà una risposta dal compagno di banco che gli lancia uno sguardo truce
E ok sapeva di avere un aspetto orribile quella mattina, ma non c’era bisogno di sottolineare il concetto
E questo non era mica dovuto al fatto che ha passato tutta la notte a immaginare scenari tragici in cui Fabrizio lo avrebbe ignorato brutalmente facendo finta di nulla
O magari si era schifato ed era diventato socievole solo per attaccare bottone in una festa dove si sentiva un pesce fuor d’acqua
O boh non lo voleva più vedere e avrebbe cambiato scuola e addio per sempre
Ermal Meta e le pippe mentali: capitolo uno
E insomma, lo sguardo al banco di Fabrizio cade
E vederlo vuoto anche al suono della seconda campanella che precede l’arrivo del professore lo rende solo più silenzioso
Cosa che ovviamente sia Marco che Vige notano, che si scambiano un’occhiata
Così come notano il cambio improvviso dell’umore dell’amico quando Fabrizio, dopo 10 minuti buoni dall’inizio della prima ora, arriva in classe interrompendo la lezione aprendo la porta dell’aula di colpo, tutto sfatto, i capelli scompigliati e la cartella che si regge per miracolo su una sola spalla
“CI SONO CI SONOO!” e Ermal trattiene leggermente la risata camuffandola con un colpo di tosse
“Mobrici, ha fatto le ore piccole ieri per arrivare a un simile ritardo?”
“Non ho sentito la sveglia, me dispiace” risponde sorridendo verso Ermal seduto lì in primo banco
“Si vada a sedere, per stavolta non le metto il ritardo”
E passano le tre ore successive di lezione, dove entrambi non negano di aver buttato più volte l’occhio al banco dell’altro
Tutto questo fino alla ricreazione, dove Ermal spera che l’altro faccia il primo passo
Cosa che non fa in tempo a finire di sperare visto che dopo neanche mezzo secondo dopo si ritrova la mano del più grande tra i capelli
“’giorno ricciolè, te va un caffè alla macchinetta?”
Marco, che era a pochi cm da loro, già si immaginava la scenata del compagno per avergli toccato i capelli, cosa che sapeva che non sopportava minimamente
Che ovviamente rimane sconvolto quando sente la risposta “Certo, un attimo che prendo i soldi”
“Lascia stà, offro io”
E escono dalla classe sotto lo sguardo sconvolto dei compagni di classe che avevano ascoltato la conversazione
“Ma da quando Ermal e Mobrici si parlano?”
Seguito dall’ “EEEEEEEEEEEEEHHH, sapessi” di Gabbani, che osservava divertito la scena
Ed è così che passano il mese si maggio, le ricreazioni a chiacchierare scherzando, le ore di supplenza dove Ermal si metteva a ripassare con lui che avevano portato ad accordarsi a vedersi nel pomeriggio perchè “E se studiamo insieme pe’ ‘ste ultime verifiche? Me scoccio a studià da solo, poi me basta ascoltarti” e a Ermal andava bene perchè per studiare lui preferiva parlare
Un giorno poi si erano accordati di vedersi il pomeriggio per ripassare in vista di una verifica, cosa che era saltata quando quella stessa mattina era arrivato l’avviso di assenza della professoressa
“Se vuoi puoi venire lo stesso a casa mia, ci guardiamo un film” e passano il pomeriggio buttati sul letto, con il film mai partito sul computer perchè non riuscivano a smettere di parlare
E parlavano di tutto, di musica, di esperienze, di ciò che più li appassionava, del futuro, le preoccupazioni dovute a un possibile lavoro o scelta universitaria, della famiglia
Ed erano fisici, forse troppo
Come Ermal non lo era mai stato, cosa che lo spaventava
Da quel famoso sabato sera non si erano più baciati, ma l’intimità tra loro era evidente
Erano a loro agio l’uno accanto all’altro, con le gambe incrociate tra loro su un minuscolo divano, Fabrizio sfiorava il dorso della mano di Ermal mentre quest’ultimo parlava
Si toccavano, sorridevano, si guardavano, ma non osavano attraversare quel fragile confine che c’era tra loro e per il momento andava bene così
Durante gli ultimi giorni di maggio ad Ermal era stato dato il compito di suonare a una specie di ultima assemblea prima della fine dell’anno, che ci sarebbe stata il penultimo giorno di scuola
Ermal, Marco e Andrea, che per saperlo erano stati chiamati in presidenza sotto lo sguardo interrogativo degli altri, erano praticamente felicissimi
Ed erano tornati in classe con un sorriso smagliante
Ermal non aveva esitato un solo secondo ad andare al banco di Fabrizio dandogli la notizia, che subito lo aveva abbracciato
E insieme a Fabrizio, aveva creato la lista di cover che avrebbe cantato con i ragazzi
E in quella lista ci avevano messo letteralmente il loro cuore, avevano parlato e fantasticato sulle canzoni che amavano di più, gruppi e cantanti che li facevano impazzire
Aveva assistito alle prove dei tre, che erano i ragazzi più felici del mondo
E quel 9 giugno, penultimo giorno di scuola, arriva come un lampo
Come arriva come un lampo l’influenza a Vige il giorno, che con 39 gradi di febbre è letteralmente bloccato a letto (lo faccio sempre soffrire sorry andrè tvb)
E niente, mancava un chitarrista e qualcuno che gli desse un supporto vocale, non c’erano molte soluzioni e dovevano esibirsi quella mattina
C’era solo una persona di cui Fabrizio si poteva fidare in quel momento, qualcuno che sapeva suonare, che conosceva le canzoni e che poteva aiutarlo
Quindi alle 22:47 di sera lo chiama impanicato
“Fabbrì, puoi venire dietro casa mia? Ho un problema”
E Fab si precipita da lui, fortunatamente non abitavano neanche troppo lontani, e lo trova dietro il giardinetto con la sigaretta tra le labbra
“Aò ch’è successo? Stai bene?” e Ermal gli spiega parlando come un fiume in piena che Vige sta male, che era la prima esibizione un po’ più importante e che non sapeva come risolverla, che solo lui poteva aiutarlo e che ogni volta che aveva qualcosa di importante andava a rotoli per qualche motivo, che forse la colpa era lui, che non riusciva mai a concludere nulla di buono
E Fab sospira di sollievo e sorride leggermente
“E questo era er grande problema? T’aiuto io domani, nun te devi preoccupà” e gli scompiglia i capelli per poi carezzargli con la stessa mano la guancia
Ermal si lascia cullare da quel gesto poggiando la guancia sul suo palmo e subito si sente stringere dalla presa di Fabrizio, che lo ha abbracciato
“Grazie... davvero” gli sussurra Ermal nell’incavo del collo e Fab lo stringe con più forza, carezzandogli la nuca
“Per te questo e altro, ricciolè”
La mattina successiva Ermal è agitatissimo, sembra un canguro pronto a saltare da una parte all’altra e Fab, che di mattina è sempre mezzo rincojonito, guarda Marco dicendogli “ma come fa?”, che risponde con una scrollata di spalle
Quando i ragazzi iniziano ad arrivare in quell’aula dove era stato allestito il palco, Ermal continua a camminare da una parte all’altra finchè Fab lo ferma per il braccio “Oh, ascoltami, spaccherai quindi stai calmo”
“Spaccherò loro i timpani, altro che”
“Ma stai zitto”
Finalmente lo spettacolo inizia e dopo un’iniziale incertezza Ermal continua a cantare sopra gli applausi dei vari ragazzi dell’istituto
E va tutto benissimo finchè inizia a cantare Don’t cry dei Guns N’ Roses
I know how you feel inside I've I've been there before Somethin's changin' inside you And don't you know
E sente la voce di Fabrizio alzarsi di tono, tanto che si gira verso di lui e trova subito i suoi occhi che lo fissavano
Don't you cry tonight I still love you baby Don't you cry tonight Don't you cry tonight There's a heaven above you baby And don't you cry tonight
Dice Ermal, avvicinandosi a lui e iniziando a cantare verso la sua direzione mentre continua a suonare la chitarra
Fabrizio si sporge maggiormente verso di lui, continuando a cantare la strofa
Give me a whisper And give me a sigh Give me a kiss before you tell me goodbye
Ermal, che era letteralmente incantato, riprende la strofa
Don't you take it so hard now And please don't take it so bad I'll still be thinkin' of you And the times we had... baby
Continuano a cantare insieme con una forza e un’intensità che non pensavano di poter mai avere, sotto lo sguardo attonito del pubblico che guardava quell’esibizione inaspettata
And don't you cry tonight Don't you cry tonight Don't you cry tonight There's a heaven above you baby And don't you cry tonight
E le loro voci si uniscono, si abbracciano, creando un’atmosfera surreale che viene spezzata dall’assolo di chitarra di Marco
Continuano a suonare e a cantare insieme fino alla fine dell’assemblea, che regala loro dei numerosi applausi
“Vieni” Ermal e Fabrizio fuggono letteralmente da quella stanza, mano nella mano, che correvano diretti chissà dove
E si fermano in un’infermeria mezza abbandonata che in realtà veniva usata solo come uno sgabuzzino ed entrambi col fiatone per la corsa fatta non riescono a smettere di ridere
“Tu... tu sei fantastico” dice Fab, cercando di riprendere fiato
“Tu lo sei” risponde subito Ermal
E basta una sola occhiata per ritrovarsi, come un mese prima, l’uno sulle labbra dell’altro
Ed è un continuo baciarsi, accarezzarsi, leccarsi e stringersi, le mani che vagano sul corpo accaldato dell’altro fino ad aggrapparsi alle spalle per rendere il bacio sempre più intimo e profondo
“Noi -cerca di dire il più piccolo trattenendo i gemiti mentre l’altro continua a baciargli il collo- ci vedremo, vero? Quest’estate”
Fabrizio si blocca e gli sorride sul collo, per poi poggiare la fronte sulla sua, occhi negli occhi
“Certo che ci vedremo” e sorride ancora, lasciandogli un bacio a stampo sulle labbra
E Ermal non pensava che quello che fino a poco più di un mese prima era praticamente uno sconosciuto, lo potesse rendere così felice
CI SONO RIUSCITAAAAAAAAAAAAA! Avevo iniziato a scrivere questo post prima dell’intervista ad Ermal, MA ho avuto un’enorme interruzione dovuta all’hype immenso che quei due mi hanno lasciato e temevo di non riuscire a pubblicare questa cosa entro la mezzanotte! E invece eccomi qui, vittoriosa, che spero che ne sia valsa la pena.
Personalmente ho ascoltato dal vivo (link) Ermal cantare Don’t cry a Radio Subasio, quindi non oso immaginare cantarla con Fab (che sappiamo che AMA questa canzone proprio grazie a un’altra intervista fatta SEMPRE a Radio Subasio) e dovevo condividere questa fantasia con voi.
Fatemi sapere cosa ne pensate e alla prossima come sempre!
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lovely-x-rain · 7 years ago
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SO THIS FANFIC ANGER MANAGEMENT BY SPICYCHESTNUT123 IS LITERALLY SO GOOD I HAD TO DRAW ONE OF THE SCENES EEEEEEEEEEEEEHHH
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joja-apologist · 7 years ago
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By The Way Pixel Art Is Really Hard
I might screw with the shading on the shirt later but eeeeeeEEEeeeehhh?? Here’s my farmer (that isn’t even a farmer tbh she’d rather eat dirt in the caves)
And here’s the uh actual one Yeah
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vigilantshit · 6 years ago
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my body: thirst. food sleep...... i’m die..
me: ME EEEEEEEEEHHH EEEEEEEEEEEEEHHH EEEEEEEEEEEEEEHHH OHHHHHHHH OHHHHHHHHH OHHHHHHHHH OHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
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bambicherub · 8 years ago
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i saw beauty and the beast bc i got free tickets and it was eeeeeeeeeeeeehhh ok
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milkluver · 8 years ago
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eeeeeeeeeeeeehhh gaius?
THIS IS SO FUCKING LATE 8/10 loving sweets at like 25 is relatable
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teioh · 9 years ago
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i got in an uncomfortable environment and yelled at 2 people and now i feel bad for yelling at them because i normally wouldnt yell at them and now im sad and putting myself in an unnecessary situation
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wonderweird · 11 years ago
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What the hell do I draw now.
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