#drayce iwan reynolds
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ginnyoceane · 4 years ago
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       ☾ 𝐃𝐫𝐚𝐲𝐜𝐞 𝐑𝐞𝐲𝐧𝐨𝐥𝐝𝐬 & 𝐆𝐢𝐧𝐧𝐲 𝐋𝐚𝐠𝐚𝐫𝐜𝐞 ☾          13-07-2020  ⋰  Villa Maffei           ━━━ #anewmayor━━━   « 𝘚𝘵𝘢𝘴𝘦𝘳𝘢 𝘷𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘣𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘳𝘦. »
             ☾ ☾ ☾  « Ci sono vicino anche io a voler fare la stessa cosa, sono un po' masochista. Tu, invece, quale scusa hai? »   * Partecipare alla festa organizzata dalla sua ex ragazza era stata una scelta rischiosa, ancora il dooddrear ne soffriva molto, ma era lì perchè fiero di Veronica, di quello che era riuscita a fare così giovane e voleva darle un sostegno nonostante tutto. *
Ginny R. Océane Lagarce
Scegliere un vestito avrebbe dovuto comportare la solita euforia per la veggente, eppure quella spensieratezza era stata strappata nello stesso giorno in cui Roy aveva deciso di sparire. Il telefono sembrava essere stato staccato e andare a casa sua sembrava essere l'ultimo dei suoi sciocchi tentativi. Che altro avrebbe dovuto fare? Solo quando ella si voltò in direzione dell'amico di sempre, Ginny si sentì sprofondare. « Secondo te sono una brutta persona? » Domandò prima di afferrare due calici di champagne e porgerne uno a Drayce. Sapeva che con lui avrebbe potuto confidarsi senza alcun tipo di giudizio, ma per affrontare quel discorso non sarebbero di certo bastati due semplici calici, qui si necessitava di almeno un paio di bottiglie.
Drayce Iwan Reynolds
* Drayce rimase un attimo perplesso di fronte a quella domanda, non aspettandosela proprio, ma intuì che ci fosse qualcosa sotto che tormentava la veggente. * 《 No, non lo penso affato. Perché di questa domanda? Chi ti ha definito o fatto sentire una brutta persona? 》 * Domandò, facendosi serio, mentre prendeva il calice di champagne che lei gli porse, fermandosi a guardare l'amica che conosceva da tantissimi anni. La conosceva abbastanza da poterla definire un'ottima ragazza, dal carattere forte e deciso, ma ciò non la rendeva pessima, anzi il contrario.*
Ginny R. Océane Lagarce
Essere autocritici poteva servire il più delle volte, soprattutto per osservare anche le situazione da un altro punto di vista, eppure la mente si stava rivelando decisamente un osso duro in quel momento. Avrebbe voluto confessare il motivo che l'aveva spinta a fare quella domanda, quando arrivò il momento di rispondere, la veggente si limitò semplicemente a scuotere il capo. « Riflessioni, tutto qui... Godiamoci la serata, ne vale davvero la pena. » Ginny liquidò velocemente la conversazione prima di attirare l'amico verso il buffet. Si sarebbe goduta la serata e avrebbe semplicemente fatto ciò che le veniva meglio, si sarebbe divertita.
❪ 𝑭𝒊𝒏𝒆 𝑹𝒐𝒍𝒆. ❫
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ginnyoceane · 6 years ago
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     ✨💄     —      𝐍𝐄𝐖 𝐑𝐎𝐋𝐄       𝐠𝐢𝐧𝐧𝐲 𝐫. 𝐨𝐜𝐞́𝐚𝐧𝐞 &  𝐝𝐫𝐚𝐲𝐜𝐞 𝐢𝐰𝐚𝐧       ❪    ↷↷     mini role ❫       long            night       12.05.2019  —  #ravenfirerpg
Era domenica sera e vi era un solo posto in cui la veggente era diretta in quel momento: il Long Night. Ormai erano giorni che non vedeva Drayce, e tra i vari turni al The Wolf Hole, le serate al Long Night e i vari impegni della veggente con il college e lo studio fotografico diventava sempre più difficile per i due amici potersi incontrare. V'erano stati alcuni messaggi eppure la veggente sentiva in qualche modo che non tutto era stato detto, soprattutto dopo gli eventi di alcuni mesi prima in cui aveva visto Ginny finire in ospedale. Ormai le ferite erano guarite, la sua dipendenza da antidolorifici s'era affievolita notevolmente, e tenersi occupata era stata la strada migliore per poter recuperare la sua routine. Giunse al locale all'imbrunire della sera, osservando tutte le persone che popolavano quel locale ormai divenuto uno dei più famosi in città. Vestita di tutto punto, con un paio di jeans attillati, stivaletti e una t-shirt nera, Ginny non ci aveva pensato due volte a uscire e dirigersi nell'unico luogo in cui era certa di trovare l'amico. Diede un'occhiata veloce alle persone presenti ma solo quando vide i capelli biondi svettare intento a prepararsi probabilmente per la serata, un sorriso velò le labbra della Lagarce.
« Se Maometto non va alla montagna, la montagna va a Maometto... Per cui eccomi qui! »
Drayce Iwan Reynolds
* Il luogo sicuro in cui tutti potevano trovare Drayce almeno una volta al giorno era sicuramente il Long Night, una una seconda casa per il dooddrear, dove metteva cuore e anima per assicurarsi ogni volta che il locale fosse nella sua forma più smagliante. Teneva al suo lavoro, teneva alla sua passione e quel locale gli dava modo di far combaciare entrambe le cose. Era un dipendente modello ed anche uno di quelli che lavorava lì da maggior tempo, era soltanto un ragazzino quando aveva risposto all'annuncio in cui cercavano nuovo personale e lui, alle prime armi, aveva deciso di buttarsi e cogliere così la grande occasione che gli si era presentata. E fu in una sera come tante altre, che ebbe la piacevole visita di Ginny, sua fidata e amica di vecchia data, che regalava ogni volta un caloroso sorriso quando la vedeva. Era da un po' che non aveva il piacere di trascorrere il tempo in sua compagnia, troppi impegni e vite differenti avevano messo degli ostacoli sul loro percorso, ma l'affetto che li univa non si era affievolito di certo. * « Io sarei Maometto e tu la montagna? »
Ginny R. Océane Lagarce
La Lagarce non ci aveva pensato due volte a presentarsi al Long Night per vedere uno dei suoi migliori amici. Ciò che era accaduto durante le ore della maratona cinematografica era ancora piuttosto scolpito nella sua mente, ma ciò che le serviva in quel momento era parlare con Drayce. Quella spensieratezza che entrambi avevano e che li legava era come una sferzata d'aria fresca in una giornata afosa. Il sorriso dipinto sulle labbra della veggente divenne più ampio non appena lo sentì replicare. « Mh, potrebbe anche essere il contrario... Tu assomigli più alla montagna, non credi? Ad ogni modo... » Scosse appena i capo e diede una rapida occhiata su ciò che stava combinando in quel momento. Il locale si sarebbe riempito da lì a breve ma sperava di avere a disposizione un po' di tempo. « Come stai? Sono giorni che non ti fai più sentire... Ti prego non dirmi che sei stato tu ad essere arrestato ma qualche anima pia ti ha pagato la cauzione mentre io ero immersa nei libri... »
Drayce Iwan Reynolds
« Stai per caso dicendo che sono grasso? » * Disse corrugando la fronte, anche se era palese che stesse scherzando, loro due erano così, scherzavano, si divertivano ed erano sempre leggeri l'uno con l'altro, rivelandosi la loro una delle amicizie più belle che il biondo potesse avere e desiderare. Erano molto simili e questo lo potevano vedere chiunque, perfino chi non li conosceva ancora. * « Che tu ci creda o no, non vengo arrestato da tanto tempo, mi sono comportato bene, ma questo perchè non ho avuto tanto tempo libero da dedicare a qualche sana e divertente marachella. Ho lavorato molto ultimamente, ho dovuto coprire anche dei turni altrui. Quindi sì sto bene, anche se un po' stanco, solo poco poco. Tu, invece? » * Era sempre un vulcano di energie, sentir dire da Drayce che era stano era un evento più unico che raro, significava davvero che aveva dovuto faticare molto in quegli ultimi giorni. *
Ginny R. Océane Lagarce
La Lagarce aveva perlustrato il locale con lo sguardo, persone che mano a mano entravano accomodandosi e ordinando da bere, e quella sensazione di pace che il Long Night poteva dare. Quante serate aveva trascorso lì la veggente ad ascoltare l'amico che ora aveva un'espressione assolutamente corrucciata. La veggente alzò gli occhi al cielo dapprima, e successivamente scoppiò a ridere come erano soliti fare. « In verità era un complimento, non grasso ma grande e grosso... » A stento riuscì a trattenersi, e solo quando smise ed ascoltò le successive parole dell'amico. Era difficile conoscere qualcuno con cui avere un legame così stretto, soprattutto un vulcano di energie che comprendeva perfettamente anche tutte quelle stranezze della Lagarce che aveva quando era più piccola. Senza nemmeno chiedere il permesso, Ginny con un leggero salto si sedette su un altoparlante, piegò un ginocchio e appoggiò con il piede sulla stessa superficie su cui era seduta. « Tu che ti comporti da bravo ragazzo?! Okay, c'è decisamente qualcosa che non va, ergo perché non vuoti il sacco? Non si tratta solamente di stanchezza... Ad ogni modo, io sto bene. Ho decisamente affrontato momenti migliori, soprattutto dopo l'aggressione della Maffei, ma non posso lamentarmi. Sai ho incontrato anche Leander... »
Drayce Iwan Reynolds
« Grande e grosso come una montagna? Non troppo dai, ancora non sono a quei libelli, anche se ho discreti muscoli, ma non punto a quelli per stupire le persone. » * Era allegro, quella sera come era solito essere, anche nei momenti peggiori cercava di mostrare il lato migliore, o meglio positivo di se stesso, perchè non voleva che gli altri si preoccupassero per lui, non troppo. Era bravo a mascherare tutto, anche se quella sera era sincero, non aveva particolari pensieri che lo attanagliavano, voleva soltanto divertirsi mentre lavorava e passare una piacevole serata al locale senza badare troppo alla stanchezza che a lungo andare perfino per un vulcano di energie come lui si faceva sentire. * « Difficile da crederlo, ma sì, forse mi sto avvicinando troppo ai trent'anni e questo mi influenza. Dio non voglio pensare per tra meno di cinque anni inizieranno a cadere i primi capelli. No no no. » * Rise sedendosi insieme a lei su un altro degli altoparlanti posti ai lati del palco su cui lui era solito esibirsi insieme al resto della band. Corrugò la fronte, alla ricerca di un volto da collegare al nome di Leander, non trovando nessun corrispettivo. * « Chi sarebbe questo Leander? E' la prima volta che ne sento parlare. »
Ginny R. Océane Lagarce
Il fare di Drayce così allegro e spensierato era una di quelle caratteristiche che la veggente non avrebbe mai potuto fare a meno, soprattutto perché il dooddrear era il compagno di marachelle, il fedele compagno che non si tirava indietro davanti a nulla. Eppure c'era una cosa che entrambi condividevano, il fatto che entrami indossassero delle maschere ogni volta che si mostravano in pubblico. Nessuno sapeva esattamente che cosa pensasse e dietro a quegli occhi cerulei potevano nascondersi segreti inimmaginabili, sia nel caso della veggente sia in quello del dooddrear. Il sorriso appena accennato della veggente si trasformò in un vero e proprio riso. « Tu non hai bisogno di puntare sui muscoli per fare colpo sulle persone... Basta solo guardarti, ma soprattutto ascoltarti cantare. » Gli strizzò l'occhiolino nel mentre replicava con quel complimento sincero. La sua allegria era contagiosa e non appena la veggente udì il suo commento riguardante il trascorrere degli anni, non poté fare a meno di dargli un leggero colpo, spalla contro spalla. « Oh andiamo, non dirmi che ti preoccupi di come sarai... Da quando sei diventato così narcisista? Pensavo che mi lasciassi il posto d'onore davanti allo specchio... » Ridacchiò divertita, il sorriso furbo sulle labbra prima di stringersi nelle spalle. « E' il fratello di Chelsea, fratellastro... Quando ero bambina non ricordi che lui girava sempre per casa? Siamo usciti un paio di volte ed indovina, mi ha perfino portato alla maratona di Star Wars. E' stata una piacevole distrazione che mi ha permesso senz'altro di fare passi avanti. Ma non è di questo che volevo parlare, sai che cosa succede tra qualche settimana? Okay più di qualche settimana... »
Drayce Iwan Reynolds
« Vorrai dire suonare, perchè se cantassi farei fuggire chiunque a gambe levate, meglio evitare. » * Rise alla sua battuta. Infatti aveva fatto colpo su molte persone con le sue abilità nel campo della musica, essa era una delle cose che più accomunava le persone, perchè tutti, bene o male, ascoltavano le canzoni, le melodie e riuscivano ad emozionarsi là dove le semplici parole non riuscivano a trasmettere le emozioni desiderate. Probabilmente per questo, fin da piccolo, si era rifugiato in un modo fatto di note e spartiti, per riuscire a capire come trasmettere determinate emozioni visto che non era mai stato un granché bravo con le parole, tanto che perfino si sbagliava nel pronunciarle alcune a causa del leggero grado di dislessia che aveva sviluppato durante la prima infanzia. * « Sono sempre stato un amante delle specchio, specie dopo un'adolescenza abbastanza disastrosa, ma tranquilla, non batterò mai il tuo livello di narcisismo, nessuno è come te. » * Non la stava offendendo, ma prendendo solamente un po' in giro, come facevano sempre tra loro, era così il loro rapporto. * « Sì ho presente Chelsea, è la sorella di un mio amico o una parentela di questo tipo, famiglia complicata, quindi immagino anche lui se ha a che fare. Comunque cosa c'entra? Cosa è successo con questo Leander? »
Ginny R. Océane Lagarce
C'era una sola cosa che si poteva accomunare a Drayce e quella era la musica. Non si trattava solamente delle meravigliose canzoni che suonava, ma anche quel senso del ritmo che di certo Ginny non possedeva. Scosse distrattamente il capo ma con quel sorriso velato sulle labbra mentre quel movimento ondulatorio dei suoi piedi aumentò leggermente. Si strinse successivamente nelle spalle quando sentì il nome di Leander e con un lungo sospiro si decise a parlare. « Famiglia decisamente complicata... In realtà non è successo nulla, abbiamo trascorso una bella giornata insieme. E' quasi riuscito a farmi diventare una fan di Star Wars, ma a parte questo è parecchio tempo che non mi sentivo davvero bene. Ma ormai è passato. Detto questo, non mi hai risposto... Sai che cosa c'è tra qualche settimana? » La Lagarce, ancora una volta, cercò di sviare il discorso e portarlo su un terreno più neutro. Sperava che l'amico capisse, ma soprattutto comprendesse come volesse pensare a qualcosa di più frivolo e lasciarsi purtroppo tutto alle spalle. Le persone andavano e venivano continuamente, e la veggente era molto più forte di quanto non volesse ammettere.
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